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lunedì 8 luglio 2013
Saggio Angels' Dance (6° gruppo di foto)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto pervenuteci (oltre 200 sino ad ora) del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che stiamo per creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Marina Garibaldi di Canneto: Occhi aperti e controlli costanti e necessari
Senza voler entrare nel merito dell'ordinanza che istituisce il senso unico (con eccezioni per i mezzi pesanti) sulla Marina Garibaldi di Canneto, da Unci a Calandra chiediamo, dapprima ai cittadini (motociclisti e scooteristi in primis) e poi a chi è preposto ai controlli, una maggiore attenzione, anzi (lo si condivida o meno) il rispetto del senso unico.
Oggi pomeriggio, dopo i controlli di ieri della polizia municipale, la strada praticamente è a doppio senso di circolazione: tali e tanti i mezzi che la percorrono violando il senso unico. E più volte, in alcuni punti critici, si è sfiorato l'incidente anche grave.
Comprendiamo che l'organico della polizia municipale è sottodimensionato ma non si può lasciare via libera ai trasgressori e, principalmente, non si può mettere a rischio la pubblica incolumità.
E, per chiudere, una raccomandazione a residenti e turisti: il senso unico arriva sino a Calandra. Tornare indietro da Calandra o dalla piazza per poi svoltare subito dopo la chiesa non è consentito, sempre di violazione si tratta!
Oggi pomeriggio, dopo i controlli di ieri della polizia municipale, la strada praticamente è a doppio senso di circolazione: tali e tanti i mezzi che la percorrono violando il senso unico. E più volte, in alcuni punti critici, si è sfiorato l'incidente anche grave.
Comprendiamo che l'organico della polizia municipale è sottodimensionato ma non si può lasciare via libera ai trasgressori e, principalmente, non si può mettere a rischio la pubblica incolumità.
E, per chiudere, una raccomandazione a residenti e turisti: il senso unico arriva sino a Calandra. Tornare indietro da Calandra o dalla piazza per poi svoltare subito dopo la chiesa non è consentito, sempre di violazione si tratta!
Saggio Angels' Dance (foto 5° gruppo)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto pervenuteci del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che stiamo per creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Pontili galleggianti. Il presidente De Franchis chiede un incontro al sindaco
Riceviamo dal portavoce del sindaco Giorgianni, Michele Giacomantonio il link che consente di visualizzare una lettera con la quale, il 28 giugno scorso, il presidente del Consorzio Pontili Galleggianti, Giovanni de Franchis chiede un incontro al sindaco di Lipari.
Per visualizzare la lettera cliccare su questo link http://88.53.185.155/lipari/images/Chiedete/pontili.pdf
Saggio Angels' Dance (Foto)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto pervenuteci del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che stiamo per creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Senso unico sulla Marina Garibaldi di Canneto. Le domande dei cittadini e le risposte del portavoce del sindaco
Egr.
dott. Giacomantonio
sono
mamma di un bimbo di pochi mesi e vivo sulla via Cesare battisti di
Canneto.
Da
alcuni giorni l’Amministrazione ha disposto il senso unico sulla
via Marina Garibaldi di Canneto, da Unci a Calandra, ad eccezione di
mezzi pesanti e pullman che possono circolare in doppio senso.
Mi
chiedo e chiedo all'Amministrazione (per il suo cortese tramite) qual
è il senso del provvedimento considerato che non risolve nessuna
criticità della frazione, anzi aggrava il carico veicolare e crea
gravi rischi per la sicurezza e l’incolumità dei pedoni sulla via
Cesare Battisti?!
L’Amministrazione
ha deciso infatti di veicolare tutto il traffico in entrata ed uscita
da Canneto lungo la via Cesare Battisti che è una strada SENZA
MARCIAPIEDI!!!
Pensate
a chi, come me, per uscire di casa col passeggino e fare le cose più
semplici (andare in chiesa, al supermercato, raggiungere
l’autovettura etc!!), è costretta a condividere la carreggiata con
veicoli di ogni genere (anche di grandi dimensioni) a rischio della
mia incolumità e di quella di mio figlio!
E
che dire dell’inquinamento sonoro ed ambientale che si incrementa
esponenzialmente in una strada chiusa su due fronti dalle abitazioni
limitrofe che non permette lo sfogo dei gas di scarico (tale
fenomeno è molto più limitato sulla via Marina Garibaldi che avendo
il fronte mare libero riduce l’impatto sonoro e l’inquinamento
ambientale percepito).
In
ogni momento, soprattutto nelle ore pomeridiane (al rientro dal
mare!) ed in quelle notturne (al rientro dalle serate in discoteca)
mi sembra di vivere in una metropoli urbana e di trovarmi nell’ora
di punta! Avete pensato in proposito di monitorare i livelli di
inquinamento sulla via Cesare Battisti?
Mi
creda la situazione è davvero insostenibile. Le chiedo ancora quali
sono i vantaggi auspicati dall’Amministrazione, qual è il senso
profondo di questo provvedimento, a mio avviso privo di alcuna logica
e completamente scellerato?
È
evidente a tutti che non si risolve nessuna delle annose
problematiche della frazione!
Non
si crea infatti alcun parcheggio aggiuntivo, non si risolve il
problema del parcheggio “selvaggio” lungo la Marina Garibaldi
lato mare (non sanzionato per almeno 11 mesi l’anno dalla Polizia
Municipale!), si incentivano addirittura vetture e motocicli a
procedere a velocità ancor più spedita nella marina Garibaldi (in
virtù del senso unico ed in assenza di dissuasori lungo la
carreggiata).
Gli
unici effetti del provvedimento, ben lungi dal migliorare la
circolazione viaria della frazione e la qualità della vita di
residenti e villeggianti, sono stati l’incremento delle distanze di
percorrenza per tutti i veicoli (e dunque delle emissioni inquinanti,
dei consumi di benzina e del carico stradale), inoltre, veicolando
obbligatoriamente tutto il traffico su una sola strada (la via Cesare
Battisti) senza marciapiedi, chiusa dalle abitazioni su due fronti e
con circa 1000 tra tombini, griglie e caditoie (spesso carenti di
guarnizioni, particolarmente rumorose al calpestio dei veicoli e
soggette a danneggiamenti con l’accrescersi
del traffico moto veicolare) si
sono create le condizioni per un incremento enorme del rischio di
incidenti tra i veicoli ed i pedoni.
Mi
scuso per lo sfogo, ma da alcuni giorni ho dovuto barricarmi dentro
casa (sulla Cesare Battisti) con il mio bimbo di pochi mesi, con le
finestre chiuse per limitare i rumori e la puzza insopportabile dei
gas di scarico (incrementata enormemente ed ancora siamo a Luglio!) e
quando devo uscire di casa sono costretta a fare lo slalom con il
passeggino tra le auto ed i motorini che sono stati dirottati tutti
lungo la Cesare Battisti!?
Spero
ancora che possa prevalere il buon senso e che l’Amministrazione
possa rivedere (e revocare) con urgenza il provvedimento emanato!
Mamma
di Canneto
Alla
c.a. del Sindaco e delll'Assessore alla viabilità
OGGETTO : Senso unico sulla Marina Garibaldi a Canneto
Gent.mo Sig. Marco Giorgianni e
Gent.mo Sig. Giovanni Sardella
Sono Enrico Zibetti e abito a Canneto in via Cesare Battisti (per informazione, nella casa rosa tra vico Gorizia e vico Manzoni).
Durante il mio ultimo soggiorno a Canneto verso fine giugno ho constatato che si è ripristinato il senso unico sulla Marina Garibaldi, con conseguente dirottamento di tutto il traffico (escluso bus e camion) di ritorno su Lipari sulla via Cesare Battisti.
Come sapete tale operazione era già stata sperimentata dalla Giunta precedente con conseguenze decisamente pesanti per gli abitanti di via C. Battisti e fortunatamente non più ripetuta (forse anche grazie alla raccolta firme di numerosi Cannetari contrari all'intervento).
L'operazione del "senso unico" dal mio punto di vista (e non solo il mio) è a dir poco devastante per gli abitanti della via. Inquinamento acustico e atmosferico oltre ogni limite di sopportazione ed estremo pericolo per i pedoni in una strada senza marciapiedi e senza dossi.
Lo scopo di questa mia nota è di conoscere le ragioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale a riproporre questa iniziativa.
Vi ringrazio per un celere riscontro.
Cordiali saluti
Enrico Zibetti
OGGETTO : Senso unico sulla Marina Garibaldi a Canneto
Gent.mo Sig. Marco Giorgianni e
Gent.mo Sig. Giovanni Sardella
Sono Enrico Zibetti e abito a Canneto in via Cesare Battisti (per informazione, nella casa rosa tra vico Gorizia e vico Manzoni).
Durante il mio ultimo soggiorno a Canneto verso fine giugno ho constatato che si è ripristinato il senso unico sulla Marina Garibaldi, con conseguente dirottamento di tutto il traffico (escluso bus e camion) di ritorno su Lipari sulla via Cesare Battisti.
Come sapete tale operazione era già stata sperimentata dalla Giunta precedente con conseguenze decisamente pesanti per gli abitanti di via C. Battisti e fortunatamente non più ripetuta (forse anche grazie alla raccolta firme di numerosi Cannetari contrari all'intervento).
L'operazione del "senso unico" dal mio punto di vista (e non solo il mio) è a dir poco devastante per gli abitanti della via. Inquinamento acustico e atmosferico oltre ogni limite di sopportazione ed estremo pericolo per i pedoni in una strada senza marciapiedi e senza dossi.
Lo scopo di questa mia nota è di conoscere le ragioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale a riproporre questa iniziativa.
Vi ringrazio per un celere riscontro.
Cordiali saluti
Enrico Zibetti
IL PORTAVOCE RISPONDE COSI':
La
viabilità di Canneto ha dei limiti strutturali dovuti al fatto che,
non solo il traffico di Canneto, ma anche quello di transito grava
tutto su due vie di cui una, la Cesare Battisti, è stretta e
praticamente priva di marciapiedi. Quindi la gran parte del traffico
si riversa su via Marina Garibaldi che malgrado abbia i marciapiedi
d’estate diventa pericolosissima quando è affollata dai bagnanti e
la gente non si limita a parcheggiare lato monte ma qualche volta
trasgredisce ed occupa anche il lato mare. Già perché fra gli altri
mali strutturali di Canneto vi è la assoluta mancanza di parcheggi e
quindi non si possono eliminare sia quelli di via Cesare Battisti,
sia quelli di via marina Garibaldi e questo soprattutto d’estate
quando, comunque, risultano insufficienti. E’ vero che il senso
unisco sperimentato in passato non ha dato buoni risultati ma per
questo l’Amministrazione, riproponendolo, quest’anno, vi ha
apportato alcune importanti modifiche. Intanto ha eliminato da via
Cesare Battisti tutto il traffico pesante e vi possono transitare
solo le autovetture e le motorette. Il traffico pesante transita in
doppio senso sulla Marina Garibaldi. Inoltre si è cercato di rendere
fruibile il parcheggio in piazza S.Cristoforo rendendolo possibile
solo per un tempo limitato e quindi fruibile con disco orario, mentre
in passato vi sostavano macchine che vi rimanevano per giorni e
giorni senza che venissero utilizzate.
Le
ragioni che hanno indotto l’Amministrazione a sperimentare questa
nuova modalità del senso unico è naturalmente l’insoddisfazione
per la situazione attuale lasciando libera la circolazione su via
Cesare Battisti di ogni tipo di veicolo.
Sono
convinto che queste spiegazioni non vengono incontro alla
preoccupazione espresse dai cittadini. L’unica vera risposta
sarebbe la realizzazione di una strada a monte che assorba tutto il
traffico di transito. Ma si tratta di progetti di lungo respiro e di
grande impegno mentre purtroppo l’estate è in corso.
Saggio Angels' Dance (foto)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Saggio Angels' Dance "Ciak si gira" (foto)
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Centro Studi presenta Festival del cinema delle Isole Eolie Un mare di cinema – Premio Efesto d’oro ed il concorso internazionale di cortometraggi Eolie in Video
Il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, venerdì 12 luglio 2013 alle ore 19.00, presso la terrazza del Residence Alberghiero - Lipari in Corso Vittorio Emanuele, 101- presenterà alla stampa il programma del Festival del cinema delle Isole Eolie Un mare di cinema – Premio Efesto d’oro ed il concorso internazionale di cortometraggi Eolie in Video.
Seguirà aperitivo eoliano.
Seguirà aperitivo eoliano.
A Davide Cortese il Premio Escamontage al Lagofilfest
Davide Cortese ha vinto il Premio Escamontage al LAGOFILFEST di Bracciano con il cortometraggio “MAHARA”. Il poeta, scrittore e filmaker di Lipari, premiato nell’Archivio Storico di Bracciano, ha espresso gratitudine e soddisfazione per il premio e ha dedicato la vittoria alle Isole Eolie, meraviglioso scenario della sua opera cinematografica. Il premio gli darà diritto alla partecipazione alla “Giornata Mondiale del Contemporaneo” che si svolgerà a Roma in ottobre. In quell’occasione il cortometraggio di Davide Cortese sarà proiettato per il pubblico romano nella sala del Teatro Centrale Preneste. “MAHARA”, che ha per protagonista l’attrice Katia Cortese, era stato premiato nel 2004 dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di EOLIE IN VIDEO ed è ritenuta la prima opera cinematografica interamente realizzata da un eoliano.
CASTA DI ACQUACALDA: "Continua la farsa ...amministrazione in stato confusionale"
COMUNICATO
STAMPA
La
farsa cui siamo costretti ad assistere qui ad Acquacalda, imperniata
tutta sulla vicenda della pulizia del litorale, la dice lunga sullo
stato confusionale dell'Amministrazione Comunale, almeno per quanto
riguarda la nostra frazione.
L'offerta
del lavoro di sistemazione della spiaggia, a costo zero per il
Comune, ci è stata rifiutata (ribadiamo sempre e solo verbalmente,
quindi in via ufficiosa) adducendo l'avvenuta aggiudicazione della
gara ( ? ) da parte di una ditta. Successivamente, voci di piazza ci
hanno sussurrato che la ditta aggiudicataria non era più in grado di
svolgere il lavoro. Anche un'altra ditta si rifiutava di eseguire
l'operazione.
Sempre
voci di piazza, ci informavano che ( a parere non disinteressato di
alcuni operatori turistici) l'intervento deve essere eseguito non
solo con una ruspa ma, in alcuni tratti, bisogna impiegare
necessariamente un mezzo più potente tipo escavatore, gru o simile.
Fra
tira e molla, vieni tu..... no vengo io, siamo arrivati al 7 di
luglio e tutto è come prima.
E,
tanto per non farci mancare nulla, questa mattina, nel nostro
splendido specchio di mare, abbiamo visto apparire, nientedimeno che,
un pontone al cui equipaggio è stato affidato il compito di ripulire
i fondali dai pericolosissimi relitti ferrosi del vecchio pontile
Italpomice ( in via confidenziale, circa 10 giorni orsono, ci era
stato segnalato tale immediato intervento).
Alle
ore 12 di domenica 7 luglio il pontone è in piena fase operativa a
pochi metri dalla spiaggia, dove esiste, peraltro, una regolare
concessione di balneazione con relative attrezzature.
(Piccola
nota di rammarico: da cinque anni segnaliamo, scriviamo, denunciamo
alle competenti Autorità la pericolosità di quei relitti, ma,
evidentemente, i numerosi appelli di poveri, insignificanti, comuni
cittadini non hanno alcun valore. E' bastata una segnalazione di un
attento e solerte Consigliere ( che ringraziamo di cuore) perché si
attuasse la miracolosa bonifica).
Nel
vivere civile è buona regola di buon senso, di bon ton, di buona
accoglienza, approntare per tempo il luogo ove si intende ospitare
degnamente delle persone. Ovvero: si pulisce casa perché si aspetta
gente. Ciò, palesemente, non avviene a Lipari o quanto meno ad
Acquacalda.
Checché
se ne dica, è del tutto anacronistico e fuori luogo disporre la
pulizia delle spiagge, del mare, del territorio a stagione turistica
inoltrata, sempre che non si voglia intendere come periodo peculiare
solo quei 20- 25 giorni di agosto. E allora, alla faccia della
destagionalizzazione!
Peraltro,
risulta non digeribile l'accomodante " meglio tardi che mai
" oppure il nordico detto: "piuttosto che niente è
meglio..... piuttosto". Sono orrendi segnali di triste
rassegnazione e di chiara mancanza di programmazione.
Sembra
così che l'accoglienza al turista sia rivolta puntualmente non alla
persona, ma alla manciata di euro che si lascia sull'isola.
E
la serie " facciamoci del male" continua .............
Enzo
Mottola
Presidente C.A.S.T.A.
Una risposta a "Trasi e Nesci". (di Angelo Sidoti)
Caro Signor Portavoce,
La ringrazio per la risposta che per dirla in termini dialettali formulata a "Trasi e Nesci".
Leggo di una sua conoscenza specifica nel settore del Controllo di Gestione accumulata durante la sua carica di primo cittadino nel nostro Comune e le domando:
a) in che modo viene applicato nel nostro Comune?
b) potrebbe essere così cortese da far pubblicare i referti previsti dalla legge sul sito del nostro comune?
Tanti Comuni d'Italia pubblicano già prima dell'entrata in vigore delle nuove norme sulla trasparenza sia il referto del Controllo di Gestione che anche la Relazione dei Revisori ai rendiconti.
La ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrà dare. Si prenda tutto il tempo che le serve visto che il mio non e' ne un ordine perentorio ne ordinatario
Angelo Sidoti
La ringrazio per la risposta che per dirla in termini dialettali formulata a "Trasi e Nesci".
Leggo di una sua conoscenza specifica nel settore del Controllo di Gestione accumulata durante la sua carica di primo cittadino nel nostro Comune e le domando:
a) in che modo viene applicato nel nostro Comune?
b) potrebbe essere così cortese da far pubblicare i referti previsti dalla legge sul sito del nostro comune?
Tanti Comuni d'Italia pubblicano già prima dell'entrata in vigore delle nuove norme sulla trasparenza sia il referto del Controllo di Gestione che anche la Relazione dei Revisori ai rendiconti.
La ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrà dare. Si prenda tutto il tempo che le serve visto che il mio non e' ne un ordine perentorio ne ordinatario
Angelo Sidoti
domenica 7 luglio 2013
ALFANO E SCHIFANI GUADAGNANO TEMPO, MICCICHÈ ALLA PORTA
Forza Italia torna in autunno con la caduta delle prime foglie. L’annuncio del rinvio non e’ stato ancora dato, ma lo slittamento e’ dato per certo anche da coloro che piu’ hanno spinto per la “rinascita” del vecchio brand che tante soddisfazioni regalo’ al Cavaliere. Le ragioni del ripensamento? Tante, e tutte convergenti: il mese di luglio e’ un contenitore di sentenze che possono cambiare la vita al leader, Silvio Berlusconi; poi c’e’ un pezzo dello stato maggiore del Pdl – da Fabrizio Cicchitto a Maurizio Gasparri – che non digeriscono le modalit’ con cui si sta precedendo (in pratica la gestione del nuovo look e’ stata demandata ai “falchi” nordisti, Daniela Santanche’ in testa); infine l’accoglienza ostile che l’annuncio ha avuto in Sicilia,la regione di Angelino Alfano. I due coordinatori regionale, Dore Misuraca e Giuseppe Castiglione, e la sottosegretaria Simona Vicari, hanno manifestato, seppure con toni e argomenti diversi, la difficolta’ ad accettare il “rampantismo” nordista e il carattere “imprenditoriale” del partito (Berlusconi vuole personaggi che godono di consenso e dispongono di risorse).
Angelino Alfano e Renato Schifani non si sono messi di traverso, non lo farebbero mai, ma la Sicilia ha parlato per loro in modo inequivocabile. Ce n’e’ abbastanza per rimandare lo start up. Tra l’altro il trasferimento traumatico dal Pdl a Forza Italia (il Pdl sarebbe derubricato a brand della coalizione, una sorta di denominazione della holding) potrebbe accelerare il processo di sganciamento in corso da parte degli ex An, che proprio in Sicilia hanno dato segni concreti di irrequietezza, fino a prendere le distanze, in modo formale, dal Pdl (e’ il caso di Formica, Nania, Vinciullo).
Il ritorno di Forza Italia, inoltre, ha rimesso in prima fila Gianfranco Micciche’, il quale non ha fatto mistero delle sue ambizioni e delle sue recenti frequentazioni, nella fase di preparazione, con Silvio Berlusconi.Non torna, dunque, solo Forza Italia, ma Gianfranco Micciche’, e con lui Stefania Prestigiacomo, che si trova in perfetta sintonia con Daniela Santanche’ e la pasionaria alteatesina, Biancafiore.
Non si tratta di un maquillage, ma di un azzeramento dell’intero gruppo dirigente. Comprensibile, che i coordinatori regionali siciliani mettano il piede sul freno. Potranno solo prendere tempo, tuttavia, perche’ – Angelino Alfano questo lo sa bene – ormai il dado e’ tratto. Il punto, semmai, e’ un altro: nel caso in cui a Silvio Berlusconi andasse male su tutta la linea, al punto da costringerlo al passo indietro, Forza Italia a chi verrebbe affidata? C’e’ l’opzione della successione dinastica, la figlia del Cav smentisce senza convincere, e quella della reggenza di Daniela Santanche’. Ne’ l’una ipotesi, ne’ l’altra, piace a molti siciliani, e le ragioni sono plausibili, con l’eccezione, di non modesto rilievo, di Gianfranco Micciche’ e Stefania Prestigiacomo (oltre che, in incognito, di Marcello Dell’Utri), che invece si sentono dentro il nuovo corso e sono determinati a raggiungere l’approdo, costi quel che costi.
Angelino Alfano e Renato Schifani non si sono messi di traverso, non lo farebbero mai, ma la Sicilia ha parlato per loro in modo inequivocabile. Ce n’e’ abbastanza per rimandare lo start up. Tra l’altro il trasferimento traumatico dal Pdl a Forza Italia (il Pdl sarebbe derubricato a brand della coalizione, una sorta di denominazione della holding) potrebbe accelerare il processo di sganciamento in corso da parte degli ex An, che proprio in Sicilia hanno dato segni concreti di irrequietezza, fino a prendere le distanze, in modo formale, dal Pdl (e’ il caso di Formica, Nania, Vinciullo).
Il ritorno di Forza Italia, inoltre, ha rimesso in prima fila Gianfranco Micciche’, il quale non ha fatto mistero delle sue ambizioni e delle sue recenti frequentazioni, nella fase di preparazione, con Silvio Berlusconi.Non torna, dunque, solo Forza Italia, ma Gianfranco Micciche’, e con lui Stefania Prestigiacomo, che si trova in perfetta sintonia con Daniela Santanche’ e la pasionaria alteatesina, Biancafiore.
Non si tratta di un maquillage, ma di un azzeramento dell’intero gruppo dirigente. Comprensibile, che i coordinatori regionali siciliani mettano il piede sul freno. Potranno solo prendere tempo, tuttavia, perche’ – Angelino Alfano questo lo sa bene – ormai il dado e’ tratto. Il punto, semmai, e’ un altro: nel caso in cui a Silvio Berlusconi andasse male su tutta la linea, al punto da costringerlo al passo indietro, Forza Italia a chi verrebbe affidata? C’e’ l’opzione della successione dinastica, la figlia del Cav smentisce senza convincere, e quella della reggenza di Daniela Santanche’. Ne’ l’una ipotesi, ne’ l’altra, piace a molti siciliani, e le ragioni sono plausibili, con l’eccezione, di non modesto rilievo, di Gianfranco Micciche’ e Stefania Prestigiacomo (oltre che, in incognito, di Marcello Dell’Utri), che invece si sentono dentro il nuovo corso e sono determinati a raggiungere l’approdo, costi quel che costi.
BENVENUTI NEL CLUB DEI PARTITI FAI DA TE. SEDE, SICILIA
Benvenuti nel club dei partiti fai da te, fatti a immagine e somiglianza dei loro creatori. Sede del club, honoris causa, la Sicilia. L’ultimo “socio” è Lino Leanza, che entra nel club con Articolo 4, partito appena battezzato. Non è di sinistra, nè di destra, ma appartiene, manco a dirlo ai siciliani. È nato per tirarli fuori dai guai, consegnandogli l’autonomia che serve e la padronanza delle leve di comando. Non nasce da zero, non deve conquistarsi i consensi uno dopo l’altro, non deve emettere il primo vagito: sul fonte battesimale aveva già le parole e le ragioni per camminare da sè, e – secondo il suo padrino, un capitano di lungo corso -, Lino Leanza, ha un timone saldo, una truppa scelta e idee chiare.
Articolo 4, infatti, parte con una dotazione di tutto rispetto: un gruppo parlamentare di ben sette deputati regionali ed un esercito di amministratori comunali, sindaci assessori e consiglieri di ben 500 unità.
Alle ultime elezioni regionali non c’era, ma era come se ci fosse, perche’ il suo leader, il capitano di lungo corso, è salito su un una vettura che non sentiva sua per niente e nel breva arco di pochi mesi si è trasformata in un taxi, dal quale, come si sa, arriva il momento di scendere.
Articolo 4 aderisce, in linea di massima, alla maggioranza di governo, ma ragiona con la sua testa.Gli elettori non hanno potuto valutare obiettivi, programmi, vocazioni, attitudini, ma non ci hanno perso niente. Nel senso che i sette deputati che l’hanno fatto nascere si sono sottoposti al giudizio degli elettori. Concorrevano sotto bandiere diverse, ma le idee camminano con le gambe degli uomini, non viceversa. Non è davvero il caso di farne un problema.
Il club dei partiti fai ta te, dunque, registra un nuovo ingresso. Lino Leanza si trova in compagnia di Rosario Crocetta, il Megafono, Gianfranco Miccichè (Grande Sud), Saverio Romano (Cantiere popolare, Pid). A costoro bisogna aggiungere Raffaele Lombardo, Leoluca Orlando, Nello Musumeci per ragioni diverse. Raffaele Lombardo ha concepito, fatto nascere e crescere il Movimento per l’Autonomia, divenuto partito dei siciliani. L’ex presidente della Regione non ricopre alcun incarico formale, ma chi può dubitare in tutta onestà che l’Mpa-Pds non sia una sua creatura, viva e vegeta?
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha una Rete in progress. Vogliamo considerarlo un apolide?Nello Musumeci, per ultimo: senza di lui, Francesco Storace rimarrebbe orfano. Ha un gruppo parlamentare a lui intestato, non ha un partito, ma ha tale carisma e autonomia, consenso “personale” da non ammettere dubbi: è il capo virtuale di uno schieramento che si colloca nel centrodestra
Articolo 4, infatti, parte con una dotazione di tutto rispetto: un gruppo parlamentare di ben sette deputati regionali ed un esercito di amministratori comunali, sindaci assessori e consiglieri di ben 500 unità.
Alle ultime elezioni regionali non c’era, ma era come se ci fosse, perche’ il suo leader, il capitano di lungo corso, è salito su un una vettura che non sentiva sua per niente e nel breva arco di pochi mesi si è trasformata in un taxi, dal quale, come si sa, arriva il momento di scendere.
Articolo 4 aderisce, in linea di massima, alla maggioranza di governo, ma ragiona con la sua testa.Gli elettori non hanno potuto valutare obiettivi, programmi, vocazioni, attitudini, ma non ci hanno perso niente. Nel senso che i sette deputati che l’hanno fatto nascere si sono sottoposti al giudizio degli elettori. Concorrevano sotto bandiere diverse, ma le idee camminano con le gambe degli uomini, non viceversa. Non è davvero il caso di farne un problema.
Il club dei partiti fai ta te, dunque, registra un nuovo ingresso. Lino Leanza si trova in compagnia di Rosario Crocetta, il Megafono, Gianfranco Miccichè (Grande Sud), Saverio Romano (Cantiere popolare, Pid). A costoro bisogna aggiungere Raffaele Lombardo, Leoluca Orlando, Nello Musumeci per ragioni diverse. Raffaele Lombardo ha concepito, fatto nascere e crescere il Movimento per l’Autonomia, divenuto partito dei siciliani. L’ex presidente della Regione non ricopre alcun incarico formale, ma chi può dubitare in tutta onestà che l’Mpa-Pds non sia una sua creatura, viva e vegeta?
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha una Rete in progress. Vogliamo considerarlo un apolide?Nello Musumeci, per ultimo: senza di lui, Francesco Storace rimarrebbe orfano. Ha un gruppo parlamentare a lui intestato, non ha un partito, ma ha tale carisma e autonomia, consenso “personale” da non ammettere dubbi: è il capo virtuale di uno schieramento che si colloca nel centrodestra
Saggio Angels' Dance 2013 "Ciak si gira" (foto)
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Giacomantonio risponde a Sidoti sulla trasparenza on line
Caro
Angelo Sidoti,
non
capisco dove sia la contraddizione che rileva fra quanto io ho
affermato e quanto afferma il dott. Subba. La trasparenza on line è
una grande rivoluzione prima ancora culturale che strumentale e non è
problema che si possa risolvere con la bacchetta magica perché
investe comportamenti sedimentati, modi di lavorare, le difficoltà
degli uffici sempre carenti di personale, sempre in affanno con le
scadenze. Una decina di anni fa ebbi ad occuparmi di controllo di
gestione negli enti locali: seguii alcune esperienze fra cui quella
di Reggio Calabria, scrissi un libro per il Formez, insegnai al loro
centro nazionale di Napoli ed all’Anciform di Roma. Questa
esperienza mi ha dato modo di capire, ancora più della mia
esperienza di Sindaco, quanto lenti e difficoltosi siano i processi
di innovazione in realtà come gli enti locali sempre sottoposti a
sollecitazioni diverse.
Per
questo mi pare apprezzabile la decisione del dott. Subba anche
perché, ancora un volta devo osservare, che la data del 20 luglio è
ordinatoria e non perentoria e quindi bisognerà considerare un
periodo di implementazione sperimentale. Inoltre proprio qualche
giorno fa, discutendo con la dott.ssa De Gregorio della pubblicazione
dei documenti on line questa mi faceva osservare come, via via che
l’esperienza si approfondisce ed investe tutto il complesso degli
atti comunali, sarà difficile che la gestione dei dati e
l’immissione in rete possa essere tutta gestita, come avviene ora,
all’interno affidandoci all’esperienza ed alla competenza di un
funzionario bravo ed efficiente ma che non ha solo questo incarico e
quindi bisognerà pensare di ricorrere ad un soft-house.
Quanto
al ruolo del portavoce, come certo sa, questa figura è stata
introdotta
ufficialmente dalla legge 150/2000, che detta appunto norme sulla
"Disciplina delle attività di informazione e comunicazione
delle pubbliche amministrazioni". L'articolo 6 della citata
legge gli affida l'incarico "dei rapporti di carattere
politico-istituzionale con gli organi di informazione" e
risponde, per i suoi atti, soltanto all'autorità di vertice per il
rapporto fiduciario che li lega. E’ chiaro che in una realtà
imitata
come è quella del Comune di Lipari è difficile sottrarsi ad un
rapporto diretto con i cittadini svolgendo una sorta di
intermediazione fra questi e gli uffici. Una intermediazione che, se
da una parte tende a rendere più prossimo il Comune, dall’altra
rischia di sommergere il portavoce di una serie di incombenze che
alla fine non può più gestire. Quindi quello di trasformarsi in un
canale del “diritto di accesso” va esercitato con prudenza e
possibilmente in casi, per così dire, patologici dove la mancanza di
circolazione di informazioni rischia di gettare un ingiusto
discredito sulla pubblica amministrazione.
Cordiali
saluti
Michele
Giacomantonio
Riscontro più che positivo per il saggio di Angels' Dance. Inviateci le vostre foto
Riscontro più che positivo ieri sera all'anfiteatro del castello di Lipari per il saggio spettacolo di fine anno della scuola di danza Angels' Dance.
Due ore e più di avvincente esibizione da parte di tutti gli allievi della scuola (dai piccolissimi alle signore del Zumba) che ha divertito ed entusiasmato il pubblico presente.
Spazio anche per l'interpretazione canora con la giovanissima Silvia Lucci che ha cantato due brani, in uno dei quali accompagnati dall'insegnante Roberta e dal maestro Gianluca.
Vi proponiamo alcune foto scattate prima del saggio spettacolo.
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Due ore e più di avvincente esibizione da parte di tutti gli allievi della scuola (dai piccolissimi alle signore del Zumba) che ha divertito ed entusiasmato il pubblico presente.
Spazio anche per l'interpretazione canora con la giovanissima Silvia Lucci che ha cantato due brani, in uno dei quali accompagnati dall'insegnante Roberta e dal maestro Gianluca.
Vi proponiamo alcune foto scattate prima del saggio spettacolo.
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Trivellano il vulcano Marsili, bomba a orologeria.
(da vesuvionline) (di Gianni Lannes )
A nord delle isole Eolie, al largo delle coste di Calabria e Sicilia, si staglia sotto il fondo del mare, il più grande vulcano d’Europa, ma non si vede perché è completamente sommerso da 500 metri d’acqua. Si innalza per 3 mila metri: è largo 50 chilometri ed è lungo 30. Secondo l’intrattenitore televisivo Piero Angela «è un’ottima sorgente di energia geotermica».
Tant’ è che il Ministero dello Sviluppo Economico ha conferito il 29 settembre 2009 alla Eurobuilding Spa un permesso di ricerca esclusivo per fluidi geotermici a mare sull’area del Marsili: il programma delle attività prevede in primo luogo la realizzazione di un monitoraggio completo di tale struttura, utilizzando le metodologie e le tecnologie più innovative. Su questo programma la società con sede legale a Servigliano in provincia di Ascoli Piceno, ha già ottenuto una valutazione positiva dalla Direzione Generale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale ) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In sostanza, lo Stato italiano ha escluso per decreto la valutazione di impatto ambientale.
Insomma, una follia legalizzata che potrebbe causare disastri irreparabili. Eppure, per mera sete di profitto economico i padroni del vapore procedono alla perforazione.
Pochi mesi dopo, il 28 aprile 2010, il governo Berlusconi getta fumo negli occhi nell’imbambolata opinione pubblica. “Vulcani: sono 12 i sommersi”. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato oggi un’ordinanza di Protezione civile che darà il via a un piano di monitoraggio subacqueo di dodici vulcani sommersi, nel mar Tirreno e nel canale di Sicilia. Lo ha annunciato il Capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa nella sede dell’Associazione stampa estera a Roma. Si tratta di un’attività che non ha precedenti nel mondo. “Noi dobbiamo alzare il velo su questi vulcani sommersi che non vediamo – ha sottolineato Bertolaso – e cominciare a localizzarli esattamente. Dobbiamo vederli, toccarli, capirne i comportamenti”. Tra questi, ci sono il Vavilov e il Marsili: quest’ultimo è il vulcano con la superficie sommersa tra i più grandi al mondo. E’ necessario studiarli, per prevenire i rischi di possibili tsunami e poi porre in atto piani di prevenzione.
Bertolaso, ha citato il caso Stromboli, un vulcano alto quanto l’Etna (per due terzi è sommerso) che oggi è “uno dei vulcani più sorvegliati al mondo”. Il 30 dicembre 2002, il distacco di una parte in mare, a una profondità di 2000 metri, provocò uno tsunami “che non fu di poco conto”. Ci furono onde alte quanto il maremoto del 28 dicembre 2004 nel Sud-Est asiatico. Non ci furono conseguenze sulle persone, a parte un ferito lieve, solo perchè era inverno “Se lo stesso evento si fosse verificato in piena estate – ha sottolineato Bertolaso – il bilancio sarebbe stato sicuramente ben più pesante”: una decina o anche forse un migliaio di vittime con l’isola e le spiagge della sosta siciliana affollate di bagnanti e raggiunte dall’onda anomala.
“Per fortuna – ha detto Bertolaso – è avvenuto a dicembre”. Il progetto di monitoraggio si avvarrà anche della consulenza di esperti internazionali di vulcanologia e della comunità scientifica.
La scoperta dell’acqua calda!
Annuncio Eurobuilding – «Entro il 2012 potrà essere realizzato il primo pozzo geotermico offshore della storia. I numerosi vulcani presenti nel Tirreno meridionale – al largo delle coste siciliane, calabresi e campane – sono enormi sorgenti di calore; l’acqua marina che s’infiltra al loro interno si surriscalda (può raggiungere temperature di 400° C e pressioni superiori a 200 bar) e acquista un potenziale calorifero che può essere trasformato in energia elettrica, paragonabile a quello generato dalle più grandi centrali geotermiche mondiali o ad impianti nucleari di media taglia. Il cammino del progetto “Marsili” si comprende di tre fasi: Esplorazione, Perforazione, Produzione. Il Mediterraneo, e più precisamente il Mar Tirreno sud-orientale, è sede di un importante distretto vulcanico, sottomarino, il Marsili, che può diventare la prima importante fonte di approvvigionamento di energia geotermica offshore della storia, aprendo la strada ad una nuova, pulita ed inesauribile fonte di energia. La società italiana Eurobuilding SpA e il gruppo di ricerca da essa costituito e finanziato, che comprende i più importanti Organismi di Ricerca del settore e precisamente: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV; l’Istituto per la Geologia Marina del CNR-Ismar, l’Università di Chieti – Centro di Ricerche sperimentali per le geotecnologie ed il Politecnico di Bari, hanno affrontato dal 2005 ad oggi una sfida scientifica e tecnologica unica a livello mondiale, con l’obiettivo finale di produrre energia dal primo campo geotermico a mare, ubicato nell’area del Marsili. La perforazione dei pozzi esplorativi è la fase finale di ogni programma di esplorazione ed è il solo metodo che permette di definire con certezza le caratteristiche di un serbatoio geotermico e di valutarne il potenziale. L’attività di perforazione verrà sviluppata attraverso una struttura superficiale di supporto (piattaforma semisommergibile,drilling ship). Profondità di attacco tra 500 e 1000 m non costituiscono un problema per l’utilizzo di tubaggio di raccordo con la testa pozzo (riser). Tale obiettivo sarà perseguito attraverso la definizione di una campagna oceanografica, da realizzarsi entro il 2011, propedeutica alla realizzazione del primo pozzo geotermico offshore mari realizzato, previsto per il 2012. La produzione di energia elettrica, con il supporto di una piattaforma multifunzionale offshore, dotata di tutte le strutture necessarie alla perforazione e alle unità di produzione di energia elettrica, sarà possibile entro il 2015. In una struttura delle dimensioni del vulcano Marsili si attendono decine di milioni di m3 di fluidi geotermici da avviare a produzione elettrica, con una ricarica praticamente continua (questo elemento è molto importante perché permette di sfruttare tutte le potenzialità del campo geotermico senza problemi di abbassamento del livello dei fluidi che, invece, si incontrano nei campi onshore). In questo modo sarà possibile installare una capacità produttiva di almeno 800 MWe, tale da raddoppiare l’attuale potenza elettrica nazionale proveniente da fonte geotermica. L’investimento complessivo per opere e infrastrutture connesse a tale obiettivo è stimato in circa 2 miliardi di euro. Nell’area di mare oggetto del Permesso di Ricerca non risultano zone soggette a vincoli di tutela biologica, naturalistica e archeologica. L’area non esercita alcuna influenza sul regime dei litorali, né sulla fruizione turistica delle aree costiere, inclusi gli aspetti paesaggistici. Inoltre, le attività di esplorazione geofisica e geochimica del campo geotermico del vulcano sottomarino Marsili non sono invasive e non comportano alcun impatto sull’atmosfera e sull’ambiente idrico. Relativamente alle attività di perforazione geotermica non si prevedono impatti tali da creare modificazioni permanenti all’ambiente, considerata anche la breve durata delle operazioni previste».
Allarme inascoltato – “Pericolo tsunami nel Tirreno”: geologo lancia l’allarme, “il vulcano Marsili si è risvegliato”. A quanto rilevato la sua attività si è ridestata, ed ora la preoccupazione è per una catastrofe che potrebbe originarsi da una sua eruzione e conseguenti eventi franosi sui suoi versanti, onda anomala che colpirebbe le coste meridionali che si affacciano sul Tirreno, appunto.
È stato il professor Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ed ordinario di Geologia presso l’università Federico II di Napoli, a notare questa attività e a lanciare l’allerta. Chiaramente è importante, pur dedicando molta attenzione a ciò che avverrà nel Marsili, evitare facili allarmismi: come ha dichiarato lo stesso Ortolani è fondamentale organizzare, nel più breve tempo possibile, dei ‘sistemi di difesa dei litorali‘. Ortolani dà un’idea di come si realizzano tali sistemi mediante uno studio approfondito pubblicato sul Portale Meteo del Mar Mediterraneo. Secondo l’idea del professore, si potrebbero sfruttare le isole dell’arcipelago delle Eolie come delle vere e proprie ‘sentinelle’, che possano preannunciare con un tempo sufficiente all’organizzazione l’arrivo dell’onda anomala. Questo studio è stato definito dal professor Ortolani in seguito al maremoto verificatosi il 30 dicembre del 2002, e che aveva colpito Stromboli, le isole nelle vicinanze e anche le coste della Sicilia vicino a Milazzo e quelle campane di Marina di Camerota. I dati raccolti in quell’occasione e pubblicati dal dipartimento di fisica dell’università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma hanno rivelato come, negli ultimi duemila anni, sono stati 72 i movimenti anomali del mare che si sono abbattuti lungo le coste del nostro Paese.
Effetti collaterali? Mai stranamente considerati dal Governo tricolore. Secondo l’esperto Enzo Boschi, a capo per lungo tempo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, «La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento».
Allora è pericoloso bucare i vulcani in attività? Sono per caso giganteschi ordigni ad orologeria? C’è qualche nesso tra i giochi di guerra della Nato, proprio in questa area del Mediterraneo, a ridosso dei vulcani Marsili, Magnaghi e Vavilov, nonché di faglie sismiche attive, ed i terremoti che stanno sconquassando come non mai lo Stivale?
A nord delle isole Eolie, al largo delle coste di Calabria e Sicilia, si staglia sotto il fondo del mare, il più grande vulcano d’Europa, ma non si vede perché è completamente sommerso da 500 metri d’acqua. Si innalza per 3 mila metri: è largo 50 chilometri ed è lungo 30. Secondo l’intrattenitore televisivo Piero Angela «è un’ottima sorgente di energia geotermica».
Tant’ è che il Ministero dello Sviluppo Economico ha conferito il 29 settembre 2009 alla Eurobuilding Spa un permesso di ricerca esclusivo per fluidi geotermici a mare sull’area del Marsili: il programma delle attività prevede in primo luogo la realizzazione di un monitoraggio completo di tale struttura, utilizzando le metodologie e le tecnologie più innovative. Su questo programma la società con sede legale a Servigliano in provincia di Ascoli Piceno, ha già ottenuto una valutazione positiva dalla Direzione Generale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale ) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In sostanza, lo Stato italiano ha escluso per decreto la valutazione di impatto ambientale.
Insomma, una follia legalizzata che potrebbe causare disastri irreparabili. Eppure, per mera sete di profitto economico i padroni del vapore procedono alla perforazione.
Pochi mesi dopo, il 28 aprile 2010, il governo Berlusconi getta fumo negli occhi nell’imbambolata opinione pubblica. “Vulcani: sono 12 i sommersi”. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato oggi un’ordinanza di Protezione civile che darà il via a un piano di monitoraggio subacqueo di dodici vulcani sommersi, nel mar Tirreno e nel canale di Sicilia. Lo ha annunciato il Capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa nella sede dell’Associazione stampa estera a Roma. Si tratta di un’attività che non ha precedenti nel mondo. “Noi dobbiamo alzare il velo su questi vulcani sommersi che non vediamo – ha sottolineato Bertolaso – e cominciare a localizzarli esattamente. Dobbiamo vederli, toccarli, capirne i comportamenti”. Tra questi, ci sono il Vavilov e il Marsili: quest’ultimo è il vulcano con la superficie sommersa tra i più grandi al mondo. E’ necessario studiarli, per prevenire i rischi di possibili tsunami e poi porre in atto piani di prevenzione.
Bertolaso, ha citato il caso Stromboli, un vulcano alto quanto l’Etna (per due terzi è sommerso) che oggi è “uno dei vulcani più sorvegliati al mondo”. Il 30 dicembre 2002, il distacco di una parte in mare, a una profondità di 2000 metri, provocò uno tsunami “che non fu di poco conto”. Ci furono onde alte quanto il maremoto del 28 dicembre 2004 nel Sud-Est asiatico. Non ci furono conseguenze sulle persone, a parte un ferito lieve, solo perchè era inverno “Se lo stesso evento si fosse verificato in piena estate – ha sottolineato Bertolaso – il bilancio sarebbe stato sicuramente ben più pesante”: una decina o anche forse un migliaio di vittime con l’isola e le spiagge della sosta siciliana affollate di bagnanti e raggiunte dall’onda anomala.
“Per fortuna – ha detto Bertolaso – è avvenuto a dicembre”. Il progetto di monitoraggio si avvarrà anche della consulenza di esperti internazionali di vulcanologia e della comunità scientifica.
La scoperta dell’acqua calda!
Annuncio Eurobuilding – «Entro il 2012 potrà essere realizzato il primo pozzo geotermico offshore della storia. I numerosi vulcani presenti nel Tirreno meridionale – al largo delle coste siciliane, calabresi e campane – sono enormi sorgenti di calore; l’acqua marina che s’infiltra al loro interno si surriscalda (può raggiungere temperature di 400° C e pressioni superiori a 200 bar) e acquista un potenziale calorifero che può essere trasformato in energia elettrica, paragonabile a quello generato dalle più grandi centrali geotermiche mondiali o ad impianti nucleari di media taglia. Il cammino del progetto “Marsili” si comprende di tre fasi: Esplorazione, Perforazione, Produzione. Il Mediterraneo, e più precisamente il Mar Tirreno sud-orientale, è sede di un importante distretto vulcanico, sottomarino, il Marsili, che può diventare la prima importante fonte di approvvigionamento di energia geotermica offshore della storia, aprendo la strada ad una nuova, pulita ed inesauribile fonte di energia. La società italiana Eurobuilding SpA e il gruppo di ricerca da essa costituito e finanziato, che comprende i più importanti Organismi di Ricerca del settore e precisamente: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV; l’Istituto per la Geologia Marina del CNR-Ismar, l’Università di Chieti – Centro di Ricerche sperimentali per le geotecnologie ed il Politecnico di Bari, hanno affrontato dal 2005 ad oggi una sfida scientifica e tecnologica unica a livello mondiale, con l’obiettivo finale di produrre energia dal primo campo geotermico a mare, ubicato nell’area del Marsili. La perforazione dei pozzi esplorativi è la fase finale di ogni programma di esplorazione ed è il solo metodo che permette di definire con certezza le caratteristiche di un serbatoio geotermico e di valutarne il potenziale. L’attività di perforazione verrà sviluppata attraverso una struttura superficiale di supporto (piattaforma semisommergibile,drilling ship). Profondità di attacco tra 500 e 1000 m non costituiscono un problema per l’utilizzo di tubaggio di raccordo con la testa pozzo (riser). Tale obiettivo sarà perseguito attraverso la definizione di una campagna oceanografica, da realizzarsi entro il 2011, propedeutica alla realizzazione del primo pozzo geotermico offshore mari realizzato, previsto per il 2012. La produzione di energia elettrica, con il supporto di una piattaforma multifunzionale offshore, dotata di tutte le strutture necessarie alla perforazione e alle unità di produzione di energia elettrica, sarà possibile entro il 2015. In una struttura delle dimensioni del vulcano Marsili si attendono decine di milioni di m3 di fluidi geotermici da avviare a produzione elettrica, con una ricarica praticamente continua (questo elemento è molto importante perché permette di sfruttare tutte le potenzialità del campo geotermico senza problemi di abbassamento del livello dei fluidi che, invece, si incontrano nei campi onshore). In questo modo sarà possibile installare una capacità produttiva di almeno 800 MWe, tale da raddoppiare l’attuale potenza elettrica nazionale proveniente da fonte geotermica. L’investimento complessivo per opere e infrastrutture connesse a tale obiettivo è stimato in circa 2 miliardi di euro. Nell’area di mare oggetto del Permesso di Ricerca non risultano zone soggette a vincoli di tutela biologica, naturalistica e archeologica. L’area non esercita alcuna influenza sul regime dei litorali, né sulla fruizione turistica delle aree costiere, inclusi gli aspetti paesaggistici. Inoltre, le attività di esplorazione geofisica e geochimica del campo geotermico del vulcano sottomarino Marsili non sono invasive e non comportano alcun impatto sull’atmosfera e sull’ambiente idrico. Relativamente alle attività di perforazione geotermica non si prevedono impatti tali da creare modificazioni permanenti all’ambiente, considerata anche la breve durata delle operazioni previste».
Allarme inascoltato – “Pericolo tsunami nel Tirreno”: geologo lancia l’allarme, “il vulcano Marsili si è risvegliato”. A quanto rilevato la sua attività si è ridestata, ed ora la preoccupazione è per una catastrofe che potrebbe originarsi da una sua eruzione e conseguenti eventi franosi sui suoi versanti, onda anomala che colpirebbe le coste meridionali che si affacciano sul Tirreno, appunto.
È stato il professor Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ed ordinario di Geologia presso l’università Federico II di Napoli, a notare questa attività e a lanciare l’allerta. Chiaramente è importante, pur dedicando molta attenzione a ciò che avverrà nel Marsili, evitare facili allarmismi: come ha dichiarato lo stesso Ortolani è fondamentale organizzare, nel più breve tempo possibile, dei ‘sistemi di difesa dei litorali‘. Ortolani dà un’idea di come si realizzano tali sistemi mediante uno studio approfondito pubblicato sul Portale Meteo del Mar Mediterraneo. Secondo l’idea del professore, si potrebbero sfruttare le isole dell’arcipelago delle Eolie come delle vere e proprie ‘sentinelle’, che possano preannunciare con un tempo sufficiente all’organizzazione l’arrivo dell’onda anomala. Questo studio è stato definito dal professor Ortolani in seguito al maremoto verificatosi il 30 dicembre del 2002, e che aveva colpito Stromboli, le isole nelle vicinanze e anche le coste della Sicilia vicino a Milazzo e quelle campane di Marina di Camerota. I dati raccolti in quell’occasione e pubblicati dal dipartimento di fisica dell’università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma hanno rivelato come, negli ultimi duemila anni, sono stati 72 i movimenti anomali del mare che si sono abbattuti lungo le coste del nostro Paese.
Effetti collaterali? Mai stranamente considerati dal Governo tricolore. Secondo l’esperto Enzo Boschi, a capo per lungo tempo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, «La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento».
Allora è pericoloso bucare i vulcani in attività? Sono per caso giganteschi ordigni ad orologeria? C’è qualche nesso tra i giochi di guerra della Nato, proprio in questa area del Mediterraneo, a ridosso dei vulcani Marsili, Magnaghi e Vavilov, nonché di faglie sismiche attive, ed i terremoti che stanno sconquassando come non mai lo Stivale?
Comune ed eventi: precisazioni alle risposte del Portavoce del Sindaco Michele Giacomantonio (di Aldo Natoli). E per l'evento dell'estate sono previste più spese "di contorno" che per gli artisti
Egregio, Dottore,
ho ricevuto la Sua risposta in merito allo spettacolo musicale che l'"Italian Surf Academy" ha tenuto a Marina Corta e non Le nascondo che sono molto preoccupato perchè mi rendo conto, e con me credo tutti i cittadini, che nel nostro Comune quello che fa la mano sinistra non lo conosce la mano destra. Mi sorprende infatti quanto da Lei affermato, ovvero che lo svolgimento della manifestazione è maturato nell'arco delle 24 ore, quindi nella giornata del 27. Infatti leggendo il calendario delle manifestazioni "Eolie isole di tesori" pubblicato da Codesto Ente, nel mese di giugno viene indicato per le sere del 25 e 27 alle ore 9,30 lo spettacolo della "Italian Surf Academy". Mi risulta anche che già da giorno 24 gli artisti erano a Lipari. Quindi quanto da Lei affermato, per giustificare la mancata pubblicizzazione della manifestazione e l'affrettata esibizione non è esatto, e diventa lecito domandarsi a chi è servito lo spettacolo, tra l'altro tenuto alle ore 24 e non alle ore 9,30 come da Lei ribadito. Fortunatamente è stato offerto al Comune gratuitamente dal Sig. Cappelli, anche se mi risulta che qualche spesuccia il Comune deve comunque affrontarla.
Colgo anche l'occasione per farLe presente che, contrariamente a quanto da Lei affermato, non solo il grande evento per l'estate 2013 (luglio-settembre) è stato programmato dal Comune, ma è stato addirittura sottoposto all'Assessorato Regionale al Turismo per essere finanziato sfruttando i benefici della Circolare n° 29598/11 integrata dalla Circ. n° 12609/2013 per un importo di €. 201.742,50. La cosa che mi stupisce leggendo la proposta è che ad un cachet di €. 61.800,00 per gli artisti si contrappongono ben €. 169.942,50 di spese (segreterie varie e relativo personale, responsabile dell'iniziativa, gettoni di presenza per relatori, viaggi - anche dall'USA-, soggiorni, vitto e alloggio per gli artisti- ospitalità, direttore di produzione, ufficio stampa, viaggi e ospitalità giornalisti internazionali, coordinamento scientifico, e servizi vari) per una spesa complessiva di €. 231.742,50.
Egregio Dottore, evito ogni commento, ma mi permetto di parafrasare un significativo vecchio detto " a buon intenditore, poche parole".
Cordiali saluti.
Aldo Natoli
ho ricevuto la Sua risposta in merito allo spettacolo musicale che l'"Italian Surf Academy" ha tenuto a Marina Corta e non Le nascondo che sono molto preoccupato perchè mi rendo conto, e con me credo tutti i cittadini, che nel nostro Comune quello che fa la mano sinistra non lo conosce la mano destra. Mi sorprende infatti quanto da Lei affermato, ovvero che lo svolgimento della manifestazione è maturato nell'arco delle 24 ore, quindi nella giornata del 27. Infatti leggendo il calendario delle manifestazioni "Eolie isole di tesori" pubblicato da Codesto Ente, nel mese di giugno viene indicato per le sere del 25 e 27 alle ore 9,30 lo spettacolo della "Italian Surf Academy". Mi risulta anche che già da giorno 24 gli artisti erano a Lipari. Quindi quanto da Lei affermato, per giustificare la mancata pubblicizzazione della manifestazione e l'affrettata esibizione non è esatto, e diventa lecito domandarsi a chi è servito lo spettacolo, tra l'altro tenuto alle ore 24 e non alle ore 9,30 come da Lei ribadito. Fortunatamente è stato offerto al Comune gratuitamente dal Sig. Cappelli, anche se mi risulta che qualche spesuccia il Comune deve comunque affrontarla.
Colgo anche l'occasione per farLe presente che, contrariamente a quanto da Lei affermato, non solo il grande evento per l'estate 2013 (luglio-settembre) è stato programmato dal Comune, ma è stato addirittura sottoposto all'Assessorato Regionale al Turismo per essere finanziato sfruttando i benefici della Circolare n° 29598/11 integrata dalla Circ. n° 12609/2013 per un importo di €. 201.742,50. La cosa che mi stupisce leggendo la proposta è che ad un cachet di €. 61.800,00 per gli artisti si contrappongono ben €. 169.942,50 di spese (segreterie varie e relativo personale, responsabile dell'iniziativa, gettoni di presenza per relatori, viaggi - anche dall'USA-, soggiorni, vitto e alloggio per gli artisti- ospitalità, direttore di produzione, ufficio stampa, viaggi e ospitalità giornalisti internazionali, coordinamento scientifico, e servizi vari) per una spesa complessiva di €. 231.742,50.
Egregio Dottore, evito ogni commento, ma mi permetto di parafrasare un significativo vecchio detto " a buon intenditore, poche parole".
Cordiali saluti.
Aldo Natoli
Partylandia augura Buon Compleanno a Giorgia, Soraya e Sonia
Lo staff di Partylandia augura buon compleanno a Giorgia che compie 18 anni, Soraya che ne compie 7 e Sonia che ne compie 25.
Auguri a....
Eolieneews augura Buon Compleanno ad Ugo Bertè, Aldo Bilardo, Ilary Marrazzo, Chiara Biviano e Sonia Siino
"Occorre sapere la verità sul perchè si è accantonata la prima progettazione del nuovo depuratore". Lettera aperta di Salvatore Agrip
Ai Signori Amministratori del Comune di Lipari.
Egregi Signori, la questione depuratore si pone al centro della vita politica di questo paese e il giorno 9 c. m. ci sarà un consiglio comunale apposito per la discussione della localizzazione del depuratore a Canneto Dentro. Sulla vicenda ormai da tempo si sono intrapresi vari contenziosi legali di natura procedurale e sociale (personalmente sono stato già uno dei tanti firmatari in un ricorso al Tar del Lazio), ancora oggi e sicuramente per il futuro ce ne saranno degl’altri, capeggiati dall’instancabile Avv. Intilisano.
Con la presente vorrei, oggettivamente, rappresentare le storture e gli effetti pregiudizievoli che si abbatterebbero sul nostro territorio, condizionandone negativamente la qualità della vita e lo sviluppo socio-politico di noi abitanti tutti di questo nostro comune, per le già progettate e imminenti opere da realizzarsi, con questa infinita emergenza (siamo già al tredicesimo anno) che comprende il cosiddetto “ciclo dell’acqua” finanziato con oltre 40 milioni di euro e di cui fa parte la realizzazione del nuovo depuratore dell’isola di Lipari.
Ho seguito da qualche anno la questione di tale emergenza e sono sicuro che quanto già progettato e a breve da realizzarsi è svilito della necessaria lungimiranza che questa importante spesa pubblica deve obbligatoriamente avere. Pertanto mi permetto da semplice cittadino di analizzarne e fare delle considerazioni sulle informazioni avute fino adesso;
- Tutti sappiamo che prima dell’emergenza (oltre 13 anni fa) è stato fatto un valido progetto (tuttora ancora valido), che prevede il nuovo depuratore a Pignataro, dove peraltro è stato previsto anche dal PRG, l’impianto è stato progettato in un tunnel senza effettuare nessun esproprio (almeno a privati), con un impatto ambientale quasi nullo. La progettazione di questo impianto prevede che le acque depurate non vengono buttate a mare ma immesse in una nuova e seconda rete idrica (da realizzarsi con gli stessi fondi) per irrigare i giardini e le campagne dell’isola. La cosa più strategica di questa locazione è che tale impianto si troverebbe a livello del mare in modo da avere l’adduzione dei reflui fognari quasi esclusivamente per caduta e non ci sarebbe bisogno di grosse vasche di raccolta e con un limitato pompaggio dei reflui si avrebbe anche il beneficio di un considerevole risparmio energetico.
- La nuova locazione prevista a Canneto Dentro, sarebbe dentro una valle e nella parte sovrastante ci sarebbero gli abitati di Serra e Pirrera e già i suoi abitanti insieme a quelli di Canneto hanno prodotto vari contenziosi amministrativi e penali per questa procedura.
Tale ubicazione andrebbe a pregiudicare un’area già individuata come zona artigianale ed è incomprensibile come il consorzio degli artigiani avendo già proprio lì un progetto per gli insediamenti produttivi da realizzare (P.I.P.), abbia accettato favorevolmente una conferenza di servizio con l’istituzione commissariale.
Per tale realizzazione si prevede uno sbancamento del costone lato nord con un quantitativo di 95.000 mc di materiale di risulta che dovrebbe essere portato nella vecchia discarica di R.S.U. non ancora bonificata a Lami, insomma si andrebbe ai realizzare una sorta di sarcofago su questa discarica che come sappiamo attualmente rappresenta una bomba ambientale e gli abitanti della zona manifestano già da tempo le giuste apprensioni.
I numerosi espropri necessari per la realizzazione dell’impianto hanno già messo in allarme i proprietari che sono pronti per i ricorsi di legge, bisogna anche considerare che alcuni artigiani avevano già di proprio comprati questi terreni in previsione degli insediamenti artigianali, quindi si ha già gente esasperata e avvilita.
Risulta inoltre esserci uno studio eseguito anni addietro per individuare fonti termali e proprio in questa locazione risulterebbe la maggior falda di acque termali dell’isola.
A differenza della prima locazione di pignataro questo progetto non è previsto il riutilizzo delle acque depurate, ma queste andrebbero addotte in mare (disperse).
Ma la cosa che rende veramente raccapricciante e incomprensibile questa locazione è che si andrebbe a collocare a circa duecento metri sopra il livello del mare e gli abitati di Lipari e Canneto che produco la parte più consistente dei reflui fognari si troverebbero al di sotto di questo livello, nasce cosi l’esigenza progettuale delle due grosse vasche di raccolta per il pompaggio dei liquami a Lipari centro zona di Sottomonastero e a Canneto sulla spiaggia di Unci, dotate delle necessarie valvole di sfogo a mare in caso di guasto o emergenza.
Quindi da queste due progettazioni per la realizzazione del nuovo depuratore a Lipari, appare sicuramente molto più valido quello di Pignataro, localizzato e progettato in modo lungimirante e a mio avviso trova un punto forte nel riutilizzo delle acque depurate per l’agricoltura.
E chiedo alle S.V. possiamo permetterci il “lusso” di non avere ancora la seconda rete per l’irrigazione nella nostra isola?
Sappiamo tutti che attualmente una grossa quantità di acqua potabile (in parte depurata in loco e buona parte trasportata con costi notevoli da Napoli) viene usata per tale necessità, Quindi il risparmio di questo “prezioso liquido” sarebbe considerevole. Ciò potrebbe sicuramente trovare un punto di forza in una previsione di sviluppo economico futuro per dare corpo all’iniziativa agricola privata, innescando il circuito del “turismo enogastronomico” con la produzione de i prodotti tipicamente storici e non solo, dai sapori unici. Nel contempo a questa iniziativa si potrebbe accorpare e recuperare l’invasatura di monte Santangelo e le strutture annesse che giacciono li, ferme da almeno quarantanni.
Questa gestione commissariale ha previsto inoltre due impianti nell’isola di Vulcano, un dissalatore e un altro depuratore che a mio avviso ritengo inutili e gravosi per tutta la cittadinanza del comune di Lipari perché sicuramente per il futuro i soli abitanti dell’isola di Vulcano non potrebbero contenere i costi di manutenzione e gestione. Visto la vicinanza all’isola di Lipari con due condotte sottomarine si potrebbero addurre i reflui fognari nel depuratore di Pignataro e anche per questo risulterebbe ulteriormente strategico, mentre dall’isola di Lipari si porterebbe l’acqua potabile desalinizzata con una condotta che già è stata da anni fatta fino alla parte estrema di fronte a Vulcano. Quindi l’isola di Vulcano avrebbe ugualmente il servizio fognario e idrico e si eliminerebbe il sicuro impatto ambiatale di queste due strutture, cosa anche importante si risparmierebbero dei fondi che potrebbero andare per il potenziamento delle reti fognarie e idriche o a riqualificare quelle già esistenti visto le molteplice falle che si verificano ogni giorno sempre più.
A questo punto è un obbligo da parte delle S. V. e un Diritto per noi cittadini sapere la verità sul perché si è voluto accantonare la prima progettazione del nuovo depuratore previsto a Pignataro per ripiegare su una serie di opere particolarmente costose, insensate e inutili. Auspico che nel prossimo consiglio comunale ci venga detto tutto quello che fino adesso non si è detto, facendo piena chiarezza su tutti i retroscena di questa vicenda commissariale.
Porgo distinti Saluti.
Salvatore Agrip cittadino eoliano e abitante di Canneto da sempre e per sempre.
Il dottore Subba chiede che vengano pubblicate sul web le spese economali
Oggetto: Pubblicazione sul sito web delle spese economali.
In riferimento all’argomento riportato in oggetto voglio esternare un “pensiero” che ho da diverso tempo e che oggi può trovare riscontro, previa autorizzazione degli organi politici, nel “piano dell’integrità e della trasparenza” ovvero la pubblicazione in un’apposita sezione del sito istituzionale del Comune di tutte le spese economali sostenute dall’ente, comprese di ogni supporto documentale (annotazioni sui preventivi di spesa richiesti telefonicamente, ricevute allegate alle missioni ecc.).
Le spese economali sono le uniche che oggi non vengono esaminate dal “popolo del web” e la pubblicazione delle stesse penso possa garantire al nostro ente sia una grande azione in termini di trasparenza e sia una grande mano di aiuto in termini di controllo.
Faccio presente che ho già sentito l’Assessore al ramo, che si è dichiarato estremamente interessato, ho interpellato il responsabile dell’Ufficio informatizzazione, che mi ha confortato sulla fattibilità dell’iniziativa e ho interpellato anche il Segretario Generale dell’ente ed è stata proprio la Dott.ssa De Gregorio ad evidenziare che l’atto amministrativo nel quale prevedere tale pubblicazione è proprio il “piano dell’integrità e della trasparenza” che deve essere approvato sia in Giunta che in Consiglio.
Dott. Francesco Subba (Dirigente settore economia e finanze)
sabato 6 luglio 2013
"Stiamo andando verso la paralisi delle attività amministrative dell'Ente?" (di Angelo Sidoti)
Con nota del 3 giugno 2013 scrivevo al portavoce del Sindaco tra le altre cose:
"Ritornando all'argomento trasparenza, a me molto caro, ti volevo solo precisare che le amministrazioni pubbliche devono pubblicare i dati relativi a chi riveste incarichi politici.
In particolare vanno divulgate le informazioni sui compensi di qualsiasi natura connessi alla carica, i viaggi e le missioni pagate con fondi pubblici, le dichiarazioni dei redditi (comprese quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, che, pero', devono dare il loro consenso; l'eventuale NO deve essere indicato), gli incarichi pagati con soldi pubblici.
Naturalmente incarichi pubblici significa, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni, Consulenti etc etc. Questo naturalmente secondo me. Ma attendo un sua autorevole interpretazione."A questo il portavoce dava riscontro come segue:
"quanto alla pubblicazione di curriculum, documenti, posizione economiche e trasferte di assessori, dirigenti ne ho parlato con il segretario generale ed il Dott. Subba. Si sta procedendo e mi si ricorda che l'obbligatorietà e' stata posta da una norma recente e c'e tempo fino al 20 luglio per ottemperarla".Oggi leggo una comunicazione del Ragioniere Generale sul tema trasferte e missioni e mi domando:
- prima di tutto ma non avevate discusso già di questo con il portavoce un mese fa stabilendo che c'era tempo fino al 20 luglio (data peraltro al quanto vicina)?
- forse stiamo parlando di altro?
- forse la sua e' una precisazione?Come potrà rilevare Dott. Subba il popolo del web aveva già evidenziato il tema che Lei oggi richiama anche se Lei oggi fornisce, e le siamo grati, maggiori dettagli.
Colgo l'occasione per chiedere al Portavoce (un giorno ci spiegherà in cosa consiste effettivamente il suo ruolo) la pubblicazione insieme al report assenze, delle ferie non godute maturate da ogni reparto, anche se ciò non fosse identificato obbligatorio dalla norma. Questo naturalmente per la trasparenza ma sopratutto per comprendere la motivazione dell'elevato tasso di assenze in qualche settore comunale.
Infine, se ci sono aggiornamenti in merito all'indirizzo politico organizzazione della macro struttura comunale e se le notizie diffuse sul web in merito alla diminuzione dei dirigenti, o per ferie o per sospensione dall'incarico o per altro, rientra in questa attività oppure stiamo andando verso la paralisi delle attività amministrative dell'Ente?
Angelo Sidoti
"Ritornando all'argomento trasparenza, a me molto caro, ti volevo solo precisare che le amministrazioni pubbliche devono pubblicare i dati relativi a chi riveste incarichi politici.
In particolare vanno divulgate le informazioni sui compensi di qualsiasi natura connessi alla carica, i viaggi e le missioni pagate con fondi pubblici, le dichiarazioni dei redditi (comprese quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, che, pero', devono dare il loro consenso; l'eventuale NO deve essere indicato), gli incarichi pagati con soldi pubblici.
Naturalmente incarichi pubblici significa, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni, Consulenti etc etc. Questo naturalmente secondo me. Ma attendo un sua autorevole interpretazione."A questo il portavoce dava riscontro come segue:
"quanto alla pubblicazione di curriculum, documenti, posizione economiche e trasferte di assessori, dirigenti ne ho parlato con il segretario generale ed il Dott. Subba. Si sta procedendo e mi si ricorda che l'obbligatorietà e' stata posta da una norma recente e c'e tempo fino al 20 luglio per ottemperarla".Oggi leggo una comunicazione del Ragioniere Generale sul tema trasferte e missioni e mi domando:
- prima di tutto ma non avevate discusso già di questo con il portavoce un mese fa stabilendo che c'era tempo fino al 20 luglio (data peraltro al quanto vicina)?
- forse stiamo parlando di altro?
- forse la sua e' una precisazione?Come potrà rilevare Dott. Subba il popolo del web aveva già evidenziato il tema che Lei oggi richiama anche se Lei oggi fornisce, e le siamo grati, maggiori dettagli.
Colgo l'occasione per chiedere al Portavoce (un giorno ci spiegherà in cosa consiste effettivamente il suo ruolo) la pubblicazione insieme al report assenze, delle ferie non godute maturate da ogni reparto, anche se ciò non fosse identificato obbligatorio dalla norma. Questo naturalmente per la trasparenza ma sopratutto per comprendere la motivazione dell'elevato tasso di assenze in qualche settore comunale.
Infine, se ci sono aggiornamenti in merito all'indirizzo politico organizzazione della macro struttura comunale e se le notizie diffuse sul web in merito alla diminuzione dei dirigenti, o per ferie o per sospensione dall'incarico o per altro, rientra in questa attività oppure stiamo andando verso la paralisi delle attività amministrative dell'Ente?
Angelo Sidoti
Cavani è ufficialmente del Paris Saint Germain. La notizia rimbalza da Panarea
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