Dopo la mareggiata del 15 gennaio si mobilita, facendo seguito a quanto richiesto già in passato, l'Associazione “Per Canneto” , presieduta da Antonio Giardina.
Una prima nota è stata inviata al sindaco e all'assessore ai lavori pubblici del comune di Lipari e
al dirigente del 4° Settore comandante del corpo di polizia municipale.
Oggetto: Canneto – Mareggiata del 15 Gennaio 2010.-
IL TESTO:A pochi giorni dalla mareggiata che ha investito la frazione di Canneto nel manifestare l’apprezzamento per il primo e tempestivo intervento effettuato per lo sgombero dei detriti che i marosi hanno riversato sulla Marina Garibaldi ed in prossimità delle abitazioni prospicienti, da Unci a Calandra, al fine di consentire l’agevole accesso e la circolazione autoveicolare, certi che nei prossimi giorni sarà completata la pulizia e saranno ripristinati gli sbocchi a mare per il deflusso dell’acqua, ci preme portare alla Vostra attenzione che occorre procedere, nel più breve tempo possibile considerato che l’inverno non è certamente ancora trascorso, al ripristino di ampi tratti, da Unci alla Piazza San Cristoforo, del livello del muraglione lato fronte mare che i marosi hanno completamente ricoperto con l’arenile formando delle vere e proprie rampe annullando, di fatto, l’effetto respingente dello stesso muraglione ed è facile prevedere che, alla prossima mareggiata, anche se di scarsa intensità, i marosi invaderanno nuovamente e pericolosamente il centro abitato.-
Nell’attesa, Vi ringraziamo e porgiamo distinti saluti.-
Associazione “Per Canneto”
Il Presidente
Antonino GiardinaL' Associazione per Canneto ha anche scritto una ulteriore missiva inoltrandola al Prefetto di Messina, al sindaco di Lipari, al Dipartimento della Protezione Civile nazionale e regionale, alla
Provincia Regionale di Messina IV Dipartimento 1° U.O.C. Protezione Civile
Oggetto: CANNETO – Mareggiata del 15 Gennaio 2010 /Protezione centro abitato della frazione di Canneto dagli eventi meteo marini
IL TESTO: Nella giornata del 15 Gennaio 2010 si è verificata l’ennesima mareggiata che, inesorabilmente, ha colpito la frazione di Canneto ed anche in questa occasione abbiamo assistito, impotenti, all’aggressione dei marosi che hanno invaso la sede stradale di tutta la Marina Garibaldi da Unci a Calandra penetrando, pericolosamente, in diverse abitazioni ed attività commerciali prospicienti.-
Il verificarsi dell’ultimo, tanto devastante, quanto previsto, evento meteo marino, ha riportato la memoria dei cittadini al lontano 21 Gennaio dell’anno 1981 quando, una mareggiata di forte intensità causò un vero e proprio disastro e solo per fortuna non vi furono vittime fra gli abitanti.-
Dopo quell’evento disastroso furono posizionati, in ampi tratti della baia di Canneto, ad una distanza di circa 30/40 metri dalla battigia dei massi in calcestruzzo (cosiddetti tetrapodi) per contrastare e smorzare la forza delle onde del mare.-
Da allora ad oggi mareggiate ve ne sono state parecchie, fin troppe, anche ampiamente documentate dagli organi di stampa locali, regionali e nazionali, ogni evento diventa sempre più pericoloso per l’incolumità della cittadinanza, i danni conseguenti sono sempre più pesanti e gli interventi successivi sempre più costosi.-
Ormai, da anni, non vi è alcun dubbio che i tetrapodi, posizionati dopo la mareggiata dell’anno 1981, per assolvere alla funzione di barriera frangiflutti sommersa, a difesa della frazione di Canneto, sono inutili, non svolgono più la loro importante funzione tant’è che il mare, frequentemente, con estrema facilità, invade la carreggiata stradale e, ovviamente, anche le abitazioni e la recente mareggiata ha riproposto, con forza, la necessità di realizzare al più presto efficaci opere a protezione dell’abitato al fine di evitare rischi e tragedie mai dimenticate anche in previsione di marosi di straordinaria entità che, ciclicamente si abbattono sul nostro Arcipelago colpendo i centri abitati come quello di Canneto.-
Già con nostra lettera del 26 Febbraio 2008, indirizzata al Comune di Lipari ed al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, abbiamo evidenziato la problematica ma, da allora ad oggi, nè abbiamo avuto riscontro alcuno né alcun intervento è stato attuato.-
Appare utile rammentare che, fra l’altro, la frazione di Canneto nell’anno 2002, a seguito dello tsunami che si verificò a causa della eruzione del vulcano dell’isola di Stromboli fu indicata fra le località a rischio, poiché fortemente esposta ad eventuali inondazioni marine. E’ altresì utile ricordare che ancora oggi è vigente l’emergenza Stromboli.-
La protezione dell’abitato, il rinfoltimento della barriera frangiflutti sommersa già esistente che, a seguito del naturale assestamento idrogeologico dovuto ai marosi, non svolge più le funzioni per la quale a suo tempo era stata collocata, il posizionamento di altri tetrapodi e/o massi naturali nelle zone ove non sono stati messi in opera ed il ripascimento delle spiagge, non sono più differibili e devono costituire una priorità assoluta.
L’esperienza del passato e gli odierni eventi climatici sempre più estremi che mettono a rischio la pubblica incolumità e danneggiano le infrastrutture della frazione di Canneto, impongono, senza mezzi termini, interventi preventivi e tempestivi al fine di evitare che eventi naturali assolutamente prevedibili possano trasformarsi in vere e proprie calamità
Facciamo appello, pertanto, alle istituzioni in indirizzo, affinché venga attuato quanto necessario alla protezione dell’abitato e delle infrastrutture della frazione di Canneto, oggi richiesto in relazione all’emergenza rappresentata dalle mareggiate che certamente rappresentano un evento tanto probabile quanto prevedibile.-
Nell’attesa, ringraziandoVi d’anticipo per l’attenzione che porrete alla presente, porgiamo distinti saluti.-
Associazione “Per Canneto”
Il Presidente
Antonino Giardina