La “Festa dell’Europa”, che si è tenuta a Ventotene il 9 maggio, è stata
per i Sindaci delle isole minori italiane un vero evento di Comunità Europea.
Sono stati riaffermati i principi del “Manifesto di Ventotene” come ribaditi nella “Dichiarazione di Roma” del 25 marzo
2017.
Il recente richiamo,
che di essi è stato fatto, evidenzia che ancora sono obiettivi
da conseguire e che costituiscono una priorità per la costituzione di una vera Unione Europea
dei Popoli.
Il Manifesto auspicava un:
·
Profondo rinnovamento sociale
inquadrato in una Unità Federale europea;
·
Provvidenze per i giovani,
in particolare, la scuola pubblica
dovrebbe dare la possibilità
di perseguire gli studi, fino ai gradi superiori, ai più idonei oltre che ai più ricchi e preparare all’avviamento ai diversi mestieri
ed alle diverse attività
liberali e scientifiche;
·
Prospettava il metodo della
collaborazione fra tutti gli europei, la formazione di una coscienza unitaria
per una libera unione di Popoli ed una forte solidarietà sociale.
La nuova “Dichiarazione di Roma”
ribadisce il bisogno di:
·
Un’Unione Europea più forte e più
resiliente ed una solidarietà ancora maggiore
attraverso un agire
con ritmi e intensità diversi;
·
Un’Europa prospera e sostenibile che generi crescita ed occupazione;.
·
Un’Unione che favorisca il progresso
economico e sociale, nonché la coesione e la convergenza;
·
Un’Unione che promuova la parità tra
donne ed uomini, diritti e pari opportunità per tutti;
·
Un’Unione in cui i giovani ricevano l’istruzione e
la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro
in tutto il Continente;
·
Un’Unione che preservi il patrimonio
culturale e promuova la diversità culturale;
L’evento di Ventotene si è aperto con la deposizione di fiori sulla tomba
di Altiero Spinelli fatta dal Sindaco di Cefalonia che ha voluto ricordare, con
il suo gesto, i valori espressi nel lontano 1941 e che Spinelli ha tramandato
non solo all’Italia, ma all’Europa tutta.
Il Sindaco era in rappresentanza di altre isole del Mediterraneo proprio
nello spirito di nuova coesione e cooperazione da costruire ed implementare.
Nel suo discorso ha poi evidenziato come il fattore della cultura sia stato
e sia, ancora oggi, il collante dei Popoli -in particolare –nell’area del
Mediterraneo.
L’altro fattore di unicità è stato rappresentato dalla presenza di una
Scuola dell’isola d’Ischia che ha affidato ad alcune piccole bottiglie i
messaggi sulla nuova Europa che chiedono ai Governanti europei ed italiani.
Hanno voluto evidenziare che, come è consuetudine marina affidare i messaggi ad una bottiglia, così anche
loro hanno voluto adottare lo stesso mezzo per diffondere, nel grande mare del
Mediterraneo, il loro contributo di idee e di proposte per una nuova Europa dei
Popoli che faccia della solidarietà e della coesione i principi per una nuova Unione.
Questi messaggi sarà cura dei Sindaci delle isole minori e delle isole del
Mediterraneo fare pervenire fino a Bruxelles e farli rappresentare dalle Scuole
delle piccole isole come singolari “Ambasciatori” di una nuova Europa.
E’ volontà dei Sindaci dell’ANCIM di costituire un piccolo gruppo di
“Ambasciatori” europei che, partendo dai piccoli cittadini
delle Scuole, scrivano il Manifesto sull’Europa che auspicano.
I Sindaci dell’ANCIM
hanno voluto, con
questo evento, dare
l’avvio ad un percorso che non finisce con la Conferenza, ma da essa parte per consolidare un fare nuovo e contribuisce a scrivere
quei provvedimenti più corrispondenti ai bisogni delle isole che vengono sempre
evidenziati in pareri e dichiarazioni di principio, ma che stentano
a tradursi in atti concreti.
Cosa chiedono all’Europa le isole del
Mediterraneo:
- Il riconoscimento che le isole del Mediterraneo costituiscono già una
realtà coesa e omogenea di sviluppo e come tale vada considerata sia nella
riforma delle politiche di coesione e sia negli altri Regolamenti comunitari.
E’ arrivato il momento di considerare il valore di questa area vasta di sviluppo e coesione che le Istituzioni locali hanno e stanno contribuendo a consolidare.
Una unione di Popoli, in questa area, è già stata
realizzata ed è arrivato il momento che l’Unione Europea la riconosca.
L’On. Silvia Costa,
come primo e significativo passo,
propone che venga istituita
“L’Isola d’Europa” proprio per evidenziare il processo in atto posto in essere
dalle piccole isole
del Mediterraneo.
Questa iniziativa avrà il pregio di mettere, anno per
anno, sotto i riflettori un’isola con i suoi problemi, ma anche con le sue
buone pratiche.
Spesso le isole hanno dimostrato grandi capacità di agire
nuovo e fuori dagli schemi consueti di amministrazione, sperimentando
procedimenti di snellimento di procedure e di un fare più intelligente e
moderno come richiede la stessa UE.
Questo afferma con forza il Presidente dell’ANCIM, Mario
Corongiu, nell’illustrare il percorso e gli obiettivi conseguiti fin dal 1986,
quando i piccoli Comuni italiani si sono associati consapevoli che un agire
separato sia il primo fattore di debolezza per territori che per loro
costituzione sono fragili, ma di questa fragilità hanno fatto un punto di
forza.
Nella Conferenza i Medici delle piccole isole italiane, rappresentati
dal Presidente della loro Associazione ANSPI
– Associazione Sanitaria delle Piccole Isole – dott. GIANNI DONIGAGLIA,
proveniente dall’Isola d’Elba, e dal Presidente Onorario dott. ANTONINO SCIRE’,
di Lipari, hanno illustrato i
problemi della sanità in queste aree e come, con la coesione tra loro e con le
Istituzioni Comunali, facciano
sentire la loro voce a livello regionale
e nazionale per avere
provvedimenti più mirati
ed idonei a risolverli.
Anche questa Associazione ha elaborato una “Carta”
dei Medici insulari che sarà parte integrante della “Carta” più generale delle
isole del Mediterraneo.
La scelta fatta dai Sindaci non è quella di fare una
ulteriore declarazione di principi, ma di elaborare un documento più globale di
proposta su tutti i temi più importanti che contraddistinguono le isole del
Mediterraneo.
Come affermato in premessa, anche le Scuole -a partire
dai piccoli allievi della Scuola ischitana- stanno elaborando la loro “Carta”
che tratterà in modo più specifico i loro problemi.
I trasporti sarà la terza “Carta” in
elaborazione perché si realizzi un’autentica continuità territoriale da e per le
isole.
Non saranno neanche tralasciati i temi legati all’ambiente ed agli
obiettivi di risparmio energetico e di fonti rinnovabili.
Su questo tema, già nel 2016, tutte le Istituzioni locali
e nazionali si sono già pronunciate nella “Carta” di La Maddalena alla quale
hanno fatto seguire l’istituzione della Scuola Formazione a Procida.
Il primo modulo di formazione avrà
due obiettivi:
-
Elaborare, d’intesa con tutte le
Amministrazioni coinvolte, una procedura autorizzatoria più snella ed uniforme in tutti i 36 Comuni
insulari.
Questo obiettivo è in linea con il recente Accordo Stato-Regioni- Autonomie
locali voluto dal Ministro Madia e che con questo Corso si contribuisce ad
attuare.
-
Individuare, per singola area
insulare, gli interventi di risparmio energetico e di fonti alternative più
adeguate per il territorio in cui devono essere realizzate.
Infatti, non si può continuare a progettare tipologie
di interventi che nelle
isole non hanno molte possibilità di successo per l’assetto geomorfologico che caratterizza l’insularità.
Anche il Senatore Vannino Chiti ribadisce il bisogno di una Europa
rinnovata nelle sue radici di Unione dei Popoli ed afferma che l’Unione Europea
si trova oggi di fronte a sfide inedite. Sono sfide da vincere, tutti insieme.
Continua dichiarando che i nostri ragazzi, le nuove generazioni hanno il
diritto di vivere il loro futuro
in una Europa aperta, democratica, capace di dare a tutti almeno uguali opportunità di vita.
Pur nelle difficoltà che viviamo
in questi anni,
non devono essere dimenticate le grandi e storiche conquiste realizzate
in appena 60 anni, che hanno assicurato pace, libertà, benessere, stabilità
democratica a Popoli che si erano combattuti nel corso dei secoli.
Il prossimo appuntamento dei Comuni delle piccole isole sarà alla ripresa
delle Scuole per presentare la “Carta” globale delle Isole del Mediterraneo che
in questi mesi si sta scrivendo e per individuare i giovani “Ambasciatori” che
avranno contribuito a scriverla.
Diamo voce ai Cittadini “nativi europei” è il messaggio che si è voluto
lanciare con l’evento del 9 maggio a Ventotene.