Per colpa della mancata attuazione del Piano sulla salute mentale approvato a luglio del 2012 e dell'attuazione del Fondo Unico per le attività socio-sanitarie, la Regione siciliana spende ogni giorno fra i 300 e i 500 euro per ognuno dei pazienti psichiatrici costretti neireparti di Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura e trattati per lo più farmacologicamente, quando esiste già dal 2011 la normativa regionale che permetterebbe un radicale abbattimento di questa spesa.
A questa già assurda situazione si aggiunge il fatto che a pagare le conseguenze sono anche le strutture residenziali che oggi ricevono compensi inadeguati, con tariffe vecchie quasi vent'anni pur in presenza di una richiesta di prestazioni altamente professionali sempre maggiori.
E' questa la denuncia di un nutrito gruppo di 27 parlamentari regionali di diversi schieramenti, che hanno sottoscritto la mozione preparata da Toti Lombardo del Partito dei Siciliani, finalizzata ad impegnare il Governo a dare immediata attuazione alla normativa vigente in materia di servizi socio-sanitari per i pazienti psichiatrici e ad attuare la previsione del Fondo Unico per le Attività socio-sanitarie.
In sostanza, si legge nel documento, già a partire dal 2001 a livello nazionale e dal 2009 a livello regionale, il ricorso a strutture residenziali di tipo non ospedaliero per i pazienti psichiatrici è individuato a livello normativo come la modalità di trattamento principale, in una ottica di integrazione socio-sanitaria. Si tratta di strutture che come le case-appartamento o le comunità-alloggio che secondo quanto riconosciuto dallo stesso Assessorato regionale per la sanità "rappresentano un modello di integrazione socio-sanitaria altamente efficace."
Con il Piano sanitario regionale e il relativo Protocollo d'Intesa approvati a fine del 2011 dalla Presidenza della Regione, si è spianata la strada al "Piano strategico per la salute mentale" approvato a luglio del 2012 nel quale le strutture residenziali vengono individuate come punto cardine di un sistema "che provvede a percorsi terapeutici individualizzati" necessari per evitare che si determinino inserimenti dei pazienti a tempo indeterminato nelle strutture ospedaliere "con nuove forme di istituzionalizzazione."
Ad aggravare la situazione e a creare un vero paradosso per cui si pagano di più i servizi terapeuticamente meno efficaci, è, secondo i firmatari della mozione, la mancata emanazione dei criteri attuativi del Piano Sanitario da parte del Governo per quanto riguarda l'accreditamento delle strutture residenziali, la revisione delle tariffe e la mancata attuazione del Fondo Unico per le attività Socio-sanitarie che permetterebbe di svincolare la gestione di molti pagamenti dalla contabilità degli enti locali, oggi notoriamente gravati da problemi di finanziari e di liquidità non indifferenti. Una situazione che mette a rischio la stessa sopravvivenza delle comunità (circa 200, con 2.000 pazienti e 1.800 dipendenti).
Da qui quindi la proposta dei firmatari del documento che impegna il Governo: a mettere in atto tutto quanto necessario per dare attuazione al Piano Sanitario, ed in particolare al sistema regionale integrato socio-sanitario per le comunità alloggio per disagio psichico; ad adottare i provvedimenti per la creazione del Fondo Unico per tutte le attività socio–sanitarie e a definire le procedure di accreditamento delle strutture private, con criteri imparziali e coinvolgendo l’Assemblea Regionale Siciliana.
"Non possiamo più permettere per la salute e la dignità dei pazienti psichiatrici, così come per la professionalità degli operatori impegnati nelle strutture residenziali - afferma Toti Lombardo - che continui una situazione davvero paradossale dove la Regione paga di più per offrire i servizi meno efficaci dal punto di vista terapeutico."
La mozione è stata firmata dai parlamentari Toti Lombardo, Roberto Di Mauro, Vincenzo Figuccia, Giovanni Greco, Giuseppe Federico, Cataldo Fiorenza, Giovanni Lo Sciuto, Luisa Lantieri, Bernadette Grasso, Carmelo Currenti, Michele Cimino, Giuseppe Sorbello, Margherita La Rocca Ruvolo, Marco Falcone, Nello Musumeci, Vincenzo Vinciullo, Gianfranco Vullo, Giuseppe Milazzo, Bruno Marziano, Salvatore Pogliese, Alice Anselmo, Gianluca Micciché, Valeria Sudano, Edy Tamajo, Santi Formica, Fabrizio Ferrandelli, Giuseppe Arancio
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venerdì 6 dicembre 2013
SANITÀ, BORSELLINO: “MANAGER ENTRO LA FINE DELL’ANNO
“Entro fine anno potremo avere la nomina dei manager delle aziende sanitarie, la commissione ha ultimato il suo lavoro ed in queste ore si sta pubblicando l’elenco dei selezionati, si tratta di 76 profili che sono stati ritenuti maggiormente meritevoli nella platea di tutti coloro che hanno fatto istanza”. Cosi’ l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, a margine del convegno organizzato dal gruppo Pd “Sanita’ si cura”, in merito alle nomine dei manager delle aziende sanitarie siciliane.
“E’ innegabile che il percorso articolato – ha detto Lucia Borsellino - abbia determinato anche a livello personale dei momenti di disagio mio personale, visto che era prevedibile che si sarebbe creato un dibattito acceso”.
“E’ innegabile che il percorso articolato – ha detto Lucia Borsellino - abbia determinato anche a livello personale dei momenti di disagio mio personale, visto che era prevedibile che si sarebbe creato un dibattito acceso”.
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno a Rostyslav Kordiyaka, Paola Imbesi, Nicoletta Favaloro, Joseph Lello Merlino
giovedì 5 dicembre 2013
Funzionalità uffici giudiziari: arriva il parere favorevole in Commissione Giustizia, tra le condizioni il mantenimento della sezione distaccata del tribunale a Lipari
Riceviamo dall'avvocato Intilisano, che ringraziamo, quanto pubblicato oggi in una rivista giuridica
La Commissione Giustizia, martedì 3 dicembre, ha espresso parere favorevole con condizioni sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative, correttive e di coordinamento delle disposizioni di cui ai decreti legislativi n. 155/2012 e n. 156/2012, tese ad assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari.
Si chiede ripristino dei Tribunali in 10 comuni. La Commissione, nello specifico, ha espresso parere favorevole condizionato al ripristino dei Tribunali di Rossano, Lucera, Vigevano, Nicosia (con accorpamento ad esso del Tribunale di Mistretta), Alba, Bassano del Grappa, Pinerolo, Chiavari, Sanremo e Sala Consilina, esprimendosi affinché quest'ultimo sia inserito nel distretto di Corte d'Appello di Salerno, con accorpamento di alcuni Comuni limitrofi facenti parte attualmente della Sezione distaccata di Eboli.
Istituire Sezioni distaccate. Inoltre, «la Commissione» – ha chiarito il presidente della Commissione Giustizia, Nitto Francesco Palma - «ha condizionato il proprio parere favorevole a che siano istituite Sezioni distaccate o appositi uffici giudiziari dei Tribunali accorpanti nelle sedi dei Tribunali soppressi nonché che siano mantenute le sezioni distaccate di Ischia, Lipari e Portoferraio».
La Commissione Giustizia, martedì 3 dicembre, ha espresso parere favorevole con condizioni sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative, correttive e di coordinamento delle disposizioni di cui ai decreti legislativi n. 155/2012 e n. 156/2012, tese ad assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari.
Si chiede ripristino dei Tribunali in 10 comuni. La Commissione, nello specifico, ha espresso parere favorevole condizionato al ripristino dei Tribunali di Rossano, Lucera, Vigevano, Nicosia (con accorpamento ad esso del Tribunale di Mistretta), Alba, Bassano del Grappa, Pinerolo, Chiavari, Sanremo e Sala Consilina, esprimendosi affinché quest'ultimo sia inserito nel distretto di Corte d'Appello di Salerno, con accorpamento di alcuni Comuni limitrofi facenti parte attualmente della Sezione distaccata di Eboli.
Istituire Sezioni distaccate. Inoltre, «la Commissione» – ha chiarito il presidente della Commissione Giustizia, Nitto Francesco Palma - «ha condizionato il proprio parere favorevole a che siano istituite Sezioni distaccate o appositi uffici giudiziari dei Tribunali accorpanti nelle sedi dei Tribunali soppressi nonché che siano mantenute le sezioni distaccate di Ischia, Lipari e Portoferraio».
METROMARE IN SCADENZA, LA FIT CISL PRONTA A DENUNCIARE LA SITUAZIONE DI STALLO ALL’AUTORITA’ NAZIONALE DEI TRASPORTI
“Denunceremo all'Autorità Nazionale dei Trasporti la situazione di stallo dell'attraversamento dello Stretto di Messina. Una situazione paradossale”. E’ l’intenzione manifestata questa mattina dal segretario generale Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno e dal segretario provinciale della Fit Cisl, Enzo Testa, stanchi dei “fiumi di parole spese un po' da tutti. Con la situazione attuale – affermano Benigno e Testa - al 31 di dicembre il servizio dovrebbe essere sospeso. Nasce, quindi, l'esigenza di prendere in mano la situazione e andare oltre, perché il servizio di attraversamento deve continuare oltre quella data”.
“Pertanto – affermano - considerato che la vigilanza e la garanzia della mobilità rientrano tra i compiti istituzionali dell’Autority dei Trasporti, che trova origine all'interno del Decreto Legge 201/2011(Salva Italia), è ad essa che ci rivolgeremo”.
Nelle more e vista la ristrettezza dei tempi, per la Fit Cisl si dovrà passare all'affidamento diretto del servizio all'attuale gestore, in attesa del nuovo bando di gara che dovrà prevedere più corse rispetto alle attuali per far fronte alle esigenze di mobilità.
“La possibilità di attraversare lo Stretto per persone e cose – concludono Benigno e Testa - non è un regalo, come vorrebbero farci intendere, ma è un diritto riconosciuto dalla nostra costituzione e dai trattati europei”.
Crocetta si riduce lo stipendio
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha dato disposizioni affinchè a partire dal 2014 gli venga ridotto lo stipendio e gli siano sospese ulteriori indennità spettanti per il pagamento dei portaborse in applicazione di quanto previsto dal decreto Monti.
Il Governatore ha inviato una lettera, in tal senso, al Presidente dell’Ars, al Segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana ed al Ragioniere generale.
Nella missiva Crocetta scrive: “In coerenza con le iniziative gia’ adottate da questo Governo regionale in materia di riduzione della spesa pubblica e, nel caso di specie, di costi della politica, nelle more della definizione dei procedimenti di adozione da parte della Regione siciliana dei provvedimenti di competenza in materia, finalizzati ad uniformare le indennità spettanti ai deputati regionali alle prescrizioni dettate dal legislatore statale con diverse normative, lo scrivente chiede che gli Uffici in indirizzo provvedano ad assicurare che, a far data dall’1 gennaio 2014, siano applicate le riduzioni alle indennita’ spettanti nella qualita’ di Presidente della Regione siciliana e deputato regionale, nelle misure come in atto determinate per effetto del Decreto Monti”.
“Inoltre, sempre nelle more dell’adozione del provvedimento da parte dell’Ars, lo scrivente chiede che venga sospesa dall’1 gennaio 2014 la corresponsione di ogni ulteriore indennità spettante e afferente la copertura degli oneri inerenti la retribuzione di propri collaboratori parlamentari esterni (portaborse) ritenendo, in ogni caso, che tali compensi non debbano assolutamente transitare sul mio conto corrente personale, ma dovrebbero piuttosto essere erogati direttamente ai dipendenti del singolo deputato, su delega del parlamentare che dovesse ricorrere all’assunzione di collaboratori esterni”.
Il Governatore ha inviato una lettera, in tal senso, al Presidente dell’Ars, al Segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana ed al Ragioniere generale.
Nella missiva Crocetta scrive: “In coerenza con le iniziative gia’ adottate da questo Governo regionale in materia di riduzione della spesa pubblica e, nel caso di specie, di costi della politica, nelle more della definizione dei procedimenti di adozione da parte della Regione siciliana dei provvedimenti di competenza in materia, finalizzati ad uniformare le indennità spettanti ai deputati regionali alle prescrizioni dettate dal legislatore statale con diverse normative, lo scrivente chiede che gli Uffici in indirizzo provvedano ad assicurare che, a far data dall’1 gennaio 2014, siano applicate le riduzioni alle indennita’ spettanti nella qualita’ di Presidente della Regione siciliana e deputato regionale, nelle misure come in atto determinate per effetto del Decreto Monti”.
“Inoltre, sempre nelle more dell’adozione del provvedimento da parte dell’Ars, lo scrivente chiede che venga sospesa dall’1 gennaio 2014 la corresponsione di ogni ulteriore indennità spettante e afferente la copertura degli oneri inerenti la retribuzione di propri collaboratori parlamentari esterni (portaborse) ritenendo, in ogni caso, che tali compensi non debbano assolutamente transitare sul mio conto corrente personale, ma dovrebbero piuttosto essere erogati direttamente ai dipendenti del singolo deputato, su delega del parlamentare che dovesse ricorrere all’assunzione di collaboratori esterni”.
"Ruderi d'oro" alle Eolie. Le dinamiche della truffa e i responsabili (dalla G. del sud di oggi)
Ruotava principalmente su due società, con sede legale nel Lazio, la maxi-truffa che ha portato ai "domiciliari" Stefano Triolo, 59 anni, originario delle Isole Eolie ma domiciliato a Roma, e la compagna Samira Nathlouthi, 42 anni di origini tunisine, ultimo domicilio a Napoli, alla quale è stato imposto l'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Ad entrambi la Guardia di finanza della Compagnia di Milazzo ha notificato i provvedimenti emessi dal Gip di Messina, Maria Teresa Arena, a Roma.
Gli altri indagati, invece, risiedono a Messina, Malfa e San Filippo del Mela.
Tutti - secondo l'accusa - avrebbero creato una vera e propria associazione a delinquere attraverso al compravendita di case degli emigrati dell'arcipelago eoliano, acquisite in modo illecito.
La Guarda di finanza di Milazzo sotto le direttive del capitano Antonio Ranaudo, ha anche sequestrato 13 immobili a Filicudi, Alicudi e Salina.
Gli inquirenti hanno accertato che tutto ruotava attorno a due società di Albano Laziale, la Cogedil srl e la Grotta Azzurra srl, società delle quali Triolo era amministratore unico.
L'uomo, approfittando del fatto che la maggior parte degli immobili versava in stato di abbandono o erano disabitati da molti anni, si avvaleva della collaborazione di tecnici ai quali di volta in volta conferiva l'incarico di eseguire ricerche e visure catastali, pratiche di successione, perizie di stima di immobili. In tal modo - secondo l'accusa - variando dolosamente i dati catastali del fabbricato e dei terreni oggetto delle future compravendite, ne attribuiva fittiziamente la titolarità in capo ai soggetti da lui rappresentati e a discapito dei legittimi proprietari e degli stessi acquirenti, in buona fede. Quindi, con l'ausilio di una sorta di "sensali" che operavano nelle varie isole, avvicinava i probabili compratori e per avvalorare la paternità del bene scriveva sui muri di ruderi abbandonati persino con una bomboletta spray il proprio nome o quello di chi lo rappresentava nell'azione fraudolenta.
A far saltare il "tappo" ad un'operazione così accuratamente congegnata è stata la proprietaria di un immobile di Filicudi che, nel Giugno del 2010, ha chiesto l'intervento dei carabinieri della locale stazione in quanto una vicina di casa l'aveva avvisata che, sul rudere di sua proprietà, erano stati apposti cartelli con la scritta "Proprietà privata" ed era stato sostituito il lucchetto posto alla porta d'ingresso. Ciò ad opera di quattro persone che non sono state identificate. Sono scattate le verifiche ed è venuto fuori che l'immobile risultava intestato a Samira Nathlouthi alla quale era stato venduto da Stefano Triolo, persona nota alla signora di Filicudi in quanto, originario come lei, delle Isole Eolie.
A quel punto sono scattate le indagini ed è venuto fuori che Triolo, il quale disponeva di procure generali e speciali conferitegli da soggetti immigrati all'estero, ottenute con il pretesto di curare i loro affari, individuava i terreni e gli immobili e poi, dopo averli fatti rientrare nel patrimonio di coloro che gli avevano conferito la procura, li alienava a terze persone all'insaputa dei "rappresentati" il cui nome veniva, dunque, falsamente utilizzato per incassare i ricavati delle vendite.
Per chiudere il cerchio gli inquirenti hanno dovuto avviare un'attività di collaborazione internazionale con l'Australia e lì i reali proprietari dei beni hanno confermato di essere all'oscuro di qualsiasi compravendita e di aver firmato procure in favore del Triolo. Ma dalle indagini sono venute fuori anche trattative di vendita saltate quando un acquirente ha chiesto approfondimenti al Triolo dopo aver versato una caparra che non gli è stata restituita.
Le indagini hanno altresì dimostrato che il Triolo, avuta la certezza dell'avvio del procedimento a suo carico, dopo una perquisizione subita a Messina, si è attivato per continuare a porre in essere una serie di trasferimenti di proprietà, con l'intento di ostacolarne l'illecita provenienza. In questo contesto scaturisce il coinvolgimento di Samira Nathlouthi, convivente dell'uomo, la quale - sostengono gli inquirenti - pur non avendo mai presentato dichiarazione dei redditi - è diventata in un breve lasso di tempo intestataria di numerosi immobili che ha rivenduto alle società Cogedil e Grotta Azzurra delle quali Triolo è amministratore. Ciò consentiva al compagno di rivendere i beni a terzi.
Dagli accertamenti è emerso che, in meno di due anni, Triolo avrebbe incassato assegni per circa 600mila euro.
La verifica dei conti correnti da parte delle Fiamme Gialle ha però portato a rilevare un saldo pari a 0. L'ordinanza del gip Arena, che ha portato Triolo agli arresti domiciliari e la sua compagna all'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, fa parte di un più ampio e articolato procedimento che vedeva originariamente indagati anche notai, avvocati e tecnici la cui posizione è stata stralciata e definita con decreto di archiviazione.
Ad entrambi la Guardia di finanza della Compagnia di Milazzo ha notificato i provvedimenti emessi dal Gip di Messina, Maria Teresa Arena, a Roma.
Gli altri indagati, invece, risiedono a Messina, Malfa e San Filippo del Mela.
Tutti - secondo l'accusa - avrebbero creato una vera e propria associazione a delinquere attraverso al compravendita di case degli emigrati dell'arcipelago eoliano, acquisite in modo illecito.
La Guarda di finanza di Milazzo sotto le direttive del capitano Antonio Ranaudo, ha anche sequestrato 13 immobili a Filicudi, Alicudi e Salina.
Gli inquirenti hanno accertato che tutto ruotava attorno a due società di Albano Laziale, la Cogedil srl e la Grotta Azzurra srl, società delle quali Triolo era amministratore unico.
L'uomo, approfittando del fatto che la maggior parte degli immobili versava in stato di abbandono o erano disabitati da molti anni, si avvaleva della collaborazione di tecnici ai quali di volta in volta conferiva l'incarico di eseguire ricerche e visure catastali, pratiche di successione, perizie di stima di immobili. In tal modo - secondo l'accusa - variando dolosamente i dati catastali del fabbricato e dei terreni oggetto delle future compravendite, ne attribuiva fittiziamente la titolarità in capo ai soggetti da lui rappresentati e a discapito dei legittimi proprietari e degli stessi acquirenti, in buona fede. Quindi, con l'ausilio di una sorta di "sensali" che operavano nelle varie isole, avvicinava i probabili compratori e per avvalorare la paternità del bene scriveva sui muri di ruderi abbandonati persino con una bomboletta spray il proprio nome o quello di chi lo rappresentava nell'azione fraudolenta.
A far saltare il "tappo" ad un'operazione così accuratamente congegnata è stata la proprietaria di un immobile di Filicudi che, nel Giugno del 2010, ha chiesto l'intervento dei carabinieri della locale stazione in quanto una vicina di casa l'aveva avvisata che, sul rudere di sua proprietà, erano stati apposti cartelli con la scritta "Proprietà privata" ed era stato sostituito il lucchetto posto alla porta d'ingresso. Ciò ad opera di quattro persone che non sono state identificate. Sono scattate le verifiche ed è venuto fuori che l'immobile risultava intestato a Samira Nathlouthi alla quale era stato venduto da Stefano Triolo, persona nota alla signora di Filicudi in quanto, originario come lei, delle Isole Eolie.
A quel punto sono scattate le indagini ed è venuto fuori che Triolo, il quale disponeva di procure generali e speciali conferitegli da soggetti immigrati all'estero, ottenute con il pretesto di curare i loro affari, individuava i terreni e gli immobili e poi, dopo averli fatti rientrare nel patrimonio di coloro che gli avevano conferito la procura, li alienava a terze persone all'insaputa dei "rappresentati" il cui nome veniva, dunque, falsamente utilizzato per incassare i ricavati delle vendite.
Per chiudere il cerchio gli inquirenti hanno dovuto avviare un'attività di collaborazione internazionale con l'Australia e lì i reali proprietari dei beni hanno confermato di essere all'oscuro di qualsiasi compravendita e di aver firmato procure in favore del Triolo. Ma dalle indagini sono venute fuori anche trattative di vendita saltate quando un acquirente ha chiesto approfondimenti al Triolo dopo aver versato una caparra che non gli è stata restituita.
Le indagini hanno altresì dimostrato che il Triolo, avuta la certezza dell'avvio del procedimento a suo carico, dopo una perquisizione subita a Messina, si è attivato per continuare a porre in essere una serie di trasferimenti di proprietà, con l'intento di ostacolarne l'illecita provenienza. In questo contesto scaturisce il coinvolgimento di Samira Nathlouthi, convivente dell'uomo, la quale - sostengono gli inquirenti - pur non avendo mai presentato dichiarazione dei redditi - è diventata in un breve lasso di tempo intestataria di numerosi immobili che ha rivenduto alle società Cogedil e Grotta Azzurra delle quali Triolo è amministratore. Ciò consentiva al compagno di rivendere i beni a terzi.
Dagli accertamenti è emerso che, in meno di due anni, Triolo avrebbe incassato assegni per circa 600mila euro.
La verifica dei conti correnti da parte delle Fiamme Gialle ha però portato a rilevare un saldo pari a 0. L'ordinanza del gip Arena, che ha portato Triolo agli arresti domiciliari e la sua compagna all'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, fa parte di un più ampio e articolato procedimento che vedeva originariamente indagati anche notai, avvocati e tecnici la cui posizione è stata stralciata e definita con decreto di archiviazione.
Il maestro Giovanni Giardina ha rielaborato, adeguandolo ad oggi, il testo di "Volare" che diventa "Tassare ! ‘un si nni po cchiù"
Tassare ! ( ‘un si nni po cchiù )
Pienzu ca un ghiuornu accussì ‘un’aggira mai cchiù
stava uardannu i programmi davanti a Ti Vù ,
poi all’improvvisu o Senatu cuminciàru a vutàri….
pi graziàri on latrùni, o pi u cunnannàri…..
Votàre, oh ! oh !
Votàre, oh ! oh ! oh !
Vutàru, pi n’ura e cchiù
Finu a quannu u teatrinu finù !
Ma un latrùni, ca cumanna da anni,
nun supporta cunnanni, currù ‘npiazza e spiegò:
“ Quannu unu è potenti o innoccenti , cunnannàri ‘un si po”,
mentri a genti ca l’avia supra e balli da gioia gridò !…..
‘Ngalera , oh ! oh !
‘Ngalera , oh ! oh ! oh !
Dda intra,‘un po trasiri cchiù ,
Finalmenti u burdellu ti finù !
Mentri ddu falcu reali avìa spisa i jttàri,
a tanti falchi e palummi ci vinni a mancàri,
poi un bellu juornu i palummi unni ièru a vulàri ?
‘Nto jad..dinàru di polli, pi putilli spinnàri….
Spinnàri ! oh ! oh !
Spinnàri ! oh ! oh ! oh !
Manciàri ! sempri di cchiù,
Di cca , cu si nni va cchiù ?…
E manciàri, manciàri, manciàri,
cchiù du puorcu i ‘nta stadda e ancòra di cchiù,
mentri a spisa, ca scusa da crisi, pi l’autri finù…
tantu a vriògna e u russùri ‘nta facci, oramai si pirdù…
Tassàre ! oh ! oh !
Tassàre ! oh ! oh ! oh !
Ormai ‘un si nni po cchiù,
du nord, finu a quaggiù,
o sud , ancora di cchiù…
Latrùni, ma va iti a ffa ‘ncul….
ffa …’ncul !
Eolie nel circuito “Sicilia km zero”. Adesione al costituendo network Aziende del “Sicilia km zero”. Il comunicato UNSIC di Lipari
L’art. 8 della Legge regionale n. 25/2011 che
attribuisce all’Assessore regionale per le risorse agricole e alimentari il
compito di disciplinare i criteri e le modalità per l’istituzione e la
diffusione del logo “chilometro zero”, dall’emanazione del D.A. n. 53 del 18
ottobre 2012, pubblicato nella GURS n.5 del 25-01-2013 parte prima, che ha
istituito il logo “Sicilia km 0 (chilometro zero)” con l’obiettivo di
promuovere la valorizzazione delle produzioni regionali agricole, zootecniche e
alimentari di qualità, favorendone il consumo e la commercializzazione,
garantendo ai consumatori una maggiore trasparenza dei prezzi e assicurando una
adeguata informazione sull’origine e le specificità di tali prodotti. I servizi
connessi al logo “Sicilia km 0” e al relativo circuito promozionale sono rivolti
agli esercenti le attività di ristorazione e alloggio, ai commercianti, agli
artigiani agroalimentari e alle imprese del settore turistico e agroalimentare che
intendano qualificare la propria attività, valorizzando i prodotti agricoli di
origine regionale e favorendo una migliore conoscenza delle produzioni di
qualità e delle tradizioni alimentari regionali da parte dei consumatori.
Le imprese di servizi esercenti attività di
ristorazione, ospitalità e vendita al pubblico che operano nel territorio
regionale, con sede nella regione Sicilia e iscritte al Registro Imprese della
Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura, per accedere al
circuito regionale e fregiarsi del relativo logo “Sicilia km 0” devono
presentare la documentazione prevista.
Si intendono prodotti regionali a km zero le
produzioni agricole e agroalimentari coltivate e trasformate nel
territorio della regione Sicilia afferenti alle seguenti categorie:
a) Denominazione d’origine protetta (DOP), ai sensi del
Regolamento (UE) n. 1151/2012;
b) Indicazione geografica protetta (IGP), ai sensi del
Regolamento (UE) n. 1151/2012;
c) Specialità tradizionale garantita (STG), ai sensi del
Regolamento (UE) n. 1151/2012;
d) Biologico, ai sensi del Regolamento (CE) n. 834/2007;
e) Prodotti a sistema di qualità nazionale e/o regionale;
f) Agricoltura integrata, ai sensi del Disciplinare di
Produzione Integrata (DPI) della Regione
Sicilia;
g)
Prodotti agroalimentari tradizionali in conformità del disposto dell’art.3,
comma 3, del decreto ministeriale 8 settembre 1999, n.350. Questi prodotti devono
avere almeno per i componenti/ingredienti principali un origine regionale
documentata (Fatture di acquisto che devono riportare l’indicazione
dell’origine, natura, qualità e quantità dei prodotti acquistati e altra
documentazione che permetta di attestare l’origine regionale).
L’U.N.S.I.C.
sede zonale di Lipari in sinergia al C.C.N. Isola di Lipari vuole sostenere il
circuito e promuovere intese, accordi e partnership finalizzate a manifestare
l’interesse all’iniziativa regionale.
Per
fare ciò si invitano le Aziende Eoliane a manifestare il proprio interesse
inviando una email all’indirizzo di posta elettronica unsiclipari@gmai.com
oppure ccnisoladilipari@email.it.
Sarete
contattati per partecipare alla riunione operativa nella quale verrà
predisposto un piano di adesione e verranno raccolte le manifestazioni di
interesse da inviare agli uffici preposti.
UNSIC
sede zonale di Lipari
Il
referente sindacale
Antonio
Casilli
Sulla segnaletica della Via Filippo Maggiore (di Aldo Natoli)
Prendo atto di quanto comunicato dal Sig. Taranto in merito ad un immediato provvedimento da parte dell'Amministrazione Comunale per rimodulare la segnaletica esistente nella via Filippo Maggiore, rispondendo così ad un'interrogazione del Consigliere Pietro Lo Cascio.
Debbo ricordare che già in data 22 novembre 2012 ( prot. n° 39624 )il sottoscritto ha segnalato all'Amministrazione Comunale la situazione esistente, chiedendo l'eliminazione degli stalli inutili, perchè non utilizzati, a vantaggio di stalli per sosta di auto, oltre l'eliminazione dei cassonetti della spazzatura dinanzi alla Scuola per evitare un ovvio inconveniente igienico-sanitario.
In data 5 dicembre 2012 (prot. n° 41624)ho
ricevuto dall'Assessore Bartolo Lauria copia della disposizione inviata al Dirigente del IV Settore. Ma dopo un anno la situazione è sempre la stessa. Anzi è peggiorata. Mi auguro che dopo l'intervento del Consiglio d'Istituto, che bene farebbe ad aprire il parcheggio posto all'interno dell'area scolastica, e del Consigliere Comunale, al quale dovrebbe rispondere l'Amministrazione Comunale, non dobbiamo riparlarne alla fine del 2014.
Aldo Natoli
Debbo ricordare che già in data 22 novembre 2012 ( prot. n° 39624 )il sottoscritto ha segnalato all'Amministrazione Comunale la situazione esistente, chiedendo l'eliminazione degli stalli inutili, perchè non utilizzati, a vantaggio di stalli per sosta di auto, oltre l'eliminazione dei cassonetti della spazzatura dinanzi alla Scuola per evitare un ovvio inconveniente igienico-sanitario.
In data 5 dicembre 2012 (prot. n° 41624)ho
ricevuto dall'Assessore Bartolo Lauria copia della disposizione inviata al Dirigente del IV Settore. Ma dopo un anno la situazione è sempre la stessa. Anzi è peggiorata. Mi auguro che dopo l'intervento del Consiglio d'Istituto, che bene farebbe ad aprire il parcheggio posto all'interno dell'area scolastica, e del Consigliere Comunale, al quale dovrebbe rispondere l'Amministrazione Comunale, non dobbiamo riparlarne alla fine del 2014.
Aldo Natoli
PROVINCE, LA SICILIA PARTE PRIMA, ARRIVA ULTIMA. ROMA INCALZA
Finanziaria, spending review, province. Un’agenda severa per Sala D’Ercole. La vigilia di Natale è un collo di bottiglia. Da sempre. Non solo per l’attività parlamentare. In Sicilia, tuttavia, le giornate di fine anno si caricano di dilemmi insoluti, contraddizioni irrisolte, questioni appena sfiorate. Non è la conclusione di un percorso. Si ricomincia da capo, uno start up stanco, talvolta rabbioso, che induce ai compromessi peggiori piuttosto che alle soluzioni ragionevoli. A meno che non finisca con il “tu mi dai una cosa a me ed io ti do una cosa a te…”, come avviene nelle migliori famiglie.
La spending review ha impegnato l’Assemblea per mesi, in Commissione. Le resistenze sono state molto forti, ma anche le volontà sono apparse altrettanto irriducibili. Va dato atto che su questo tema il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, abbandonando l’arcinota duttilità democristiana, è apparso irriducibile: il “fascicolo” bisogna chiuderlo, ha detto e ripetuto, la Sicilia deve attraversare il guado e rispettare il tetto di spesa imposto dai parametri “suggeriti” da Roma. Dal primo gennaio, dunque, nuove buste paga. Vedremo che cosa partorirà la montagna e quanta attenzione verrà data alla trasparenza, ben più importante di qualunque riduzione di spesa.
In questo ambito, va anche affrontata l’ormai annosa questione delle province: abolite senza abolirle. La Sicilia era partita per prima, ora arranca nelle ultime posizioni fra le regioni italiane, perché nell’Isola prevalgono i “provinciali”, coloro che di riffa o di raffa vorrebbero resuscitare le province, che ancora “respirano”, e non sono affatto morte. Il ministro Del Rio promette premi alle Regioni che ridurranno gli enti intermedi e renderanno operative le città metropolitane entro il 30 settembre del 2014
Il governo nazionale considera la riforma di importanza strategica e sta adottando misure che saltano l’ostacolo della Corte costituzionale (il decreto svuota province). Ormai si delinea in modo chiaro il modello di riforma: le funzioni delle province verranno trasferite ai comuni, alle unioni dei comuni, alle città metropolitane e alle Regioni. Le province, inoltre, non disporranno di personale politico (abolite le elezioni), ma manterranno la pianificazione territoriale, del trasporto e della rete scolastica, ma “al servizio dei comuni”. Saranno guidate dai sindaci, che diverranno consiglieri, componenti dell’assemblea provinciale o presidenti. Il governo calcola un risparmio iniziale di 110 milioni di euro, 700-800 a regime.
A Palazzo dei Normanni il nuovo assetto degli enti intermedi ha vissuto alterne fortune, dalla prima Commissione Affari istituzionali dell’Ars è uscita addirittura una “direttiva” che ripropone, di fatto, le province, o quasi. Una scelta che ha mandato in bestia una delle componenti della maggioranza, l’Udc, anche per le modalità del percorso (nessun confronto preliminare).
Al ritorno delle province si è risposto con la loro definitiva abolizione e la rinuncia alle simil-province, i consorzi dei comuni, “vagheggiati” dallo Statuto speciale della Regione siciliana. Le funzioni delle amministrazioni provinciali passerebbero dunque alla Regione ed ai comuni, ma verrebbe lascato un varco alle “unioni dei comuni” sul modello romano.
La spending review ha impegnato l’Assemblea per mesi, in Commissione. Le resistenze sono state molto forti, ma anche le volontà sono apparse altrettanto irriducibili. Va dato atto che su questo tema il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, abbandonando l’arcinota duttilità democristiana, è apparso irriducibile: il “fascicolo” bisogna chiuderlo, ha detto e ripetuto, la Sicilia deve attraversare il guado e rispettare il tetto di spesa imposto dai parametri “suggeriti” da Roma. Dal primo gennaio, dunque, nuove buste paga. Vedremo che cosa partorirà la montagna e quanta attenzione verrà data alla trasparenza, ben più importante di qualunque riduzione di spesa.
In questo ambito, va anche affrontata l’ormai annosa questione delle province: abolite senza abolirle. La Sicilia era partita per prima, ora arranca nelle ultime posizioni fra le regioni italiane, perché nell’Isola prevalgono i “provinciali”, coloro che di riffa o di raffa vorrebbero resuscitare le province, che ancora “respirano”, e non sono affatto morte. Il ministro Del Rio promette premi alle Regioni che ridurranno gli enti intermedi e renderanno operative le città metropolitane entro il 30 settembre del 2014
Il governo nazionale considera la riforma di importanza strategica e sta adottando misure che saltano l’ostacolo della Corte costituzionale (il decreto svuota province). Ormai si delinea in modo chiaro il modello di riforma: le funzioni delle province verranno trasferite ai comuni, alle unioni dei comuni, alle città metropolitane e alle Regioni. Le province, inoltre, non disporranno di personale politico (abolite le elezioni), ma manterranno la pianificazione territoriale, del trasporto e della rete scolastica, ma “al servizio dei comuni”. Saranno guidate dai sindaci, che diverranno consiglieri, componenti dell’assemblea provinciale o presidenti. Il governo calcola un risparmio iniziale di 110 milioni di euro, 700-800 a regime.
A Palazzo dei Normanni il nuovo assetto degli enti intermedi ha vissuto alterne fortune, dalla prima Commissione Affari istituzionali dell’Ars è uscita addirittura una “direttiva” che ripropone, di fatto, le province, o quasi. Una scelta che ha mandato in bestia una delle componenti della maggioranza, l’Udc, anche per le modalità del percorso (nessun confronto preliminare).
Al ritorno delle province si è risposto con la loro definitiva abolizione e la rinuncia alle simil-province, i consorzi dei comuni, “vagheggiati” dallo Statuto speciale della Regione siciliana. Le funzioni delle amministrazioni provinciali passerebbero dunque alla Regione ed ai comuni, ma verrebbe lascato un varco alle “unioni dei comuni” sul modello romano.
Mutuo da un miliardo di Euro. MpA lascia lavori della Commissione
Lasciando l'Aula della Commissione Bilancio dove ieri sera si è discusso il disegno di legge presentato dal Governo per l'assunzione di un mutuo trentennale da quasi un miliardo di euro, finalizzato al pagamento di alcuni creditori delle ASP e dei Comuni Siciliani, Toti Lombardo che partecipava ai lavori in rappresentanza del Partito dei Siciliani MPA ha dichiarato che "Stiamo assistendo ad una manovra oscura da parte del Governo, che nonostante i richiami formali del Presidente Ardizzone e nonostante le nostre ripetute richieste di fornire informazioni trasparenti su quali saranno le imprese beneficiarie del mutuo e su quali siano i criteri di scelta, continua ad andare avanti fornendo documenti a dir poco ridicoli come i due foglietti portati oggi in Commissione Bilancio."
"Invece di dare risposte chiare - afferma Lombardo - oggi il Governo ha portato un foglietto con la lista di alcuni comuni che saranno beneficiari del provvedimenti (senza però spiegare per quali importi e per quali dei rispettivi creditori) ed una lista altrettanto ridicola di debiti "approssimativi" delle ASP, ancora una volta senza dare informazioni certe e senza chiarire quali e quanti di tali debiti saranno coperti col mutuo."
"In questa situazione a noi non resta che lasciare i lavori della Commissione dove è evidente che non si tiene conto dei diritti dell'opposizione e degli obblighi di trasparenza. Proseguiremo la nostra battaglia al momento del voto della legge in Aula, se il Governo non dovesse rinsavire prima."
"Invece di dare risposte chiare - afferma Lombardo - oggi il Governo ha portato un foglietto con la lista di alcuni comuni che saranno beneficiari del provvedimenti (senza però spiegare per quali importi e per quali dei rispettivi creditori) ed una lista altrettanto ridicola di debiti "approssimativi" delle ASP, ancora una volta senza dare informazioni certe e senza chiarire quali e quanti di tali debiti saranno coperti col mutuo."
"In questa situazione a noi non resta che lasciare i lavori della Commissione dove è evidente che non si tiene conto dei diritti dell'opposizione e degli obblighi di trasparenza. Proseguiremo la nostra battaglia al momento del voto della legge in Aula, se il Governo non dovesse rinsavire prima."
Santa Barbara al Circomare Lipari. Dopo la S. Messa marinai in campo (foto e servizio)
'In occasione della festa di Santa Barbara, dopo la Santa Messa, celebrata nella Chiesa di Portosalvo a Marina Lunga da Mons. Gaetano Sardella, i ragazzi della capitaneria di Porto di Lipari si sono trasferiti nel campetto Freeland Club di Bartolo Giunta per disputare un triangolare di calcetto.
Triangolare triangolare vinto dalla squadra del maresciallo Roberto Mangione.
Le foto sono di Laura Lo Ricco
Triangolare triangolare vinto dalla squadra del maresciallo Roberto Mangione.
Le foto sono di Laura Lo Ricco
Buon Compleanno Immacolata !
Auguri di Buon Compleanno a te che, con tanto amore, ci sei sempre vicina.
Melania e Salvo, Liliana e Salvatore e i nipotini
Ad Immacolata vanno anche i più affettuosi auguri di Buon Compleanno da Silvia e Salvatore Sarpi.
Melania e Salvo, Liliana e Salvatore e i nipotini
Ad Immacolata vanno anche i più affettuosi auguri di Buon Compleanno da Silvia e Salvatore Sarpi.
Auguri a..
Eolienews augura Buon Compleanno ad Immacolata Lo Presti, Caterina Busetta, Ezio Giunta, Bartola Merlino, Manuela Licciardo e Simone Portelli
mercoledì 4 dicembre 2013
Due ginecologi in forza all'ospedale di Lipari nel 2009 condannati al tribunale di Barcellona
I ginecologi Pietro Bongiovanni, 58 anni, e Ferdinando Gallo, 44 anni, di Messina sono stati condannati, entrambi, al tribunale di Barcellona a sei mesi di reclusione (pena sospesa), 500 euro di multa e al pagamento di una provvisionale di 50 mila euro ciascuno da corrispondere ai genitori di M.F., un bambino che oggi ha sei anni ed è affetto da “ insulto ipossico ischemico encefalico”. Praticamente una delle maggiori cause, se non di morte, di disabilità neurologica nel bambino.
I due ex medici dell’ospedale di Lipari erano accusati di lesioni colpose punite dall’art. 590 del codice penale per un parto avvenuto nel 2007 nel nosocomio eoliano.
I medici, comunque due seri professionisti, che hanno fatto nascere altri bambini nell'isola
" omettevano- come si legge dagli atti- con un comportamento imperito, negligente ed imprudente di diagnosticare la condizione di sofferenza fetale e quindi di eseguire l’intervento di taglio cesareo per una rapida estrazione del feto".
La famiglia del bimbo è stata assistita dagli avvocati Gaetano Orto e Luca Frontino.
I due ex medici dell’ospedale di Lipari erano accusati di lesioni colpose punite dall’art. 590 del codice penale per un parto avvenuto nel 2007 nel nosocomio eoliano.
I medici, comunque due seri professionisti, che hanno fatto nascere altri bambini nell'isola
" omettevano- come si legge dagli atti- con un comportamento imperito, negligente ed imprudente di diagnosticare la condizione di sofferenza fetale e quindi di eseguire l’intervento di taglio cesareo per una rapida estrazione del feto".
La famiglia del bimbo è stata assistita dagli avvocati Gaetano Orto e Luca Frontino.
Consegnata stasera da Don Gaetano e dal direttore Sarpi la piccola somma raccolta per una famiglia in difficoltà. Grazie per averci aiutato..ad aiutare
Nei locali attigui alla chiesa di San Pietro a Lipari stasera, prima dell'inizio della Santa Messa delle 18, il nostro direttore Salvatore Sarpi, alla presenza di Mons. Gaetano Sardella, ha proceduto a consegnare ad una famiglia in difficoltà il provento della raccolta fondi "Aiutaci...ad aiutare"
Come già anticipato il riscontro non è stato dei migliori e speravamo in qualcosa di più. Ma il momento è difficile per tutti. D'altronde- come sentirete nell'intervento video di Don Gaetano Sardella- anche una "goccia d'acqua" può essere d'aiuto, un segno di solidarietà.
A tutti coloro che hanno dato il loro aiuto va il nostro Grazie !
Questi nel dettaglio i fondi raccolti: La Matassa € 31,50; Supermercato D'Anieri Canneto € 31,50;
Versamenti € 105; Manhattan Bar € 67,50; Supermercato D'Anieri Lipari € 28,00
Per un totale di € 263,50
L'INTERVENTO DI MONS. GAETANO SARDELLA:
Come già anticipato il riscontro non è stato dei migliori e speravamo in qualcosa di più. Ma il momento è difficile per tutti. D'altronde- come sentirete nell'intervento video di Don Gaetano Sardella- anche una "goccia d'acqua" può essere d'aiuto, un segno di solidarietà.
A tutti coloro che hanno dato il loro aiuto va il nostro Grazie !
Questi nel dettaglio i fondi raccolti: La Matassa € 31,50; Supermercato D'Anieri Canneto € 31,50;
Versamenti € 105; Manhattan Bar € 67,50; Supermercato D'Anieri Lipari € 28,00
Per un totale di € 263,50
L'INTERVENTO DI MONS. GAETANO SARDELLA:
Il consigliere Gugliotta scrive al sindaco a proposito delle "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali"
Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
Oggetto: Approvazione Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali"
Con la presente si rappresenta che in data 15.11.2013 il Consiglio dei Ministri ha provveduto ad approvare un Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità, con il quale vengono introdotte nuove disposizioni in materia di combustione controllata di materiali vegetali di origine agricola. Tale Disegno di Legge, modifica le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, le quali stabilivano che “paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi...”, se non utilizzati in agricoltura, mettendo in pericolo la salute umana, dovevano essere considerati rifiuti e come tali dovevano essere trattati, vietando la combustione sul campo dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale che si configurava come illecito smaltimento di rifiuti, sanzionabile penalmente oltre che amministrativamente. Il suddetto Disegno di Legge prevede, infatti, fatte salve le norme sulla condizionalità previste nell'ambito della Pac, che i Comuni , con propria ordinanza, tenendo conto delle specifiche peculiarità del territorio, individuino le aree, i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale di origine agricola, suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri stero per ettaro, mediante processi o metodi che in ogni caso non danneggino l'ambiente né mettano in pericolo la salute umana. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la bruciatura di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. I Comuni e le altre Amministrazioni competenti hanno la facoltà di regolamentare la succitata attività sospendendo o vietando la bruciatura in tutti i casi in cui sussistono condizioni meteo climatiche o ambientali sfavorevoli, ovvero in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana.
Senza dubbio, tale Disegno di Legge pone fine ad un’annosa questione che limita, e non poco, l’azione degli operatori nel settore dell’agricoltura e di tutti i proprietari di fondi terrieri.
Difatti, il divieto assoluto di bruciare sfalci, potature e paglia appare non essere compatibile con la realtà della nostra Regione, né tanto meno con le esigenze di un territorio insulare come le Eolie, ove parecchi sono i proprietari di appezzamenti terrieri.
Tutto ciò premesso, si invita l’Amministrazione Comunale a farsi parte diligente, al fine di emettere l’ordinanza regolativa.
Dott.ssa Annarita Gugliotta(Cons. Com. Vento Eoliano)
Rag. Marco Giorgianni
Oggetto: Approvazione Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali"
Con la presente si rappresenta che in data 15.11.2013 il Consiglio dei Ministri ha provveduto ad approvare un Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità, con il quale vengono introdotte nuove disposizioni in materia di combustione controllata di materiali vegetali di origine agricola. Tale Disegno di Legge, modifica le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, le quali stabilivano che “paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi...”, se non utilizzati in agricoltura, mettendo in pericolo la salute umana, dovevano essere considerati rifiuti e come tali dovevano essere trattati, vietando la combustione sul campo dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale che si configurava come illecito smaltimento di rifiuti, sanzionabile penalmente oltre che amministrativamente. Il suddetto Disegno di Legge prevede, infatti, fatte salve le norme sulla condizionalità previste nell'ambito della Pac, che i Comuni , con propria ordinanza, tenendo conto delle specifiche peculiarità del territorio, individuino le aree, i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale di origine agricola, suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri stero per ettaro, mediante processi o metodi che in ogni caso non danneggino l'ambiente né mettano in pericolo la salute umana. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la bruciatura di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. I Comuni e le altre Amministrazioni competenti hanno la facoltà di regolamentare la succitata attività sospendendo o vietando la bruciatura in tutti i casi in cui sussistono condizioni meteo climatiche o ambientali sfavorevoli, ovvero in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana.
Senza dubbio, tale Disegno di Legge pone fine ad un’annosa questione che limita, e non poco, l’azione degli operatori nel settore dell’agricoltura e di tutti i proprietari di fondi terrieri.
Difatti, il divieto assoluto di bruciare sfalci, potature e paglia appare non essere compatibile con la realtà della nostra Regione, né tanto meno con le esigenze di un territorio insulare come le Eolie, ove parecchi sono i proprietari di appezzamenti terrieri.
Tutto ciò premesso, si invita l’Amministrazione Comunale a farsi parte diligente, al fine di emettere l’ordinanza regolativa.
Dott.ssa Annarita Gugliotta(Cons. Com. Vento Eoliano)
Celebrata la ricorrenza nazionale di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco
Il ministro
dell’Interno, Angelino Alfano, accolto dal Capo Dipartimento
dei Vigili del Fuoco, Alberto Di Pace e dal Capo del Corpo Nazionale
dei Vigili del Fuoco, Alfio Pini, ha partecipato oggi nella sede
centrale di Roma, alla ricorrenza della festa di Santa Barbara,
Patrona del Corpo Nazionale.
Una cerimonia in linea con le
direttive del Governo per garantire la massima sobrietà in occasione
delle ricorrenze delle Forze Armate, Corpi Armati e Corpi non Armati
dello Stato.
Presenti alla celebrazione i Sottosegretari
all’Interno Gianpiero Bocci e Domenico Manzione, il Capo di
Gabinetto, Luciana Lamorgese, il Capo della Polizia, Alessandro
Pansa, il Capo Dipartimento per gli affari interni e territoriali,
Umberto Postiglione, il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e tutti
i vertici del Ministero dell’Interno.
Nel suo intervento il
Ministro Alfano ha evidenziato quanto forte sia la fiducia che
la gente ha nel Corpo Nazionale: «Che ci sia un Corpo efficiente,
che funziona nel soccorso come nella prevenzione» - ha detto il
Ministro - «rende più forte nei cittadini l'idea della Patria.
È l’apprezzamento dei cittadini, unito al riconoscimento delle
Istituzioni, che Vi auguro di continuare a ricevere a fronte dello
straordinario impegno che, sono certo» - ha aggiunto Alfano - «non
mancherete di mettere in campo con il sostegno, che oggi desidero
ribadire, del Governo e mio personale».
Il Capo Dipartimento
Alberto Di Pace ha ricordato come dietro ad ognuno dei 700.000
interventi di soccorso che i Vigili del Fuoco effettuano ogni anno ci
siano fatica, impegno, professionalità e competenza di una struttura
altamente specializzata che ha dimostrato di saper funzionare, anche
nelle difficoltà dovute ad un quadro finanziario di eccezionale
severità. «Auspichiamo» - ha concluso il suo discorso il Prefetto
Di Pace - «un sempre maggiore allineamento di tutte le componenti
del Ministero dell'Interno».
Come si vota per le primarie del PD dell'8 dicembre
L’8 dicembre, come sappiamo, in tutti i comuni si vota per eleggere la Segreteria nazionale del PD
Come si vota.
Hanno diritto di voto le cittadine/i e le elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
I ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti, i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi personali, debbono obbligatoriamente registrarsi online per poter esercitare il diritto di voto.
Per tutti la registrazione online si potrà effettuare fino alle ore 12:00 del 6 Dicembre 2013.
Ricordati che prima di prendere la scheda elettorale ti sarà richiesto di firmare l'albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy.
Recati al tuo seggio munito di un documento d’identità e della tua Tessera Elettorale, nonché di 2 euro di contributo per le spese organizzative (gli iscritti al PD non hanno quest’obbligo) e ti sarà consegnata la scheda elettorale per esercitare il tuo diritto di voto.
Barra sulla scheda il nome della lista del candidato (Renzi - Cuperlo - Civati) a Segretario Nazionale del PD che intendi sostenere
Lipari, Naomi Campbell denunciata da fotografo: assente in tribunale
(da giornaledisicilia.it) Naomi Campbell non si è presentata in tribunale, a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), dove era prevista l'udienza del Gip sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Francesco Massara, dopo la denuncia di un fotografo di Lipari, Gaetano Di Giovanni, rappresentato dall'avvocato Angelo Pajno, per lesioni personali e violenza: il reporter sarebbe stato aggredito dalla top model, in vacanza nelle Eolie, nell'estate 2009.
Il giudice Ennio Fiocco ha rinviato la prossima udienza al 20 febbraio. La Campbell è difesa dall'avvocato Guido Alleva. Il rinvio è stato determinato da un difetto nella citazione, fatta presso la sezione distaccata del tribunale di Lipari, ora soppressa, e non notificata in lingua inglese.
Naomi Campbell, fotografata a Lipari da Di Giovanni mentre si trovava a Marina Corta, non avrebbe gradito gli scatti e si sarebbe scagliata contro il fotografo, che si è recato al pronto soccorso: il referto dei medici parla di tre giorni di prognosi per dei graffi a un occhio.
Il giudice Ennio Fiocco ha rinviato la prossima udienza al 20 febbraio. La Campbell è difesa dall'avvocato Guido Alleva. Il rinvio è stato determinato da un difetto nella citazione, fatta presso la sezione distaccata del tribunale di Lipari, ora soppressa, e non notificata in lingua inglese.
Naomi Campbell, fotografata a Lipari da Di Giovanni mentre si trovava a Marina Corta, non avrebbe gradito gli scatti e si sarebbe scagliata contro il fotografo, che si è recato al pronto soccorso: il referto dei medici parla di tre giorni di prognosi per dei graffi a un occhio.
La risposta dell'on.Vigna alla richiesta di Merlino (PD) di apertura di una indagine amministrativa per quanto accaduto a Peluso.
Gentile Signor Merlino,
da isolano come lei, ma anche da medico e da politico, purtroppo conosco bene le difficoltà nel garantire prestazioni di qualità nei territori che presentano maggiori criticità oggettive per l’organizzazione dei servizi.
I problemi si moltiplicano nell’attuale contesto economico recessivo che tende a ridurre la disponibilità delle risorse.
Basterebbero queste elementari e forse grossolane osservazioni per indicare alla politica l’indifferibilità della riforma del nostro SSN che – dopo 35 anni – è chiamato a confermare la propria sostenibilità, sia economica che – soprattutto – di qualità!
Cordialmente,
Pierpaolo Vargiu
Presidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati
Stamina. Tar del Lazio sospende bocciatura del «metodo» da parte del pool di esperti Accolto il ricorso di Vannoni: il tribunale blocca il decreto di nomina del comitato da parte del Ministero della Salute
Il Tar del Lazio dà ragione a Davide Vannoni, presidente di Stamina: i giudici hanno sospesoil decreto di nomina della commissione scelta dal Ministero della Salute che ha bocciato il «metodo Stamina». Di conseguenza è sospeso ancheil parere contrario alla sperimentazione. È stato dunque accoltoil ricorso del presidente di Stamina, Davide Vannoni.
«AVVIARE ISTRUTTORIA» - Nell’ordinanza, i giudici amministrativi hanno anche invitato il Ministero della Salute ad avviare un’istruttoria approfondita sul «metodo Stamina». Vannoni ha contestato davanti al Tar la composizione della commissione scientifica del Ministero che ha bocciato la sperimentazione, sostenendo che gli esperti non sono stati imparziali e che alcuni membri si sono espressi contro il metodo prima ancora di essere nominati. Questi i componenti del comitato: Fabrizio Oleari, Luca Pani, Alessandro Nanni Costa, Maria Grazia Roncarolo, Vincenzo Silani, Bruno Dallapiccola, Generoso Andria, Stefano Di Donato, Antonio Federico, Maurizio Scarpa, Giulio Cossu, Luigi Pagliaro, Amedeo Santossuoro, Patrizia Popoli, Maria Cristina Galli. Nessuno di loro ha voluto commentare la sentenza del Tar.
ESPERTI FAVOREVOLI - Secondo i giudici, è necessario che ai lavori del comitato scientifico che deve valutare l’opportunità di avviare una sperimentazione (per la quale erano stati stanziati tre milioni di euro) «partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non hanno già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo». «Non è stata garantita l’obiettività e l’imparzialità del giudizio, con grave nocumento per il lavoro dell’intero organo collegiale» scrivono i giudici, aggiungendo che «il requisito dell’indipendenza dei componenti del comitato scientifico è stato ritenuto essenziale anche dal Ministero della Salute» e che «tale indipendenza va intesa primariamente in senso ideologico (e dunque non necessariamente economico, come sembra affermare il Ministero nella memoria difensiva) e deve quindi concretizzarsi innanzitutto nel non approcciarsi alla sperimentazione in modo prevenuto, per averla già valutata prima ancora di esaminare la documentazione prodotta dalla Stamina Foundation».
CARTELLE CLINICHE - Infine, i giudici ritengono che, «prima di esprimere il parere negativo all’inizio della sperimentazione, il comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura presso l’Ospedale civile di Brescia. Pazienti che, dai certificati medici versati in atti, non risultano aver subito effetti negativi collaterali».
«AVVIARE ISTRUTTORIA» - Nell’ordinanza, i giudici amministrativi hanno anche invitato il Ministero della Salute ad avviare un’istruttoria approfondita sul «metodo Stamina». Vannoni ha contestato davanti al Tar la composizione della commissione scientifica del Ministero che ha bocciato la sperimentazione, sostenendo che gli esperti non sono stati imparziali e che alcuni membri si sono espressi contro il metodo prima ancora di essere nominati. Questi i componenti del comitato: Fabrizio Oleari, Luca Pani, Alessandro Nanni Costa, Maria Grazia Roncarolo, Vincenzo Silani, Bruno Dallapiccola, Generoso Andria, Stefano Di Donato, Antonio Federico, Maurizio Scarpa, Giulio Cossu, Luigi Pagliaro, Amedeo Santossuoro, Patrizia Popoli, Maria Cristina Galli. Nessuno di loro ha voluto commentare la sentenza del Tar.
ESPERTI FAVOREVOLI - Secondo i giudici, è necessario che ai lavori del comitato scientifico che deve valutare l’opportunità di avviare una sperimentazione (per la quale erano stati stanziati tre milioni di euro) «partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non hanno già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore del metodo». «Non è stata garantita l’obiettività e l’imparzialità del giudizio, con grave nocumento per il lavoro dell’intero organo collegiale» scrivono i giudici, aggiungendo che «il requisito dell’indipendenza dei componenti del comitato scientifico è stato ritenuto essenziale anche dal Ministero della Salute» e che «tale indipendenza va intesa primariamente in senso ideologico (e dunque non necessariamente economico, come sembra affermare il Ministero nella memoria difensiva) e deve quindi concretizzarsi innanzitutto nel non approcciarsi alla sperimentazione in modo prevenuto, per averla già valutata prima ancora di esaminare la documentazione prodotta dalla Stamina Foundation».
CARTELLE CLINICHE - Infine, i giudici ritengono che, «prima di esprimere il parere negativo all’inizio della sperimentazione, il comitato avrebbe dovuto esaminare le cartelle cliniche dei pazienti che erano stati sottoposti alla cura presso l’Ospedale civile di Brescia. Pazienti che, dai certificati medici versati in atti, non risultano aver subito effetti negativi collaterali».
Festeggiata a Lipari Santa Barbara
COMUNICATO
Si è svolta, presso la chiesa di Maria SS. di Portosalvo, a Marina Lunga in Lipari,la funzione religiosa programmata nell'ambito dei festeggiamenti di Santa Barbara,protettrice dei Marinai e dei Vigili del Fuoco, organizzata dal Comando dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari.
I convenuti, tra cui il Sindaco del Comune di Lipari, Marco GIORGIANNI, e di SantaMarina dell'Isola di Salina, Massimo LO SCHIAVO, unitamente alle altre Autorità Civili e ai Comandanti di quelle Militari, sono stati accolti dal Comandante di Porto, Tenente di vascello (CP) Cosimo BONACCORSO, partecipando alla Santa Messa, celebrata da un sempre più carismatico Mons. Gaetano SARDELLA, accompagnato da Padre Alessandro Lo Nardo.
Nel corso della funzione è stata data lettura della motivazione per la concessione della prima Medaglia d'oro al Merito di Marina allo Stendardo delle Unità Navali del Corpo delle Capitanerie di Porto in ragione degli innumerevoli interventi di salvataggio e soccorso prestati dai mezzi navali del Corpo.
I festeggiamenti proseguiranno nella giornata, nel pieno spirito di unione che contraddistingue il rodato "equipaggio" dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari.
Rete idrica di Lipari. Accordo tra amministrazione e commissario Pelaggi
Comunicato
Definiti gli interventi aggiuntivi alla rete idrica
di Lipari a completamento della riqualificazione del dissalatore e dell’approdo
per navi cisterna a Pignataro che sono stati richiesti dall’Amministrazione
comunale e che verranno realizzati a carico della struttura commissariale. Sono
stati decisi nell’incontro di martedì 3 dicembre che si è tenuto al Comune di
Lipari ed a cui hanno partecipato, per l’Amministrazione comunale, il Sindaco
Marco Giorgianni, il vice Sindaco Gaetano Orto responsabile del servizio
idrico, il Consigliere Comunale Nuccio Russo , Presidente dell’apposita
Commissione Consiliare i tecnici comunali addetti al servizio idrico geom.
Placido Sulfaro e ing. Vittorina Blasa, per la struttura commissariale il
commissario delegato avv. Luigi Pelaggi, dott. Domenico Russo, ing. Riccardo
Costanza, Renzo Giunta, Massimo Guerrera, Paolo Agrestini e Ennio Antonetti, per l’impresa SLED C.G. SpA
esecutrice dei lavori Sebastiano Picione De Luca e l’ing. Mario Allegretti. Ha
preso parte ai lavori anche Fulvio Pellegrino Presidente del Consorzio degli
Artigiani.
Gli interventi previsti sono:
1. Condotta
di collegamento dal serbatoio di Pignataro
a Porto Pignataro e realizzazione delle bitte di attracco;
2. Connessione
serbatoio Nuovo al serbatoio di Capistello con attivazione del sistema di
pompaggio per alimentazione del serbatoio nuovo;
3. Adeguamento
della linea serbatoio Sparanello- serbatoio Acquacalda;
4. Messa
in sicurezza del serbatoio di Monte S. Angelo;
5. Alimentazione
di Lipari centro dal serbatoio Monte;
6. Nuova
linea di distribuzione di località Fossa Monte dal serbatoio Monte;
7. Alimentazione
del serbatoio Pirrera dal serbatoio Collo;
8. Parziale
sostituzione della linea di distribuzione di località Santa Margherita;
9. Installazione
pompa per alimentazione del serbatoio di Monte S. Angelo dal serbatoio di
Varisana;
10. Parziale
sostituzione della condotta Pignataro – Annunziata;
11. Nuovo
tratto condotta da serbatoio Capistello a località San Salvatore con
installazione di elettropompa nel suddetto serbatoio;
12. Realizzazione
di un nuovo tratto di condotta di collegamento dalla rete esistente con il
serbatoio di San Nicola. La Società Sled C.G. SpA realizzerà i lavori indicati
ai punti 1), 4) e 10). Tutti gli altri saranno affidati con lavori in economia
a mezzo cottimi fiduciari.
Il Sindaco ha osservato
che si tratta di interventi che renderanno la nostra rete idrica ancora più
efficiente e in grado di sfruttare al meglio la nuova capacità produttiva del
dissalatore.
Si è anche parlato dell’insediamento artigianale – area PIP. Il Commissario ha illustrato l’iter procedimentale che verrà posto in essere non appena il Consorzio degli Argiani avrà predisposto il progetto esecutivo.
Si è anche parlato dell’insediamento artigianale – area PIP. Il Commissario ha illustrato l’iter procedimentale che verrà posto in essere non appena il Consorzio degli Argiani avrà predisposto il progetto esecutivo.
Michele Giacomantonio
SPENDING REVIEW, CONSORZI, IRFIS ARS, OGGI SI INCARDINANO I DDL
La conferenza dei capigruppo ha stabilito il calendario dei lavori per la prossima sessione di lavoro dell’Assemblea regionale. L’Ars terrà una seduta oggi per incardinare i disegni di legge in materia di spending review, consorzi Fidi, Irfis.
All’ordine del giorno anche i disegni di legge sulla ricerca sanitaria e sulla apertura dei casinò, modifiche dell’articolo 36 statuto e parere su nomine da parte del governo regionale.
Da martedì prossimo è prevista la discussione dei disegni di legge fino alla conclusione dei lavori. Le commissioni daranno priorità ai ddl sui precari, bilancio e finanziaria “di imminente presentazione del governo”, ha sottolineato il presidente di turno Antonio Pogliese, al testo per i pagamenti dei debiti della pubblica aministrazione e per la prevenzione dei rischi da amianto e delle patologie del cavo orale.
Alla V commissione è stato dato mandato di esaminare le problematiche degli sportelli multifunzionali. Alla riunione hanno partecipato anche i presidenti della commissioni dell’Ars e l’assessore al bilancio, Luca Bianchi.
All’ordine del giorno anche i disegni di legge sulla ricerca sanitaria e sulla apertura dei casinò, modifiche dell’articolo 36 statuto e parere su nomine da parte del governo regionale.
Da martedì prossimo è prevista la discussione dei disegni di legge fino alla conclusione dei lavori. Le commissioni daranno priorità ai ddl sui precari, bilancio e finanziaria “di imminente presentazione del governo”, ha sottolineato il presidente di turno Antonio Pogliese, al testo per i pagamenti dei debiti della pubblica aministrazione e per la prevenzione dei rischi da amianto e delle patologie del cavo orale.
Alla V commissione è stato dato mandato di esaminare le problematiche degli sportelli multifunzionali. Alla riunione hanno partecipato anche i presidenti della commissioni dell’Ars e l’assessore al bilancio, Luca Bianchi.
"Ruderi d'oro alle Eolie". Qualche particolare in più
"Ruderi d'oro alle Eolie", dopo il comunicato stampa emesso ieri dalla Guardia di Finanza, trapela qualcosa in più (come riportato dalla Gazzetta del Sud) a proposito dei due arrestati. I due arrestati (si conoscono solo le iniziali) sono S.T. 50 anni , titolare di una agenzia immobiliare, residente prima a Lipari e poi a Roma, e una cittadina straniera S.M. 42 anni, residente pure nella capitale.
Ricordiamo che gli arresti sono legati al business costituito dalle usucapioni e successioni sospette perpetrate a danno degli emigrati in Australia.
Tra i dieci indagati vi sarebbero molti professionisti (anche notai). Ad eseguire l’ordinanza del gip del tribunale di Messina Maria Teresa Arena è stata la compagnia della Guardia di Finanza di Milazzo nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Pellegrino che ha anche sequestrato tredici immobili nell’arcipelago, alcuni già a disposizione degli ignari acquirenti.
Il collegamento con l’Australia ha complicato le indagini: per giungere all’accertamento delle responsabilità si è resa necessaria anche una rogatoria internazionale eseguita dalle competenti autorità australiane.
Ricordiamo che gli arresti sono legati al business costituito dalle usucapioni e successioni sospette perpetrate a danno degli emigrati in Australia.
Tra i dieci indagati vi sarebbero molti professionisti (anche notai). Ad eseguire l’ordinanza del gip del tribunale di Messina Maria Teresa Arena è stata la compagnia della Guardia di Finanza di Milazzo nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Pellegrino che ha anche sequestrato tredici immobili nell’arcipelago, alcuni già a disposizione degli ignari acquirenti.
Il collegamento con l’Australia ha complicato le indagini: per giungere all’accertamento delle responsabilità si è resa necessaria anche una rogatoria internazionale eseguita dalle competenti autorità australiane.
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno a Caroline Corleto, Tiziana Basile, Roberto Famularo, Erika Taranto e Alessandro Leonardi
Ciao Michele..Buona fortuna e grazie per ciò che hai fatto !
Riceviamo e pubblichiamo:
Da qualche giorno,
Michele Benfari ha lasciato il suo posto di dirigente al Museo Archeologico “L.
Bernabò Brea”, per effetto dei recenti – e talvolta imperscrutabili –
meccanismi di turnazione del personale della Regione Siciliana.
La notizia del suo trasferimento
è stata accolta con un silenzio che onestamente riteniamo ingeneroso.
Innanzitutto perché,
da tanti anni ormai, nel bene e nel male, Michele era parte integrante della
nostra comunità, dei suoi piccoli riti, delle sue consuetudini, della vita di
ogni giorno; mentre altri si incontravano quasi sempre con una valigia in mano,
lui aveva scelto di vivere nell’isola perché gli piaceva. Per chi viene da
“fuori”, imparare ad apprezzarne persino i limiti e le contraddizioni è un
esercizio dall’esito non sempre scontato, né immediato.
Invece, immediatamente dopo essersi insediato
al Museo, Michele ha cominciato a tempestare tutti con telefonate,
appuntamenti, incontri. Fondamentalmente, ripeteva “venite, salite al Castello,
facciamo qualcosa”.
Non capita tutti i
giorni che il "messo inviato dall’impero" desideri aprire le porte
del suo feudo alla gente, e quando la gente non è avvezza a tale comportamento,
di solito reagisce con genetica diffidenza.
Chi per natura è meno
sospettoso, però, ha subito apprezzato lo spirito intrinseco di quelle
proposte, che a volte assumevano quasi un tono di supplica, “non abbiamo soldi,
ma facciamo qualcosa lo stesso”. Non c’è dubbio, soldi ce n’erano davvero
pochi; ma questo non ci ha impedito di vivere una bellissima stagione, dove la
parola d’ordine è divenuta presto “restituire il luogo più espressivo di questa
comunità alla comunità stessa”.
Mai come negli ultimi
anni il Museo ha aperto i propri spazi alle più varie e fantasiose iniziative,
che andavano dall’arte contemporanea alla sua riproposizione in suggestive e
provocatorie commistioni con l’antico, dalle tavole rotonde su temi sociali e
letterari alla musica.
Basterebbe pensare
alla mostra “Contaminazioni”, dove per la prima volta sono state esposte le
opere di collezioni private dei nostri concittadini; o al memorabile concerto
della banda della Città di Lipari quest’estate, al tramonto, sulla torre greca
del Castello.
Se glielo avessero
permesso, Michele avrebbe preferito ascoltarlo in mezzo ai musicisti, magari
con una grancassa a tracolla; invece stava seduto tra il pubblico, spiando con
uno sguardo sornione gli spettatori che scoprivano l’inattesa bellezza della
torre, del nostro Castello.
Già, il nostro
Castello.
Adesso che Michele si
dedicherà ad altre cose in un altro posto, ce lo ricorderemo ancora che quel
luogo meraviglioso e millenario è la nostra storia, la nostra identità, il
cuore della nostra cultura?
Vogliamo credere che
sarà così, che gli insegnamenti positivi non si dimenticano. E magari si
ringraziano.
Grazie Michele, e
buona fortuna.
Pietro Lo Cascio, Silvia
Carbone, Massimo Del Bono, Flavia Grita, Michele Bellamy Postiglione
martedì 3 dicembre 2013
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