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venerdì 27 marzo 2015

Speciale BMT Napoli: arrivare alle Eolie è più facile e costa meno

Arrivare alle Eolie è più semplice e costa meno. Presentate alla BMT di Napoli le iniziative promosse da Federalberghi Isole Eolie in collaborazione con SNAV e Siremar Compagnia delle Isole per migliorare il livello di accessibilità delle Isole Eolie per la clientela in arrivo o in transito da Napoli. Rosario Piscitelli di SNAV, ha dichiarato: “Grazie alla convezione siglata con Federalberghi Eolie, chi deciderà di soggiornare presso le strutture a questa associate godrà di uno sconto del 20% sui biglietti SNAV Eolie-Napoli, prenotati entro il 30 giugno e del 10 % per quelli prenotati successivamente. Allo stesso tempo, ha confermato Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie, i clienti SNAV godranno di sconti fino al 20% presso le strutture associate a Federalberghi Isole Eolie. Nei prossimi giorni il servizio sarà attivo anche sui canali web di SNAV e su loveolie.com
Due buone notizie anche sul versante Siremar Compagnia delle Isole. Il Presidente, Salvatore Lauro, ha infatti confermato che è già operativa la seconda corsa settimanale su Napoli. Lauro, nel denominare il progetto “isole più smart” ha quindi annunciato che presto sarà esteso anche a Siremar Compagnia delle isole il sistema informativo che consente – via web e per app - di tenere costantemente aggiornati gli utenti. Infine, ha aggiunto Lauro, “tutte le strutture associate a Federalberghi Eolie saranno messe nelle condizioni di prenotare direttamente online attraverso un canale dedicato i biglietti per i propri ospiti, con sconti, in via di definizione, per i periodi di bassa stagione e per i trasferimenti inter isole. 
Le iniziative avviate con SNAV e Compagnia delle Isole, ha concluso Del Bono, integrano con quella già attivata da qualche anno da Federalberghi Isole Eolie, le cui strutture, a quanti prenotano attraverso loveolie.com, offrono gratuitamente il trasferimento dall’aeroporto di Catania all’hotel per soggiorni di minimo quattro notti.

Vulcano, sequestrati locali mitica discoteca "Rocce Rosse". L'articolo della Gazzetta del sud

Consiglio comunale di Lipari in corso. Questi i rilievi mossi dalla Corte dei Conti e che sono in discussione

(di Angelo Sidoti) Sperando di fare cosa gradita a tutti i lettori riporto di seguito alcune parti della deliberazione della Corte n.39/2015/PRSP (rilevata dal sito della Corte dei Conti) che è oggetto di discussione consiglio comunale in corso stamani.
Questi rilievi non possono passare come una consuetudine della gestione amministrativa di un Ente Pubblico. Anzi evidenziano delle conclamate carenze!!
Alla fine qualcuno dirà che non è successo NULLA o che siamo l’eccellenza dei Comuni d’Italia.
“Nell’ambito dell’istruttoria per i controlli di cui all’art. 1, commi 166 e ss., della Legge n. 266 del 2005, questa Sezione, esaminata la relazione redatta dall’organo di revisione del Comune di Lipari, ha rilevato le seguenti criticità:
1.    il ritardo nell’approvazione del rendiconto 2012 (23/09/2013); analoga criticità era stata accertata con deliberazione n. 110/2013 PRSE;
2.    la presenza di una differenza negativa di parte corrente pari a euro 580.891,72 e di una differenza negativa pari a euro 105.078,16 per la gestione di parte capitale,
3.    un disavanzo di gestione pari a euro 77.995,01 ;
4.    la presenza di spese a carattere non ripetitivo rappresentate principalmente da oneri straordinari della gestione corrente (euro 2.047.625,02);
5.    fondi a specifica destinazione non ricostituiti a fine esercizio pari a euro 241.367,82;
6.    in merito ai residui:
a)- con riferimento alla parte in conto capitale, il saldo negativo tra il volume dei residui attivi antecedenti al 2008 del Titolo IV e del Titolo V (euro 7.808.468,90) e il volume dei residui passivi antecedenti al 2008 del Titolo II (euro 10.663.749,35);
b)- la sussistenza di rilevanti criticità  anche con riferimento ai residui passivi complessivi del titolo I pari ad euro 14.734.492,40;
7.    con riguardo alla situazione debitoria dell’Ente, si constata la presenza di una massa complessiva di debiti fuori bilancio riconosciuti per euro  1.747.083,86, di cui euro 495.833,49 per acquisizione beni e servizi senza impegno di spesa; vi sono debiti da riconoscere pari ad euro 531.872,85; si segnalano, inoltre, ingenti debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31/12/2012 per appalti di lavori pubblici (euro 728.411,55), per parte capitale (euro 75.012,49) e per  parte corrente (euro 12.744.000);
8.    Il mancato rispetto di tre parametri di deficitarietà strutturale:
-parametro n. 3 (volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III, rispetto ai valori degli accertamenti delle entrate medesime - soglia 42%);
-parametro n.4 (volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiori al 40% degli impegni della medesima spesa corrente);
-parametro n. 5 (esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti);
9.    in merito alla gestione del servizio idrico, la situazione di grave criticità dovuta allo squilibrio finanziario derivante dai flussi di entrata e in uscita suscettibile di assumere dimensioni ancora più imponenti (vds. da ultimo nota del Ragioniere generale del 23/10/2013);
10.  la mancata ricognizione del personale ai sensi dell’art. 33 d.lgs. 165/2001 e, ciò malgrado, la proroga di contratti a tempo determinato;
11.  il superamento dei limiti della spesa del personale  con l’inclusione della somma relativa al personale ex Pumex, in quanto tale personale è impiegato per attività di supporto degli uffici comunali e non per le finalità di protezione naturalistico ambientale derivanti dal progetto obiettivo, che escluderebbe tale spesa dal totale; tale criticità è stata già rilevata dall’organo di revisione e accertata con deliberazione 110/2013/PRSE;
12.  l’impossibilità di riscontrare la chiarezza e la veridicità dei rapporti finanziari e contabili intercorrenti con gli organismi partecipati.
   Si sottolinea che sono pervenute note di segnalazione relative allo stato di squilibrio ai sensi dell’art.153, comma 6, del d.lgs.267/2000 a firma del responsabile del servizio finanziario. Infine, si fa presente che la maggior parte delle criticità erano già state segnalate in occasione dell’esame del rendiconto 2011 e del bilancio di previsione 2012 (v. deliberazione 110/2013/ PRSE). Dalla documentazione pervenuta e dalla successiva attività istruttoria emerge che non sono state adottate, allo stato, sufficienti misure correttive idonee a superare tutte le criticità. Nell’imminenza dell’adunanza odierna il Comune ha depositato una memoria firmata dal Sindaco.
*****
La Sezione osserva che sussistono quasi tutte le criticità che sono state oggetto di deferimento.
Con riferimento al ritardo nell’approvazione del rendiconto, il Comune ha imputato ciò alla mancata redazione del conto del patrimonio. La Sezione sottolinea che l’ente deve assicurare il rispetto dei termini di legge per l’approvazione del bilancio e del rendiconto non solo per evitare il commissariamento ma anche per garantire una sana gestione finanziaria, che presuppone la tempestività degli adempimenti connessi al cd. “ciclo del bilancio”.
Per quanto attiene alle differenze negative di parte corrente e di parte capitale  (motivo n. 2 del deferimento),  il Comune ha dedotto che l’utilizzo di entrate previste dal Titolo IV per il pagamento di mutui è avvenuto in virtù dell’art. 4, comma 8, della L.R. 26/2012, che prevede che: “Le quote dei trasferimenti di cui al presente articolo da assegnare in conto capitale possono essere destinate al pagamento delle rate di ammortamento dei mutui assunti dagli enti per il finanziamento di spese di investimento”. Tale affermazione del Comune, tuttavia, è rimasta priva di riscontro documentale.
In relazione al terzo e al quarto motivo di deferimento, il Comune ha ammesso il disavanzo di gestione e la presenza di spese a carattere non ripetitivo rappresentate principalmente da oneri straordinari della gestione corrente (euro 2.047.625,02). Al riguardo, l’ente ha genericamente sostenuto che la spesa di euro 1.280.000 è connessa al finanziamento di “partite debitorie”, mentre le altre spese straordinarie vanno ricondotte alle peculiarità del territorio, caratterizzato da insularità, dissesto idrogeologico e vulcanismo.  Tali affermazioni, assai sintetiche, non sono state accompagnate dalla produzione di idonea documentazione, sicché le criticità non sono superate. In generale, la Sezione rammenta che una gestione di competenza in costante disavanzo è indice di una scarsa capacità dell’ente di programmazione degli impegni di spesa, che non trovano adeguata copertura nelle entrate. Si tratta di una situazione che va attentamente controllata, proprio perché vi sono spese correnti coperte con mezzi straordinari o tramite l’applicazione dell’avanzo di amministrazione. Tale modo di procedere, pur essendo consentito in via straordinaria dall’art. 187 del TUEL, contrasta con i principi di sana gestione finanziaria e, se reiterato nel tempo, indica una seria difficoltà dell’ente a provvedere alle spese.
Sussiste pure la criticità individuata nel quinto motivo deferimento, poiché il Comune non ha ricostituito fondi aventi specifica destinazione per l’importo di euro 241.367,82.
In relazione ai residui (punto n. 6 del deferimento), l’ente ha dedotto che il saldo negativo tra il volume rei residui attivi del titolo IV e del titolo V e il volume dei residui passivi del titolo II è derivato dal fatto che diversi finanziamenti di opere pubbliche, pur se regolarmente incassati, non possono essere spesi in conseguenza dei vincoli del Patto di stabilità. Inoltre, il Comune ha aggiunto che la maggior parte dei residui passivi del titolo I -nella misura del 70%- sono stati estinti nel corso del 2013, mentre il restante 30% riguarda lavori di manutenzione ancora in corso e spese di personale vincolate. Tanto premesso, la Sezione rileva che residui inesigibili o comunque non riscuotibili, se mantenuti nel rendiconto, incidono necessariamente sull’attendibilità dell’avanzo di amministrazione, con ricadute negative sugli equilibri di bilancio. Risulta pertanto opportuno che, a fronte di posizioni creditorie di dubbia realizzabilità, parte delle risorse di entrata siano destinate alla costituzione dell’apposito fondo “svalutazione crediti”, ora espressamente previsto dalla legge (art. 6 comma 17 DL 95/2012). Per quanto poi riguarda, in particolare, i residui attivi di parte corrente e, nello specifico, quelli afferenti ai titolo I e III delle entrate, la Sezione, nel ricordare l’importanza della corretta e puntuale acquisizione delle risorse “proprie”, raccomanda di prestare particolare cura alla riscossione dei tributi ed al recupero dei proventi dell’evasione tributaria.
Il Comune ha confermato la presenza di ingenti debiti fuori bilancio, che si riferiscono ad esercizi precedenti nel corso dei quali è stato rinviato il riconoscimento. L’entità notevole dei debiti fuori bilancio riflette una seria difficoltà dell’ente nella programmazione delle spese e nella valutazione delle possibilità di soccombenza giudiziale, senza che risulti previsto alcuno strumento di salvaguardia degli equilibri di bilancio, di volta in volta compromessi dal verificarsi di situazioni in larga misura arginabili attraverso una corretta gestione amministrativa e un’attenta programmazione dei rischi. Infine, va sottolineato che la procedura di cui all’art. 194 TUEL deve avere carattere eccezionale, perché la presenza di debiti fuori bilancio finisce per alterare le previsioni finanziarie dell’ente
Persiste anche la criticità descritta nell’ottavo motivo di deferimento, atteso che il Comune non ha rispettato tre parametri individuati dal D.M. 18 febbraio 2013 in tema di deficitarietà strutturale.
In relazione al nono punto di deferimento, il Comune ha dedotto di avere intrapreso la ristrutturazione della gestione del servizio idrico, così da attenuare lo squilibrio tra flussi in entrata e in uscita.
In ordine alle spese per il personale (motivo n. 10 di deferimento) l’ente ha confermato di non avere proceduto alla ricognizione del personale ai sensi dell’art. 33 del d.lgs. 165/2001.
Con riferimento alla questione delle spese per gli ex dipendenti della Pumex s.p.a. e alla loro inclusione per la verifica dell’osservanza dei limiti previsti dalla vigente normativa per la spesa per il personale (motivo n. 11), la Sezione ribadisce i contenuti della deliberazione n. 110/2013/PRSE. Invero, come si evince dallo sviluppo delle vicende che hanno riguardato gli ex dipendenti della Pumex s.p.a. di Lipari (puntualmente ricostruito nella summenzionata deliberazione) nonostante l’inquadramento degli stessi come lavoratori socialmente utili, sussiste una sicura specialità del progetto rispetto al generale modello di impiego presso gli enti locali dei lavoratori socialmente utili. Da ciò discende la possibilità di escludere dalla spesa per il personale la contribuzione regionale corrisposta per l’espletamento di tali progetti; tuttavia, tale possibilità non può riguardare i lavoratori ex Pumex che siano stati utilizzati dal Comune per attività diverse da quelle dello specifico progetto e che, quindi, siano stati destinati ad attività di manutenzione e pulizia o di mero supporto agli uffici comunali. Il Comune dovrà pertanto conformarsi al richiamato orientamento.
Infine, in merito ai rapporti con organismi partecipati, il Comune ha genericamente dedotto di avere chiuso ogni rapporto e di procedere contestualmente alla definizione delle relative partite di debito o di credito  (punto n. 12 del deferimento).
In conclusione, la Sezione accerta le criticità sopra descritte, per le quali l’ente dovrà adottare puntuali misure correttive e relazionare alla Sezione nei termini di legge per le necessarie verifiche.
P. Q. M.
La Corte dei conti – Sezione di controllo per la Regione siciliana accerta la presenza, nei termini evidenziati, di tutti i profili di criticità sopra illustrati con riferimento ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12;
O R D I N A
che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente pronuncia sia comunicata -ai fini dell’adozione delle necessarie misure correttive- al Consiglio comunale  -per il tramite del suo Presidente-, al Sindaco e all’Organo di revisione  dei conti del Comune di Lipari;
D I S P O N E
che l’ente trasmetta a questa Sezione di Controllo le misure correttive entro i termini di cui all’art. 148 bis, comma 3, del TUEL ai fini della relativa verifica.
Ps:
I termini per il riscontro sono di 60gg?? Il provvedimento è del 16.01.2015……..!!!

“U Martuorio, passione, morte e resurrezione di Cristo” rappresentazione domani a Messina

Sabato 28 Marzo, alle ore 18, nella chiesa SS. Annunziata dei Catalani, il Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, l’Associazione culturale Kiklos, in collaborazione con la Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani ed il gruppo di lettura “Il Leggio” di S. Stefano di Camastra, proporranno “U Martuorio, passione, morte e resurrezione di Cristo”, con il patrocinio dell’assessorato comunale alla Cultura ed all’Identità e della Biblioteca Universìtaria Regionale “G. Longo”. 
Il suggestivo viaggio alla riscoperta del sentimento religioso popolare siciliano della Settimana Santa si avvale di testi in vernacolo siciliano del ‘700, tratti anche dalla famosa opera di Filippo Orioles e rielaborati da Filippo Fratantoni e Peppe Lucifaro. Alla voce narrante del cuntastorie, Peppe Lucifaro, si alterna quella al canto di Daniela Boscia. Gli affabulanti testi poetici sono contrappuntati da “I Parti ra Cruci”, intonati dal gruppo polivocale dei Cantori del Venerdì Santo di S. Stefano che, da tempo immemorabile, secondo una pratica di devozione popolare, li ripropone in occasione del corteo penitenziale. Il coro è diretto da Nino Famularo, mentre le voci soliste sono quelle di Sebastiano Rondinella e Salvatore Famularo, cui si aggiungono Nino Famularo, Massimiliano Fiorella, Enzo Perez, Nello Piscitello, Gaetano Santospirito, Luigi Todaro, Daniele Zaffiro, Pippo Zitelli (coro delle voci alte) ed, inoltre, Giuseppe Famularo, Salvatore Marinaro, Cristian Serraino, Santino Torcivia (coro delle voci basse), secondo una tecnica di canto arcaico a parti e ad accordo. Per l'occasione verrà esposta una riproduzione fotografica della celebre "Andata al Calvario" di Polidoro Caldara da Caravaggio, fatta realizzare dall'Arciconfraternita dei Catalani ed oggi esposta al Museo di Capodimonte di Napoli. 
A fare da cornice all’originale performance la mostra “Pasqua. Il Mito e gli orizzonti simbolici”, organizzata dalla Biblioteca Regionale di Messina, con esposizione di libri e fotografie sulla Pasqua popolare in Sicilia ed oggetti devozionali, che sarà inaugurata venerdì 27 marzo alle ore 10.30 e visitabile fino al 30 aprile.

Vulcano: sequestrati i locali delle "Rocce Rosse", mitica discoteca degli anni 80 e 90


I pericolanti locali di quella che fu la discoteca “Rocce Rosse”, ritrovo “cult” di Vulcano e più in generale di tutte le isole Eolie negli anni ottanta- novanta, sono stati posti sottosequestro dalla polizia municipale di Lipari in una operazione che ha visto impegnati, oltre che il comandante Stefano Blasco, anche i vigili Simona Grella e Sergio Li Volsi. 
Insieme agli ormai fatiscenti locali della discoteca, abbandonata da oltre un decennio e diventata deposito di rifiuti e rifugio di sbandati, è stata posta sotto sequestro anche un’ampia area che arriva praticamente sino al mare. In quest’area, ricadente come l’ex discoteca nella località di Vulcanello (zona dove edificò la sua villa Mike Bongiorno),  insiste un capannone semi-fatiscente e tutta una serie di rifiuti abbandonati nel tempo, vere e proprie discariche a cielo aperto che costituiscono, anche per la loro tipologia, un pericolo per la pubblica incolumità. 
I locali dell’ex discoteca “Rocce Rosse” e il terreno apparterrebbero ad una società non eoliana. Adesso spetterà alla Procura della Repubblica, alla quale è stata inoltrata tutta la documentazione, muovere i prossimi passi. Una fine ingloriosa per questa discoteca che ha rappresentato, sul finire degli anni ottanta e per buona parte degli anni novanta, un vero e proprio punto di riferimento per la “movida” turistica dell’arcipelago e non solo per questa.
L'articolo completo, con ulteriori particolari, a firma del nostro direttore Salvatore Sarpi lo si può leggere sulla Gazzetta del sud di oggi

giovedì 26 marzo 2015

zumba

L'assessore Centurrino ringrazia e garantisce impegno e costanza

Riceviamo dall'assessore Fabiola Centurrino e pubblichiamo:
Con il presente articolo, colgo l’occasione per rinnovare i ringraziamenti al Sindaco Giorgianni, all’Amministrazione ed a tutto il Partito Democratico per l’attestazione di fiducia dimostratami. Apprezzo il loro coraggio di apertura al nuovo, la loro voglia di innovazione e sono sicura che, lavorando insieme nella giusta direzione, si potrà fare più che bene. 
Estendo il mio “grazie” a tutti coloro (singoli, enti ed Associazioni) che in questi giorni, in modi diversi, hanno espresso affetto, sostegno, disponibilità nei miei confronti. 
Ringrazio, in particolar modo, tutti i giovani che mi hanno incoraggiato, che hanno scelto di credere in me perché mi conoscono o, semplicemente, perché si riconoscono e sperano in una maggiore attenzione alle delicate problematiche del mondo giovanile. 
Mi dedicherò con impegno e costanza per continuare il pregevole lavoro svolto dall’assessore Tiziana De Luca, dalla quale ricevo il testimone e alla quale rivolgo un sincero ringraziamento per la passione, il forte senso civico e di responsabilità dimostrati nella gestione del suo ruolo. Farò sì, inoltre, che continui e migliori la proficua collaborazione da lei iniziata tra il Comune e le diverse realtà presenti sul territorio. 
Nei prossimi giorni, dopo aver studiato i progetti in corso e chiarito le questioni in sospeso, stilerò un programma con obiettivi chiari e facilmente raggiungibili. C’è tanto da fare e poco tempo a disposizione. Quindi, non resta che capire dove c’è più bisogno e agire nel miglior modo possibile per il bene di tutti. 
“La soddisfazione più grande è il dovere compiuto”, diceva Madre Teresa. 
Ancora, grazie a tutti e buon lavoro all’Amministrazione. 
Centurrino Fabiola

Portualità nel comune di Lipari...che disastro. E Lo Cascio chiede chiarimenti


Al Signor Sindaco del Comune di Lipari 
Interrogazione consiliare su allarmante situazione di degrado dei porti del territorio comunale. Gentile Signor Sindaco, lo stato nella quale versano le strutture portuali del territorio comunale è, a dir poco, disastrosa. 
Un recente provvedimento dell’Ufficio Circondariale Marittimo ha vietato l’ormeggio sul lato Sud del pontile di Scari a Stromboli. 
Da Alicudi giunge notizia che gli aliscafi non sarebbero più in condizione di operare e che pertanto i collegamenti con l’isola verranno garantiti esclusivamente dalla nave (ma che, stando agli orari in vigore, non sono effettuati tutti i giorni). 
A Filicudi permane lo scempio dei lavori di “messa in sicurezza” perpetrati negli anni scorsi con il chiaro scopo di mettere fuori uso il pontile, per i quali non è superfluo rammentare il fatto che il Comune abbia già pagato lauti stati di avanzamento. 
Davanti al nuovo molo di Marina Corta lato Sud stazionano ancora i due cassoni semiaffondati, ma non si ha alcuna notizia dei sondaggi né dell’intervento di ampliamento del pontile a giorno di Sottomonastero da Lei annunciato alcuni mesi fa, mentre dall’agosto 2011 la banchina di attracco delle navi è e seguita ad essere indisponibile a causa del sottostante cedimento strutturale. 
Alla luce di una situazione davvero desolante, può suscitare qualche ragionevole perplessità constatare che gli sforzi progettuali della Sua amministrazione siano stati rivolti all’ipotesi di realizzazione di un’aviopista a Castellaro, inserita nei progetti DUPIM, mentre le strutture portuali fatiscenti contribuiscono all’isolamento geografico delle nostre comunità. 
 Tuttavia, a prescindere dalle considerazioni di natura politica, con la presente interrogazione desidero conoscere: quali iniziative sono state avviate dalla Sua amministrazione per ottenere, o sollecitare, un intervento di ripristino della banchina di attracco navi nel porto di Sottomonastero di Lipari; per quale motivo non sono stati ancora effettuati i sondaggi propedeutici all’intervento da Lei annunciato parecchi mesi fa relativo all’ampliamento del pontile a giorno, che si sarebbe dovuto realizzare mediante la collocazione dei cassoni acquistati dal Comune di Lipari nell’ambito delle opere di messa in sicurezza progettate dal Genio Civile OO.MM.; quali iniziative sono state avviate dal Comune di Lipari a seguito della revoca dell’incarico alla ditta aggiudicataria del bando per le opere di messa in sicurezza dello scalo di Alicudi, e in particolare se l’iter di nuova assegnazione degli stessi è già stato avviato o se si ritiene di procedere diversamente; per quale motivo non sono state ancora effettuate le necessarie, periodiche operazioni di dragaggio dello stesso scalo per consentirne la piena funzionalità; se sono stati concordati nuovi interventi con la ditta che ha effettuato i lavori di messa in sicurezza nello scalo di Filicudi Porto allo scopo di restituire piena funzionalità al lato Est del molo, e in questo caso quali soluzioni sarebbero state individuate, con quali costi e a carico di chi (dell’ente? della ditta aggiudicataria?); come la Sua amministrazione intende affrontare la situazione di emergenza venutasi a determinare presso lo scalo di Scari a Stromboli a seguito dell’anzidetta ordinanza emessa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari; se è già stato avviato l’iter necessario per la ricollocazione del respingente danneggiato dai recenti eventi meteo-marini e per il ripristino la piena funzionalità della banchina di Vulcano Porto, o quando si intende attivarsi in tal senso. 
In attesa di un Suo cortese riscontro alla presente, porgo distinti saluti 
Pietro Lo Cascio consigliere comunale de La Sinistra 

Per quanto concerne Alicudi arriva, in contemporanea con l'interrogazione di Lo Cascio, questo comunicato dell'amministrazione Giorgianni
Comunicato stampa
Porto di Alicudi 
A seguito della riunione tenutasi stamani con il Comandante della Capitaneria di Porto, l’Amministrazione sta predisponendo un intervento immediato con mezzo da terra per la rimozione del masso segnalato dalla stessa Capitaneria. E’ stato già programmato un intervento più consistente con un pontone ma si è in attesa della disponibilità del mezzo nautico per la realizzazione dello stesso.

L’Amministrazione Comunale

Laurea in Farmacia per Francesco De Salvo

Si è laureato in Farmacia, presso l'Università di Messina, con il punteggio di 91/100
Francesco De Salvo
Al neo dottore e ai suoi familiari le nostre felicitazioni

Sidoti: "Di quali irregolarità dovrà discutere il consiglio comunale?"

Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
A distanza di qualche giorno dall’approvazione del bilancio preventivo del 2014 che, peraltro, ad oggi non risulta disponibile sul sito istituzionale, il Consiglio Comunale di Lipari viene convocato per affrontare il seguente argomento:“Controllo finanziario degli Enti Locali – Rendiconto 2012 – adempimenti ai sensi dell’art. 1, comma 168, L. 266/2005 (legge finanziaria 2006). Adozione misure correttive”.
Trattasi delle risultanze derivanti dell’attività di controllo condotte dalla Corte dei Conti a seguito delle relazioni trasmesse dagli organi di revisione.
“Il controllo riguarda la regolarità contabile e finanziaria delle gestione e le “pronunce specifiche emanate ai sensi dell’art.1, comma 168, legge n.266/2005 trovano come destinatari i consigli comunali allo scopo di permettere al medesimo organo di adottare le misure correttive necessarie per la tutela dell’equilibrio del loro bilancio.
Le pronunce hanno lo scopo di sollecitare le necessarie misure correttive delle irregolarità segnalate e le Sezioni vigileranno sulle correzioni adottate dai Consigli.”
Ma su quali irregolarità segnalate sarà chiamato a discutere il Consiglio Comunale?
Sono forse quelle indicate dall’Organo di Revisione alla pagina n.48 “Rilievi, Considerazioni e proposte”?
A voi lettori ne rappresento alcuni mentre ai consiglieri consiglio un ripasso su quanto deliberato in data 24/09/2013:
Residui Attivi
Analisi del contenzioso
Partecipate
Debiti Fuori Bilancio
Gestione del Servizio Idrico (vedi anche nota del Dirigente del Servizio 17/09/2013)
Potenziamento attività di accertamento dei tributi.
Potrei elencare tanti altri punti come quello ormai famoso del Referto del Controllo di Gestione. L’Organo di Revisione a tal proposito nella sua relazione al rendiconto del 2012 dichiarava “All’organo di revisione non risulta alcun adempimento di cui all’art.198 del TUEL”. INSOMMA NON E’ STATO PREDISPOSTO.
Ma nel 2013 e nel 2014 su questi temi la situazione è migliorata o siamo alle SOLITE?
Angelo Sidoti

La Naspi (la nuova indennità di disoccupazione), per i tanti stagionali eoliani, è un dramma

Da panorama.it La signora Marina abita in una ridente località della riviera ligure e ogni anno, visto che il lavoro scarseggia, si arrangia come può: per 6 mesi “fa la stagione” in una struttura turistica e poi, per i 6 mesi successivi, riceve l'assegno di disoccupazione che le spetta di diritto. Nella sua stessa situazione, in tutta Italia, ci sono altre decine di migliaia di lavoratori stagionali che, nel prossimo autunno, potrebbero però masticare un boccone molto amaro: quei sussidi alla disoccupazione che fino all'anno scorso arrivavano per 6 mesi, nel 2015 rischiano seriamente di durare molto meno, cioè non più di 3 mesi. Colpa del Jobs Act, la riforma del lavoro del governo Renzi che, almeno a sentire il presidente del consiglio, è nato invece per dare diritti a chi non li ha, per garantire nuovi ammortizzatori sociali a chi finora si è dovuto sempre arrangiare.
Appello su internet
“Noi stagionali rischiamo seriamente di rimanere per diversi mesi senza reddito”, dice Marina che, assieme a migliaia di persone trovatesi nella sua stessa situazione, ha lanciato una petizione online e ha organizzato un gruppo su Facebook, per far conoscere il problema all'opinione pubblica. La beffa per i lavoratori stagionali del turismo nasce con l'introduzione della Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego) cioè il sussidio per i senza-lavoro istituito con il Jobs Act, a partire dal primo maggio prossimo, in sostituzione di quelli attualmente in vigore: l'Aspi e la mini-Aspi. I requisiti per poter incassare la nuova indennità della Naspi non sono di per sé molto stringenti: basta aver avuto un impiego per almeno 30 giorni nell'ultimo anno e avere alle spalle più di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni.
Naspi, i nuovi sussidi per la disoccupazione
Anche chi ha lavorato a spizzichi e bocconi come i dipendenti stagionali, insomma, può incassare l'assegno di disoccupazione. E' sulla durata dell'indennità, però, che si registrano le note dolenti: il sussidio della Naspi, infatti, verrà riconosciuto per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni anni. Nel calcolo della durata, però, non si terrà conto dei periodi di lavoro precedenti, per i quali il dipendente ha già beneficiato dell'assegno di disoccupazione. Tradotta in parole povere, questa regola un po' complicata significa una cosa ben precisa: se un cameriere, un barista o una donna delle pulizie verranno assunti per sei mesi nella prossima stagione primaverile ed estiva, a ottobre potranno appunto ricevere l'assegno per soli tre mesi. Si tratta di una situazione molto penalizzante per chi, invece, sino all'anno scorso maturava il diritto ai vecchi ammortizzatori sociali come l'Aspi ordinaria, che poteva durare anche un anno e dunque coprire il dipendente stagionale per il semestre successivo, prima dell'inizio di un nuovo periodo di lavoro estivo.
Assegni più magri
A mettere in evidenza il problema è stata anche la Filcams, la sigla dei lavoratori del commercio e del turismo della Cgil che, tuttavia, non è una voce isolata. “Anche la Federalberghi, l'associazione di categoria degli albergatori, ha sollevato la stessa questione”, dice il segretario della Filcams Cristian Sesena, “giacché i dipendenti stagionali in Italia sono più di 300 mila e sono importantissimi per il buon funzionamento delle aziende del settore turistico”. Dato che il governo dice di voler dare più diritti ai precari, almeno a parole, Sesena pone dunque una domanda: “i lavoratori stagionali non sono forse dei precari, visto che spesso non trovano molte alternative agli impieghi estivi e e devono accontentarsi di contratti di soli 3 o 6 mesi?” La Filcams inoltre, ha messo in evidenza un altro problema legato al calcolo della Naspi, basato su un complesso procedimento che penalizzerà paradossalmente i dipendenti stagionali con impieghi molto discontinui. In altre parole, a parità di retribuzione e di giorni lavorati nel corso dell'anno, un cameriere, un bagnino o un barista che hanno avuto delle lunghe pause tra un'assunzione e l'altra riceveranno un' indennità di disoccupazione ben più magra, rispetto a un loro collega che ha lavorato per lo stesso tempo, ma in maniera più lineare e continua.
Naspi, 5 cose da sap
Poiché la Naspi entrerà in vigore il 1° maggio, i lavoratori stagionali che hanno dato vita alla petizione online chiedono adesso un cambio di rotta e hanno lanciato un appello al presidente dell'Inps, Tito Boeri. L'istituto nazionale di previdenza, infatti, prossimamente dovrà divulgare le circolari esplicative sui nuovi sussidi alla disoccupazione e potrebbe dare un' interpretazione flessibile del decreto che istituisce la Naspi, in modo da non penalizzare troppo gli addetti del settore turistico. Bisognerà vedere, però, se questa possibilità rientra tra i poteri di Boeri.


Come evidenzia la signora Silvia Carbone su fb:"Per una realtà come Lipari dove ormai si vive ( o si muore, non è molto chiaro) solo di turismo, e strettamente stagionale, la nuova indennità di disoccupazione NASPI è una tragedia senza mezzi termini.
Questo è un gesto CRIMINALE di un governo che ha completamente perso di vista la situazione dell'Italia.

Ancora maltempo al sud, è allerta meteo

Una nuova perturbazione di origine africana interesserà nelle prossime ore le regioni meridionali del nostro Paese. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento ha emesso un'allerta meteo che prevede, già dal primo pomeriggio, piogge e temporali, che localmente saranno anche molto intensi e accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia

Articolo direttore Sarpi su G. del sud su chiusura molo (lato sud) a Stromboli, necessità lavori porto Sottomonastero ed emergenza strade

Salvatore Sarpi
LIPARI
Il molo degli aliscafi (lato sud) di Scari (Stromboli) è stato chiuso al traffico marittimo con ordinanza del Circomare Lipari. L’inevitabile decisione arriva dopo un sopralluogo effettuato dal personale del Circondario marittimo liparese. Sopralluogo durante il quale-come si legge nell’ordinanza- è emerso lo stato di fatiscenza in cui versa quella parte della struttura “interessata da forte usura degli arredi portuali e dei respingenti utilizzati per l’approdo delle unità”. Motivazioni che non consentono, al momento, l’effettuazione in sicurezza delle operazioni portuali. 
Alla vigilia della Pasqua, durante la quale l’isola sarà meta di un considerevole numero di turisti, non è per gli isolani una bella notizia. In presenza di condizioni meteo avverse che non consentano l’approdo nel lato nord della struttura non sarà possibile ricorrere, come avviene in questi casi, all’approdo “alternativo”. L’auspicio è che l’amministrazione comunale effettui, nonostante le ristrettezze economiche, una perizia di somma urgenza che consenta un immediato ripristino dello scalo. 
E in vista della Pasqua, periodo caratterizzato in genere da un discreto movimento turistico, bisognerà attivarsi per mettere in sicurezza una parte della struttura portuale di Sottomonastero(Lipari). In più punti della struttura portuale i marosi hanno scardinato griglie e pavimentazione con conseguente pericolo per la pubblica incolumità. Capitolo a parte per Alicudi dove nei fondali insabbiati del porto rischiano di arenarsi gli aliscafo. 
E a Lipari non bisognerà intervenire solo in ambito portuale. Le strade assomigliano sempre più a “forme di gruviera” con danni sempre più frequenti ad automobili e mezzi a due ruote. “Drammatica” è la situazione sulla Marina Garibaldi, nella frazione di Canneto. Qui non vi è un solo metro di strada che non presenti buche e voragini più o meno profonde. A nulla servono interventi tampone effettuati dalla pubblica amministrazione e negli ultimi tempi anche dai cittadini. Un intervento, quello sulla Marina Garibaldi, urgente e necessario per il quale, comunque, bisogna fare i conti con il patto di stabilità. Sembra che, in tal senso, l’amministrazione Giorgianni sia orientata a redigere un elenco di priorità

Convocato per domani in sessione urgente il consiglio comunale di Lipari

Il Consiglio Comunale di Lipari è stato convocato in sessione urgente, dal presidente Adolfo Sabatini, per domani ,27 Marzo 2015, alle ore 10.00
Argomento all'ordine del giorno:
Controllo finanziario degli Enti Locali – Rendiconto 2012 – adempimenti ai sensi dell’art. 1, comma 168, L. 266/2005 ( legge finanziaria 2006 ). Adozione misure correttive.

Conferenza stampa a Palermo su "Beni e Mali Culturali di Sicilia"

COMUNICATO
È di qualche giorno fa la notizia che la Corte costituzionale ha ritenuto illegittime le norme utilizzate dal Governo Crocetta per annullare le procedure di affidamento in concessione dei servizi per il pubblico di musei e siti archeologici per le Province di Agrigento,Trapani, Palermo, Messina e Siracusa, aggiudicati nel 2012.
L'obiettivo di collocarvi precari ed avventizi è fallito, ma ha innescato contenziosi e pesanti risarcimenti.
Due anni di inerzie hanno pregiudicato gli sforzi fatti per garantire la fruizione moderna dei beni culturali e che avrebbero portato la Sicilia all'avanguardia con la definizione del più importante affidamento di servizi nei beni culturali in Europa, avviato coi bandi pubblicati nel 2010.
È così anche il ritorno della Dea e degli argenti, senza lo sviluppo coordinato del comprensorio Morgantina-Piazza Armerina, da opportunità è divenuto emblema del fallimento diffuso.
Un'occasione perduta, per siti, visitatori, erario, investimenti, alla quale occorre porre subito rimedio puntando al partenariato pubblico-privato per il rilancio del patrimonio artistico e monumentale di Sicilia ne parlano Gaetano Armao e Sebastiano Missineo (Assessori ai BBCC ed all'Identità siciliana tra il 2010 ed il 2012)
L'appuntamento è per il 27 marzo 2015 - ore 11- Grand Hotel Wagner- Via R.Wagner, n. 2 - Palermo

DELEGAZIONE SICILIANA A ROMA. MUSUMECI: "GOVERNO RENZI FACCIA PASSO INDIETRO SUI SEGRETARI COMUNALI, ABOLIRLI E' UN DELITTO".

"L' abolizione della figura del segretario comunale e' un delitto. Spero che il governo Renzi prima e il parlamento nazionale dopo, vogliano ripensarci visto che ormai costituisce l' ultima figura di garanzia sulla legittimità degli atti amministrativi". Lo ha affermato il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci intervenendo a Roma, in presenza del Capo dello Stato, ad un convegno sulla lotta alla mafia in ambito nazionale, regionale e locale, su iniziativa della commissione Antimafia nazionale. Della delegazione siciliana hanno fatto parte anche i vice presidenti Toto Cordaro e Gianluca Miccichè e il segretario Giorgio Ciaccio.
Musumeci, primo firmatario di una mozione approvata all'unanimità nei giorni scorsi dall'Ars - ha ribadito: "dopo l'abolizione dei Coreco, di fatto la politica ha delegato alla magistratura amministrativa contabile e penale il controllo sulla propria attività negli enti locali. Questo non può avvenire, non si può affidare alla giustizia il ruolo ordinario del controllo preventivo degli atti. Occorre mantenere e valorizzare la figura del segretario, come unico presidio di legalità nei comuni". E' intervenuto poi sull' inefficacia della legge che regola lo scioglimento dei comuni per mafia e sulla gestione dei beni confiscati, esortando l' Antimafia nazionale a sollecitare l' esame del ddl di modifica che giace nella commissione affari costituzionali.

Pasqua in vista. Sottomonastero e Marina Garibaldi di Canneto. Che bei biglietti da visita!


Ancora una volta NGI porta eoliani a casa

Anche ieri sera la nave della NGI partita alle ore 21 da Milazzo ha riporta a casa molti eoliani che erano bloccati nella città del Capo. La nave è passata dietro Vulcano e dopo un tentativo vano di attraccare al porto vulcanaro ha proseguito per Lipari arrivando alle ore 1.00 e ripartendo subito per Milazzo. Il video dell'approdo a Lipari

Disposta liquidazione salariale ed assegno per gli ex Pumex

Con la Determina 56/15 è stata disposta la liquidazione integrazione salariale ed assegno ai lavoratori socialmente utili ex "Pumex SPA" . 
Il periodo comprende: Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre 2014; Gennaio  e Febbraio 2015.

La storia delle Eolie. Conosciamola attraverso lo storico G.La Greca: 26 marzo 1930 Terremoto a Filicudi

26 marzo 1930
Terremoto a Filicudi
Il 26 marzo 1930 intorno alle 11,30 un fortissimo terremoto colpì l’isola di Filicudi. Le scarne cronache giornalistiche del tempo parlano di cinque feriti, tutti lievi, per contro tutte le case furono rese inabitabili dalla violenza del movimento sismico, e la popolazione si accampò all'aperto in preda ad un forte panico. Le scosse di assestamenti erano proseguite anche nel pomeriggio. L’isola era totalmente isolata dal resto dell’arcipelago da un violenta tempesta.
La macchina dei soccorsi si mosse direttamente da Messina. Nel pomeriggio dello stesso giorno partì il rimorchiatore “Romano” con a bordo il Prefetto del tempo Lopis, e altre autorità; tuttavia, a causa delle pessime condizioni del mare il rimorchiatore non riuscì ad approdare e rientrò a Lipari; per ripartire il giorno successivo.
Durante la sera del 26 partì da Messina anche il cacciatorpediniere “Sirtori”. Anche il Sirtori non riuscì ad approdare, nonostante diversi tentativi nel corso della notte tra il 26 ed il 27; soltanto all’alba riuscì a sbarcare le autorità.
A mezzogiorno del 27 partì da Messina il piroscafo “Vulcano” carico dì materiale destinato alla costruzione di baracche, tende e con viveri e generi di conforto per la popolazione.
Nel corso della giornate del 27 partì da Lipari anche il Vescovo, monsignor Re, a bordo di un «mas» e con lui partirono funzionari di Pubblica Sicurezza, militi ed operai.
Alcune testimonianze orali sono state racconle da Gabriella Federico e pubblicate su “Stretto Indispensabile” anno IV, n. 20 del 16 dicembre 2002:
Sono le 11.30 di una giornata qualsiasi, a Filicudi, quando un boato assordante, terribile, improvviso sconquassa l’isola: le sciare precipitano, lasciando piombare in mare grossi macigni, i muri a secco crollano, le case scricchiolano.
L’epicentro del terremoto, che tocca il decimo grado della scala Mercalli, è individuato ad ovest dell’isola. Le donne pregano di fronte alla statua di San Bartolomeo, la gente si raccoglie sul sagrato della Chiesa di Santo Stefano, finché non giungono i primi soccorsi; le navi della Marina Militare fanno sbarcare sull’isola tende e generi di prima necessità.
La ricostruzione è avviata in tempi record, grazie anche alla solidarietà dei filicudari emigrati all’estero.”
Quattro anni prima, il 17 agosto 1926, un analogo terremoto si era abbattuto sull’isola di Salina. Un sisma disastroso per i centri abitati dell’isola, specialmente a Malfa e Pollara, che provocò crolli e lesioni assai gravi in moltissime abitazioni. In seguito la chiesa di Malfa, fortemente danneggiata, restò chiusa al culto e la messa venne celebrata nel magazzino dell’abitazione del signor Giovanbattista Sangiolo.
La cronaca dell’evento del 17 agosto 1926 è riportata dalla “Riscossa Eoliana” (…) La notte del 17 agosto in tutte le isole Eolie vi fu un fortissimo terremoto in senso ondulatorio che spaventò tutti gli eoliani i quali per diverse sere, in preda a vivo panico, pernottarono all’aperto. Non vi furono danni rilevanti, né vittime umane. Pollara è stata la più colpita. Qui quasi tutte le case furono fortemente lesionate tanto che molte baracche si sono dovuto costruire per ricoverare la popolazione che non potrebbe senza grave pericolo abitare le proprie case. Meno danni subirono le case di Rinella, di Malfa e S. Marina che pure però furono abbastanza lesionate. Lipari è stata la meno colpita tanto che le lesioni ai fabbricati furono quasi insignificanti. Pare che l’epicentro del terremoto sia nelle vicinanze di Pollara e che la causa sia dovuta allo scoppio di qualche vulcano sottomarino che si troverebbe nelle vicinanze appunto delle acque del mare che bagnano Pollara. A visitare le isole in occasione del terremoto, che è stato esagerato dalla stampa quotidiana alquanto disoccupata, è venuto l’illustre comandante il corpo d’armata della Sicilia S. E. il Generale Antonio Di Giorgio, il valoroso soldato siciliano e per giunta gloria della nostra provincia di Messina, che di recente è stato proposto all’alto ed ambito posto. L’eroico generale è arrivato a Lipari con una torpediniera la mattina del 28 agosto e dopo aver visitato le altre isole ha fatto ritorno a Palermo.
La notizia venne riportata anche dai quotidiani nazionali, la cronaca che segue è riportata dalla “Stampa” di mercoledì 18 agosto 1926.

Si ha notizia che in parecchi comuni delle isole Eolie (dette anche Lipari) e specialmente nell’isola Salina, ieri, alle 2,10, si è verificata una violenta scossa di terremoto in senso ondulatorio della durata di parecchi secondi. Il fenomeno tellurico provocò enorme panico tra gli abitanti, che si riversarono nelle vie ove si accamparono, trascorrendovi la notte. Non si deplorano vittime umane, ma numerosi fabbricati sono stati danneggianti, e qualcuno è crollato. Nella frazione Pollara del comune di Malfa alcune case sono state distrutte e si assicura che vi siano anche dei feriti. Il terremoto è stato avvertito molto sensibilmente anche a Messina e in molti comuni della Calabria, i cui abitanti terrorizzati hanno trascorso la notte all’aperto. A Catanzaro stanotte, alle 2,40 si è avuta una sensibile scossa di terremoto in senso ondulatorio della durata di parecchi secondi. Data l’ora, però, il fenomeno sismico è stato avvertito da pochi. Nel corso del terremoto si manifestarono anche delle onde di maremoto.

mercoledì 25 marzo 2015

Parliamo di libri. Rubrica della biblioteca di Malfa a cura di Antonio Brundu. Oggi: Eoliani nel mondo di Italo Toni

Con questo nuovo libro, Italo Toni ha voluto riandare con la memoria alla ricerca delle storie di molti suoi conterranei, figli di queste isole umili ed austere ad un tempo, dalle quali sono stati strappati dalle vicissitudini della vita, ma nelle quali le radici del loro cuore sono ancora saldamente piantate. Italo Toni ripercorre vicende di molti eoliani, inserendole nel vasto contesto dell’emigrazione nel Nuovo Mondo e in Australia e intercettandole ai più significativi avvenimenti della storia italiana, dalla dominazione borbonica alla seconda guerra mondiale. Si tratta di un lavoro che tende a dare un volto e un’anima alle fredde cifre dell’imponente emigrazione eoliana nel mondo; la cultura dell’emigrazione è vista da Italo Toni, in primo luogo, come la soluzione di problemi, economici innanzitutto, altrimenti irrisolvibili, e come la speranza di un futuro, altrimenti chiuso. L’autore non trascura l’indagine storico-statistica e l’approfondimento sociologico, citando leggi, documenti, relazioni ed utilizzando tutti gli strumenti classici di un’indagine sull’emigrazione – dalle lettere degli emigranti agli articoli sui giornali, ai rapporti tra letteratura ed emigrazione – e la nutrita bibliografia ne dimostra l’impegno all’approfondimento e alla documentazione. L’attenzione dell’autore si accerta su alcuni aspetti, quelli più semplici e umani, della vita degli emigrati, quali il considerare la lingua come un dolce legame con il passato, che rende meno amaro il presente, o la melanconica nostalgia che invade gli emigrati, che si forzano a convincere se stessi che un giorno torneranno, pur sapendo che questo, nella maggior parte dei casi, non si potrà mai avverare. Interessante la parte del libro in cui vengono esaminati alcuni articoli di giornale, nel quale emerge lo stereotipo dell’emigrante italiano visto dall’americano borghese e le vicende sofferte e drammatiche dei nuovi cittadini americani. Il libro si chiude con una rassegna di immagini tratte dalla mostra fotografica del dott. Antonio Brundu, e del dott. Ennio Fiocco. Italo Toni con “I figli del sole” ha dimostrato come le radici dei tanti emigranti eoliani siano rimaste piantate in queste terre, anche se l’albero della loro vita è stato portato lontano…

Consiglio comunale di Lipari in streaming

La prossima seduta del consiglio comunale di Lipari, così come tutte le altre che seguiranno, potrà essere visibile in streaming attraverso un link posizionato nella home page del sito del comune.
Lo ha annunciato ad Eolienews il presidente del civico consesso Adolfo Sabatini.
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Barcellona. Assolto l'ex dirigente del IV settore, Domenico Russo

Il dottor Domenico Russo, accusato di omissione in atti d'ufficio, è stato assolto dai giudici (Celi-Gugliotta-Processo) del tribunale di Barcellona. 
I fatti per i quali il noto professionista liparese è dovuto comparire in giudizio risalgono al periodo in cui ricopriva, in via temporanea, l'incarico di dirigente del IV settore del comune di Lipari. 
Gli veniva contestata la ritardata bonifica di un'area nell'isola di Vulcano, sottoposta a sequestro dalla Guardia di Finanza di Milazzo, dove vi era depositato un vecchio furgone, considerato rottame e quindi rifiuto. Per Russo, che è stato difeso dagli avvocati Luigi Giacobbe e Giuseppe Soraci, lo stesso Pubblico Ministero, dottor Giorgio Nicola aveva chiesto l'assoluzione.

Ginostra: Torna a suonare la campana della chiesa di San Vincenzo





Campane a festa oggi nel piccolo borgo di Ginostra. “Da oggi- come riferisce su fb il prof. Riccardo Lo Schiavo- torna a risuonare la campana della chiesa di San Vincenzo.Un grazie al ginostrese Tonino Criscillo che l’ha donata nel 2000, al compianto Prefetto di Messina, Renato Profili, che ai tempi ne permise la collocazione con l’impiego di un elicottero dei Vigili del Fuoco, e, soprattutto, al nostro nuovo sacerdote Don Giuseppe Di Mauro che in pochi giorni è riuscito a coordinare il tutto e a conseguire un piccolo ma simbolico traguardo che per anni era stato fatto passare per impossibile".
Nelle foto: Criscillo e Lo Schiavo; Don Giuseppe Di Mauro durante una messa a Ginostra

Eoliani che non ci sono più (VIII parte)

Ferrovie, adesso si spera nella svolta. Circa 600 manifestanti hanno preso parte alla protesta contro i tagli del Gruppo Fs

“Da oggi speriamo nella svolta, un vero servizio veloce ed efficiente, degno di un paese europeo che i cittadini siciliani attendono da tempo”. Lo hanno ribadito a gran voce i circa 600 partecipanti alla manifestazione organizzata al Palacultura di Messina da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sma Fast Ferrovie, Ugl Trasporti , per sollecitare “la tutela del diritto dei siciliani: la continuità territoriale, il miglioramento dei servizi nello Stretto, la firma del contratto di servizio che sia moderno ed efficiente, e per lo sviluppo del traffico merci”. Sospeso lo sciopero dopo aver ottenuto la garanzia della continuità del trasporto a lunga percorrenza e del traghettamento da giugno, stoppato dunque il progetto di dismissione, i sindacati insieme ai pendolari hanno chiesto alla Regione, presente all’incontro e alle Ferrovie, la svolta nel servizio ferroviario dell’Isola. I sindacati hanno ribadito le loro richieste, per voce dei segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti , Sma Fast Ferrovie, Ugl , Francò Spanò, Amedeo Benigno , il commissario Uil Agostino Falanga, Salvatore Genovese, e Giovanni Chiaramonte.
“Abbiamo scelto di sospendere lo sciopero per l’impegno delle Ferrovie sullo stop alla dismissione del traghettamento dello Stretto di Messina ma guardiamo oltre. Vogliamo che da oggi parta un percorso diverso che porti ad un vero servizio ferroviario in Sicilia, efficiente, con mezzi più comodi e veloci coprendo, rimodulando gli orari , anche le zone della Sicilia del tutto scoperte. Per questo –hanno ribadito i segretari - chiediamo subito l’istituzione di un tavolo unico sindacati Trenitalia e l’assessorato regionale ai Trasporti per giungere alla firma del contratto di servizio, il potenziamento di treni regionali, una riunione sullo stato degli investimenti in Sicilia per indicare insieme le zone più carenti, corse prova delle tratte Palermo-Messina, Palermo-Catania e Messina-Siracusa, per dimostrare come, con le attuali infrastrutture e treni no stop, si possono già ridurre i tempi di percorrenza (2 ore e 20 fra Palermo e Catania e 2 e 40 fra Palermo e Messina), e poi la conferma e la velocizzazione dei treni a lunga percorrenza”. Dalla Regione l’impegno alla firma del contratto di servizio in tempi brevi. “La bozza è pronta – ha spiegato Giovanni Pizzo assessore regionale ai Trasporti – e ci saranno novità, soprattutto nel trasporto delle tre città metropolitane Palermo Catania e Messina, intendiamo aumentare i treni, mezzi nuovi e moderni .A Messina attualmente ci sono solo due coppie di treni , vogliamo raggiungere l’obiettivo di 10 coppie.
Anche il sindacato Orsa ha organizzato iniziative di protesta contro lo smantellamento dei trasporti ferroviari a Messina e in Sicilia.

Isola pedonale. Il plauso di Chiofalo che invita i cittadini a rispettarla

Bisogna esprimere apprezzamento per le ordinanze, finalmente redatte in tempi congrui, di limitazione al traffico veicolare nel centro storico di Lipari.
Amministrazione e comando di polizia municipale dimostrano la volontà chiara di presentare, ai turisti che cominciano ad arrivare e ai residenti, un paese più ordinato, tranquillo e fruibile.
Esistono concittadini che, con pieno diritto, dissentono da tali provvedimenti, ma stona il fatto che gli stessi abbiano poi l’ardire di argomentare di turismo e ricette per incrementarlo…
Bene, si entri nell’ordine di idee che, garantite le necessità di particolari attività e dei soggetti con problemi di deambulazione, “l’isola pedonale”, almeno nel centro storico, è un provvedimento assolutamente necessario, che incontra desideri e apprezzamento di tutti i nostri “ospiti” e di molti “indigeni”.
Dunque, pieno sostegno alla linea intrapresa (spero ormai assimilata!) e fiducia nella solerzia dei vigili urbani e nel senso civico dei LIPAROTI per il rispetto delle ordinanze.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

FINANZIARIA: ARDIZZONE, BACCEI PENSI A TUTELARE LA SICILIA

La Sicilia non è la Grecia e lui non è la Troika. Baccei dimentica di essere un assessore del governo regionale siciliano, con il precipuo compito di garantire alla nostra Isola le risorse che, per Costituzione e Statuto, le sono dovute e che non sono una cortesia del governo nazionale nei nostri confronti. E proprio su quest’ultimo aspetto, mi pare che fino a oggi ci siano stati troppi silenzi da parte di Baccei, anche quando, con semplici colpi di penna, lo Stato, come per magia, ha sottratto unilateralmente ingenti risorse.
Lo dichiara il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.
“Il forte squilibrio dei conti regionali – riprende - è in massima parte riconducibile a decisioni statali che hanno creato, nel tempo, condizioni di forte criticità nelle finanze della Regione. L’assessore Baccei dimentica che nel 2007 lo Stato, unilateralmente, ha innalzato al 49,11% la quota di compartecipazione della Regione al Fondo sanitario, sottraendoci 600 milioni di euro l’anno. Ci restituiscano queste somme perché ci spettano e non per cortesia”.
“E che dire del contributo di 1,2 miliardi per il 2015 richiesto alla Sicilia per il risanamento dei conti pubblici nazionali? Un importo iniquo se rapportato a quelle delle altre regioni a Statuto speciale. Stesso discorso per la continua erosione dell’Irpef relativa ai redditi prodotti in Sicilia. Nonostante l’articolo 36 dello Statuto siciliano attribuisca all’Isola la totalità delle entrate tributarie erariali riscosse nel territorio, lo Stato ha progressivamente incamerato parte crescente di questo gettito, trasferendo al di fuori della Regione gli uffici finanziari addetti alla riscossione. Le ultime stime ci dicono che il ‘danno’ è di circa 3 miliardi di euro l’anno. Un esempio? Il trasferimento a Latina del centro di riscossione per i dipendenti pubblici: meno 250 milioni. E ancora, l’assorbimento del Banco di Sicilia e Sicilcassa da parte di Unicredit con trasferimento del centro a Milano: meno 150 milioni. Anche queste somme devono tornare nelle casse della Regione. Senza se e senza ma”.
“Baccei – conclude - ha il dovere di proporre un bilancio e una legge finanziaria che consentano il risanamento economico della Regione e soprattutto lo sviluppo della nostra Isola. Tutto il resto sono chiacchiere in libertà”.










Alla "Casa dell'orto" ultimissimi arrivi per quanto riguarda le piante da orto. Da noi troverai le piante delle migliori marche in commercio garantite e forniteci in esclusiva per Lipari da "Piante e passioni".
Da noi troverete anche piante da fiore e da frutto. 
La "Casa dell'orto" è a Canneto, sulla via Marina Garibaldi 129, oppure contattateci al 333.1061296.
Si effettuano anche consegne a domicilio e spedizione nelle isole.


Brundu e Toni. Due eoliani in Toscana, nella città di Piero della Francesca

Il 21 marzo, con la primavera aretina, i nostri amici Eoliani, Antonio Brundu e Italo Toni sono giunti in terra toscana nella città di Piero Della Francesca, dove hanno partecipato alla Santa Messa in duomo celebrata dal Vescovo Riccardo Fontana trasmessa in diretta da RAI UNO.
I due isolani si ritrovano ora ad Arezzo per altre due iniziative sulla cultura Eoliana e sulla religiosità dell'arcipelago: la prima per il giorno 26 marzo alle ore 17.00 presso il Liceo Scientifico "Guido Redi" organizzata dalla Brigata Aretina amici dei Monumenti e del Paesaggio, dall'Antica Biblioteca del Seminario Vescovile della città di Arezzo, dalla Biblioteca Comunale di Malfa e dal Circolo Artistico Culturale Eoliano di Lipari.
La seconda iniziativa si svolgerà, sempre sulle Eolie, con un incontro rivolto agli alunni delle seconde classi della Scuola Media Statale "Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II", Istituto ospitato in un monumentale Edificio nel centro storico della città antica. Di seguito si riporta un primo articolo sul'argomento pubblicato il 23 marzo dal quotidiano "La Nazione di Firenze".

Stromboli. Interdetto ormeggio nel fatiscente lato sud del molo di Scari.