L’operazione rinnovamento procede alla grande, gli elettori dovranno prendere atto che si è compiuto in casa Pdl un autentico miracolo. La Loggia, Nania e Firrarello sono stati costretti a restare sulla soglia, né dentro né fuori per molti giorni e poi porta chiusa. Firrarello però è stato sostituito dal genero, Nania da Santi Formica (o Giuseppe Buzzanca), La Loggia da nessuno, anche perché il numero dei parlamentari Pdl si abbasserà in modo consistente.
Il trasferimento da un’assemblea legislativa all’altra è stato incoraggiato ed accolto con favore.Numerosi i casi di emigrazione parlamentare.
Formica e Buzzanca escono dall’Assemblea regionale siciliana, debuttano nel Parlamento nazionale. I capilista sventolano la bandiera del rinnovamento: sono Renato Schifani, che guida la lista al Senato, Antonio Martino e Angelino Alfano, che non sono certo di primo pelo. Martino gareggia con Stefania Prestigiacomo, secondo posto in lista, per longevità. Schifani è seguito da Simona Vicari, una vita nei Parlamenti (regionale prima, nazionale dopo), al pari di Dore Misuraca. Giuseppe Castiglione passa da Strasburgo a Roma, dove sostituisce il genero. Gabriella Giammanco torna alla Camera,mentre Francesco Scoma, deputato regionale ed attuale capogruppo all’Ars, è intenzionato a trasferirsi nella capitale, se le cose andranno bene.
L’operazione rinnovamento sarà completa se si troverà un posto all’ex sindaco di Palermo, Diego Cammarata. Lo stanno cercando al Nord, dove potrebbe passare inosservato. Ci sono altri nomi, naturalmente, esterni, ma di coalizione, in predicato per l’accesso a Montecitorio e Palazzo Madama,come Pippo Fallica e Raffaele Lombardo.
Non c’è che dire, l’operazione rinnovamento è…coronata da successo. La pattuglia siciliana del Pdl rientra al gran completo. E’ prevalsa la vecchia regola siciliana. Megghiu u‘ tintu canusciutu ca ubonu a’ canusciri. È meglio un cattivo conosciuto piuttosto che un buono sconosciuto.