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lunedì 4 marzo 2013

INDAGINE SUGLI SPRECHI DELL’ARS? IN HOUSING ALLO START UP

Dopo dieci lunghi anni di silenzio – partiti, sindacati, gruppi parlamentari, giornali, radio, televisione, siti on line – hanno scoperto che l’Assemblea regionale siciliana spreca un mucchio di quattrini. Il call center, icona dello spreco, arroganza, faccia tosta al sommo livello – promosso e sopportato trasversalmente da partiti e burocrazia interna – è diventato la pietra dello scandalo.
In occasione del rinnovo dell’appalto, stavolta una gara con evidenza pubblica al contrario del passato, si è aperto un contenzioso procedurale, che ha fatto traballare il congegno di assegnazione dell’appalto. E si sono accorti che, al di là della regolarità delle procedure, il call center era una puttanata grande quanto una casa. Era stato giustificato, pensate un po’, dalla necessità di reperire velocemente le autorità ed i deputati in caso di bisogno, attraverso la celebre “batteria”, fruibile giorno e notte.
Naturalmente si usano parole felpate, come si conviene nei luoghi in cui si cammina sui tappeti rossi, per riferire questo ripensamento sull’opportunità di mantenere il servizio esterno di call center. “Si sta valutando l’ipotesi di ritornare al vecchio centralino interno”, composto da personale assunto allo scopo, quindi in housing, senza costi.
Il giocattolo è costato una carrettata di milioni. Perché ci hanno messo tanto tempo per ripensarci? La memoria viaggia alla passata legislatura, “quella dei risparmi” nelle esternazioni della Presidenza dell’Assemblea pro tempore. Gli annunci sulla stretta dei costi erano accolti come le lettere di san Paolo dall’informazione regionale. Ruffianate in grande stile. Non ci fossero stati i bilanci in rosso, sempre più in rosso con il passare degli anni, ci saremmo caduti anche noi nella spirale del consenso a buon mercato.
Ma prendersela con le menti raffinate che hanno messo in piedi il call center è perfino ingiusto. I vertici politici dell’Assemblea tre anni or sono mandarono in pensione anticipatamente una pattuglia di alti burocrati per risparmiare risorse. Una bugia, perché il trattamento di quiescenza sarebbe stato pagato dal fondo pensione dell’Assemblea, creando quindi una partita di giro e, forse, un aggravio dei costi perché i pre-pensionati sarebbero stati sostituiti. Bisognava fare largo e redistribuire incarichi più convenienti al nuovo assetto politico. Punto e basta.
Poi c’è la storia recente dei libri sfrattati, il fondo antico. Hanno scoperto che erano accatastati uno sull’altro e costituivano un pericolo. Dopo 60 anni, nel giro di pochi mesi, volumi preziosi divennero una bomba ad orologeria: sono intervenuti i vigili del fuoco, prontamente “allertati”, come se il Palazzo avesse preso fuoco, oltre che sovrintendenza, tecnici di vario calibro, per fare sloggiare i libri e trasferirli altrove. Hanno fatto tutto così in fretta che non ne ha saputo niente nemmeno un componente della Commissione Vigilanza della biblioteca, l’ex deputato regionale Pino Apporendi, che se n’è lamentato con una lettera furibonda.
Dove sono finiti i volumi del fondo antico? A Bagheria presso un’azienda che si occupa, generalmente, di informatica e che, a quanto pare, gode di buone conoscenze nel Palazzo. La qualcosa non significa niente, fino a prova contraria, ma aiuta.
Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che è uomo di mondo, ha capito che bisognava darsi da fare per riportare i libri almeno nei paraggi e togliere quella voce di spesa in tempi brevi, così ha dato la voce, se per caso quei libri sfrattati, non più facilmente consultabili, potessero essere nelle vicinanze del Palazzo dei Normanni, magari senza spendere quattrini. Siccome è un uomo fortunato, ha trovato senza dannarsi l’anima una soluzione: l’albergo delle Povere, ubicato in Corso Calatafimi. Resta da studiare il contratto con i bagheresi, che prevede una “uscita” dispendiosa. Un problema.
E qui bisogna aprire una parentesi. Le controparti dell’Assemblea sono tutte trinariciute e furbissime. Mettono il ferro dietro la porta a doppia mandata. Le sanzioni sono salatissime, stile Ponte sullo Stretto per intenderci. Se l’Assemblea vuole retrocedere è costretta a tirare fuori molti soldi e quindi ripensarci, in considerazione dei costi.
Possibile che il senso degli affari ce l’abbiano sempre gli altri? La stagione delle esternalizzazioni iniziò dieci anni or sono con un plauso corale degli addetti ai lavori. Fu una pensata in housing. Allo start up cancellarono il servizio che funzionava come un orologio svizzero, il centralino telefonico. Mandarono a casa, in prensionamento una non vedente, spendendo una barca di soldi, tanto nessuno tira fuori i soldi di tasca propria.
Ci fu un sindacato, la Cgil, che cercò di contrastare il nuovo corso dell’Assemblea. In perfetta solitudine. E c’è stata una sola testata, quella che leggete, a “raccontare” Palazzo dei Normanni, a cominciare dal call center, l’icona dello spreco di risorse pubbliche.
Call center, emigrazione di libri ad alto prezzo, affitti di immobili inutilizzati, progetti pagati a peso d’oro rimasti sulla carta (Palazzo Ministero). E ancora: servizi di pulizia, manutenzione, telefonia, servizi informatici ecc. Sarebbe di grande interesse rifare la storia di questa stagione di esternalizzazioni, appalti e subappalti.
Una Commissione d’indagine, perché no?

DOPO L’ENFASI, L’ABIURA: IL MODELLO SICILIANO DIETRO LA LAVAGNA

Dopo l’enfasi l’abiura: il modello siciliano, evocato come una strada da imboccare a Roma dopo che a Palermo, subisce assalti e viene sbeffeggiato, rinnegato, bene che vada ridotto ad un grosso equivoco su cui qualcuno è saltato per portare acqua al proprio mulino.
Lo sfottono a Roma, lo insolentiscono i giornali del centrodestra, lo hanno dileggiato e trasformato in una macchietta coloro che vedono i grillini come fumo negli occhi ed aprono alle larghe intese, sopportando il rientro in partita del Cavaliere. Era prevedibile che il modello siciliano, una volta accesi i riflettori, non reggesse, perché potrebbe influenzare una scelta politica nazionale. Volete che Beppe Grillo si faccia dettare la linea da Giancarlo Cancellieri, il coordinatore dei deputati regionali grillini dell’Assemblea regionale siciliana?
Una cosa è regalare benemerenze e meriti agli attivisti siciliani che avevano contribuito al successo strepitoso nell’Isola, raddoppiando i voti delle regionali di ottobre dopo appena quattro mesi – ed un’altra farne un feticcio, una strada da imboccare anche a Roma mettendo in forse una strategia del ragno pensata con il guru Casaleggio ed altri pezzi da novanta che lavorano sotto traccia.
Una prova esemplare di questa parabola in discesa ce l’offre l’editoriale del Corriere della Sera, firmato dal direttore, Ferruccio De Bortoli, che nella sua analisi sul futuro incerto del Paese, si sofferma proprio sull’alleanza presunta dei grillini con il governo di centrosinistra. “Il Modello siciliano (sic!) che ha asociato il Movimento 5 Stelle all’incerta Presidenaza Crocetta ha avuto per ora un solo risultato”, scrive De Bortoli, “l’opposizione al radar americano di Niscemi, gettando alle ortiche accordi internazionali”.
Il direttore del Corriere non ha tutte le informazioni. Se è vero che c’è stata un eccesso di enfasi sulla presunta alleanza, è altrettanto vero che il feeling, che ora viene misconosciuto anche dai grillini per ragioni di forza maggiore, c’è stato eccome. Nessuno ricorda, tanto per fare un esempio, il voto favorevole dei deputati regionali del Movimento 5 Stelle, in Aula al Documento di programmazione economica e finanziaria. Ebbene, non c’è atto politico più impegnativo del bilancio in un’assemblea legislativa. Il voto favorevole o sfavorevole sui documenti finanziari, e il Dpef è propedeutico al bilancio, è la misura dell’alleanza parlamentare, la sua stella polare, il momento di convergenza maggiore. Il Dpef, infatti, traccia le linee di intervento del governo, denuncia le sue volontà, annuncia decisioni di lungo periodo.
E’ indubbio che i deputati del M5S abbiano deciso di votarlo per fare uscire da una grave empasse sia il governo che l’Assemblea senza assegnare al voto il significato che esso ha, ma è impossibile ignorare questo passaggio decisivo del cosiddetto modello siciliano.
Il capogruppo grillino non l’ha certo dimenticato, ma non ne ha fatto un patto di sangue, il gesto esemplare dell’alleanza politica. Sul rinnovo delle amministrazioni provinciali, i grillini, sono stati estremamente severi con il governo, sposando la causa dell’abolizione senza se e senza ma, in linea di collisione con Crocetta, che sugli enti intermedi ha una posizione più soft ancora non definita.
Il voto al Dpef, comunque, è arrivato dopo una serie di episodi che hanno visto il governatore e il suo cerchio magico, dialogare costantemente con il gruppo del M5S, a cominciare dall’elezione del Vice Presidente vicario dell’Ars, Venturino, a danno di una candidata del Pd.
Crocetta ha scelto il dialogo con il M5S piuttosto che un accordo, sottobanco ma non troppo, con il centrodestra.
Rinnegare tutto questo può essere utile ala vigilia della bagarre romana sul nuovo governo, ma trascura i fatti e non rende giustizia alle scelte fin qui compiute. Serve solo ad aumentare la confusione. Non solo a Palermo.

FAO: APPROVATE LINEE GUIDA CONTRO PESCA ILLEGALE

“Dopo anni di negoziati, i paesi hanno fatto un grosso passo avanti contro la , non dichiarata e non regolamentata – (IUU l’acronimo inglese) – una delle minacce più pericolose per una pesca che sia sostenibile e per le condizioni di vita di tutti coloro che da essa dipendono”: così l’Organizzazione per l’Agricoltura e l’Alimentazione delle Nazioni Unite () riferisce dell’approvazione, dopo oltre 5 anni di negoziati tra i paesi membri, delle Voluntary Guidelines for Flag State Performance ( volontarie per il comportamento degli Stati di bandiera).pescaillegale
Le linee guida internazionali, alla cui formulazione si è arrivati attraverso un processo di consultazioni guidato dalla FAO, puntano a ridurre la pesca IUU rendendo maggiormente responsabili i Paesi di bandiera – quei paesi che registrano i pescherecci e li autorizzano a battere la loro bandiera.
L’approvazione finale di questi provvedimenti è attesa alla prossima sessione della Commissione Pesca della FAO, che avrà luogo nel giugno 2014.
Le linee guida raccomandano modi per sollecitare, incoraggiare e aiutare gli Stati di bandiera a rispettare i loro doveri internazionali e gli obblighi relativi all’autorizzazione a battere bandiera, ed al controllo dei pescherecci. Le linee guida presentano anche le eventuali sanzioni in caso d’inadempienza.
Anche se non vi sono dati precisi, le informazioni a disposizione fanno ritenere che la pesca IUU nell’ultimo ventennio sia aumentata in modo vertiginoso e che oggi sia un fenomeno di dimensioni molto ampie.
Pescherecci europei i primi a far danni in Africa
Secondo l’ultimo rapporto (dicembre 2012) del gruppo ambientalista Environmental Justice Foundation (EFJ) le navi europee sono le principali responsabili delle attività di pesca illegale nelle acque dell’Africa Occidentale, in particolare al largo della Sierra Leone, dove si concentra il più alto livello di pesca illecita del mondo.
Il 37% del pesce catturato in Africa Occidentale è illegale perché preso in acque vietate: in 18 mesi EFJ ha registrato 252 operazioni di navi pirata. Inoltre il 90% dei pescherecci pesca con reti a strascico che devastano l’ambiente marino perché trascinano attrezzature pesanti lungo tutto il fondale.
In questo modo ogni anno la perdita globale di pesce oscilla tra i 6 e i 15 miliardi, conclude il rapporto.

Il "comune" da due mesi nel mirino. Più una riflessione che un editoriale. (con foto)

L'incendio di ieri sera (senza ombra di dubbio doloso), che ha distrutto due "Panda" del comune e un camion, è solo l'ultimo anello di una catena di episodi che partono dal 17 gennaio (incendio dei mezzi del geometra comunale Placido Sulfaro), passano attraverso il parziale incendio del carro attrezzi per arrivare sino a quanto è successo ieri sera. Senza voler entrare nel merito delle indagini che i carabinieri (pochi per quello che sta accadendo nell'isola) stanno conducendo viene spontaneo chiedersi: Chi? Perchè? C'è un collegamento tra questi episodi e se si quale? Un'azione contro l'amministrazione ? Contro l'operato dei vigili e/o dei dipendenti comunali e della Protezione civile? Siamo di fronte ad un "piromane" che ha preso di mira i mezzi della pubblica amministrazione o c'è dell'altro? Chi può trarre benefici da questi episodi?
Quesiti per i quali urge dare al paese, ai cittadini, una risposta.
Certo che le casse comunali "già piangenti" non possono fare fronte ad ulteriori spese per "ricomporre" il parco auto.
 Ma, al di là della perdita delle due auto, ci si rende conto che l'incendio del camion, sempre presente, e tempestivamente, nelle emergenze territoriali, rappresenta un grosso handicap per la macchina della Protezione civile comunale? In un territorio a rischio come il nostro è come "aver tagliato le gambe" ad eventuali opere di prevenzione e di pronto intervento.
Certo ci sono i privati, ma a che costo? Il comune "in rosso" può sopportare eventuali nuovi spese da destinare all'utilizzo di mezzi privati nelle emergenze?
Nelle foto: i mezzi incendiati fotografati stamane

Admnet Italia e comune di Lipari. Domani l'udienza. In "ballo" 1 milione e 800 mila euro (di Daniele Corrieri)

Debito certificato da ADMT Italia srl 1.200.000 unmilioneduecentomilaeuro! Chi è il debitore? Il Comune di Lipari!
Domani c’è l’udienza dove la stessa Admnet Itala srl sembra che dovrebbe chiedere un sequestro conservativo pari al debito più le spese e gli interessi  e il 50% in più per legge. Sostanzialmente se il Giudice accoglie la richiesta le casse del Comune si troverebbero un sequestro di oltre 1.800.000 Unmilione e ottocento mila €.
Sembra che il Comune avesse dato mesi fa disponibilità di chiudere a saldo e stralcio questa pendenza, ma successivamente dopo la disponibilità data di Admnet a questa transazione la stessa non ricevette risposta.
Suppongo che i Legali del Comune abbiano avuto  dei buoni motivi di non proporre un saldo e stralcio e sono certo che sanno il loro lavoro.
E se si fossero sbagliati che conseguenze avremmo se il giudice da ragione a admnet itala srl? Dissesto o tutti a casa?
Ricordo che di suo l’Admnet Italia srl qualche mese fa sequestro 80 mila € dalle casse della tesoreria del nostro Comune per precedenti azioni legali. Ovviamente fu pagata!
Speriamo che non accada la stessa cosa e che domani il Giudice abbia pietà di Noi!
Ma io mi fido degli avvocati del nostro Comune e sono certo che questa causa la vinceranno.
D. Corrieri

BERNAVA: ‘BASTA PROVINCE, PATTO SOCIALE COL GOVERNO’

“La cosa peggiore è tirare a campare o tenere un basso profilo, fare da spettatori mentre i partiti sono impegnati ad aggiustare i loro equilibri. Nessuno può tirarsi indietro, né governo, né parti sociali…”.
Maurizio Bernava, segretario regionale della Cisl, non le manda a dire. Non ha scelto un nemico da combattere, ma un obiettivo da perseguire.
“Tagliare i costi della politica è diventato un dovere morale, oltre che economico e sociale. Non è una invocazione di principio, né un semplice appello, ma un imperativo categorico, molto concreto.  Significa abolire le province, anzitutto. Il rinvio delle elezioni può essere accettato solo se serve a preparare una legge che abolisca le province. Altrimenti è un artifizio. I costi sono insopportabili, l’organizzazione  della pubblica amministrazione è carente. Dare un taglio alle province ha un valore strategico. Ma c’è dell’altro”.-
Che cosa ancora?
“Recepire il Decreto Monti, subito, sulle partecipate. Non solo le partecipate regionali, ma anche le municipalizzate. Occorre ristrutturarle, renderle produttive, efficienti e meno costose”.
Un programma vasto, segretario…
“No, una scelta semplice, ancorata ad una volontà politica. Il nostro interlocutore principale è il governo. A Crocetta diciamo che occorrono gesti forti e urgenti: Se il governo imbocca questa strada – abolizione delle provincie e ristrutturazione delle partecipate e municipalizzate – noi faremo la nostra parte”.
In concreto, che cosa significa?
“Significa che ci assumiamo le nostre responsabilità, che sosterremo il governo. La Cisl ha deciso di avviare una campagna di mobilitazione e di pressione, e apprezza le posizioni nette e ferme. Siamo pronti a sottoscrivere un patto sociale, purché non si giri attorno alle questioni. La crisi non lascia margini. O reagiamo, assumendoci le nostre responsabilità, o è la fine”.
Lei chiede scelte nette di cambiamento, si aspetta un coro unanime di consenso? Magari a parole…
“Giusto, ma quella che viviamo è un’altra storia. Il mio sindacato ne ha preso atto. Se il governo intraprende la strada virtuosa dell’abbattimento dei costi e delle riforme,  ci avrà al suo fianco, altrimenti…”
Che cosa è il patto sociale?
“Un’assunzione di responsabilità comune”
Basta il governo? Crocetta l’ha detto, non ho poteri eccezionali, da solo non posso cambiare il mondo.
“I partiti storici hanno tradito funzioni e compiti, non sono stati coerenti. E’ chiaro che intendiamo incalzare anche loro”.
Sull’abolizione delle province si sono registrati negli ultimi giorni atteggiamenti ambigui. Per esempio, il centrodestra a Roma, con l’eccezione della Lega, si è pronunciato per l’abolizione delle province, ma in Sicilia ha assunto una opposizione opposta.
“E’ vero, servono scelte nette, il taglio dei costi improduttivi è una priorità inderogabile. Non è solo una questione economica, lo ripeto”
Sono stati richiesti sacrifici tremendi ai cittadini, mentre si è rinviato o tergiversato sui costi della politica…
“E’ così, è venuta meno l’equità, la crisi l’hanno pagata i cittadini, soprattutto le fasce deboli. Noi facciamo proposte concrete. Non ci limitiamo a chiedere l’abolizione delle province, vogliamo che i comuni si concorzino per realizzare servizi; vogliamo provvedimenti che favoriscano la costituzione di Consorzi di comuni per offrire alle comunità risposte di qualità a bisogni primari. La Regione può innestare questo meccanismo virtuoso, purché lo voglia. Una Regione a Statuto speciale con un debito finanziario difficilmente recuperabile in pochi anni ha il dovere politico e morale di adottare decisioni inequivocabili di cambiamento,  eliminando i costi improduttivi della politica e dell’amministrazione”.
Volete spazzare via gli apparati, non le funzioni e le competenze?
“Vogliamo abolire le province, su questo non intendiamo offrire il fianco ad interpretazioni diverse. E lo stesso vale per le partecipate, non possono restare come sono. Se il governo imbocca questa strada, la Cisl è pronta ad assumersi le sue responsabilità. Un patto sociale nell’interesse della Sicilia”.

Foto di "qualche" Carnevale fa (di Massimiliano Errico)

Pubblica amministrazione e trasparenza (A. Sidoti)

E' ormai noto che da 1/1/2013 le pubbliche amministrazione "devono" pubblicare sul proprio sito nella sezione "trasparenza, valutazione e merito" (da noi solo trasparenza o meglio tentata trasparenza) tutti i pagamenti superiori a mille euro in formato aperto ed editabile.
I pagamenti sono quelli effettuati a qualsiasi titolo a partire dal 12/08/2012.
Sono pochi gli enti che ad oggi si sono allineati (su circa 1000 siti pubblici solo circa 30 risultano regolari e tra questi per lo più provincie). Ma questo non giustifica il mancato adempimento le cui sanzioni sono elevate.
Ma c'e un aspetto veramente delicato.
Per i beneficiari dei pagamenti la pubblicazione preventiva degli importi e' condizione "legale" (art.97 della costituzione) per efficacia del titolo di pagamento.
In poche parole se si tenta di aggirare la norma il pagamento diventa un fatto indebito (e va restituito),
Per tutelarsi i soggetti interessati (aziende ma non solo) devono segnalare l'inadempienza.
Insomma per i dirigenti delle amministrazioni pubbliche e per gli organi di controllo arrivano tempi duri in quanti questi rischiano "in proprio", infatti per loro può scattare la responsabilità patrimoniale e devono risarcire il danno.
Da noi la trasparenza e' un dettaglio di poco conto ma attenzione i rischi diventano sempre più elevati ed i cittadini sono sempre più attenti.
Angelo Sidoti

Come eravamo: L'indimenticabile "Za Catina (Tom)"

Auguri a...Giancarlo, Monica, Simona e Felice

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Giancarlo Puleo, Monica Feti, Simona Lo Presti e Felice Cortese
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. 
Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

domenica 3 marzo 2013

Incendio mezzi comunali a Canneto. I video dell'intervento dei pompieri

Ci scusiamo per la non eccelsa qualità dei video ma dovete considerare che abbiamo girato il tutto al buio e non con la consueta telecamera. In ogni caso una documentazione

Non se ne può più. In fiamme due Panda e un camion del comune a Canneto


Comune di Lipari ancora nel mirino di ignoti incendiari. Dopo il carro attrezzi dato alle fiamme all'interno del megaparcheggio una quindicina di giorni, l'incendio ai due mezzi del geometra comunale Placido Sulfaro, stasera, intorno alle 20  e 30, nell'ex macello-deposito comunale  di San Vincenzo a Canneto sono state date alle fiamme due Panda (Protezione civile e comune) e un camion Iveco (Protezione  civile). Le fiamme hanno lambito non causando danni un piccolo escavatore. L'incendio dei mezzi, il dolo è più che scontato considerando che gli stessi erano fermi da qualche giorno, è stato preceduto, stando a chi abita nelle vicinanze, da due fortissime esplosioni: come se all'interno del deposito fossero state lanciate delle bottiglie incendiarie. Non si esclude, ma questo si potrà sapere, dopo i rilievi in corso, che i mezzi prima fossero stati cosparsi di materiale infiammabile. Immediatamente si sono levate fiamme altissime e  fumo.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco (caposquadra Aurelio Coglitore) che, per entrare nel deposito, hanno dovuto tranciare  il lucchetto. Una volta dentro si sono attivati affinchè le fiamme non si propagassero al piccolo escavatore e all'immobile. Sul posto sono anche arrivati il sindaco Marco Giorgianni e il presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini. Il primo cittadino, visibilmente costernato, non ha voluto rilasciare alcun commento ma l'amarezza gliela si leggeva in volto. Rabbia e delusione anche tra l'ispettore di polizia municipale Agostino Portelli(responsabile della squadra di protezione civile), tra i suoi uomini prontamente accorsi e il responsabile dell'ufficio di protezione civile comunale Fiorella Restuccia.

I danni sarebbero stati ben più  consistenti se nell'area si fossero trovati parcheggiati i due nuovissimi fuoristrada della Protezione civile.
I carabinieri, giunti sul posto, hanno avviato le indagini"
Alla luce dei gravissimi episodi, di cui questo è l'ultimo, sembra davvero giunta l'ora di dare "un giro di vite" a tutto quanto sta accadendo e sta minando la pace di questa comunità



Ancora un incendio doloso ai danni del Comune.

Tre mezzi del Comune dati alle fiamme all'interno del deposito di San Vincenzo. Sul posto stanno lavorando i Vigili del Fuoco. Presente anche il sindaco Giorgianni. A breve il video e le foto.

Il presidente Crocetta da Giletti: "Domani aboliremo le Province"

"Domani aboliremo le Province. La Giunta approverà una proposta di legge, saremo la prima regione d'Italia che le abolirà per fare i liberi consorzi di Comuni". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, partecipando su RaiUno all'Arena di Massimo Giletti. Crocetta, dunque, sposa la linea del Movimento cinque stelle di Grillo, che ha bollato le Province come "inutili stipendifici" mentre il segretario del Pdl Angelino Alfano si dice pronto alle barricate per far votare a maggio i rinnovi delle Province.

Ricordando Cris Merlino (di Aldo Merlino)

Il ricordo di Francesca Basile degli zii Maria e Marcello

Oggi il mio pensiero va alla mia cara zia Maria e zio Marcello Lo Ricco scomparsi tutti e due il 3 marzo...non potrò mai dimenticarmi di loro, delle giornate trascorse insieme nella mia infanzia e gioventù, delle lunghe giocate a monopoli nelle serate d'inverno, dei valori di lealtà, onestà, generosità, altruismo, bontà, amore per la famiglia che hanno saputo trasmettere a noi nipoti, valori purtroppo oggi in via d'estinzione...mi mancate e ci mancate tanto...riposate in pace...vorrei che tutti quelli che hanno avuto il piacere di conoscerli oggi li ricordassero...
Francesca Basile

Vincono l'Eoliana e il Malfa. Nel calcio a 5 femminile vittoria della Ludica Lipari

Terza Categoria: Vittoria casalinga per 2 a 1 dell'Eoliana Lipari contro il S. Pietro. Le reti sono state realizzate nel finale da capitan Marino. Buona l'affluenza di pubblico.
Il  Malfa ha superato per 3 a 2 il Duilia.
Il Ramet ha battuto lo Scirocco Stromboli per 2 a 1
Nel calcio a cinque femminile vittoria per 3 a 2 delle ragazze della Ludica Lipari contro l'AICS calcio Messina

Siremar-CdI rende noto sciopero trasporti indetto per il 7 marzo da Filt Cgil, Fit Cisl, e Uiltrasporti

Siremar-CdI delle Isole comunica che le segreterie regionali siciliane di Filt Cgil, Fit Cisl, e Uiltrasporti hanno proclamato uno sciopero del personale amministrativo e marittimo per il prossimo 7 marzo che potrebbe avere riflessi sulla regolare programmazione dei servizi previsti nella stessa data.La società, rende comunque noto, che saranno garantiti i collegamenti minimi essenziali, visibili presso tutti i punti vendita

Via Quattropani a Pianoconte che disastro di strada. Che strada disastrata !

Riceviamo e pubblichiamo:
Queste sono le disastrose condizioni della via Quattropani a  Pianoconte, strada resa ormai impraticabile da numerose buche e solchi. Nonostante tutto però, dopo le dovute segnalazioni alle autorità competenti tutto tace…forse  si tratta di una strada secondaria non percorsa da chi si dovrebbe interessare di tutto ciò, quindi chi se ne frega!!

Richiedere un intervento (più volte sollecitato dai residenti) è il minimo.

Nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione

Nella Gazzetta ufficiale n. 30 del 5 febbraio 2013 sonostate pubblicate le nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. n. 254 del 16 novembre 2012).
Le indicazioni stabiliscono conoscenze, abilità e competenze che gli studenti devono acquisire a conclusione della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Così la scuola di base italiana - statale e paritaria - dispone finalmente di un documento unico che consente a tutte le comunità scolastiche di organizzare le attività educative e didattiche per conseguire l'insieme delle competenze fondamentali.
Il Decreto prevede anche la costituzione di un Comitato scientifico nazionale per l'attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell'insegnamento. Il Comitato sarà incaricato di indirizzare, sostenere e valorizzare le iniziative di formazione e di ricerca in modo da aumentare l'efficacia dell'insegnamento secondo gli obiettivi previsti dalle indicazioni e nel costante rapporto con le scuole e le loro esperienze. Nello specifico:
Art 1 comma 2 stabilisce:
Dall’A.S. 2012/2013, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo (primaria + media un grado) d’istruzione procedono all’elaborazione dell’offerta formativa avendo a riferimento in prima attuazione e con gradualità, le Indicazioni Nazionali contenute nel documento allegato, che è parte integrante del decreto.
Il comma tre della stessa art uno stabilisce: Limitatamente all’A.S.2012/2013, i collegi dei docenti utilizzeranno le parti delle predette indicazioni compatibili e coerenti con il piano dell’offerta formativa adottato, le esperienze maturate nell’ambito della situazione scolastica, le esigenze del territorio e le condizioni di fattibilità in cui la singola scuola opera. In merito a queste nuove disposizioni e indicazioni Nazionali e alla luce dell’istituzione a breve di un tavolo provinciale stabilito nelle priorità assessoriali di questa regione in materia scolastica, sono convinto che il piano di dimensionamento proposto dall’Assessorato P.I. regione Sicilia, nel proseguimento dovrà essere ritoccato perché molte scuole della Sicilia non sono a norma con il miglioramento continuo dell’insegnamento per ES: il plesso di Lipari centro, incompleto di scuola media, grosso handicap per acquisire conoscenze, abilità e competenze a conclusione del percorso infanzia-scuola primaria- media di primo grado. 

In fede
 prof. Bartolo Pavone

Spettacolare mareggiata a Pollara (Salina) Foto di Alessandra Alizzo

"Strategia contro Cdi". La Compagnia presenta esposto

“Dal primo agosto assistiamo a una precisa strategia tesa ad ostacolare il rilancio della nostra impresa. Compagnia delle Isole a riguardo ha già presentato un dettagliato esposto all’autorità giudiziaria contro questo disegno posto in essere da alcune società di cabotaggio marittimo con il concorso di pubblici amministratori e apparati vari finalizzato ad eliminare dal mercato il nuovo scomodo concorrente”. Lo afferma la Siremar-Compagnia delle isole.“L’impressione è che l’ingresso nel mercato del cabotaggio marittimo di un nuovo soggetto che in regime di concorrenza cerca di acquisire nuove quote di mercato – è il sospetto – possa turbare gli equilibri che nel tempo si erano creati. Forse qualcuno teme che Compagnia delle Isole, diversamente dalla vecchia Siremar, possa partecipare alle gare pubbliche indette dalla Regione Sicilia per l’attribuzione dei contributi regionali (circa 80 milioni di euro per anno) per lo svolgimento delle cosiddette tratte sociali?”.
Per la società che assicura anche i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori, “tutte queste attività denigratorie, ben orchestrate”, potrebbero avere, “una unica regia”. Conclude l’azienda: “Riconosciamo che la flotta ereditata appena quattro mesi addietro necessiti di alcuni interventi manutentivi. E siamo consapevoli che, a causa di alcuni problemi legati alla passata scarsa manutenzione sulla flotta si siano registrati disservizi agli utenti. Ma proprio per questo abbiamo avviato un programma ben definito sia di manutenzione che di sostituzione di alcuni mezzi”, avendo provveduto, peraltro, alla capitalizzazione della società per ulteriori venti milioni di euro e all’approvazione di un piano industriale che prevede investimenti per oltre trenta milioni.

Le Eolie e le date storiche (a cura del dottor Pino La Greca)


3 marzo 1892
Fuoco sui coatti
Il 3 marzo 1892 a seguito di una decisione del direttore della colonia dei confinati coatti, Monachesi, si verificò un gravissimo fatto di sangue, una strage.
La cronaca più estesa degli avvenimenti è narrata dal coatto politico, il socialista, Ettore Croce: “Anche per i preposti all’ordine pubblico la vita a Lipari si presentava assai dura in quanto ogni rilassatezza nella sorveglianza dava luogo a delle sommesse difficili ad essere represse senza l’uso della forza. Questo continuo stato di allarme aveva determinato un accentuato nervosismo nel carattere di ciascuno. La tensione portò ad un grave episodio verificatosi il 3 marzo 1892, episodio che destò negli isolani una grande impressione mista a raccapriccio. Erano state concesse in quel periodo ai coatti solo quattro ore di libertà giornaliera al mattino, per cui essi ritennero di ravvisare che la ragione del provvedimento fosse quella di tenerli al Castello dopo la distribuzione del sussidio onde costringerli a spendere il sussidio ricevuto solo in una cantina colà esistente e che ritenevano godesse la protezione delle autorità della colonia. Fu per tale causale che un giorno la quasi totalità dei coatti si riunì nella zona di Marina Corta ed alla tromba suonata in ora straordinaria per la ritirata a passo di corsa, non fu dato il dovuto ascolto.
Il Direttore della colonia, a seguito di ciò, fece sbarrare tutti gli sbocchi delle vie adiacenti a Marina Corta dalle guardie, dai carabinieri e dai soldati, facendoli ad un dato segnale di tromba scagliare sopra i coatti che vennero tempestati di pugni, calci, sciabolate, e per la reazione di alcuni, numerosi furono i colpi di pistola esplosi contro gli ammutinati. Fu un vero e proprio massacro nel corso del quale i feriti furono numerosissimi. Il capitano comandante il presidio, reiteratamente invitato, reiteratamente rifiutò di ordinare il fuoco ai suoi soldati; un tenente fece, di motu proprio, aprire le fila, per dare agio a quei poveretti di fuggire; ma la caccia continuò, per ore, in tutto il Paese. La ferocia e la libidine del sangue erano arrivati a tanto che, non avendo più coatti da ferire, alcune guardie (storico!) si dettero a sventrare, a sciabolate, cani e cagne. Coloro che si distinsero nella repressione furono il direttore Monachesi, il noto brigadiere Bonocore (ironia dei nomi) ed il maresciallo dei R. C., Ferrer. Ai responsabili dell’ammutinamento, moltissime ed assai gravi furono le condanne inflitte dall’autorità giudiziaria, mentre altre punizioni, pure assai pesanti, furono date allo stesso Direttore della colonia.”
La notizia viene pubblicata sui quotidiani nazionali il 7 marzo; la Gazzetta Piemontese scrive: “dispacci da Messina annunciano disordini avvenuti nella colonia dei coatti a Lipari. vi sarebbero vari feriti, finora però non risulta che vi siano stati morti. La causa dei disordini deve ricercarsi nei disoccupati, negli ubriaconi della colonia, i quali non volevano osservare un ordinanza vietante l’uscita in certe ore per rendere meno facili le evasioni”.
Qualche dato sui feriti viene citato dall’On. Imbriani nella seduta della Camera dei Deputati del 14 marzo 1892, che parla di sessanta feriti di cui venti gravi.
Presso l’anagrafe del Comune di Lipari nelle giornata del 3 marzo 1892 non sono registrati decessi; gli unici due casi, registrati presso l’ospedale, nel corso del mese, precisamente il 16 ed il 19 marzo, riguardano rispettivamente, un tale Silvi Gaspare, di anni 51, di professione facchino, nato a Pontedera e Luigi Galvagno di anni 36, facchino, nato in Provincia di Torino, probabilmente feriti gravemente durante gli scontri.
(tratto da: La Lunga Notte di Lipari, Giuseppe La Greca, Ed. Centro Studi Eoliano, 2010).

Auguri a...Isabella, Vitina, Michela, Sabina e Roberto

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Isabella Libro, Vitina Guarini, Michela Boccardo, Sabina Sarpi e Roberto Favaloro
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. 
Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

sabato 2 marzo 2013

Carnevale eoliano 2013: Foto di Luana Zaia

Liquidi fognari riversati sulla Marina Garibaldi. Si tratterebbe, invece, di acque bianche


Abbiamo ricevuto segnalazioni circa  lo sversamento di liquidi (ritenuti fognari) sulla  Marina Garibaldi di Canneto a partire dalle ore 12  di stamani.
Per avere chiara la situazione ci siamo recati sul posto (in contemporanea è stata fermata una pattuglia della polizia municipale in transito) e ci è stato riferito dal diretto interessato che si trattava di acque bianche provenienti dall'area circostante e che, ogni volta che piove, attraverso una canalizzazione, difettosa, finiscono nel tombino che si stava svuotando (vedi foto). In caso contrario il troppo pieno avrebbe fatto riversare il tutto nella sua struttura. Problematica già evidenziata più volte e ribadita, anche in questa occasione, alla polizia municipale. 

Viaggiano anche i mezzi veloci ma non mancano le proteste per lo stop alla nave delle 18 e 30 di ieri

Pausa nelle avverse condizioni meteomarine e da e verso l'arcipelago eoliano si muovono anche i mezzi veloci. 
Ma  non mancano le prese di posizione per il mancato collegamento di ieri sera che la nave delle 18 e 30 (Compagnia delle isole) avrebbe dovuto effettuare verso Vulcano-Lipari. Una nostra lettrice- a tal proposito- ci ha scritto" ieri siamo rimasti bloccati a Milazzo con la motivazione che non si poteva attraccare a Lipari.. ma da Lipari verso Milazzo(fino alle 18) sono arrivati 3 aliscafi. Vorrei spiegato da chi lo sa..la differenza fra sbarco e imbarco passeggeri". 
Noi abbiamo chiesto informazioni ci è stato riferito "che la risacca a Sottomonastero non permetteva l'attracco e che si rischiava l'incolumità dei passeggeri e di danneggiare il natante".
Ci piace pensare agli avventurosi viaggi di tanti anni fa con mare in tempesta e..altro che risacca! Ma erano altri tempi e forse...come dice un nostro amico...altri uomini! 

Mentri u miedicu studia , u malatu si nni va !


                               Dutturi,  u sceccu mia sta mali ‘un voli caminari !
                               Tu scerca di nù  sfurzàri, e fallu  arripusari !

                              Dutturi, u sceccu mia si sforza , ma a tratti nun mi ragghia !
                             ‘Un’è nenti di gravi , prova a canciari a pagghia !

                              Dutturi, u sceccu mia si sforza , ma ‘un ci attisa !
                              Aiutalu cu viagra, quannu ci puorti a spisa !

                              Dutturi, u sceccu  ‘un’havi forza, fa scilecca !
                              Ahh! Po capitari a tutti, forsi ‘un ci piasci a scecca !

                             Dutturi, u sceccu  vasci  arriedu , si stasci annichiliennu !
                             Sta calmu, sarà curpa  da scecca ca invesci u sta strudiennu !

                             Dutturi, u sceccu  perdi forza di pilu da mantella !
                             Uhmm! Bruttu signu ! ‘Un’è ca vinni l’ura, i fari a murtadella !

                             Dutturi, u sceccu da vucca  jetta forza i bavi !
                             Ma mu sa diri, stu sceccu, quantu cazzu d’anni havi ??

                             Dutturi, passaru già du misi ca iò vaiu sbattiennu,
                             e mentri tu va studiannu,.u sceccu u staiu pirdiennu !

                                 di Giovanni  Giardina         Lipari -02-03-2013-

Canneto..Mareggiata a Calandra


Carnevale eoliano 2013: Foto di Luana Zaia

MUSOTTO CHOC: ”LE PROVINCE? VANNO ABOLITE”

di Giuseppe Bianca -
Sono diventate in queste ore, “l’antistress” della politica italiana , come le palline che si stringono nelle mani. Favorevoli o contrari. Dentro o fuori. Tutto pare dipendere, all’improvviso, dal loro destino. Piccole, brutte ed insignificanti, come gli anatroccoli della favola, importanti , necessarie, da rivalutare. Ma di chi si parla? Ma come, delle Province. Il cui vero torto è forse quello di essere rimaste a metà strada, nè carne nè pesce, e di vivere una dimensione difficile, all’interno di un momento di confusione ed incertezza epocale. Ma, dentro un dibattito , fatto al solito con le consuete regole del si o del no, con poca profondità e molta contingenza, alza la mano uno che le Province le conosce bene.
Francesco Musotto, uno che sta a Palazzo Comitini, come Orlando sta al Comune di Palermo.
“Le Province sono inutili, vanno abolite. Per come sono concepite. Per quello che non riescono più a garantire in termini di produttività , e soprattutto in relazione ai costi. Sono pletoriche e costose…”.
Il suo mi pare un linguaggio da “citoyen”, più che uomo della politica…
“Proprio perché ho vissuto dentro la politica e soprattutto dentro la Provincia, posso affermarlo con tranquillità. Oggi la gente cerca trasparenza, rigore, magari lo fa con argomenti sommari ed è poco lucida, ma occorre chiedersi perché, di chi è la colpa, se siamo a questo punto”.
Presidente mi sembra più grillino di Beppe Grillo…
“Il mio è un punto di vista disinteressato e neutro. Non sono più interessato ad un partito politico, ma per tornare alla Provincia, chi amministra deve essere in grado di fornire risposte, ed invece oggi questo ente è un cimitero degli elefanti, serve da parcheggio per chi vuol rimanere attaccato alle poltrone”.
Qualcosa mi dice che lei non intende tornarci, ma non ci vorrà far credere che l’unica età dell’oro a Palazzo Comitini sia stata la sua?
Io, potrò apparire anche immodesto, ma mi sono inventato un modo di interpretare la Provincia nel territorio. Posso esserci riuscito o non esserci. Sono legato al ricordo del prof. Lorello, un grande consigliere, a Tommaso Romano. Ho anche “lanciato “ una generazione che si è affermata . Da Sammartano a Bignardelli , da Scelta a Pirillo, Marcello Caruso… Il Palermo in seria A aveva la scritta Palermo Provincia turistica…”.
Ci saranno stati anche errori?
“Tanti, ma rimpianti nessuno. Avevo un contatto costante con i Sindaci, abbiamo cercato di dare una dimensione dignitosa a molte questioni. Certo in qualche caso, non ci siamo riusciti”.
Presidente se le province sono inutili, quelle poche competenze, dalla viabilità all’edilizia scolastica, converrà che non sono secondarie?
“Bisognerà farle diventare strutture periferiche. I centri di spesa della regione sono più che sufficienti. In tempi di spending review, il risparmio è una necessità, non si può interpretare, come un metodo o una filosofia”.
Dopo di me, quindi, più o meno, il diluvio, mi pare di capire.
“Io non sono più a Palazzo Comitini dal 2008, se altri non sono stati in grado di farlo notare, non è certo colpa mia…”.
Quindi lei consiglia al governatore di andare avanti e di anticipare il governo nazionale sulla strada dell’abolizione?
“Decisamente. Oggi è tempo di coraggio, non di mezze misure”.

Grillo: sì a un governo Pd-PdL. Poi frena (gazzettadelsud.it)

"Se il Pd di Bersani e il Pdl di Berlusconi proponessero un cambiamento immediato della legge elettorale, l'abolizione dei rimborsi dei costi della campagna elettorale e al massimo due legislature per ogni deputato, noi sosterremmo naturalmente, subito un governo del genere. Ma non lo faranno mai". Lo dice Grillo al settimanale tedesco Focus.
"Loro bleffano soltanto - ha aggiunto - per prendere più tempo". Il leader del M5S ha poi ribadito: "Io do ai partiti ancora sei mesi, e poi è finita qui". "Poi non potranno più pagare le pensioni e gli stipendi pubblici", ha aggiunto. Nell'intervista, di cui è stata diffusa una anticipazione, Grillo dice: "Saremo schiacciati non dall'euro ma dai nostri debiti. Se gli interessi salgono a 100 miliardi all'anno siamo morti. Non c'é alternativa". "Se compro le azioni di una società che fallisce sono sfortunato. Ho rischiato e perduto", spiega. "Se le condizioni non cambiassero l'Italia vorrebbe lasciare l'euro e tornare alla lira", si legge nell'anticipazione. 
La precisazione di Beppe Grillo, messa nera su bianco in calce all'intervento di ieri dal titolo 'Il mercato delle vacche del Pd', arriva dopo un'intervista al settimanale tedesco Focus in cui il leader del Movimento 5 Stelle sembrava aprire a un governo Pd-Pdl per fare alcune riforme. Nessuna apertura, ribadisce invece Grillo: "Il M5S non darà la fiducia a nessun governo".
Una proposta, quella del comico genovese, che evidenzia la strategia dell’ex comico: restare fuori dai giochi per poter ulteriormente usufruire del consenso elettorale dopo quello che verrebbe visto come un “inciucio” tra i partiti di destra e di sinistra. E arrivare così a Palazzo Chigi, dopo le prossime elezioni, senza concorrenti che gli possano sbarrare la strada. 
"Dico no ai governissimi e vedo difficile che Grillo sostenga o faccia nascere un governo del Pd. E credo che sarebbe sbagliato blandire parlamentari o offrire presidenze, si dimostrerebbe di non aver capito la natura del Movimento". Così, in una intervista al Corriere della Sera l'ex segretario dei democratici Walter Veltroni, secondo il quale dopo l'esito delle urne "l'unica strada è un governo nato dall'iniziativa del presidente della Repubblica, che senza una maggioranza precostituita vada in Parlamento a cercare il consenso su un programma di riforme", a partire da "legge elettorale e riduzione del peso della politica". 
Per Veltroni "questo voto precipita l'Italia in una situazione che negli ultimi cinquant'anni c'é stata solo due volte", con il rapimento di Aldo Moro del marzo '78 e con la crisi valutaria del '92, e, sottolinea, in questi due periodi "la recessione non c'era". "Questo voto - aggiunge - è stata la tempesta perfetta. Ci consegna un Paese in cui non c'é maggioranza possibile e per chi ama la storia la crisi di Weimar nacque esattamente così ". E "se non si capisce che questo è il tempo più difficile della storia italiana non si mette a fuoco il problema". Veltroni non vuole "gettare la croce" addosso a Bersani per l'insuccesso elettorale, e invita a non concentrarsi sui nomi di possibili nuove guide del partito. Il Pd, sottolinea, non deve "chiudersi" ora ma deve invece "ritrovare la sua vocazione originaria" perché "un partito democratico non è semplicemente progressista, è qualcosa di molto più aperto e radicale: è un partito che assume su di sé elementi di rottura con il passato, che si batte per una politica lieve". (re.on.)

La scuola di Stromboli sarà intestata a Bergman-Rossellini

L'edificio scolastico dell'isola di Stromboli sarà intestato a Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. La coppia nel 1948 grazie al film "Stromboli" contribui' a far consocere nel mondo l'isola eoliana. 
Lo ha deciso la locale circoscrizione presieduta da Carlo Lanza.

Calcio a 5. Rinviata la gara della Ludica

A causa delle condizioni meteo avverse e le alluvioni nella zona del catanese,la partita tra Ludica Lipari e Futsal Puntese,che doveva svolgersi quest'oggi al Freeland Club di Lipari, alle ore 15,00,e' stata rinviata a data da destinarsi

CROCETTA E LE CONSULENZE: RIPARTE LA MACCHINA DELLE NOMINE

di Miriam Di Peri -
Lo aveva promesso e lo ha fatto. Rosario Crocetta aveva assicurato lo stop alle nomine in campagna elettorale. E, in effetti, per settimane intere sulla pagina dei consulenti della Regione non è stato inserito alcun esperto esterno all’amministrazione. Ma archiviata l’estenuante fase di campagna elettorale, ecco comparire i nomi dei componenti della cabina di regia regionale che coordinerà le attività degli enti locali aderenti al “Patto dei sindaci”, fortemente voluto dalla comunità europea.
A farne parte, il coordinatore Antonello Pezzini e i componenti Rosario Lanzafame e Salvatore Lupo. Per i tre supervisori, un contributo di 4.131,66 euro lordi ciascuno, da oggi, 1 marzo, fino al 30 aprile 2013.
Imprenditore del settore tessile, Pezzini è inoltre docente di Economia e gestione delle imprese all’Università di Bergamo, nonché docente del Master in diritto d’impresa del Sole 24 Ore e giornalista pubblicista.
Lanzafame è invece ordinario di sistemi per l’energia e l’ambiente all’università di Catania, mentre Salvatore Lupo è un docente di lingue e culture europee e nel biennio 2010/12 ha ricoperto il ruolo di consulente all’ufficio di rappresentanza di Bruxelles.

Eolie. Viaggia solo il traghetto della Compagnia delle isole

Eolie praticamente isolate. L'unico mezzo che sta rompendo l'isolamento di Vulcano e Lipari (non si dispera di raggiungere anche Salina) è il traghetto della Compagnia delle isole partito da Milazzo alle 9,05 e che a bordo, oltre ai mezzi, circa 120 passeggeri, molti dei quali bloccati da ieri nella città mamertina.
AGGIORNAMENTO: Il traghetto sta raggiungendo anche Salina