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lunedì 4 marzo 2013

Il "comune" da due mesi nel mirino. Più una riflessione che un editoriale. (con foto)

L'incendio di ieri sera (senza ombra di dubbio doloso), che ha distrutto due "Panda" del comune e un camion, è solo l'ultimo anello di una catena di episodi che partono dal 17 gennaio (incendio dei mezzi del geometra comunale Placido Sulfaro), passano attraverso il parziale incendio del carro attrezzi per arrivare sino a quanto è successo ieri sera. Senza voler entrare nel merito delle indagini che i carabinieri (pochi per quello che sta accadendo nell'isola) stanno conducendo viene spontaneo chiedersi: Chi? Perchè? C'è un collegamento tra questi episodi e se si quale? Un'azione contro l'amministrazione ? Contro l'operato dei vigili e/o dei dipendenti comunali e della Protezione civile? Siamo di fronte ad un "piromane" che ha preso di mira i mezzi della pubblica amministrazione o c'è dell'altro? Chi può trarre benefici da questi episodi?
Quesiti per i quali urge dare al paese, ai cittadini, una risposta.
Certo che le casse comunali "già piangenti" non possono fare fronte ad ulteriori spese per "ricomporre" il parco auto.
 Ma, al di là della perdita delle due auto, ci si rende conto che l'incendio del camion, sempre presente, e tempestivamente, nelle emergenze territoriali, rappresenta un grosso handicap per la macchina della Protezione civile comunale? In un territorio a rischio come il nostro è come "aver tagliato le gambe" ad eventuali opere di prevenzione e di pronto intervento.
Certo ci sono i privati, ma a che costo? Il comune "in rosso" può sopportare eventuali nuovi spese da destinare all'utilizzo di mezzi privati nelle emergenze?
Nelle foto: i mezzi incendiati fotografati stamane

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