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lunedì 4 marzo 2013

FAO: APPROVATE LINEE GUIDA CONTRO PESCA ILLEGALE

“Dopo anni di negoziati, i paesi hanno fatto un grosso passo avanti contro la , non dichiarata e non regolamentata – (IUU l’acronimo inglese) – una delle minacce più pericolose per una pesca che sia sostenibile e per le condizioni di vita di tutti coloro che da essa dipendono”: così l’Organizzazione per l’Agricoltura e l’Alimentazione delle Nazioni Unite () riferisce dell’approvazione, dopo oltre 5 anni di negoziati tra i paesi membri, delle Voluntary Guidelines for Flag State Performance ( volontarie per il comportamento degli Stati di bandiera).pescaillegale
Le linee guida internazionali, alla cui formulazione si è arrivati attraverso un processo di consultazioni guidato dalla FAO, puntano a ridurre la pesca IUU rendendo maggiormente responsabili i Paesi di bandiera – quei paesi che registrano i pescherecci e li autorizzano a battere la loro bandiera.
L’approvazione finale di questi provvedimenti è attesa alla prossima sessione della Commissione Pesca della FAO, che avrà luogo nel giugno 2014.
Le linee guida raccomandano modi per sollecitare, incoraggiare e aiutare gli Stati di bandiera a rispettare i loro doveri internazionali e gli obblighi relativi all’autorizzazione a battere bandiera, ed al controllo dei pescherecci. Le linee guida presentano anche le eventuali sanzioni in caso d’inadempienza.
Anche se non vi sono dati precisi, le informazioni a disposizione fanno ritenere che la pesca IUU nell’ultimo ventennio sia aumentata in modo vertiginoso e che oggi sia un fenomeno di dimensioni molto ampie.
Pescherecci europei i primi a far danni in Africa
Secondo l’ultimo rapporto (dicembre 2012) del gruppo ambientalista Environmental Justice Foundation (EFJ) le navi europee sono le principali responsabili delle attività di pesca illegale nelle acque dell’Africa Occidentale, in particolare al largo della Sierra Leone, dove si concentra il più alto livello di pesca illecita del mondo.
Il 37% del pesce catturato in Africa Occidentale è illegale perché preso in acque vietate: in 18 mesi EFJ ha registrato 252 operazioni di navi pirata. Inoltre il 90% dei pescherecci pesca con reti a strascico che devastano l’ambiente marino perché trascinano attrezzature pesanti lungo tutto il fondale.
In questo modo ogni anno la perdita globale di pesce oscilla tra i 6 e i 15 miliardi, conclude il rapporto.

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