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venerdì 9 gennaio 2009
TIRRENIA: CARONIA (UILT), DA MATTEOLI SOLO PROMESSE E APPROSSIMAZIONE
Roma, 9 gen - Il Governo deve trovare una soluzione coordinata ed equilibrata per l'intero settore dei trasporti.Lo chiede il segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia, affermando che ''non si possono trovare soluzioni, come giustamente fatto, per Alitalia e nessuna soluzione per Tirrenia, come invece ingiustamente ed irresponsabilmente, per mano del ministro Matteoli si continua a fare''.Il sindacalista lamenta in particolare il fatto di aver chiesto, per Tirrenia, a Bruxelles, una propora della convenzione per un solo anziche' tre: ''uno sbaglio imperdonabile - precisa Caronia - a cui occorre trovare un rimedio''.''Desidero ringraziare sinceramente i sindaci, gli amministratori e le popolazioni delle isole minori della Sicilia per il loro significativo contributo alla vertenza Siremar nell'ambito piu' generale della vertenza del Gruppo Tirrenia - aggiunge il sindacalista -. Ritengo tuttavia doveroso evidenziare che quanto e' emerso nell'incontro di ieri tra il ministro Matteoli ed i sindaci delle isole minori non ci tranquillizza per niente. E' stata trovata, nella migliore delle ipotesi e sperando che la reiterata promessa del Ministro di reperire i 46 milioni di euro necessari per assicurare gli attuali servizi per tutto il 2009, diventino realta', una aleatoria soluzione che sposta solamente di un anno il problema''.
TIRRENIA: D’ALIA (UDC), “NON BASTANO RASSICURAZIONI GOVERNO”. Vero nodo è privatizzazione Siremar
COMUNICATO STAMPA
TIRRENIA: D’ALIA (UDC), “NON BASTANO RASSICURAZIONI GOVERNO”
“Per risolvere la questione della Siremar non bastano le rassicurazioni di massima del Governo sull’avvio di tavoli tecnici, né la garanzia di coperture finanziarie per continuare i servizi nell’anno in corso, peraltro con l’utilizzo improprio dei Fondi Fas. Sul vero nodo della questione, ovvero l’esclusione della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, non è stata spesa una parola dal ministro Matteoli, segno della volontà precisa del Governo di andare avanti con un processo sbagliato che colpisce gli abitanti delle isole minori e cancella il principio costituzionale della continuità territoriale”. E’ quanto dichiara, in una nota il presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia. “Ancora oggi – aggiunge D’Alia - si stanno verificando proteste sui traghetti, segnale di una forte preoccupazione della gente per le sorti della società e delle isole minori. Stupisce che, nonostante la grande partecipazione e il tono pacifico delle proteste, le Forze dell’Ordine stiano procedendo all’identificazione di centinaia di onesti cittadini, condizionando una manifestazione di dissenso del tutto legittima”.
Ufficio Stampa
Gruppo Udc
Senato della Repubblica
TIRRENIA: D’ALIA (UDC), “NON BASTANO RASSICURAZIONI GOVERNO”
“Per risolvere la questione della Siremar non bastano le rassicurazioni di massima del Governo sull’avvio di tavoli tecnici, né la garanzia di coperture finanziarie per continuare i servizi nell’anno in corso, peraltro con l’utilizzo improprio dei Fondi Fas. Sul vero nodo della questione, ovvero l’esclusione della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, non è stata spesa una parola dal ministro Matteoli, segno della volontà precisa del Governo di andare avanti con un processo sbagliato che colpisce gli abitanti delle isole minori e cancella il principio costituzionale della continuità territoriale”. E’ quanto dichiara, in una nota il presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia. “Ancora oggi – aggiunge D’Alia - si stanno verificando proteste sui traghetti, segnale di una forte preoccupazione della gente per le sorti della società e delle isole minori. Stupisce che, nonostante la grande partecipazione e il tono pacifico delle proteste, le Forze dell’Ordine stiano procedendo all’identificazione di centinaia di onesti cittadini, condizionando una manifestazione di dissenso del tutto legittima”.
Ufficio Stampa
Gruppo Udc
Senato della Repubblica
Laurana ancora "occupato". Prosegue il consiglio comunale a bordo
Come già anticipato ieri sera l'esito dell'incontro che i sindaci delle isole minori siciliane hanno avuto al Ministero dei Trasporti non ha soddisfatto la minoranza del consiglio comunale di Lipari, parte dei cittadini e del comitato di protesta.
Questi chiedono che gli impegni presi vengano trasformati in atti scritti e in attesa di ciò continuano a bloccare e a presidiare nel porto di Sottomonastero a Lipari il traghetto “Laurana” della Siremar dove è in corso una seduta permanente del consiglio comunale.
Sul traghetto ieri notte, intorno ale 23,00, non appena rientrato da Roma è salito il sindaco di Lipari Mariano Bruno che ha illustrato(vedi foto a destra) quanto accaduto ed ottenuto a Roma. Ha anche evidenziato, così come d'altronde fatto dagli altri primi cittadini isolani, la soddisfazione per le risposte date dal Ministro Matteoli pur lasciando ampia facoltà ai cittadini di continuare la protesta.
Nel pomeriggio, a bordo del “Laurana”, si terrà una assemblea pubblica.
Nel pomeriggio, a bordo del “Laurana”, si terrà una assemblea pubblica.
Conigli.Pensierino sull'evento del giorno, anzi della notte di LINO NATOLI
(LINO NATOLI) Ieri sera, mentre stavo nel mio ufficio a Sottomonastero, ho sentito un gran vociare che proveniva dal piazzale e dall'interno della nave Laurana occupata dai manifestanti. Prima grida confuse, poi più chiaramente si poteva udire un ritmato ed inquietante “conigli, conigli”. Non ho capito a chi fosse rivolto, ma la cosa mi ha incuriosito: cosa poteva essere successo da istigare la folla ad assegnare pubblicamente un titolo così poco onorevole? Poi, siccome le cose vanno capite sin dall'inizio, e siccome ogni parola deve avere un significato, mi sono documentato sul senso di quell'appellativo.
Chi è un coniglio? Wikipedia mi viene in soccorso dicendomi che coniglio, nome scientifico Oryctolagus cuniculus, è un leporide. Appena nato è privo di pelo, sta con gli occhi chiusi e dipende totalmente dai genitori. E' un roditore, riconoscibile dagl'incisivi pronunciati e si riproduce con proverbiale fertilità. Ma qui vanno aggiunte alcune osservazioni che la credenza popolare ci suggerisce. Il coniglio è un animale timido (non parla quasi mai in pubblico), di più, pauroso (preferisce commentare in privato con i suoi simili). Ha troppi nemici naturali (i cacciatori d'imbroglioni), quindi propenso a starsene ben rintanato (nei bar). Lascia il suo buco solo per nutrirsi, ma al primo fruscio fugge ignominosamente. Eppure è recentemente diventato anche un buon animale da compagnia (al bar appunto). I bambini lo amano perchè fa tenerezza, di fronte ad un coniglio nano che saltella per casa a nessuno verrebbe in mente di metterlo in forno (chiedergli di dimettersi dalla sua carica di animale da compagnia per diventare pranzo della domenica). Eppure ieri una folla irrequieta sembrava inseguire conigli saltellanti con la ferma intenzione di prenderli per le lunghe orecchie (altra caratteristica dei leporidi). Non è ovviamente successo niente, quando sono salito sul piazzale per dare un'occhiata era già tutto finito. Di conigli nemmeno l'ombra. Rimaneva quella moltitudine di persone che pure i conigli li apprezza, li ama, li sceglie, li adotta, li elegge a proprio simbolo salvo poi lamentarne i difetti e tentare di mangiarseli. Da oggi i conigli tornano a saltellare liberi tra i campi, i cacciatori ripongono ogni malevola intenzione. I bar (pardon!), le tane si ripopolano, tutto torna come prima. Forse non ho capito bene, forse il popolo urlava “consigli” anziché conigli. Non so. Però è triste, ma capisco i conigli che degli uomini non si fidano per nulla.
Chi è un coniglio? Wikipedia mi viene in soccorso dicendomi che coniglio, nome scientifico Oryctolagus cuniculus, è un leporide. Appena nato è privo di pelo, sta con gli occhi chiusi e dipende totalmente dai genitori. E' un roditore, riconoscibile dagl'incisivi pronunciati e si riproduce con proverbiale fertilità. Ma qui vanno aggiunte alcune osservazioni che la credenza popolare ci suggerisce. Il coniglio è un animale timido (non parla quasi mai in pubblico), di più, pauroso (preferisce commentare in privato con i suoi simili). Ha troppi nemici naturali (i cacciatori d'imbroglioni), quindi propenso a starsene ben rintanato (nei bar). Lascia il suo buco solo per nutrirsi, ma al primo fruscio fugge ignominosamente. Eppure è recentemente diventato anche un buon animale da compagnia (al bar appunto). I bambini lo amano perchè fa tenerezza, di fronte ad un coniglio nano che saltella per casa a nessuno verrebbe in mente di metterlo in forno (chiedergli di dimettersi dalla sua carica di animale da compagnia per diventare pranzo della domenica). Eppure ieri una folla irrequieta sembrava inseguire conigli saltellanti con la ferma intenzione di prenderli per le lunghe orecchie (altra caratteristica dei leporidi). Non è ovviamente successo niente, quando sono salito sul piazzale per dare un'occhiata era già tutto finito. Di conigli nemmeno l'ombra. Rimaneva quella moltitudine di persone che pure i conigli li apprezza, li ama, li sceglie, li adotta, li elegge a proprio simbolo salvo poi lamentarne i difetti e tentare di mangiarseli. Da oggi i conigli tornano a saltellare liberi tra i campi, i cacciatori ripongono ogni malevola intenzione. I bar (pardon!), le tane si ripopolano, tutto torna come prima. Forse non ho capito bene, forse il popolo urlava “consigli” anziché conigli. Non so. Però è triste, ma capisco i conigli che degli uomini non si fidano per nulla.
Mons. La Piana: questi tagli sono ingiustificabili. L'arcivescovo a sostegno della vertenza
«Con questa lettera desidero rendermi presente non solo con la preghiera, ma anche con un intervento ufficiale a sostegno delle comunità delle Isole Minori tutte, ed in particolare delle comunità eoliane affidatemi come Pastore, per le problematiche che stanno attraversando negli ultimi giorni».
Così comincia una lettera dell'arcivescovo metropolita mons. Calogero La Piana sulla vertenza Siremar. «Mi riferisco al discusso, quanto discutibile taglio ai trasporti marittimi da e per le Isole Eolie. Tali modalità di risparmio che lo Stato vuole attuare non sono comprensibili, viste le difficoltà che gli abitanti delle isole affrontano giornalmente, a motivo della loro peculiare situazione. I collegamenti marittimi sono l'unico modo che queste comunità hanno per poter continuare a vivere».
«Sono questi, infatti, – prosegue l'arcivescovo– che assicurano i diritti fondamentali agli abitanti quali la salute, l'istruzione e – primo tra tutti – il diritto a vivere. La già debole situazione economica che lo Stato attraversa ed in particolare le Regioni del Mezzogiorno, come la Sicilia e quindi le Isole minori, sarebbe definitivamente messa in ginocchio in modo irreversibile. La sospensione o il ridimensionamento del vettore di stato, quale è la Siremar, provocherebbe un danno irrimediabile sia dal punto di vista economico, sia occupazionale che sociale».
«Non si può pensare che una serena riorganizzazione dei servizi, che dovrà portare ad una maggiore efficienza e ad un equilibrio tra le spese e servizi dovuti, debba passare per un'immediata e drastica chiusura della compagnia. Già molte sono state le situazioni che in questi anni hanno colpito le Isole Eolie e che ancora oggi sono in assenza di dovute risposte. Non possiamo e non dobbiamo pensare che tutti debba ricondursi al mero guadagno economico. La continuità territoriale necessaria ad assicurare lo sviluppo di un territorio, ma ancor prima la crescita della comunità deve essere garantita dallo Stato».
Conclusione: « Faccio appello a quanti rivestono ruoli di responsabilità all'interno di questo problema, perché operino scelte sagge e prudenti per scongiurare danni di ogni genere e promuovere con le giuste decisioni i territori isolani espressione di vita, di cultura, di storia e di tradizioni, uniche nel loro genere e patrimonio oggi dell'umanità».
Così comincia una lettera dell'arcivescovo metropolita mons. Calogero La Piana sulla vertenza Siremar. «Mi riferisco al discusso, quanto discutibile taglio ai trasporti marittimi da e per le Isole Eolie. Tali modalità di risparmio che lo Stato vuole attuare non sono comprensibili, viste le difficoltà che gli abitanti delle isole affrontano giornalmente, a motivo della loro peculiare situazione. I collegamenti marittimi sono l'unico modo che queste comunità hanno per poter continuare a vivere».
«Sono questi, infatti, – prosegue l'arcivescovo– che assicurano i diritti fondamentali agli abitanti quali la salute, l'istruzione e – primo tra tutti – il diritto a vivere. La già debole situazione economica che lo Stato attraversa ed in particolare le Regioni del Mezzogiorno, come la Sicilia e quindi le Isole minori, sarebbe definitivamente messa in ginocchio in modo irreversibile. La sospensione o il ridimensionamento del vettore di stato, quale è la Siremar, provocherebbe un danno irrimediabile sia dal punto di vista economico, sia occupazionale che sociale».
«Non si può pensare che una serena riorganizzazione dei servizi, che dovrà portare ad una maggiore efficienza e ad un equilibrio tra le spese e servizi dovuti, debba passare per un'immediata e drastica chiusura della compagnia. Già molte sono state le situazioni che in questi anni hanno colpito le Isole Eolie e che ancora oggi sono in assenza di dovute risposte. Non possiamo e non dobbiamo pensare che tutti debba ricondursi al mero guadagno economico. La continuità territoriale necessaria ad assicurare lo sviluppo di un territorio, ma ancor prima la crescita della comunità deve essere garantita dallo Stato».
Conclusione: « Faccio appello a quanti rivestono ruoli di responsabilità all'interno di questo problema, perché operino scelte sagge e prudenti per scongiurare danni di ogni genere e promuovere con le giuste decisioni i territori isolani espressione di vita, di cultura, di storia e di tradizioni, uniche nel loro genere e patrimonio oggi dell'umanità».
Trasporti: I nostri articoli sulla Gazzetta del sud di oggi(1)
Lo sciopero generale ha paralizzato ogni attività in tutto l'Arcipelago
La rabbia in piazza contro chi «vuol farci tornare indietro»
La rabbia in piazza contro chi «vuol farci tornare indietro»
Salvatore Sarpi
Protesta forte, vibrante e civile doveva essere e così è stato. I cittadini delle Eolie hanno risposto alla grande all'appello lanciato dal comitato per i trasporti e dalle quattro municipalità eoliane e, rivendicando diritti legittimi e sanciti dalla Costituzione, così come dalle norme comunitarie, hanno posto in essere una partecipatissima manifestazione, accompagnata da uno sciopero generale che ha bloccato ogni attività. Tutto si è fermato: dalle attività commerciali a quelle di ristorazione, dagli alberghi alle scuole, dai distributori di carburante sino ai venditori ambulanti di pesce o di frutta e verdura. Proteste e rivendicazioni, portate sulle strade principali dell'isola di Lipari, sul porto e poi sin dentro il traghetto “Laurana” da oltre 2.500 persone(tantissimi e particolarmente attivi i giovani e gli studenti), ma che ha investito tutti da Salina a Vulcano, da Panarea a Stromboli, da Filicudi ad Alicudi, alla remota Ginostra. Avevano chiesto man forte i primi cittadini eoliani che a Roma dovevano incontrare il ministro Matteoli e così è stato. Messe da parte le “beghe” politiche, vere o presunte responsabilità (vi sarà tempo per parlarne e capirne di più), tutti si sono stretti a tutti. Con un unico obiettivo: non tornare indietro di quarantanni, non perdere il diritto alla mobilità, dare la possibilità alle giovani generazioni di continuare a vivere in queste isole senza ricorrere ad una nuova emigrazione frutto di una dissennata politica di chi da un lato alletta gli imprenditori locali ad aprire nuove strutture ricettive e dall'altra “taglia” i mezzi che consentono ai turisti di raggiungere le isole e popolare quelle strutture. Il corteo, snodatosi da Sottomonastero, ha visto in prima fila i gonfaloni dei quattro comuni eoliani di Lipari, Leni. Malfa e Santa Marina Salina, gli amministratori e i consiglieri comunali, i componenti del comitato di protesta per i trasporti e, come anticipato, una marea di cittadini. Una massa forte e decisa che ha poi atteso l'arrivo in porto del traghetto “Laurana”, proveniente da Milazzo e che rientra tra i mezzi che si vorrebbero “scippare” alle Eolie, per salire pacificamente a bordo, per una occupazione, fatta coincidere con i lavori non stop del consiglio comunale di Lipari allargato ai cittadini. Il tutto in attesa delle notizie provenienti da Roma. Una “occupazione” che ha vissuto due momenti particolarmente intensi in coincidenza con la diffusione della notizia che i sindaci si erano incatenati a Roma(accolta con un forte applauso) e del collegamento telefonico a viva voce con il quale il sindaco Mariano Bruno ha portato a conoscenza di tutti quello che era stato il risultato dell'incontro con il ministro Matteoli. Una comunicazione che ha portato nello stesso tempo una certa serenità ma anche la convinzione e la determinazione a non abbassare la guardia sino a quando non vi saranno fatti concreti. Una “guardia non abbassata” che si è fissata come primo impegno quello di non abbandonare il traghetto sino a quando il sindaco Mariano Bruno non giungerà a Lipari per relazionare su quanto emerso in sede ministeriale. Per chiudere una riflessione e una considerazione di un cittadino che ha preso parte ai “moti” contro i mafiosi a Filicudi e contro lo “scippo”(tentato) del Piero della Francesca. “Le Eolie oggi hanno ritrovato gli eoliani”. Salvatore Sarpi
Trasporti: I nostri articoli sulla Gazzetta del sud di oggi
Si è concluso all'insegna dell'ottimismo l'incontro tra il ministro Matteoli, una delegazione di sindaci delle Isole minori e deputati regionali
Ripristinati i collegamenti della Siremar
Convocato un tavolo tecnico per il 20 gennaio. L'assessore Bufardeci: l'emergenza ora è finita
Salvatore Sarpi
La giornata romana, iniziata con i sindaci delle isole minori siciliane incatenati davanti al ministero dei Trasporti, è terminata all'insegna dell'ottimismo ma "a guardia sempre alzata", dopo quanto emerso dall'incontro con il ministro Altero Matteoli. Il governo assicura il proseguimento dei collegamenti per le isole minori della Sicilia: Matteoli ha infatti annunciato che chiederà alla Siremar di mantenere i collegamenti con le isole in attesa che un tavolo tecnico di cui faranno parte dicastero, Tirrenia, Regione siciliana e sindaci, convocato per il 20 gennaio, troverà una soluzione definitiva.
Dunque la Siremar continuerà a navigare, almeno sino alla fine del 2009, nei mari delle isole minori siciliane e nella tratta che separa le Eolie da Napoli, saranno trovati i 46 milioni di euro necessari per mantenere immutati gli itinerari orari del vettore pubblico verso queste piccole ma importanti realtà, si avvierà un tavolo tecnico per pianificare sia l'immediato ma anche e, principalmente, il futuro.
Un tavolo tecnico che-come auspicato da Mariano Bruno, sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia- possa porre tra gli argomenti da affrontare anche lo scorporo della Siremar dalla Tirrenia.
Sono questi i risultati portati a casa, ma che ovviamente dovranno essere trasformati da parole in fatti concreti, dai sindaci delle isole minori siciliane che, unitamente all'assessore regionale Titti Bufardeci, al sottosegretario Reina, ai deputati regionali Giuseppe Buzzanca e Salvino Caputo ed ai deputati nazionali Giuseppe Fallica ed Enzo Garofalo, hanno incontrato a Roma Matteoli.
Il ministro, tra l'altro, ha preso l'impegno, oltre che di sostenere in sede comunitaria la proroga, di comunicare immediatamente alla Siremar la prosecuzione dell'attività di navigazione oltre il più che famoso 14 gennaio. Lo stesso ministro avrà un incontro sulla tematica Siremar con il presidente Silvio Berlusconi e con il sottosegretario Gianni Letta.
«Le risorse per garantire i servizi- ha affermato il vicepresidente della Regione Titti Bufardeci- sono disponibili. Si tratta di 46 milioni di euro, somme aggiuntive che il ministro Matteoli farà in modo che vengano assegnate alle esigenze dei servizi per le isole minori prima che ad altre destinazioni. Una scelta logica, anche tenuto conto che si tratte di risorse attinte dai Fas, i fondi aree sottoutilizzate, e quindi destinati alla Regione».
«L'emergenza - ha continuato il vice presidente della Giunta Lombardo- è superata. Adesso, dobbiamo puntare ad un assetto stabile dei collegamenti marittimi per le isole minori siciliane. E per questo Matteoli ha assunto l'impegno di tentare la carta, anche in sede comunitaria,di una ulteriore proroga. Questo auspicato maggior lasso di tempo, potrà consentire allo Stato di definire, insieme alla Regione siciliana e ai sindaci, una programmazione stabile dei collegamenti marittimi per il prossimo futuro,a partire da quelli già realizzati dalla Regione siciliana. La riunione di oggi segna una svolta – ha concluso Bufardeci - perchè agli impegni e agli sforzi che la Regione compie per lo sviluppo dei territori degli arcipelaghi, finalmente si potrà sommare la sinergia che deriva dall'impegno che il Ministro Matteoli ha assunto».
«Non possiamo che ritenerci soddisfatti dell'esito dell'incontro ma il sindacato manterrà alta l'attenzione sulla vertenza che riguarda il mantenimento dei servizi e dei livelli occupazionali, fino a che non verranno trovate tutte le risposte ai problemi dei collegamenti marittimi siciliani», commenta il segretario regionale della Fit Cisl Marittimi Franco Lo Bocchiaro. «Fondamentale sarà la reazione di Bruxelles sugli aiuti di Stato alla Siremar, in sede europea infatti nel recente passato l'Italia non ha ottenuto le risposte attese ».
Ripristinati i collegamenti della Siremar
Convocato un tavolo tecnico per il 20 gennaio. L'assessore Bufardeci: l'emergenza ora è finita
Salvatore Sarpi
La giornata romana, iniziata con i sindaci delle isole minori siciliane incatenati davanti al ministero dei Trasporti, è terminata all'insegna dell'ottimismo ma "a guardia sempre alzata", dopo quanto emerso dall'incontro con il ministro Altero Matteoli. Il governo assicura il proseguimento dei collegamenti per le isole minori della Sicilia: Matteoli ha infatti annunciato che chiederà alla Siremar di mantenere i collegamenti con le isole in attesa che un tavolo tecnico di cui faranno parte dicastero, Tirrenia, Regione siciliana e sindaci, convocato per il 20 gennaio, troverà una soluzione definitiva.
Dunque la Siremar continuerà a navigare, almeno sino alla fine del 2009, nei mari delle isole minori siciliane e nella tratta che separa le Eolie da Napoli, saranno trovati i 46 milioni di euro necessari per mantenere immutati gli itinerari orari del vettore pubblico verso queste piccole ma importanti realtà, si avvierà un tavolo tecnico per pianificare sia l'immediato ma anche e, principalmente, il futuro.
Un tavolo tecnico che-come auspicato da Mariano Bruno, sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia- possa porre tra gli argomenti da affrontare anche lo scorporo della Siremar dalla Tirrenia.
Sono questi i risultati portati a casa, ma che ovviamente dovranno essere trasformati da parole in fatti concreti, dai sindaci delle isole minori siciliane che, unitamente all'assessore regionale Titti Bufardeci, al sottosegretario Reina, ai deputati regionali Giuseppe Buzzanca e Salvino Caputo ed ai deputati nazionali Giuseppe Fallica ed Enzo Garofalo, hanno incontrato a Roma Matteoli.
Il ministro, tra l'altro, ha preso l'impegno, oltre che di sostenere in sede comunitaria la proroga, di comunicare immediatamente alla Siremar la prosecuzione dell'attività di navigazione oltre il più che famoso 14 gennaio. Lo stesso ministro avrà un incontro sulla tematica Siremar con il presidente Silvio Berlusconi e con il sottosegretario Gianni Letta.
«Le risorse per garantire i servizi- ha affermato il vicepresidente della Regione Titti Bufardeci- sono disponibili. Si tratta di 46 milioni di euro, somme aggiuntive che il ministro Matteoli farà in modo che vengano assegnate alle esigenze dei servizi per le isole minori prima che ad altre destinazioni. Una scelta logica, anche tenuto conto che si tratte di risorse attinte dai Fas, i fondi aree sottoutilizzate, e quindi destinati alla Regione».
«L'emergenza - ha continuato il vice presidente della Giunta Lombardo- è superata. Adesso, dobbiamo puntare ad un assetto stabile dei collegamenti marittimi per le isole minori siciliane. E per questo Matteoli ha assunto l'impegno di tentare la carta, anche in sede comunitaria,di una ulteriore proroga. Questo auspicato maggior lasso di tempo, potrà consentire allo Stato di definire, insieme alla Regione siciliana e ai sindaci, una programmazione stabile dei collegamenti marittimi per il prossimo futuro,a partire da quelli già realizzati dalla Regione siciliana. La riunione di oggi segna una svolta – ha concluso Bufardeci - perchè agli impegni e agli sforzi che la Regione compie per lo sviluppo dei territori degli arcipelaghi, finalmente si potrà sommare la sinergia che deriva dall'impegno che il Ministro Matteoli ha assunto».
«Non possiamo che ritenerci soddisfatti dell'esito dell'incontro ma il sindacato manterrà alta l'attenzione sulla vertenza che riguarda il mantenimento dei servizi e dei livelli occupazionali, fino a che non verranno trovate tutte le risposte ai problemi dei collegamenti marittimi siciliani», commenta il segretario regionale della Fit Cisl Marittimi Franco Lo Bocchiaro. «Fondamentale sarà la reazione di Bruxelles sugli aiuti di Stato alla Siremar, in sede europea infatti nel recente passato l'Italia non ha ottenuto le risposte attese ».
giovedì 8 gennaio 2009
Vicenda Siremar. La Regione non ce la racconta giusta
(Ossservatorio Sicilia) Secondo l’Assessore Bufardeci, nella riunione di oggi con il Ministro dei Trasporti Matteoli, il governo avrebbe dato garanzie circa la continuità dei servizi marittimi da e per le Isole minori della Sicilia.
Secondo Bufardeci è stato ottenuto il mantenimento dei servizi attuali e nessuna interruzioni ci sarà da 15 gennaio in poi.
Nulla sul fatto che la Regione è inadempiente ad una legge dello stato perché non ha attivato l’acquisizione del totale partecipazione dallo stato come previsto espressamente previsto dal comma 3 dell’articolo 57 della legge n. 133 del 6 agosto 2008 che così recita:
“Su richiesta delle regioni interessate, da effettuarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’intera partecipazione detenuta dalla Società Tirrenia di Navigazione S.p.A. nelle società Caremar - Campania Regionale Marittima S.p.A., Saremar - Sardegna Regionale Marittima S.p.A., Toremar - Toscana Regionale Marittima S.p.A., Siremar - Sicilia Regionale Marittima S.p.A. è trasferita, a titolo gratuito, rispettivamente alle regioni Campania, Sardegna, Toscana, Sicilia”».
Qualunque sia il risultato dell’incontro che certamente, alla luce della legge in questione non può che essere temporaneo, ancora una volta la Regione Siciliana, o meglio il governo e la casta politica non hanno saputo fare gli interessi dell’Isola e dei Siciliani. L’auspicato maggior lasso di tempo che l’intervento ministeriali produrrà, non sarà per assumersi il carico della partecipazione alle società in questione e quindi rispondere direttamente dei servizi e dei disservizi, ma, secondo Bufardeci, servirà a consentire allo Stato di definire, insieme alla Regione siciliana e ai sindaci, una programmazione stabile dei collegamenti marittimi per il prossimo futuro,a partire da quelli già realizzati dalla Regione siciliana nel rispetto delle normative comunitarie, con un impegno a carico del bilancio regionale di oltre cinquanta milioni di euro l’anno.
Ben poca cosa per la classe politica siciliana.
Secondo Bufardeci è stato ottenuto il mantenimento dei servizi attuali e nessuna interruzioni ci sarà da 15 gennaio in poi.
Nulla sul fatto che la Regione è inadempiente ad una legge dello stato perché non ha attivato l’acquisizione del totale partecipazione dallo stato come previsto espressamente previsto dal comma 3 dell’articolo 57 della legge n. 133 del 6 agosto 2008 che così recita:
“Su richiesta delle regioni interessate, da effettuarsi entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’intera partecipazione detenuta dalla Società Tirrenia di Navigazione S.p.A. nelle società Caremar - Campania Regionale Marittima S.p.A., Saremar - Sardegna Regionale Marittima S.p.A., Toremar - Toscana Regionale Marittima S.p.A., Siremar - Sicilia Regionale Marittima S.p.A. è trasferita, a titolo gratuito, rispettivamente alle regioni Campania, Sardegna, Toscana, Sicilia”».
Qualunque sia il risultato dell’incontro che certamente, alla luce della legge in questione non può che essere temporaneo, ancora una volta la Regione Siciliana, o meglio il governo e la casta politica non hanno saputo fare gli interessi dell’Isola e dei Siciliani. L’auspicato maggior lasso di tempo che l’intervento ministeriali produrrà, non sarà per assumersi il carico della partecipazione alle società in questione e quindi rispondere direttamente dei servizi e dei disservizi, ma, secondo Bufardeci, servirà a consentire allo Stato di definire, insieme alla Regione siciliana e ai sindaci, una programmazione stabile dei collegamenti marittimi per il prossimo futuro,a partire da quelli già realizzati dalla Regione siciliana nel rispetto delle normative comunitarie, con un impegno a carico del bilancio regionale di oltre cinquanta milioni di euro l’anno.
Ben poca cosa per la classe politica siciliana.
GAROFALO: IL GOVERNO NON ABBANDONERA' LE ISOLE MINORI
«Le isole minori non verranno abbandonate dal Governo, anzi. Attraverso l’impegno del ministro Matteoli per un aumento dell’attuale dotazione finanziaria di ulteriori 40 milioni di euro sarà possibile offrire quel sistema di efficienza indispensabile per le attività dei residenti».
L’on. Vincenzo Garofalo (Pdl), componente della commissione trasporti, ha commentato così l’incontro di oggi tra il ministro Matteoli e il vicepresidente della regione Sicilia Bufaderci al quale hanno preso parte anche una rappresentanza dei parlamentari regionali e i sindaci delle isole minori. «Non ci sarà alcuna sospensione dei servizi – ha dichiarato Garofalo al termine del vertice – e il ministro ha già convocato per il prossimo 20 gennaio un tavolo tecnico affinchè tutte le istanze trovino risposte concrete. L’Europa ci dà indicazioni precise che seguiremo e la razionalizzazione dei servizi è un piano necessario. Ma tutte le isole minori, tra linee sovvenzionate dallo Stato, quelle finanziate dalle Regioni e gli operatori privati, avranno i servizi utili a garantire lo sviluppo di tutte le attività».
L’on. Vincenzo Garofalo (Pdl), componente della commissione trasporti, ha commentato così l’incontro di oggi tra il ministro Matteoli e il vicepresidente della regione Sicilia Bufaderci al quale hanno preso parte anche una rappresentanza dei parlamentari regionali e i sindaci delle isole minori. «Non ci sarà alcuna sospensione dei servizi – ha dichiarato Garofalo al termine del vertice – e il ministro ha già convocato per il prossimo 20 gennaio un tavolo tecnico affinchè tutte le istanze trovino risposte concrete. L’Europa ci dà indicazioni precise che seguiremo e la razionalizzazione dei servizi è un piano necessario. Ma tutte le isole minori, tra linee sovvenzionate dallo Stato, quelle finanziate dalle Regioni e gli operatori privati, avranno i servizi utili a garantire lo sviluppo di tutte le attività».
CAPODICASA(PD), TRASPORTI "PROBLEMA SOLAMENTE RINVIATO"
“Esprimiamo solidarieta’ agli amministratori e ai cittadini delle isole minori della Sicilia che continuano le loro giuste proteste contro i tagli dei collegamenti marittimi”. Lo dice Angelo Capodicasa, deputato del Partito Democratico, commentando l’esito dell’incontro tenutosi al Ministero delle Infrastrutture. “La riunione di oggi al ministero delle Infrastrutture non fa altro che rinviare la soluzione al tavolo tecnico che si terra’ il prossimo 20 gennaio. Ci auguriamo che a quella riunione prenda parte il Ministro Tremonti che con la Finanziaria ha ridotto i fondi producendo i tagli ai collegamenti marittimi e si faccia chiarezza sulle risorse realmente disponibili. Stupisce l’euforia dell’assessore regionale ai Trasporti - continua Capodicasa - anche se sono destinati alla Regione, utilizzare i fondi del FAS per servizi ordinari per la mobilita’ e’ una ‘bestemmia’. L’assessore Bufardeci accettando con entusiasmo si deve rendere conto che sta accettando che venga compiuto un atto contrario gli interessi della Sicilia. Il servizio va sostenuto, -conclude il parlamentare- il giusto diritto delle isole minori alla continuita’ territoriale va finanziato con fondi ordinari e non sottraendo risorse agli investimenti per le infrastrutture”.
Trasporti: Impedita la partenza del "Laurana". "La maggioranza scappa" dichiara Fonti e la lascia, insieme a Megna.
Forte tensione nel porto di Sottomonastero a Lipari. All'annuncio del comandante del "Laurana" di mollare gli ormeggi in direzione Napoli è scattata la protesta di un gruppo di cittadini che ne ha impedito la partenza, posizionandosi sul portellone laterale. I carabinieri stanno procedendo alla loro identificazione.
In tale contesto si deve registrare l'annuncio del consigliere comunale Gesuele Fonti, rimasto a presidiare la nave. "Da questa sera- ha affermato- il gruppo consiliare de "Il Faro" lascia questa maggioranza che "scappa"(ndr il riferimento è alla mancata presenza in questo frangente a bordo del mezzo di colleghi che sostengono l'amministrazione Bruno e di assessori) e ci pone in difficoltà con i cittadini". Il gruppo del "Faro" è composto da Fonti e Megna.
Trasporti Eolie: Comitato per i trasporti non soddisfatto prosegue stato di agitazione
Il Comitato di agitazione isolano, legato ai collegamenti marittimi, alla luce di quanto appreso a conclusione dell’incontro di giovedì 8 gennaio 2009 a Roma; non ritenendosi assolutamente soddisfatto dei risultati , prosegue , a tempo indeterminato lo stato di agitazione con ulteriori occupazione di navi ed aliscafi. La decisione anche in ottemperanza alla volontà della massiccia maggioranza degli eoliani e di buona parte del consiglio comunale.
TIRRENIA: FEDERMAR-CISAL, ALTA ADESIONE ALLO SCIOPERO
Sta avendo successo, in particolare sulla tratta Napoli-Palermo e ritorno, nelle linee di traghetti per le Eolie con la Siremar e nei collegamenti Sud e Nord della Sardegna della Saremar, lo sciopero nazionale di 36 ore, indetto dalla Federmar-Cisal nel Gruppo Tirrenia. “La protesta - spiega Alessandro Pico, segretario generale della Federmar-Cisal - e’ rivolta contro la politica seguita dal Governo per la privatizzazione della flotta pubblica con atti che stanno provocando un forte dissenso delle Regioni e la rivolta dei Comuni isolani interessati ai collegamenti marittimi che con la sospensione di tali servizi vedono calpestato il diritto costituzionale dei propri cittadini alla mobilita’ e alla continuita’ territoriale”. La Federmar- Cisal e i lavoratori chiedono al Governo l’attivazione di un tavolo permanente di confronto “per seguire le fasi della privatizzazione e nel contempo per definire gli aspetti e gli strumenti di carattere sociale a tutela dei lavoratori, in particolare di quelli che rischieranno di perdere il posto di lavoro, dal momento che nel settore marittimo non esiste ne’ cassa integrazione guadagni e ne’ altro tipo di ammortizzatore sociale che non sia l’identita’ di disoccupazione”
Sicilia/ Siremar, Villari: Oggi passo avanti che va finalizzato
Con l'incontro di oggi sulla drammatica situazione dei collegamenti con le isole minori è stato fatto un significativo passo avanti, che va ulteriormente finalizzato: è importante che tutti gli attori, le istituzioni, le imprese e le autorità territoriali collaborino in maniera positiva per sbloccare una vicenda fondamentale per la vita e le attività delle isole minori, patrimonio comune e prezioso del nostro Paese, protetto dall'Unesco". Lo dichiara il senatore del gruppo Misto Riccardo Villari.
Per Villari "alla luce della drammatica vicenda dei collegamenti marittimi in Sicilia e dell'istruttoria avviata dall'antitrust sui collegamenti marittimi nei Golfi di Napoli e Salerno, per l'ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza, è indispensabile una cooperazione bipartisan per salvaguardare un comparto vitale della nostra economia e - conclude - dare risposte urgenti ai residenti che chiedono di poter continuare a vivere e lavorare serenamente".
Per Villari "alla luce della drammatica vicenda dei collegamenti marittimi in Sicilia e dell'istruttoria avviata dall'antitrust sui collegamenti marittimi nei Golfi di Napoli e Salerno, per l'ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza, è indispensabile una cooperazione bipartisan per salvaguardare un comparto vitale della nostra economia e - conclude - dare risposte urgenti ai residenti che chiedono di poter continuare a vivere e lavorare serenamente".
TIRRENIA: FALLICA (PDL), A ROMA BUONA POLITICA PER LA SICILIA
“L’obiettivo che ci eravamo prefissati con l’incontro di oggi e’ stato raggiunto: i collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue isole minori sono salvi e con essi il diritto costituzionale della continuita’ territoriale”. Lo afferma l’onorevole siciliano del Pdl, Pippo Fallica, segretario di presidenza della Camera, che questa mattina ha partecipato a Roma all’incontro tra il ministro Altero Matteoli, l’assessore siciliano ai trasporti Titti Bufardeci e i sindaci delle isole minori. Per l’esponente politico “solo con la partecipazione di tutti gli attori (Tirrenia, Regione siciliana e sindaci delle isole minori) sara’ possibile affrontare e risolvere le problematiche legate ai collegamenti marittimi.
Le rinunce e i disaggi patiti dai cittadini, le battaglie di legalita’ e di sensibilizzazione dei sindaci delle isole minori della Sicilia e l’impegno concreto dei molti parlamentari siciliani, non sono caduti nel vuoto. Oggi a Roma si e’ fatta buona politica per la Sicilia”.
Le rinunce e i disaggi patiti dai cittadini, le battaglie di legalita’ e di sensibilizzazione dei sindaci delle isole minori della Sicilia e l’impegno concreto dei molti parlamentari siciliani, non sono caduti nel vuoto. Oggi a Roma si e’ fatta buona politica per la Sicilia”.
TIRRENIA: BUZZANCA, GRAZIE MATTEOLI PER ATTENZIONE SU SICILIA
“Un sincero ringraziamento al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, per il forte segnale di attenzione verso le problematiche delle Isole minori della Sicilia. Da lui oggi non e’ venuto solo un mero impegno a ricercare concrete soluzioni condivise con le realta’ locali e con la Regione ai problemi legati alla continuita’ territoriale con la Sicilia ma anche, e questo va particolarmente sottolineato, una non usuale sensibilita’ per i residenti stabili nelle Isole minori. Quelle persone che con la loro presenza ed attivita’ svolta durante l’intero arco dell’anno consentono a questo inestimabile patrimonio paesaggistico e culturale, che ci e’ invidiato da tutto il mondo, di esprimere le sue potenzialita’ contribuendo all’economia dell’intera Regione nei periodi di grande afflusso turistico”. Lo afferma il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, per il quale “riconoscere questo dato significa avere profonda consapevolezza delle questioni che vanno fronteggiate anche al di la’ delle attuali emergenze. E’ una visione di largo respiro che tutti i partecipanti all’incontro hanno apprezzato e di cui siamo grati al ministro”.
Russo e Siragusa: Sostegno e vicinanza ai cittadini delle isole minori siciliane"
"Esprimiamo pieno sostegno e vicinanza ai cittadini delle isole siciliane che in queste ore protestano in difesa dei propri diritti". Lo dicono Tonino Russo e Alessandra Siragusa, parlamentari del Pd siciliano."Sulla vicenda - sottolineano i parlamentari - abbiamo presentato una interpellanza urgente nella quale si chiedel'istituzione di un tavolo tecnico di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali e locali, i rappresentanti delleforze politiche e sociali ed il ministro Tremonti. Il ministro dell´Economia è artefice dei tagli e causa dei problemi e delle proteste:adesso ci auguriamo che cambi rotta rinnovando la convenzione con la Siremar fino al 2012 come previsto dalla Finanziaria del 2006 delGoverno di centrosinistra.
Chiediamo con forza - si legge nell'interpellanza - lo scorporo di Siremar da Tirrenia e la contestuale costituzione di una nuova società, come avvenuto nei giorni scorsi nella regione Campania".
Chiediamo con forza - si legge nell'interpellanza - lo scorporo di Siremar da Tirrenia e la contestuale costituzione di una nuova società, come avvenuto nei giorni scorsi nella regione Campania".
Trasporti: La presa di posizione di Leoluca Orlando
Il portavoce dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo oggi ha presentato alla Camera un'interrogazione urgente ai ministri Matteoli e Scajola sull'annunciata privatizzazione della flotta pubblica della compagnia marittima Tirrenia e contro il blocco dei collegamenti con le isole minori in Sicilia. «Isolare ulteriormente chi al Sud e in Sicilia ha invece bisogno di buoni collegamenti con il resto del territorio nazionale ed europeo -dice Orlando- suona come disprezzo per le loro ambizioni di crescita; per questo è sacrosanta la protesta di quei sindaci delle isole Eolie che denunciano il taglio dei collegamenti con il resto del territorio. Italia dei Valori manifesta tutta la propria solidarietà ai sindaci delle isole che hanno avviato variegate forme di protesta nei confronti della miope gestione dei trasporti promossa e avallata al livello nazionale e regionale. Un ennesimo schiaffo per l'economia e il turismo siciliano. La Regione Sicilia –conclude Orlando- sia partigiana degli interessi del proprio territorio; il governo nazionale, invece di discriminare il Mezzogiorno, cominci a pensare all'Italia come a un paese da unire e collegare meglio».
BUFARDECI, "ABBIAMO SALVATO I COLLEGAMENTI SIREMAR"
(PIERO MESSINA) “Abbiamo ottenuto il mantenimento degli attuali livelli di servizio. Non ci sarà alcuno stop per il 2009 sui collegamenti resi dal vettore di Stato Siremar, da e per le isole minori siciliane. Il Ministro Matteoli ha assicurato che garantirà, in sede comunitaria, la proroga. Inoltre Matteoli ha accettato la richiesta che ho formulato a nome del governo regionale, di istituire un tavolo tecnico che si occupi della definizione dei servizi che la Siremar dovrà effettuare”.
Lo sostiene il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai trasporti, Titti Bufardeci, che questa mattina ha incontrato a Roma - insieme al sottosegretario Reina, al presidente della IV com missione Ars, Salvino Caputo, e ai sindaci delle isole minori - il ministro Altero Matteoli. “Le risorse per garantire i servizi sono disponibili. Si tratta di 46 milioni di euro, somme aggiuntive che il ministro Matteoli farà in modo che vengano assegnate alle esigenze dei servizi per le isole minori prima che ad altre destinazioni. Una scelta logica, anche tenuto conto che si tratte di risorse attinte dai Fas, i fondi aree sottoutilizzate, e quindi destinati alla regione”. “L'emergenza è superata. Adesso, dobbiamo puntare ad un assetto stabile dei collegamenti mar it timi per le isole minori siciliane. E per questo, Matteoli ha assunto l'impegno di tentare la carta, anche in sede comunitaria, di una ulteriore proroga. Questo auspicato maggior lasso di tempo, potrà consentire allo Stato di definire, insieme alla Regione siciliana e ai sindaci, una programmazione stabile dei collegamenti marittimi per il prossimo futuro,a partire da quelli già realizzati dalla Regione siciliana nel rispetto delle normative comunitarie, con un impegno a carico del bilancio regionale di oltre cinquanta milioni di euro l'anno”. “La riunione di oggi segna una svolta - conclude Bufardeci - perchè agli impegni e agli sforzi che la Regione compie per lo sviluppo dei territori degli arcipelaghi, finalmente si potrà sommare la sinergia che deriva dall'impegno che il Ministro Matteoli ha assunto”.
Sinistra Democratica sul comunicato stampa del consigliere Corda
COMUNICATO STAMPA DI SINISTRA DEMOCRATICA
Già il titolo del comunicato stampa del consigliere Corda, delinea le fasi dell’assemblea sui trasporti.
“E’ cosa nostra”…..e cosi è stato recepito da una sala gremita di cittadini eoliani- al palazzo dei congressi di lipari- che auspicavano di trovarsi di fronte ad un comitato cittadino scevro da ogni influenza partitica.
Lo spettacolo indecoroso offerto in consiglio – pochi minuti prima dell’Assemblea- ove si accusavano i consiglieri di minoranza di “sciacallaggio” per il solo fatto di aver – con un manifesto- cercato di attribuire delle precise e documentate responsabilità politiche all’amministrazione Bruno che ha trascinato, per anni, il problema senza mai affrontarlo, ha acceso gli animi della maggioranza ed il rancore che si pensava sopito è scoppiato in assemblea sotto forma di incomprensibile farsa che non ha divertito nessuno.
Le linee guida erano già state stabilite: “pensavano già da stasera, di portarvi ad occupare la nave…” . In realtà non si trattava di una vera occupazione ma doveva essere ratificato in un consiglio comunale precedente lo spostamento del consiglio comunale sulla Laurana che avrebbe messo – comitato ed amministratori- al sicuro da una eventuale denuncia per interruzione di servizio pubblico. Ahimè…è mancata la maggioranza in consiglio e proprio coloro che incitavano a tirare fuori gli attributi- cercando i propri tesori di famiglia, non li hanno trovati.
“L’opera dei pupi” messa in atto dagli stessi amministratori, colpevoli di reiterato supino letargo circa il problema affrontato, ha indignato l’assemblea chiamata a raccolta da un comitato rivelatosi assoggettato alle direttive politiche.
Che fare?....Proprio- da politici navigati- hanno cercato di tergiversare e rimandare quanto l’assemblea chiedeva a viva voce: l’occupazione della Laurana.
Lintervento isterico –in finale- di un consigliere di maggioranza ha “scatafasciato” e mandato a monte il sapiente e meticoloso lavoro del comitato cittadino che s’è ritrovato privato di una qualsiasi influenza.
L’assemblea è la più alta espressione di democrazia e quando si ricorre ad essa, si deve avere il pudore di tacere, la voglia di ascoltare e la volontà di eseguire i dettami della maggioranza.
Ieri questo non è avvenuto perché il popolo eoliano non si lascia inquadrare come pecore ma ha dimostrato nel tempo che è disposto a rischiare davvero e non per farsa quando si tratta di difendere i propri diritti.
Il popolo eoliano è generoso ma ha, innanzi tutto, bisogno di verità, quella verità che ieri – in assemblea- è stata negata.
Direttivo S.D.
Già il titolo del comunicato stampa del consigliere Corda, delinea le fasi dell’assemblea sui trasporti.
“E’ cosa nostra”…..e cosi è stato recepito da una sala gremita di cittadini eoliani- al palazzo dei congressi di lipari- che auspicavano di trovarsi di fronte ad un comitato cittadino scevro da ogni influenza partitica.
Lo spettacolo indecoroso offerto in consiglio – pochi minuti prima dell’Assemblea- ove si accusavano i consiglieri di minoranza di “sciacallaggio” per il solo fatto di aver – con un manifesto- cercato di attribuire delle precise e documentate responsabilità politiche all’amministrazione Bruno che ha trascinato, per anni, il problema senza mai affrontarlo, ha acceso gli animi della maggioranza ed il rancore che si pensava sopito è scoppiato in assemblea sotto forma di incomprensibile farsa che non ha divertito nessuno.
Le linee guida erano già state stabilite: “pensavano già da stasera, di portarvi ad occupare la nave…” . In realtà non si trattava di una vera occupazione ma doveva essere ratificato in un consiglio comunale precedente lo spostamento del consiglio comunale sulla Laurana che avrebbe messo – comitato ed amministratori- al sicuro da una eventuale denuncia per interruzione di servizio pubblico. Ahimè…è mancata la maggioranza in consiglio e proprio coloro che incitavano a tirare fuori gli attributi- cercando i propri tesori di famiglia, non li hanno trovati.
“L’opera dei pupi” messa in atto dagli stessi amministratori, colpevoli di reiterato supino letargo circa il problema affrontato, ha indignato l’assemblea chiamata a raccolta da un comitato rivelatosi assoggettato alle direttive politiche.
Che fare?....Proprio- da politici navigati- hanno cercato di tergiversare e rimandare quanto l’assemblea chiedeva a viva voce: l’occupazione della Laurana.
Lintervento isterico –in finale- di un consigliere di maggioranza ha “scatafasciato” e mandato a monte il sapiente e meticoloso lavoro del comitato cittadino che s’è ritrovato privato di una qualsiasi influenza.
L’assemblea è la più alta espressione di democrazia e quando si ricorre ad essa, si deve avere il pudore di tacere, la voglia di ascoltare e la volontà di eseguire i dettami della maggioranza.
Ieri questo non è avvenuto perché il popolo eoliano non si lascia inquadrare come pecore ma ha dimostrato nel tempo che è disposto a rischiare davvero e non per farsa quando si tratta di difendere i propri diritti.
Il popolo eoliano è generoso ma ha, innanzi tutto, bisogno di verità, quella verità che ieri – in assemblea- è stata negata.
Direttivo S.D.
Trasporti: Da Roma sembrano arrivare buone notizie
Si è concluso a Roma l'incontro che i sindaci delle isole minori siciliane e il vice-presidente della Regione Titti Bufardeci hanno avuto con il ministro ai Trasporti Altero Matteoli. In precedenza i primi cittadini si erano incatenati davanti al Ministero dei Trasporti. Le notizie che arrivano attraverso il sindaco di Lipari Mariano Bruno, che attraverso il vivavoce di un cellulare, ha cercato di aggiornare tutti coloro che si trovano sulla "Laurana" sembrano essere positive. Il ministro ha preso l'impegno di trovare, nel pomeriggio in quest'ottica incontrerà Letta, i 46 milioni di euro necessari per il mantenimento per tutto il 2009 degli itinerari orari della Siremar. Il 20 gennaio inoltre si insedierà il tavolo tecnico per i trasporti per cominciare a lavorare per il futuro.
Il sindaco di Lipari interverrà in diretta alle 14 su Tirreno Sat. Tg che si può seguire anche in rete su http://www.tirrenosat.it/ cliccando su diretta tv. Al ritorno a Lipari incontrerà il comitato per i trasporti e i cittadini che presidiano la nave "Laurana" ferma in porto per un motivo tecnico.
Il sindaco di Lipari interverrà in diretta alle 14 su Tirreno Sat. Tg che si può seguire anche in rete su http://www.tirrenosat.it/ cliccando su diretta tv. Al ritorno a Lipari incontrerà il comitato per i trasporti e i cittadini che presidiano la nave "Laurana" ferma in porto per un motivo tecnico.
TIRRENIA: D'ALIA (UDC), "E' ALITALIA DEL SUD, GARANTIRE ROTTE"
COMUNICATO STAMPA
TIRRENIA: D'ALIA (UDC), "E' ALITALIA DEL SUD, GARANTIRE ROTTE"
TIRRENIA: D'ALIA (UDC), "E' ALITALIA DEL SUD, GARANTIRE ROTTE"
ROMA, 8 GEN - "La privatizzazione della Siremar sarebbe un grave errore che si ritorcerebbe sui cittadini delle isole: sosteniamo le proteste dei sindaci davanti al ministero dei Trasporti e ci auguriamo che dalla riunione in corso emergano soluzioni che non contemplino questa eventualità. Al Senato giace una nostra mozione, che impegna il Governo a bloccare il processo di privatizzazione, stanziando piuttosto risorse adeguate a garantire le rotte e a farsi promotore, assieme alla Regione Sicilia, di tavoli di concertazione". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. "La Tirrenia - aggiunge D'Alia - può essere considerata a tutti gli effetti l'Alitalia del sud: ci aspettiamo dal Governo la stessa attenzione riservata alla compagnia aerea di bandiera. Affidare ai privati la gestione di rotte costose ma necessarie per garantire il normale svolgimento della vita sulle isole minori, significa calpestere principi come la continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, che in uno stato di diritto non dovrebbero essere nemmeno lontanamente messi in discussione".
Tutti sulla "Laurana". Si sposta sul mezzo Siremar la protesta degli eoliani e i sindaci si incatenano a Roma
Continua e sale di tono la protesta dei cittadini eoliani per rivendicare trasporti marittimi pubblici ed efficienti ed in linea con i diritti garantiti dalla Costituzione. Alle undici una marea di persone è salita a bordo del traghetto "Laurana" della Siremar che era appena approdato nel porto di Sottomonastero. Tante le persone che, per motivi di sicurezza, sono rimasti a terra e sul portellone del mezzo onde impedirne pacificamente la ripartenza. In testa i gonfaloni dei quattro comuni, a seguire i consiglieri comunali e gli amministratori delle municipalità eoliane, i componenti il comitato di protesta e i cittadini.
A bordo della nave si sta tenendo, in attesa delle notizie che arriveranno da Roma, una seduta straordinaria del consiglio comunale di Lipari. Consiglio che, vista la notevole presenza di cittadini, si è dovuto spostare nel garage del mezzo. Continua intanto la serrata di tutte le attività isolane.
Un applauso ha accolto la notizia che i sindaci delle isole minori siciliane, in attesa di essere ricevuti dal ministro Altero Matteoli, si erano incatenati davanti al Ministero.
Eolie: Tremila in corteo
Eolie paralizzate dallo sciopero generale per il mantenimento del servizio marittimo pubblico. Nell'arcipelago tutto si è fermato mentre a Lipari circa tremila persone stanno partecipando al corteo di protesta che, dopo aver sfilato per le vie del centro, sta presidiando il porto di Sottomonastero in attesa dell'arrivo del traghetto "Laurana" che potrebbe essere occupato.
Sarà questo il futuro?
Anonimo eoliano sempre attento alle tematiche collettive vede così il futuro delle Eolie(rappresentate ovviamente ai massimi livelli) se dovesse cessare un efficiente servizio pubblico
REDAZIONALE
Ricordiamo a tutti che c'è bisogno di TUTTI!
Domani compatti ed uniti bisogna partecipare allo sciopero generale e a tutte le manifestazioni collegate.
La redazione di Eolienews aderisce allo sciopero generale e oggi pubblicherà, sino alle 16, solo ed esclusivamente notizie relative alla problematica trasporti
REDAZIONALE
Ricordiamo a tutti che c'è bisogno di TUTTI!
Domani compatti ed uniti bisogna partecipare allo sciopero generale e a tutte le manifestazioni collegate.
La redazione di Eolienews aderisce allo sciopero generale e oggi pubblicherà, sino alle 16, solo ed esclusivamente notizie relative alla problematica trasporti
"Chiudere un giorno, per non chiudere per sempre". La protesta degli eoliani sulla Gazzetta del Sud di oggi
A un bivio la vertenza sui trasporti marittimi nelle Eolie
Sciopero generale nell'Arcipelago mentre a Roma si tratta con Matteoli
Salvatore Sarpi
Lipari
Per le Eolie oggi è il giorno della serrata, dello sciopero generale per rivendicare trasporti marittimi pubblici efficienti e in linea con le esigenze delle popolazioni isolane e nel rispetto dei diritti garantiti dalla legge. A Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina saracinesche delle attività commerciali abbassate, alberghi, bar e ristoranti chiusi, astensioni dalle normali attività lavorative, presidio dell'area portuale e corteo di protesta che sfilerà lungo le vie di Lipari.
Il comitato di agitazione per i trasporti, riunitosi tra l'altro ieri pomeriggio con una folta rappresentanza dei cittadini, ha così pianificato le azioni da porre in essere dopo aver svolto una capillare attività di informazione. "Chiudere per un giorno per non chiudere per sempre" sembra essere diventato il leit-motiv di questa giornata alla quale parteciperanno anche gli studenti eoliani e i marittimi della Federmar-Cisal che, proprio per oggi a partire dalle dodici e per trentasei ore, ha indetto uno sciopero dei marittimi. Non si escludono, comunque, altre iniziative forti in qualche modo collegate ai riscontri che si avranno dalla riunione romana.
Il sindaco Mariano Bruno, che sarà a Roma unitamente agli altri sindaci isolani e al vice-presidente della Regione Titti Bufardeci per incontrare il ministro Altero Matteoli, chiederà anche nelle vesti di presidente dell'Ancim Sicilia l'applicazione degli itinenari orari attuati sino al 2006, con la stipula di una nuova convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012, cosi come previsto nel comma 998 dell'art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006. Convenzione che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regione, servizi «adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane».
Il tutto accompagnato nell'immediato dall'apertura di un tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali, i rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati, che possa partecipare all'organizzazione dei servizi oggetto di convenzione e monitorarne l'efficienza. L'impressione è che alla fine si possa arrivare ad una proroga alla Siremar sino alla fine dell'anno scorso, con una riduzione minima della frequenza delle linee e, in previsione futura, all'attivazione immediata di un tavolo di concertazione e di studio che, oltre che delle linee, si occupi anche di una ipotizzabile "futura Siremar".
«Dobbiamo batterci per un obiettivo concreto, ovvero si dovrà garantire la stessa frequenza di collegamenti che la Siremar ha effettuato, nello scorso anno, tra la Sicilia e le isole minori. Per questo motivo, anche in considerazione del fatto che la Regione ha fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità, non potremmo accettare dal governo nazionale condizioni diverse», afferma il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci.
«All'incontro con il ministro Matteoli – spiega – parteciperò insieme a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Questo a dimostrazione di come tutto il governo regionale sia schierato dalla parte dei cittadini degli arcipelaghi, che non possono e non devono correre il rischio dell'isolamento».
Sui collegamenti marittimi da e per le Eolie è stato anche convocato il Consiglio provinciale. La seduta si terrà domani alle ore 10,30.
Sciopero generale nell'Arcipelago mentre a Roma si tratta con Matteoli
Salvatore Sarpi
Lipari
Per le Eolie oggi è il giorno della serrata, dello sciopero generale per rivendicare trasporti marittimi pubblici efficienti e in linea con le esigenze delle popolazioni isolane e nel rispetto dei diritti garantiti dalla legge. A Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina saracinesche delle attività commerciali abbassate, alberghi, bar e ristoranti chiusi, astensioni dalle normali attività lavorative, presidio dell'area portuale e corteo di protesta che sfilerà lungo le vie di Lipari.
Il comitato di agitazione per i trasporti, riunitosi tra l'altro ieri pomeriggio con una folta rappresentanza dei cittadini, ha così pianificato le azioni da porre in essere dopo aver svolto una capillare attività di informazione. "Chiudere per un giorno per non chiudere per sempre" sembra essere diventato il leit-motiv di questa giornata alla quale parteciperanno anche gli studenti eoliani e i marittimi della Federmar-Cisal che, proprio per oggi a partire dalle dodici e per trentasei ore, ha indetto uno sciopero dei marittimi. Non si escludono, comunque, altre iniziative forti in qualche modo collegate ai riscontri che si avranno dalla riunione romana.
Il sindaco Mariano Bruno, che sarà a Roma unitamente agli altri sindaci isolani e al vice-presidente della Regione Titti Bufardeci per incontrare il ministro Altero Matteoli, chiederà anche nelle vesti di presidente dell'Ancim Sicilia l'applicazione degli itinenari orari attuati sino al 2006, con la stipula di una nuova convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012, cosi come previsto nel comma 998 dell'art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006. Convenzione che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regione, servizi «adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane».
Il tutto accompagnato nell'immediato dall'apertura di un tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali, i rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati, che possa partecipare all'organizzazione dei servizi oggetto di convenzione e monitorarne l'efficienza. L'impressione è che alla fine si possa arrivare ad una proroga alla Siremar sino alla fine dell'anno scorso, con una riduzione minima della frequenza delle linee e, in previsione futura, all'attivazione immediata di un tavolo di concertazione e di studio che, oltre che delle linee, si occupi anche di una ipotizzabile "futura Siremar".
«Dobbiamo batterci per un obiettivo concreto, ovvero si dovrà garantire la stessa frequenza di collegamenti che la Siremar ha effettuato, nello scorso anno, tra la Sicilia e le isole minori. Per questo motivo, anche in considerazione del fatto che la Regione ha fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità, non potremmo accettare dal governo nazionale condizioni diverse», afferma il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci.
«All'incontro con il ministro Matteoli – spiega – parteciperò insieme a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Questo a dimostrazione di come tutto il governo regionale sia schierato dalla parte dei cittadini degli arcipelaghi, che non possono e non devono correre il rischio dell'isolamento».
Sui collegamenti marittimi da e per le Eolie è stato anche convocato il Consiglio provinciale. La seduta si terrà domani alle ore 10,30.
Salina: Consigli riuniti in seduta straordinaria
(Michele Merenda) «Per quanto fin qui discusso, anche a seguito di quanto emerso nell'incontro avuto con gli amministratori degli altri comuni eoliani, si proprone di dichiarare l'adesione di questo Consiglio alle ragioni che hanno determinato la proclamazione dello sciopero generale di tutte le ttività esistenti nel territorio delle isole Eolie, invitando tutti gli operatori economici ad astenersi dalle proprie attività».
Questo quanto deliberato ieri sera dal Consiglio comunale del comune di Malfa, tenutosi per la prima volta nei locali della grande struttra polifunzionale.
Un accorgimento attuato per far partecipare alla seduta un gran numero di cittadini che ne aveva fatto richiesta. Nella mattinata di ieri si era già riunito il Consiglio di S. Marina Salina ed appena un'ora prima quello di Malfa, contemporaneamente a quello di Leni.
I contenuti sono pressocché i medesimi. I tre sindaci (Antonio Podetti di Leni, Salvatore Longhitano di Malfa e Massimo Lo Schiavo di S. Marina Salina) hanno ricostruito la vicenda ed hanno invitato i loro concittadini a far sentire la propria voce. Nella mattinata di oggi, quindi, gran parte degli abitanti di Salina sarà presente alla manifestazione indetta a Lipari, aderendo così alla protesta del Comitato di difesa dei trasporti marittimi eoliani.
Questo quanto deliberato ieri sera dal Consiglio comunale del comune di Malfa, tenutosi per la prima volta nei locali della grande struttra polifunzionale.
Un accorgimento attuato per far partecipare alla seduta un gran numero di cittadini che ne aveva fatto richiesta. Nella mattinata di ieri si era già riunito il Consiglio di S. Marina Salina ed appena un'ora prima quello di Malfa, contemporaneamente a quello di Leni.
I contenuti sono pressocché i medesimi. I tre sindaci (Antonio Podetti di Leni, Salvatore Longhitano di Malfa e Massimo Lo Schiavo di S. Marina Salina) hanno ricostruito la vicenda ed hanno invitato i loro concittadini a far sentire la propria voce. Nella mattinata di oggi, quindi, gran parte degli abitanti di Salina sarà presente alla manifestazione indetta a Lipari, aderendo così alla protesta del Comitato di difesa dei trasporti marittimi eoliani.
mercoledì 7 gennaio 2009
Ludica Lipari: Ottimo pari sul campo del Saponara
Un pari per zero a zero per la Ludica Lipari impegnata oggi pomeriggio in trasferta sul campo di Saponara. Gli eoliani hanno anche colpito un palo in quello che è stato un vibrante incontro con una delle dirette antagoniste. I ragazzi di Fulvio Caruso(22 punti) sono ad un punto dalla capolista Misserio(23 punti)
Occupazione della Laurana: C'è chi dice si, c'è chi dice ni, ma ci sono anche i no. Troppi!
(da lipari.biz) Il Comitato di protesta contro i tagli Siremar decide di occupare la nave Laurana, a partire da domani mattina alle 11,00, per far sapere al ministro Matteoli che a Lipari la protesta diventa seria. Ma molta gente intervenuta all'assemblea pubblica terminata intorno alle 21,00, al Palcongressi non è d'accordo. Si ritiene infatti che a guidare la protesta di domani e ad occupare il traghetto debbano essere in primis l'amministrazione comunale e il consiglio comunale al gran completo. Ma nella giunta di Mariano Bruno e nello stesso civico consesso non tutti la pensano allo stesso modo ( c'è chi vuole occupare e chi no) per una clamorosa spaccatura.
TRASPORTI: Bufardeci A MATTEOLI “garantire attuale FREQUENZA collegamenti SIREMAR”
(Piero Messina) “Dobbiamo batterci per un obiettivo concreto, ovvero si dovrà garantire la stessa frequenza di collegamenti che la Siremar ha effettuato, nello scorso anno, tra la Sicilia e le isole minori. Per questo motivo, anche in considerazione del fatto che la Regione ha fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità, non potremmo accettare dal governo nazionale condizioni diverse”.
Lo afferma il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, che domani, alle 11,30, incontrerà il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per discutere della vertenza Siremar.
“All’incontro con il ministro Matteoli - spiega Bufardeci - parteciperò insieme a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Questo a dimostrazione di come tutto il governo regionale sia schierato dalla parte dei cittadini degli arcipelaghi, che non possono e non devono correre il rischio dell’isolamento”.
Lo afferma il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, che domani, alle 11,30, incontrerà il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per discutere della vertenza Siremar.
“All’incontro con il ministro Matteoli - spiega Bufardeci - parteciperò insieme a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Questo a dimostrazione di come tutto il governo regionale sia schierato dalla parte dei cittadini degli arcipelaghi, che non possono e non devono correre il rischio dell’isolamento”.
Trasporti: "Lipari s'è desta". Affollatissima assemblea al Palacongressi
Oltre 500 persone stanno prendendo parte al Palacongressi di Lipari all'assemblea pubblica indetta dal comitato di agitazione per i trasporti, presieduto da Pino Merenda. Segno che c'è la dovuta attenzione sulla problematica e che un eccellente lavoro è stato svolto da quanti, ad ogni livello, si sono interessati a far conoscere la delicatezza della situazione. Chi pensava che gli eoliani non potessero ritrovarsi ed unirsi in una occasione così importante e in cui è in ballo il futuro dell'arcipelago è rimasto deluso.
Le prime "avvisaglie" di una intensa partecipazione all'assemblea pubblica la si aveva avuto già da prima e cioè dalla riunione che il consiglio comunale di Lipari ha tenuto alle 17 e 30. I lavori, poi aggiornati, sono stati seguiti da un sempre più crescente numero di cittadini.
Insomma un buon viatico per lo sciopero generale e per la serrata di domani. L'appuntamento per tutti è alle 8 e 30 nel porto liparese di Sottomonastero.
Intanto da Roma, dove si trova già il sindaco Mariano Bruno, intervistato dal tg uno che nell'edizione delle 20 si occuperà delle Eolie, sembrano "soffiare" venti più pacati sulla questione Siremar. Il Governo potrebbe accogliere se non del tutto in parte le richieste che arrivano dalle isole minori siciliane
Le prime "avvisaglie" di una intensa partecipazione all'assemblea pubblica la si aveva avuto già da prima e cioè dalla riunione che il consiglio comunale di Lipari ha tenuto alle 17 e 30. I lavori, poi aggiornati, sono stati seguiti da un sempre più crescente numero di cittadini.
Insomma un buon viatico per lo sciopero generale e per la serrata di domani. L'appuntamento per tutti è alle 8 e 30 nel porto liparese di Sottomonastero.
Intanto da Roma, dove si trova già il sindaco Mariano Bruno, intervistato dal tg uno che nell'edizione delle 20 si occuperà delle Eolie, sembrano "soffiare" venti più pacati sulla questione Siremar. Il Governo potrebbe accogliere se non del tutto in parte le richieste che arrivano dalle isole minori siciliane
Perchè è "Cosa nostra" ovvero dei trasporti negati. Le considerazioni e le riflessioni di Rosaria Corda.
PERCHE’ E’ “COSA NOSTRA”OVVERO DEI TRASPORTI NEGATI
(Rosaria Corda) Mi riesce particolarmente difficile in momenti come questo seguire un filo logico, razionale e moderato per riuscire serenamente ad esprimere una riflessione su quello che accade (e quanto ancora dovrà accadere), in questo nostro arcipelago.
Cercherò di usare violenza alla mia impulsività congenita e al mio parlare “diretto” con la speranza di riuscire in tal modo a coinvolgere quanti più eoliani possibili ad una partecipazione convinta ed attiva alla problematica che in modo assolutamente provocatorio ho introdotto nel titolo.
E nel farlo non intendo assolutamente spogliarmi di alcuna delle mie qualità; in me coesistono l’anima della liparota, quella del consigliere comunale e del pubblico funzionario; l’anima della mamma, dell’educatrice e della donna che vive la quotidianità dell’isola.
COME LIPAROTA:
in questo preciso frangente, ho anni a sufficienza per non dimenticare di essere salita nel settembre del 1982 sul portellone dell’allora nuovissima “Piero della Francesca” (e di averla “picchettata”, notte e giorno, per quasi un mese), quella nave all’avanguardia che le Eolie avevano solo avuto il tempo di assaporare e che stava per essere destinata ad altro luogo.
Non me ne vogliano gli isolani della Sicilia allora interessati allo spostamento, perché non è stata una guerra tra poveri, bensì la dimostrazione di come più forze all’unisono abbiano spinto ed ottenuto di avere a disposizione, tutti, mezzi più nuovi ed efficienti.
COME CONSIGLIERE COMUNALE:
mi sento accomunata a tutte quelle forze presenti nel civico consesso, non solo eoliano ma di tutte le isole minori, che affrontano come noi gli stessi disagi, IN SPIRITO UNITARIO E METTENDO AL BANDO OGNI VELLEITA’ DI PARTITISMO E DI PROTAGONISMO, con la consapevolezza spesso di dover sfondare un MURO DI GOMMA CHE NON HA COLORE POLITICO e che è costruito non necessariamente solo dalla poca oculatezza e dalla scarsa propensione ad una visione di lungo periodo, che pure sono spesso sacrificate all’altare di gestioni di emergenze improvvise e contingenti, siano esse una esplosione improvvisa dello Stromboli come il crollo di una strada, come la chiusura di una attività produttiva a favore di una pur condivisibile (?) preservazione ambientale.
Spesso la volontà di “fare, programmare, crescere e costruire”, si scontra con i numeri di un bilancio sempre più esiguo, con la necessità di evitare pesanti conseguenze che deriverebbero dallo “sforamento” del Patto di Stabilità decretato per i Comuni dalla legge finanziaria nazionale ed europea.
Percepisco il disagio e l’affanno degli amministratori alla ricerca di risposte, di soluzioni a problemi che ogni giorno diventano sempre più gravi ed urgenti.
Provo la rabbia di domande senza risposta, anche da parte di chi quelle risposte avrebbe il dovere di darle nei termini e nei tempi dovuti.
CREDO nell’azione di tutti i colleghi che LIBERAMENTE DECIDONO DI DIMENTICARE LA PROPRIA APPARTENENZA A FORZE DI MAGGIORANZA E DI OPPOSIZIONE IN NOME DI UN INTENTO E DI UNA BATTAGLIA CHE NON PUO’ ESSERE AFFRONTATA CON LA CRITICA FINE A SESTESSA E CON L’ANSIA DELLA PIU’ BANALE E SCONTATA ACQUISIZIONE DI CONSENSI ELETTORALI.
CREDO che TUTTI GLI AMMINISTRATORI alla fine saranno a capo delle decisioni che la cittadinanza vorrà prendere, perché LO SPIRITO DEL SERVIZIO PUO’ E DEVE TRAVALICARE IDEE E CONVINZIONI PERSONALI, pur se giustificabili e condivisibili in periodi di ordinaria gestione del bene pubblico.
NON POSSO E NON VOGLIO CONDIVIDERE NULLA CON COLORO I QUALI, IN MODO INDEGNO DI UNA PUBBLICA FUNZIONE, INVECE DI LAVORARE CON CORRETEZZA E ONESTA’ INTELLETTUALE ALLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA, INTENDONO ESCLUSIVAMENTE FORNIRSI DI UN’ARMA DI ATTACCO ALLA MAGGIORANZA creando solo confusione nel cittadino che non capisce i reali motivi della protesta e soprattutto alimenta il senso di sfiducia nelle istituzioni che lo dovrebbero rappresentare.
Qualcuno si vanta sempre del proclama: “RITROVIAMO LA NOSTRA EOLIANITA’!”
A questi dico: METTETEVI IN PRIMA LINEA E ABBIATE IL CORAGGIO DI ANDARE FINO IN FONDO, DIMOSTRANDO DI AVERE PROPOSTE SERIE E REALIZZABILI.
SOLO DOPO CHE L’AZIONE AVRA’ PRECEDUTO LE PAROLE SI PUO’ REALMENTE ACQUISTARE CREDIBILITA’ POLITICA, E SI POTRA’ ANCHE PENSARE DI METTERE IN DISCUSSIONE LO SFORZO E L’OPERATO DI CHI SI SPENDE ALLA RICERCA DI SOLUZIONI CONCRETE E DURATURE.
A quanti possono pensare che è tutto un BLUFF, vorrei trasmettere almeno una parte dell’entusiasmo e della fiducia che ancora anima tutte le azioni dell’impegno di tutti coloro che aderiscono alla politica con animo sereno e sgombro da qualsivoglia interesse privato e personale. Di coloro ai quali non interessa se un posto di lavoro creato, un motivo di crescita culturale ed economica, sarà domani ricompensato nel segreto dell’urna.
COME PUBBLICO FUNZIONARIO:
Tocco con mano ogni giorno come la crisi economica stia minando la capacità lavorativa della mia gente.
Me ne rendo conto dalle richieste di posti di lavoro, dall’aumento dei licenziamenti, dall’incapacità di questo sistema a reagire in modo puntuale alle previsioni di un peggioramento della situazione nel prossimo futuro.
Con il taglio dei collegamenti la situazione potrà avere anche risvolti drammatici, perché significa “in primis” la perdita anche di quei posti di lavoro che comunque erano garantiti dalle attività stagionali.
COME CITTADINA, MADRE E DONNA:
Non smetterò mai di credere nella gente, nella sensibilità che porta ad occuparci in modo appassionato e spassionato di tutti i problemi che la vita di ogni giorno ci presenta.
Non posso non credere nella possibilità di vedere negli occhi degli eoliani la voglia e il desiderio di progettare una crescita cosciente e continua attraverso la rivendicazione civile ma decisa di diritti e l’assolvimento di obblighi che costituiscono patrimonio degli esseri umani.
Al di là di ogni possibile tentativo di destabilizzazione, di strumentalizzazione che forse fanno parte di un “disegno” complessivo che mira a bloccare l’intelligenza e la capacità del mio popolo di diventare “GRANDE”.
Per questi motivi sono convinta che NULLA impedirà a chi non ha mai smarrito la propria identità di eoliano di comprendere e di essere artefice in prima persona del proprio futuro.
E A QUANTI PENSANO CHE ATTRIBUIRE COLPE POLITICHE SERVA A RISOLVERE IL PROBLEMA DICO: “E’ COSA NOSTRA” E NESSUNO PUO’ LAVARSENE LE MANI.
NESSUN COLORE POLITICO IN QUESTA “FACCENDA” PUO’ VANTARE COMPORTAMENTI LINEARI E LIMPIDI.
E SE UN SUGGERIMENTO DEVO ESPRIMERE RIVOLGENDOMI A CHI CI RAPPRESENTA PUO’ SOLO SCATURIRE DALLA MIA LOGICA E DAL MIO ORGOGLIO DI APPARTENENZA: LE EOLIE SONO LE EOLIE!
RISPONDONO ALLA POLITICA IN MODO PUNTUALE E IMMEDIATO!
SONO L’ORGOGLIO E IL PATRIMONIO DI TUTTI.
DALLA POLITICA ATTENDONO RISPOSTE PUNTUALI ED IMMEDIATE!
QUALORA CIO’ NON SI VERIFICASSE DA DOMANI A ROMA, A PALERMO, MANDIAMOCI UN PACCO CON DENTRO LA FASCIA TRICOLORE LISTATA A LUTTO!
E CHE ROMA E PALERMO VENGANO QUI!
(Rosaria Corda) Mi riesce particolarmente difficile in momenti come questo seguire un filo logico, razionale e moderato per riuscire serenamente ad esprimere una riflessione su quello che accade (e quanto ancora dovrà accadere), in questo nostro arcipelago.
Cercherò di usare violenza alla mia impulsività congenita e al mio parlare “diretto” con la speranza di riuscire in tal modo a coinvolgere quanti più eoliani possibili ad una partecipazione convinta ed attiva alla problematica che in modo assolutamente provocatorio ho introdotto nel titolo.
E nel farlo non intendo assolutamente spogliarmi di alcuna delle mie qualità; in me coesistono l’anima della liparota, quella del consigliere comunale e del pubblico funzionario; l’anima della mamma, dell’educatrice e della donna che vive la quotidianità dell’isola.
COME LIPAROTA:
in questo preciso frangente, ho anni a sufficienza per non dimenticare di essere salita nel settembre del 1982 sul portellone dell’allora nuovissima “Piero della Francesca” (e di averla “picchettata”, notte e giorno, per quasi un mese), quella nave all’avanguardia che le Eolie avevano solo avuto il tempo di assaporare e che stava per essere destinata ad altro luogo.
Non me ne vogliano gli isolani della Sicilia allora interessati allo spostamento, perché non è stata una guerra tra poveri, bensì la dimostrazione di come più forze all’unisono abbiano spinto ed ottenuto di avere a disposizione, tutti, mezzi più nuovi ed efficienti.
COME CONSIGLIERE COMUNALE:
mi sento accomunata a tutte quelle forze presenti nel civico consesso, non solo eoliano ma di tutte le isole minori, che affrontano come noi gli stessi disagi, IN SPIRITO UNITARIO E METTENDO AL BANDO OGNI VELLEITA’ DI PARTITISMO E DI PROTAGONISMO, con la consapevolezza spesso di dover sfondare un MURO DI GOMMA CHE NON HA COLORE POLITICO e che è costruito non necessariamente solo dalla poca oculatezza e dalla scarsa propensione ad una visione di lungo periodo, che pure sono spesso sacrificate all’altare di gestioni di emergenze improvvise e contingenti, siano esse una esplosione improvvisa dello Stromboli come il crollo di una strada, come la chiusura di una attività produttiva a favore di una pur condivisibile (?) preservazione ambientale.
Spesso la volontà di “fare, programmare, crescere e costruire”, si scontra con i numeri di un bilancio sempre più esiguo, con la necessità di evitare pesanti conseguenze che deriverebbero dallo “sforamento” del Patto di Stabilità decretato per i Comuni dalla legge finanziaria nazionale ed europea.
Percepisco il disagio e l’affanno degli amministratori alla ricerca di risposte, di soluzioni a problemi che ogni giorno diventano sempre più gravi ed urgenti.
Provo la rabbia di domande senza risposta, anche da parte di chi quelle risposte avrebbe il dovere di darle nei termini e nei tempi dovuti.
CREDO nell’azione di tutti i colleghi che LIBERAMENTE DECIDONO DI DIMENTICARE LA PROPRIA APPARTENENZA A FORZE DI MAGGIORANZA E DI OPPOSIZIONE IN NOME DI UN INTENTO E DI UNA BATTAGLIA CHE NON PUO’ ESSERE AFFRONTATA CON LA CRITICA FINE A SESTESSA E CON L’ANSIA DELLA PIU’ BANALE E SCONTATA ACQUISIZIONE DI CONSENSI ELETTORALI.
CREDO che TUTTI GLI AMMINISTRATORI alla fine saranno a capo delle decisioni che la cittadinanza vorrà prendere, perché LO SPIRITO DEL SERVIZIO PUO’ E DEVE TRAVALICARE IDEE E CONVINZIONI PERSONALI, pur se giustificabili e condivisibili in periodi di ordinaria gestione del bene pubblico.
NON POSSO E NON VOGLIO CONDIVIDERE NULLA CON COLORO I QUALI, IN MODO INDEGNO DI UNA PUBBLICA FUNZIONE, INVECE DI LAVORARE CON CORRETEZZA E ONESTA’ INTELLETTUALE ALLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA, INTENDONO ESCLUSIVAMENTE FORNIRSI DI UN’ARMA DI ATTACCO ALLA MAGGIORANZA creando solo confusione nel cittadino che non capisce i reali motivi della protesta e soprattutto alimenta il senso di sfiducia nelle istituzioni che lo dovrebbero rappresentare.
Qualcuno si vanta sempre del proclama: “RITROVIAMO LA NOSTRA EOLIANITA’!”
A questi dico: METTETEVI IN PRIMA LINEA E ABBIATE IL CORAGGIO DI ANDARE FINO IN FONDO, DIMOSTRANDO DI AVERE PROPOSTE SERIE E REALIZZABILI.
SOLO DOPO CHE L’AZIONE AVRA’ PRECEDUTO LE PAROLE SI PUO’ REALMENTE ACQUISTARE CREDIBILITA’ POLITICA, E SI POTRA’ ANCHE PENSARE DI METTERE IN DISCUSSIONE LO SFORZO E L’OPERATO DI CHI SI SPENDE ALLA RICERCA DI SOLUZIONI CONCRETE E DURATURE.
A quanti possono pensare che è tutto un BLUFF, vorrei trasmettere almeno una parte dell’entusiasmo e della fiducia che ancora anima tutte le azioni dell’impegno di tutti coloro che aderiscono alla politica con animo sereno e sgombro da qualsivoglia interesse privato e personale. Di coloro ai quali non interessa se un posto di lavoro creato, un motivo di crescita culturale ed economica, sarà domani ricompensato nel segreto dell’urna.
COME PUBBLICO FUNZIONARIO:
Tocco con mano ogni giorno come la crisi economica stia minando la capacità lavorativa della mia gente.
Me ne rendo conto dalle richieste di posti di lavoro, dall’aumento dei licenziamenti, dall’incapacità di questo sistema a reagire in modo puntuale alle previsioni di un peggioramento della situazione nel prossimo futuro.
Con il taglio dei collegamenti la situazione potrà avere anche risvolti drammatici, perché significa “in primis” la perdita anche di quei posti di lavoro che comunque erano garantiti dalle attività stagionali.
COME CITTADINA, MADRE E DONNA:
Non smetterò mai di credere nella gente, nella sensibilità che porta ad occuparci in modo appassionato e spassionato di tutti i problemi che la vita di ogni giorno ci presenta.
Non posso non credere nella possibilità di vedere negli occhi degli eoliani la voglia e il desiderio di progettare una crescita cosciente e continua attraverso la rivendicazione civile ma decisa di diritti e l’assolvimento di obblighi che costituiscono patrimonio degli esseri umani.
Al di là di ogni possibile tentativo di destabilizzazione, di strumentalizzazione che forse fanno parte di un “disegno” complessivo che mira a bloccare l’intelligenza e la capacità del mio popolo di diventare “GRANDE”.
Per questi motivi sono convinta che NULLA impedirà a chi non ha mai smarrito la propria identità di eoliano di comprendere e di essere artefice in prima persona del proprio futuro.
E A QUANTI PENSANO CHE ATTRIBUIRE COLPE POLITICHE SERVA A RISOLVERE IL PROBLEMA DICO: “E’ COSA NOSTRA” E NESSUNO PUO’ LAVARSENE LE MANI.
NESSUN COLORE POLITICO IN QUESTA “FACCENDA” PUO’ VANTARE COMPORTAMENTI LINEARI E LIMPIDI.
E SE UN SUGGERIMENTO DEVO ESPRIMERE RIVOLGENDOMI A CHI CI RAPPRESENTA PUO’ SOLO SCATURIRE DALLA MIA LOGICA E DAL MIO ORGOGLIO DI APPARTENENZA: LE EOLIE SONO LE EOLIE!
RISPONDONO ALLA POLITICA IN MODO PUNTUALE E IMMEDIATO!
SONO L’ORGOGLIO E IL PATRIMONIO DI TUTTI.
DALLA POLITICA ATTENDONO RISPOSTE PUNTUALI ED IMMEDIATE!
QUALORA CIO’ NON SI VERIFICASSE DA DOMANI A ROMA, A PALERMO, MANDIAMOCI UN PACCO CON DENTRO LA FASCIA TRICOLORE LISTATA A LUTTO!
E CHE ROMA E PALERMO VENGANO QUI!
Trasporti marittimi: In un comunicato la posizione dei consiglieri Megna e Fonti (IL FARO)
COMUNICATO STAMPA DEI CONSIGLIERI COMUNALI DEL GRUPPO "IL FARO"
La cifra stanziata in Finanziaria dal Governo Nazionale per la proroga del servizio pubblico di cabotaggio marittimo, comporterà un taglio di almeno il 40 % delle corse SIREMAR previste nella precedente convenzione, con conseguenze devastanti per le fragili economie delle isole minori siciliane, ad esclusiva vocazione turistica.
Una così drastica e scriteriata riduzione dei collegamenti marittimi è fortemente lesiva dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla mobilità, alla continuità territoriale, nonché in chiaro contrasto col principio dell’uguaglianza sostanziale per il quale la Repubblica si impegna a rimuovere ogni ostacolo che limitando la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, ne impedisce il pieno sviluppo.
La Regione Siciliana, che fino ad oggi ha tenuto un atteggiamento colpevolmente inerte, già per l’anno 2009, avrebbe previsto risorse residue per circa 25 milioni di Euro, in aggiunta a quanto già stanziato per l’affidamento quinquennale dei servizi marittimi veloci ai vettori privati Ustica Lines e N.G.I., nella previsione di bandire gare ad evidenza pubblica per eventuali corse aggiuntive da effettuarsi durante la stagione estiva.
Tale cifra residua, opportunamente integrata con risorse statali a titolo di compartecipazione alla spesa, potrebbe consentire alla Regione Siciliana di acquisire la Società Siremar, in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto n. 112/2008.
Si attuerebbe così l’auspicato scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della capogruppo Tirrenia ed al contempo si garantirebbe un servizio pubblico perfettamente in linea con la vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di stato ai trasporti marittimi per le realtà insulari e periferiche, finalizzato ad assicurare lo sviluppo socio economico di ciascuna isola, ai sensi della L. 169/75, ed il rispetto degli inalienabili diritti alla mobilità ed alla continuità territoriale delle realtà insulari.
Il gruppo Consiliare IL FARO, grato agli On.li Caronia e Romano per la solidarietà espressa e per l’incondizionato sostegno reso alla causa della comunità eoliana, auspicano altresì che a fronte di una colpevole superficialità del Governo Nazionale che ignora le esigenze primarie delle isole minori italiane, la Regione Siciliana possa finalmente esercitare con senso di responsabilità, il ruolo attivo che le compete, assumendosi gli oneri della gestione della società Siremar e prevedendo a tal fine lo stanziamento di adeguate risorse, ad integrazione di quelle statali.
I Consiglieri Comunali Francesco MEGNA e Gesuele FONTI confermano e ribadiscono la propria, convinta ed incondizionata adesione allo sciopero generale indetto per Giovedì 8 Gennaio ed a tutte le iniziative di mobilitazione e protesta indette dal Comitato Civico.
Invitano a tal fine gli operatori economici, le categorie produttive, le associazioni, i lavoratori e tutta la cittadinanza ad astenersi dalla propria attività ed a manifestare con fermezza il legittimo dissenso di tutta la comunità Eoliana.
I CONSIGLIERI COMUNALI
FRANCESCO MEGNA E GESUELE FONTI
La cifra stanziata in Finanziaria dal Governo Nazionale per la proroga del servizio pubblico di cabotaggio marittimo, comporterà un taglio di almeno il 40 % delle corse SIREMAR previste nella precedente convenzione, con conseguenze devastanti per le fragili economie delle isole minori siciliane, ad esclusiva vocazione turistica.
Una così drastica e scriteriata riduzione dei collegamenti marittimi è fortemente lesiva dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla mobilità, alla continuità territoriale, nonché in chiaro contrasto col principio dell’uguaglianza sostanziale per il quale la Repubblica si impegna a rimuovere ogni ostacolo che limitando la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, ne impedisce il pieno sviluppo.
La Regione Siciliana, che fino ad oggi ha tenuto un atteggiamento colpevolmente inerte, già per l’anno 2009, avrebbe previsto risorse residue per circa 25 milioni di Euro, in aggiunta a quanto già stanziato per l’affidamento quinquennale dei servizi marittimi veloci ai vettori privati Ustica Lines e N.G.I., nella previsione di bandire gare ad evidenza pubblica per eventuali corse aggiuntive da effettuarsi durante la stagione estiva.
Tale cifra residua, opportunamente integrata con risorse statali a titolo di compartecipazione alla spesa, potrebbe consentire alla Regione Siciliana di acquisire la Società Siremar, in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto n. 112/2008.
Si attuerebbe così l’auspicato scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della capogruppo Tirrenia ed al contempo si garantirebbe un servizio pubblico perfettamente in linea con la vigente normativa comunitaria in materia di aiuti di stato ai trasporti marittimi per le realtà insulari e periferiche, finalizzato ad assicurare lo sviluppo socio economico di ciascuna isola, ai sensi della L. 169/75, ed il rispetto degli inalienabili diritti alla mobilità ed alla continuità territoriale delle realtà insulari.
Il gruppo Consiliare IL FARO, grato agli On.li Caronia e Romano per la solidarietà espressa e per l’incondizionato sostegno reso alla causa della comunità eoliana, auspicano altresì che a fronte di una colpevole superficialità del Governo Nazionale che ignora le esigenze primarie delle isole minori italiane, la Regione Siciliana possa finalmente esercitare con senso di responsabilità, il ruolo attivo che le compete, assumendosi gli oneri della gestione della società Siremar e prevedendo a tal fine lo stanziamento di adeguate risorse, ad integrazione di quelle statali.
I Consiglieri Comunali Francesco MEGNA e Gesuele FONTI confermano e ribadiscono la propria, convinta ed incondizionata adesione allo sciopero generale indetto per Giovedì 8 Gennaio ed a tutte le iniziative di mobilitazione e protesta indette dal Comitato Civico.
Invitano a tal fine gli operatori economici, le categorie produttive, le associazioni, i lavoratori e tutta la cittadinanza ad astenersi dalla propria attività ed a manifestare con fermezza il legittimo dissenso di tutta la comunità Eoliana.
I CONSIGLIERI COMUNALI
FRANCESCO MEGNA E GESUELE FONTI
Da Amapanarea il parere di Pina Cincotta:SENZA IL COLLEGAMENTO CON NAPOLI ANCHE PANAREA MUORE
Siamo solidali e partecipiamo con tutte le nostre forze alle lotte che da più parti si stanno facendo per evitare che la tratta che ci unisce con Napoli sia cancellata o anche soltanto ridimensionata. Sarebbe un disastro per tutti, residenti e non. E’ facile capire che la gente eoliana vive con il turismo. Il lavoro, dai vecchi ai giovani, lo garantisce quasi esclusivamente il turismo. D’altra parte le nostre isole ce ne danno la possibilità perché sono tra le più belle del Mediterraneo. Ma non bisogna impedire alla gente di raggiungerle. Non tutti hanno il proprio yacht. Siamo in mezzo al mare e quindi la nostra strada principale di collegamento, la nostra autostrada è quella che ci collega ora con Napoli. Immaginate se improvvisamente si decidesse di chiudere l’Autostrada del sole. Quali potrebbero essere i problemi per le grandi città collegate? Per noi, ovviamente con le dovute proporzioni, sarebbe la stessa cosa. Anzi, peggio perché non ci sono “strade” alternative valide.Se ci tolgono il turismo, per noi è la fine. Ricordo che il vero inizio del turismo eoliano nacque proprio quando fu istituito il collegamento con Napoli. Quindi, la linea con le Eolie deve essere mantenuta!!! Non ci importa che sia nave o aliscafo, traghetto o vaporetto, sommergibile o portaerei, veliero o trireme. Va bene anche un treno galleggiante... Va bene tutto. Ma lasciate vivere anche noi che siamo cittadini italiani come gli altri, cittadini che pagano le tasse. Siamo “isolani” ma non vogliamo essere “isolati”.
Pina Cincotta Mandarano
Palermo, morta la vedova di Leonardo Sciascia
(Adnkronos) - E' morta la notte scorsa nella sua casa di Palermo Maria Andronico, la vedova 80enne dello scrittore Leonardo Sciascia(nella foto con Consolo e Bufalino).
Proprio quest'anno cade il 20° anniversario della morte dello scrittore di Racalmuto (Agrigento). Proprio questa sera sarebbe dovuta andare in scena al Teatro 'Regina Margherita' di Racalmuto una piece teatrale con Pino Caruso. Il direttore artistico del teatro e' Fabrizio Catalano, nipote dell'autore de 'Il giorno della civetta'. Fedele custode di una montagna di manoscritti, lettere e documenti, ma al tempo stesso rigorosa interprete dell'eredita' morale e letteraria del marito Leonardo Sciascia (1921-1989): tutto questo era Maria Andronico, la vedova del grande scrittore siciliano.La storia di Leonardo Sciascia con la catanese Maria Andronico comincia quando entrambi sono poco piu' che ventenni e maestri elementari a Racalmuto. Il 19 luglio 1944 la coppia si unisce in matrimonio. Da Maria, Sciascia avra' le sue due figlie, Laura e Anna Maria. Pur sostegno costante e deciso di Leonardo Sciascia, la moglie e' sempre stata una presenza discreta durante tutta la vita pubblica del marito letterato. Dopo la morte dell'autore di ''La scomparsa di Majorana'' ha iniziato a riordinarne le carte, ne ha difeso la memoria dalle critiche infondate e dalle polemiche (ad esempio quella originata dall'articolo sui ''professionisti dell'antimafia''). Oltre alla puntigliosa cura dell'archivio privato, Maria Andronico ha curato anche due raccolte postume di scritti di Leonardo Sciascia. A sua cura sono usciti dall'editore Adelphi ''Per un ritratto dello scrittore da giovane'' (2000) e ''L'adorabile Stendhal'' (2003). Maria Andronico e' stata la presidente onoraria del premio letterario Racalmare - Citta' di Grotte, che in precedenza era toccata al marito e prima di lei a Gesualdo Bualino.
Proprio quest'anno cade il 20° anniversario della morte dello scrittore di Racalmuto (Agrigento). Proprio questa sera sarebbe dovuta andare in scena al Teatro 'Regina Margherita' di Racalmuto una piece teatrale con Pino Caruso. Il direttore artistico del teatro e' Fabrizio Catalano, nipote dell'autore de 'Il giorno della civetta'. Fedele custode di una montagna di manoscritti, lettere e documenti, ma al tempo stesso rigorosa interprete dell'eredita' morale e letteraria del marito Leonardo Sciascia (1921-1989): tutto questo era Maria Andronico, la vedova del grande scrittore siciliano.La storia di Leonardo Sciascia con la catanese Maria Andronico comincia quando entrambi sono poco piu' che ventenni e maestri elementari a Racalmuto. Il 19 luglio 1944 la coppia si unisce in matrimonio. Da Maria, Sciascia avra' le sue due figlie, Laura e Anna Maria. Pur sostegno costante e deciso di Leonardo Sciascia, la moglie e' sempre stata una presenza discreta durante tutta la vita pubblica del marito letterato. Dopo la morte dell'autore di ''La scomparsa di Majorana'' ha iniziato a riordinarne le carte, ne ha difeso la memoria dalle critiche infondate e dalle polemiche (ad esempio quella originata dall'articolo sui ''professionisti dell'antimafia''). Oltre alla puntigliosa cura dell'archivio privato, Maria Andronico ha curato anche due raccolte postume di scritti di Leonardo Sciascia. A sua cura sono usciti dall'editore Adelphi ''Per un ritratto dello scrittore da giovane'' (2000) e ''L'adorabile Stendhal'' (2003). Maria Andronico e' stata la presidente onoraria del premio letterario Racalmare - Citta' di Grotte, che in precedenza era toccata al marito e prima di lei a Gesualdo Bualino.
L'S.O.S. di Merlino(PD) sui trasporti. L'on. Alessandra Siragusa c'è
Questa la lettera inviata dalla segreteria dell'on. Alessandra Siragusa(PD) a Saverio Merlino.
Gentile dott. Merlino,
l' Onorevole sta seguendo con preoccupazione quanto sta accadendo, come potrà vedere dal comunicato stampa del 5 gennaio scorso che le invio di seguito. Le chiedo dettagli più precisi sulle iniziative previste per l' 8 gennaio alle quali Alessandra vorrebbe unirsi.
l' Onorevole sta seguendo con preoccupazione quanto sta accadendo, come potrà vedere dal comunicato stampa del 5 gennaio scorso che le invio di seguito. Le chiedo dettagli più precisi sulle iniziative previste per l' 8 gennaio alle quali Alessandra vorrebbe unirsi.
Cordialmente,
Giulia Loffredi
TRASPORTI: SIRAGUSA (PD), SOSTEGNO A PROTESTA SINDACI ISOLE SICILIA CONTRO TAGLI COLLEGAMENTI
Palermo, 5 gen. - (Adnkronos) - "Esprimo la mia solidarieta' e il mio sostegno alla protesta, che continua anche oggi, dei sindaci e degli amministratori delle isole minori siciliane siciliane contro i
tagli annunciati dalla Siremar nei collegamenti marittimi". Lo dichiara in una nota Alessandra Siragusa, deputata palermitana del Partito democratico, in riferimento alla preoccupante situazione dellaSiremar e il possibile blocco dei collegamenti con le isole minori della Sicilia.
''La riduzione dei collegamenti marittimi - continua Siragusa - sarebbe insostenibile per i cittadini delle isole siciliane che vedrebbero compromessi i loro diritti - alla mobilita', alla salute, all'istruzione e al lavoro- e che subirebbero danni economici pesantissimi: il collegamento marittimo e' una infrastruttura vitale per questi territori che basano in larga parte la loro economia sul turismo".
"Il governo Berlusconi ha precise responsabilita' su questa vicenda e pertanto - aggiunge la deputata palermitana - ha il dovere di trovare una soluzione concertata con le amministrazioni locali che garantisca gli attuali livelli occupazionali e i servizi ai cittadini.
Mi auguro che nell'incontro tra il ministro Matteoli e i sindaci delle isole minori - conclude - il governo si faccia promotore di una percorso che, partendo dal rinnovo della convenzione sino al 2012, vada in questa direzione".
Giulia Loffredi
TRASPORTI: SIRAGUSA (PD), SOSTEGNO A PROTESTA SINDACI ISOLE SICILIA CONTRO TAGLI COLLEGAMENTI
Palermo, 5 gen. - (Adnkronos) - "Esprimo la mia solidarieta' e il mio sostegno alla protesta, che continua anche oggi, dei sindaci e degli amministratori delle isole minori siciliane siciliane contro i
tagli annunciati dalla Siremar nei collegamenti marittimi". Lo dichiara in una nota Alessandra Siragusa, deputata palermitana del Partito democratico, in riferimento alla preoccupante situazione dellaSiremar e il possibile blocco dei collegamenti con le isole minori della Sicilia.
''La riduzione dei collegamenti marittimi - continua Siragusa - sarebbe insostenibile per i cittadini delle isole siciliane che vedrebbero compromessi i loro diritti - alla mobilita', alla salute, all'istruzione e al lavoro- e che subirebbero danni economici pesantissimi: il collegamento marittimo e' una infrastruttura vitale per questi territori che basano in larga parte la loro economia sul turismo".
"Il governo Berlusconi ha precise responsabilita' su questa vicenda e pertanto - aggiunge la deputata palermitana - ha il dovere di trovare una soluzione concertata con le amministrazioni locali che garantisca gli attuali livelli occupazionali e i servizi ai cittadini.
Mi auguro che nell'incontro tra il ministro Matteoli e i sindaci delle isole minori - conclude - il governo si faccia promotore di una percorso che, partendo dal rinnovo della convenzione sino al 2012, vada in questa direzione".
Federalberghi delle Eolie: Lettera a Matteoli
Questo il testo della lettera che il presidente della Federalberghi delle Eolie Christian Del Bono ha inviato al ministro ai Trasporti Altero Matteoli e altri soggetti istituzionali:
" Faccio riferimento al processo di privatizzazione della società Tirrenia e delle sue consociate e al pericolo rappresentato dal protrarsi del ritardo nel rinnovare la convenzione che consente, tra l’altro, alla Siremar di garantire i collegamenti marittimi tra le isole minori della Sicilia e tra queste e la terraferma. Premesso che le consociate della Tirrenia presentano peculiarità gestionali che variano di regione in regione e che nel caso della Sicilia sono chiamate ad operare su tratte di pubblica utilità fondamentali per garantire la mobilità dei cittadini, la continuità territoriale e lo sviluppo socio economico. Posto che tali diritti sono sanciti dal vigente quadro normativo: servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,……” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74), il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75); che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75). Considerato che negli ultimi anni e soprattutto nel corso del 2007 e del 2008 tali diritti sono stati calpestati, con la selvaggia cancellazione di corse e linee di trasporto e con l’assenza di adeguate informazioni e garanzie sugli orari, sulle linee e sui mezzi da impiegare, arrecando pesanti disagi agli eoliani, ai visitatori e agli operatori turistici che si sono trovati e si trovano nell’assoluta impossibilità di programmare. Considerata la dissennata gestione Tirrenia della Siremar sia con rifermento al proprio naviglio sia per ciò che concerne i canali di prenotazione e di commercializzazione dei propri servizi. Considerato che è stato abbondantemente provato che in assenza di cospicui contributi pubblici, i vettori privati non sono in grado di garantire i servizi di collegamento necessari se non limitatamente ai brevi periodi di altissima stagione e solo sulle rotte principali. Visto che attraverso i diversi strumenti di finanza agevolata alle imprese (patti territoriali, agenda 2000-2006, 488 ecc.), negli ultimi anni, lo Stato e l’Unione Europea, hanno cofinanziato e incentivato la realizzazione di strutture, prevalentemente, ricettive di livello medio alto (4 e 5 stelle) che ha portato, da una parte, all’aumento del numero dei posti letto alle Eolie (dai 5.204 del 2004 ai 6.175 del 2008; +16%) e dall’altra ad aumentare pericolosamente l’indebitamento da parte degli imprenditori locali per poter far fronte agli impegni assunti. Visto che tali coraggiosi investimenti non sono stati accompagnati dagli attesi interventi di miglioramento dei servizi aggiuntivi e delle infrastrutture del territorio, con particolare riferimento al potenziamento e alla razionalizzazione del sistema dei trasporti. E, visto altresì, che la mancanza di piani organici di sviluppo e la mancata attivazione degli interventi di sistema già previsti dal POR Sicilia non ha portato lo sperato aumento di competitività dell’offerta turistica locale sui mercati nazionali ed esteri bensì ad una contrazione o, nel migliore dei casi, ad una stagnazione della domanda turistica: le presenze alle Eolie per il quinquennio 1992-1996 sono le stesse di quelle del quinquennio 2004-2008 con una diminuzione però, a causa dell’aumento dei posti letto, dell’occupazione media di circa il 10%. Considerato che operare sulle isole minori presenta già in partenza dei costi fissi, dei disagi e degli svantaggi di gran lunga superiori a quelli della terraferma a fronte di una domanda per servizi turistici quanto mai volatile, di natura stagionale e sempre maggiormente globalizzata che ha prodotto un calo di presenze a livello locale pari al 10% (nel biennio 2007-2008 rispetto a quelle del 2006) e che, considerato lo stato di recessione e le ultime previsioni, porterà ad un ulteriore calo per il 2009. Considerato il malcontento dei cittadini che di recente hanno addirittura costituito un Comitato (del quale fanno parte oltre ai rappresentati delle categorie produttive anche quelle dei consigli comunali e delle amministrazioni locali) per l’organizzazione di forme di protesta a salvaguardia dei collegamenti marittimi alle Eolie. Tutto ciò premesso, chiedo, a nome di tutti i miei associati, che vengano accolte le istanze di cui alla mozione elaborata dal Comitato Trasporti delle Isole Eolie e approvata dai Consigli Comunali dei Comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina (che si allega nella sua parte sostanziale) ed in particolare: Lo scorporo della Siremar dalla Tirrenia. Il blocco del processo di privatizzazione della Siremar. Che vengano mantenuti i collegamenti marittimi già previsti dall’impianto orari/linee Siremar garantito per le annualità 2005 e 2006 (vedi allegato) fintanto che non si sarà in grado di procedere seriamente ad una radicale ristrutturazione e razionalizzazione del nostro sistema di trasporti locale. Che il processo di ristrutturazione e di razionalizzazione di cui sopra preveda il coinvolgimento degli attori locali interessati e: una valutazione tecnica delle tipologie e delle varietà di mezzi di trasporto da impiegare; una riorganizzazione delle infrastrutture portuali; un’analisi dei flussi rispetto agli scali di provenienza attuali e potenziali; una riorganizzazione dinamica delle fasce orarie sulla base delle reali esigenze della stagionalità turistica; lo sfruttamento delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione; l’attivazione e la gestione di sistemi innovativi di prenotazione e commercializzazione dei servizi. Che venga prontamente istituita una cabina locale di monitoraggio dei collegamenti marittimi che sia in grado di far rispettare le convenzioni in atto e da porre in essere con vettori pubblici e privati, a difesa e salvaguardia dei diritti del viaggiatore. Garanzie immediate con riferimento a quanto sopra per consentire alle amministrazioni locali e agli imprenditori di programmare adeguatamente per il prossimo triennio.
Christian Del Bono - Federalberghi Eolie
Leni: Il documento di adesione dell'amministrazione Podetti alle motivazioni che portano allo sciopero generale
Documento di adesione dell'amministrazione comunale di Leni alle ragioni che hanno determinato lo sciopero generale proposto dai consigli comunali dei Comuni di Malfa, Leni, Lipari e Santa Marina Salina, tutti riuniti sulla Nave della Siremar Laurana in data 05 u.s. per giovedì 8 dicembre 2009.
Vista la convocazione del Consiglio Comunale di Leni prevista per oggi 07 gennaio alle ore 18,00 e la volontà di tutti i consiglieri di approvare il documento prodotto a bordo della Nave Laurana di cui sopra e pertanto di proporre lo sciopero generale;
Il Sindaco Antonio Podetti, esprime la propria, convinta, adesione alle ragioni che hanno determinato i consigli comunali delle comunità Eoliane a proporre lo sciopero generale indetto per la giornata di giovedì 8 gennaio 2009. Anche in questa occasione ribadisco come non è assolutamente possibile accettare i tagli previsti per i trasporti marittimi da e per le Isole Eolie da parte della Società Siremar, i quali penalizzerebbero e porterebbero al tracollo del sistema sociale dell’intero arcipelago e non solo.La nostra adesione alle ragioni dello sciopero generale si inserisce nel solco delle diverse iniziative e forme di mobilitazione assunte in questi ultimi giorni, ultima delle quali la partecipazione a tutte le proteste messe in essere dai vari consigli comunali e delle amministrazione di tutte le Isole Minori Siciliane.
Gli indirizzi e i contenuti della Legge Finanziaria mettono oggi seriamente in discussione diritti e percorsi di cittadinanza, conquiste e protezioni sociali – faticosamente raggiunte e ottenute, tenacemente difese e alimentate – che costituiscono la struttura portante della nostra democrazia: una Legge che mina alle fondamenta la coesione sociale del nostro Arcipelago e a tutte le Isole Minori, che determinerà nuovi squilibri e disuguaglianze. I Municipi, storicamente, innervano e alimentano lo stato sociale del nostro Paese, contribuiscono a creare e ad alimentare reti comunitarie di aiuto e sostegno, di protezione e solidarietà, a promuovere percorsi di integrazione e di inclusione, azioni ed interventi che sostanziano e danno linfa al progresso civile e sociale delle nostre città. Per questi motivi, nel mantenere alta l’attenzione e forte la sollecitazione nei confronti del Governo, nel solco di un impegno e di una mobilitazione da parte dell’intero sistema delle Isole Minori Siciliane e Italiane, come Amministratore pubblico e come Sindaco manifesto oggi con forza la nostra motivata adesione alle ragioni che hanno determinato la proclamazione dello sciopero generale da parte dei consiglieri comunali di tutte le Isole Eolie, invitando tutti gli operatori economici insistenti sul territorio ad astenersi dalle proprie attività, ferme restando quelle attività che implicano inderogabile esigenze di pubblica necessità. La presente viene inviata agli Enti preposti.
Leni, 07 gennaio 2009
IL SINDACO
Antonio Podetti
"La Befana racconta...". Successo per l'iniziativa dell'associazione Borgata Lami
Tanti bambini (e non solo) hanno preso parte alla manifestazione la "Befana Racconta le più belle Favole" organizzata ieri dall'Associazione Borgata Lami.
Brave e applauditissime le due attrici della compagnia teatrale "Piccolo Borgo Antico" Denise Corrieri e Tiziana Lauricella che hanno "raccontato" e "recitato" alcune favole facendo divertire i tanti bambini presenti ai quali, subito dopo, tante altre befane , hanno donato calze con dolci e giocattoli.
Brave e applauditissime le due attrici della compagnia teatrale "Piccolo Borgo Antico" Denise Corrieri e Tiziana Lauricella che hanno "raccontato" e "recitato" alcune favole facendo divertire i tanti bambini presenti ai quali, subito dopo, tante altre befane , hanno donato calze con dolci e giocattoli.
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