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mercoledì 7 gennaio 2009

Perchè è "Cosa nostra" ovvero dei trasporti negati. Le considerazioni e le riflessioni di Rosaria Corda.

PERCHE’ E’ “COSA NOSTRA”OVVERO DEI TRASPORTI NEGATI
(Rosaria Corda) Mi riesce particolarmente difficile in momenti come questo seguire un filo logico, razionale e moderato per riuscire serenamente ad esprimere una riflessione su quello che accade (e quanto ancora dovrà accadere), in questo nostro arcipelago.
Cercherò di usare violenza alla mia impulsività congenita e al mio parlare “diretto” con la speranza di riuscire in tal modo a coinvolgere quanti più eoliani possibili ad una partecipazione convinta ed attiva alla problematica che in modo assolutamente provocatorio ho introdotto nel titolo.
E nel farlo non intendo assolutamente spogliarmi di alcuna delle mie qualità; in me coesistono l’anima della liparota, quella del consigliere comunale e del pubblico funzionario; l’anima della mamma, dell’educatrice e della donna che vive la quotidianità dell’isola.
COME LIPAROTA:
in questo preciso frangente, ho anni a sufficienza per non dimenticare di essere salita nel settembre del 1982 sul portellone dell’allora nuovissima “Piero della Francesca” (e di averla “picchettata”, notte e giorno, per quasi un mese), quella nave all’avanguardia che le Eolie avevano solo avuto il tempo di assaporare e che stava per essere destinata ad altro luogo.
Non me ne vogliano gli isolani della Sicilia allora interessati allo spostamento, perché non è stata una guerra tra poveri, bensì la dimostrazione di come più forze all’unisono abbiano spinto ed ottenuto di avere a disposizione, tutti, mezzi più nuovi ed efficienti.
COME CONSIGLIERE COMUNALE:
mi sento accomunata a tutte quelle forze presenti nel civico consesso, non solo eoliano ma di tutte le isole minori, che affrontano come noi gli stessi disagi, IN SPIRITO UNITARIO E METTENDO AL BANDO OGNI VELLEITA’ DI PARTITISMO E DI PROTAGONISMO, con la consapevolezza spesso di dover sfondare un MURO DI GOMMA CHE NON HA COLORE POLITICO e che è costruito non necessariamente solo dalla poca oculatezza e dalla scarsa propensione ad una visione di lungo periodo, che pure sono spesso sacrificate all’altare di gestioni di emergenze improvvise e contingenti, siano esse una esplosione improvvisa dello Stromboli come il crollo di una strada, come la chiusura di una attività produttiva a favore di una pur condivisibile (?) preservazione ambientale.
Spesso la volontà di “fare, programmare, crescere e costruire”, si scontra con i numeri di un bilancio sempre più esiguo, con la necessità di evitare pesanti conseguenze che deriverebbero dallo “sforamento” del Patto di Stabilità decretato per i Comuni dalla legge finanziaria nazionale ed europea.
Percepisco il disagio e l’affanno degli amministratori alla ricerca di risposte, di soluzioni a problemi che ogni giorno diventano sempre più gravi ed urgenti.
Provo la rabbia di domande senza risposta, anche da parte di chi quelle risposte avrebbe il dovere di darle nei termini e nei tempi dovuti.
CREDO nell’azione di tutti i colleghi che LIBERAMENTE DECIDONO DI DIMENTICARE LA PROPRIA APPARTENENZA A FORZE DI MAGGIORANZA E DI OPPOSIZIONE IN NOME DI UN INTENTO E DI UNA BATTAGLIA CHE NON PUO’ ESSERE AFFRONTATA CON LA CRITICA FINE A SESTESSA E CON L’ANSIA DELLA PIU’ BANALE E SCONTATA ACQUISIZIONE DI CONSENSI ELETTORALI.
CREDO che TUTTI GLI AMMINISTRATORI alla fine saranno a capo delle decisioni che la cittadinanza vorrà prendere, perché LO SPIRITO DEL SERVIZIO PUO’ E DEVE TRAVALICARE IDEE E CONVINZIONI PERSONALI, pur se giustificabili e condivisibili in periodi di ordinaria gestione del bene pubblico.
NON POSSO E NON VOGLIO CONDIVIDERE NULLA CON COLORO I QUALI, IN MODO INDEGNO DI UNA PUBBLICA FUNZIONE, INVECE DI LAVORARE CON CORRETEZZA E ONESTA’ INTELLETTUALE ALLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA, INTENDONO ESCLUSIVAMENTE FORNIRSI DI UN’ARMA DI ATTACCO ALLA MAGGIORANZA creando solo confusione nel cittadino che non capisce i reali motivi della protesta e soprattutto alimenta il senso di sfiducia nelle istituzioni che lo dovrebbero rappresentare.
Qualcuno si vanta sempre del proclama: “RITROVIAMO LA NOSTRA EOLIANITA’!”
A questi dico: METTETEVI IN PRIMA LINEA E ABBIATE IL CORAGGIO DI ANDARE FINO IN FONDO, DIMOSTRANDO DI AVERE PROPOSTE SERIE E REALIZZABILI.
SOLO DOPO CHE L’AZIONE AVRA’ PRECEDUTO LE PAROLE SI PUO’ REALMENTE ACQUISTARE CREDIBILITA’ POLITICA, E SI POTRA’ ANCHE PENSARE DI METTERE IN DISCUSSIONE LO SFORZO E L’OPERATO DI CHI SI SPENDE ALLA RICERCA DI SOLUZIONI CONCRETE E DURATURE.
A quanti possono pensare che è tutto un BLUFF, vorrei trasmettere almeno una parte dell’entusiasmo e della fiducia che ancora anima tutte le azioni dell’impegno di tutti coloro che aderiscono alla politica con animo sereno e sgombro da qualsivoglia interesse privato e personale. Di coloro ai quali non interessa se un posto di lavoro creato, un motivo di crescita culturale ed economica, sarà domani ricompensato nel segreto dell’urna.
COME PUBBLICO FUNZIONARIO:
Tocco con mano ogni giorno come la crisi economica stia minando la capacità lavorativa della mia gente.
Me ne rendo conto dalle richieste di posti di lavoro, dall’aumento dei licenziamenti, dall’incapacità di questo sistema a reagire in modo puntuale alle previsioni di un peggioramento della situazione nel prossimo futuro.
Con il taglio dei collegamenti la situazione potrà avere anche risvolti drammatici, perché significa “in primis” la perdita anche di quei posti di lavoro che comunque erano garantiti dalle attività stagionali.
COME CITTADINA, MADRE E DONNA:
Non smetterò mai di credere nella gente, nella sensibilità che porta ad occuparci in modo appassionato e spassionato di tutti i problemi che la vita di ogni giorno ci presenta.
Non posso non credere nella possibilità di vedere negli occhi degli eoliani la voglia e il desiderio di progettare una crescita cosciente e continua attraverso la rivendicazione civile ma decisa di diritti e l’assolvimento di obblighi che costituiscono patrimonio degli esseri umani.
Al di là di ogni possibile tentativo di destabilizzazione, di strumentalizzazione che forse fanno parte di un “disegno” complessivo che mira a bloccare l’intelligenza e la capacità del mio popolo di diventare “GRANDE”.
Per questi motivi sono convinta che NULLA impedirà a chi non ha mai smarrito la propria identità di eoliano di comprendere e di essere artefice in prima persona del proprio futuro.
E A QUANTI PENSANO CHE ATTRIBUIRE COLPE POLITICHE SERVA A RISOLVERE IL PROBLEMA DICO: “E’ COSA NOSTRA” E NESSUNO PUO’ LAVARSENE LE MANI.
NESSUN COLORE POLITICO IN QUESTA “FACCENDA” PUO’ VANTARE COMPORTAMENTI LINEARI E LIMPIDI.
E SE UN SUGGERIMENTO DEVO ESPRIMERE RIVOLGENDOMI A CHI CI RAPPRESENTA PUO’ SOLO SCATURIRE DALLA MIA LOGICA E DAL MIO ORGOGLIO DI APPARTENENZA: LE EOLIE SONO LE EOLIE!
RISPONDONO ALLA POLITICA IN MODO PUNTUALE E IMMEDIATO!
SONO L’ORGOGLIO E IL PATRIMONIO DI TUTTI.
DALLA POLITICA ATTENDONO RISPOSTE PUNTUALI ED IMMEDIATE!
QUALORA CIO’ NON SI VERIFICASSE DA DOMANI A ROMA, A PALERMO, MANDIAMOCI UN PACCO CON DENTRO LA FASCIA TRICOLORE LISTATA A LUTTO!
E CHE ROMA E PALERMO VENGANO QUI!