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venerdì 9 gennaio 2009

Trasporti: I nostri articoli sulla Gazzetta del sud di oggi

Si è concluso all'insegna dell'ottimismo l'incontro tra il ministro Matteoli, una delegazione di sindaci delle Isole minori e deputati regionali
Ripristinati i collegamenti della Siremar
Convocato un tavolo tecnico per il 20 gennaio. L'assessore Bufardeci: l'emergenza ora è finita
Salvatore Sarpi
La giornata romana, iniziata con i sindaci delle isole minori siciliane incatenati davanti al ministero dei Trasporti, è terminata all'insegna dell'ottimismo ma "a guardia sempre alzata", dopo quanto emerso dall'incontro con il ministro Altero Matteoli. Il governo assicura il proseguimento dei collegamenti per le isole minori della Sicilia: Matteoli ha infatti annunciato che chiederà alla Siremar di mantenere i collegamenti con le isole in attesa che un tavolo tecnico di cui faranno parte dicastero, Tirrenia, Regione siciliana e sindaci, convocato per il 20 gennaio, troverà una soluzione definitiva.
Dunque la Siremar continuerà a navigare, almeno sino alla fine del 2009, nei mari delle isole minori siciliane e nella tratta che separa le Eolie da Napoli, saranno trovati i 46 milioni di euro necessari per mantenere immutati gli itinerari orari del vettore pubblico verso queste piccole ma importanti realtà, si avvierà un tavolo tecnico per pianificare sia l'immediato ma anche e, principalmente, il futuro.
Un tavolo tecnico che-come auspicato da Mariano Bruno, sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia- possa porre tra gli argomenti da affrontare anche lo scorporo della Siremar dalla Tirrenia.
Sono questi i risultati portati a casa, ma che ovviamente dovranno essere trasformati da parole in fatti concreti, dai sindaci delle isole minori siciliane che, unitamente all'assessore regionale Titti Bufardeci, al sottosegretario Reina, ai deputati regionali Giuseppe Buzzanca e Salvino Caputo ed ai deputati nazionali Giuseppe Fallica ed Enzo Garofalo, hanno incontrato a Roma Matteoli.
Il ministro, tra l'altro, ha preso l'impegno, oltre che di sostenere in sede comunitaria la proroga, di comunicare immediatamente alla Siremar la prosecuzione dell'attività di navigazione oltre il più che famoso 14 gennaio. Lo stesso ministro avrà un incontro sulla tematica Siremar con il presidente Silvio Berlusconi e con il sottosegretario Gianni Letta.
«Le risorse per garantire i servizi- ha affermato il vicepresidente della Regione Titti Bufardeci- sono disponibili. Si tratta di 46 milioni di euro, somme aggiuntive che il ministro Matteoli farà in modo che vengano assegnate alle esigenze dei servizi per le isole minori prima che ad altre destinazioni. Una scelta logica, anche tenuto conto che si tratte di risorse attinte dai Fas, i fondi aree sottoutilizzate, e quindi destinati alla Regione».
«L'emergenza - ha continuato il vice presidente della Giunta Lombardo- è superata. Adesso, dobbiamo puntare ad un assetto stabile dei collegamenti marittimi per le isole minori siciliane. E per questo Matteoli ha assunto l'impegno di tentare la carta, anche in sede comunitaria,di una ulteriore proroga. Questo auspicato maggior lasso di tempo, potrà consentire allo Stato di definire, insieme alla Regione siciliana e ai sindaci, una programmazione stabile dei collegamenti marittimi per il prossimo futuro,a partire da quelli già realizzati dalla Regione siciliana. La riunione di oggi segna una svolta – ha concluso Bufardeci - perchè agli impegni e agli sforzi che la Regione compie per lo sviluppo dei territori degli arcipelaghi, finalmente si potrà sommare la sinergia che deriva dall'impegno che il Ministro Matteoli ha assunto».
«Non possiamo che ritenerci soddisfatti dell'esito dell'incontro ma il sindacato manterrà alta l'attenzione sulla vertenza che riguarda il mantenimento dei servizi e dei livelli occupazionali, fino a che non verranno trovate tutte le risposte ai problemi dei collegamenti marittimi siciliani», commenta il segretario regionale della Fit Cisl Marittimi Franco Lo Bocchiaro. «Fondamentale sarà la reazione di Bruxelles sugli aiuti di Stato alla Siremar, in sede europea infatti nel recente passato l'Italia non ha ottenuto le risposte attese ».