"L'assessorato Regionale al Lavoro ha pubblicato nei termini previsti dalla
legge l'Avviso Pubblico per agevolare l'occupazione stabile mediante la
concessione di un credito di imposta per l'assunzione di lavoratori
"svantaggiati" o "molto svantaggiati"".
Lo ha annunciato l'assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Spampinato nel
corso di una conferenza stampa nella quale ha reso noto, assieme al dirigente
generale Anna Rosa Corsello, i dettagli previsti nell'Avviso Pubblico che da
oggi e' consultabile nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito
internet dell'assessorato.
I fondi, prodotti da economie sul capitolo di bilancio del Programma
Operativo del FSE "Obiettivo Convergenza 2007- 2013" della Regione Siciliana,
ammontano a 65 milioni di euro, e saranno erogati sotto forma di bonus fiscale,
messi a disposizione dei datori di lavoro che, nel territorio della Sicilia
abbiano assunto o assumeranno a tempo indeterminato, tra il 14 maggio 2011 e il
13 maggio 2013, personale "svantaggiato" o "molto svantaggiato".
L'obiettivo e' la promozione di opportunita' di impiego per queste
particolari categorie di lavoratori, incrementando la base occupazionale delle
imprese che li assumono. Il beneficio consiste in un bonus fiscale spettante
nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti, da utilizzare in
compensazione, nei 12 mesi successivi all'assunzione, in caso di lavoratore
svantaggiato, o nei 24 mesi successivi, in caso di lavoratore molto
svantaggiato.
"Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando sul credito d'imposta,
- ha sottolineato Spampinato - si aprono nuove opportunita' per i lavoratori
dell'isola e per l'economia siciliana. Il bando ha valore retroattivo per le
domande che sono gia' pervenute e perverranno in assessorato, che sgraveranno
del 50% gli oneri fiscali dei costi salariali. Una opportunita' che arriva
puntuale, senza alcun ritardo, e nei termini previsti dalle disposizioni di
legge. A chi vuole soltanto fare speculazione, - ha aggiunto - noi rispondiamo,
non ai singoli ma ai siciliani, in maniera serena e con fatti concreti. A chi
scomoda inutilmente il Presidente del Consiglio - conclude l'assessore
Spampinato - consigliamo di verificare concretamente gli atti prima di
intervenire invano".
Danno diritto al credito d'imposta le assunzioni a tempo indeterminato che
portano a un incremento del numero di lavoratori dipendenti a tempo
indeterminato mediamente occupati nei dodici mesi precedenti alla data
dell'assunzione. Per lavoratori svantaggiati, si intende chi non ha un impiego
regolarmente retribuito da almeno sei mesi. Sono considerati tali i soggetti
inoccupati o disoccupati, ovvero i soggetti non titolari di rapporti di lavoro
di alcun genere da almeno sei mesi, o che, nei sei mesi precedenti l'assunzione,
non abbiano messo in campo attivita' tali da perdere lo status di
disoccupazione; chi non possiede un diploma di scuola media superiore o
professionale; lavoratori che hanno superato i 50 anni di eta'; adulti che
vivono soli con una o piu' persone a carico; membri di una minoranza nazionale
all'interno di uno Stato membro, che hanno necessita' di consolidare le proprie
esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di fo! rmazion e professionale
o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un'occupazione stabile.
I lavoratori molto svantaggiati sono considerati quei soggetti senza lavoro da
almeno ventiquattro mesi. Rientrano in questa categoria gli inoccupati o
disoccupati, ovvero non titolari di rapporti di lavoro di alcun genere da almeno
24 mesi, o che, nei 24 mesi precedenti l'assunzione, non abbiano messo in campo
attivita' tali da perdere lo status di disoccupazione. Tali lavoratori devono
essere stati assunti con un contratto di lavoro subordinato ex art. 2094 c.c. a
tempo indeterminato con l'impegno da parte del datore di lavoro a non licenziare
il lavoratore nei ventiquattro mesi successivi all'assunzione, nel caso di
piccole e medie imprese, ovvero nei successivi trentasei mesi, per le altre
imprese.
Il credito d'imposta spetta per ogni unita' lavorativa aggiuntiva risultante
dalla differenza tra il numero dei lavoratori a tempo indeterminato rilevato in
ciascun mese e il numero dei lavoratori a tempo indeterminato mediamente
occupati nel periodo di riferimento specificato nell'articolo 3 dell'Avviso
Pubblico. Per le assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato con contratto di
lavoro a tempo parziale, il credito d'imposta spetta in misura proporzionale
alle ore prestate rispetto a quelle del contratto nazionale. Possono presentare
le istanze per l'agevolazione fiscale, i datori di lavoro, che abbiamo assunto o
assumeranno a tempo indeterminato i lavoratori nel periodo compreso tra il 14
maggio 2011 e il 13 maggio 2013.
Per poter accedere alla prima tranche di finanziamento, le assunzioni devono
essere state effettuate tra il 14 maggio 2011 e il 1 giugno 2012. per accedere
alla seconda tranche di finanziamento, le assunzioni devono essere effettuate
tra il 2 giugno 2012 e il 13 maggio 2013
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venerdì 27 luglio 2012
Il professore Subbba: Si deliberi il trasferimento del porto terminale delle Eolie da Milazzo a Messina
E' indirizzata ai sindaci eoliani, all'amministrazione dii Milaazzo, all'Autorità portuale, alla Capitaneria di porto di Milazzo, al Circomare Lipari la nota del professor Giuseppe Subba che ha per
È successo nel lontano 1985 (quando da assessore al Comune di Lipari gestivo la delega ai trasporti), lo hanno ripetuto successivamente, ma le proposte mai avevano raggiunto i livelli straordinari dell’ultima sortita.
Infatti, sull’edizione del 18 corrente della Gazzetta del Sud, ho letto, con sgomento e rammarico, l’iniziativa del consigliere Franco Scicolone che con una mozione, votata all’unanimità dal civico consesso mamertino, ha, tra l’altro, proposto: l’istituzione di un ticket di 1 euro per ogni biglietto d’imbarco e la regolamentazione dell’orario di partenza di fine giornata di nave o aliscafo da Milazzo, fissandolo con limiti massimi alle ore 17,00 nel periodo invernale e alle ore 19,00 nel periodo estivo.
Evidentemente i consiglieri comunali di Milazzo, alle prese con il dissesto finanziario e con i gettoni d’oro percepiti, hanno perso l’orientamento perché intendono interferire sulla vita e sulle attività degli eoliani.
Per lasciarli liberi di riacquistare la serenità perduta, per via dei problemi che travagliano il Comune, è opportuno soddisfare tale richiesta e trasferire il porto terminale delle Eolie da Milazzo a Messina.
Tenuto conto che il 90% dei viaggiatori, che utilizza i mezzi navali per Milazzo, è diretto a Messina, tale trasferimento comporterà un notevole risparmio di tempo e di denaro, visto che bastano appena venti minuti in più di aliscafo, rispetto a Milazzo, per raggiungere la città capoluogo.
Tale trasferimento consentirà di ottenere i seguenti
Ø alle strutture sanitarie (policlinico universitario, ospedale Papardo, cliniche private ecc.) che dispongono di varie specializzazioni non presenti negli ospedali di Milazzo e/o Barcellona P.G.;
Ø alle università di Messina e Reggio Calabria;
Ø agli aeroporti di Reggio Calabria e Catania;
Ø agli scali portuali dei traghetti di linea “Messina – Salerno”, “Messina – Reggio Calabria e Villa San Giovanni” e forse, quanto prima, “Messina – Livorno”;
Ø agli scali portuali delle navi da crociera;
Ø alla stazione ferroviaria di Messina;
Ø agli Uffici Finanziari (Agenzia delle Entrate, Commissione Tributaria Provinciale e Sezioni Commissione Tributaria Regionale, Agenzia del Territorio);
Ø agli Uffici Giudiziari (Tribunale di Messina e TAR di Catania);
Ø agli Uffici Previdenziali e Assistenziali (INPS – INPDAP, INAIL);
Ø alla Camera di Commercio di Messina;
Ø alla Provincia di Messina;
Ø alle reti o centri commerciali operanti in settori più ampi e diversificati;
Ø agli alberghi di Messina che praticano tariffe ridotte, rispetto a quelle imposte dagli albergatori di Milazzo, specie quando i collegamenti marittimi vengono interrotti e svariate centinaia di eoliani e/o turisti sono costretti a pernottare a Milazzo.
2. non incontrare più i politici e consiglieri comunali di Milazzo che, da tempo, si adoperano per rendere più onerosa l’insularità delle Eolie;
3. non respirare, durante le attese, l’aria insalubre per l’inquinamento atmosferico provocato dalle varie industrie della zona;
4. non vivere lo stato di confusione che regna nell’area portuale, di recente attenuata con l’apertura del terminal aliscafi, dopo svariati decenni di abbandono e trascuratezza.
Ciò posto, rivolgo un pressante
Per rafforzare le decisioni dei Consigli sarebbe opportuno indire un referendum per acquisire, preliminarmente, il parere degli eoliani che, prima dell’avvento della Siremar (1 Gennaio 1976), disponevano di comodi collegamenti navali diretti con la città di Messina.
Così facendo Vi guadagnerete la nostra riconoscenza e quella dei Milazzesi che potranno disporre, in modo esclusivo, della loro città, liberi di frequentare le attività commerciali e i servizi (alberghi, ristoranti, bar, taxi, bus ecc.), spesso affollati da noi “incomodi isolani”.
In attesa di conoscere le determinazioni adottate in merito, ringrazio e porgo distinti saluti.
Lipari, 27/07/2012.
Prof. Giuseppe Subba
Oggetto:
trasferimento porto terminale delle Eolie da Milazzo a Messina.
Di tanto in tanto i “cugini” milazzesi, che, da lungo tempo,
ospitano il porto terminale delle Eolie, inventano idee volte a penalizzare la
mobilità degli eoliani e dei turisti che frequentano l’arcipelago.È successo nel lontano 1985 (quando da assessore al Comune di Lipari gestivo la delega ai trasporti), lo hanno ripetuto successivamente, ma le proposte mai avevano raggiunto i livelli straordinari dell’ultima sortita.
Infatti, sull’edizione del 18 corrente della Gazzetta del Sud, ho letto, con sgomento e rammarico, l’iniziativa del consigliere Franco Scicolone che con una mozione, votata all’unanimità dal civico consesso mamertino, ha, tra l’altro, proposto: l’istituzione di un ticket di 1 euro per ogni biglietto d’imbarco e la regolamentazione dell’orario di partenza di fine giornata di nave o aliscafo da Milazzo, fissandolo con limiti massimi alle ore 17,00 nel periodo invernale e alle ore 19,00 nel periodo estivo.
Evidentemente i consiglieri comunali di Milazzo, alle prese con il dissesto finanziario e con i gettoni d’oro percepiti, hanno perso l’orientamento perché intendono interferire sulla vita e sulle attività degli eoliani.
Per lasciarli liberi di riacquistare la serenità perduta, per via dei problemi che travagliano il Comune, è opportuno soddisfare tale richiesta e trasferire il porto terminale delle Eolie da Milazzo a Messina.
Tenuto conto che il 90% dei viaggiatori, che utilizza i mezzi navali per Milazzo, è diretto a Messina, tale trasferimento comporterà un notevole risparmio di tempo e di denaro, visto che bastano appena venti minuti in più di aliscafo, rispetto a Milazzo, per raggiungere la città capoluogo.
Tale trasferimento consentirà di ottenere i seguenti
V A N T A G G I
1. L’arcipelago sarà più vicino:Ø alle strutture sanitarie (policlinico universitario, ospedale Papardo, cliniche private ecc.) che dispongono di varie specializzazioni non presenti negli ospedali di Milazzo e/o Barcellona P.G.;
Ø alle università di Messina e Reggio Calabria;
Ø agli aeroporti di Reggio Calabria e Catania;
Ø agli scali portuali dei traghetti di linea “Messina – Salerno”, “Messina – Reggio Calabria e Villa San Giovanni” e forse, quanto prima, “Messina – Livorno”;
Ø agli scali portuali delle navi da crociera;
Ø alla stazione ferroviaria di Messina;
Ø agli Uffici Finanziari (Agenzia delle Entrate, Commissione Tributaria Provinciale e Sezioni Commissione Tributaria Regionale, Agenzia del Territorio);
Ø agli Uffici Giudiziari (Tribunale di Messina e TAR di Catania);
Ø agli Uffici Previdenziali e Assistenziali (INPS – INPDAP, INAIL);
Ø alla Camera di Commercio di Messina;
Ø alla Provincia di Messina;
Ø alle reti o centri commerciali operanti in settori più ampi e diversificati;
Ø agli alberghi di Messina che praticano tariffe ridotte, rispetto a quelle imposte dagli albergatori di Milazzo, specie quando i collegamenti marittimi vengono interrotti e svariate centinaia di eoliani e/o turisti sono costretti a pernottare a Milazzo.
2. non incontrare più i politici e consiglieri comunali di Milazzo che, da tempo, si adoperano per rendere più onerosa l’insularità delle Eolie;
3. non respirare, durante le attese, l’aria insalubre per l’inquinamento atmosferico provocato dalle varie industrie della zona;
4. non vivere lo stato di confusione che regna nell’area portuale, di recente attenuata con l’apertura del terminal aliscafi, dopo svariati decenni di abbandono e trascuratezza.
Ciò posto, rivolgo un pressante
I N V I T O
affinché le SS. LL. vogliano proporre, ai rispettivi Consigli
Comunali, una proposta di delibera per
il trasferimento del porto terminale delle Eolie dalla città di Milazzo alla città di Messina, già
deliberato nel 1985 dal Consiglio Comunale di Lipari.Per rafforzare le decisioni dei Consigli sarebbe opportuno indire un referendum per acquisire, preliminarmente, il parere degli eoliani che, prima dell’avvento della Siremar (1 Gennaio 1976), disponevano di comodi collegamenti navali diretti con la città di Messina.
Così facendo Vi guadagnerete la nostra riconoscenza e quella dei Milazzesi che potranno disporre, in modo esclusivo, della loro città, liberi di frequentare le attività commerciali e i servizi (alberghi, ristoranti, bar, taxi, bus ecc.), spesso affollati da noi “incomodi isolani”.
In attesa di conoscere le determinazioni adottate in merito, ringrazio e porgo distinti saluti.
Lipari, 27/07/2012.
Prof. Giuseppe Subba
Il sindaco Lo Schiavo chiede di convocare un tavolo tecnico per predisporre un piano di itinerari e orari per il settore Eolie
Questa la lettera che il sindaco Massimo Lo Schiavo (coordinatore regionale Ancim) ha inviato ai sindaci eoliani e p.c. alla Regione
Siciliana - Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità
Alla c.a. del D.G. dott. Falgares
OGGETTO: predisposizione itinerari/orari settore Eolie – istituzione gruppo di lavoro
PRESO ATTO della grave situazione dei trasporti marittimi da e per le isole minori, caratterizzata da continui tagli e rimodulazioni dei servizi che penalizzano fortemente i territori insulari;
PRESO ATTO degli ultimi sviluppi a riguardo, che hanno visto la soppressione, non condivisa dai Sindaci, di alcuni importanti collegamenti marittimi da e per le isole minori,
VISTA la richiesta più volte fatta dallo scrivente all’Assessorato Regionale alla Mobilità, affinché siano i Sindaci delle Isole di Sicilia a predisporre i piani di itinerari/orari, per i rispettivi settori, coniugando le esigenze di continuità territoriale con le risorse economiche a disposizione, e che evitino inutili accavallamenti di vettori, da sottoporre al Dipartimento competente per la predisposizione dei nuovi bandi di esercizio, in scadenza nei prossimi mesi;
RITENUTO di fondamentale importanza dover predisporre un piano di trasporto per il settore Eolie che parta dalla volontà dei Sindaci e non da esigenze di mercato delle compagnie di navigazione, entro il 30 settembre con la presente si invitano le SS.LL. a voler condividere l’istituzione di un tavolo tecnico, comunicando due referenti per ogni comune, oltre il rispettivo Assessore, che costituiranno il gruppo di lavoro di cui in oggetto e che prepareranno una bozza di itinerari/orari da sottoporre al Dipartimento Regionale alla Mobilità entro il 30 settembre 2012.
Certi di un fattivo ed urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
Il sindaco
Massimo Lo Schiavo
Alla c.a. del D.G. dott. Falgares
OGGETTO: predisposizione itinerari/orari settore Eolie – istituzione gruppo di lavoro
PRESO ATTO della grave situazione dei trasporti marittimi da e per le isole minori, caratterizzata da continui tagli e rimodulazioni dei servizi che penalizzano fortemente i territori insulari;
PRESO ATTO degli ultimi sviluppi a riguardo, che hanno visto la soppressione, non condivisa dai Sindaci, di alcuni importanti collegamenti marittimi da e per le isole minori,
VISTA la richiesta più volte fatta dallo scrivente all’Assessorato Regionale alla Mobilità, affinché siano i Sindaci delle Isole di Sicilia a predisporre i piani di itinerari/orari, per i rispettivi settori, coniugando le esigenze di continuità territoriale con le risorse economiche a disposizione, e che evitino inutili accavallamenti di vettori, da sottoporre al Dipartimento competente per la predisposizione dei nuovi bandi di esercizio, in scadenza nei prossimi mesi;
RITENUTO di fondamentale importanza dover predisporre un piano di trasporto per il settore Eolie che parta dalla volontà dei Sindaci e non da esigenze di mercato delle compagnie di navigazione, entro il 30 settembre con la presente si invitano le SS.LL. a voler condividere l’istituzione di un tavolo tecnico, comunicando due referenti per ogni comune, oltre il rispettivo Assessore, che costituiranno il gruppo di lavoro di cui in oggetto e che prepareranno una bozza di itinerari/orari da sottoporre al Dipartimento Regionale alla Mobilità entro il 30 settembre 2012.
Certi di un fattivo ed urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
Il sindaco
Massimo Lo Schiavo
Domenica si festeggia il 50° anniversario dell'edificazione della Chiesa di Vulcano Porto
Gentile direttore,
L'appuntamento è per DOMENICA 29 LUGLIO ALLE 19:00 NELLA CHIESA DI VULCANO PORTO, sarà celebrata la S.Messa dal Parroco con la presenza delle autorità locali e della comunità di Vulcano.
Il Parroco
Don Lio
la Parrocchia SS. Angeli Custodi di Vulcano festeggia il 50° anniversario
dell'edificazione della Chiesa di Vulcano Porto dedicata alla B.V.M. del Rosario
di Pompei, benedetta dal Vescovo Bernardino Re il 29 Luglio 1962 . La chiesa fu
costruita su terreno donato dalla famiglia Vitale Francesco la quale ha donato
anche la statua della Madonna di Pompei, su progetto dell'ing. Adolfo Ghersy, i lavori sono stati eseguiti in pochi
mesi dagli operai della Provincia di Messina, molte offerte sono pervenute dai
residenti, dai turisti e dagli eoliani all'estero, anche il Papa di allora Giovanni XXIII e lo stesso Vescovo hanno
contribuito.
Il 30 aprile 2010 il Vescovo La Piana ha benedetto i nuovi locali della
Chiesa ampliata.L'appuntamento è per DOMENICA 29 LUGLIO ALLE 19:00 NELLA CHIESA DI VULCANO PORTO, sarà celebrata la S.Messa dal Parroco con la presenza delle autorità locali e della comunità di Vulcano.
Il Parroco
Don Lio
FONDI UE: ALBERT,"CAPUTO SBAGLIA, NON ABBIAMO PERSO RISORSE"
Palermo, 26 lug. (SICILIAE) - "Sono molto curioso di sapere chi abbia
raccontato all'onorevole Salvino Caputo la bufala di un miliardo di soldi non
spesi nel Fondo Sociale Europeo. Come Autorita' di gestione del Fondo Sociale
Europeo della Regione Siciliana dichiaro, ancora una volta, che si tratta di una
notizia destituita di ogni fondamento. Non un solo euro lo scorso anno e' stato
reso a Bruxelles".
Lo dice Ludovico Albert, dirigente generale del dipartimento Istruzione e Formazione della Regione siciliana.
Lo dice Ludovico Albert, dirigente generale del dipartimento Istruzione e Formazione della Regione siciliana.
Accadde un anno fa .......l'ultima volta di Lucio Dalla a Lipari
giovedì 26 luglio 2012
LA GUARDIA MEDICA TURISTICA
Se sei in vacanza e, quindi, lontano dal tuo medico di famiglia, sappi che nei
luoghi di villeggiatura che presentano un notevole afflusso turistico è
possibile che la ASL organizzi un servizio di assistenza sanitaria rivolta ai
non residenti, comunemente detta guardia medica turistica.
Le tariffe fanno
riferimento a quelle di un normale consulto presso un medico diverso dal
proprio: in media 15 - 20 euro per la visita ambulatoriale, 25 - 30 euro per
quella domiciliare.
E per evitare accessi impropri e pagare ticket inutili? Basta una telefonata!
Puoi sapere se nella città in cui villeggerai è stata istituita una postazione di guardia medica turistica, o conoscere le modalità con cui verrà erogata l’assistenza sanitaria di base ai cittadini non residenti, contattando gli Uffici ASL di Relazione con il Pubblicodella città in cui stai trascorrendo o trascorrerai le vacanze.
ATTENZIONE!
Spesso i cittadini lontani dal proprio medico di base sono soliti utilizzare il pronto soccorso! Quando si ha un piccolo malore è più appropriato far riferimento alla guardia medica turistica (fino alle 20.00, o alla guardia medica dopo le 20) e non rivolgersi direttamente al pronto soccorso!
Ricorda infatti che il pronto intervento non è un servizio di assistenza sanitaria di base. Se ci si reca al pronto soccorso per un accesso “improprio” (il cosiddetto “codice bianco) bisognerà pagare il ticket sulla prestazione specialistica svolta.
Cittadinanzattiva Sicilia onlus Assemblea Territoriale di Lipari – Is Eolie
E per evitare accessi impropri e pagare ticket inutili? Basta una telefonata!
Puoi sapere se nella città in cui villeggerai è stata istituita una postazione di guardia medica turistica, o conoscere le modalità con cui verrà erogata l’assistenza sanitaria di base ai cittadini non residenti, contattando gli Uffici ASL di Relazione con il Pubblicodella città in cui stai trascorrendo o trascorrerai le vacanze.
ATTENZIONE!
Spesso i cittadini lontani dal proprio medico di base sono soliti utilizzare il pronto soccorso! Quando si ha un piccolo malore è più appropriato far riferimento alla guardia medica turistica (fino alle 20.00, o alla guardia medica dopo le 20) e non rivolgersi direttamente al pronto soccorso!
Ricorda infatti che il pronto intervento non è un servizio di assistenza sanitaria di base. Se ci si reca al pronto soccorso per un accesso “improprio” (il cosiddetto “codice bianco) bisognerà pagare il ticket sulla prestazione specialistica svolta.
Cittadinanzattiva Sicilia onlus Assemblea Territoriale di Lipari – Is Eolie
Via Maurolico, 18
98055 Lipari -ME-
Telefax: 0909811846
Il Comitato dei festeggiamenti per Maria SS.MA di Porto Salvo ringrazia
Franco Giunta, a nome del Comitato dei festegggiamenti per Maria SS.MA di Porto Salvo, oltre a tutti gli sponsor citati nei manifesti e durante le serate, ringrazia tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita della festa.
In particolare un ringraziamento va fatto all' Hotel Villa Enrica Country Resort per aver ospitato il gruppo musicale cover band "Oltre Misura"; Le Terrazze per aver ospitato il gruppo "Music & Dance"; il Ristorante Tre Delfini per la cena offerta al gruppo "Music & Dance"; il Ristorante La Conchiglia per aver rifocillato la ditta di "Nunzio Manera, illuminazione artistica"; il Panificio- Rosticceria Ristorante Tindaro Martino per aver rifocillato il gruppo musicale cover band "Oltre misura".
Si ringraziano ancora la Rosticceria Mancia e Fui, la Rosticceria U' Spizzico di Milazzo, il Panificio-Rosticceria Tindaro Martino, la Rosticceria Take Away.
In particolare un ringraziamento va fatto all' Hotel Villa Enrica Country Resort per aver ospitato il gruppo musicale cover band "Oltre Misura"; Le Terrazze per aver ospitato il gruppo "Music & Dance"; il Ristorante Tre Delfini per la cena offerta al gruppo "Music & Dance"; il Ristorante La Conchiglia per aver rifocillato la ditta di "Nunzio Manera, illuminazione artistica"; il Panificio- Rosticceria Ristorante Tindaro Martino per aver rifocillato il gruppo musicale cover band "Oltre misura".
Si ringraziano ancora la Rosticceria Mancia e Fui, la Rosticceria U' Spizzico di Milazzo, il Panificio-Rosticceria Tindaro Martino, la Rosticceria Take Away.
LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI INCONTRANO IL NUOVO COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’ASP 5 DI MESSINA. CHIESTA LA REVOCA DEGLI ATTI EMANATI DAL COMMISSARIO POLI. IL SINDACATO HA CHIESTO CHIAREZZA E RISPETTO DEI RUOLI, RAFFORZANDO LE RELAZIONI SINDACALI
26 luglio ’12 –
Le duecento delibere dell’ex commissario straordinario Poli e la reale
situazione dei debiti dell’Asp di Messina sono state al centro del primo
confronto tenutosi tra le Organizzazioni sindacali FpCgil, Cisl Fp, Uil Fpl e
Fsi con il nuovo commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria, Manlio
Magistri.
Una riunione
nella quale si sono affrontati i diversi temi da tempo denunciati dai sindacati,
con particolare attenzione alle problematiche che affliggono il sistema
sanitario messinese. Si è discusso soprattutto della riorganizzazione
complessiva della sanità su tutto il territorio, dei servizi riabilitativi e dei
rapporti con le strutture private.
Sul tavolo, la
richiesta principale è stata quella della revoca delle deliberazioni 2061 e 2062
del 13 luglio sulla rideterminazione della rete ospedaliera e sulla
rideterminazione della dotazione organica. La seconda, ma non meno importate,
richieste delle organizzazioni sindacali è stata la revoca anche degli incarichi
dirigenziali fiduciari disposti dall’ex commissario e vietati dal nuovo decreto
sulla spending review. “La revoca di questi atti – sottolineano Clara
Crocè, Calogero Emanuele, Giuseppe Calapai e Giancarlo Aiello – è presupposto
per avere un dialogo sereno e costruttivo, perché tutti consapevoli che si
tratta di atti che non rientravano nella competenza di una gestione commissariale.
Atti che, infatti, sarebbero stati pubblicati all'albo pretorio in maniera
parziale e non in forma integrale e quindi inficiati ab origine”.
Le
organizzazioni sindacali, in seguito, hanno chiesto la liquidazione ai
lavoratori del 60% della produttività relativa al 2011 e di procedere al
riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali per il 2010 ai
lavoratori aventi diritto. Impegni presi da Poli ma poi non adottati “nemmeno
nelle duecento delibere”.Nel corso della riunione i rappresentanti sindacali hanno chiesto al commissario Magistri di chiarire una volta per tutte la situazione reale dei debiti dell’Asp. Il commissario straordinario si è impegnato a liquidare nel mese di agosto il 60% del salario di produttività 2011 e nel mese di settembre l’attribuzione della fascia con arretrati decorrenza gennaio 2010. Si è invece riservato sette giorni di tempo per valutare la fattibilità della revoca delle delibere adottate negli ultimi giorni.
LAVORI PUBBLICI: VECCHIO EMANA CIRCOLARE ESPLICATIVA NUOVO CODICE
L'assessore alle infrastrutture e mobilita', Andrea Vecchio, ha emanato oggi la
circolare esplicativa del Codice dei contratti pubblici recepito in Sicilia con
la Legge regionale 12 del 2011.
A seguito della pubblicazione del regolamento attuativo, emanato con Dpr nel gennaio del 2012, erano sorte delle divergenze interpretative sull'applicazione delle norme con particolare riferimento agli obblighi delle stazioni appaltanti nei casi di aggiudicazione con il criterio dell'offerta piu' vantaggiosa; Operativita' delle disposizioni inerenti le prestazioni delle garanzie da prevedere nei bandi tipo; Rinnovo dei componenti delle Urega; Modalita' per l'affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura per importi inferiori ai 100 mila euro, nelle more della costituzione dell'Albo unico regionale; Conferimento degli incarichi di collaudo e infine su alcuni aspetti relativi all'obbligo per i soggetti privati, destinatari di finanziamenti o sovvenzioni pubbliche per importi superiori a 150 mila euro, di affidare l'esecuzione delle opere ad imprese in regola con le certificazioni antimafia ed in possesso dei requisiti per il rilascio delle attestazioni rilasciate dall! e Soa ( Societa' Organismi di attestazione). Con la circolare emanata dall'assessore Vecchio, vengono chiariti tutti i dubbi sollevati da imprese e professionisti rendendo piu' agevole il compito per gli operatori del settore che avevano manifestato perplessita' e disorientamento sull'applicazione di norme spesso in contrasto e comunque di difficile interpretazione.
A seguito della pubblicazione del regolamento attuativo, emanato con Dpr nel gennaio del 2012, erano sorte delle divergenze interpretative sull'applicazione delle norme con particolare riferimento agli obblighi delle stazioni appaltanti nei casi di aggiudicazione con il criterio dell'offerta piu' vantaggiosa; Operativita' delle disposizioni inerenti le prestazioni delle garanzie da prevedere nei bandi tipo; Rinnovo dei componenti delle Urega; Modalita' per l'affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura per importi inferiori ai 100 mila euro, nelle more della costituzione dell'Albo unico regionale; Conferimento degli incarichi di collaudo e infine su alcuni aspetti relativi all'obbligo per i soggetti privati, destinatari di finanziamenti o sovvenzioni pubbliche per importi superiori a 150 mila euro, di affidare l'esecuzione delle opere ad imprese in regola con le certificazioni antimafia ed in possesso dei requisiti per il rilascio delle attestazioni rilasciate dall! e Soa ( Societa' Organismi di attestazione). Con la circolare emanata dall'assessore Vecchio, vengono chiariti tutti i dubbi sollevati da imprese e professionisti rendendo piu' agevole il compito per gli operatori del settore che avevano manifestato perplessita' e disorientamento sull'applicazione di norme spesso in contrasto e comunque di difficile interpretazione.
Sanita': rete dei laboratori, Russo "rispetteremo impegni assunti"
Palermo, 26 lug. (SICILIAE) - "Sarebbe un grave errore continuare a pensare
che la Sicilia possa eludere gli accordi nazionali assunti in sede di conferenza
Stato Regioni. La Sicilia deve tendere a un sistema moderno ed efficiente, in
linea con quello delle regioni italiane piu' virtuose come abbiamo ribadito al
presidente del Consiglio Monti". Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute
Massimo Russo. "Contrariamente a quanto ha riferito qualche deputato regionale -
ha proseguito Russo - il Programma Operativo, che tra l'altro e' stato gia'
valutato positivamente dalla Commissione Sanita' dell'Ars, prevede il preciso
obbligo della Sicilia di rifunzionalizzare la rete dei laboratori fissando il
limite delle 200 mila prestazioni annue, cosa che e' stata rimarcata non piu'
tardi di due giorni fa dai tavoli tecnici ministeriali che hanno apprezzato il
nostro lavoro e la nostra credibilita' rendendo possibile lo sblocco di 240
milioni ! di euro a favore della Sicilia. L'iter del provvedimento, inoltre, e'
stato ampiamente discusso anche con i rappresentanti dei laboratori, sono stati
adottati tutti gli accorgimenti possibili per renderlo meno traumatico nei
confronti dei piccoli laboratori e difatti, accanto a qualche critica, abbiamo
registrato ampi consensi. L'imminenza della campagna elettorale - ha concluso
Russo - non puo' condizionare il nostro operato e sono certo che il presidente
della commissione sanita', Laccoto e gli altri componenti della commissione
comprenderanno che la gravita' del momento impone rigore e assunzione di
responsabilita'".
Ex Pumex rifanno il look al verde pubblico di Canneto
Spending review. Iniziato sciopero farmacie
Non è bastato l’esito positivo dell’incontro di ieri al tavolo sulla remunerazione istituito presso il ministero della Salute, né l’emendamento arrivato in tarda serata in commissione Bilancio del Senato a convincere Federfarma ad annullare lo sciopero nazionale indetto per oggi contro la spending review. D’altra parte, il destino del decreto è ancora tutto da vedere e anche per quanto riguarda l'emendamento sullo "sconto", si rincorrono voci su una nuova versione "meno favorevole" a farmacie e aziende.
Lo stato di agitazione delle farmacie, dunque, permane. E le serrande degli esercizi oggi(anche a Lipari) resteranno abbassate (tranne quelle delle farmacie di turno
Lo stato di agitazione delle farmacie, dunque, permane. E le serrande degli esercizi oggi(anche a Lipari) resteranno abbassate (tranne quelle delle farmacie di turno
SANITA': PEDOTO (PD), BALDUZZI FAVORISCA RIORGANIZZAZIONE 'PUNTI NASCITA'
(AGENPARL) - Roma, 26 lug - “Il ministro Balduzzi garantisca l’effettiva riorganizzazione dei punti nascita entro il 2013 come previsto dall’Accordo tra Stato e Regioni del 2010. Per fare questo è necessario che tutte le Regioni inviino i dati previsti dall’accordo per stabilire quali e quanti reparti chiudere”.
Lo dice Luciana Pedoto, deputata del Pd in commissione Affari sociali che ha presentato un’interrogazione su questo tema al ministro Balduzzi.
“L'accordo Stato-Regioni - prosegue Pedoto - prevede una riorganizzazione dei punti nascita sulla base del numero dei nati e del contesto geografico in cui si trovano. L’applicazione di tale accordo prevedeva la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno e stando all'ultimo rapporto del Cedap (Certificati di assistenza al parto) del 2009, i punti nascita con tali caratteristiche in Italia sono 153 tra pubblici, privati accreditati; oggi ne sono stati chiusi 57. Per il momento risulta che solo otto Regioni hanno comunicato i loro dati al ministero. La chiusura di queste strutture è un obiettivo da raggiungere entro tre anni dall'accordo, dunque entro fine 2013, ma è tornato d'attualità con la spending review e il taglio previsto di 15-18mila posti letto. Questa opera di riorganizzazione ha l’obiettivo di offrire maggiore sicurezza alla madre e al nascituro tutelando la salute di entrambi”.
Un po di storia (di Giovannni Giardina)
La
difesa degli Eoliani nel lontano 1544
( contro lo sbarco dei Saraceni ! )
Riecheggia a ciel sereno nei nostri timpani, a ciel sereno, una campana.
L’arrivo di navi pirate, avvistate al largo, la gente spaventata, fugge urlando, grandi falo’ vengono accesi sulle torri, le campane impazzite chiamano a raccolta gli uomini.
Dopo attimi di smarrimento, la folla si raduna sul sagrato delle chiese, i marinai piu’ abili, mettono in mare le loro scialuppe, e con esse,gli armati rimasti a terra, approntano i cannoni sulle torri alte ed illuminate.
Intanto le navi saracene sono piu’ vicine ed iniziano una battaglia lunga e cruenta, con cannonate e frecce incendiarie,abbordaggi, frastuioni, duelli corpo a corpo,
uomini in mare, esplosioni di brulotti, navi incendiate ed abbandonate, vanno alla deriva.
Hanno la meglio i pirati, che con ogni sorta di schiamazzo e suoni di trombe e di tamburi, sbarcano sulla spiaggia, si inginocchiano rivolti verso la Mecca, per una breve preghiera, e subito a ondate vanno all’attacco del paese, inerpicandosi per le scale e stradine di Lipari, illuminate da torce e incendi, tra spari e devastazioni, urla di donne e di bambini, atterriti, ormai prede dei barbari.
E ancora duelli, sui tetti e terrazze, uomini trafitti e scaraventati giu’ dalle alte mura.
La resistenza e’ dura e tenace, il desiderio e la speranza di salvare il proprio paesino
e’ talmente forte che solo la morte puo’spegnerlo.
Un’ultimo sforzo un’ultimo lampo di genio, la disperazione, l’orgoglio,quando tutto sembra ormai perduto, l’ultimo guizzo e si riesce a buttare in mare il saraceno invasore, in fuga verso le loro navi. I pirati portano con se quanto riescono a razziare, lasciando dietro scie di sangue e di fuoco. I saraceni costretti a riprendere il mare. SIMU SARVI!! SIMU SARVI !!
D. U nu viditi ca nni stannu massacrannu ?
D. E nuautri chi stamu fannu ?
R. Nuautri nni stamu muviennu ! Hamu fattu un saccu di ricorsi,hamu fattu un saccu
i chiacchiri, littri, raccumannati , ,hamu datu incarichi ad’avvocati,esperti, comunicati cu computer.e a mezzu stampa Insomma,’un’e’ co nn’hamu muvutu !
Di autru ,chi putimu fari ?? Oggi, chisti sunnu i mezzi e l’armi pi difinniriti ..
A differenza va dicu io’ qual’e’ :
Ca na vota i pirati i rispingiamu, oggi i riscivimu chi guanti gialli, poi, pi ccu nu sapi:
Na vota l’Eoliani avianu tanti cannuna e tanti palli,
Ora ‘u’nni ristaru ne cannuni e mancu palli ! SIMU RUVINATI ! SIMU RUVINATI !!
Un cordiale saluto Giovanni Giardina Lipari 26-07-2012-
Riecheggia a ciel sereno nei nostri timpani, a ciel sereno, una campana.
L’arrivo di navi pirate, avvistate al largo, la gente spaventata, fugge urlando, grandi falo’ vengono accesi sulle torri, le campane impazzite chiamano a raccolta gli uomini.
Dopo attimi di smarrimento, la folla si raduna sul sagrato delle chiese, i marinai piu’ abili, mettono in mare le loro scialuppe, e con esse,gli armati rimasti a terra, approntano i cannoni sulle torri alte ed illuminate.
Intanto le navi saracene sono piu’ vicine ed iniziano una battaglia lunga e cruenta, con cannonate e frecce incendiarie,abbordaggi, frastuioni, duelli corpo a corpo,
uomini in mare, esplosioni di brulotti, navi incendiate ed abbandonate, vanno alla deriva.
Hanno la meglio i pirati, che con ogni sorta di schiamazzo e suoni di trombe e di tamburi, sbarcano sulla spiaggia, si inginocchiano rivolti verso la Mecca, per una breve preghiera, e subito a ondate vanno all’attacco del paese, inerpicandosi per le scale e stradine di Lipari, illuminate da torce e incendi, tra spari e devastazioni, urla di donne e di bambini, atterriti, ormai prede dei barbari.
E ancora duelli, sui tetti e terrazze, uomini trafitti e scaraventati giu’ dalle alte mura.
La resistenza e’ dura e tenace, il desiderio e la speranza di salvare il proprio paesino
e’ talmente forte che solo la morte puo’spegnerlo.
Un’ultimo sforzo un’ultimo lampo di genio, la disperazione, l’orgoglio,quando tutto sembra ormai perduto, l’ultimo guizzo e si riesce a buttare in mare il saraceno invasore, in fuga verso le loro navi. I pirati portano con se quanto riescono a razziare, lasciando dietro scie di sangue e di fuoco. I saraceni costretti a riprendere il mare. SIMU SARVI!! SIMU SARVI !!
La difesa degli Eoliani oggi 2012
( contro gli
atti di pirateria politica )
D. Ma nu vditi ca nni
stannu livannu tuttu chiddu c’aviamu conquistatu ?
D. U nu viditi ca stannu fasciennu peggiu i ddi
pirati ?D. U nu viditi ca nni stannu massacrannu ?
D. E nuautri chi stamu fannu ?
R. Nuautri nni stamu muviennu ! Hamu fattu un saccu di ricorsi,hamu fattu un saccu
i chiacchiri, littri, raccumannati , ,hamu datu incarichi ad’avvocati,esperti, comunicati cu computer.e a mezzu stampa Insomma,’un’e’ co nn’hamu muvutu !
Di autru ,chi putimu fari ?? Oggi, chisti sunnu i mezzi e l’armi pi difinniriti ..
A differenza va dicu io’ qual’e’ :
Ca na vota i pirati i rispingiamu, oggi i riscivimu chi guanti gialli, poi, pi ccu nu sapi:
Na vota l’Eoliani avianu tanti cannuna e tanti palli,
Ora ‘u’nni ristaru ne cannuni e mancu palli ! SIMU RUVINATI ! SIMU RUVINATI !!
Un cordiale saluto Giovanni Giardina Lipari 26-07-2012-
Si è laureata la signorina Rosa Mollica
Domani La Greca e Brundu presentano a Vulcano "Curzio Malaparte alle isole Eolie"
Vi informiamo che, domani, venerdì 27 luglio, alle ore 19,30 presenteremo a Vulcano, insieme alla Dott.ssa Barbara Brundu, il volume "Curzio Malaparte alle Isole Eolie", l'incontro si terrà presso i giardini di Marion a Porto Levante.
SICILIA: ARMAO IN COMMISSIONE BILANCIO CAMERA PER SPENDING REVIEW
Roma, 26 lug. (SICILIAE) - La strada e' tracciata, la spending review in
Sicilia e' ineluttabile se si vorra' una Regione forte e competitiva, in
previsione di un miglioramento dell'economia nazionale e mondiale.
Lo si legge nella relazione che l'assessore all'Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao, ha esposto oggi durante un'audizione alla V Commissione Bilancio della Camera dei deputati. E la Commissione ha apprezzato le misure, che la Regione Siciliana si accinge a varare.
"Solo con i 'conti in regola' - si legge nella relazione - la Sicilia potra' affrontare il difficile cammino di uscita da una grave crisi economica mondiale ed essere, cosi', protagonista della ripresa del nostro Paese e potra' pretendere le imprescindibili misure di sostegno alla crescita e gli interventi di perequazione infrastrutturale, senza le quali la Sicilia rischia di essere condannata ad un processo di impoverimento e consolidamento del divario purtroppo esistente."
L'assessore ha illustrato i tanti punti qualificanti dell'impegno che la Regione ha assunto anche con Governo nazionale e ha ricordato quelli che gia' sono stati realizzati, come la riduzione della spesa corrente dai 20 miliardi di euro del 2008 ai 15 di oggi. Misure di risanamento e riduzione dei costi definiti dalla stessa Corte dei Conti "di moralizzazione politico-finanziaria di riduzione della spesa".
Tra le azioni da implementare ci sono la riduzione degli apparati e delle strutture della P.A., un'ulteriore riduzione delle societa' partecipate, i tagli ai costi istituzionali, la semplificazione delle procedure di acquisto di beni e servizi. E ancora il taglio del 25% della pianta organica dei dirigenti e del 20% del restante personale, attraverso misure di accompagnamento alla pensione e di mobilita', la riduzione del 90% delle aspettative sindacali che la Corte dei Conti ha certificato essere superiori del 1000% al dato nazionale.
Principio dell'operazione, volta ad eliminare sprechi e inefficienze, e' l'identificazione delle spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi affidati all'Amministrazione, o che li raggiungono solo in maniera inefficiente.
"Occorre quindi - continua la relazione dell'assessore Armao - che alle misure di contrasto alla crisi finanziaria adottate a livello centrale si accompagnino interventi tempestivi anche a livello regionale."
Tempestivita' che la Commissione Bilancio ha auspicato di registrare anche all'Assemblea Regionale Siciliana.
Lo si legge nella relazione che l'assessore all'Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao, ha esposto oggi durante un'audizione alla V Commissione Bilancio della Camera dei deputati. E la Commissione ha apprezzato le misure, che la Regione Siciliana si accinge a varare.
"Solo con i 'conti in regola' - si legge nella relazione - la Sicilia potra' affrontare il difficile cammino di uscita da una grave crisi economica mondiale ed essere, cosi', protagonista della ripresa del nostro Paese e potra' pretendere le imprescindibili misure di sostegno alla crescita e gli interventi di perequazione infrastrutturale, senza le quali la Sicilia rischia di essere condannata ad un processo di impoverimento e consolidamento del divario purtroppo esistente."
L'assessore ha illustrato i tanti punti qualificanti dell'impegno che la Regione ha assunto anche con Governo nazionale e ha ricordato quelli che gia' sono stati realizzati, come la riduzione della spesa corrente dai 20 miliardi di euro del 2008 ai 15 di oggi. Misure di risanamento e riduzione dei costi definiti dalla stessa Corte dei Conti "di moralizzazione politico-finanziaria di riduzione della spesa".
Tra le azioni da implementare ci sono la riduzione degli apparati e delle strutture della P.A., un'ulteriore riduzione delle societa' partecipate, i tagli ai costi istituzionali, la semplificazione delle procedure di acquisto di beni e servizi. E ancora il taglio del 25% della pianta organica dei dirigenti e del 20% del restante personale, attraverso misure di accompagnamento alla pensione e di mobilita', la riduzione del 90% delle aspettative sindacali che la Corte dei Conti ha certificato essere superiori del 1000% al dato nazionale.
Principio dell'operazione, volta ad eliminare sprechi e inefficienze, e' l'identificazione delle spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi affidati all'Amministrazione, o che li raggiungono solo in maniera inefficiente.
"Occorre quindi - continua la relazione dell'assessore Armao - che alle misure di contrasto alla crisi finanziaria adottate a livello centrale si accompagnino interventi tempestivi anche a livello regionale."
Tempestivita' che la Commissione Bilancio ha auspicato di registrare anche all'Assemblea Regionale Siciliana.
Alle Eolie molte case restano sfitte di Antonio Schembri (Il sole 24 ore)
China discendente, alle Eolie, per il mercato delle locazioni, che dall'inizio dell'estate presenta molte abitazioni vuote. Oltre all'inasprirsi dei costi del trasporto in aliscafo, a penalizzare il mercato degli affitti settimanali è anche il servizio del traghetto in partenza per Napoli, terminale strategico per i turisti che arrivano dal Continente. Da qualche anno, salpa solo il lunedì e il giovedì. La conseguenza è un calo, sia nella domanda che nel volume d'affari legato alle case vacanza, fra il 30 e il 40 per cento in tutto l'arcipelago", dice Arcangelo Nicotra, titolare a Salina dell'agenzia Eolievacanze.
La speranza dei proprietari che mettono a reddito la propria abitazione e degli intermediari del settore immobiliare turistico, è riposta adesso sulle offerte last minute, con ‘pacchetti' scontati fino al 30 per cento. La maggiore disponibilità di case in affitto dell'arcipelago si trova a Lipari e a Salina. Nella prima, per una soluzione da 4-5 posti (appartamento o casa indipendente) la spesa parte dai 300 euro a settimana di inizio stagione, sale a 450 euro nelle prime tre settimane di luglio, e tocca i 650 euro settimanali per l'ultima settimana sia di luglio che di agosto. A cavallo di ferragosto, il budget oscilla invece tra i 1.000 e i 1.200 euro settimanali. A Salina, dove a trainare le locazioni turistiche sono il comune di Santa Marina e la frazione di Lingua, la spesa oscilla tra i 550-600 euro a settimana fino nella prima metà di luglio, aumenta fino a 800 euro fino alla prima settimana di agosto, e tocca il tetto di 1.400 euro settimanali per quella di ferragosto.
Mercato locativo in netto calo anche nelle isole più piccole, dove i canoni settimanali sono più cari. Panarea rimane la più gettonata per le feste glamour, ma subisce un costante calo turistico. Sull'isola nota anche per la splendida Cala Junco, la spesa media per una settimana ammonta a 700 euro in bassa stagione e orbita sui 1.800 euro in agosto. Per una villa esclusiva si possono superare i 2mila euro a settimana. Locazioni in crisi anche a Filicudi: "dall'inizio dell'estate i riscontri indica un calo di arrivi e richieste di case da locare nell'ordine del 90% in meno, rispetto al 2009" afferma Antonio Pellegrino, titolare di un piccolo lido attrezzato a Punta Stimpagnato, a poca distanza dal suggestivo borgo di Pecorini. "Sono anche effetti di una stagionalità turistica ancora troppo corta" sottolinea Vincenzo Anastasi, proprietario di un albergo sull'isola e intermediario immobiliare. In agosto, i canoni per abitazioni da 4 posti variano dai 1.100-1.200 euro settimanali di luglio, fino ai 1.500 euro in agosto".
Diversificazione aliquote IMU l'assessore Biviano risponde al consigliere Iacolino
Al Consigliere
Comunale
Dott. Giovanni Iacolino
OGGETTO: Diversificazione aliquote IMU
In riferimento alla sua nota del 04/06/2012, prot. 19714, riguardo ad una possibile diversificazione delle aliquote IMU, tale da consentire al nostro Comune di mantenere ugualmente gli equilibri di gestione del nostro bilancio, e dopo apposito incontro avvenuto tra Lei e il dirigente del II Settore, si comunica che è nelle intenzioni di questa Amministrazione vagliare tutte le ipotesi possibili affinchè la "odiosa" tassa dell'IMU, istituita dal governo nazionale, gravi il meno possibile nelle tasche delle fasce sociali più deboli.
Si sta pertanto lavorando ad una possibile diversificazione delle aliquote percentuali, prevedendo un abbattimento sulla prima casa e tutelando contemporaneamente le attività produttive e le seconde case locate ad utenti privi della prima casa.
Tutto questo, eventualmente, anche se proposto dal sottoscritto in qualità di Assessore alle finanze dovrà essere deliberato del Consiglio Comunale, organo preposto a tali decisioni.
Distinti saluti
L'Assessore al Bilancio, Finanze e Tributi
Dott. Giacomo Biviano
Dott. Giovanni Iacolino
OGGETTO: Diversificazione aliquote IMU
In riferimento alla sua nota del 04/06/2012, prot. 19714, riguardo ad una possibile diversificazione delle aliquote IMU, tale da consentire al nostro Comune di mantenere ugualmente gli equilibri di gestione del nostro bilancio, e dopo apposito incontro avvenuto tra Lei e il dirigente del II Settore, si comunica che è nelle intenzioni di questa Amministrazione vagliare tutte le ipotesi possibili affinchè la "odiosa" tassa dell'IMU, istituita dal governo nazionale, gravi il meno possibile nelle tasche delle fasce sociali più deboli.
Si sta pertanto lavorando ad una possibile diversificazione delle aliquote percentuali, prevedendo un abbattimento sulla prima casa e tutelando contemporaneamente le attività produttive e le seconde case locate ad utenti privi della prima casa.
Tutto questo, eventualmente, anche se proposto dal sottoscritto in qualità di Assessore alle finanze dovrà essere deliberato del Consiglio Comunale, organo preposto a tali decisioni.
Distinti saluti
L'Assessore al Bilancio, Finanze e Tributi
Dott. Giacomo Biviano
"Un piccolo esempio dii demagogia" di Alfio Ziino
Leggo sempre con piacere, vuoi per la forma vuoi per i contenuti, le note inviate al Suo giornale dal signor Luca Chiofalo. Da ultimo quella oggi apparsa, contenente una accorata denunzia della malapolitica siciliana e nazionale.
Affermava Aristotele che tre sono le possibili forme di governo: monarchia, aristocrazia e democrazia. Ognuna aveva il suo rovescio, potendo la monarchia trasformarsi in tirannia, la aristocrazia in oligarchia e la democrazia in demagogia. Sempre a detta di Aristotele, l' una forma valeva l'altra, concludendo che, solo per affezione, egli preferiva la democrazia.
Per decenni ho, nel mio piccolo, condiviso detto assunto, ma oggi non ne sono più certo. Tirannia ed oligarchia possono ben essere abbattute, nell' insufficiena di altri strumenti, con la violenza, ma contro la demagogia nulla si può. Recentissimo esempio ne è la così detta primavera araba, per noi foriera se non a breve quanto meno a medio termine, di grossi guai. Abbattuti tiranni ed oligarchi si è sostituita una massa di popolo a dir poco irragionevole ed incontrollabile. Un percorso solo negativo. La soluzione? Non la conosco, e non mi riferisco a quanto accaduto in paesi a noi vicini, ma alla possibile forma di governo.
Un esempio piccolo piccolo di demagogia: l'isola pedonale urbana in Lipari, ove la demagogia non sta nella sua istituzione, ma nelle difesa demagogica di un atto illegale. L' istituzione di detta isola pedonale richiede, a termini di legge, una deliberazione di Giunta Municipale, mai adottata. A chi, come me, da tempo denunzia detto fatto, facilissimamente rimediabile appunto con l'adozione della predetta delibera, si oppongono inerzia e silenzio (inteso questo non come diretta mancata risposta, come giustamente affermato dal signor Luca Chiofalo in altra sua nota, ma come omessa adozione di atti e provvedimenti nella specie dovuti). La ragione? Il ritenere che, compiendo il proprio dovere, corregendo il proprio errore, si possa dar "ragione" a chi detto fatto ha denunziato. Politicamente tale comportamento è demagogico. Umanamente, arrogante. Utilitaristicamente, sciocco.
Altra forma di demagogia. Mafia, camorra, ndrangheta, sono comunemente associate al mondo dei padroni, dei colletti bianchi, di un fantomatico terzo livello, della destra, dei servizi deviati e chi più ne ha più ne metta. Al proliferare di dette associazioni a delinquere si oppone poi, da parte dei così detti buonisti, sempre una colpa altrui: la mancanza di lavoro, la povertà, lo sfruttamento, fatti tutti imputati comunque ai predetti padroni, colletti bianchi, etc.....Affermare che i legami tra Partico Comunista e ndrangheta sono antichi e consolidati espone alla lapidazione. Sostenere che l'onorevole Salvo Lima sia stato ucciso per il motivo diametralmente opposto a quello conclamato può condurre ad una ipotesi di concorso esterno. Dire che la malavita prolifera lì ove vi è denaro, e non povertà, è bestemmia. Ramentare che per i camorristi contrabbandare sigarette è, per forma mentis, lavoro facile e non faticoso, è oltraggio.
Ovviamente la verità non sta tutta da una parte. Ma nemmeno dall'altra parte. Ed esser bandito perchè si contesti è, appunto, demagogia.
Alfio Ziino
Accadde un anno fa
Vi riproponiamo un articolo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giornoFilicudi. Spostati dai marosi
i cassoni della messa in sicurezza
Il maltempo ha infierito, a Filicudi, sulle opere di messa in sicurezza del porto principale dell'isola, ferme da diversi giorni. Il mare forza 5 degli ultimi due giorni ha spostato i cassoni alla sinistra del molo poggiati sul fondale. Uno di essi ( contengono pietre a secco) si è anche inclinato.
Il maltempo ha infierito, a Filicudi, sulle opere di messa in sicurezza del porto principale dell'isola, ferme da diversi giorni. Il mare forza 5 degli ultimi due giorni ha spostato i cassoni alla sinistra del molo poggiati sul fondale. Uno di essi ( contengono pietre a secco) si è anche inclinato.
Lo spostamento provocato dai marosi, ora, costringerà la ditta a
riassestarli al fondo e, in superficie, al livello di banchina
Auguri a.....
Gli auguri di oggi sono per Siriana Famularo, Anna Rizzo e Alessandro Mollica Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli.
Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui
spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno
mercoledì 25 luglio 2012
CREDITO D'IMPOSTA: 65 MLN PER ASSUNZIONE LAVORATORI SVANTAGGIATI
Palermo, 25 lug. (SICILIAE) - la notizia secondo cui la "Regione blocca
l'assunzione di 5.500 lavoratori" pubblicata oggi da un quotidiano, e' senza
fondamento,infatti sara' pubblicato venerdi' prossimo nella Gazzetta Ufficiale
della Regione Siciliana l'avviso pubblico relativo al credito d'imposta, le cui
risorse ammontano a 65 milioni di euro, per l'assunzione di lavoratori
svantaggiati e molto svantaggiati del cosiddetto "Decreto sviluppo" del POR FSE
2007/2013.
Sempre venerdi' alle 12, l'assessore regionale al Lavoro, Giuseppe
Spampinato, ha convocato una conferenza stampa (presso gli uffici
dell'assessorato in via Trinacria a Palermo) nel corso della quale dara'
dettagli sull'avviso e sull'iter procedurale per i datori di lavoro che possono
beneficiare del credito d'imposta.
SICILIA:ARMAO,AUTONOMIA DELLA RESPONSABILITA' NON DELLA SPESA
Roma, 25 lug. (SICILIAE) - I saldi finanziari della Regione Siciliana e le
novita' emerse dall'incontro di ieri con il Presidente del Consiglio dei
Ministri ed i Ministri dell'economia, delle Regioni e della Coesione europea
sono state al centro dell'incontro che oggi l'assessore all'Economia Gaetano
Armao ha avuto con i giornalisti della stampa estera. All'incontro, moderato dal
presidente dell'Associazione della Stampa estera in Italia Tobias
Piller,corrispondente del Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha partecipato anche
il ragioniere generale della Regione Biagio Bossone che ha illustrato il
dettaglio delle cifre presentate alla stampa.
"Non c'e' alcun rischio di default della Sicilia, ne' alcuna ipotesi di commissariamento. Chi ha puntato a far saltare il banco ha solo fatto un buco (questo si reale) nell'acqua". Ha esordito l'assessore Armao.
"Ieri con il Governo nazionale - ha continuato l'assessore - abbiamo consolidato il percorso di cooperazione rafforzata gia' intrapreso da mesi nell'ambito del confronto sull'autonomia finanziaria ed il federalismo fiscale. E proprio il Governo nazionale ha apprezzato positivamente i contenuti dell'emendamento sulla revisione della spesa presentato in sede regionale e che consente significativi risparmi sul costo e la razionalizzazione del personale, la drastica riduzione dei permessi sindacali, il contenimento delle partecipazioni societarie e i decisi tagli sui loro costi gestionali. "
Armao ha illustrato ai corrispondenti della stampa estera lo stato delle finanze della Regione, i numeri del personale, l'ammontare dei tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie dello Stato e le riforme e le iniziative che il governo regionale ha gia' varato per garantire gli equilibri di bilancio ed il contenimento dei costi degli apparati amministrativi siciliani.
"Occorre - ha proseguito l'assessore Armao - puntare decisamente alle riforme perche' solo modernizzando l'amministrazione regionale si possono conseguire gli ineludibili risparmi di spesa connessi al processo di Spending Review. Vogliamo ricostruire un'autonomia della responsabilita' superando quella che per troppo tempo e' stata un'autonomia della spesa. La risposta alle tensioni finanziarie manifestatesi in queste settimane, e determinate da ritardati trasferimenti dello Stato, si trova nel percorso vincolante per Stato e Regione che e' stato convenuto ieri".
I giornalisti presenti hanno, infine, chiesto i motivi per i quali la stampa nazionale, in alcuni casi, abbia presentato una Sicilia addirittura gia' fallita.
"E' chiaro - ha concluso Armao - che sulla vicenda abbiano pesato tentativi speculativi, interessati o approssimativi che fossero, anche da parte di chi dovrebbe conoscere e leggere i dati del bilancio regionale, e che ha preferito lanciare accuse irresponsabili di imminente default, ma che hanno volutamente disinformato e mistificato rispetto alla reale situazione dei conti della Sicilia certificati dalla Corte dei conti, dalle Agenzie di rating e di cui ha piu' volte dato atto il Governo nazionale. E l'illustrazione puntuale fattane oggi alla stampa estera ne e' la dimostrazione concreta."
"Non c'e' alcun rischio di default della Sicilia, ne' alcuna ipotesi di commissariamento. Chi ha puntato a far saltare il banco ha solo fatto un buco (questo si reale) nell'acqua". Ha esordito l'assessore Armao.
"Ieri con il Governo nazionale - ha continuato l'assessore - abbiamo consolidato il percorso di cooperazione rafforzata gia' intrapreso da mesi nell'ambito del confronto sull'autonomia finanziaria ed il federalismo fiscale. E proprio il Governo nazionale ha apprezzato positivamente i contenuti dell'emendamento sulla revisione della spesa presentato in sede regionale e che consente significativi risparmi sul costo e la razionalizzazione del personale, la drastica riduzione dei permessi sindacali, il contenimento delle partecipazioni societarie e i decisi tagli sui loro costi gestionali. "
Armao ha illustrato ai corrispondenti della stampa estera lo stato delle finanze della Regione, i numeri del personale, l'ammontare dei tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie dello Stato e le riforme e le iniziative che il governo regionale ha gia' varato per garantire gli equilibri di bilancio ed il contenimento dei costi degli apparati amministrativi siciliani.
"Occorre - ha proseguito l'assessore Armao - puntare decisamente alle riforme perche' solo modernizzando l'amministrazione regionale si possono conseguire gli ineludibili risparmi di spesa connessi al processo di Spending Review. Vogliamo ricostruire un'autonomia della responsabilita' superando quella che per troppo tempo e' stata un'autonomia della spesa. La risposta alle tensioni finanziarie manifestatesi in queste settimane, e determinate da ritardati trasferimenti dello Stato, si trova nel percorso vincolante per Stato e Regione che e' stato convenuto ieri".
I giornalisti presenti hanno, infine, chiesto i motivi per i quali la stampa nazionale, in alcuni casi, abbia presentato una Sicilia addirittura gia' fallita.
"E' chiaro - ha concluso Armao - che sulla vicenda abbiano pesato tentativi speculativi, interessati o approssimativi che fossero, anche da parte di chi dovrebbe conoscere e leggere i dati del bilancio regionale, e che ha preferito lanciare accuse irresponsabili di imminente default, ma che hanno volutamente disinformato e mistificato rispetto alla reale situazione dei conti della Sicilia certificati dalla Corte dei conti, dalle Agenzie di rating e di cui ha piu' volte dato atto il Governo nazionale. E l'illustrazione puntuale fattane oggi alla stampa estera ne e' la dimostrazione concreta."
Sicilia "specchio" dell'Italia (di Luca Chiofalo)
Invio quest'articolo di lucida e amara analisi della nostra terra perchè credo sia notevole. Io condivido appieno le riflessioni espresse e spero che anche i miei conterranei prendano "coscienza"...La Sicilia è lo specchio dell’Italia intera: una politica corrotta e uno Stato che non aiuta i deboli né promuove i talenti, ma favorisce soltanto gli amici dei potenti; una terra di privilegi e monopoli dove sono cresciuti solo debiti e sussidi. Se gli attuali meccanismi di rappresentanza non riescono a dar voce alle generazioni future, c’è da augurarsi che al governo italiano sia tolta la capacità di spesa. Finché gli elettori non prendono coscienza della necessità di avviare il paese sulla strada della concorrenza e della uguaglianza delle opportunità.
di Salvatore Modica* (Lavoce.info) Di numeri, di tabelle, di articoli e di libri non ne possiamo più: la situazione in Sicilia è irritante, odiosa, insopportabile agli occhi di tutte le persone di buon senso. Fra le bombe, le sbarre e tutti questi record di follia che adesso sono finiti anche sul New York Times, la realtà è che la Sicilia è un intollerabile inferno della democrazia. L’italiano guarda alla Sicilia e vede una politica corrotta e uno Stato che non aiuta i deboli né promuove i talenti, ma favorisce soltanto gli amici dei potenti. Vede una terra di assurdi privilegi e monopoli. Si indigna sempre più di fronte a una autonomia che ha prodotto non crescita economica, ma crescita di debito e sussidi. Nei termini della classificazione del libro di Daron Acemoglu e James A. Robinson Why Nations Fail, vede all’opera istituzioni “estrattive” molto più che “inclusive”, e giustamente tutti ci auguriamo oggi che possano essere delegittimate, almeno parzialmente, con la scusa dei conti fuori controllo. Speriamo che sequestrino “il libretto degli assegni” finché gli elettori non sceglieranno un’alternativa responsabile e più inclusiva.
di Salvatore Modica* (Lavoce.info) Di numeri, di tabelle, di articoli e di libri non ne possiamo più: la situazione in Sicilia è irritante, odiosa, insopportabile agli occhi di tutte le persone di buon senso. Fra le bombe, le sbarre e tutti questi record di follia che adesso sono finiti anche sul New York Times, la realtà è che la Sicilia è un intollerabile inferno della democrazia. L’italiano guarda alla Sicilia e vede una politica corrotta e uno Stato che non aiuta i deboli né promuove i talenti, ma favorisce soltanto gli amici dei potenti. Vede una terra di assurdi privilegi e monopoli. Si indigna sempre più di fronte a una autonomia che ha prodotto non crescita economica, ma crescita di debito e sussidi. Nei termini della classificazione del libro di Daron Acemoglu e James A. Robinson Why Nations Fail, vede all’opera istituzioni “estrattive” molto più che “inclusive”, e giustamente tutti ci auguriamo oggi che possano essere delegittimate, almeno parzialmente, con la scusa dei conti fuori controllo. Speriamo che sequestrino “il libretto degli assegni” finché gli elettori non sceglieranno un’alternativa responsabile e più inclusiva.
Sicilia specchio dell’Italia. D’altra parte, non possiamo dimenticare che non è certo responsabilità esclusiva dei siciliani se dal dopoguerra l’isola è stata inondata di moneta avvelenata che ne ha precluso lo sviluppo. È proprio il governo centrale che non ha saputo far meglio che regalare rendite improduttive stampando quel debito sovrano che adesso viene al pettine come tutti i nodi. Quindi non possiamo fare a meno di allargare lo sguardo e chiederci: ma il cattivo nordista finlandese che guarda all’Italia, vede qualcosa di molto diverso da quello che da Milano si vede guardando Palermo? Non sono così sicuro di poter rispondere di sì. Tutti i record che la Sicilia ha in Italia, dalla corruzione ai privilegi e monopoli, dall’inaffidabilità all’inconcludenza dei governi, tutte quelle caratteristiche di istituzioni più estrattive che inclusive che si trovano in Sicilia rispetto al resto del paese, purtroppo l’Italia le ha in confronto all’Europa che va avanti e crea sviluppo. Da siciliano penso che a Milano hanno ragione, che c’è purtroppo da sperare che al governo siciliano sequestrino il libretto degli assegni. E da italiano penso che a Helsinki hanno altrettanta ragione, e allo stesso modo spero, a malincuore, che al governo italiano sequestrino il libretto degli assegni finché gli elettori prendano coscienza della necessità di cambiare registro e avviare il paese sulla strada della concorrenza e della uguaglianza delle opportunità.
Per le generazioni future. A questo punto però dobbiamo allargare lo sguardo un’altra volta, e chiederci com’è che il treno ha deragliato – il treno della democrazia, dell’inclusività. Perché in Italia c’è il suffragio universale, c’è la democrazia e la Costituzione. E ciò nonostante abbiamo prodotto una classe politica che gli elettori stessi ormai disprezzano, nella quale nessuno più si riconosce. Siamo purtroppo di fronte a un sorprendente fallimento dei meccanismi di delega che senza discussione identifichiamo normalmente con la demo-crazia, e non possiamo fare a meno di chiederci perché. Ha detto l’altro giorno il presidente del Consiglio: “Il politico pensa alle elezioni, lo statista alle generazioni future”. Molto saggio, ma sta di fatto che i meccanismi di delega che conosciamo selezionano politici, non statisti. Come mai? La mia risposta è molto semplice e naif: col suffragio universale votano tutti i presenti, ma non votano le generazioni future. Quindi le istituzioni che sono inclusive verso i presenti possono diventare estrattive nei confronti dei non-nati – emettendo debito, in barba all’equivalenza ricardiana. Non è un caso che a un certo punto i loro unici rappresentanti, che altro non sono che gli “speculatori” sui mercati, se non gli conviene, non ci stanno più. Per rendere il suffragio veramente universale le regole che governano il debito vanno ripensate, forse partendo dalla distinzione fradebito sulla spesa corrente (da evitare perché è quello che serve i presenti ed è più difficile da recuperare) e debito sugli investimenti (che in ogni caso è da allineare nel tempo al loro valore capitale).
Il debito eccessivo è spesso stato il tallone d’Achille dei governi in carica, democratici e non. Il debito ha fatto cadere Luigi XVI (e venne la rivoluzione francese), e ha fatto cadere la repubblica di Weimar (e arrivò Hitler). Il fallimento sul debito sovrano porta sangue nelle strade e va evitato. Io spero che sequestrino il libretto degli assegni, per un po’.
*Salvatore Modica ha ottenuto un PhD in economics presso l’università di Cambridge, UK. Attualmente è professore di prima fascia di Economia Politica presso l’università di Palermo. I suoi interessi di ricerca vertono su Teoria delle Decisioni, Equilibrio ed efficienza nei mercati finanziari.
Per le generazioni future. A questo punto però dobbiamo allargare lo sguardo un’altra volta, e chiederci com’è che il treno ha deragliato – il treno della democrazia, dell’inclusività. Perché in Italia c’è il suffragio universale, c’è la democrazia e la Costituzione. E ciò nonostante abbiamo prodotto una classe politica che gli elettori stessi ormai disprezzano, nella quale nessuno più si riconosce. Siamo purtroppo di fronte a un sorprendente fallimento dei meccanismi di delega che senza discussione identifichiamo normalmente con la demo-crazia, e non possiamo fare a meno di chiederci perché. Ha detto l’altro giorno il presidente del Consiglio: “Il politico pensa alle elezioni, lo statista alle generazioni future”. Molto saggio, ma sta di fatto che i meccanismi di delega che conosciamo selezionano politici, non statisti. Come mai? La mia risposta è molto semplice e naif: col suffragio universale votano tutti i presenti, ma non votano le generazioni future. Quindi le istituzioni che sono inclusive verso i presenti possono diventare estrattive nei confronti dei non-nati – emettendo debito, in barba all’equivalenza ricardiana. Non è un caso che a un certo punto i loro unici rappresentanti, che altro non sono che gli “speculatori” sui mercati, se non gli conviene, non ci stanno più. Per rendere il suffragio veramente universale le regole che governano il debito vanno ripensate, forse partendo dalla distinzione fradebito sulla spesa corrente (da evitare perché è quello che serve i presenti ed è più difficile da recuperare) e debito sugli investimenti (che in ogni caso è da allineare nel tempo al loro valore capitale).
Il debito eccessivo è spesso stato il tallone d’Achille dei governi in carica, democratici e non. Il debito ha fatto cadere Luigi XVI (e venne la rivoluzione francese), e ha fatto cadere la repubblica di Weimar (e arrivò Hitler). Il fallimento sul debito sovrano porta sangue nelle strade e va evitato. Io spero che sequestrino il libretto degli assegni, per un po’.
*Salvatore Modica ha ottenuto un PhD in economics presso l’università di Cambridge, UK. Attualmente è professore di prima fascia di Economia Politica presso l’università di Palermo. I suoi interessi di ricerca vertono su Teoria delle Decisioni, Equilibrio ed efficienza nei mercati finanziari.
Non serve a nulla la raccolta firme per il referendum anticasta
Riceviamo da Paolo Arena e pubblichiamo:
Nonostante la precisazione fatta qualche giorno fa tramite un comunicato dal Movimento 5 Stelle di Lipari, continuo a leggere in giro (tra facebook e news blog) inviti a firmare per il referendum per la riduzione degli stipendi dei parlamentari.
Ho ritenuto quindi opportuno scrivere qualche chiarimento in merito.
Andando subito al sodo: questa raccolta firme è del tutto inutile ai fini della proposizione del referendum.
Questo perché il comitato organizzatore (Unione Popolare, un piccolo partito poco più che virtuale fuoriuscito dall'UDC) ha sbagliato la tempistica per la raccolta firme (se per incompetenza o malafede ancora non è chiaro), rendendo tutta l'operazione un buco nell'acqua.
Infatti, secondo la legge che regola i referendum (legge 25 Maggio 1970, n. 352: www.giurcost.org/fonti/referendum.htm), le firme vanno consegnate a 90 giorni l'inizio della raccolta (art.28), ma la richiesta di referendum non può essere fatta nell'anno [solare] antecedente lo scioglimento delle Camere [ovvero nell'anno solare precedente le elezioni nazionali] (art. 31)
Nello specifico, la raccolta firme in questione è iniziata a fine Aprile e si concluderà a fine Luglio, ma dato che l'anno prossimo si terranno le elezioni, non potrà essere fatta richiesta per il referendum.
Tutto ciò nulla toglie alla bontà dell'idea, ovvero l'intento di ridurre i privilegi dei parlamentari. Personalmente avevo appreso la notizia tempo fa (come molti altri) via email e facebook, e come Sinistra Eoliana stavamo valutando la possibilità di organizzare dei banchetto per la raccolta firme (eventualmente assieme ad altri gruppi che condividessero l'iniziativa), con l'intento di andare incontro a quei cittadini impossibilitati per varie ragioni a raggiungere gli uffici comunali.
Approfondendo la faccenda (e memore di qualche nozione di Diritto Pubblico) mi sono però reso conto dei problemi che affliggono questa raccolta firme, rendendola di fatto inefficace ai fini della proposta di referendum.
Per ulteriori conferme è possibile cercare su google "referendum anti-casta bufala"...se ne leggono delle belle...
Con l'occasione è infine opportuno smentire un altra voce che gira in queste ore.
Qualcuno ha segnalato un link tramite il quale sarebbe possibile firmare via internet per la proposta di referendum: questa informazione è assolutamente infondata.
Una raccolta firme del genere può essere fatta solo tramite fogli cartacei opportunamente vidimati, con un documento di identità dei firmatari ed alla presenza di uno dei soggetti autenticatori previsti dalla legge.
Essendo priva di questi elementi, una raccolta firme via internet rappresenta una semplice petizione, senza alcun valore legale, tantomeno valida per una proposta di referendum.
Spero che queste informazioni possano essere utili...
Paolo Arena Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra- Sinistra Eoliana
NOTA
Unione Popolare, resasi conto del grossolano errore, sarebbe intenzionata a riprendere la raccolta firme a Ottobre, in vista della presentazione della richiesta a Gennaio (prima finestra utile per la richiesta di referendum). Nel caso ciò avvenisse, si tratterebbe di una NUOVA raccolta firme, per la quale quelle fino ad oggi ottenute non saranno valide. Sarebbe quindi necessario ri-firmare.
Nonostante la precisazione fatta qualche giorno fa tramite un comunicato dal Movimento 5 Stelle di Lipari, continuo a leggere in giro (tra facebook e news blog) inviti a firmare per il referendum per la riduzione degli stipendi dei parlamentari.
Ho ritenuto quindi opportuno scrivere qualche chiarimento in merito.
Andando subito al sodo: questa raccolta firme è del tutto inutile ai fini della proposizione del referendum.
Questo perché il comitato organizzatore (Unione Popolare, un piccolo partito poco più che virtuale fuoriuscito dall'UDC) ha sbagliato la tempistica per la raccolta firme (se per incompetenza o malafede ancora non è chiaro), rendendo tutta l'operazione un buco nell'acqua.
Infatti, secondo la legge che regola i referendum (legge 25 Maggio 1970, n. 352: www.giurcost.org/fonti/referendum.htm), le firme vanno consegnate a 90 giorni l'inizio della raccolta (art.28), ma la richiesta di referendum non può essere fatta nell'anno [solare] antecedente lo scioglimento delle Camere [ovvero nell'anno solare precedente le elezioni nazionali] (art. 31)
Nello specifico, la raccolta firme in questione è iniziata a fine Aprile e si concluderà a fine Luglio, ma dato che l'anno prossimo si terranno le elezioni, non potrà essere fatta richiesta per il referendum.
Tutto ciò nulla toglie alla bontà dell'idea, ovvero l'intento di ridurre i privilegi dei parlamentari. Personalmente avevo appreso la notizia tempo fa (come molti altri) via email e facebook, e come Sinistra Eoliana stavamo valutando la possibilità di organizzare dei banchetto per la raccolta firme (eventualmente assieme ad altri gruppi che condividessero l'iniziativa), con l'intento di andare incontro a quei cittadini impossibilitati per varie ragioni a raggiungere gli uffici comunali.
Approfondendo la faccenda (e memore di qualche nozione di Diritto Pubblico) mi sono però reso conto dei problemi che affliggono questa raccolta firme, rendendola di fatto inefficace ai fini della proposta di referendum.
Per ulteriori conferme è possibile cercare su google "referendum anti-casta bufala"...se ne leggono delle belle...
Con l'occasione è infine opportuno smentire un altra voce che gira in queste ore.
Qualcuno ha segnalato un link tramite il quale sarebbe possibile firmare via internet per la proposta di referendum: questa informazione è assolutamente infondata.
Una raccolta firme del genere può essere fatta solo tramite fogli cartacei opportunamente vidimati, con un documento di identità dei firmatari ed alla presenza di uno dei soggetti autenticatori previsti dalla legge.
Essendo priva di questi elementi, una raccolta firme via internet rappresenta una semplice petizione, senza alcun valore legale, tantomeno valida per una proposta di referendum.
Spero che queste informazioni possano essere utili...
Paolo Arena Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra- Sinistra Eoliana
NOTA
Unione Popolare, resasi conto del grossolano errore, sarebbe intenzionata a riprendere la raccolta firme a Ottobre, in vista della presentazione della richiesta a Gennaio (prima finestra utile per la richiesta di referendum). Nel caso ciò avvenisse, si tratterebbe di una NUOVA raccolta firme, per la quale quelle fino ad oggi ottenute non saranno valide. Sarebbe quindi necessario ri-firmare.
Spiagge più protette con la campagna "Ma il mare non vale una cicca?"
Torna il 4 e 5 agosto l’iniziativa di Marevivo e JTI per liberare oltre 350 spiagge
dai mozziconi. In tutt’Italia mille volontari distribuiranno 100.000 posacenere
tascabili. Testimonial d’eccezione l’attore Sebastiano Somma.
Roma, 25 luglio 2012 – Per quanti desiderano quest’estate prendere il sole senza zigzagare
tra i mozziconi lasciati sulla spiaggia, torna il posacenere tascabile e
riutilizzabile della campagna di Marevivo a salvaguardia degli oltre 8
mila km di costa del nostro Paese. La quarta edizione dell’iniziativa "Ma il mare non vale una cicca?" – lanciata dall’associazione ambientalista Marevivo in collaborazione con JT International SA (JTI), – sará realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial di quest’anno l’attore di teatro, cinema e televisione
Sebastiano Somma.
Il weekend del 4 e 5 agosto, una squadra di 1.000 volontari, guidati dall’associazione, sará all’opera lungo le coste italiane per distribuire 100.000 posacenere, insieme a un opuscolo sui tempi di degrado in mare di alcuni oggetti che fanno parte della vita di tutti i giorni, tra cui lattine, accendini, bottiglie di vetro e di plastica.
La campagna "Ma il mare non vale una cicca?", – partita nel 2009, negli anni ha visto crescere notevolmente il numero delle spiagge e delle aree marine protette, isole comprese, grazie alla collaborazione attiva dei cittadini. Per la quarta edizione i tratti di mare antistanti aree di particolare pregio come Ponza e Portofino saranno nuovamente coperti grazie alla distribuzione a bordo dei gommoni, fra le novitá, invece, spiccano Bordighera, l’isola di Pianosa, Positano, Scilla e l’isola di Sant’Erasmo a Venezia.
Con questa iniziativa si eviterá che sulla battigia o in acqua finiscano – stimandone circa 6 per ogni posacenere – 600.000 filtri al giorno, pari a 18 km di costa ininterrotta, cioè l’equivalente del tunnel sottomarino piú lungo del mondo che collegherá in futuro Copenaghen alla Germania.
Utilizzare il posacenere portatile per la raccolta di mozziconi mozziconi – che continuano a rappresentare il 40% dei rifiuti nel Mar Mediterraneo – vuol dire contribuire a ridurre i fattori di rischio per la sopravvivenza di cetacei, tartarughe, uccelli marini e pesci che popolano i nostri mari, giá messi in pericolo dalle migliaia di rifiuti di vario genere abbandonati ogni anno. Considerando un consumo medio di 12 sigarette per fumatore, si puó ragionevolmente affermare che quasi otto milioni di cicche sono state risparmiate al mare e alla spiaggia per effetto delle tre precedenti edizioni.
In Italia, con un totale di 10,8 milioni fumatori attivi di nel 2012 (Dati Istituto Superiore di Sanità 2012), un comportamento attento all’ambiente può generare un effetto positivo a catena: se stimiamo che un fumatore medio usi regolarmente il posacenere, riutilizzandolo una volta svuotato, ben 1,2 milioni di sigarette troverebbero posto ogni giorno tra i rifiuti anziché in spiaggia o per le strade delle cittá.
"Non dobbiamo dimenticare che il mare non é solo un luogo dove passare le proprie vacanze, ma un ambiente dove persone e specie marine vivono tutto l’anno. La gestione dei rifiuti viene prima di tutto dalla disponibilitá dei singoli a rispettare l’ambiente che li circonda e questo vale anche per i mozziconi di sigarette che devono essere correttamente smaltiti. Appoggio con piacere la campagna di Marevivo in quanto é una delle iniziative che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare i bagnanti a compiere un piccolo ma significativo gesto", ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
"Ognuno di noi puó fare la differenza. Anche quest’anno la nostra iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ mostra come, attraverso l’impegno di tutti e assumendo comportamenti piú responsabili e rispettosi dell’ambiente, si possa difendere e tutelare le nostre spiagge e le nostre coste" é il commento di Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo.
"Anche quest’anno siamo al fianco di Marevivo per continuare a offrire un contributo tangibile alla salvaguardia dell’ecosistema marino e delle spiagge italiane, sensibilizzando i fumatori a un comportamento responsabile nei confronti dell’ambiente. JTI in Italia ha distribuito oltre 3 milioni di posacenere portatili in molte localitá turistiche e nelle principali cittá italiane grazie a diverse iniziative, e continueremo a farlo al fine di raggiungere un comportamento da parte dei fumatori orientato alla tutela dell’ambiente che ci circonda", ha dichiarato PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JT International Italia.
"Usare questo posacenere è un gesto che fa bene non solo alla spiaggia ma anche a noi stessi, che abbiamo veramente bisogno di compiere pratiche a favore della tutela del mare, patrimonio di tutti – ha spiegato Sebastiano Somma – perció sono molto contento di promuovere questa iniziativa che sensibilizza le persone a non usare la spiaggia come posacenere".
La campagna in sintesi:
353 | spiagge coinvolte |
4 e 5 agosto | date dell’iniziativa |
100.000 | posacenere tascabili distribuiti |
1.000 | volontari impegnati nella campagna |
1,2 milioni | mozziconi al giorno raccolti nei posacenere tascabili |
Fiocco celeste a Lipari. E' nato Bartolo Lo Schiavo
Stamattina alle 02.45 è venuto alla luce, con parto naturale, presso l'ospedale di Lipari, il piccolo Bartolo Lo Schiavo.
Il neonato sta benissimo e, seppure arrivato qualche giorno prima del previsto, alla nascita pesava già kg 3, 450.
Tantissimi auguri vanno ai genitori Giuseppe Lo Schiavo e Katia Cavarra, i quali, a loro volta, ringraziano l'equipe dell'unità ospedaliera per la loro pronta e precisa, professionale assistenza.
Al piccolo l'augurio di una vita serena.
Il neonato sta benissimo e, seppure arrivato qualche giorno prima del previsto, alla nascita pesava già kg 3, 450.
Tantissimi auguri vanno ai genitori Giuseppe Lo Schiavo e Katia Cavarra, i quali, a loro volta, ringraziano l'equipe dell'unità ospedaliera per la loro pronta e precisa, professionale assistenza.
Al piccolo l'augurio di una vita serena.
Accadde lo scorso anno
Vi riproponiamo un articolo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno
L’ultima dell’USTICA LINES di Aldo Natoli
L'assessore Biviano sollecita l'assessore regionale alla Salute a ritirare il ricorso avverso la sentenza del Tar di Palermo
Ill.mo Assessore alla Salute
della Regione Sicilia
Piazza Ottavio Ziino, 24
90145 Palermo
OGGETTO: Richiesta di ritiro ricorso avverso la
sentenza del TAR di Palermo 4 aprile 2012, n.721/2012.
Egregio Assessore,
Con
il D.A. 2 dicembre 2011, pubblicato nella G.U.R.S. 5 gennaio 2012, n. 1, avente
ad oggetto “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita” è stato
revocato il Decreto 30 settembre 2011, n. 1868, ed è stata costituita la rete
dei punti nascita nella Regione Sicilia.
Dal
mese di ottobre 2010 i parti sono stati dimezzati a causa di una inspiegabile e
assurda disposizione del Direttore sanitario che limitava i parti ai soli casi
urgenti adducendo come motivazione principale la mancanza di personale. Dal
mese di settembre 2011, addirittura, non è stato effettuato nessun parto fino
al mese di giugno 2012, quando dopo reiterate proteste e diffide del sottoscritto,
a seguito della sentenza del TAR che annullava tutti i provvedimenti di
soppressione del punto nascita di Lipari, è ripresa l’attività ostetrica con
ben 3 parti nel giro di una settimana.
Con
sentenza n. 721/2012 il TAR di Palermo, infatti, ha accolto il ricorso proposto
dal Comune di Lipari contro il suddetto e/o altri provvedimenti che hanno
soppresso di fatto il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari.
Lo
stesso Tribunale ha anche evidenziato, oltre al contrasto con i contenuti del
Piano sanitario regionale, come non sussistano ragioni giustificatrici
della soppressione di fatto del punto nascita a Lipari, raccomandando alla
stessa A.S.P. di “verificare che la struttura ospedaliera continui, nelle more
della definitiva riorganizzazione del sistema nelle isole minori, a garantire
all’utenza il servizio pubblico relativo al percorso nascita”.
In
esito al giudizio di primo grado e alle polemiche che ne sono seguite,
finalmente l’Ospedale di Lipari ha accettato alcuni parti in elezione. Il 19 giugno 2012, come
riferisce con grande enfasi la stampa, dopo dieci mesi di fermo, è avvenuto il
primo parto presso l’Ospedale eoliano in tutta sicurezza e tranquillità.
L’isola
di Lipari non può che considerarsi territorialmente disagiata e distante dalle
strutture di riferimento ostetrico/ginecologiche di livello superiore più
vicine.
I
cittadini residenti nell’arcipelago
incontrano numerose difficoltà a raggiungere la terraferma in caso di avverse
condizioni meteo marine, sia con mezzi navali che aerei, e trattandosi
dell’evento parto, ossia del momento nel quale la vita e l’integrità
psicofisica della madre e del nascituro sono a maggior rischio, non è
accettabile l'ipotesi prevista dal Decreto assessoriale contestato.
Obbligare
una donna a programmare il parto lontano dalla propria casa e dai propri
affetti significa non soltanto complicare e rendere assai più costoso l’evento
parto (per la necessità di trasferirsi, con tutta la famiglia – magari composta
anche da altri bambini in tenera età -, approssimandosi la conclusione della
gravidanza, presso un centro nascita della terraferma) ma in realtà di far
seguire tutto lo sviluppo della gestazione dai medici di quella struttura
sanitaria, essendo del tutto logico e terapeuticamente preferibile che al parto
assistano i medici che già conoscono le condizioni della madre e l’evoluzione
della gravidanza.
Il
fine perseguito dal provvedimento in questione, almeno nella parte in cui
procede alla chiusura del punto nascita di Lipari, non è certo quello di migliorare
il percorso assistenziale della gravidanza e del parto, ma solo di realizzare
economie di spesa, violando di fatto non solo i “Livelli Essenziali di
Assistenza” (c.d. L.E.A.) ma anche il diritto alla salute sancito dall’art. 32
della costituzione. Come si può sostenere che ci sia un miglioramento del
godimento del diritto alla salute e alla sicurezza nella gravidanza e nel parto
semplicemente sopprimendo il punto nascita in un’isola malamente collegata con
la terraferma solo a mezzo mezzi navali o elicottero?
La
decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa di sospendere l’esecutività
della sentenza pronunciata dal TAR di Palermo contro i provvedimenti mediante i
quali è stato soppresso il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari,
accogliendo l’appello proposto dall’Assessorato alla salute della Regione
Sicilia e in attesa della sentenza definitiva di merito prevista per il
prossimo 21 Novembre, potrebbe causare danni gravi e irreparabili all’intera
comunità eoliana e ai cittadini di Lipari in particolare.
La
chiusura del punto nascita di Lipari, infatti, non solo priverebbe le donne
residenti a Lipari di vivere l’evento parto in prossimità della propria dimora
e dei propri affetti, ma, sul piano dell’immediato diritto alla salute della
madre e del nascituro, esporrebbe entrambi al rischio di dover raggiungere il
centro nascita più vicino in condizioni che, improvvisamente, potrebbero
divenire proibitive per le avverse condizioni meteo marine.
Inoltre,
anche in via ordinaria verrebbe previsto un trasferimento comunque disagevole
(quando non traumatico) e pericoloso (a mezzo natanti o elicottero) in un
momento di estrema delicatezza e pericolo psicofisico, quando sarebbe ben
possibile, così com’è stato per almeno un secolo e com’è avvenuto felicemente
da ultimo proprio grazie alla sentenza appellata, programmare il parto presso
l’Ospedale di Lipari in assoluta sicurezza e serenità.
Alla luce di quanto sopra, Le chiedo
di
ritirare il ricorso in appello notificato dall’Assessorato Regionale alla
Salute in persona dell’Ass. p.t. con atto 1 giugno 2012 avverso la sentenza 4
aprile 2012, n.721/2012, pronunciata inter partes dal T.A.R. Sicilia nel
ricorso R.G. 372/2012 proposto dal Comune di Lipari avverso il D.A. 2 dicembre
2011, pubblicato nella G.U.R.S. 5 gennaio 2012, n. 1, avente ad oggetto
“Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita” nella parte in cui
non prevede il punto nascita di I livello presso l’Ospedale di Lipari, nonché
del provvedimento, del quale non si conosce numero e data, con il quale è stato
disattivato il punto nascita presso l’Ospedale di Lipari, nonché di ogni altro
atto presupposto, consequenziale o comunque connesso.
Mi è gradito porgere i migliori saluti.
L’Assessore ai
Servizi Socio-Sanitari
Dott. Giacomo Biviano
Giovedi a Marina Corta concerto di Maurizio Sesenna
A Marina Corta patrocinato dal Comune di Lipari in collaborazione con LA TRATTORIA D'ORO, IL BAR LA PRECCHIA, IL CORAL BEACH e IL CAFE DU PORT, si terra' Giovedì 26 Luglio 2012 alle ore 21.30, un'esibizione dell'artista Maurizio Sesenna, interpretando la musica di Domenico Modugno. Organizzano e curano la scenografia ANTONIO DE SALVATORE, DANIELE FORTUNA & friends
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