26 luglio ’12 –
Le duecento delibere dell’ex commissario straordinario Poli e la reale
situazione dei debiti dell’Asp di Messina sono state al centro del primo
confronto tenutosi tra le Organizzazioni sindacali FpCgil, Cisl Fp, Uil Fpl e
Fsi con il nuovo commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria, Manlio
Magistri.
Una riunione
nella quale si sono affrontati i diversi temi da tempo denunciati dai sindacati,
con particolare attenzione alle problematiche che affliggono il sistema
sanitario messinese. Si è discusso soprattutto della riorganizzazione
complessiva della sanità su tutto il territorio, dei servizi riabilitativi e dei
rapporti con le strutture private.
Sul tavolo, la
richiesta principale è stata quella della revoca delle deliberazioni 2061 e 2062
del 13 luglio sulla rideterminazione della rete ospedaliera e sulla
rideterminazione della dotazione organica. La seconda, ma non meno importate,
richieste delle organizzazioni sindacali è stata la revoca anche degli incarichi
dirigenziali fiduciari disposti dall’ex commissario e vietati dal nuovo decreto
sulla spending review. “La revoca di questi atti – sottolineano Clara
Crocè, Calogero Emanuele, Giuseppe Calapai e Giancarlo Aiello – è presupposto
per avere un dialogo sereno e costruttivo, perché tutti consapevoli che si
tratta di atti che non rientravano nella competenza di una gestione commissariale.
Atti che, infatti, sarebbero stati pubblicati all'albo pretorio in maniera
parziale e non in forma integrale e quindi inficiati ab origine”.
Le
organizzazioni sindacali, in seguito, hanno chiesto la liquidazione ai
lavoratori del 60% della produttività relativa al 2011 e di procedere al
riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali per il 2010 ai
lavoratori aventi diritto. Impegni presi da Poli ma poi non adottati “nemmeno
nelle duecento delibere”.Nel corso della riunione i rappresentanti sindacali hanno chiesto al commissario Magistri di chiarire una volta per tutte la situazione reale dei debiti dell’Asp. Il commissario straordinario si è impegnato a liquidare nel mese di agosto il 60% del salario di produttività 2011 e nel mese di settembre l’attribuzione della fascia con arretrati decorrenza gennaio 2010. Si è invece riservato sette giorni di tempo per valutare la fattibilità della revoca delle delibere adottate negli ultimi giorni.
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