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giovedì 26 luglio 2012

"Un piccolo esempio dii demagogia" di Alfio Ziino

Leggo sempre con piacere, vuoi per la forma vuoi per i contenuti, le note inviate al Suo giornale dal signor Luca Chiofalo. Da ultimo quella oggi apparsa, contenente una accorata denunzia della malapolitica siciliana e nazionale.
Affermava Aristotele che tre sono le possibili forme di governo: monarchia, aristocrazia e democrazia. Ognuna aveva il suo rovescio, potendo la monarchia trasformarsi in tirannia, la aristocrazia in oligarchia e la democrazia in demagogia. Sempre a detta di Aristotele, l' una forma valeva l'altra, concludendo che, solo per affezione, egli preferiva la democrazia.
Per decenni ho, nel mio piccolo, condiviso detto assunto, ma oggi non ne sono più certo. Tirannia ed oligarchia possono ben essere abbattute, nell' insufficiena di altri strumenti, con la violenza, ma contro la demagogia nulla si può. Recentissimo esempio ne è la così detta primavera araba, per noi foriera se non a breve quanto meno a medio termine, di grossi guai. Abbattuti tiranni ed oligarchi si è sostituita una massa di popolo a dir poco irragionevole ed incontrollabile. Un percorso solo negativo. La soluzione? Non la conosco, e non mi riferisco a quanto accaduto in paesi a noi vicini, ma alla possibile forma di governo.
Un esempio piccolo piccolo di demagogia: l'isola pedonale urbana in Lipari, ove la demagogia non sta nella sua istituzione, ma nelle difesa demagogica di un atto illegale. L' istituzione di detta isola pedonale richiede, a termini di legge, una deliberazione di Giunta Municipale, mai adottata. A chi, come me, da tempo denunzia detto fatto, facilissimamente rimediabile appunto con l'adozione della predetta delibera, si oppongono inerzia e silenzio (inteso questo non come diretta mancata risposta, come giustamente affermato dal signor Luca Chiofalo in altra sua nota, ma come omessa adozione di atti e provvedimenti nella specie dovuti). La ragione? Il ritenere che, compiendo il proprio dovere, corregendo il proprio errore, si possa dar "ragione" a chi detto fatto ha denunziato. Politicamente tale comportamento è demagogico. Umanamente, arrogante. Utilitaristicamente, sciocco.
 Altra forma di demagogia. Mafia, camorra, ndrangheta, sono comunemente associate al mondo dei padroni, dei colletti bianchi, di un fantomatico terzo livello, della destra, dei servizi deviati e chi più ne ha più ne metta. Al proliferare di dette associazioni a delinquere si oppone poi, da parte dei così detti buonisti, sempre una colpa altrui: la mancanza di lavoro, la povertà, lo sfruttamento, fatti tutti imputati comunque ai predetti padroni, colletti bianchi, etc.....Affermare che i legami tra Partico Comunista e ndrangheta sono antichi e consolidati espone alla lapidazione. Sostenere che l'onorevole Salvo Lima sia stato ucciso per il motivo diametralmente opposto a quello conclamato può condurre ad una ipotesi di concorso esterno. Dire che la malavita prolifera lì ove vi è denaro, e non povertà, è bestemmia. Ramentare che per i camorristi contrabbandare sigarette è, per forma mentis, lavoro facile e non faticoso, è oltraggio.
Ovviamente la verità non sta tutta da una parte. Ma nemmeno dall'altra parte. Ed esser bandito perchè si contesti è, appunto, demagogia.
Alfio Ziino

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