(AGENPARL) - Roma, 26 lug - “Il ministro Balduzzi garantisca l’effettiva riorganizzazione dei punti nascita entro il 2013 come previsto dall’Accordo tra Stato e Regioni del 2010. Per fare questo è necessario che tutte le Regioni inviino i dati previsti dall’accordo per stabilire quali e quanti reparti chiudere”.
Lo dice Luciana Pedoto, deputata del Pd in commissione Affari sociali che ha presentato un’interrogazione su questo tema al ministro Balduzzi.
“L'accordo Stato-Regioni - prosegue Pedoto - prevede una riorganizzazione dei punti nascita sulla base del numero dei nati e del contesto geografico in cui si trovano. L’applicazione di tale accordo prevedeva la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno e stando all'ultimo rapporto del Cedap (Certificati di assistenza al parto) del 2009, i punti nascita con tali caratteristiche in Italia sono 153 tra pubblici, privati accreditati; oggi ne sono stati chiusi 57. Per il momento risulta che solo otto Regioni hanno comunicato i loro dati al ministero. La chiusura di queste strutture è un obiettivo da raggiungere entro tre anni dall'accordo, dunque entro fine 2013, ma è tornato d'attualità con la spending review e il taglio previsto di 15-18mila posti letto. Questa opera di riorganizzazione ha l’obiettivo di offrire maggiore sicurezza alla madre e al nascituro tutelando la salute di entrambi”.
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