Riceviamo da Paolo Arena e pubblichiamo:
Nonostante la
precisazione fatta qualche giorno fa tramite un comunicato dal Movimento
5 Stelle di Lipari, continuo a leggere in giro (tra facebook e news
blog) inviti a firmare per il referendum per la riduzione degli stipendi
dei parlamentari.
Ho ritenuto quindi opportuno scrivere qualche chiarimento in merito.
Andando subito al sodo: questa raccolta firme è del tutto inutile ai fini della proposizione del referendum.
Questo
perché il comitato organizzatore (Unione Popolare, un piccolo partito
poco più che virtuale fuoriuscito dall'UDC) ha sbagliato la tempistica
per la raccolta firme (se per incompetenza o malafede ancora non è
chiaro), rendendo tutta l'operazione un buco nell'acqua.
Infatti,
secondo la legge che regola i referendum (legge 25 Maggio 1970, n.
352: www.giurcost.org/fonti/referendum.htm), le firme vanno consegnate a
90 giorni l'inizio della raccolta (art.28), ma la richiesta di
referendum non può essere fatta nell'anno [solare] antecedente lo
scioglimento delle Camere [ovvero nell'anno solare precedente le
elezioni nazionali] (art. 31)
Nello specifico, la raccolta firme
in questione è iniziata a fine Aprile e si concluderà a fine Luglio, ma
dato che l'anno prossimo si terranno le elezioni, non potrà essere
fatta richiesta per il referendum.
Tutto ciò nulla toglie alla
bontà dell'idea, ovvero l'intento di ridurre i privilegi dei
parlamentari. Personalmente avevo appreso la notizia tempo fa (come
molti altri) via email e facebook, e come Sinistra Eoliana stavamo
valutando la possibilità di organizzare dei banchetto per la raccolta
firme (eventualmente assieme ad altri gruppi che condividessero
l'iniziativa), con l'intento di andare incontro a quei cittadini
impossibilitati per varie ragioni a raggiungere gli uffici comunali.
Approfondendo
la faccenda (e memore di qualche nozione di Diritto Pubblico) mi sono
però reso conto dei problemi che affliggono questa raccolta firme,
rendendola di fatto inefficace ai fini della proposta di referendum.
Per ulteriori conferme è possibile cercare su google "referendum anti-casta bufala"...se ne leggono delle belle...
Con l'occasione è infine opportuno smentire un altra voce che gira in queste ore.
Qualcuno
ha segnalato un link tramite il quale sarebbe possibile firmare via
internet per la proposta di referendum: questa informazione è
assolutamente infondata.
Una raccolta firme del genere può essere
fatta solo tramite fogli cartacei opportunamente vidimati, con un
documento di identità dei firmatari ed alla presenza di uno dei soggetti
autenticatori previsti dalla legge.
Essendo priva di questi
elementi, una raccolta firme via internet rappresenta una semplice
petizione, senza alcun valore legale, tantomeno valida per una proposta
di referendum.
Spero che queste informazioni possano essere utili...
Paolo Arena Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra- Sinistra Eoliana
NOTA
Unione
Popolare, resasi conto del grossolano errore, sarebbe intenzionata a
riprendere la raccolta firme a Ottobre, in vista della presentazione
della richiesta a Gennaio (prima finestra utile per la richiesta di
referendum). Nel caso ciò avvenisse, si tratterebbe di una NUOVA
raccolta firme, per la quale quelle fino ad oggi ottenute non saranno
valide. Sarebbe quindi necessario ri-firmare.
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