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venerdì 24 maggio 2013

Lauria a Giorgianni: "E' il sindaco che deve rispondere alle interrogazioni dei consiglieri comunali" e sollecita la risposta per l'interrogazione su Canneto

Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni 

OGGETTO: Interrogazione prot. n° 11891 del 16.04.2013. 
Riscontro a nota prot. n° 13443 del 02.05.2013.
Egregio Sindaco,
In riferimento a quanto in oggetto debbo precisarLe, come ribadito dal Segretario Generale dell’Ente, che alle interrogazioni del Consigliere Comunale deve rispondere il Sindaco, pertanto il sottoscritto resta in  attesa di una risposta esaustiva di quanto richiesto nei termini indicati dalla vigente normativa.
Poiché il progetto per il quale è stata convocata la conferenza di servizi risulta essere di grande importanza per l’isola, ed in particolare per gli abitanti della frazione di Canneto, mi sarei aspettato una puntuale risposta da parte della S.S. ed eventuali provvedimenti, se confermata l’assenza dell’Ente che, per la particolarità dell’intervento, non trova giustificazione alcuna. Il sottoscritto resta pertanto in attesa di un riscontro urgente e porge distinti saluti.
 Bartolo Lauria (Consigliere UDC) 

La situazione nelle partecipate del comune di Lipari (di Angelo Sidoti)

Cliccando sull'immagine essa si ingrandisce e i dati sono più visibili

"Silenzio assordante dell'Amministrazione sulla nota della Confesercenti". Il consigliere Gugliotta scrive al sindaco di Lipari

Al Sindaco del Comune di Lipari 
Rag. Marco Giorgianni                                                                            
Oggetto: Riscontro nota CONFESERCENTI del 30 aprile 2013.
In considerazione alla nota inoltrata in data 30 aprile 2013 da parte della CONFESERCENTI di Messina, la quale attenzionava l’alquanto precaria situazione in cui versano gli operatori economici di Lipari, rilevando la difficoltà degli addetti di tale settore a far fronte agli obblighi fiscali e tributari,
rileviamo quanto segue
 In primo luogo suscita perplessità il silenzio assordante di quest’Amministrazione, che non ha reso pubblica alcuna presa di posizione ufficiale in merito all’istanza summenzionata.
Infatti nella nota si legge,  che prioritario si riteneva l’organizzazione di un incontro urgente al fine di individuare gli interventi necessari da adottare entro l’approvazione del prossimo bilancio comunale, ma a oggi, a quanto mi è dato sapere, nessun incontro si è svolto.
In base alle considerazioni suesposte,  preso atto che la scorsa settimana al Comune di Lipari si è tenuta una riunione preliminare per promuovere un cd. Forum del Turismo, iniziativa che spero sarà meglio esplicata alla cittadinanza tutta, si ritiene altresì necessario incontrare gli operatori economici liparoti al fine di ascoltare personalmente le loro istanze e avviare, tramite un dialogo propositivo, un confronto diretto ad alleggerire la loro posizione da contribuenti. 
Dott.ssa Annarita Gugliotta (consigliere comunale Vento Eoliano)                                                                                       

L' assessore De Luca organizza per domenica WEEKEND ECOLOGICO ”MARINA LUNGA”

Domenica 26 Maggio 2013
dalle ore 9,00 alle ore 13,00
WEEKEND ECOLOGICO”MARINA LUNGA”
organizzato dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Lipari.
L’Amministrazione invita tutti, associazioni e volontari, a partecipare al Weekend Ecologico per la pulizia del litorale di Marina lunga.
Vi aspettiamo domenica 26 maggio 2013 alle ore 9,00  dietro la biglietteria degli aliscafi muniti di:
·         scarpe comode
·         abbigliamento leggero
·         guanti
·         tanta buona volontà!
Si Ringrazia per la collaborazione e per l’impegno che regaleremo a noi stessi per rendere più bello, più vivibile e più accessibile il litorale di Marina Lunga ed il nostro mare 
L’Assessore all’ Ambiente
Tiziana De Luca

Riflessioni sulla relazione del sindaco Giorgianni (di Angelo Sidoti)

Esaminando la relazione dei primi nove mesi del nostro primo cittadino sul Capitolo"Azioni di Risanamento Economico" resa pubblica dal suo portavoce mi vengono in mente alcune riflessioni.
Pareggio di bilancio e raggiungimento patto di stabilita
L'Obiettivo e' stato raggiunto per evitare il dissesto utilizzando la leva fiscale ovvero aumentando le imposte (vedi punto 5 della relazione)

Recupero Evasione
Sono curioso di comprendere quali sono i benefici ottenuti dall'attività riguardante la notifica di avvisi di accertamento IMU e TARSU. Non basta incrementare il "numero" di notifiche del 30% rispetto al passato ma serve conoscere "l'importo" delle somme recuperate.
Lasciamo poi perdere il tema "riscossione" allo stato completamente ignorato da questa amministrazione nonostante le missive del Ragioniere Generale.

Riduzione della spesa
Ma queste spese di economato a quanto ammontavano nell'anno precedente? Forse centinaia di migliaia o solo migliaia per non dire solo decine di Euro? Quindi la riduzione del 50% a quanto ammonta?

Costo amministrazione 
Vale quanto indicato al punto 4. A quanto ammontano i risparmi in Euro?

Aumento Imposte
Vedi punto 1)

Riduzione di imposizione fiscale 
Non ho percepito al momento alcuna riduzione. Forse parliamo del famoso Ticket di Sbarco i cui i benefici in termine di cassa li vedremo alla fine dell'anno? Sempre se ci sara' questa entrata. Ricordo che stiamo parlando di una tassa- imposta finalizzata a .... Quindi ha una destinazione ben precisa ed il suo utilizzo e' vincolato.

Ricerca nuove forme di entrata che non ricadano sul reddito dei cittadini
Sul Ticket ho già detto.. Trattasi di una tassa con una precisa destinazione.
Poi leggo dividendi ATO destinati a compensare minori trasferimenti di nave.
Sono curioso di comprendere in virtù quale principio contabile o tecnica contabile possa giustificare tale compensazione. Ma su questo tema non mi resta che attendere copia delle deliberazioni delle assemblea ed in particolare le dichiarazioni fatte dai soci  in occasione dell'approvazione del bilancio al 31/12/2012.

Norme per la gestione dei rilevanti flussi turistici delle isole minore siciliane.
Ancora un mondo tutto da scoprire!!!!

Società Controllate
Le società sono state poste in liquidazione tranne la Ecosviluppo Eolie SRL che non deposita bilanci da più di quattro anni (almeno questo risulta al registro delle imprese).
Leader II Eolie in liquidazione da fine 2012
Sviluppo Eolie in liquidazione da fine 2012
Eolie Servizi in liquidazione dal 2003
Domando ma queste aziende da quanto tempo non sono più operative? E le perdite maturate da cosa derivano? I crediti sono effettivamente esigibili? Ed i debiti da quale attività sono state generate?
Lipari Porti SPA che ha maturato una perdita di altri 150 mila euro attendiamo di leggere anche in questo caso le deliberazioni degli organi societari.
Tutto gira intorno al famoso Ticket mentre i debiti fuori bilancio continuano ad essere portati in consiglio comunale e sul tema riscossione tributi ed evasione poco si fa tranne atti giudiziari che lasciano il tempo che trovano.
ANGELO SIDOTI

Collegamenti: Si naviga..solo per le isole maggiori

Cominciano, seppure lentamente, a regolarizzarsi i collegamenti da e per l'arcipelago eoliano (in questo momento si viaggia solo per le isole maggiori).
L'Antioco, un aliscafo della CdI (al comando dell'eoliano Andrea Tesoriero) ha rotto l'isolamento e ha raggiunto Vulcano, Lipari e Salina.
A breve, dopo essere tornato da Salina, dovrebbe ripartire per Vulcano-Milazzo. In navigazione anche il traghetto "Veronese".
Domani il "Veronese" considerando l'isolamento e i disagi patiti in questi giorni dagli abitanti delle isole minori dovrebbe effettuare una corsa speciale per Panarea e Stromboli
Nelle foto di Mimmo Mollica: Passeggeri a bordo del traghetto "Veronese"

Collegamenti; Qualcosa si muove

Dopo il mezzo dell'Ustica Lines, partito da Milazzo alle 7 e 20 e che è stato costretto a tornare indietro per le proibitive condimeteo, un altro mezzo (questa volta della CdI) è partito dalla Città del Capo, intorno alle nove, alla volta di Vulcano-Lipari e presumibilmente Salina. In partenza anche due imbarcazioni private.
Pronta alla partenza la "Veronese". Anche se i biglietti sono stati emessi oltre un'ora fa ed è tutt'ora ferma in porto.
Da Lipari per Stromboli sta partendo una imbarcazione privata, adibita al trasporto passeggeri, trasferirà un gruppo di turisti.
Intanto-come ci segnalano- momenti di tensione si sono registrati alla biglietteria milazzese dell'Ustica Lines al momento del ritorno in porto del mezzo veloce. Sono dovuti  intervenire i carabinieri.

Eolie ancora isolate. Il mezzo dell'Ustica fa dietro-front

E' ancora "fermo" nei collegamenti marittimi da e per le Eolie. Da Milazzo aveva mollato gli ormeggi il mezzo dell'Ustica Lines che, ad un certo punto della navigazione,  visto il mare, ha deciso di invertire la rotta facendo ritorno a Milazzo.
Fermi al momento anche i traghetti.

Oggi a Lipari presentazione del "Patto dei sindaci"

Oggi, Venerdì 24 maggio, alle ore 15,30 nella sala del Consiglio Comunale di Lipari avrà luogo un meeting per la presentazione alla cittadinanza eoliana del Patto dei Sindaci.
E' annunciata la presenza dei Sindaci di Lipari, S. Marina Salina, Leni e Malfa con la partecipazione del prof. Antonello Pezzini coordinatore della cabina di regia promossa dal Presidente della Regione siciliana, on. Rosario Crocetta.
Il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Il Comune di Lipari vi ha aderito tramite il Sindaco Marco Giorgianni che ha firmato, su mandato del Consiglio Comunale, il formulario di adesione il 25 marzo scorso. Fra gli impegni del Patto vi è quello di andare oltre  gli obiettivi stabiliti dalla UE per il 2020 riducendo le emissioni di CO2 di almeno il 20%; di presentare, entro un anno, un piano di azione per l’energia sostenibile, compreso un inventario di base delle emissioni; di presentare almeno ogni due anni una relazione sull’attuazione del piano di azione a fini di valutazione, monitoraggio e verifica; organizzare le giornate dell’energia in collaborazione con la Commissione europea permettendo ai cittadini di beneficiare direttamente delle opportunità e dei vantaggi offerti da un uso intelligente dell’energia e informando regolarmente i media locali sugli sviluppi del piano di azione

L'isola c'è e "Incontri con i mestieri d'arte"

Buongiorno a tutti!
In occasione della Mostra Mercato dell'Arte e dell'Artigianato (01 e 02 giugno rispettivamente sabato e domenica), l'Associazione L'Isola C'e' ha organizzato il laboratorio creativo didattico " Incontro con i Mestieri d'Arte" sia per sviluppare le capacita' manipolative dei bambini e sia per una maggiore conoscenza dell'arte e dell'artigianato locale: "Mano in Creta" si gioca con la creta e poi 'incontro con tutti gli espositori che daranno un breve accenno e dimostrazione della loro arte.
L'appuntamento e' diviso in due giorni per dare il tempo all'opera creata di asciugare. Per chiarimenti relativi al trasferimento e agli orari vi prego di contattarmi. Infine, vi prego di prenotare almeno entro venerdi' mattina in modo da poterci organizzare meglio.
Vi aspetto numerosi e grazie per l'attenzione.
Geltrude 

“L’ITALIA HA INTERESSE PER IL MUOS” L’ANTENNA PIACE AL GOVERNO

“La Difesa ha un interesse diretto alla realizzazione del ‘Muos’: esso rappresentera’, qualora completato subordinatamente agli esiti dello studio dell’Istituto superiore di Sanita’, un sistema strategico di comunicazione satellitare di cui potranno servirsi anche le forze armate italiane, in attuazione del principio di assistenza reciproca vigente in ambito Nato”. Lo sottolinea il ministro della Difesa Massimo Mauro, intervenendo nell’aula della Camera per rispondere a un’interrogazione nell’ambito del ‘question time’. Mauro premette che la vicenda del Muos in Sicilia “coinvolge aspetti particolarmente complessi e interessi di natura contrapposta”.
Quanto all’obbligo assunto dall’Italia, con la ratifica della Convenzione di Londra nel 1955, di “garantire ai Paesi alleati la libera fruizione delle installazioni militari di cui necessitano”, il ministro della Difesa precisa che “tale fruizione comprende necessariamente l’aggiornamento e il potenziamento dei sistemi tecnologici in uso, purche’ ovviamente autorizzato secondo le procedure di legge italiane”. E “tale risulta essere, per l’appunto, il ‘Muos’ rispetto agli apparati trasmissivi gia’ presenti a Niscemi”. L’esponente del governo sottolinea che “qualora tale realizzazione fosse impedita da provvedimenti di revoca potenzialmente censurabili sul piano della legittimita’, il ministero della Difesa potrebbe essere chiamato, sotto un profilo civilistico, a ristorare spese sostenute dalla controparte che, fidando sull’impegno assunto, ha appaltato i lavori”.
La dichiarazione di “non interesse” formulata il  31 ottobre 2006, “era specificamente riferita alla determinazione del  valore residuo che l’Italia dovrebbe ristorare in caso di ipotetica  acquisizione delle opere – chiarisce Mauro – Infatti, sulla base degli accordi internazionali, tale valore e’ meramente simbolico, pari a 1  dollaro, se il Paese ha dichiarato preventivamente che i lavori non  vengono compiuti nel suo interesse”.
Per quanto riguarda poi la richiesta risarcitoria di 25.000 euro per ogni giorno di ritardo dal momento della sospensione”, Mauro  spiega che “rientra nella linea di strategia processuale definita  dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, che ha proceduto alla  quantificazione tenendo conto delle somme dovute alle ditte  appaltatrici nel periodo in cui i lavori devono restare fermi”. In conclusione, “la proposizione del ricorso al Tar, pur in  pendenza dello studio dell’Istituto superiore di Sanita’, e’ stata  giustificata dalla necessita’ di evitare la scadenza dei relativi  termini processuali”, specifica il ministro della Difesa.
Da Eolienews auguri a Maria Aresu, Davide Cortese e Alessia Mollica

giovedì 23 maggio 2013

Lettere al direttore. Ci scrive Nunzia Cincotta

Gentile direttore,
mi piacerebbe che almeno tu ne parlassi per chiarire meglio come funzionano le compagnie di navigazione alle Eolie. 
Come fa una barca piccola privata a viaggiare oggi andata e ritorno per Milazzo a costi elevati di biglietti a persona, mentre una nave non viaggia a causa del mare grosso?
Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse meglio dato che sono ignorante in materia.......Chi da le autorizzazioni per viaggiare? chi si assume la responsabilità se per caso dovesse accadere una sciagura? Perchè i mezzi più grandi rimangono fermi??????
Nunzia Cincotta

L'amministrazione risponde (di Michele Giacomantonio)

Ho sentito di una polemica su due pontili che sarebbe sorta in Consiglio Comunale e poi ripresa dall’ex Sindaco in una intervista ad un blog. Parrebbe che un pontile mobile di Filicudi della ditta Pippo Santamaria, consulente del Sindaco,  sarebbe stato accolto positivamente dalla Amministrazione Giorgianni mentre una identica richiesta avanzata anni fa dalla ditta Alfonso Stramandino avrebbe visto insorgere l’opposizione dell’epoca e avversare il provvedimento avvalendosi anche del parere contrario della circoscrizione di Filicudi che allora era presieduta da Antonino Santamaria padre di Pippo. Allora la richiesta di Stramandino fu respinta, sarebbe scandaloso – esclamava l’ex sindaco – se oggi quella di Santamaria venisse accolta. Sarebbe la dimostrazione che esistono due categorie di cittadini, una che deve abbassare la testa ed una che ha sempre ragione.
                                                      (email firmata)
Rispondo
 L’11 aprile del 2011, ancora vigente dunque la passata amministrazione  e cioè il Sindaco dott. Bruno,  la ditta Pippo Santamaria rivolge alla Capitaneria di porto di Milazzo la richiesta di un ampliamento per la collocazione di un pontile galleggiante a servizio del campo boe e dell’attività di noleggio esistente in località Filicudi porto.  
“L’area demaniale richiesta in ampliamento, rispetto a quella già in concessione, - si legge nell’istanza – sarà interessata dalla collocazione di un pontile galleggiante di tipo mobile prefabbricato, completamente amovibile ed a servizio del campo boe già in concessione. Il pontile sarà adibito esclusivamente per consentire lo sbarco a terra dei fruitori del campo boe, in considerazione del fatto che l’attracco sulla battigia è impossibile per la naturale presenza di ciottoli. Il pontile sarà adibito esclusivamente per consentire lo sbarco a terra dei fruitori del campo boe, in considerazione del fatto che l’attracco sulla battigia è impossibile per la naturale presenza di ciottoli.
Inoltre poiché la società ha un’attività di noleggio di gommoni, la presenza del pontile permetterebbe le operazioni sbarco e di imbarco al di fuori del porto commerciale garantendo maggiore sicurezza e senza intralcio per i mezzi di linea”.
La Regione Siciliana, dipartimento dell’ambiente, servizio 3, Demanio marittimo il 23 aprile del 2013, chiede al Sindaco di Lipari di esporre all’albo pretorio del Comune per trenta giorni dal 2 maggio al 31 maggio l’autorizzazione alla ditta invitando chi avesse interesse a conoscere gli elaborati ed a presentare osservazioni a tutela di eventuali diritti, di rivolgersi al Dirigente del Servizio 5 dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Fin qui il procedimento Santamaria, facendo presente che l’Amministrazione Giorgianni su tutte le richieste relative al demanio marittimo non ha mai avanzato parere non avendo ancora istituito il PUDM (Piano utilizzo demanio marittimo) ex Piano Spiagge ma ha atteso che si pronunciasse il demanio regionale.
Diverso era il comportamento della Giunta Bruno anche quando è scaduto l’allor Piano Spiagge. L’Amministrazione ha continuato a rilasciare pareri con delibera di Giunta. Quando la ditta Stramandino avanzò richiesta di un pontile a Filicudi porto nel 2006, la Circoscrizione presieduta da Antonino Santamaria non respinse la richiesta come è stato detto, ma non espresse alcun parere giustificando questo comportamento col fatto che non aveva competenze tecniche alla dipendenza della circoscrizione che potessero essere di supporto per esprimere un parere e quindi girò la domanda al Comune di Lipari che diede l’autorizzazione. Autorizzazione confermata poi dal demanio marittimo. Su questa autorizzazione ci fu la petizione di un gruppo di cittadini di Filicudi che la contestò.
Tale autorizzazione, sarebbe ancora oggi in atto solo che lo Stramandino l’avrebbe ceduta a terzi che non hanno cominciato ancora i lavori forse in attesa di finanziamenti. Nel frattempo lo stesso Stramandino avrebbe chiesto una nuova autorizzazione sempre per un pontile mobile ma questa volta collocato a Filicudi Pecorini.
Quindi nessun comportamento disparitario nei confronti dei cittadini, ma solo procedure diverse delle due amministrazioni, quella di ieri e quella di oggi , che rivelano un maggior rispetto per le  competenze da parte dell’Amministrazione Giorgianni.
                                                                              Michele Giacomantonio


Seconda risposta a Sidoti
 
 
Ad Aldo Natoli. La Sovrintendenza e il Mercato del pesce

ARDIZZONE S’ARRABBIA: “SUBITO PUBBLICI, NOMI E SOLDI A CONSULENTI”

Non ha precedenti l’iniziativa del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. Ha preso penna e calamaio, virtualmente, e “ordinato” al Segretario generale la pubblicazione dei nomi del consulenti che a qualsiasi titolo prestano la loro opera a Palazzo dei Normanni, gli incarichi attribuiti “dal mio predecessore e ancora in essere”.
Accanto ai nomi, avverte Giovanni Ardizzone, dovranno essere resi pubblici tutte le informazioni utili, e cioè la data di inizio e di fine dell’attività, gli emolumenti percepiti e da percepire, titolo accademico, oggetto dell’incarico.
Ma non è tutto. Il presidente dell’Ars pretende che siano trasmessi “nel più breve tempo possibile”, al suo ufficio “le relazioni rese dai consulenti successivamente al 5 dicembre 2012 ovvero una relazione sulle attività dagli stesi espletate dopo quella data”.
Siamo alla vigilia di un “repulisti” generale? Di sicuro stiamo per assistere a qualcosa di inconsueto per le ovattate mura di Palazzo dei Normanni. La lettera inviata da Ardizzione al Segretario generale, Giovanni Tomasello, non si presta a interpretazioni diverse. Le consulenze richieste dai membri del Consiglio di presidenza ed dai Presidente delle Commissioni saranno rese pubbliche al pari di ciò che avviene alla regione siciliana. E non solo: potrà essere valutata la qualità delle scelte compiute e dell’attività svolta.
La disposizione riguarda anche lo stesso ufficio del Presidente dell’Ars, naturalmente. La decisione allunga lo sguardo al passato. “Dispongo, scrive Ardizzone, che con le stesse modalità, siano pubblicati gli incarichi attribuiti dal mio predecessore e ancora in essere”.
Ed è su questo punto, sugli incarichi attribuiti da Francesco Cascio, che c’è attesa: le scelte politiche di Cascio, infatti, suscitano un interesse particolare perché l’ex Presidente dell’Ars ha annunciato una politica di tagli ai costi, che in verità, non ha potuto avere alcun riscontro nei bilanci del Parlamento regionale.
L’iniziativa di Ardizzone, appena resa nota, ha suscitato reazioni e molte domande. Non essendovi precedenti, ci si chiede perché mai il Presidente dell’Ars abbia assunto decisioni drastiche e “immediate”. Pare che gli abbiano addebitato una consegna del silenzio sulle consulenze del Palazzo e questo lo avrebbe fatto arrabbiare. La sua attenzione alla trasparenza e la parsimonia con la quale ha gestito il suo ufficio, poche unità rispetto alle affollate presenze del passato, avrebbero provocato il bisogno di far sapere subito.
La lettera al segretario generale avrà sicuramente conseguenze. E’ un precedente importante, sarà difficile tornare indietro.
Ecco il testo completo della lettera di Giovanni Ardizzone:
“Ben sapendo che i comportamenti di tutti sono stati improntati al massimo rigore, – si legge nella lettera – vi chiedo di voler aderire all’iniziativa sia per motivi di trasparenza, sia per evitare uno stillicidio di indiscrezioni che nuoce alla serenità degli addetti alle segreterie, al normale dispiegarsi delle consulenze, ma anche ai corretti rapporti fra politica e stampa parlamentare. Vi anticipo comunque che porrò l’argomento all’ordine del giorno di una prossima riunione di consiglio di presidenza perché si assuma una deliberazione di carattere generale”.

Arietta e Cantori Popolari da domani a domenica portano a Lipari 50 ragazzi diversamente abili

COMUNICATO
A distanza di tre anni torna a Lipari la tre giorni dedicata ai diversamente abili ed organizzata dal club “Arietta” di Messina in collaborazione con i “Cantori Popolari delle Isole Eolie”.
         Saranno una cinquantina circa i ragazzi che da domani a Domenica prossima giungeranno nel Capoluogo dell’Arcipelago Eoliano per trascorrere momenti di aggregazione e socializzazione.
         Diverse, al riguardo, le attività che intraprenderanno e che vedranno anche la partecipazione di amici del posto, resisi spontaneamente disponibili per l’occasione.
         Attraverso queste iniziative si intende  giungere ad una sempre più forte integrazione di queste persone meno fortunate di noi con la società, cosicché questo obiettivo non sia più una irraggiungibile chimera ma, piuttosto divenga stimolo per ulteriori quanto mai concreti miglioramenti alla qualità della propria vita, non senza saggiarne gli effetti sulla gente sempre più sensibilizzata ad accorgersi dell’esistenza di questa minoranza capace di stupire con performance sportive, lavori di artigianato e persino attraverso spettacoli di teatro e danza. 
         Durante la permanenza a Lipari i ragazzi del Club “Arietta” avranno modo di visitare il Centro Storico, fare un giro dell’isola in barca, assistere ad uno spettacolo musicale offerto dall’Associazione “Frammenti di Sole” ed in particolare partecipare alla S. Messa della Domenica nella Parrocchia di San Giuseppe.
         In questa sede ci sembra opportuno ringraziare tutti coloro i quali, nelle maniere diverse, hanno voluto dare un contributo all’iniziativa ed in particolare vanno menzionate la “Compagnia delle Isole”, la “Tarnav”, l’Associazione “Frammenti di Sole” , l’hotel “La Zagara”, il ristorante “La Bussola”, il bar “Il Gabbiano”.
Corrado  Giannò

Commemorazione strage di Capaci. Il dirigente Candia incontra le classi del S. Lucia e di Pianoconte

Gentile Direttore, 
oggi è la giornata di commemorazione della strage di Capaci. 
Ho pensato che nella nostra scuola, oltre al lavoro che già autonomamente gli insegnanti fanno sui vari aspetti dell'educazione alla legalità, sarebbe stato importante suggerire un'idea, porre una prospettiva che potesse rinviare all'esperienza umana e professionale di Giovanni Falcone, insistendo sul piano emotivo, sull'identificazione con il nostro quotidiano di oggi di quella stessa esperienza. Così sono riuscito a incontrare le classi della S.Lucia e di Pianoconte, scuola secondaria di 1°, e ho raccontato a loro di quando Falcone, al termine di una intervista sul  suo lavoro, rispose al giornalista che gli chiedeva quale motivazione lo avesse spinto a fare questa sua scelta di vita così difficile, con una semplice frase: lo spirito di servizio. 
Ho chiesto ai ragazzi se avessero capito cosa significasse questa frase, e se erano coscienti di quale fosse  il loro attuale servizio e le responsabilità che esso comportava. In tutte le classi che ho incontrato c'è stato qualcuno che ha risposto, sempre allo stesso modo: siamo studenti, il nostro servizio è essere studenti. Essere studenti non è solo un diritto, implica serio senso di responsabilità: studiare, eseguire le consegne, seguire le proposte didattiche degli  insegnanti, ascoltarne i consigli, saper convivere con i propri compagni, rispettarli, rispettare gli adulti, riconoscere gli sforzi e i tempi di ciascuno, esercitare la propria libertà nel riconoscimento della libertà degli altri, riconoscere regole di convivenza etc.. 
Il nostro spirito di servizio coincide proprio con l'esercizio di quelle responsabilità. Il mondo degli adulti chiede ai giovani di farlo, affinché essi domani diventino adulti migliori di quello che siamo noi oggi. Ho suggerito così ai ragazzi un motivo di riflessione: perché voi possiate oggi vivere questa opportunità educativa Giovanni Falcone ha dato la propria vita, non sprecate questa occasione, fate che ne sia valsa la pena.
Distinti saluti, 

Renato Candia

Michele Giacomantonio interviene sui debiti fuori bilancui

Ho letto una serie di dichiarazioni scandalizzate sui debiti di bilancio in discussione ieri ed oggi in Consiglio comunale e la cosa sinceramente mi sorprende.
Si tratta veramente di debiti eccessivi, assurdi. Incredibili, inverosimili?  C’è spreco di denaro pubblico? Si può parlare di incapacità a gestire i fondi pubblici dei cittadini.
Innanzitutto che cos’è un debito fuori bilancio? Si tratta una obbligazione verso terzi per il pagamento di una determinata somma di denaro assunta in violazione  delle norme contabili degli enti locali e quindi fuori degli stanziamenti previsti nei bilanci di previsione. Quindi debiti contratti senza deliberazione o oltre il limite di spesa autorizzato.
E’ vero che i debiti fuori bilancio non solo espongono l'ente che li contrae a controversie legali ma sconvolgono gli equilibri di bilancio togliendo di fatto significatività e valore alle stesse scritture contabili che possono anche arrivare a evidenziare avanzi di amministrazione di fatto inesistenti o, al contrario, occultare disavanzi sommersi.  Però è anche vero che non sempre è possibile evitare un debito fuori bilancio. Se si guarda con attenzione l’elenco arrivato recentemente in Consiglio Comunale vediamo debiti nati da spese processuali di dipendenti comunali, da sentenze passate in giudicato, da parcelle di avvocati, da atti esecutivi o di precetto.
Se un dipendente comunale è chiamato in giudizio per la propria attività e risulta che non ha responsabilità per ciò che gli viene contestato, è giusto che debba subire danno da questo procedimento e che le spese giudiziarie ( avvocato, ecc.), se non disposto altrimenti, gli venga rimborsato dal Comune. Certo in bilancio ci sarà una voce per spese giudiziarie di amministratori e dipendenti ma qualche volta il tetto può essere sforato e si crea così un debito fuori bilancio.
Così si crea spesso un debito fuori bilancio quando il Comune dà un incarico ad un avvocato per difenderlo in una controversia civile, penale o amministrativa. Al momento dell’incarico è difficile stabilire quale sarà l’onorario dell’avvocato perché bisogna vedere come si sviluppa il procedimento. Per cui al momento dell’incarico si stanzia una cifra simbolica (ai miei tempi era un milione di lire, se ricordo bene) e quando arriverà la parcella finale siccome sarà certamente più elevata della cifra stanziata si crea un debito fuori bilancio.
Poi ci sono le emergenze (una alluvione, una frana, ecc.) per cui l’Amministrazione deve intervenire tempestivamente attraverso ordinanza del Sindaco a prescindere se ci siano o non ci siano stanziate in bilancio somme necessarie all’intervento che è necessitato. Anche in questo caso spesso si crea un debito fuori bilancio e le ditte che hanno fatto l’intervento in emergenza spesso devono farsi riconoscere il credito dal giudice con sentenza ed è il caso di debiti fuori bilancio con sentenze passate in giudicato.
L'articolo 194 del Testo Unico degli Enti locali stabilisce, in sostanza, che è legittimo sanare i debiti fuori bilancio purché l'ente che li ha contratti ne abbia tratto una qualche utilità o arricchimento. Semplificando, si può dunque parlare di debiti fuori bilancio “buoni” e di debiti fuori bilancio “cattivi”. Quelli buoni sono quelli accumulati da un Comune per finanziare opere o servizi di pubblica utilità. Quelli cattivi sono quelli che vengono a crearsi in seguito a una gestione finanziaria inadeguata protrattasi nel tempo.
Si richiama l'attenzione sul fatto che la deliberazione consiliare di riconoscimento dei debiti fuori bilancio deve fornire la concreta prova dell'utilità, congiunta all'arricchimento per l'ente. I due requisiti devono coesistere, cioè il debito fuori bilancio deve essere conseguente a spese effettuate per funzioni di competenza dell’ente, fatto che individua l’utilità, e deve essere derivato all’ente un arricchimento cioè una utilità.
La sentenza del giudice libera il consigliere comunale dall’obbligo di verificare se esiste questa utilità e questo arricchimento perché si suppone che la verifica sia stata fatta dal giudice nel corso del procedimento.
Michele Giacomantonio

REGIONE, TROVATO L’ACCORDO: “SÌ AL PATTO DI STABILITÀ”

di C.B. -
Un patto di stabilità più leggero per gli Enti locali, che altrimenti non sarebbero stati in grado di rispettare: è questa la sintesi dell’accordo firmato oggi tra Regione e Anci Sicilia, e che permetterà ai comuni e alle province siciliane di prendere una bella boccata d’aria riducendo, in media dell’80 percento, la partecipazione al bilancio dello Stato.
Con il patto di stabilità verticale passa da 450 a 74 milioni di euro il contributo che i comuni dovranno versare per i saldi di finanza pubblica, e per le Province, invece, è azzerato.
L’intesa, sottoscritta dagli assessori all’Economia e alle Autonomie locali Luca Bianchi e Patrizia Valenti e dal responsabile dell’Anci Sicilia Giacomo Scala, inoltre è particolarmente vantaggiosa per i 201 comuni sotto i 5 mila abitanti, che vedranno azzerato il loro contributo.
Tutto questo grazie alla cessione di spazi finanziari per 192 milioni di euro, presi dal decreto legge 35 per il pagamento dei debiti alle imprese, e al quale si sono aggiunti i contributi del patto di stabilità della Regione siciliana.
Gli Enti locali, poi, potranno utilizzare i fondi per spese di investimento e per pagare i debiti con le imprese. La firma dell’accordo è stata presentata come un passo molto importante, che “colma un vuoto – come spiegato dall’assessore Valenti – in quanto l’anno scorso la mancata adesione al patto di stabilità verticale aveva tagliato fuori i comuni siciliani”. “Con la firma dell’intesa – ha sottolineato Scala – invece vengono salvati i bilanci di molti comuni”.
Ma per la Regione, come detto anche dall’assessore all’Economia Bianchi, non è stato uno sforzo indifferente, perché “ha ridotto la capacità di spesa della Regione, cedendola agli Enti locali”. Ma era necessario. La Sicilia, infatti, era l’unica regione d’Italia a non avere aderito al patto.

Navi ed aliscafi fermi, vigili del fuoco al lavoro e vaporetti privati che viaggiano (con protesta per il costo del biglietto)

Il forte vento, spirato nella notte, oltre ad ingrossare il mare e a bloccare, al momento, tutti i collegamenti da e per le Eolie ha creato anche danni alle colture e alla vegetazione. Alle prime luci dell'alba, a causa del forte vento che ha imperversato su Lipari, i Vigili del Fuoco, del locale Distaccamento, sono dovuti intervenire a Quattropani, lungo la Provinciale, per tagliare diversi rami ed in alcuni casi interi alberi, caduti sulla sede stradale (vedi foto).
Da Lipari per Milazzo è partito un vaporetto privato. I passeggeri (alcuni dei quali ci hanno chiamato) si sono lamentati per l'elevato costo del biglietto.
Ricordiamo che a Milazzo da ieri sono bloccati un centinaio circa di eoliani e che i professori "pendolari" non hanno potuto raggiungere l'arcipelago.

Sidoti: Pubblicare la relazione nella casella trasparenza o nella home page del sito del comune

Michele, grazie per la risposta.
Ti chiedo di pubblicare la relazione dei nove mesi nella casella trasparenza o nella homepage del Comune in quanto non tutti leggono il botta e risposta sul sito del Comune di Lipari (confesso nemmeno io lo avevo fatto). Per quanto riguarda la perentorietà non vorrei perdermi nei meandri del diritto amministrativo ma mi fido della tua spiegazione anche se mi aspetto di vederla rapidamente. Per i cv e la questione Mazziotta attendo fiducioso di un sollecito riscontro!!!
Angelo Sidoti

Assemblea "Frammenti di sole" slitta al 9 giugno

Associazione ONLUS FRAMMENTI DI SOLE
Comunicato Stampa
Si informano tutti i soci dell’Associazione “Frammenti di Sole ONLUS” che l’assemblea fissata per domenica 26 maggio 2013 è posticipata alla domenica 9 giugno 2013 a causa del protrarsi dei lavori di manutenzione dei locali della sala delle Lettere, gentilmente messa a disposizione per lo svolgimento dell’assemblea dal “Circolo Eoliano Pensionati G. Gisabella”.
Pertanto si invitano i soci a partecipare all’assemblea generale dell’Associazione “Frammenti di Sole ONLUS” fissata per il giorno 9 giugno 2013 presso la Sala delle Lettere con ingresso dal corso Vittorio Emanuele, piazzetta della palma, in prima convocazione alle ore 9.30 ed in seconda convocazione alle ore 10.30

Lipari: Consiglio comunale in corso. Su proposta del consigliere Gugliotta ricordati i "caduti" di Capaci

E' in corso a Lipari il consiglio comunale che, tra l'altro, all'ordine del giorno debiti fuori bilancio per circa 230 mila euro. Sono presenti in aula 11 consiglieri, per l'amministrazione è presente l'assessore Gaetano Orto.  
In apertura dei lavori  il consigliere Annarita Gugliotta ha ricordato che oggi ricorre l'anniversario della strage di Capaci dove persero la vitae il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta. Ha chiesto venissero commemorati con un minuto di silenzio (vedi foto)
Il consigliere Gesuele Fonti (Il Faro) a proposito del primo debito fuori bilancio ( Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio derivati da rimborso spese processuali a dipendenti comunali, dell''importo di € 22.651,28) ha presentato un emendamento (approvato) che prevede "che l'amministrazione proceda a trasmettere gli atti alla procura regionale della Corte dei Conti affinchè, ove ne sussistessero le motivazioni, si intraprendano le azioni di responsabilità nei confronti di chi non rispettando le ordinarie procedure, con dolo o colpa, ha generato il debito creando un danno all'ente". 
Conclusa la fase dell'approvazione dei debiti fuori bilancio previsti nell'elenco della  convocazione (sono passati anche altri emendamenti di Fonti) si è approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato da Giacomo Biviano, per richiedere di inserire nel prossimo consiglio l'istituzione di una commissione speciale per la verifica e il controllo dei debiti fuori bilancio e dello stato del contenzioso (vedi intervista) 
Si è poi passati al piano triennale di prevenzione della corruzione e dell'illegalità.

Silvia Carbone ricorda "Ruccio" e "Falcone"

Sono passati ben 21 anni da quella terribile giornata in cui due violenti dolori si intromisero nella mia vita. Mio padre Ruccio venne a mancare poche  ore prima di Giovanni Falcone.
Da allora non dimentico, anzi RICORDO. perché l'unica forma di rispetto possibile è tenere viva la memoria.
Ed a quell giornata dedico questi versi di Ruccio che, scritti molti anni prima, sembrano scritti apposta. (Silvia Carbone)
"Ora morta" di Ruccio Carbone
Come l'aria infuocata
all'ora morta
delle mie spiagge arse
dove il sale
vibra l'aria scaldata
e dove il sole brucia
e perfino il pettirosso muore.
Come un incubo fermo
e ristagnante
nel canto lento
delle nenie antiche
ed il frinire
arso
di cicale
il mio sogno s'arresta
ed ora muore
come chi cede
vinto
alle fatiche.
Come un boato
esploso d un cannone
esplode il cuore mio
e la ragione
ora smarrita
e brancolante al buio
cerc soltanto un punto. Forse un dio.
Guardo smarrito
e vedo tutt'intorno
pezi di corpi
e crani
e denti umani
ricolare di gocce
imputridite
le linde spiagge
della mia ragione.
Tutto è contaminato
e all'ora morta
delle mie spiagge arse
dove il sale
vibra l'aria infuocata
ora muore
persino il mio dolore.
Unico segno
vivo e palpitante
ch'era rimasto in me.
Inutilmente.

Debiti fuori bilancio e contenzioso. Intervista al consigliere Biviano che ha chiesto la costituzione di una commissione speciale

Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessia, Giulia e Simone

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessia Raffaele che compie 8 anni, a Giulia Iacono che ne compie 10 e a Simone Alessi che ne compie 18
Da Eolienews auguri a Lorenza Merlino, Tania Raffaele e Francesca Monroe

"Ghost mission" a Lipari. Tribunale del riesame deciderà entro 20 giorni

Si pronuncerà entro 20 giorni il tribunale del riesame per quanto riguarda la richiesta del PM Giorgio Nicola di "rivedere" l'ordinanza con il quale lo stesso tribunale aveva concesso ai coinvolti nell'inchiesta "Ghost Mission" (Missioni gonfiate) a Lipari, la revoca dell'obbligo di dimora.
La richiesta è stata discussa dal tribunale del riesame il 20 maggio. 
Il PM Giorgio Nicola ha chiesto che venga applicata una misura restrittiva (ricordiamo che in prima istanza aveva chiesto i domiciliari che il GIP non ha accolto) per cinque persone.
Si tratta di 4 dei 6 destinatari del provvedimento applicato a partire dal 19 marzo. A questi si aggiunge anche un attuale consigliere comunale ed ex amministratore.
Gli unici che restano fuori dalla nuova richiesta avanzata dal PM Nicola sono gli ispettori Cataliotti e Marino della polizia municipale.

A RUCCIU ! di Giovanni Giardina

Gentile  Direttore, oggi ricorre  il ventunesimo ammiversario della scomparsa del caro amico Ruccio. Scriveva: “ Non cercatemi nella piccola cappella del cimitero di Canneto. Non è li che mi troverete. Lì c’è solo il mio corpo mortale , deposto nel 1992 per un’incidente di percorso. Cercatemi nell’aria tiepida che mi avvolge come un’amante, nel caldo brontolìo dello Stromboli, nel bianco abbacinante della pomice, nel largo volo dei gabbiani, in questi miei versi che vi affido, scoprirete che vi voglio ancora bene. “  Io gli dedico questa poesia .Ciao Ruccio, sei sempre qui tra di noi !
                                  Quannu  ti  chiamu,  pari  ca  mi  sienti
                                    pirchì  si  friscu  ancora ‘nta  me  menti
                                    ti  ricuordu  a  scausa  o  Cannitu
                                    cu  cori  allegru  e sempri  spinsieratu.

                                    Impressa  l’orma  tua  a  frajmare
                                   ‘nta  casa  janca  pi  t’arripusari,
                                    vulisti  lassari  l’alitu  du  sciatu
                                    pirchì  da  terra  tua  eri  ammaliatu.

                                    Avì  u  cori  cchiù  riccu  d’un  diamanti
                                    chinu  d’amuri,  forti,  pussidenti
                                    quann’eri  a  mari, ‘un  pinsavi  a  nenti
                                    spittàvi  ca l’alba  si  chiudía  a  punenti.

                                    Bastava  na  petra  janca  o  d’ossidiana
                                    ca  ti  sintívi  u  munnu  ‘nta  na  mani
                                    pi  st’isula  fu  amuri  accussì  ‘ncarnatu
                                    ca  nun  l’abbannunasti,  mancu  malatu.

                                    Prima  di  fari  l’urtimu  viaggiu
                                    lassasti  la  to  varca  ferma  all’ormeggiu
                                    ormai  u sapì  da  tiempu,……..eri  sicuru,
                                    ca  dopu  da  quinta  e  luna, vinìa  u  scuru !

mercoledì 22 maggio 2013

Intervento dei vigili del fuoco

 Stamattina in pieno centro storico, sul corso principale di Lipari, i Vigili del Fuoco, sono intervenuti per eliminare pezzi di intonaci e cornicioni pericolanti dai balconi e sotto balconi di un fabbricato a tre piani. L'intervento ha permesso di mettere in sicurezza temporaneamente l'area sottostante frequentata da moltissimi pedoni. Sul posto, anche Polizia Municipale e Carabinieri. Da quanto trapelato, i Vigili del Fuoco, come da prassi in questi casi, hanno emesso un provvedimento urgente a tutela della pubblica e privata incolumità, inviato agli Enti competenti per il ripristino e consolidamento dei balconi.

Giacomantonio: Riflessione sul porto di Lipari

Ci scrive il dottor Giacomantonio "Non come  “portavoce” ma a titolo personale vi prego di pubblicare questa mia riflessione sul porto di Lipari anche dopo il dibattito odierno in Consiglio Comunale".
IL TESTO:
Vorrei fare un ragionamento pacato sul progetto della Lipari Porto spa anche alla luce del dibattito di oggi in Consiglio comunale. Dirò subito che condivido ampiamente la posizione dell’Amministrazione e non solo per dovere di funzione giacché ne sono il “portavoce”  ma soprattutto perché ritengo che quella avviata sia la strategia più consona – checché ne pensi qualche consigliere comunale - per raggiungere  gli obiettivi che il movimento di sei-sette anni fa, “porti si, ma non così”, si proponeva.
Allora, al di là del fatto che la procedura era stata avviata in maniera quantomeno discutibile giacché l’approvazione in Consiglio comunale del progetto e della decisione di creare una società con i privati per la sua attuazione era stata mascherata nel programma triennale delle opere pubbliche, i rilievi più importanti riguardavano le contrarietà:
-          a che il porto commerciale fosse consegnato a una società al 70% a capitale privato,
-          la cementificazione di Marina lunga con tutta una serie di costruzioni da destinare ad attività commerciali e a quindi il rischio che si creasse una Lipari commerciale del porto contrapposta a quella della città;
-          le perplessità sul progetto di Marina corta e la preoccupazione che venisse compromesso lo skyline (il profilo, l’immagine) di Lipari dal mare;
-          alcuni interrogativi rispetto a Pignataro riguardo alla funzione di porto rifugio ( al di là delle classificazioni formali) e per la sorte dei concessionari dei pontili.  
Personalmente invece non ero mai stato contrario ai porti turistici anche con partecipazione dei privati tanto che avevo manifestato attenzione e interesse quando una società aveva proposto di intervenire su Marina corta, senza grandi stravolgimenti.
Oggi che cosa è rimasto del famoso “megaporto” che fece tanto discutere e creò mobilitazione e raccolta di firme fra i cittadini?
1.      E’ stato cancellato per intervento regionale dal progetto il porto commerciale perché la procedura per opere di questo tipo e completamente diversa dai porti turistici;
2.      Il primo atto dell’Amministrazione è stato quello di dichiarare a Condotte d’Acque spa la contrarietà a quanto previsto a Marina lunga e Bagnamare decisione che è stata accettata dal partner privato. Naturalmente, con questa cancellazione, sono cambiate le convenienze per cui lo stesso socio privato ha chiesto alla Regione di intervenire, con un contributo calcolabile in circa 30 milioni di euro per coprire la perdita di circa il 25% di posti barca. La Regione si è riservata di rispondere perché teme una sanzione europea potendo configurarsi, questa partecipazione, come “aiuto di Stato”. E’ vero che c’è il precedente dell’aeroporto di Trapani il cui ampliamento è stato realizzato con contributo regionale, ma lì si riuscì a dimostrare che l’opera avrebbe portato un grosso incremento del turismo cosa che non è scontata nel nostro caso visto la crisi che sta traversando il diportismo.
3.      Ammesso e non concesso che la Regione decida di intervenire e quindi il partner privato superi le sue remore, il Sindaco ha già dichiarato che subito l’Amministrazione porterà in Consiglio comunale la definizione di un accordo di programma fra i soggetti interessati che a questo punto dovrebbero essere Comune di Lipari, Regione Siciliana e Condotte d’Acque spa. Cioè una realtà completamente capovolta rispetto al passato perché a questo punto, nella Lipari Porto spa, gli entri pubblici potrebbero rappresentare la maggioranza del capitale ed è con questa nuova situazione che si andrebbe a discutere e definire, nell’accordo di programma, gli interventi riguardanti Pignataro e Marina corta.
Se invece la Regione deciderà di non intervenire con ogni probabilità Condotte d’Acque spa recederà dalla società e probabilmente si aprirà un contenzioso sul ripianamento del deficit e le responsabilità per il non raggiungimento dell’obiettivo che la Lipari Porto spa si era proposto.
Una partita aperta e difficile, per quello che possiamo comprendere, ma indubbiamente più agevole per il Comune rispetto alla strada prospettata da molti  di denunziare la società lo scorso anno subito all’insediamento della Giunta Giorgianni. Forse sarebbe stato un atto politico forte ma con quali riflessi sul Comune a cui il partner avrebbe potuto attribuire la responsabilità di una rescissione volontaria e forse anche ingiustificata se vista nella continuità amministrativa?
Un ultima cosa. E’ stato notato da qualche giornalista presente che l’ex sindaco Mariano Bruno, gongolava durante il Consiglio comunale sostenendo che vedeva in aula tanti convertiti alle sue posizioni a cominciare dalla Amministrazione. Se quello che abbiamo detto risponde a verità non mi pare proprio che ci sia una convergenza con i misfatti dell’Amministrazione passata. Quanto a “gongolare” io attenderei per vedere quanto costerà al Comune di Lipari questo tentativo di rimediare ad errori del passato, e se su questi prezzi la Corte dei Conti non avrà nulla da dire.
       Michele Giacomantonio 

Sidoti ringrazia e chiede chiarimenti

Caro Michele e portavoce del Sindaco,
grazie per la risposta e nel contempo mi permetto di farti delle precisazioni e rappresentarti altre richieste di chiarimenti.
Che la relazione del Sindaco non sia perentoria penso sia una tua interpretazione della norma (non vedo richiamo di quanto tu affermi nel testo di legge). Domando: ma qualcuno tempo fa le relazione non li faceva anche semestrali?
Per quanto riguarda i fatti ritenuti rilevanti dal Sindaco spero che almeno corrispondano con quelli "della gente comune".
Infine il mio richiamo alla relazione degli esperti era solo per rappresentare l'opportunità di far confluire tutto in un unico documento. Ma vedo che su questo siamo d'accordo.
A proposito della Dott.ssa Mazziotta mi risulta da un certificato camerale di qualche giorno fa che sia ancora componente del consiglio di amministrazione (consigliere delegato) di una società partecipata del Comune di Lipari che non deposita bilanci da quasi 4 anni. Ma forse i dati sul Cerved non sono ancora aggiornati. Potresti approfondire la questione?
Non ho avuto risposta in merito a:
a) la pubblicazione sul sito del Comune degli atti relativi alla conferenza sui primi nove mesi dell'Amministrazione Giorgianni tenutasi nel mese di marzo;
b) la pubblicazione sul sito del Comune dei curriculum vitae degli esperti e dei componenti la Giunta (in questo caso ti chiedo di verificare con il responsabile della prevenzione della corruzione l'obbligo eventuale previsto nella norma per le tematiche legate alla trasparenza).
Comunque grazie per le risposte in quanto trovo costruttivo il confronto tra amministrazione e cittadino.
Angelo Sidoti

Consiglio comunale di Lipari: Al primo debito fuori bilancio...cade il numero legale

Al primo debito fuori bilancio inserito tra quelli all'ordine del giorno si "blocca" il consiglio comunale di Lipari.  Sono le 16 circa, e dopo 6 ore di riunione di cui circa 5 di discussione dedicata alla portualità, viene a mancare il numero legale.
Per non prestare il fianco ai "soliti puntigliosi" specifichiamo subito che non siamo certo qui a criticare la trattazione di un argomento così importante per la nostra collettività. Però, consentiteci di dire, anche alla luce delle varie posizioni che sono state espresse sull'argomento dai vari consiglieri, che un minimo di documento ce lo saremmo aspettati. E questo al di la di quella che è stata la puntuale e lucida esplicazione dell'argomento da parte del sindaco Marco Giorgianni.
Comunque...è andata così. I debiti anche per oggi restano tali ma se ne riparlerà domani quando basteranno 8 consiglieri in aula. Non possiamo credere non si riescano a mettere insieme!

L’ARS SPENDE A GO-GO E LA REGIONE PIANGE MISERIA


Chiamiamolo pure l’avvento del settimo segretario. Gli avventisti non ce ne vorranno, ma di questo si tratta, di un avvento. Ci sono ben sei segretari in consiglio di presidenza e ci si attrezza ad accoglierne un settimo. Una cosa mai vista.
Il Movimento 5 Stelle ha messo in moto un meccanismoche rischia di fare saltare il piatto, mentre l’Assemblea regionale affronta “il decreto Monti”, la normativa che obbliga i palazzi regionali a tagliare della metà i costi. Scure sugli emolumenti, le indennità, gli stipendi del personale e dei parlamentari. Scure sui vitalizi e tutto il resto. Gli stellati saranno costretti a concentrarsi sui tagli effettivi, piuttosto che sugli accantonamenti e gli scontrini. Non tutti i mali vengono per nuocere. Il problema, infatti, non è la forma, ma la sostanza: risparmiare sulle spese. Lo psicodramma degli scontrini, infatti, non produce, per come stanno le cose, nessun risparmio. Una bella bandiera e basta.
È dunque una vigilia assai impegnativa – recepimento decreto Monti – quella sulla quale rotola l’avvento del settimo segretario. Un giallo, che pareva risolto, ma che propone risvolti sorprendenti.
Ricapitoliamo. Tutto comincia con Antonio Venturino, vice presidente dell’Ars, messo fuori dal partito perché non si è spogliato delle risorse non spese, assegnandole al fondo istituito per le piccole imprese dal Movimento 5 Stelle. Venturino sostiene di essere stato “cacciato” perché dissente dalle strategie di Grillo, cui addebita la resurrezione di Berlusconi; Cancelleri, e gli stellati con lui, sostengono che è un alibi e che loro non l’hanno cacciato, perché è Venturino che si è messo fuori dal Movimento non versando i denari, come pattuito.
Comunque sia, siccome il M5S non è più rappresentato nel consiglio di presidenza, luogo dove si decide come spendere i quattrini dell’Ars, bisogna ripristinare la rappresentanza. Come? Modificando il regolamento, non c’è altro verso. È vero che sono rappresentati due gruppi istituiti in deroga, in consiglio di presidenza, ma è altrettanto vero che questa rappresentanza è stata concessa, perché la deroga era prevista. Sbagliato, in controtendenza rispetto alla volontà di risparmio (ogni componente in più costa un sacco di soldi), ma pur sempre “normale”. Per potere rendere giustizia al Movimento 5 Stelle, defraudato della sua rappresentanza a causa dell’espulsione dal gruppo, occorre allargare le maglie e prevedere un’altra deroga. Se il gruppo parlamentare perde la sua componente, il reset deve avvenire automaticamente, o qualcosa di simile.
I deputati Trizzino e Vinciullo hanno chiesto la convocazione della commissione Regolamento per sanare l’anomalia, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha annunciato che la convocherà presto.
Fin qui tutto chiaro. Ma c’è un dettaglio. Se si stabilisce questo principio, il numero dei componenti del consiglio di presidenza potrebbe lievitare all’infinito. Basterà un divorzio fra il gruppo di appartenenza ed il membro del consiglio di presidenza, inamovibile, ed il gioco è fatto. Un escamotage per i furbi, com’è avvenuto con il fisico, che suggerì il divorzio come rimedio, per impedire l’accumulo.
Un contenzioso finto, l’allontanamento dal gruppo (ma non dal consiglio), e il reset è servito a puntino.
Ci sono alternative? Nemmeno per idea. I membri del consiglio sono eletti dall’Assemblea e non possono essere disarcionati per l’intera durata della legislatura. Dando il potere al gruppo parlamentare di appartenenza di decidere della loro appartenenza al consiglio, si violerebbe perfino un principio costituzionale, l’assenza di vincolo del mandato parlamentare. Impossibile.
L’Assemblea si trova in un cul de sac, a quanto pare. Dal quale può uscire con il buonsenso. Magari, cancellando le deroghe, con valore retroattivo. Se ciò non avverrà, la mazzata dei tagli per fare rientrare i conti e rispettare il decreto Monti sarà ancora più pesante.