Sono una turista che ha
trascorso, come ogni anno da molti anni, le sue vacanze alle isole
Eolie, in particolare a Lipari. In questa estate, più di ogni altra,
mi ha disturbato il fenomeno delle grandi onde, causate dal
passaggio delle imbarcazioni veloci e che arrivano violentemente
sulle spiagge.
In
una giornata di particolare affollamento della spiaggia dove mi
trovavo, ho assistito a scene del tipo che un bambino stava per
essere sommerso prima che la mamma spaventatissima riuscisse ad
acchiapparlo, una turista si è trovata completamente travolta
dall’onda insieme alla sua macchina fotografica e al libro che
stava leggendo e il fuggi fuggi della gente che saltellando per il
mal di piedi si allontanava dalla riva per non essere bagnata. A quel
punto ho telefonato alla Capitaneria chiedendo provvedimenti per i
disagi. Mi è stato risposto che diverse persone avevano telefonato
per segnalare la situazione e che avrebbero provveduto.
Bene, quando ho letto l’articolo che parlava dei provvedimenti
presi dalla Capitaneria, per un attimo mi sono inorgoglita perché ho
pensato che la mia telefonata aveva contribuito a migliorare la
situazione delle spiagge, ma la scintilla è stata spenta
immediatamente dalla motivazione del provvedimento preso: “. . . .
al
fine di scoraggiare il mantenimento di velocità sostenute durante le
delicate fasi di navigazione all’interno delle acque portuali che,
come noto, provoca
il fenomeno del moto ondoso pericoloso per le unità ormeggiate
presso i pontili galleggianti. . . . “ e i
bambini? e i bagnanti? Certo non costa nulla lo spavento di una mamma
e di un bambino e neanche il disagio dei turisti . . . . le barche
invece . . . . COSTANO!!!! Il dio quattrino è sempre più
potente!
Buon ferragosto a tutti.
Anna Maria Cellai
NDD- Dopo aver ricevuto questa lettera abbiamo contattato il comandante di porto, Bonaccorso, il quale ha sottolineato, come nella parte evidenziata dalla signora e che noi riportiamo in grassetto, si fa riferimento alle unità ormeggiate presso i pontili galleggianti, e non ai bambini e ai bagnanti, poichè si parla di interno delle acque portuali e non di spiagge e zone balneabili. In ogni caso- ha sottolineato il comandante Bonaccorso- ai comandi di bordo delle varie unità chiediamo di tenere rotte che non possano genere fenomeni a danno dei bagnanti. In ogni caso- se casi del genere dovessero verificarsi- il consiglio è di annotare il nome del mezzo, l'orario e la zona in cui ciò si verifica e segnalare il tutto in tempo reale al Circomare-Guardia Costiera