Abbiamo ricevuto da un nostro lettore, che tra l'altro abbiamo anche contattato telefonicamente, questa mail: " Ieri passando ho notato una locandina con il divieto di balneazione e in contemporanea la rimozione dei cartelli indicanti la spiaggia di Valle Muria. Stamane facendo la stessa strada ho notato che la locandina di divieto era stata rimossa e i cartelli indicatori della spiaggia rimessi al loro posto....Le sarei grato se potesse aggiornarmi sulla reale situazione.
Non penso che in una nottata sia stato possibile mettere in sicurezza la spiaggia e la relativa discesa a mare".
Il riferimento del nostro lettore è alla discesa che dall'inizio di località Monte porta a Valle Muria. Ovviamente- come il nostro lettore- evidenzia sarebbe stato impossibile in una notte mettere tutto in sicurezza e, ovvio, quindi, che il divieto persiste. Tra l'altro, ieri, sono state emesse le ordinanze di Protezione civile.
La rimozione del cartello di divieto e il posizionamento degli altri è, quindi, il frutto di qualche tizio degno di medaglia alla furbizia.
I divieti se ci sono, specie dove potenzialmente si mette in pericolo la pubblica incolumità, vanno rispettati.
Tutt'altro cosa è il giudizio o la discussione se quella, come altre spiagge, andavano chiuse o meno!
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sabato 21 agosto 2010
Avviso di pagamento della Tarsu. Non fatevi trarre in inganno (di Saverio Merlino)
(Saverio Merlino) Dopo la questione, ancora tutta da capire e da chiarire, relativa alle bollette dell’acqua, nel sottoscritto e penso anche in tanti cittadini-contribuenti del Comune di Lipari, si è ingenerata una forte confusione con l'invio, da parte della SERIT, degli AVVISI DI PAGAMENTO relativi alla TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani) 2010.
Alla confusione si unisce la preoccupazione e la difficoltà di tante famiglie che, in poco tempo, magari entro quest’anno, dovranno sostenere pagamenti (acqua, energia elettrica, TARSU, rate IRPEF 2009, ICI, acconto IRPEF 2010, libri di testo, tasse universitarie, etc.) e l’attuale crisi economica mette in difficoltà tutti noi.
Ritornando agli avvisi di pagamento TARSU 2010, si deve prestare attenzione: essi non sono stati notificati e sono arrivati in busta semplice e non è stata richiesta alcuna firma per la ricezione.
Gli avvisi sono una comunicazione diciamo “pubblicitaria” (consentitemi l'ironia), non notificata, che non obbliga il cittadino a pagare, subito, alcunché.
Non vorrei che qualcuno pensasse (sicuramente non è il nostro caso) che sia stata studiata una comunicazione pregna di messaggi facilmente travisabili al fine di ottenere un pagamento “spontaneo” da parte del distratto cittadino che, ignorando la differenza fra cartella d’avviso e notifica di pagamento, crede sia obbligatorio pagare.
A ragione del vero anche il messaggio dell’avviso di pagamento notificato a noi cittadini-contribuenti del Comune di Lipari mi appare un poco illusorio in quanto non informa chiaramente della facoltatività del pagamento, ma lascia intendere esattamente il contrario.
Né tanto meno il Comune o l’Assessore alle Finanze si sono “preoccupati”, visto anche il momento particolare (crisi economica e di distrazione della stagione estiva) ad informare i cittadini di Lipari che l’avviso di pagamento appena ricevuto (dopo le bollette già “salate” dell’acqua) è facoltativo, spiegando magari ai più distratti, la differenza tra notifica di pagamento, avviso di pagamento e benefici in caso di pagamento volontario anticipato.
Poi, ancora, le parole: "Totale da pagare alle scadenze di seguito indicate", "le comunichiamo le somme che lei deve all'Ente sottoindicato" mi sembra che siano con estrema evidenza “un po’ furbette” e che, ribadisco, inducono il cittadino inconsapevole e disinformato a credere che la somma sia dovuta entro un certo termine, "scaduto" il quale si incorrerebbe nelle more previste dalla legge per il mancato pagamento di una cartella esattoriale (quella che poi sarà regolarmente notificata a mezzo raccomandata).
E’ ovvio, quindi, che con gli attuali avvisi non vi è alcuna scadenza e alcuna mora!
L'avviso di pagamento, ritengo quindi, non vale come un obbligo a pagare subito entro le scadenze indicate, ma è solo una richiesta volontaria, magari per riscuotere, anticipatamente (un anno prima?), per fare cassa, delle somme rispetto ai tempi più lunghi dei procedimenti previsti dalla legge (notifiche e quant'altro).
Quindi, ritengo sia opportuno avvisare i cittadini che per quanto riguarda il pagamento della TARSU c’è il tempo di respirare un poco.
Saverio Merlino
Alla confusione si unisce la preoccupazione e la difficoltà di tante famiglie che, in poco tempo, magari entro quest’anno, dovranno sostenere pagamenti (acqua, energia elettrica, TARSU, rate IRPEF 2009, ICI, acconto IRPEF 2010, libri di testo, tasse universitarie, etc.) e l’attuale crisi economica mette in difficoltà tutti noi.
Ritornando agli avvisi di pagamento TARSU 2010, si deve prestare attenzione: essi non sono stati notificati e sono arrivati in busta semplice e non è stata richiesta alcuna firma per la ricezione.
Gli avvisi sono una comunicazione diciamo “pubblicitaria” (consentitemi l'ironia), non notificata, che non obbliga il cittadino a pagare, subito, alcunché.
Non vorrei che qualcuno pensasse (sicuramente non è il nostro caso) che sia stata studiata una comunicazione pregna di messaggi facilmente travisabili al fine di ottenere un pagamento “spontaneo” da parte del distratto cittadino che, ignorando la differenza fra cartella d’avviso e notifica di pagamento, crede sia obbligatorio pagare.
A ragione del vero anche il messaggio dell’avviso di pagamento notificato a noi cittadini-contribuenti del Comune di Lipari mi appare un poco illusorio in quanto non informa chiaramente della facoltatività del pagamento, ma lascia intendere esattamente il contrario.
Né tanto meno il Comune o l’Assessore alle Finanze si sono “preoccupati”, visto anche il momento particolare (crisi economica e di distrazione della stagione estiva) ad informare i cittadini di Lipari che l’avviso di pagamento appena ricevuto (dopo le bollette già “salate” dell’acqua) è facoltativo, spiegando magari ai più distratti, la differenza tra notifica di pagamento, avviso di pagamento e benefici in caso di pagamento volontario anticipato.
Poi, ancora, le parole: "Totale da pagare alle scadenze di seguito indicate", "le comunichiamo le somme che lei deve all'Ente sottoindicato" mi sembra che siano con estrema evidenza “un po’ furbette” e che, ribadisco, inducono il cittadino inconsapevole e disinformato a credere che la somma sia dovuta entro un certo termine, "scaduto" il quale si incorrerebbe nelle more previste dalla legge per il mancato pagamento di una cartella esattoriale (quella che poi sarà regolarmente notificata a mezzo raccomandata).
E’ ovvio, quindi, che con gli attuali avvisi non vi è alcuna scadenza e alcuna mora!
L'avviso di pagamento, ritengo quindi, non vale come un obbligo a pagare subito entro le scadenze indicate, ma è solo una richiesta volontaria, magari per riscuotere, anticipatamente (un anno prima?), per fare cassa, delle somme rispetto ai tempi più lunghi dei procedimenti previsti dalla legge (notifiche e quant'altro).
Quindi, ritengo sia opportuno avvisare i cittadini che per quanto riguarda il pagamento della TARSU c’è il tempo di respirare un poco.
Saverio Merlino
Di tutto un po
Terremoto:scossa magnitudo 3 alle Eolie. Sisma si e' verificato a 17 km di profondita'
Una scossa di terremoto di magnitudo 3 e' stata registrata dall'Ingv alle 13 nel mare delle isole Eolie. Il sisma si e' verificato a una profondita' di 17 km. Non si registrano danni a persone e cose.
Il prossimo 25 agosto l'eoliana-milazzese Ramona Parisse parteciperà alla finale di un concorso a Belpasso che verrà trasmessa in diretta stremeeng andando dalle ore 20,00 sul sito www.lennonfestival.it . Inoltre sempre dal vostro computer si potrà anche votare in quanto ci sarà un premio anche per chi riceve più voti da casa. La serata sarà dedicata solamente alla categoria dagli 8 ai 15 anni.
Tirrenia/ Grimaldi: Va liquidata, servono ammortizzatori sociali. Intervista a Repubblica dell'amministratore delegato- Mettere in cura dimagrante la Tirrenia cercando di ridurre al massimo le attività in perdita, tutelare i marittimi e amministrativi attraverso gli ammortizzatori sociali e poi liquidare senza indugi la flotta pubblica dopo aver messo a gara i singoli pezzi. Questa la ricetta di Manuel Grimaldi, amministratore delegato della Grimaldi Navigazione, illustrata in un'intervista alla Repubblica. "Allo stato attuale - dice Grimaldi - l'azienda continua a peggiorare i suoi conti e malgrado gli aiuti che continua a ricevere non è mai riuscita a raggiungere risultati soddisfacenti al punto di aver bisogno si ulteriori interventi. Io credo - spiega - che l'unica vera strada da seguire, peraltro già battuta da altri Paesi, sia quella di un'interpretazione molto netta del ruolo di commissario che è un liquidatore". Secondo l'armatore, "tocca a lui portare avanti un piano che garantisca ai marittimi e agli amministrativi un giusto paracadute e consenta agli altri di ricollocarsi presso gli armatori privati. Non c'è paragone - aggiunge - fra il costo degli ammortizzatori sociali e quanto lo Stato deve versare come contributi, più di un miliardo di euro. La Tirrenia va venduta e liquidata".
Tirrenia: Caronia (Uilt), non vogliamo che l'azienda sparisca - ''Non vogliamo che Tirrenia sparisca. Il Ministro Matteoli ci incontri presto perché lo spezzatino va scongiurato. Tirrenia non è Alitalia''. Reduce da due assemblea su altrettante navi della Tirrenia a Civitavecchia, il leader della Uilt, Giuseppe Caronia, spiega la posizione del sindacato, che "anche se ha sfumature diverse, è unitaria sul futuro dell'azienda''.
Caronia, poi, affronta le interviste lette sui giornali: ''Le dichiarazioni di Grimaldi sono ovvie e scontate, anche io se facessi l'armatore concorrente direi le stesse cose e vorrei beccarmi un pezzo di Tirrenia. Respingo invece la differenza di costi di cui parla Grimaldi perché i contratti sono identici. Matteoli, invece, lo capisco meno perché scarica sulle spalle dei sindacati la difesa di lavoratori. Ma noi facciamo il nostro mestiere.
Matteoli ribadisce il no allo 'spezzatino', ma questo lo diciamo anche noi da tempo. Poi spiega che ci incontrera' solo dopo che il liquidatore avrà chiara la situazione. Meglio sarebbe, invece, incontrarci prima perche' non siamo pazzi, vogliamo firmare insieme solo una paginetta nella quale si dice che l'azienda non si divide e che si salvaguardano i posti di lavoro. Non chiediamo cose strane''.
In realtà Caronia teme che la ''gli armatori possano far breccia sul Governo, mettendo a gara pezzi di azienda e quindi facendo sparire di fatto Tirrenia. Questo accontenterebbe molti, tranne i lavoratori che perderebbero il posto di lavoro, divententando dei disperati a vita in mano alla Camorra. Tirrenia non e' Alitalia, perche' non è fallita. Il valore della società è superiore all'esposizione debitoria''.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3 e' stata registrata dall'Ingv alle 13 nel mare delle isole Eolie. Il sisma si e' verificato a una profondita' di 17 km. Non si registrano danni a persone e cose.
Il prossimo 25 agosto l'eoliana-milazzese Ramona Parisse parteciperà alla finale di un concorso a Belpasso che verrà trasmessa in diretta stremeeng andando dalle ore 20,00 sul sito www.lennonfestival.it . Inoltre sempre dal vostro computer si potrà anche votare in quanto ci sarà un premio anche per chi riceve più voti da casa. La serata sarà dedicata solamente alla categoria dagli 8 ai 15 anni.
Tirrenia/ Grimaldi: Va liquidata, servono ammortizzatori sociali. Intervista a Repubblica dell'amministratore delegato- Mettere in cura dimagrante la Tirrenia cercando di ridurre al massimo le attività in perdita, tutelare i marittimi e amministrativi attraverso gli ammortizzatori sociali e poi liquidare senza indugi la flotta pubblica dopo aver messo a gara i singoli pezzi. Questa la ricetta di Manuel Grimaldi, amministratore delegato della Grimaldi Navigazione, illustrata in un'intervista alla Repubblica. "Allo stato attuale - dice Grimaldi - l'azienda continua a peggiorare i suoi conti e malgrado gli aiuti che continua a ricevere non è mai riuscita a raggiungere risultati soddisfacenti al punto di aver bisogno si ulteriori interventi. Io credo - spiega - che l'unica vera strada da seguire, peraltro già battuta da altri Paesi, sia quella di un'interpretazione molto netta del ruolo di commissario che è un liquidatore". Secondo l'armatore, "tocca a lui portare avanti un piano che garantisca ai marittimi e agli amministrativi un giusto paracadute e consenta agli altri di ricollocarsi presso gli armatori privati. Non c'è paragone - aggiunge - fra il costo degli ammortizzatori sociali e quanto lo Stato deve versare come contributi, più di un miliardo di euro. La Tirrenia va venduta e liquidata".
Tirrenia: Caronia (Uilt), non vogliamo che l'azienda sparisca - ''Non vogliamo che Tirrenia sparisca. Il Ministro Matteoli ci incontri presto perché lo spezzatino va scongiurato. Tirrenia non è Alitalia''. Reduce da due assemblea su altrettante navi della Tirrenia a Civitavecchia, il leader della Uilt, Giuseppe Caronia, spiega la posizione del sindacato, che "anche se ha sfumature diverse, è unitaria sul futuro dell'azienda''.
Caronia, poi, affronta le interviste lette sui giornali: ''Le dichiarazioni di Grimaldi sono ovvie e scontate, anche io se facessi l'armatore concorrente direi le stesse cose e vorrei beccarmi un pezzo di Tirrenia. Respingo invece la differenza di costi di cui parla Grimaldi perché i contratti sono identici. Matteoli, invece, lo capisco meno perché scarica sulle spalle dei sindacati la difesa di lavoratori. Ma noi facciamo il nostro mestiere.
Matteoli ribadisce il no allo 'spezzatino', ma questo lo diciamo anche noi da tempo. Poi spiega che ci incontrera' solo dopo che il liquidatore avrà chiara la situazione. Meglio sarebbe, invece, incontrarci prima perche' non siamo pazzi, vogliamo firmare insieme solo una paginetta nella quale si dice che l'azienda non si divide e che si salvaguardano i posti di lavoro. Non chiediamo cose strane''.
In realtà Caronia teme che la ''gli armatori possano far breccia sul Governo, mettendo a gara pezzi di azienda e quindi facendo sparire di fatto Tirrenia. Questo accontenterebbe molti, tranne i lavoratori che perderebbero il posto di lavoro, divententando dei disperati a vita in mano alla Camorra. Tirrenia non e' Alitalia, perche' non è fallita. Il valore della società è superiore all'esposizione debitoria''.
Vulcano: Arrestate dai carabinieri cinque persone responsabili di una rissa scaturita in piena notte nei pressi di un locale notturno dell’isola
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI MESSINA
Prosegue la campagna di prevenzione e contrasto dei reati ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo, ed in particolare dei Carabinieri della Stazione di Vulcano, che continuano ad effettuare servizi al fine di garantire a cittadini e turisti adeguati livelli di sicurezza.
In tale contesto, proprio nel corso della nottata appena trascorsa, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno arrestato cinque persone, identificati in NATOLI Giuseppe, nato a Lipari (ME) cl. 1969, residente a Vulcano, MARRAS Marco, nato a Palermo cl. 1982, VALGUARNERA Francesco, nato a Palermo cl. 1985, commerciante, D'ANTONI Massimo, nato a Catania cl. 1974, commerciante, ed OCCHINO Sergio, nato a Messina cl. 1972, commerciante, tutti sorpresi dai Carabinieri mentre si affrontavano in due gruppi contrapposti in una violenta colluttazione.
A segnalare la rissa, in atto nella centralissima via Lentia del centro abitato di Vulcano, è stato un cittadino che ha immediatamente avvertito il numero di Pronto Intervento 112, attestato presso la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Messina, che tramite l’operatore della Compagnia Carabinieri di Milazzo, ha fatto convergere immediatamente sul posto i Carabinieri della locale Stazione impegnati poco distante in un servizio di controllo del territorio.
Secondo quanto emerso nel corso dei primi accertamenti effettuati dai militari dell’Arma di Vulcano, la rissa sarebbe iniziata all’interno di un noto locale notturno di quel centro, a seguito di un diverbio sorto per futili motivi, verosimilmente in relazione al prezzo di una consumazione, e poi continuata all’esterno del locale.
Stante la flagranza di reato, NATOLI Giuseppe, MARRAS Marco, VALGUARNERA Francesco, D'ANTONI Massimo ed OCCHINO Sergio scattavano le manette. Gli stessi dovranno rispondere di rissa.
Intanto, poiché alcuni dei prevenuti avevano riportato delle lesioni, gli stessi venivano sottoposti alle cure dei sanitari dell’isola che, in particolare, per il NATOLI ed per il VALGUARNERA, diagnosticavano lesioni varie giudicate guaribili in gg. 5 e 7 s.c..
Dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, prontamente informato dai Carabinieri, tutti i prevenuti sono stati trasferiti presso i rispettivi domicili sull’Isola di Vulcano, in attesa di essere giudicati nella giornata odierna nell’udienza che si terrà con rito direttissimo presso la Sezione distaccata del Tribunale di Lipari.
Prosegue la campagna di prevenzione e contrasto dei reati ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo, ed in particolare dei Carabinieri della Stazione di Vulcano, che continuano ad effettuare servizi al fine di garantire a cittadini e turisti adeguati livelli di sicurezza.
In tale contesto, proprio nel corso della nottata appena trascorsa, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno arrestato cinque persone, identificati in NATOLI Giuseppe, nato a Lipari (ME) cl. 1969, residente a Vulcano, MARRAS Marco, nato a Palermo cl. 1982, VALGUARNERA Francesco, nato a Palermo cl. 1985, commerciante, D'ANTONI Massimo, nato a Catania cl. 1974, commerciante, ed OCCHINO Sergio, nato a Messina cl. 1972, commerciante, tutti sorpresi dai Carabinieri mentre si affrontavano in due gruppi contrapposti in una violenta colluttazione.
A segnalare la rissa, in atto nella centralissima via Lentia del centro abitato di Vulcano, è stato un cittadino che ha immediatamente avvertito il numero di Pronto Intervento 112, attestato presso la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Messina, che tramite l’operatore della Compagnia Carabinieri di Milazzo, ha fatto convergere immediatamente sul posto i Carabinieri della locale Stazione impegnati poco distante in un servizio di controllo del territorio.
Secondo quanto emerso nel corso dei primi accertamenti effettuati dai militari dell’Arma di Vulcano, la rissa sarebbe iniziata all’interno di un noto locale notturno di quel centro, a seguito di un diverbio sorto per futili motivi, verosimilmente in relazione al prezzo di una consumazione, e poi continuata all’esterno del locale.
Stante la flagranza di reato, NATOLI Giuseppe, MARRAS Marco, VALGUARNERA Francesco, D'ANTONI Massimo ed OCCHINO Sergio scattavano le manette. Gli stessi dovranno rispondere di rissa.
Intanto, poiché alcuni dei prevenuti avevano riportato delle lesioni, gli stessi venivano sottoposti alle cure dei sanitari dell’isola che, in particolare, per il NATOLI ed per il VALGUARNERA, diagnosticavano lesioni varie giudicate guaribili in gg. 5 e 7 s.c..
Dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, prontamente informato dai Carabinieri, tutti i prevenuti sono stati trasferiti presso i rispettivi domicili sull’Isola di Vulcano, in attesa di essere giudicati nella giornata odierna nell’udienza che si terrà con rito direttissimo presso la Sezione distaccata del Tribunale di Lipari.
Le foto di Marrazzo a Stromboli
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (99° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) Sottomonastero a Lipari
2) La salita e la chiesa di San Giuseppe a Lipari
3) Una manifestazione patriottica a Piazza Mazzini (Lipari) anno 1935
4) La salita XXIV maggio di Lipari con il vecchio basolato
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) Sottomonastero a Lipari
2) La salita e la chiesa di San Giuseppe a Lipari
3) Una manifestazione patriottica a Piazza Mazzini (Lipari) anno 1935
4) La salita XXIV maggio di Lipari con il vecchio basolato
venerdì 20 agosto 2010
Stefania Prestigiacomo come non l'avete mai vista
Lettere al direttore. Ci scrive Luciano Mandarano: "Piano casa occasione persa anche per i giovani geometri. Colpa di un consiglio inesistente"
Caro Direttore,
mi complimento con lei per l´attività di informazione che svolge, quotidianamente leggo le notizie pubblicate sul vostro sito.
Colgo l´occasione per esprimere delle considerazioni in merito alla notizia della non approvazione del piano casa da parte del consiglio comunale, in riferimento alle dichiarazioni del geom. Bartolo Favaloro.
Io, come altri colleghi tirocinanti di Lipari, dovremo sostenere, a breve, l´esame per l´esercizio di abilitazione professionale di geometra.
L´occasione che si è presentata non solo avrebbe favorito il rilancio della nostra fragile economia, quindi a dare un po´ di respiro a coloro che operano nel settore edile, ma secondo me, sarebbe stata un´occasione di lancio anche per noi.
Peccato per un consiglio comunale quasi del tutto "inesistente", incapace di prendere delle decisioni per gli interessi della collettività e soprattutto per i giovani.
Ormai è constatato: le occasioni che ci si presentano non vengono o non si è in grado di sfruttarle in un territorio come il nostro.
Cordialmente
Luciano Mandarano
mi complimento con lei per l´attività di informazione che svolge, quotidianamente leggo le notizie pubblicate sul vostro sito.
Colgo l´occasione per esprimere delle considerazioni in merito alla notizia della non approvazione del piano casa da parte del consiglio comunale, in riferimento alle dichiarazioni del geom. Bartolo Favaloro.
Io, come altri colleghi tirocinanti di Lipari, dovremo sostenere, a breve, l´esame per l´esercizio di abilitazione professionale di geometra.
L´occasione che si è presentata non solo avrebbe favorito il rilancio della nostra fragile economia, quindi a dare un po´ di respiro a coloro che operano nel settore edile, ma secondo me, sarebbe stata un´occasione di lancio anche per noi.
Peccato per un consiglio comunale quasi del tutto "inesistente", incapace di prendere delle decisioni per gli interessi della collettività e soprattutto per i giovani.
Ormai è constatato: le occasioni che ci si presentano non vengono o non si è in grado di sfruttarle in un territorio come il nostro.
Cordialmente
Luciano Mandarano
Guardia Costiera/Circomare Lipari. Operativi "per mare e per terra"
Comunicato Stampa
Continua il periodo di intenso lavoro per gli uomini del Circomare di Lipari. Dopo gli interventi interdittivi nelle zone interessate dagli eventi franosi dei giorni scorsi, grazie alla turnazione interforze programmata dal C.te dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, T.V.(CP) Giuseppe DONATO, che hanno prodotto, nella giornata di ieri, 19.08.2010, ulteriori sanzioni amministrative, per un totale di € 688,00 - si continua con l'attività odierna, caratterizzata dall'intenso lavoro del Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina.
Questi, al comando del C°1^Cl.Np/Smz. Gianluca MESSINA, nella mattinata odierna, hanno verificato lo stato dei pontili di Protezione Civile di Baia di Ponente e di Località Gelso dell'isola di Vulcano.
Il Sottufficiale in Comando al gruppo, unitamente al Sgt.Np/Smz Gerardo LOPEZ, lasciando la frazione di Pianoconte, dove hanno alloggiato durante il periodo di crisi sismica dei giorni scorsi, si sono imbattuti in un incidente stradale che ha visto coivolta una giovane cittadina liparese che, a bordo di una vettura OPEL ASTRA di colore nero, giaceva su di un fianco, sul manto stradale. Prontamente, i due sottufficiali, intervenivano rimuovendo il parabrezza, già lesionato dall'urto, grazie all'ausilio di ascia e piede di porco, in dotazione al gruppo sommozztori e, estraendo la malcapitata dall'autovettura, contattavano la sala operativa del Circomare Lipari, per l'invio di un'ambulanza sul luogo del sinistro.
Successivamente, coadiuvati dalla popolazione liparese, a dimostrazione dello spirito di solidarietà che la contraddistingue, i militari provvedevano a raddrizzare il mezzo con l'ausilio di una cima ed a liberare la carreggiata dalla vettura sinistrata.
I Vigili del Fuoco giunti sul posto, provvedevano a mettere in sicurezza l'autovettura, scollegando la batteria al fine di scongiurare ulteriori danni a persone e/o cose.
Un'altra giornata di lavoro... la dimostrazione che, la "giusta" presenza di uomini e mezzi sul territorio garantisce la salvaguardia della vita umana in mare come fine primario dei loro interventi, siano essi "per mare e per terra"!
Continua il periodo di intenso lavoro per gli uomini del Circomare di Lipari. Dopo gli interventi interdittivi nelle zone interessate dagli eventi franosi dei giorni scorsi, grazie alla turnazione interforze programmata dal C.te dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, T.V.(CP) Giuseppe DONATO, che hanno prodotto, nella giornata di ieri, 19.08.2010, ulteriori sanzioni amministrative, per un totale di € 688,00 - si continua con l'attività odierna, caratterizzata dall'intenso lavoro del Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina.
Questi, al comando del C°1^Cl.Np/Smz. Gianluca MESSINA, nella mattinata odierna, hanno verificato lo stato dei pontili di Protezione Civile di Baia di Ponente e di Località Gelso dell'isola di Vulcano.
Il Sottufficiale in Comando al gruppo, unitamente al Sgt.Np/Smz Gerardo LOPEZ, lasciando la frazione di Pianoconte, dove hanno alloggiato durante il periodo di crisi sismica dei giorni scorsi, si sono imbattuti in un incidente stradale che ha visto coivolta una giovane cittadina liparese che, a bordo di una vettura OPEL ASTRA di colore nero, giaceva su di un fianco, sul manto stradale. Prontamente, i due sottufficiali, intervenivano rimuovendo il parabrezza, già lesionato dall'urto, grazie all'ausilio di ascia e piede di porco, in dotazione al gruppo sommozztori e, estraendo la malcapitata dall'autovettura, contattavano la sala operativa del Circomare Lipari, per l'invio di un'ambulanza sul luogo del sinistro.
Successivamente, coadiuvati dalla popolazione liparese, a dimostrazione dello spirito di solidarietà che la contraddistingue, i militari provvedevano a raddrizzare il mezzo con l'ausilio di una cima ed a liberare la carreggiata dalla vettura sinistrata.
I Vigili del Fuoco giunti sul posto, provvedevano a mettere in sicurezza l'autovettura, scollegando la batteria al fine di scongiurare ulteriori danni a persone e/o cose.
Un'altra giornata di lavoro... la dimostrazione che, la "giusta" presenza di uomini e mezzi sul territorio garantisce la salvaguardia della vita umana in mare come fine primario dei loro interventi, siano essi "per mare e per terra"!
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Incidente a Lipari- Una Seat Leon con alla guida un giovane isolano si è "capotata", intorno alle 13, in località Annunziata-Raviola. Il giovane è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso. Le sue condizioni non sono gravi.
Aggressione a Canneto. Indagini ad una svolta ? - Sarebbero ad una svolta le indagini dei carabinieri di Lipari dopo quanto accaduto a Canneto la mattina del 19 agosto quando due messinesi sono finiti in ospedale dopo quella che ieri, in un comunicato dell'Arma- è stata definita "una violenta aggressione". Gli inquirenti, come da noi anticipato ieri sera, hanno ascoltato i due messinesi, possibili testimoni e indiziati. Sarebbe già emerso un quadro abbastanza chiaro di quanto accaduto e dei responsabili.
Nell'ottica della correttezza che ci ha sempre contraddistinti pur avendo raccolto, attraverso il tam-tam popolare, quelli che sarebbero i nomi dei presunti responsabili, attendiamo il comunicato ufficiale dell'Arma.
Come si ricorderà ai due messinesi all’ospedale di Lipari sono stati riscontrati diversi traumi, ferite da taglio e fratture al capo, al busto ed agli arti superiori ed inferiori.
Per le lesioni riportate dai due malcapitati i sanitari li hanno giudicati guaribili in gg. 30 s.c
Concerto per flauto traverso e pianoforte a Lipari: Comunicato- Mercoledì 25 agosto p.v. , alle ore 19,00 nella Chiesa Immacolata al castello di Lipari si terrà il Concerto per flauto traverso e pianoforte del Duo Cameristico Simona Bonatti e Lucrezia Proietti, dell’Associazione Mirabileco.
L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Lipari e dal Museo Archeologico Regionale Eoliano. Ingresso libero.
L’Assessore
Dott. Ivan Ferlazzo
Lipari. Da domani mostra "Panninfesta"- Sabato 21 agosto p.v. alle ore 20,30 presso la Galleria dell'Ascensore (Via Garibaldi - Lipari) sarà inaugurata la Mostra "Panninfesta: installazioni di Linda Schipani". L'iniziativa, patrocinata dall'Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Lipari e dal Museo Archeologico Regionale Eoliano, è stata promossa dalle associazioni I.Dee e Spazio.artecontemporanea
Santa Marina Salina- Concerto per il 150° anniversario Unità d'Italia - Lunedì prossimo a Santa Marina Salina si terrà un concerto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Sarà eseguito dal Gran Coro Lirico Siciliano e dall’Orchestra di Fiati Pietro Mascagni di Milazzo. Il concerto si terrà alle ore 22.00 in Piazza S.Marina. L'iniziativa è della giunta di Massimo Lo Schiavo.
Consiglio nomina revisori dei conti- Il consiglio comunale di Lipari ha proceduto stamani alla nomina dei tre nuovi revisori dei conti. Presidente è Roberto Piemonte, gli altri due eletti sono Andrea Bonfante e Pietro Cucinotta di Messina.
Elicottero precipitato:Pm,nessun indagato aspettiamo perizie - Non c'e' alcun indagato nell'inchiesta sull'elicottero precipitato a Giammoro lo scorso 13 agosto che ha provocato la morte di quattro persone.Lo ha puntualizzato il sostituto procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Michele Martorelli, che coordina l'indagine. Il pm ha aggiunto che si dovranno aspettare almeno 80 giorni per avere le perizie del consulente della Procura, l'ingegnere areonautico Giovanni Piero Marafante, e degli esperti del'agenzia nazionale sicurezza volo
Aggressione a Canneto. Indagini ad una svolta ? - Sarebbero ad una svolta le indagini dei carabinieri di Lipari dopo quanto accaduto a Canneto la mattina del 19 agosto quando due messinesi sono finiti in ospedale dopo quella che ieri, in un comunicato dell'Arma- è stata definita "una violenta aggressione". Gli inquirenti, come da noi anticipato ieri sera, hanno ascoltato i due messinesi, possibili testimoni e indiziati. Sarebbe già emerso un quadro abbastanza chiaro di quanto accaduto e dei responsabili.
Nell'ottica della correttezza che ci ha sempre contraddistinti pur avendo raccolto, attraverso il tam-tam popolare, quelli che sarebbero i nomi dei presunti responsabili, attendiamo il comunicato ufficiale dell'Arma.
Come si ricorderà ai due messinesi all’ospedale di Lipari sono stati riscontrati diversi traumi, ferite da taglio e fratture al capo, al busto ed agli arti superiori ed inferiori.
Per le lesioni riportate dai due malcapitati i sanitari li hanno giudicati guaribili in gg. 30 s.c
Concerto per flauto traverso e pianoforte a Lipari: Comunicato- Mercoledì 25 agosto p.v. , alle ore 19,00 nella Chiesa Immacolata al castello di Lipari si terrà il Concerto per flauto traverso e pianoforte del Duo Cameristico Simona Bonatti e Lucrezia Proietti, dell’Associazione Mirabileco.
L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Lipari e dal Museo Archeologico Regionale Eoliano. Ingresso libero.
L’Assessore
Dott. Ivan Ferlazzo
Lipari. Da domani mostra "Panninfesta"- Sabato 21 agosto p.v. alle ore 20,30 presso la Galleria dell'Ascensore (Via Garibaldi - Lipari) sarà inaugurata la Mostra "Panninfesta: installazioni di Linda Schipani". L'iniziativa, patrocinata dall'Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Lipari e dal Museo Archeologico Regionale Eoliano, è stata promossa dalle associazioni I.Dee e Spazio.artecontemporanea
Santa Marina Salina- Concerto per il 150° anniversario Unità d'Italia - Lunedì prossimo a Santa Marina Salina si terrà un concerto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Sarà eseguito dal Gran Coro Lirico Siciliano e dall’Orchestra di Fiati Pietro Mascagni di Milazzo. Il concerto si terrà alle ore 22.00 in Piazza S.Marina. L'iniziativa è della giunta di Massimo Lo Schiavo.
Consiglio nomina revisori dei conti- Il consiglio comunale di Lipari ha proceduto stamani alla nomina dei tre nuovi revisori dei conti. Presidente è Roberto Piemonte, gli altri due eletti sono Andrea Bonfante e Pietro Cucinotta di Messina.
Elicottero precipitato:Pm,nessun indagato aspettiamo perizie - Non c'e' alcun indagato nell'inchiesta sull'elicottero precipitato a Giammoro lo scorso 13 agosto che ha provocato la morte di quattro persone.Lo ha puntualizzato il sostituto procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Michele Martorelli, che coordina l'indagine. Il pm ha aggiunto che si dovranno aspettare almeno 80 giorni per avere le perizie del consulente della Procura, l'ingegnere areonautico Giovanni Piero Marafante, e degli esperti del'agenzia nazionale sicurezza volo
Il S. Paolo si è trasferito a "Non solo pizza" di Lipari. Tifosi napoletani impazziti di gioia al gol di Lavezzi
Una fetta del San Paolo per una sera si trasferisce sul Corso Vittorio Emanuele di Lipari e per la precisione nel Ritrovo-Rosticceria-Tavola Calda "Non solo pizza" che, per una sera, fa da cornice all'entusiasmo e alla passione dei tantissimi napoletani in vacanza a Lipari.
Napoletani che, grazie ad un maxi televisore posizionato dal titolare dell'attività, hanno potuto assistere dall'interno e dall'esterno del locale alla vittoria per uno a zero del Napoli contro gli svedesi dell'Elfsborg.
Le immagini del video, realizzate da Roberto Paino, al momento del gol di Lavezzi, danno tutta la dimensione della presenza dei tifosi e del loro grande entusiasmo. Gaetano, il titolare di "Non solo pizza", al di la della questione puramente commerciale, si è detto entusiasta della serata e felice di aver contribuito affinchè i tifosi napoletani potessero gioire anche in vacanza per la vittoria della loro squadra.
IL VIDEO:
Napoletani che, grazie ad un maxi televisore posizionato dal titolare dell'attività, hanno potuto assistere dall'interno e dall'esterno del locale alla vittoria per uno a zero del Napoli contro gli svedesi dell'Elfsborg.
Le immagini del video, realizzate da Roberto Paino, al momento del gol di Lavezzi, danno tutta la dimensione della presenza dei tifosi e del loro grande entusiasmo. Gaetano, il titolare di "Non solo pizza", al di la della questione puramente commerciale, si è detto entusiasta della serata e felice di aver contribuito affinchè i tifosi napoletani potessero gioire anche in vacanza per la vittoria della loro squadra.
IL VIDEO:
LIPARI&TERREMOTO di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Il Responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso andando a visitare i disastri causati dai crolli nel messinese ebbe a dire che la colpa era principalmente da attribuire alle costruzioni abusive. Venendo a Lipari, subito dopo l’evento sismico, ha affermato che la colpa è da attribuire ai natanti che sostano in zone di divieto. Che la zona di Valle Muria e di Praia di Vinci è soggetta a continui cedimenti sull’isola lo sappiamo tutti, e ce lo ha ricordato da Berlino Gilormino Casali che ha lavorato all’Osservatorio Geofisico di San Salvatore-Semafero. Senza dubbio l’evento sismico, al quale siamo abituati, ha provocato uno dei tanti cedimenti. Il Dottore Bertolaso dovrebbe invece spiegarci perché in questi anni, nonostante ripetute segnalazioni, anche del sottoscritto attraverso i notiziari online, non ha provveduto a far mettere in sicurezza le zone più a rischio dell’isola. Dovrebbe spiegarci perché non sono stati fatti giornalmente i necessari controlli nello specchio d’acqua antistante; perché non sono stati collocati, o riparati, i cartelli di divieto, ed a chi competeva tale onere; se tutte le autorizzazioni rilasciate per l’utilizzo delle spiagge sottostante i vari costoni sono compatibili con lo stato di sicurezza degli stessi. Gli eventi sismici sono imprevedibili. Ma la prevenzione può limitarne i danni. Ed allora il Dottore Bertolaso dovrebbe spiegarmi perché non ha risposto alla mia lettera aperta allorquando ho chiesto, prima al Sindaco di Lipari, Dott. Bruno, e poi al Responsabile della Protezione Civile, Dott. Russo, di volere esaminare il piano di fuga approntato in occasione del verificarsi dell’onda anomala, e mi è stato risposto che non conoscono quanto richiesto. Sono convinto che San Bartolo ci proteggerà sempre, per questo avevo chiesto di devolvere i soldi del ticket in beneficienza, dal momento che non si acquistano neanche i cartelli di divieto. Ma in caso dovesse malauguratamente riverificarsi l’evento dell’onda anomala, e le sirene, ammesso che ancora esistano e siano funzionanti, invitano alla fuga, i cittadini dove dovranno andare? Sono certo che il Dottore Bertolaso tornando a Lipari dirà che è tutta colpa degli abitanti dell’isola perché non sono stati in grado di ricordarsi cosa fare e dove andare
Vulcano. I carabinieri arrestano un uomo di 45 anni, di nazionalità marocchina, inottemperante all’ordine di espulsione.
Nella notte tra il 18 ed il 19 agosto 2010, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo ed in particolare quelli della Stazione di Vulcano hanno tratto in arresto un cittadino di nazionalità marocchina destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Il particolare servizio di controllo del territorio, orientato alla verifica della posizione dei cittadini extracomunitari, ha consentito di passare al setaccio il territorio dell’isola eoliana nonché l’area urbana del Comune di Vulcano e delle frazioni presenti sull’isola.
Nel corso dei vari controlli è stato fermato un cittadino marocchino sprovvisto di documenti, il quale è stato sottoposto all’esame delle impronte digitali tramite l’accertamento alla Banca Dati AFIS che ne ha consentito la sua esatta identificazione in KHENIFIRA Omar, nato in Marocco cl. 1955, ed in atto in Italia senza fissa dimora.
Il predetto KHENIFIRA Omar risultava destinatario, dallo scorso 12 agosto 2010, di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Messina.
Dalla data di notifica del provvedimento di espulsione il cittadino marocchino avrebbe dovuto lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni; pertanto, stante la flagranza di reato, KHENIFIRA Omar è stato tratto in arresto e trattenuto nella camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Vulcano, in attesa del giudizio direttissimo che si terrà presso la Sezione distaccata del Tribunale di Lipari nella giornata odierna.
Il particolare servizio di controllo del territorio, orientato alla verifica della posizione dei cittadini extracomunitari, ha consentito di passare al setaccio il territorio dell’isola eoliana nonché l’area urbana del Comune di Vulcano e delle frazioni presenti sull’isola.
Nel corso dei vari controlli è stato fermato un cittadino marocchino sprovvisto di documenti, il quale è stato sottoposto all’esame delle impronte digitali tramite l’accertamento alla Banca Dati AFIS che ne ha consentito la sua esatta identificazione in KHENIFIRA Omar, nato in Marocco cl. 1955, ed in atto in Italia senza fissa dimora.
Il predetto KHENIFIRA Omar risultava destinatario, dallo scorso 12 agosto 2010, di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Messina.
Dalla data di notifica del provvedimento di espulsione il cittadino marocchino avrebbe dovuto lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni; pertanto, stante la flagranza di reato, KHENIFIRA Omar è stato tratto in arresto e trattenuto nella camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Vulcano, in attesa del giudizio direttissimo che si terrà presso la Sezione distaccata del Tribunale di Lipari nella giornata odierna.
Siremar, casse ormai vuote Stop credito da banche e fornitori. Mentre incombe la scadenza del 30 settembre per la privatizzazione
(Gazzetta del sud) Casse vuote e rischio amministrazione straordinaria anche per Siremar. La società controllata al 100% da Tirrenia e che collega la Sicilia con le isole minori non riuscirebbe a ottenere liquidità dalle banche e i fornitori starebbero chiudendo i rubinetti. Intanto, resta fermo lo sciopero di tutta la flotta indetto dalla Uiltrasporti (da cui si sono dissociate Filt Cgil e Fit Cisl) per il 30 e 31 agosto, salvo una convocazione dei sindacati da parte del governo che potrebbe arrivare la prossima settimana mentre si fa sempre più concreta l'ipotesi di una precettazione.
Una situazione, quella di Siremar, che potrebbe indurre l'amministratore unico Giancarlo D'Andrea - che è anche amministratore straordinario di Tirrenia - a emettere un provvedimento con il quale attirare Siremar nella procedura di Tirrenia, per la quale è già stato dichiarato lo stato di insolvenza. A meno che si riesca a trasferire Siremar alla Regione Siciliana come avvenuto per le altre controllate Toremar alla Toscana, Caremar alla Campania e Saremar alla Sardegna. Ma sinora questa soluzione ha visto il rifiuto della Regione, che ha puntato a rilevare Tirrenia e Siremar assieme, guidando con il 37% una cordata di imprenditori, la cui offerta è però rifiutata dalla finanziaria di Stato Fintecna (che ha il 100% di Tirrenia) per la richiesta di uno slittamento.
D'Andrea, che ieri in una riunione di circa quattro ore a Palermo ha discusso con la società della situazione, ha assicurato, ancora una volta, la salvaguardia delle attività e dei posti di lavoro. Per seguire direttamente la vicenda dovrebbe tornare in Sicilia nella prossima settimana, durante la quale a Roma dovrebbe svolgersi un consiglio di amministrazione straordinario di Fintecna. Anche perchè si avvicina la scadenza del 30 settembre indicata dalla Unione Europea per concludere la privatizzazione del gruppo di navigazione e delle controllate. Scadenza entro la quale sono state prorogate le convenzioni con lo Stato che a Siremar ha dato per il 2010 circa 55 milioni di euro, 20 milioni in meno rispetto al 2009. Ma ormai sembra difficile portare a termine la cessione di tutte le società entro fine mese prossimo per cui il governo potrebbe essere indotto a chiedere una proroga a Bruxelles.
Intanto, la Uiltrasporti, che scarica sul governo la responsabilità di eventuali disagi per lo sciopero di fine mese, ha avviato un giro di assemblee, ieri a Genova, oggi a Civitavecchia e domani a Palermo per spiegare la situazione ai lavoratori mentre il sindacato Orsa afferma che «nessuno può pensare che il sindacato stia a guardare mentre questa vicenda rischia di consumarsi sulle pelle dei lavoratori».
Il segretario generale Orsa Trasporti, Armando Romeo, in una nota sottolinea che «dopo la farsa del processo di privatizzazione e della finta gara, è arrivato lo stato di insolvenza e l'amministrazione straordinaria, nella vicenda Tirrenia, dove sono in gioco i posti di lavoro e i salari di circa 4.000 persone».
Il sindacalista rileva che «a nulla sono valse le pressanti e ripetute richieste rivolte al Governo per aprire un confronto e dare soluzioni dignitose al caso Tirrenia».
Per l'Uil Trasporti le responsabilità di eventuali disagi derivanti dallo sciopero so tutte ascrivibili al governo che non ha avuto la sensibilità di convocare il sindacato per definire un accordo quadro che dia le fondamentali garanzie e tra queste vi è la rinunzia all'ipotesi dello "spezzatino" cioè alla vendita separata delle società
Una situazione, quella di Siremar, che potrebbe indurre l'amministratore unico Giancarlo D'Andrea - che è anche amministratore straordinario di Tirrenia - a emettere un provvedimento con il quale attirare Siremar nella procedura di Tirrenia, per la quale è già stato dichiarato lo stato di insolvenza. A meno che si riesca a trasferire Siremar alla Regione Siciliana come avvenuto per le altre controllate Toremar alla Toscana, Caremar alla Campania e Saremar alla Sardegna. Ma sinora questa soluzione ha visto il rifiuto della Regione, che ha puntato a rilevare Tirrenia e Siremar assieme, guidando con il 37% una cordata di imprenditori, la cui offerta è però rifiutata dalla finanziaria di Stato Fintecna (che ha il 100% di Tirrenia) per la richiesta di uno slittamento.
D'Andrea, che ieri in una riunione di circa quattro ore a Palermo ha discusso con la società della situazione, ha assicurato, ancora una volta, la salvaguardia delle attività e dei posti di lavoro. Per seguire direttamente la vicenda dovrebbe tornare in Sicilia nella prossima settimana, durante la quale a Roma dovrebbe svolgersi un consiglio di amministrazione straordinario di Fintecna. Anche perchè si avvicina la scadenza del 30 settembre indicata dalla Unione Europea per concludere la privatizzazione del gruppo di navigazione e delle controllate. Scadenza entro la quale sono state prorogate le convenzioni con lo Stato che a Siremar ha dato per il 2010 circa 55 milioni di euro, 20 milioni in meno rispetto al 2009. Ma ormai sembra difficile portare a termine la cessione di tutte le società entro fine mese prossimo per cui il governo potrebbe essere indotto a chiedere una proroga a Bruxelles.
Intanto, la Uiltrasporti, che scarica sul governo la responsabilità di eventuali disagi per lo sciopero di fine mese, ha avviato un giro di assemblee, ieri a Genova, oggi a Civitavecchia e domani a Palermo per spiegare la situazione ai lavoratori mentre il sindacato Orsa afferma che «nessuno può pensare che il sindacato stia a guardare mentre questa vicenda rischia di consumarsi sulle pelle dei lavoratori».
Il segretario generale Orsa Trasporti, Armando Romeo, in una nota sottolinea che «dopo la farsa del processo di privatizzazione e della finta gara, è arrivato lo stato di insolvenza e l'amministrazione straordinaria, nella vicenda Tirrenia, dove sono in gioco i posti di lavoro e i salari di circa 4.000 persone».
Il sindacalista rileva che «a nulla sono valse le pressanti e ripetute richieste rivolte al Governo per aprire un confronto e dare soluzioni dignitose al caso Tirrenia».
Per l'Uil Trasporti le responsabilità di eventuali disagi derivanti dallo sciopero so tutte ascrivibili al governo che non ha avuto la sensibilità di convocare il sindacato per definire un accordo quadro che dia le fondamentali garanzie e tra queste vi è la rinunzia all'ipotesi dello "spezzatino" cioè alla vendita separata delle società
Lipari. Gemelle tedesche in vacanza denunciano episodio di violenza (Approfondimento ad una notizia data ieri)
Un tentativo di violenza ai danni di due gemelle tedesche in vacanza a Lipari sarebbe stato consumato intorno alle tre e trenta del diciotto agosto scorso in una via del centro storico dell'isola.
Le ragazze lo hanno denunciato al Comando Provinciale dei carabinieri di Messina. Hanno anche riferito di essere state minacciate con un coltello da due sconosciuti e palpeggiate. I due , poi, non sarebbero andati oltre, per le grida e la reazione di entrambe costringendoli così ad allontanarsi velocemente.
Qualche perplessità, a dire il vero, gli inquirenti la nutrono. Sembrerebbe, infatti, che nei momenti successivi all'ora indicata le due ragazze abbiano incontrato una pattuglia dei carabinieri in giro di perlustrazione per l'isola senza segnalare nulla.
Da quel che si è potuto apprendere le ragazze tedesche erano arrivate a Lipari da poco e vi sarebbero dovute restare ancora per un paio di giorni. La mattina del diciotto agosto con l'aliscafo delle sette hanno, invece, abbandonato anticipatamente l'isola.
I carabinieri della stazione di Lipari stanno indagando sull'episodio sulla base di quanto riferito e descritto dalle due ragazze. Sarebbero stati acquisiti anche filmati delle telecamere di attività insistenti nella zona in cui si sarebbe verificato il fatto.
La notizia (in un primo momento si era parlato addirittura di violenza consumata) ha creato un certo stupore e anche apprensione a Lipari dove fatti del genere non rientrano sicuramente tra quelli all'ordine del giorno. Tutt'altro. Come si ricorderà, qualche anno fa, una violenza venne denunciata da una turista italiana che sostenne di essere stata violentata sulla barca di un noto imprenditore a Panarea. In primo grado l'imprenditore venne condannato.
Ma la cronaca in questi ultimi tempi è stata davvero povera di fatti analoghi, tanto più in un periodo di dovraffollamento come quello dei giorni di Ferragosto
Le ragazze lo hanno denunciato al Comando Provinciale dei carabinieri di Messina. Hanno anche riferito di essere state minacciate con un coltello da due sconosciuti e palpeggiate. I due , poi, non sarebbero andati oltre, per le grida e la reazione di entrambe costringendoli così ad allontanarsi velocemente.
Qualche perplessità, a dire il vero, gli inquirenti la nutrono. Sembrerebbe, infatti, che nei momenti successivi all'ora indicata le due ragazze abbiano incontrato una pattuglia dei carabinieri in giro di perlustrazione per l'isola senza segnalare nulla.
Da quel che si è potuto apprendere le ragazze tedesche erano arrivate a Lipari da poco e vi sarebbero dovute restare ancora per un paio di giorni. La mattina del diciotto agosto con l'aliscafo delle sette hanno, invece, abbandonato anticipatamente l'isola.
I carabinieri della stazione di Lipari stanno indagando sull'episodio sulla base di quanto riferito e descritto dalle due ragazze. Sarebbero stati acquisiti anche filmati delle telecamere di attività insistenti nella zona in cui si sarebbe verificato il fatto.
La notizia (in un primo momento si era parlato addirittura di violenza consumata) ha creato un certo stupore e anche apprensione a Lipari dove fatti del genere non rientrano sicuramente tra quelli all'ordine del giorno. Tutt'altro. Come si ricorderà, qualche anno fa, una violenza venne denunciata da una turista italiana che sostenne di essere stata violentata sulla barca di un noto imprenditore a Panarea. In primo grado l'imprenditore venne condannato.
Ma la cronaca in questi ultimi tempi è stata davvero povera di fatti analoghi, tanto più in un periodo di dovraffollamento come quello dei giorni di Ferragosto
giovedì 19 agosto 2010
Lipari. Sulla Provinciale per Pianoconte-Quattropani incombe un pericolo
Due grossi massi si sono staccati, così come segnalatoci dai cittadini e come abbiamo potuto verificare personalmente (vedi foto e filmato), da un tratto della parete rocciosa che sovrasta la SP che porta a Pianoconte e a Quattropani. Più precisamente il distacco è avvenuto prima dello svincolo per Monte Gallina. I due grossi massi sono finiti all'interno della rete che ingabbia la parete rocciosa ma una evidente lacerazione della stessa preoccupa coloro che transitano nella zona e temono che i massi premendo sulla rete possano sfondarla definitivamente e terminare sulla sede stradale.I vigili del fuoco sul muro limitrofo hanno posto il classico nastro bianco-rosso ma forse, anzi certamente, vi è la necessità di un intervento che elimini il pericolo.
Lipari: Indagini dei Carabinieri a seguito della lite verificatasi all’alba a Canneto e in cui sono rimasti feriti un 30enne ed un 43enne di Messina
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
È stata una telefonata pervenuta sull’utenza 112 a fare scattare, poco dopo le 6:00 di questa mattina, l’intervento dei Carabinieri delle Stazione di Lipari che, raggiunta la centralissima Piazza San Cristoforo, hanno per primi prestato soccorso a due cittadini, entrambi nativi di Messina, rispettivamente di 30 e 43 anni, ed in atto in vacanza sull’isola eoliana, che poco prima erano rimasti vittima di una violenta aggressione da parte di alcuni sconosciuti i quali si sono dileguati poco prima dell’intervento dei Carabinieri.
A seguito dell’intervento del personale sanitario, i due malcapitati venivano trasportati presso l’ospedale di Lipari dove venivano riscontrati affetti da diversi traumi, ferite da taglio e fratture al capo, al busto ed agli arti superiori ed inferiori.
Per le lesioni riportate dai due malcapitati i sanitari li giudicavano guaribili in gg. 30 s.c..
Sono tutt’ora in corso le indagini dei Carabinieri della Stazione di Lipari per fare piena luce sull’aggressione e per individuarne i responsabili.
NDR - I carabinieri della stazione di Lipari per tutta la giornata hanno proceduto ad ascoltare, oltre ai due messinesi, possibili testimoni e/o sospettati. Da quanto trapela, le indagini degli inquirenti sono a buon punto e il cerchio sugli aggressori potrebbe chiudersi a breve.
È stata una telefonata pervenuta sull’utenza 112 a fare scattare, poco dopo le 6:00 di questa mattina, l’intervento dei Carabinieri delle Stazione di Lipari che, raggiunta la centralissima Piazza San Cristoforo, hanno per primi prestato soccorso a due cittadini, entrambi nativi di Messina, rispettivamente di 30 e 43 anni, ed in atto in vacanza sull’isola eoliana, che poco prima erano rimasti vittima di una violenta aggressione da parte di alcuni sconosciuti i quali si sono dileguati poco prima dell’intervento dei Carabinieri.
A seguito dell’intervento del personale sanitario, i due malcapitati venivano trasportati presso l’ospedale di Lipari dove venivano riscontrati affetti da diversi traumi, ferite da taglio e fratture al capo, al busto ed agli arti superiori ed inferiori.
Per le lesioni riportate dai due malcapitati i sanitari li giudicavano guaribili in gg. 30 s.c..
Sono tutt’ora in corso le indagini dei Carabinieri della Stazione di Lipari per fare piena luce sull’aggressione e per individuarne i responsabili.
NDR - I carabinieri della stazione di Lipari per tutta la giornata hanno proceduto ad ascoltare, oltre ai due messinesi, possibili testimoni e/o sospettati. Da quanto trapela, le indagini degli inquirenti sono a buon punto e il cerchio sugli aggressori potrebbe chiudersi a breve.
Di tutto un po
TIRRENIA: UILT, RESPONSABILITA’ SCIOPERO E’ TUTTA DEL GOVERNO - "Abbiamo cominciato un giro di assemblee, oggi a Genova, domani a Civitavecchia e dopodomani a Palermo per spiegare al personale come stanno le cose. Le responsabilita’ di eventuali disagi che verranno causati all’utenza sono tutti ascrivibili al Governo che non ha avuto la sensibilita’ di convocarci e definire con noi un accordo quadro che ci dia le fondamentali garanzie”.
Cosi’ il segretario generale della Uiltrasporti Giuseppe Caronia commenta ai microfoni di CNRmedia lo stallo nelle trattative per Tirrenia e conferma lo sciopero del 30 e 31 agosto.
“La prima garanzia e’ la rinuncia dell’ipotesi spezzatino, - aggiunge - la seconda e’ il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali, e la terza, nel caso in cui un piano ipotetico industriale dovesse contenere degli esuberi, questi vengano trattati con ammortizzatori uguali a quelli che sono stati usati per altri lavoratori dello stesso comparto dei trasporti, e mi riferisco esplicitamente a quelli di Alitalia"
Lipari: Per motivi di protezione civile niente bancarelle a Marina Corta. Il sindaco l'ha spiegato agli ambulanti. Predisposte schede per sopralluogo scuole
Niente bancarelle di dolciumi, giocattoli, giochi vari a Marina Corta in occasione dei festeggiamenti per il Patrono S. Bartolomeo che avranno inizio domani. Il divieto, per motivi di protezione civile, in via ovviamente del tutto precauzionale. è stato comunicato ieri agli stessi ambulanti dal sindaco Mariano Bruno e dall'assessore Corrado Giannò. La decisione è stata assunta di concerto con gli organismi presenti sul territorio dopo l'evento sismico per lasciare libero il "fronte mare".
Agli ambulanti sono state prospettate due soluzioni: o lasciare l'isola oppure installare le loro bancarelle nell'area limitrofa al corso e all'ufficio postale. Quest'ultima è stata la soluzione scelta.
Intanto abbiamo girato a chi di competenza il giusto quesito sollevato ieri dal rag. Saverio Merlino per quanto riguarda le verifiche nelle scuole. Ci è stato dichiarato che la Protezione civile ha già predisposto le schede per i sopralluoghi e che questi saranno effettuati prima dell'inizio dell'anno scolastico in modo congiunto da tecnici comunali e di Protezione civile. Ovviamente vigileremo.
Uno stralcio video dell'incontro di Bruno e Giannò con gli ambulanti. Incontro effettuato all'esterno in quanto la stanza del sindaco era occupata dalla riunione del COC. :
Terremoti: Eolie; geologi, buon criterio di pianificazione- Una ''tettonica trascorrente crostale'' in linguaggio geologico, e' stata quella che ha provocato il terremoto del 16 agosto alle Eolie. Secondo il presidente dei geologi di Sicilia Gian Vito Graziano, e' molto positivo il dato che, dopo il sisma, l'esigua conta dei danni in termini di persone e cose ''perche' nonostante l'evento franoso comunque verificatosi, possiamo asserire di essere in un sistema territoriale in cui c'e' un buon criterio di pianificazione''
Cosi’ il segretario generale della Uiltrasporti Giuseppe Caronia commenta ai microfoni di CNRmedia lo stallo nelle trattative per Tirrenia e conferma lo sciopero del 30 e 31 agosto.
“La prima garanzia e’ la rinuncia dell’ipotesi spezzatino, - aggiunge - la seconda e’ il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali, e la terza, nel caso in cui un piano ipotetico industriale dovesse contenere degli esuberi, questi vengano trattati con ammortizzatori uguali a quelli che sono stati usati per altri lavoratori dello stesso comparto dei trasporti, e mi riferisco esplicitamente a quelli di Alitalia"
Lipari: Per motivi di protezione civile niente bancarelle a Marina Corta. Il sindaco l'ha spiegato agli ambulanti. Predisposte schede per sopralluogo scuole
Niente bancarelle di dolciumi, giocattoli, giochi vari a Marina Corta in occasione dei festeggiamenti per il Patrono S. Bartolomeo che avranno inizio domani. Il divieto, per motivi di protezione civile, in via ovviamente del tutto precauzionale. è stato comunicato ieri agli stessi ambulanti dal sindaco Mariano Bruno e dall'assessore Corrado Giannò. La decisione è stata assunta di concerto con gli organismi presenti sul territorio dopo l'evento sismico per lasciare libero il "fronte mare".
Agli ambulanti sono state prospettate due soluzioni: o lasciare l'isola oppure installare le loro bancarelle nell'area limitrofa al corso e all'ufficio postale. Quest'ultima è stata la soluzione scelta.
Intanto abbiamo girato a chi di competenza il giusto quesito sollevato ieri dal rag. Saverio Merlino per quanto riguarda le verifiche nelle scuole. Ci è stato dichiarato che la Protezione civile ha già predisposto le schede per i sopralluoghi e che questi saranno effettuati prima dell'inizio dell'anno scolastico in modo congiunto da tecnici comunali e di Protezione civile. Ovviamente vigileremo.
Uno stralcio video dell'incontro di Bruno e Giannò con gli ambulanti. Incontro effettuato all'esterno in quanto la stanza del sindaco era occupata dalla riunione del COC. :
Terremoti: Eolie; geologi, buon criterio di pianificazione- Una ''tettonica trascorrente crostale'' in linguaggio geologico, e' stata quella che ha provocato il terremoto del 16 agosto alle Eolie. Secondo il presidente dei geologi di Sicilia Gian Vito Graziano, e' molto positivo il dato che, dopo il sisma, l'esigua conta dei danni in termini di persone e cose ''perche' nonostante l'evento franoso comunque verificatosi, possiamo asserire di essere in un sistema territoriale in cui c'e' un buon criterio di pianificazione''
Totale relax. E la chiamano vita da cani!
"Il cane in relax". E' una delle figure più tranquille di questa estate eoliana alquanto "agitata". Lo incontriamo alla fine della via Madre Florenzia Profilio a Lipari, nel pianerottolo esterno di un condomio, a fianco di una macelleria.
Traffico di pedoni, auto, rumori, grida, non lo smuove assolutamente nulla. A qualcuno è anche sorto il dubbio che non potesse essere vivo!
E invece vivo lo è (nel finale del filmato si vede, tra l'altro, una zampa che si muove) è solo in pieno relax.
Chi lo conosce sostiene che è capace di restare in quella posizione, completamente "isolato" da ciò che lo circonda anche per qualche ora!
Poi, quando non trova la frescura giusta, si sposta da un'altra parte!
IL VIDEO:
Traffico di pedoni, auto, rumori, grida, non lo smuove assolutamente nulla. A qualcuno è anche sorto il dubbio che non potesse essere vivo!
E invece vivo lo è (nel finale del filmato si vede, tra l'altro, una zampa che si muove) è solo in pieno relax.
Chi lo conosce sostiene che è capace di restare in quella posizione, completamente "isolato" da ciò che lo circonda anche per qualche ora!
Poi, quando non trova la frescura giusta, si sposta da un'altra parte!
IL VIDEO:
Canneto. Una coltellata da due euro e cinquanta? Lipari. Tentata doppia violenza?
Una lite tra due fidanzati sul molo di Canneto, l'intervento di terze persone, un alterco per due euro e cinquanta, un coltello che spunta, una coltellata che parte, un ragazzo colpito allo stomaco, ambulanza e corsa verso l'ospedale.
Ecco in sintesi cosa sarebbe accaduto in primissima mattina a Canneto - Lipari al ritorno da una delle tante serate in un lido.
Su quanto accaduto, e per questo non ci addentriamo in dettagli frutto delle voci di paese, tra l'altro discordanti tra loro, stanno indagando i carabinieri della stazione di Lipari.
A Lipari, inoltre- secondo una notizia d'agenzia- vi sarebbe stato un tentativo di violenza carnale ai danni di due gemelle tedesche. Le due avrebbero denunciato il tutto al Comando Provinciale dei carabinieri di Messina e sarebbero in corso le indagini. Sempre l'agenzia evidenzia che i due ragazzi che avrebbero tentato la violenza, minacciando le ragazze con un coltello, sarebbero ancora a Lipari e potrebbero essere dei siciliani in vacanza.
Ecco in sintesi cosa sarebbe accaduto in primissima mattina a Canneto - Lipari al ritorno da una delle tante serate in un lido.
Su quanto accaduto, e per questo non ci addentriamo in dettagli frutto delle voci di paese, tra l'altro discordanti tra loro, stanno indagando i carabinieri della stazione di Lipari.
A Lipari, inoltre- secondo una notizia d'agenzia- vi sarebbe stato un tentativo di violenza carnale ai danni di due gemelle tedesche. Le due avrebbero denunciato il tutto al Comando Provinciale dei carabinieri di Messina e sarebbero in corso le indagini. Sempre l'agenzia evidenzia che i due ragazzi che avrebbero tentato la violenza, minacciando le ragazze con un coltello, sarebbero ancora a Lipari e potrebbero essere dei siciliani in vacanza.
Mancata realizzazione degli alloggi a Pianoconte. Le cooperative chiedono i danni al comune di Lipari
Una richiesta di risarcimento danni è stata avanzata al comune di Lipari dallo studio Santi Di Stefano di Catania per conto delle Cooperative Eoliespress, Libertas Eolie e Panarea, per la mancata attuazione del programma costruttivo, finalizzato alla realizzazione di complessivi 90 alloggi di edilizia convenzionata da realizzarsi a Pianoconte. Nei 90 alloggi sono compresi anche quelli della Cooperativa Eoliano abitazione che non si è accodata a questa richiesta.
Dopo che il TAR nel maggio del 2009 ha annullato il programma costruttivo e le relative procedure di esproprio e il comune ha impugnato la sentenza davanti al CGA (procedimento tutt'ora in corso) le cooperative hanno inoltrato richiesta all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente affinchè l’amministrazione comunale avviasse un nuovo iter per l’individuazione di idonee aree.
In conseguenza della mancata iniziativa dell'Ente- evidenzia il legale- le tre cooperative hanno provveduto di recente ad acquistare i terreni dove attuare i programmi costruttivi necessari al raggiungimento degli scopi sociali , con un notevole aumento della spesa.
Secondo il legale, considerando i danni economici subiti dai soci ,le spese ad oggi sostenute nelle quali vanno considerate anche quelle legate all’incremento del costo necessario alla realizzazione delle abitazioni, il comune dovrà risarcire queste cifre alle cooperative: Eoliespress € 1.085.806/00; Libertas €2.443.723/26 ; Panarea €2.452.886/78.
Lo stesso legale evidenzia che "se decorso infruttuosamente il termine di 15 gg dal ricevimento delle richieste, nessuna comunicazione giungerà da parte del Comune di Lipari, anche per un eventuale composizione bonariabonario, si agirà senza ulteriore avviso per la tutela degli interessi delle cooperative".
Dopo che il TAR nel maggio del 2009 ha annullato il programma costruttivo e le relative procedure di esproprio e il comune ha impugnato la sentenza davanti al CGA (procedimento tutt'ora in corso) le cooperative hanno inoltrato richiesta all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente affinchè l’amministrazione comunale avviasse un nuovo iter per l’individuazione di idonee aree.
In conseguenza della mancata iniziativa dell'Ente- evidenzia il legale- le tre cooperative hanno provveduto di recente ad acquistare i terreni dove attuare i programmi costruttivi necessari al raggiungimento degli scopi sociali , con un notevole aumento della spesa.
Secondo il legale, considerando i danni economici subiti dai soci ,le spese ad oggi sostenute nelle quali vanno considerate anche quelle legate all’incremento del costo necessario alla realizzazione delle abitazioni, il comune dovrà risarcire queste cifre alle cooperative: Eoliespress € 1.085.806/00; Libertas €2.443.723/26 ; Panarea €2.452.886/78.
Lo stesso legale evidenzia che "se decorso infruttuosamente il termine di 15 gg dal ricevimento delle richieste, nessuna comunicazione giungerà da parte del Comune di Lipari, anche per un eventuale composizione bonariabonario, si agirà senza ulteriore avviso per la tutela degli interessi delle cooperative".
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (97° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto (si ingrandiscono cliccandoci sopra)
1)Mons. Francesco Miccichè, Saverio Merlino, l'allora Prefetto di Messina. In secondo piano l'on. Totò D'Alia
2) Il Municipio, il palazzo degli Studi e Sotto il Palo (Lipari)
3 e 4) Regio Ufficio di Porto, la Chiesa del Purgatorio (Marina Corta di Lipari)
5) Sub a Sotto il Palo (Lipari) anno 1956
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto (si ingrandiscono cliccandoci sopra)
1)Mons. Francesco Miccichè, Saverio Merlino, l'allora Prefetto di Messina. In secondo piano l'on. Totò D'Alia
2) Il Municipio, il palazzo degli Studi e Sotto il Palo (Lipari)
3 e 4) Regio Ufficio di Porto, la Chiesa del Purgatorio (Marina Corta di Lipari)
5) Sub a Sotto il Palo (Lipari) anno 1956
Lipari. Ambulanza bloccata dai tavoli dell'Eden Bar sul Corso? Assolutamente falso
"Ambulanza impossibilitata a passare sul Corso V.E. di Lipari martedi sera per via dell'ostruzione causata dai tavoli e sedie di qualche locale, per la precisione dell'Eden Bar".
La notizia così era riportata ieri mattina dal consueto tam-tam popolare.
Come è nel nostro stile abbiamo cercato di capirne di più. E la verità appare decisamente diversa! Nessun impedimento anche perchè da li il mezzo di soccorso non ha provato neanche a passarci, non avendone motivo.
Ma chiariamo cosa è accaduto. L'ambulanza chiamata per soccorrere qualcuno che si era sentito male mentre si trovava nella pizzeria "La Piazzetta" piuttosto che entrare e transitare attraverso la XXIV Maggio-Via Garibaldi- Via Umberto I, e fermarsi in prossimità del varco che porta alla "Piazzetta", dopo una prima indecisione è entrata contromano dal Viale Vescovile e sulla via Umberto I. Fermandosi poi per consentire ai barellieri di caricare chi era stato colto da malore.
Quindi, così come dichiarato stamattina da un titolare del locale sia alla Tenenza della Finanza che al sindaco di Lipari, nessuno ha impedito il passaggio dell'ambulanza dal Corso e ostacolato i soccorsi.
La notizia così era riportata ieri mattina dal consueto tam-tam popolare.
Come è nel nostro stile abbiamo cercato di capirne di più. E la verità appare decisamente diversa! Nessun impedimento anche perchè da li il mezzo di soccorso non ha provato neanche a passarci, non avendone motivo.
Ma chiariamo cosa è accaduto. L'ambulanza chiamata per soccorrere qualcuno che si era sentito male mentre si trovava nella pizzeria "La Piazzetta" piuttosto che entrare e transitare attraverso la XXIV Maggio-Via Garibaldi- Via Umberto I, e fermarsi in prossimità del varco che porta alla "Piazzetta", dopo una prima indecisione è entrata contromano dal Viale Vescovile e sulla via Umberto I. Fermandosi poi per consentire ai barellieri di caricare chi era stato colto da malore.
Quindi, così come dichiarato stamattina da un titolare del locale sia alla Tenenza della Finanza che al sindaco di Lipari, nessuno ha impedito il passaggio dell'ambulanza dal Corso e ostacolato i soccorsi.
Le foto sono dell'ambulanza ferma davanti all'ingresso della via Umberto I°
mercoledì 18 agosto 2010
Terremoti: Procura Barcellona Pozzo Gotto apre inchiesta dopo sisma Eolie
(Adnkronos) - La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) ha aperto un'indagine dopo il terremoto avvenuto lunedi' scorso alle isole Eolie e che ha provocato il crollo di massi e costoni di pomice senza causare feriti. In particolare, i magistrati, stanno indagando per tentare di verificare se ci sono eventuali reati per il mancato rispetto dei divieti di balneazione in alcune delle spiagge dove si sono verificati i crolli.
"Ma al momento -spiegano gli inquirenti- non ci sono iscritti nel registro degli indagati". Si tratta di "accertamenti doverosi".
Tra i reati che si potrebbero ipotizzare ci sono l'abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio.
"Ma al momento -spiegano gli inquirenti- non ci sono iscritti nel registro degli indagati". Si tratta di "accertamenti doverosi".
Tra i reati che si potrebbero ipotizzare ci sono l'abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio.
Circomare. Controlli serrati e multe nelle aree oggetto di frane. Il comandante Donato invita turisti e barcaioli ad essere responsabili
Comunicato Stampa
In data 18.08.2010 il Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari T.V.(CP) Giuseppe DONATO, ha predisposto una turnazione interforze delle zone interessate dagli eventi franosi generati dal sisma di giorno 16.08.2010, al fine di presidiare, dall'alba al tramonto, gli specchi acquei e le spiagge in questione.
Sin dal 1° turno di pattugliamento, iniziato nel pomeriggio odierno dalla M/V CP 266 della Direzione Marittima di Catania, al Comando del 1°M.llo Luogotenente (CP) Cesare FERRANDES, sono state verbalizzate 3 unità da traffico e 2 unità da diporto, per un totale di circa € 6.500,00.
Le ordinanze interdittive emesse dal Circomare di Lipari, sin dall'Aprile del 2007, continuano a rimanere in vigore e saranno integrate con imminenti provvedimenti, specifici per le zone di litorale monitorate dai tecnici della Protezione Civile Regionale e Nazionale, in attesa dell'Ordinanza del Sig. Sindaco del Comune di Lipari.
Nel frattempo, continuano le ispezioni subacque ai moli dei porti e degli approdi eoliani, a cura del Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina,al comando del C°1^Cl.Np Gianluca MESSINA e degli uomini del suo staff.
Il Comandante DONATO invita alla responsabilità civile sia i turisti che i "barcaioli" locali, al fine di evitare incidenti sui tratti di costa interessati dagli eventi franosi.
In data 18.08.2010 il Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari T.V.(CP) Giuseppe DONATO, ha predisposto una turnazione interforze delle zone interessate dagli eventi franosi generati dal sisma di giorno 16.08.2010, al fine di presidiare, dall'alba al tramonto, gli specchi acquei e le spiagge in questione.
Sin dal 1° turno di pattugliamento, iniziato nel pomeriggio odierno dalla M/V CP 266 della Direzione Marittima di Catania, al Comando del 1°M.llo Luogotenente (CP) Cesare FERRANDES, sono state verbalizzate 3 unità da traffico e 2 unità da diporto, per un totale di circa € 6.500,00.
Le ordinanze interdittive emesse dal Circomare di Lipari, sin dall'Aprile del 2007, continuano a rimanere in vigore e saranno integrate con imminenti provvedimenti, specifici per le zone di litorale monitorate dai tecnici della Protezione Civile Regionale e Nazionale, in attesa dell'Ordinanza del Sig. Sindaco del Comune di Lipari.
Nel frattempo, continuano le ispezioni subacque ai moli dei porti e degli approdi eoliani, a cura del Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina,al comando del C°1^Cl.Np Gianluca MESSINA e degli uomini del suo staff.
Il Comandante DONATO invita alla responsabilità civile sia i turisti che i "barcaioli" locali, al fine di evitare incidenti sui tratti di costa interessati dagli eventi franosi.
Riflessioni dopo il terremoto (di Saverio Merlino) e l'editoriale del nostro direttore "A volte mi vergogno ma..."
Riceviamo dal ragioniere Saverio Merlino e pubblichiamo:
Siamo a 3 giorni dal terremoto che ha preoccupato tutti, che ha agitato il mondo e accesso i riflettori, a mio avviso nella direzione sbagliata, su queste isole.
Leggo di riunioni e summit presieduti dai più alti vertici dello Stato, d’insediamento di un centro operativo comunale, di un gruppo tecnico del dipartimento della protezione civile regionale composto di 12 professionisti, tra ingegneri e geologi, e tanto altro ancora (spesso notizie fuoriluogo e inopportune) ma non leggo, per esempio che si è provveduto ad eseguire, tra i primi adempimenti, quello di un sopralluogo sugli edifici scolastici del Comune di Lipari dove, tra meno di un mese, i nostri ragazzi riprenderanno a seguire le lezioni scolastiche.
Penso che un tale intervento tranquillizzerebbe genitori ed operatori scolastici.
Non ritengo che il sopralluogo può essere fatto tra un mese o forse mai come è già accaduto dopo l'evento disastroso dell'Aquila quando, da parte delle Autorità Scolastiche Nazionali e Regionali, con diverse circolari, sono stati annunziate visite di tecnici per verificare le condizioni degli edifici scolastici e, a distanza di quasi un anno, ancora li stiamo aspettando.
Saverio Merlino
L'EDITORIALE
- La necessità che venga effettuato un sopralluogo nelle scuole mi trova pienamente d'accordo. Anzi ritengo sia indispensabile da pianificare al più presto.
Qualcosa avrei da dire su "notizie fuori luogo e inopportune".
Caro Saverio, cari lettori, le "notizie fuori luogo ed inopportune", come dice anche l'amico mio Peppe Paino, hanno una matrice, un chiaro ed identificato autore, un tizio con tanto di nome e cognome.
Ritengo che chi svolge questo lavoro, da piccolo pubblicista (quale mi onoro di essere) o professionista (?), ha una grande arma in mano. E proprio per l'arma che ha in mano deve imparare ad usarla con grande cautela e professionalità.
Questo, purtroppo, per qualcuno, per la ricerca dello scoop, della prima pagina ad ogni costo, non sempre accade. E purtroppo fuori dalle righe e dalla realtà qualcuno è uscito anche questa volta...in occasione del terremoto...creando apprensione, paura, ripercussioni non di poco conto in chiave presente e futura alla gente (turisti e non) e a queste isole.
Sbattere in prima pagina, pochi minuti dopo l'evento sismico, quando ancora in pochi conoscevano per miracolo la magnitudo, che c'erano stati feriti e morti a cosa è servito?
Ad una prima pagina, ad essere al centro dell'attenzione o piuttosto a creare preoccupazione e/o paura a chi aveva amici, parenti e conoscenti in queste isole?
Ecco perchè più che di notizie "fuori luogo e inopportune", parlerei di "terrorismo giornalistico e scarsa sensibilità".
Per questo a volte mi "vergogno" di appartenere a questa categoria. Poi ci penso, ricordo di essere un semplice "pubblicista" e tiro un sospiro di sollievo!
Salvatore Sarpi
Siamo a 3 giorni dal terremoto che ha preoccupato tutti, che ha agitato il mondo e accesso i riflettori, a mio avviso nella direzione sbagliata, su queste isole.
Leggo di riunioni e summit presieduti dai più alti vertici dello Stato, d’insediamento di un centro operativo comunale, di un gruppo tecnico del dipartimento della protezione civile regionale composto di 12 professionisti, tra ingegneri e geologi, e tanto altro ancora (spesso notizie fuoriluogo e inopportune) ma non leggo, per esempio che si è provveduto ad eseguire, tra i primi adempimenti, quello di un sopralluogo sugli edifici scolastici del Comune di Lipari dove, tra meno di un mese, i nostri ragazzi riprenderanno a seguire le lezioni scolastiche.
Penso che un tale intervento tranquillizzerebbe genitori ed operatori scolastici.
Non ritengo che il sopralluogo può essere fatto tra un mese o forse mai come è già accaduto dopo l'evento disastroso dell'Aquila quando, da parte delle Autorità Scolastiche Nazionali e Regionali, con diverse circolari, sono stati annunziate visite di tecnici per verificare le condizioni degli edifici scolastici e, a distanza di quasi un anno, ancora li stiamo aspettando.
Saverio Merlino
L'EDITORIALE
- La necessità che venga effettuato un sopralluogo nelle scuole mi trova pienamente d'accordo. Anzi ritengo sia indispensabile da pianificare al più presto.
Qualcosa avrei da dire su "notizie fuori luogo e inopportune".
Caro Saverio, cari lettori, le "notizie fuori luogo ed inopportune", come dice anche l'amico mio Peppe Paino, hanno una matrice, un chiaro ed identificato autore, un tizio con tanto di nome e cognome.
Ritengo che chi svolge questo lavoro, da piccolo pubblicista (quale mi onoro di essere) o professionista (?), ha una grande arma in mano. E proprio per l'arma che ha in mano deve imparare ad usarla con grande cautela e professionalità.
Questo, purtroppo, per qualcuno, per la ricerca dello scoop, della prima pagina ad ogni costo, non sempre accade. E purtroppo fuori dalle righe e dalla realtà qualcuno è uscito anche questa volta...in occasione del terremoto...creando apprensione, paura, ripercussioni non di poco conto in chiave presente e futura alla gente (turisti e non) e a queste isole.
Sbattere in prima pagina, pochi minuti dopo l'evento sismico, quando ancora in pochi conoscevano per miracolo la magnitudo, che c'erano stati feriti e morti a cosa è servito?
Ad una prima pagina, ad essere al centro dell'attenzione o piuttosto a creare preoccupazione e/o paura a chi aveva amici, parenti e conoscenti in queste isole?
Ecco perchè più che di notizie "fuori luogo e inopportune", parlerei di "terrorismo giornalistico e scarsa sensibilità".
Per questo a volte mi "vergogno" di appartenere a questa categoria. Poi ci penso, ricordo di essere un semplice "pubblicista" e tiro un sospiro di sollievo!
Salvatore Sarpi
Programma costruttivo di 147 alloggi in aree di verde agricolo o sottoposte al vincolo F4. Lo Cascio torna a scrivere al sindaco Bruno
Al Signor Sindaco del Comune di Lipari, al Dirigente del III Settore del Comune di Lipari
Oggetto: ancora sul Programma Costruttivo dei 147 alloggi in aree di verde agricolo o sottoposte al vincolo F4.
Torniamo volentieri sull’argomento della cementificazione selvaggia nel Comune di Lipari in aree di verde agricolo o ricadenti entro la fascia dei 150 metri dal mare, che si prospetta in seguito alla proposta di un Programma Costruttivo per 147 alloggi di edilizia agevolata-convenzionata presentata da “A.T.I. Lipari” (che raggruppa le società Gioiosa s.r.l. e Archengineering s.r.l.); su tale argomento, il consigliere comunale Pietro Lo Cascio di Sinistra Ecologia e Libertà ha già presentato un’interrogazione in data 5 agosto (in merito alle inusuali modalità di convocazione della relativa conferenza di servizi, in attesa di risposta), alla quale hanno fatto seguito le numerose perplessità avanzate dall’ex-presidente della Associazione Geometri Eoliani Aldo Natoli, e una laconica dichiarazione del Sindaco Bruno (“Altrove si fa così”, Giornale di Sicilia del 7 agosto). Ma vi torniamo dopo avere “visto le carte” e, dunque, con ulteriori elementi che ci consentono di ribadire, sulla scorta di numerosi aspetti tecnici e giuridici, come tale “operazione” si presenti ingiustificabile, anche se ammantata dal presunto vantaggio di ottenere – in cambio della gratuità degli oneri concessori – le due caserme dei Carabinieri di Lipari e di Panarea.
Localizzazione delle aree.
La legge regionale n. 22 del 6/4/96, al punto 3 dell’art. 25, afferma che “qualora risultino esaurite o insufficienti le zone di espansione previste dagli strumenti urbanistici vigenti … i programmi costruttivi di cui al precedente comma 1 possono interessare zone destinate a verde agricolo contigue ad insediamenti abitativi e suscettibili di immediata urbanizzazione”.
Nella Relazione allegata allo schema di Programma agli atti del Comune di Lipari si afferma (pag. 4) che “l’Amministrazione comunale con nota prot. 20727 del 01/06/09 ha risposto che stante quanto previsto nella Delibera della Giunta Municipale n. 32 del 27 aprile 2009, nel Comune di Lipari e nel vigente strumento urbanistico sono esaurite le aree destinate all’edilizia economica e popolare”. Questo è ASSOLUTAMENTE FALSO. Soltanto per fare un esempio, nella località di Pianoconte esistono aree, indicate ad alcune cooperative edilizie ma che non essendo state utilizzate si sono rese libere, dove risultavano progettati ben 90 alloggi, per un totale di 40.109 mc: inoltre, il citato punto 3 dell’art. 25 della L.R. 22/96 non limita la disponibilità di aree a quelle destinate all’edilizia economica e popolare, ma riporta esattamente “le zone residenziali di espansione previste dagli strumenti urbanistici vigenti” e cioè TUTTE le Zone omogenee C, nel loro complesso. Il persistere dell’Amministrazione nell’affermare che le zone residenziali di espansione (“Zone omogenee C”) siano del tutto esaurite non è problema che riguardi il Consiglio Comunale, bensì la Procura della Repubblica; si comprenderebbe bene, in questo caso, il perché dell’invito esteso ai comandi dell’Arma dei Carabinieri alla conferenza di servizi sul programma in questione.
Dimensionamento del Programma Costruttivo.
La L.R. n. 86 del 6/5/91, al secondo comma dell’art. 4, prescrive che “i programmi costruttivi sono dimensionati per un fabbisogno di edilizia residenziale pubblica prevedibile per un biennio”. Prima di progettare un qualunque Programma Costruttivo, dunque, occorre che l’Ufficio Tecnico comunale valuti quale possa essere il fabbisogno di edilizia per un biennio: solo sulla base di questa valutazione è possibile dimensionare, secondo i parametri stabiliti dal comma 4 dell’art. 16 della L.R. n. 71 del 27/12/78, il conseguente Programma Costruttivo. Va precisato che, trattandosi di insediamenti previsti su isole diverse, la valutazione dell’Ufficio Tecnico relativa al fabbisogno di ediliza per un biennio vada effettuata, separatamente, per le isole di Lipari, Vulcano e Panarea. MA, AD OGGI, È POSSIBILE ESCLUDERE CON CERTEZZA CHE L’UFFICIO TECNICO ABBIA EFFETTUATO TALI VALUTAZIONI.
Aspetti tecnici e progettuali.
La L.R. n. 18 del 13/5/78, art. 7, prescrive che “i progetti di edilizia economica e popolare nelle isole minori della Regione … devono prevedere l’altezza massima di due piani ed edifici per abitazioni unifamiliari”. Nella Relazione allegata allo schema di Programma agli atti del Comune di Lipari si riportano “tipologia a schiera simplex, a due elevazioni fuori terra ma con gli alloggi organizzati su un unico piano, fa parte di questa tipologia unità di tipo D, ciascuno della superficie netta di circa 47 mq”, e inoltre “la terza tipologia, quella a schiera simplex che comprende le unità D, è un edificio bipiano di forma rettangolare, con un alloggio ad ogni piano”. La distribuzione degli alloggi organizzati su un unico piano, in fabbricati a due elevazioni, APPARE CHIARAMENTE IN CONTRASTO con la tipologia, appositamente codificata dalla L.R. 18/78, di “abitazioni unifamiliari”. La stessa dimensione delle abitazioni, quantificata in “circa 47 mq”, non è sufficiente per poterle definire “abitazioni unifamiliari” e, casualmente, tale tipologia è prevista con dieci alloggi per l’isola di Panarea. Occorrerebbe verificare inoltre con attenzione che le aree ipotizzate non ricadano in “Zona omogenea F4”, entro i 150 metri dalla battigia, e nelle quali – sia che si tratti di zone E agricole, sia che si tratti di zone C di espansione – non è consentito dall’art. 15 della L.R. n. 78 del 12/6/76 la realizzazione di opere edilizie che non siano destinate alla diretta fruizione del mare. Appare evidente come non si possa presentare edilizia abitativa, anche se in cooperativa, come specificamente destinata alla diretta fruizione del mare.
Altre osservazioni.
Alle perplessità fin qui espresse, si aggiunge il fatto che, secondo quanto prospettato nella Relazione, le aree di verde attrezzato risultino estremamente frazionate nelle singole superfici interessate dagli interventi; per cui, nel caso di ipotetica realizzazione di “aree per l’istruzione” così come prescritto dall’art. 3 del D.M. n. 1444 del 2/4/68, si avrebbero in realtà aree talmente piccole da rendere impossibile la previsione di un qualunque insediamento.
IN CONCLUSIONE, è evidente come, alle ragioni di carattere “etico” sollevate durante parecchi interventi nei giorni scorsi (un PRG la cui entrata in vigore è imminente, ma che verrebbe preventivamente stravolto da varianti per cementificare aree destinate a verde agricolo e all’interno della fascia dei 150 metri dal mare), si aggiungano aspetti estremamente critici riguardo la regolarità tecnica del Programma Costruttivo, la sua stessa impostazione e le valutazioni connesse che spettano all’Ufficio Tecnico del Comune di Lipari. Per tale ragione, inoltriamo la presente anche al Dirigente del III Settore, auspicando che tenga conto delle considerazioni sopra riportate in sede di eventuale conferenza di servizi (che, ricordiamo, risulta fissata per la data del 2 settembre c.a.).
Sotto il profilo politico, anticipiamo fin da ora l’intenzione di depositare a breve una richiesta di autoconvocazione urgente, insieme alle altre forze di opposizione, per affrontare in Consiglio Comunale l’argomento delle caserme dei Carabinieri, la cui realizzazione è e resta una priorità per il nostro territorio, ma che certamente non può e non deve essere subordinata a progetti di cementificazione selvaggia in aree con diversa destinazione urbanistica, soprattutto alla luce evidenti delle difformità dalle previsioni di legge che sono state discusse nei punti precedenti.
Distinti saluti
Per il Circolo Eoliano di Sinistra Ecologia e Libertà,
il consigliere comunale Pietro Lo Cascio
Oggetto: ancora sul Programma Costruttivo dei 147 alloggi in aree di verde agricolo o sottoposte al vincolo F4.
Torniamo volentieri sull’argomento della cementificazione selvaggia nel Comune di Lipari in aree di verde agricolo o ricadenti entro la fascia dei 150 metri dal mare, che si prospetta in seguito alla proposta di un Programma Costruttivo per 147 alloggi di edilizia agevolata-convenzionata presentata da “A.T.I. Lipari” (che raggruppa le società Gioiosa s.r.l. e Archengineering s.r.l.); su tale argomento, il consigliere comunale Pietro Lo Cascio di Sinistra Ecologia e Libertà ha già presentato un’interrogazione in data 5 agosto (in merito alle inusuali modalità di convocazione della relativa conferenza di servizi, in attesa di risposta), alla quale hanno fatto seguito le numerose perplessità avanzate dall’ex-presidente della Associazione Geometri Eoliani Aldo Natoli, e una laconica dichiarazione del Sindaco Bruno (“Altrove si fa così”, Giornale di Sicilia del 7 agosto). Ma vi torniamo dopo avere “visto le carte” e, dunque, con ulteriori elementi che ci consentono di ribadire, sulla scorta di numerosi aspetti tecnici e giuridici, come tale “operazione” si presenti ingiustificabile, anche se ammantata dal presunto vantaggio di ottenere – in cambio della gratuità degli oneri concessori – le due caserme dei Carabinieri di Lipari e di Panarea.
Localizzazione delle aree.
La legge regionale n. 22 del 6/4/96, al punto 3 dell’art. 25, afferma che “qualora risultino esaurite o insufficienti le zone di espansione previste dagli strumenti urbanistici vigenti … i programmi costruttivi di cui al precedente comma 1 possono interessare zone destinate a verde agricolo contigue ad insediamenti abitativi e suscettibili di immediata urbanizzazione”.
Nella Relazione allegata allo schema di Programma agli atti del Comune di Lipari si afferma (pag. 4) che “l’Amministrazione comunale con nota prot. 20727 del 01/06/09 ha risposto che stante quanto previsto nella Delibera della Giunta Municipale n. 32 del 27 aprile 2009, nel Comune di Lipari e nel vigente strumento urbanistico sono esaurite le aree destinate all’edilizia economica e popolare”. Questo è ASSOLUTAMENTE FALSO. Soltanto per fare un esempio, nella località di Pianoconte esistono aree, indicate ad alcune cooperative edilizie ma che non essendo state utilizzate si sono rese libere, dove risultavano progettati ben 90 alloggi, per un totale di 40.109 mc: inoltre, il citato punto 3 dell’art. 25 della L.R. 22/96 non limita la disponibilità di aree a quelle destinate all’edilizia economica e popolare, ma riporta esattamente “le zone residenziali di espansione previste dagli strumenti urbanistici vigenti” e cioè TUTTE le Zone omogenee C, nel loro complesso. Il persistere dell’Amministrazione nell’affermare che le zone residenziali di espansione (“Zone omogenee C”) siano del tutto esaurite non è problema che riguardi il Consiglio Comunale, bensì la Procura della Repubblica; si comprenderebbe bene, in questo caso, il perché dell’invito esteso ai comandi dell’Arma dei Carabinieri alla conferenza di servizi sul programma in questione.
Dimensionamento del Programma Costruttivo.
La L.R. n. 86 del 6/5/91, al secondo comma dell’art. 4, prescrive che “i programmi costruttivi sono dimensionati per un fabbisogno di edilizia residenziale pubblica prevedibile per un biennio”. Prima di progettare un qualunque Programma Costruttivo, dunque, occorre che l’Ufficio Tecnico comunale valuti quale possa essere il fabbisogno di edilizia per un biennio: solo sulla base di questa valutazione è possibile dimensionare, secondo i parametri stabiliti dal comma 4 dell’art. 16 della L.R. n. 71 del 27/12/78, il conseguente Programma Costruttivo. Va precisato che, trattandosi di insediamenti previsti su isole diverse, la valutazione dell’Ufficio Tecnico relativa al fabbisogno di ediliza per un biennio vada effettuata, separatamente, per le isole di Lipari, Vulcano e Panarea. MA, AD OGGI, È POSSIBILE ESCLUDERE CON CERTEZZA CHE L’UFFICIO TECNICO ABBIA EFFETTUATO TALI VALUTAZIONI.
Aspetti tecnici e progettuali.
La L.R. n. 18 del 13/5/78, art. 7, prescrive che “i progetti di edilizia economica e popolare nelle isole minori della Regione … devono prevedere l’altezza massima di due piani ed edifici per abitazioni unifamiliari”. Nella Relazione allegata allo schema di Programma agli atti del Comune di Lipari si riportano “tipologia a schiera simplex, a due elevazioni fuori terra ma con gli alloggi organizzati su un unico piano, fa parte di questa tipologia unità di tipo D, ciascuno della superficie netta di circa 47 mq”, e inoltre “la terza tipologia, quella a schiera simplex che comprende le unità D, è un edificio bipiano di forma rettangolare, con un alloggio ad ogni piano”. La distribuzione degli alloggi organizzati su un unico piano, in fabbricati a due elevazioni, APPARE CHIARAMENTE IN CONTRASTO con la tipologia, appositamente codificata dalla L.R. 18/78, di “abitazioni unifamiliari”. La stessa dimensione delle abitazioni, quantificata in “circa 47 mq”, non è sufficiente per poterle definire “abitazioni unifamiliari” e, casualmente, tale tipologia è prevista con dieci alloggi per l’isola di Panarea. Occorrerebbe verificare inoltre con attenzione che le aree ipotizzate non ricadano in “Zona omogenea F4”, entro i 150 metri dalla battigia, e nelle quali – sia che si tratti di zone E agricole, sia che si tratti di zone C di espansione – non è consentito dall’art. 15 della L.R. n. 78 del 12/6/76 la realizzazione di opere edilizie che non siano destinate alla diretta fruizione del mare. Appare evidente come non si possa presentare edilizia abitativa, anche se in cooperativa, come specificamente destinata alla diretta fruizione del mare.
Altre osservazioni.
Alle perplessità fin qui espresse, si aggiunge il fatto che, secondo quanto prospettato nella Relazione, le aree di verde attrezzato risultino estremamente frazionate nelle singole superfici interessate dagli interventi; per cui, nel caso di ipotetica realizzazione di “aree per l’istruzione” così come prescritto dall’art. 3 del D.M. n. 1444 del 2/4/68, si avrebbero in realtà aree talmente piccole da rendere impossibile la previsione di un qualunque insediamento.
IN CONCLUSIONE, è evidente come, alle ragioni di carattere “etico” sollevate durante parecchi interventi nei giorni scorsi (un PRG la cui entrata in vigore è imminente, ma che verrebbe preventivamente stravolto da varianti per cementificare aree destinate a verde agricolo e all’interno della fascia dei 150 metri dal mare), si aggiungano aspetti estremamente critici riguardo la regolarità tecnica del Programma Costruttivo, la sua stessa impostazione e le valutazioni connesse che spettano all’Ufficio Tecnico del Comune di Lipari. Per tale ragione, inoltriamo la presente anche al Dirigente del III Settore, auspicando che tenga conto delle considerazioni sopra riportate in sede di eventuale conferenza di servizi (che, ricordiamo, risulta fissata per la data del 2 settembre c.a.).
Sotto il profilo politico, anticipiamo fin da ora l’intenzione di depositare a breve una richiesta di autoconvocazione urgente, insieme alle altre forze di opposizione, per affrontare in Consiglio Comunale l’argomento delle caserme dei Carabinieri, la cui realizzazione è e resta una priorità per il nostro territorio, ma che certamente non può e non deve essere subordinata a progetti di cementificazione selvaggia in aree con diversa destinazione urbanistica, soprattutto alla luce evidenti delle difformità dalle previsioni di legge che sono state discusse nei punti precedenti.
Distinti saluti
Per il Circolo Eoliano di Sinistra Ecologia e Libertà,
il consigliere comunale Pietro Lo Cascio
Terremoto a Lipari. Interdette Praia Vinci, Valle Muria, un tratto di spiaggia a Pietra Liscia e a Vulcano, un campetto di calcetto
Interdette Praia Vinci, Valle Muria, un tratto di spiaggia limitrofo all'ex stabilimento pomicifero di La Cava, nell'area chiamata Pietra Liscia, un campetto di calcetto sovrastante il White Beach, un piccolo tratto di litorale a Vulcano.
E' stato reso noto poco fa a conclusione della riunione del COC (Centro operativo comunale) tenutasi a Lipari (nelle foto momenti della fase preliminare). E' il risultato dei rilievi e sopralluoghi effettuati dai tecnici e dai geologi dopo il terremoto del 116.
Il sindaco Mariano Bruno, quale massimo esponente della Protezione civile locale, dovrà emettere apposita ordinanza.
Vi proponiamo le immagini della conferenza stampa tenuta dal dottor Mariano Bruno e nel quale vengono sottolineati i provvedimenti intrapresi e non mancano i "puntini sulle i":
PRIMA PARTE:
SECONDA PARTE
E' stato reso noto poco fa a conclusione della riunione del COC (Centro operativo comunale) tenutasi a Lipari (nelle foto momenti della fase preliminare). E' il risultato dei rilievi e sopralluoghi effettuati dai tecnici e dai geologi dopo il terremoto del 116.
Il sindaco Mariano Bruno, quale massimo esponente della Protezione civile locale, dovrà emettere apposita ordinanza.
Vi proponiamo le immagini della conferenza stampa tenuta dal dottor Mariano Bruno e nel quale vengono sottolineati i provvedimenti intrapresi e non mancano i "puntini sulle i":
PRIMA PARTE:
SECONDA PARTE
Protezione isole minori dal degrado ambientale. La richiesta di Della Seta e Ranucci (PD)
Un'opera urgente di messa in sicurezza delle isole minori ''grande, inestimabile patrimonio italiano, anche sul piano turistico'', dopo il terremoto a Lipari, ''per proteggerle dai troppi rischi e dalle diverse forme di degrado ambientale che le minacciano''.
E' quanto richiedono in una nota i senatori del Pd, Roberto Della Seta e Raffaele Ranucci, preannunciando sul tema un'interrogazione urgente al ministro dell'ambiente Prestigiacomo.
''Oggi Lipari - proseguono i due parlamentari -, prima Ischia e Ventotene: casi tra loro diversi ma che hanno in comune grandi problemi di rischio e instabilita' territoriale di molte isole minori. Che i pericoli vengano dal rischio sismico, o dal dissesto idrogeologico, o dall'abusivismo edilizio, c'e' sempre un filo comune, fatto di scarsa manutenzione e di abbandono''.'
'Pochi mesi fa - concludono i senatori - il Parlamento ha votato una legge che assegna al ministero dell'Ambiente fondi, sia pure insufficienti, per combattere il dissesto del territorio: la vicenda, fortunatamente senza gravi conseguenze di Lipari, e' una ragione di piu' per sapere subito quando e come questi soldi verranno spesi, e se una parte verra' destinata alle isole minori''.
E' quanto richiedono in una nota i senatori del Pd, Roberto Della Seta e Raffaele Ranucci, preannunciando sul tema un'interrogazione urgente al ministro dell'ambiente Prestigiacomo.
''Oggi Lipari - proseguono i due parlamentari -, prima Ischia e Ventotene: casi tra loro diversi ma che hanno in comune grandi problemi di rischio e instabilita' territoriale di molte isole minori. Che i pericoli vengano dal rischio sismico, o dal dissesto idrogeologico, o dall'abusivismo edilizio, c'e' sempre un filo comune, fatto di scarsa manutenzione e di abbandono''.'
'Pochi mesi fa - concludono i senatori - il Parlamento ha votato una legge che assegna al ministero dell'Ambiente fondi, sia pure insufficienti, per combattere il dissesto del territorio: la vicenda, fortunatamente senza gravi conseguenze di Lipari, e' una ragione di piu' per sapere subito quando e come questi soldi verranno spesi, e se una parte verra' destinata alle isole minori''.
Concessi i domiciliari all'arrestato per detenzione di cocaina
Il palermitano M.C.A. di anni 32, arrestato dai carabinieri della stazione di Lipari lo scorso 13 agosto per possesso di cocaina nascosta nei barattoli di nutella, ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il giovane difeso dall'avv. Gaetano Pino, finito in carcere mentre si accingeva a sbarcare sull'isola da un aliscafo per trascorrere il Ferragosto alle Eolie, era stato bloccato per un controllo nel corso del quale è stata scoperta la droga. Il turista palermitano finito in manette, aveva con sé 43 grammi di cocaina purissima. La droga era nascosta nello zaino, custodita in due barattoli di nutella. Ieri, alla presenza del legale avv. Gaetano Pino, si è svolta l'udienza di convalida al termine della quale il Gip Antonino Zappalà ha concesso al giovane gli arresti domiciliari.
Sempre ieri altri due giovani arrestati prima di Ferragosto sull'isola di Vulcano per ricettazione di ciclomotore "Piaggio Si" risultato rubato sullisola, Mauro Fichera 24 anni di Acicatena e Alessio Di Mauro 20 anni di Acireale, difesi dagli avv. Giorgio Leotti, sono stati scarcerati ieri al termine dell'udineza di convalida dal giudice Giuseppe Martello. I due saranno processati per direttissima il prossimo 28 settembre
Sempre ieri altri due giovani arrestati prima di Ferragosto sull'isola di Vulcano per ricettazione di ciclomotore "Piaggio Si" risultato rubato sullisola, Mauro Fichera 24 anni di Acicatena e Alessio Di Mauro 20 anni di Acireale, difesi dagli avv. Giorgio Leotti, sono stati scarcerati ieri al termine dell'udineza di convalida dal giudice Giuseppe Martello. I due saranno processati per direttissima il prossimo 28 settembre
Vulcano: Ancora fiamme a Lentia
I piromani hanno decisamente preso di mira la zona di Lentia nell'isola di Vulcano. Intorno alle 10 e 30, nell'area massacrata da almeno 6 roghi in pochi giorni, si è sviluppato un nuovo incendio che ha teneuto impegnati per diverse ore tutti gli addetti ai lavori. Sul posto sono intervenuti anche due arei Canadair che hanno bombardato con decine di lanci il fronte del fuoco.
In fumo almeno cinque ettari.
Nelle foto di Massimo Bonfante l'incendio di Lentia visto dal mare
In fumo almeno cinque ettari.
Nelle foto di Massimo Bonfante l'incendio di Lentia visto dal mare
Terremoto a Lipari. Commissione in riunione per emessione ordinanza di interdizione di 2-3 spiagge
Un piccolissimo cedimento di materiale tufaceo, così come avviene diverse volte all'anno all'ingresso della galleria di Canneto, è diventata una frana di cui stamani di buon'ora si sono occupati i tg nazionali.
Solo una riflessione. La voglia di "senzazionalismo e di copertina" da parte di qualche collega (?)(come non ricordare l'annuncio dato da qualcuno di possibili morti dopo il terremoto)rischia di fare più danni del terremoto stesso.
Intanto è in corso ormai da circa due ore la riunione al comune di Lipari dell'apposita commissione costituita dai vari organismi regionali e nazionali, geologi, forze dell'ordine e amministratori che dovrà provvedere all'individuazione delle aree da interdire all'accesso dei bagnanti.
Dovrebbero essere due, al massimo tre aree. I tempi si sono allungati poichè sono intervenuti alcuni cittadini che operano in quelle zone (anche con concessione) che hanno esposto le loro ragioni.
Vi proponiamo due interviste, realizzate congiuntamente a Peppe Paino, con Franco D'Ambra (Figlio d'oro) e Giuseppe Manfrè direttamente interessati:
Solo una riflessione. La voglia di "senzazionalismo e di copertina" da parte di qualche collega (?)(come non ricordare l'annuncio dato da qualcuno di possibili morti dopo il terremoto)rischia di fare più danni del terremoto stesso.
Intanto è in corso ormai da circa due ore la riunione al comune di Lipari dell'apposita commissione costituita dai vari organismi regionali e nazionali, geologi, forze dell'ordine e amministratori che dovrà provvedere all'individuazione delle aree da interdire all'accesso dei bagnanti.
Dovrebbero essere due, al massimo tre aree. I tempi si sono allungati poichè sono intervenuti alcuni cittadini che operano in quelle zone (anche con concessione) che hanno esposto le loro ragioni.
Vi proponiamo due interviste, realizzate congiuntamente a Peppe Paino, con Franco D'Ambra (Figlio d'oro) e Giuseppe Manfrè direttamente interessati:
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (96° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto (si ingrandiscono cliccandoci sopra):
1) Neve a Lipari (anno 97)
2) Lo stabilimento termale di San Calogero (Lipari)
3) La piazza di Marina Corta (Lipari)
4) Il regio ufficio del Porto e la Chiesa del Purgatorio a Marina Corta (Lipari)
5) Studentesse a Piazza Mazzini (Lipari). In alto da sinistra: Sarah Tomasello e Angela Ofria; in basso da sinistra: Isabella Scorsone e Caterina Milano
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto (si ingrandiscono cliccandoci sopra):
1) Neve a Lipari (anno 97)
2) Lo stabilimento termale di San Calogero (Lipari)
3) La piazza di Marina Corta (Lipari)
4) Il regio ufficio del Porto e la Chiesa del Purgatorio a Marina Corta (Lipari)
5) Studentesse a Piazza Mazzini (Lipari). In alto da sinistra: Sarah Tomasello e Angela Ofria; in basso da sinistra: Isabella Scorsone e Caterina Milano
Dalla Gazzetta del Sud di oggi: "Lipari teme la fuga dei turisti", "In giro per l'Isola a scrutare i costoni più vulnerabili" e "Eccesso di allerta".
Il giorno dopo Lipari teme la fuga dei turisti
Peppe Paino
Lipari
Dalla preoccupazione, sfumata col passare delle ore, per altre eventuali scosse, al forte stato di apprensione degli operatori turistici che lievita a ogni telefonata di disdetta delle prenotazioni per l'ultima metà del mese e per i primi di settembre. Le tasche degli eoliani, che vivono dell'industria di sole e mare, sono in pericolo. Si faceva affidamento sui classici venti giorni di agosto per raddrizzare una stagione in chiaroscuro, forse più scura delle precedenti ma quanto si è verificato dal pomeriggio di lunedì non ha precedenti. La psicosi da terremoto ha fatto lasciare in anticipo camere di alberghi, residence e case vacanza. E ieri alle receptions delle strutture ricettive tutti gli addetti hanno avuto il loro bel da fare a rassicurare i vacanzieri in arrivo. «Noi facciamo del nostro meglio – dichiara il presidente di Federalberghi, Christian Del Bono, ma a rassicurare i turisti deve essere la Protezione civile. In questo senso la vicenda a livello mediatico non è stata gestita nel migliore dei modi. Sono state divulgate notizie di feriti che hanno provocato un forte allarmismo e l'istituzione dell'Unità di crisi ha complicato tutto».Il presidente di Federalberghi è stato contattato per tutta la giornata di ieri dagli associati che lamentano la rinuncia di clienti alle vacanze nell'arcipelago. «C'è gente che ha pagato anche caparre di 500-600 euro ma che non intende più venire - fa presente Del Bono- perché i familiari, le mogli in particolare, spingono per trascorrere le ferie in zone ritenute più tranquille». Eppure, se si considera la localizzazione del fenomeno e gli effetti sul territorio viene subito da evidenziare come la scossa abbia fatto crollare quelle porzioni di costone roccioso più o meno pericolanti nelle zone tra Praia Vinci e Valle Muria a Lipari e della Grotta del Cavallo a Vulcano. Zone, nelle quali da sempre si verificano frane, anche causate da microscosse e anche per questo interdette, da qualche anno, con ordinanza del Circomare Lipari alla balneazione e all'ancoraggio proprio sotto i dirupi a strapiombo. Aspetto sottolineato ieri dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il quale ha presieduto la riunione mattutina dell'Unità di crisi alla presenza delle più alte cariche militari. Se è giusto, pertanto, registrare preoccupazione di contro appare ingiustificato l'allarmismo registrato da lunedì. Basterebbe soltanto un po' di buon senso e, per i bagnanti in particolare, evitare di recarsi nelle zone dove si sono registrati disagi. Ieri , comunque, è stato insediato nel centro operativo comunale di Lipari un gruppo tecnico del dipartimento della protezione civile regionale. Dodici, tra ingegneri e geologi - si legge in un comunicato - nelle prossime ore, provvederanno alla mappatura delle zone veramente a rischio nel perimetro della maggiore delle isole Eolie".Intanto ieri sera la terra ha tremato ancora sul versante tirrenico. Due scosse, la prima di magnitudo 2,6 alle 22,04 e la seconda di 2,8 alle 22,12 hanno interessato l'area dei Nebrodi, in particolare i comuni di Mistretta, Reitano, Pettineo, Motta d'Affermo, Caronia, Castel di Lucio. Le scosse sono state avvertite dalla popolazione ma nessun allarme.
In giro per l'Isola a scrutare i costoni più vulnerabili
Salvatore Sarpi
Lipari
Una verifica via mare per rendersi conto, in prima persona, al di là di foto e rilevazioni di quella che è stata la reale portata delle frane che, in seguito al sisma di ieri, hanno interessato la zona a sud dell'isola. Si è conclusa con questo sopralluogo la giornata a Lipari del Capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Unitamente al prefetto Francesco Alecci, al sindaco Mariano Bruno, ad alcuni suoi uomini, a Patanè dell'Ingv di Catania e a tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio, rappresentate anche ad alti livelli, si è imbarcato sulla motovedetta d'altura della Guardia Costiera per un giro di perlustrazione durata una cinquantina di minuti. Da Sotto Capistello a Praia Vinci, sino a Valle Muria scrutando le aree di distacco, valutando possibili eventuali rischi, verificando che, alla fine, i crolli hanno interessato un'area abbastanza consistente ma non colpito le spiagge più frequentate. Piuttosto le piccole insenature, meta di bagnanti solitari, o aree a picco sul mare. A colloquio, con chi a vario titolo deve garantire sicurezza e controllo del territorio, come d'altronde viene già fatto, ha ribadito un concetto espresso più volte in mattinata: «Bisogna applicare e fare rispettare le ordinanze e i divieti che già esistono e mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari affinchè altre zone a potenziale rischio non creino problemi di pubblica incolumità in caso di eventi. I turisti per primi sappiano che alle Eolie è possibile continuare ad andare in vacanza tenendo però presente quella che è la loro natura».
Il sopralluogo è anche servito a un ulteriore stato cognitivo per chi dovrà occuparsi materialmente di trasformare in fatti concreti quanto è stato verificato e discusso nelle varie sedi. Fra cui non può mancare un intervento su quella parte di territorio isolano "instabile". Un intervento di non facile attuazione, anche per una questione economica e perchè "non è solo un problema eoliano ma di tutto il Paese"
Bertolaso ha anche annunciato che il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo " si è attivamente impegnato contro il rischio idrogeologico: c'è un miliardo di euro stanziato nell' ultima finanziaria. Adesso bisognerà che quelli che debbono utilizzarli sappiano spendere in modo giusto queste somme. E' poco edificante parlarne adesso, bisognerebbe lavorarci in tempi normali e in condizioni tranquille attuando i programmi che noi abbiamo sempre chiesto". Turismo e sicurezza. Un binomio inscindibile sul quale ieri è intervenuto anche l'assessore regionale Nino Strano: "Viste le dichiarazioni del sottosegretario, secondo il quale non sono stati osservati alcuni divieti, e le preoccupazioni espresse dal sindaco Bruno sulla permanenza dei turisti, la Regione, per quanto di mia competenza, non potrà che sostenerli entrambi nella giustezza dei loro comportamenti. Sosterremo- ha rimarcato Strano- con uno sforzo particolare la promozione delle stesse isole Eolie nel mondo, anche attraverso il distretto delle isole e arcipelaghi di Sicilia, per garantire che non si allontanino quei flussi turistici che avevano cominciato a dare segni di ripresa". Dopo la riunione dell'unità di crisi al Comune di Lipari, il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo ha chiesto al Capo della Protezione Civile, che la Delegazione di Spiaggia di Salina sia dotata di un gommone tipo Alpha, per poter porre in essere maggiori controlli sulle coste dell'isola ( che non hanno riportato danni) e per essere maggiormente tempestivi in caso di soccorso in mare.
Il terremoto, infine, ha causato dei piccoli danni al Museo archeologico Bernabò Brea. Il direttore Michele Benfari ha comunicato che al "padiglione classico (costruito in era fascista in cemento armato) alcuni reperti, con l'evento tellurico, sono ruotati su se stessi e hanno subito una serie di piccole scalfiture che recupereremo entro la fine della settimana, attraverso la presenza di personale tecnico della Soprintendenza di Messina e di due archeologi, le dottoresse Ollà e Zavettieri. Ovviamente, quest'esperienza deve farci riflettere - ha concluso Benfari - su come intervenire immediatamente sulle strutture dei padiglioni che in alcuni casi risalgono al XVI sec. e, a come agire sulla messa in sicurezza delle vetrine e dell'inestimabile patrimonio archeologico in esse contenuto".
ECCESSO DI ALLERTA di Mario Cavaleri
Nell'isola di Ulisse, Zefiro che proprio adesso stava assecondando una buona navigazione, all'improvviso è stato sopraffatto dai venti ostili sprigionatisi dall'otre. La scossa dell'altro ieri ha lacerato quell'otre ma nel correre ai ripari, per eccesso di amore, si rischia di ingigantire il danno. La terra ha tremato qualche attimo e non è accaduto niente di più di quanto avviene anche senza terremoto, cioè che qualche pezzo di costone ceda precipitando in mare. Ma questa volta tra gli ospiti, davanti a una delle tante cale che inorgogliscono l'arcipelago c'era pronta una Rolleflex che ha immortalato l'attimo esatto del nuvolone. Immagini coniugate a importanti presenze istituzionali che hanno fatto scattare un allerta sovradimensionato: protezione civile, prefettura, motovedette interforze, agenzie di stampa. Con immediata "unità di crisi", in verità poco compresa dalla gente che a Lipari come nelle altre isole ha proseguito la sua vita normale fatta di arrivi e partenze, di via vai di aliscafi e battelli, passeggiate sul corso, granite e pane cunsatu.
Non è l'irresponsabile lasciarsi andare di chi vive su un arcipelago di origine vulcanica e a forte esposizione sismica, ma la razionale consapevolezza che non era accaduto nulla di devastante, neppure di preoccupante. La scossa ha provocato la caduta di pezzi di roccia meno compatta in zone franose che tutti conoscono come tali, da Valle Muria a Quattrocanti o alle Fontanelle.
Cale e anfratti raggiungibili via mare con costoni a strapiombo. Certo ci si dovrebbe avvicinare con circospezione, con la stessa prudenza di chi ama inerpicarsi su un vulcano. E forse in tal senso serve maggiore informazione ai turisti. Ma il bello delle Isole è questo paesaggio, lo scoprire angoli sempre suggestivi e che si offrono nella loro naturale incontaminata straordinaria forma con rocce sovrastanti e pareti frastagliate di non eterna consistenza. Imbrigliarle sarebbe impossibile e renderle off-limits forse illogico.
L'unica crisi che in questo momento i liparoti e gli eoliani avvertono è piuttosto quella di un turismo in calo ..e ora in fuga per eccesso di allerta.
Peppe Paino
Lipari
Dalla preoccupazione, sfumata col passare delle ore, per altre eventuali scosse, al forte stato di apprensione degli operatori turistici che lievita a ogni telefonata di disdetta delle prenotazioni per l'ultima metà del mese e per i primi di settembre. Le tasche degli eoliani, che vivono dell'industria di sole e mare, sono in pericolo. Si faceva affidamento sui classici venti giorni di agosto per raddrizzare una stagione in chiaroscuro, forse più scura delle precedenti ma quanto si è verificato dal pomeriggio di lunedì non ha precedenti. La psicosi da terremoto ha fatto lasciare in anticipo camere di alberghi, residence e case vacanza. E ieri alle receptions delle strutture ricettive tutti gli addetti hanno avuto il loro bel da fare a rassicurare i vacanzieri in arrivo. «Noi facciamo del nostro meglio – dichiara il presidente di Federalberghi, Christian Del Bono, ma a rassicurare i turisti deve essere la Protezione civile. In questo senso la vicenda a livello mediatico non è stata gestita nel migliore dei modi. Sono state divulgate notizie di feriti che hanno provocato un forte allarmismo e l'istituzione dell'Unità di crisi ha complicato tutto».Il presidente di Federalberghi è stato contattato per tutta la giornata di ieri dagli associati che lamentano la rinuncia di clienti alle vacanze nell'arcipelago. «C'è gente che ha pagato anche caparre di 500-600 euro ma che non intende più venire - fa presente Del Bono- perché i familiari, le mogli in particolare, spingono per trascorrere le ferie in zone ritenute più tranquille». Eppure, se si considera la localizzazione del fenomeno e gli effetti sul territorio viene subito da evidenziare come la scossa abbia fatto crollare quelle porzioni di costone roccioso più o meno pericolanti nelle zone tra Praia Vinci e Valle Muria a Lipari e della Grotta del Cavallo a Vulcano. Zone, nelle quali da sempre si verificano frane, anche causate da microscosse e anche per questo interdette, da qualche anno, con ordinanza del Circomare Lipari alla balneazione e all'ancoraggio proprio sotto i dirupi a strapiombo. Aspetto sottolineato ieri dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, il quale ha presieduto la riunione mattutina dell'Unità di crisi alla presenza delle più alte cariche militari. Se è giusto, pertanto, registrare preoccupazione di contro appare ingiustificato l'allarmismo registrato da lunedì. Basterebbe soltanto un po' di buon senso e, per i bagnanti in particolare, evitare di recarsi nelle zone dove si sono registrati disagi. Ieri , comunque, è stato insediato nel centro operativo comunale di Lipari un gruppo tecnico del dipartimento della protezione civile regionale. Dodici, tra ingegneri e geologi - si legge in un comunicato - nelle prossime ore, provvederanno alla mappatura delle zone veramente a rischio nel perimetro della maggiore delle isole Eolie".Intanto ieri sera la terra ha tremato ancora sul versante tirrenico. Due scosse, la prima di magnitudo 2,6 alle 22,04 e la seconda di 2,8 alle 22,12 hanno interessato l'area dei Nebrodi, in particolare i comuni di Mistretta, Reitano, Pettineo, Motta d'Affermo, Caronia, Castel di Lucio. Le scosse sono state avvertite dalla popolazione ma nessun allarme.
In giro per l'Isola a scrutare i costoni più vulnerabili
Salvatore Sarpi
Lipari
Una verifica via mare per rendersi conto, in prima persona, al di là di foto e rilevazioni di quella che è stata la reale portata delle frane che, in seguito al sisma di ieri, hanno interessato la zona a sud dell'isola. Si è conclusa con questo sopralluogo la giornata a Lipari del Capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Unitamente al prefetto Francesco Alecci, al sindaco Mariano Bruno, ad alcuni suoi uomini, a Patanè dell'Ingv di Catania e a tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio, rappresentate anche ad alti livelli, si è imbarcato sulla motovedetta d'altura della Guardia Costiera per un giro di perlustrazione durata una cinquantina di minuti. Da Sotto Capistello a Praia Vinci, sino a Valle Muria scrutando le aree di distacco, valutando possibili eventuali rischi, verificando che, alla fine, i crolli hanno interessato un'area abbastanza consistente ma non colpito le spiagge più frequentate. Piuttosto le piccole insenature, meta di bagnanti solitari, o aree a picco sul mare. A colloquio, con chi a vario titolo deve garantire sicurezza e controllo del territorio, come d'altronde viene già fatto, ha ribadito un concetto espresso più volte in mattinata: «Bisogna applicare e fare rispettare le ordinanze e i divieti che già esistono e mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari affinchè altre zone a potenziale rischio non creino problemi di pubblica incolumità in caso di eventi. I turisti per primi sappiano che alle Eolie è possibile continuare ad andare in vacanza tenendo però presente quella che è la loro natura».
Il sopralluogo è anche servito a un ulteriore stato cognitivo per chi dovrà occuparsi materialmente di trasformare in fatti concreti quanto è stato verificato e discusso nelle varie sedi. Fra cui non può mancare un intervento su quella parte di territorio isolano "instabile". Un intervento di non facile attuazione, anche per una questione economica e perchè "non è solo un problema eoliano ma di tutto il Paese"
Bertolaso ha anche annunciato che il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo " si è attivamente impegnato contro il rischio idrogeologico: c'è un miliardo di euro stanziato nell' ultima finanziaria. Adesso bisognerà che quelli che debbono utilizzarli sappiano spendere in modo giusto queste somme. E' poco edificante parlarne adesso, bisognerebbe lavorarci in tempi normali e in condizioni tranquille attuando i programmi che noi abbiamo sempre chiesto". Turismo e sicurezza. Un binomio inscindibile sul quale ieri è intervenuto anche l'assessore regionale Nino Strano: "Viste le dichiarazioni del sottosegretario, secondo il quale non sono stati osservati alcuni divieti, e le preoccupazioni espresse dal sindaco Bruno sulla permanenza dei turisti, la Regione, per quanto di mia competenza, non potrà che sostenerli entrambi nella giustezza dei loro comportamenti. Sosterremo- ha rimarcato Strano- con uno sforzo particolare la promozione delle stesse isole Eolie nel mondo, anche attraverso il distretto delle isole e arcipelaghi di Sicilia, per garantire che non si allontanino quei flussi turistici che avevano cominciato a dare segni di ripresa". Dopo la riunione dell'unità di crisi al Comune di Lipari, il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo ha chiesto al Capo della Protezione Civile, che la Delegazione di Spiaggia di Salina sia dotata di un gommone tipo Alpha, per poter porre in essere maggiori controlli sulle coste dell'isola ( che non hanno riportato danni) e per essere maggiormente tempestivi in caso di soccorso in mare.
Il terremoto, infine, ha causato dei piccoli danni al Museo archeologico Bernabò Brea. Il direttore Michele Benfari ha comunicato che al "padiglione classico (costruito in era fascista in cemento armato) alcuni reperti, con l'evento tellurico, sono ruotati su se stessi e hanno subito una serie di piccole scalfiture che recupereremo entro la fine della settimana, attraverso la presenza di personale tecnico della Soprintendenza di Messina e di due archeologi, le dottoresse Ollà e Zavettieri. Ovviamente, quest'esperienza deve farci riflettere - ha concluso Benfari - su come intervenire immediatamente sulle strutture dei padiglioni che in alcuni casi risalgono al XVI sec. e, a come agire sulla messa in sicurezza delle vetrine e dell'inestimabile patrimonio archeologico in esse contenuto".
ECCESSO DI ALLERTA di Mario Cavaleri
Nell'isola di Ulisse, Zefiro che proprio adesso stava assecondando una buona navigazione, all'improvviso è stato sopraffatto dai venti ostili sprigionatisi dall'otre. La scossa dell'altro ieri ha lacerato quell'otre ma nel correre ai ripari, per eccesso di amore, si rischia di ingigantire il danno. La terra ha tremato qualche attimo e non è accaduto niente di più di quanto avviene anche senza terremoto, cioè che qualche pezzo di costone ceda precipitando in mare. Ma questa volta tra gli ospiti, davanti a una delle tante cale che inorgogliscono l'arcipelago c'era pronta una Rolleflex che ha immortalato l'attimo esatto del nuvolone. Immagini coniugate a importanti presenze istituzionali che hanno fatto scattare un allerta sovradimensionato: protezione civile, prefettura, motovedette interforze, agenzie di stampa. Con immediata "unità di crisi", in verità poco compresa dalla gente che a Lipari come nelle altre isole ha proseguito la sua vita normale fatta di arrivi e partenze, di via vai di aliscafi e battelli, passeggiate sul corso, granite e pane cunsatu.
Non è l'irresponsabile lasciarsi andare di chi vive su un arcipelago di origine vulcanica e a forte esposizione sismica, ma la razionale consapevolezza che non era accaduto nulla di devastante, neppure di preoccupante. La scossa ha provocato la caduta di pezzi di roccia meno compatta in zone franose che tutti conoscono come tali, da Valle Muria a Quattrocanti o alle Fontanelle.
Cale e anfratti raggiungibili via mare con costoni a strapiombo. Certo ci si dovrebbe avvicinare con circospezione, con la stessa prudenza di chi ama inerpicarsi su un vulcano. E forse in tal senso serve maggiore informazione ai turisti. Ma il bello delle Isole è questo paesaggio, lo scoprire angoli sempre suggestivi e che si offrono nella loro naturale incontaminata straordinaria forma con rocce sovrastanti e pareti frastagliate di non eterna consistenza. Imbrigliarle sarebbe impossibile e renderle off-limits forse illogico.
L'unica crisi che in questo momento i liparoti e gli eoliani avvertono è piuttosto quella di un turismo in calo ..e ora in fuga per eccesso di allerta.
Alle Eolie ora tremano gli albergatori
Alle Eolie non trema piu' la terra ma tremano gli albergatori e gli operatori del turismo. Al calo di affluenza legato alla crisi (-20% di presenze) si aggiunge adesso la paura terremoti, che rischia di aggravare ulteriormente una stagione gia' difficile. Negli alberghi, infatti, dove ancora si trovano stanze libere nonostante il periodo di 'alta' stagione, dopo le notizie del sisma di magnitudo 4.5 di ieri e dei crolli in alcune spiagge non ci sono state partenze anticipate ma sono arrivate le prime disdette.
La maggior parte delle cancellazioni riguardano famiglie con bambini in tenera eta', che non vogliono correre rischi. Per questo il presidente di Federalberghi delle Eolie, Cristhian Del Bono, invita tutti a "non spettacolarizzare quello che e' accaduto" per evitare di infierire su "una stagione turistica gia' magra di suo".
Del Bono conferma che "qualche cancellazione dopo il terremoto nell'arcipelago c'e' stata". "Per fortuna - aggiunge - sono state poche, e nessuno ha lasciato le Eolie in anticipo. Le nostre strutture ricettive sono integre, perche' per la maggior parte sono nuove e realizzate nel rispetto delle norme antisismiche".
A 'difesa' del futuro turistico dell'arcipelago interviene anche il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso: "Eolie off limits per i turisti? Nel modo piu' assoluto - sostiene convinto durante i sopralluoghi a Lipari - anzi diventano dei luoghi sempre piu' sicuri e tutelati". "Sarebbe ipocrita dire che non ci sono rischi - sottolinea Bertolaso - le isole Eolie sono un patrimonio dell'umanita' dove ci sono diversi vulcani e tutta una serie di fenomeni naturali che vanno monitorati e controllati.
Bisogna sapere come comportarsi in un territorio cosi' bello e fragile". Il sottosegretario conferma che "saranno poche le zone interdette" e che probabilmente "non ce ne saranno piu' di quelle gia' esistenti". "I tecnici ci hanno rassicurato - commenta soddisfatto il sindaco di Lipari, Mariano Bruno - non ci sono preoccupazioni.
Quindi alle Eolie non solo si puo' restare ma si puo' continuare a venire. Non mettiamo la testa sotto la sabbia e le zone che devono essere interdette lo saranno, ma le Eolie sono sicure". E l'assessore regionale al Turismo, Nino Strano, annuncia "una campagna a sostegno delle Eolie", proprio per rilanciare l'immagine dell'arcipelago sui mercati internazionali. Il calo di turisti in strada non si nota.
Le spiagge di Lipari e delle altre isole dell'arcipelago continuano a essere affollate, e i bagnanti ostentano sicurezza. Un ristoratore del porticciolo di Marina Corta si chiede: "ma perche' tutti questi giornalisti a Lipari? Per il terremoto? Davvero? Si tratta delle solite esagerazioni della stampa", commenta ironico.
La maggior parte delle cancellazioni riguardano famiglie con bambini in tenera eta', che non vogliono correre rischi. Per questo il presidente di Federalberghi delle Eolie, Cristhian Del Bono, invita tutti a "non spettacolarizzare quello che e' accaduto" per evitare di infierire su "una stagione turistica gia' magra di suo".
Del Bono conferma che "qualche cancellazione dopo il terremoto nell'arcipelago c'e' stata". "Per fortuna - aggiunge - sono state poche, e nessuno ha lasciato le Eolie in anticipo. Le nostre strutture ricettive sono integre, perche' per la maggior parte sono nuove e realizzate nel rispetto delle norme antisismiche".
A 'difesa' del futuro turistico dell'arcipelago interviene anche il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso: "Eolie off limits per i turisti? Nel modo piu' assoluto - sostiene convinto durante i sopralluoghi a Lipari - anzi diventano dei luoghi sempre piu' sicuri e tutelati". "Sarebbe ipocrita dire che non ci sono rischi - sottolinea Bertolaso - le isole Eolie sono un patrimonio dell'umanita' dove ci sono diversi vulcani e tutta una serie di fenomeni naturali che vanno monitorati e controllati.
Bisogna sapere come comportarsi in un territorio cosi' bello e fragile". Il sottosegretario conferma che "saranno poche le zone interdette" e che probabilmente "non ce ne saranno piu' di quelle gia' esistenti". "I tecnici ci hanno rassicurato - commenta soddisfatto il sindaco di Lipari, Mariano Bruno - non ci sono preoccupazioni.
Quindi alle Eolie non solo si puo' restare ma si puo' continuare a venire. Non mettiamo la testa sotto la sabbia e le zone che devono essere interdette lo saranno, ma le Eolie sono sicure". E l'assessore regionale al Turismo, Nino Strano, annuncia "una campagna a sostegno delle Eolie", proprio per rilanciare l'immagine dell'arcipelago sui mercati internazionali. Il calo di turisti in strada non si nota.
Le spiagge di Lipari e delle altre isole dell'arcipelago continuano a essere affollate, e i bagnanti ostentano sicurezza. Un ristoratore del porticciolo di Marina Corta si chiede: "ma perche' tutti questi giornalisti a Lipari? Per il terremoto? Davvero? Si tratta delle solite esagerazioni della stampa", commenta ironico.
martedì 17 agosto 2010
Terremoto. La frana di ieri. La situazione oggi. (foto)
Nelle quattro foto, due di Anna Scacco De Santis, realizzate ieri nell'immediatezza dell'evento sismico, e nelle due da noi realizzate stamattina, durante il sopralluogo, si può avere una idea molto più chiara del crollo di costoni che ha interessato la parte sud dell'isola di Lipari.
Eolie, dopo le scosse le polemiche (Da la Stampa.it) e il nostro editoriale
Il capo della protezione civile:
c'erano i divieti, non li hanno rispettati.
Il sindaco: "Non spettava a noi"
LIPARI (MESSINA)
La terra si placa, ma a scuotere le Eolie questa volta sono le polemiche. All’indomani delle due scosse di terremoto di magnitudo 4.5 e 2.3 che hanno colpito l’arcipelago senza provocare feriti o danni a strutture, fa discutere il mancato rispetto dei divieti per natanti e bagnanti in piccole calette di Lipari e Vulcano, alla base di dirupi scoscesi, comprese quelle dove ieri si sono verificati i crolli a Valle Muria e nei pressi della Grotta del Cavallo.
È il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, a lanciare l’allarme dopo il sopralluogo a Lipari, che segue un incontro operativo in Municipio. «Mi pare che tutto sia sotto controllo - esordisce il sottosegretario - tutte le verifiche e le indagini sulla situazione sono già state avviate, ma - aggiunge - mi risulta che in alcune zone dove ci sono state le frane c’erano dei divieti di navigazione e balneazione che però non sono stati rispettati». «La prima cosa da fare per la sicurezza - sottolinea Bertolaso - è osservare le norme per evitare rischi a turisti e bagnanti. Adesso vedremo come fare per applicare nel modo più pertinente questi divieti, che vanno fatti rispettare, altrimenti è inutile metterli. Ricordo a tutti che per una cosa del genere due ragazze sono morte a Ventotene. Ognuno deve fare il proprio dovere».
Una frase che sembra mettere sotto accusa chi deve fare rispettare i divieti. Ma poi tocca con mano come sia difficile fermare chi viola queste disposizioni. Mentre si trova su una motovedetta della Capitaneria per un sopralluogo nelle zone interessate dagli smottamenti vede imbarcazioni e bagnanti sulla spiaggia attigua a quella di Praia Vinci, una delle "cale" investite dalla frana. «Occorre insegnare alla persone ignoranti - commenta il sottosegretario - il rispetto delle regole, da subito». Regole non rispettate anche a Valle Muria, l’altra spiaggia di Lipari dove ieri si è sfiorata la tragedia, con decine di bagnanti costretti a lanciarsi in mare per sfuggire alla pioggia di massi e detriti. Nel pomeriggio di oggi altri pezzi del costone roccioso si staccano dalla parete. Una motovedetta dei carabinieri, che controlla la zona, nota i primi cedimenti e lancia l’allarme, facendo allontanare appena in tempo tutte le imbarcazioni presenti. Il nuovo smottamento è dovuto a una fase di assestamento della montagna, non a nuovi eventi sismici. Da ieri sera, infatti, non si registrano altre scosse.
La notte è trascorsa tranquilla a Lipari e nel resto delle Eolie con "struscio", musica per strada e gite notturne in barca. Per Bertolaso «l’emergenza sembra finire», si è passati a «uno stato di allerta, attenzione e monitoraggio». Ma le accuse del capo della Protezione Civile sui mancati controlli provocano anche «scosse» di natura politico-amministrativa. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, si difende sottolineando che «i divieti ci sono, ma che qualcuno non li ha fatti rispettare». E l’ammiraglio Domenico De Michelis, comandante del dipartimento marittimo della Sicilia orientale, chiamato indirettamente in causa, definisce le dichiarazioni del responsabile della Protezione Civile come «uno stimolo, un pungolo a incrementare» i controlli in mare. Anche l’assessore al Turismo della Sicilia, Nino Strano, assicura che la Regione sosterrà Bertolaso nella sua battaglia per fare rispettare i divieti, ma nello stesso tempo non nasconde la sua preoccupazione per i contraccolpi all’immagine delle Eolie: «Interverremo con uno sforzo particolare - annuncia - per garantire che non si allontanino quei flussi turistici che avevano cominciato a dare segni di ripresa».
L'editoriale- Sin qui l'articolo di "La Stampa.it" . Per quanto ci riguarda solo un piccolo inciso fatto da chi con le forze dell'ordine, guardia costiera e circomare compresi, ci lavora ogni giorno, oserei dire quasi fianco a fianco.
Certo le regole, i divieti, le interdizioni se ci sono vanno rispettati e fatti rispettare. Ma nel "criticare", qualcuno si è mai chiesto qual'è l'organico del Circomare-Guardia Costiera di Lipari? Su quante isole ha competenza e quali sono le distanze verso alcune? Su quali mezzi si può muovere? Quanti sono i porti, i litorali, le calette da controllare ecc.ecc. . ? Oltre al lavoro d'ufficio.
Probabilmente dando una risposta coerente a questi quesiti si riuscirebbero a capire meglio eventuali difficoltà.
Salvatore Sarpi
c'erano i divieti, non li hanno rispettati.
Il sindaco: "Non spettava a noi"
LIPARI (MESSINA)
La terra si placa, ma a scuotere le Eolie questa volta sono le polemiche. All’indomani delle due scosse di terremoto di magnitudo 4.5 e 2.3 che hanno colpito l’arcipelago senza provocare feriti o danni a strutture, fa discutere il mancato rispetto dei divieti per natanti e bagnanti in piccole calette di Lipari e Vulcano, alla base di dirupi scoscesi, comprese quelle dove ieri si sono verificati i crolli a Valle Muria e nei pressi della Grotta del Cavallo.
È il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, a lanciare l’allarme dopo il sopralluogo a Lipari, che segue un incontro operativo in Municipio. «Mi pare che tutto sia sotto controllo - esordisce il sottosegretario - tutte le verifiche e le indagini sulla situazione sono già state avviate, ma - aggiunge - mi risulta che in alcune zone dove ci sono state le frane c’erano dei divieti di navigazione e balneazione che però non sono stati rispettati». «La prima cosa da fare per la sicurezza - sottolinea Bertolaso - è osservare le norme per evitare rischi a turisti e bagnanti. Adesso vedremo come fare per applicare nel modo più pertinente questi divieti, che vanno fatti rispettare, altrimenti è inutile metterli. Ricordo a tutti che per una cosa del genere due ragazze sono morte a Ventotene. Ognuno deve fare il proprio dovere».
Una frase che sembra mettere sotto accusa chi deve fare rispettare i divieti. Ma poi tocca con mano come sia difficile fermare chi viola queste disposizioni. Mentre si trova su una motovedetta della Capitaneria per un sopralluogo nelle zone interessate dagli smottamenti vede imbarcazioni e bagnanti sulla spiaggia attigua a quella di Praia Vinci, una delle "cale" investite dalla frana. «Occorre insegnare alla persone ignoranti - commenta il sottosegretario - il rispetto delle regole, da subito». Regole non rispettate anche a Valle Muria, l’altra spiaggia di Lipari dove ieri si è sfiorata la tragedia, con decine di bagnanti costretti a lanciarsi in mare per sfuggire alla pioggia di massi e detriti. Nel pomeriggio di oggi altri pezzi del costone roccioso si staccano dalla parete. Una motovedetta dei carabinieri, che controlla la zona, nota i primi cedimenti e lancia l’allarme, facendo allontanare appena in tempo tutte le imbarcazioni presenti. Il nuovo smottamento è dovuto a una fase di assestamento della montagna, non a nuovi eventi sismici. Da ieri sera, infatti, non si registrano altre scosse.
La notte è trascorsa tranquilla a Lipari e nel resto delle Eolie con "struscio", musica per strada e gite notturne in barca. Per Bertolaso «l’emergenza sembra finire», si è passati a «uno stato di allerta, attenzione e monitoraggio». Ma le accuse del capo della Protezione Civile sui mancati controlli provocano anche «scosse» di natura politico-amministrativa. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, si difende sottolineando che «i divieti ci sono, ma che qualcuno non li ha fatti rispettare». E l’ammiraglio Domenico De Michelis, comandante del dipartimento marittimo della Sicilia orientale, chiamato indirettamente in causa, definisce le dichiarazioni del responsabile della Protezione Civile come «uno stimolo, un pungolo a incrementare» i controlli in mare. Anche l’assessore al Turismo della Sicilia, Nino Strano, assicura che la Regione sosterrà Bertolaso nella sua battaglia per fare rispettare i divieti, ma nello stesso tempo non nasconde la sua preoccupazione per i contraccolpi all’immagine delle Eolie: «Interverremo con uno sforzo particolare - annuncia - per garantire che non si allontanino quei flussi turistici che avevano cominciato a dare segni di ripresa».
L'editoriale- Sin qui l'articolo di "La Stampa.it" . Per quanto ci riguarda solo un piccolo inciso fatto da chi con le forze dell'ordine, guardia costiera e circomare compresi, ci lavora ogni giorno, oserei dire quasi fianco a fianco.
Certo le regole, i divieti, le interdizioni se ci sono vanno rispettati e fatti rispettare. Ma nel "criticare", qualcuno si è mai chiesto qual'è l'organico del Circomare-Guardia Costiera di Lipari? Su quante isole ha competenza e quali sono le distanze verso alcune? Su quali mezzi si può muovere? Quanti sono i porti, i litorali, le calette da controllare ecc.ecc. . ? Oltre al lavoro d'ufficio.
Probabilmente dando una risposta coerente a questi quesiti si riuscirebbero a capire meglio eventuali difficoltà.
Salvatore Sarpi
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