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venerdì 23 novembre 2012

giovedì 22 novembre 2012

La Sinistra: "Bocciatura registro unioni civili persa occasione ..."

Prendiamo atto con delusione e rammarico della bocciatura dell’odg sul registro delle unioni civili, e non perché la proposta fosse stata presentata dal consigliere Iacolino come primo firmatario, ma perché, a nostro avviso, ieri si è persa un’occasione di raccordo tra le risposte delle istituzioni e le istanze di una società civile sempre più complessa e articolata. Nella variegata esposizione delle tesi contrarie che ha animato la seduta consiliare, registriamo con un certo sgomento alcune posizioni che sembrano supportate da argomentazioni alquanto farraginose o, almeno, discutibili: il consigliere Bruno del PDL si è richiamato alle opinioni contrarie del cardinale Scola, distintosi per la sua opera come padre spirituale dell’ex-presidente del consiglio Berlusconi, che tuttavia confliggono con numerose prese di posizione a favore di esponenti della Chiesa e delle comunità cristiane di base; il consigliere Fonti del Faro ha constatato il mancato rispetto del diritto alla mobilità degli studenti, e dunque ha votato contrario (?); il consigliere Russo di Art. 1 ha avvertito l’esigenza di parlare dell’aeroporto, e dunque ha votato contrario (???); il consigliere Orifici di FLI, invece, non sembrava avvertire nulla, ma votava comunque contrario, distinguendosi in questo dagli orientamenti del proprio partito in materia di unioni civili (“la legge è chiamata a ordinare dal punto di vista normativo le relazioni tra le persone, ma non può dettare il contenuto morale delle scelte che i cittadini decidono liberamente di compiere, e non può ostruzionisticamente avversare quelle tendenze che al legislatore appaiano moralmente reprensibili”, da Documento Segreteria Nazionale FLI, “patto civile – per la qualificazione dei diritti civili”, www.futuroelibertà.it). Non meno disarmante l’assenza di alcuni firmatari dello stesso odg che, seppure dettata da ragioni personali o professionali, e dunque prevedibile, poteva costituire motivo di una richiesta di rinvio dei lavori consiliari che è invece mancata; non spettava d’altronde al consigliere Iacolino immaginare la natura e l’improcrastinabilità dei loro gravosi impegni. Non dubitiamo comunque che, a breve, i consiglieri del PD possano trovare maggiori ispirazioni nel corso del convegno che il loro segretario Cincotta ha annunciato di volere indire sul tema delle unioni civili. Nonostante l’esito infausto del voto desideriamo ringraziare sentitamente il presidente provinciale diArcigay Rosario Duca, il cui contributo ha arricchito di valore civile e democratico la proposta del registro, e che certamente non avrebbe meritato la piccata risposta dell’assessore Biviano sulla sua presunta malafede: di solito sono gli assenti, caro Biviano, ad avere torto. Rivolgiamo infine un ringraziamento al presidente Sabatini e ai consiglieri Lauria e Caccetta, cui riconosciamo di avere dimostrato la propria autonomia di pensiero, cosa che certamente gli fa onore. Ieri in questo paese si è posta una questione di civiltà, ma il voto contrario non può certamente relegarla in un oblio che nega il riconoscimento di diritti paritari alle tante coppie di fatto che abitano il nostro Comune.
Coordinamento " LA SINISTRA "

Sullo Stromboli esplosione più potente di quelle abituali, ma tutto nella norma

 Nel primo pomeriggio di oggi sullo Stromboli c’e stata una fortissima esplosione che ha creato una nuvola alta circa 3 Km.(vedi foto).
 Nonostante l’esplosione sia stata decisamente più potente di quelle abituali , gli esperti, che monitorano costantemente il vulcano, tranquillizzano tutti affermando che quanto accaduto rientra nelle caratteristiche eruttive del vulcano. 
In conseguenza dell'esplosione non si registrano danni nell'isola e la nube di fumo e cenere, levatasi altissima in cielo, con il passare delle ore si è dissolta.

Il "Punto di vista": Gli errori del centro-sinistra liparese

Le ultime vicende legate alla bocciatura in consiglio comunale della proposta d'istituzione del registro delle unioni civili, confermano che di “errori gravi”, come afferma il segretario Giuseppe Cincotta, all’interno del centro sinistra sulla vicenda ne sono stati commessi parecchi.

Primo errore. Da quasi un anno, ormai, i due gruppi che fanno capo al centro sinistra eoliano, “La sinistra” e “Partito Democratico” non parlano, non dialogano, non si confrontano. L’occasione di una ripresa dei rapporti politici era data dalla sottoscrizione proprio della proposta per il consiglio comunale sul registro delle unioni civili, ma nessuna delle due parti ha ritenuto opportuno aprire un confronto all’interno dello schieramento ad ancor più nella più ampia area che nel Paese si riconosce nel centro sinistra. La lettera di Saverio Merlino conferma questo errore di fondo.
È strano che uno schieramento che sino a tutto il 2011 ha collaborato attivamente all’opposizione in iniziative comuni non riesca più a trovare uomini e luoghi per intavolare delle discussioni sulle problematiche del Paese anche se dopo le elezioni amministrative si sono trovati  su banchi diversi.

Secondo errore. Questo è tutto del consigliere Iacolino e della “Sinistra” – l’aver convocato una conferenza stampa prima del voto senza coinvolgere gli altri partiti sostenitori della proposta e aver dato la sensazioni che la fondamentale questione delle unioni civili riducendola e limitandola ad esclusivo interesse dell’arcigay mentre investe una platea molto più ampia di coppie. E’ un errore grave.
Per chi l’ha vista dall’esterno la conferenza è apparsa come una riduzione del valore della proposta: “sono interessati solo quelli dell’arcigay” mentre la fattispecie coinvolgeva ben altri e più ampi interessi. Lo stesso dicasi dello spirito da “primi della classe” che anima qualche giovane di rifondazione comunista. I voti ottenuti dalla candidata Tilde Pajno non sono tutti voti di rifondazione comunista ma comprendono i consensi di quella più ampia fascia del Paese che da va Partito Democratico all’estrema sinistra e non si riconosce necessariamente in una delle formazioni politiche organizzate. Questo è un altro punto che si tende facilmente a dimenticare o far finta di dimenticare.

Terzo errore. Questo è tutto a carico del consigliere Giacomo Biviano – un uomo d’esperienza politica come lui non doveva lasciare “al caso” la seduta del consiglio comunale. La sua esperienza di capogruppo lo doveva indurre a ragionare sui numeri ed a chiedere, visti i suoi “impegni istituzionali”, al presidente del Consiglio ed ai suoi colleghi di maggioranza di rinviare il punto o a far cadere in aula il numero legale per non rischiare di arrivare ad un voto negativo mentre, superficialmente, ha “girato” la responsabilità ad altri, come interpretare altrimenti le sue frasi:
“Sulla possibilità di rinviare il consiglio credo che questo poteva essere chiesto in aula da un qualsiasi consigliere. E' stato fatto?”
“Ci si è accertati se vi erano le condizioni numeriche affinchè la proposta venisse votata favorevolmente? Qualcuno ha considerato l'ipotesi di chiedere un rinvio vista l'assenza di alcuni consiglieri che avevano firmato la proposta o si erano pronunciati favorevolmente il giorno prima? E' stata fatta una telefonata a questi per capire se sarebbero venuti oppure no, se avessero impegni personali o di altro genere?
domande retoriche che hanno una sola risposta: lui! chi altri? Cosa può addebitare al Presidente del Consiglio che ha votato a favore come la giovane Caccetta.
Adesso che fare?
Non ripetere gli errori, ricominciare da capo.
Un suggerimento: fate un bel gazebo e raccogliete le firme così direte ai consiglieri comunali che hanno votato contro che nel Paese esiste una maturità ed una attenzione diversa da quella espressa da loro.

COME RISPARMIARE ENERGIA ELETTRICA NELLE CASE ,NELL’ILLUMINAZIONE STRADALE E NEGLI EDIFICI PUBBLICI (di Felice Lopes)

Egr. Direttore,
in questi giorni sulla stampa sono apparse alcune notizie preoccupanti come l’aumento dell’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera ( CO2 ) , l’innalzamento della temperatura  ,lo scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento dei mari ( si prevedono picchi di 40 cm entro la fine del secolo ) e due    notizie minori ( rispetto all’altra ) che ho ritenuto altrettanto  interessanti divulgare .
Le due notizie  riguardano :
a)     700 miliardi di incentivi l'anno per promuovere l'utilizzo delle fonti rinnovabili nell'energia termica. sono quelli previsti da uno schema di decreto varato dal governo che prevede anche delle misure per la messa in efficienza energetica degli edifici pubblici. il sistema di incentivi riguarderà soprattutto piccoli interventi domestici e coprirà circa il 40% dell'investimento;
b)    che in Inghilterra si insegna nelle scuole come risparmiare in bolletta.
Queste due importanti  notizie mi hanno  indotto a scrivere questo articolo in modo semplice ed intuitivo affinché serva sia come cultura generale e sia come risparmio energetico  per le famiglie e per gli Enti pubblici .
Partiamo dal concetto di energia e come si genera in Italia. La modalità più diffusa prevede l’uso di idrocarburi e carbone . Le recenti tecnologie puntano sulle fonti rinnovabili che sono (le più comuni ) :energia geotermica (utilizzando il calore prodotto nel sottosuolo ),energia idroelettrica (prodotta dall’acqua che fa girare le turbine ) , energia solare , energia eolica . A titolo informativo , perché poco usata , c’è l’energia marina (prodotta dalle correnti marine che fanno girare le turbine) e l’energia da biogas (bruciando alghe , oli vegetali ecc. ) .
Passiamo ora ai consumi di energia occupandoci in particolare dell’energia elettrica, che è il nostro pane quotidiano e fonte di preoccupazione per il sempre più “ caro bolletta “.
In una famiglia i consumi riguardano principalmente l’illuminazione e l’uso di elettrodomestici ed in minor misura i led quando  rimangono in standby le televisione, i telefoni cordless ecc..
L’illuminazione dipende dal tipo di lampada usata : oggi , ma solo per poco  si usano ancora  le lampade ad incandescenza  , mentre trovano sempre impiego le  lampade al neon, lampade a risparmio energetico e lampade di ultima generazione a led.
Parliamo dei consumi : Il consumo di una lampada dipende dalla potenza espressa in  watt , mentre la scelta dipende  dai watt e dal  tipo di flusso luminoso richiesto . Non meno importante nella scelta è la vita media (la durata) della lampada ed il suo costo .
Prendiamo ad esempio il consumo elettrico annuo di alcune lampade sotto riportate utilizzate per otto ore al giorno  :

                                                                                                           

                                                         Come  si  vede , c’è una notevole differenza  sui consumi annui e , sebbene i costi siano notevolmente differenti tra loro, la lampada al led nel tempo conviene più delle altre per il minor consumo di energia ,la maggiore durata e la migliore resa cromatica . Per quanto attiene le lampade ad incandescenza già da Settembre 2012 l’Unione  Europea le ha messe al bando, per cui il prossimo ricambio verterà tra le lampade a cfl –neon e le lampade al led. Il prezzo al momento è a vantaggio delle prime  ( costo 4/8 euro ) , ma fra non molto anche le lampade a led si troveranno ad un prezzo di poco superiore .   
Passiamo agli elettrodomestici . Questa è la nota dolente .E’ vero che c’è una fascia oraria più conveniente per il loro utilizzo , ma è altrettanto vero che là dove ci sono resistenze (forni, lavastoviglie,lavabiancheria, ferri da stiro ,scaldabagni, tostapane ecc.  ) sono dolori perché il consumo orario è pari alla potenza della resistenza..
Notevolmente diverso è il consumo dei frigoriferi, dei televisori,degli aspirapolvere, delle autoclavi ed in genere di tutti gli elettrodomestici con solo motori da far girare.
Come porvi rimedio . Ecco alcuni consigli  :
a)      In caso di nuovo acquisto controllare la classe  per il risparmio energetico , riportata nel libretto d’uso ,
b)      Adoperare l’elettrodomestico  nella fascia protetta , tutti i giorni dopo le 19,00 , mentre il sabato e la domenica tutto il giorno ;
c)      Nel caso che le finanze lo consentono farsi installare un pannello solare (costo medio per un pannello solare con serbatoio di accumulo da 200 litri euro 2.500 +iva – si tenga conto che c’è un abbattimento del 55% da parte dello Stato in forma rateizzata ) . Potete così disporre di acqua calda per i servizi , per la lavabiancheria e la lavastoviglie , che verranno alimentati dal’impianto . Il risparmio è notevole e si ammortizza l’impianto in tempi brevi. Scelta consigliata ;
d)      Per quelli che anelano al risparmio a tutti i costi se lo possono permettere l’ Enel Green Pawer produce un Kit fotovoltaico , chiavi in mano, pensato per i consumi elettrici di una famiglia,  con incentivi statali per venti anni a partire da 6.900 euro iva esclusa . 
Ed ora passiamo agli Enti pubblici .
Partiamo dalla pubblica illuminazione .                
Il dieci di Ottobre 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato  la Legge di Stabilità per il 2013 – 2015 .
Nell'ambito di questa legge di stabilità il Governo ha dato il via libera al secondo capitolo delle disposizioni per la revisione della spesa pubblica (spending review) , estendendo il principio di razionalizzazione e ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici
Lo scopo è quello di Reingegnerizzare la rete di illuminazione pubblica per tagliare gli sprechi energetici, tutelare l'ambiente e ottenere risparmi economici contenendo così la spesa pubblica.
Con decreto del Presidente del Consiglio, su proposta del ministro dell’Ambiente, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico e del ministro dell’Economia saranno stabiliti  gli  “standard tecnici di tali fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo”. Tra le misure previste figurano lo “spegnimento dell’illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne”; “l’individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento dell’illuminazione, anche combinate fra loro”; “l’individuazione dei tratti di rete viaria o di ambiente, urbano ed extraurbano, ovvero di specifici luoghi ed archi temporali, nei quali, invece, non trovano applicazione” le misure di spegnimento; “l’individuazione delle modalità di ammodernamento degli impianti o dispositivi di illuminazione, in modo da convergere, progressivamente e con sostituzioni tecnologiche, verso obiettivi di maggiore efficienza energetica dei diversi dispositivi di illuminazione”.
Tutto scaturisce  dal fatto che  spesa energetica per la sola illuminazione pubblica ammonta ( secondo una stima del Governo ) ad un  miliardo di euro. A questa cifra poi vanno  aggiunte le spese per la manutenzione del parco apparecchi esistente e la spesa per i continui nuovi impianti che vengono installati anno dopo  anno .
L'Italia è , infatti , tra i paesi più spreconi, seconda sola alla Spagna. Il nostro Paese consuma pro capite più del doppio della Germania e quasi il triplo di Gran Bretagna, Olanda e Irlanda. “Senza riportare tutti al buio, ma semplicemente 'abbassandoci' al livello di nazioni quali la Germania o la Gran Bretagna, possiamo arrivare a risparmiare oltre la metà di quanto attualmente spendiamo, recuperando circa mezzo miliardo di euro ogni anno.
Dopo qualche sconsiderata ilarità della stampa prezzolata , il Decreto Legge è stato  accantonato , si spera non per molto .
Speriamo che il nuovo Governo che nascerà dalle prossime elezioni politiche sia meno ingabbiato dell’attuale  e sia capace di decidere nel rispetto di un programma elettorale approvato dal popolo col consenso dato al partito che lo propone .
La Società Elettrica Liparese , grazie alla lungimiranza ed alla gestione oculata del  titolare Dr. Zagami, utilizza già impianti predisposti per tutta notte e mezza notte ed  inoltre ha già in parte recepito lo spirito della legge di revisione della spesa pubblica , adottando per l’illuminazione urbana di una parte del centro storico di Lipari  lampade a Led .
Per quanto attiene le borgate dell’isola , la cui rete elettrica  è comunale , l’illuminazione stradale è affidata in parte a plafoniere montate su pali in ferro alimentate con lampade da 125 watt a luce miscelata ed in parte a portalampade montate su pali in legno alimentate sia con lampade a luce miscelata che , in minima parte, ad incandescenza .
Nel  merito occorre riconoscere che , in un prossimo  futuro, l’illuminazione pubblica e quella privata sarà a tecnologia  LED .
Si prevede che per l’illuminazione pubblica a Led  entro il 2020  ne verranno installati 17 milioni di unità .
Sempre sul principio del risparmio energetico per la pubblica illuminazione le nostre industrie son già in grado di costruire lampioni solari per l’illuminazione stradale .
La Istar Solar ha già sviluppato , dopo anni di ricerca, un sistema , del tutto autonomo e molto efficiente , che permette di illuminare  con i lampioni solari strade, incroci,parcheggi auto, ecc. ecc. .
La tecnologia prevede una lampada a Led da 18 W , 2000 lumen e 18 lux di flusso luminoso con  una vita media di 60.000 ore .
Occorrono un palo da 6 metri su cui montare il modulo fotovoltaico da 110 Wp ( per installazione centro-sud ) e  due batterie da 80 Ah .
Durante il giorno il modulo fotovoltaico produce energia elettrica che viene immagazzinata nelle batterie .
Dopo il tramonto l’energia viene sfruttata per accendere la lampada a Led .L’accensione al tramonto e lo spegnimento all’alba , avvengono automaticamente attraverso  un interruttore crepuscolare integrato nel regolatore di carica con controllo a microprocessore ..
Per quanto attiene l’illuminazione degli edifici pubblici , dove gli ambienti nelle ore diurne sono costantemente illuminati , si suggerisce l’installazione di pannelli fotovoltaici sui  tetti piani degli edifici , avendo particolare cura alla loro mimetizzazione .
Faccio presente che l’assessorato all’istruzione della Regione Piemonte  ha promosso , nell’ambito delle attività di sensibilizzazione ambientale rivolte al mondo scolastico, la seconda edizione del progetto sperimentale “ il risparmio energetico comincia dalla scuola “ a cui prenderanno parte oltre 1500 studenti .
Questa idea potrebbe essere trasferita anche nelle nostre scuole e potrebbe coniugarsi con l’iniziativa dell’Amministrazione relativa alla partecipazione del nostro Comune al bando per il riconoscimento di “Gioielli d’Italia “ .
Cordialmente.
Ing. Felice Lopes

Avviso pubblico: Giovani per il sociale. Gli obiettivi e come aderire

Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
Obiettivi: Favorire la diffusione della cultura della legalità, dell’inclusione sociale, del rispetto dell’obbligo scolastico, dell’orientamento del mercato del lavoro ai fini del rafforzamento della coesione sociale nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Puglia, Sicilia, Calabria, Campania).
Azioni per conseguire i risultati:
a) Interventi tesi alla diffusione della legalità tra i giovani  attraverso l’impegno civico e la partecipazione attiva nelle problematiche sociali, la cooperazione in attività di sostegno
alle fasce deboli, la promozione di attività che avvicinano i giovani alle Istituzioni;
b) Attività di sostegno alla formazione educativa e didattica, finalizzate al rispetto dell’obbligo scolastico anche nell’ottica del rafforzamento dei legami generazionali, dell’inclusione sociale, delle capacità di apprendimento e delle pari opportunità;
c) Interventi innovativi tesi alla valorizzazione delle culture e delle tradizioni, del dialogo tra identità culturali e religiose; alla diffusione delle nuove tecnologie in ambiti occupazionali,
sociali, culturali; alla promozione della Cittadinanza Europea ed alla conoscenza di opportunità e strumenti offerti dalla Comunità stessa;
d) Attività tese alla valorizzazione del capitale umano di eccellenza in ambito tecnico, scientifico, creativo, che offrano le opportunità di accrescere le conoscenze dei giovani con spiccate attitudini, affinare le loro potenzialità ed impiegarli anche nella trasmissione delle stesse.
Beneficiari: Le azioni progettuali devono avere come beneficiari diretti giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni. Il target di riferimento deve essere ben delineato e definito indicando il numero di giovani su cui si intende agire direttamente ed il contesto sociale di intervento. Nella proposta progettuale devono essere indicati, in modo distinto e definito i beneficiari diretti (cioè quelli coinvolti direttamente nelle attività) ed i beneficiari indiretti (cioè quelli che, pur non coinvolti nelle azioni, saranno influenzati dal loro svolgimento).
Soggetti proponenti:
1) Enti ed associazioni del privato sociale, singoli o associati in ATS (associazione temporanea di scopo);
2) I soggetti capofila dell’ATS sono gli unici responsabili verso l’Amministrazione dell’attuazione del progetto e insieme ai proponenti singoli possono essere:
- Associazioni di promozione sociale;
- Cooperative sociali;
- Organizzazioni di volontariato;
- Organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
- Fondazioni, Enti morali, Enti Ecclesiastici e Associazioni
le cui attività non siano incompatibili con le finalità dell’Avviso;
- Organizzazioni non governative.
Saranno considerati ammissibili i progetti :
►presentati da un organismo il cui consiglio direttivo sia in maggioranza formato da giovani tra i 18 ed i 35 anni ed impieghi almeno il 70% di figure professionali della stessa fascia d’età ;
►presentati da un organismo il cui consiglio direttivo abbia una rappresentanza di giovani tra i 18 ed i  35 anni ed impieghi almeno il 90% di figure professionali della stessa fascia d’età ;
► che prevedano interventi destinati alla diffusione della legalità attraverso l’impegno civico e la cooperazione ; azioni di sostegno alla formazione educativa e didattica, finalizzate al rispetto dell’obbligo scolastico ; progetti innovativi destinate alla diffusione delle nuove tecnologie in ambito occupazionale.
I soggetti proponenti devono essere costituiti in forma di atto pubblico o scrittura privata registrata prima del prima del 31 dicembre 2011 ed avere sede legale e/o operativa in una delle regioni dell’Obiettivo Convergenza (Puglia Calabria, Campania, Sicilia) in cui sono previsti gli interventi progettuali.
La richiesta di cofinanziamento pubblico per ciascun progetto presentato non può essere inferiore ai 100.000,00 euro e non può in ogni caso superare l'importo massimo di 200.000,00 euro.
Il soggetto proponente dovrà prevedere a proprio carico un co-finanziamento pari al 10% del costo totale del progetto
Termine e modalità di partecipazione: Il plico- recante all’esterno la dicitura “Avviso – Giovani per il sociale – Non aprire”  dovrà essere spedito tramite raccomandata con avviso di ricevimento e dovrà pervenire, improrogabilmente, entro il 5 gennaio 2013 all’indirizzo : Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – Via Della Mercede n. 9 – 00187  Roma
Ulteriori info e documentazione da allegare all’istanza :  http://www.gioventu.gov.it/bandi/2012/10/30/bandoservizi.aspx

Sul sito www.asp.messina.it la nuova Carta dei Servizi dell’ASP Messina

Messina, 22/11/2012. La nuova Carta dei Servizi dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, aggiornata al 2012, è consultabile sul sito internetwww.asp.messina.it.
Nata dall’esigenza di fornire una risposta adeguata a una domanda di prestazioni sanitarie divenuta nel tempo sempre più ampia ed articolata perché fondata sulla crescente consapevolezza dei cittadini, la Carta, elaborata dall’U.O. URP & Pubblica Tutela, intende far conoscere agli utenti l’organizzazione e gli impegni dell’Azienda, i servizi erogati e le procedure per accedervi.
“Sfogliando” le sue pagine e seguendo la suddivisione per Distretti in cui si articola l’ASP, è possibile infatti ottenere informazioni su tutte le strutture, territoriali e ospedaliere, presenti nella provincia di Messina.
«Tuttavia, la sua funzione va oltre l’aspetto puramente informativo. – afferma il Commissario Straordinario dell’ASP Messina, dott. Manlio Magistri – Ciò che soprattutto la Carta offre è un’ulteriore opportunità per costruire un rapporto basato sul dialogo e il confronto tra utenti e realtà sanitaria».
La Carta, infatti, costituisce non solo uno strumento utile per far acquisire al cittadino quella conoscenza necessaria perché gli sia garantito il diritto alla scelta e alla partecipazione, ma anche il documento con cui l’Azienda assume nei confronti dello stesso utente un impegno di garanzia di qualità dei propri servizi e un riferimento solido per tutti gli operatori sanitari che devono orientare ogni sforzo per migliorare la qualità delle prestazioni che l’ASP Messina ha l’obbligo civile, prima ancora che giuridico, di offrire.

Il comune di Lipari ha i requisiti per partecipare a "Gioielli d'Italia"? (di Angelo Sidoti)

La Giunta in carica promuove iniziative e aderisce a bandi e sottoscrive protocolli di intesa di vario genere.
Prendiamo ad esempio l'ultima delibera di Giunta del 15/11/2012 n. 92 "Partecipazione al Bando "Gioielli d'Italia Edizione 2012" pubblicata nell'albo pretorio del Comune.
In una discussione sul blog mi sono permesso di definire tale bando una lotteria a premi in quanto le probabilità di vittoria del Comune di Lipari sono esigue per non dire quasi inesistenti. Infatti partecipano al bando tutti i Comuni d'Italia con meno di 60.000 abitanti e di questi solo i primi 20 Comuni selezionati saranno inseriti nel circuito"I Gioielli d'Italia”e saranno protagonisti di una campagna di promozione sul mercato nazionale e internazionale.
Ma che si dice .. Non porre mai limite alla provvidenza. Oppure chi di speranza vive disperato muore.
Come avrete compreso l'argomento è il rilancio del sistema turistico italiano e guarda caso nella riunione di Giunta ancora una volta era assente l'Assessore al ramo oltre che il Sindaco sostituito nella carica dal Sig. Lauria. La delibera di giunta arriva nell'ultima data utile ovvero alla data di scadenza del bando fissata il 15/11/2012 (http://gioielliditalia.cittalia.com/public/decreto.pdf)
Ma stiamo parlando non tanto dei Comuni più belli d’Italia ma di quelli che possono essere un esempio del “buon vivere” italiano, contribuendo ad incrementare le politiche di destagionalizzazione attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, turistico, storico-urbanistico, architettonico ed enogastronomico del sistema delle Autonomie locali italiane, sempre nell’ottica del recupero e del rilancio dell’immagine dell’Italia. In particolare, si intende promuovere l’Italian life style avendo come target il turista italiano e i turisti stranieri desiderosi di approfondire anche gli aspetti meno noti dell’offerta italiana.
Voi configurate il Comune di Lipari nelle caratteristiche sovraesposte?? Io No almeno fino a quando continueremo a ragionare in piccolo senza pensare e programmare un sistema di sviluppo turistico più ampio che investe tutto l'Arcipelago.
Non voglio dilungarmi sull'argomento se no poi vengo rimproverato da alcuni amici. Vi invito, pertanto, a leggere il contenuto del questionario che il Comune doveva compilare in fase di partecipazione alla lotteria a premi.
http://gioielliditalia.cittalia.com/public/manuale_compilazione.pdf
Troverete richiami a: piani particolareggiati, piani di recupero del centro storico, piani del colore del centro storico, presenze di piste ciclabili e di parcheggi decentrati, piano del verde urbano, raccolta differenziata, centri commerciali naturali, presenza di punti informativi turistici, consorzi turistici.. Ma il più bello è alla fine del questionario Parco e Riserve Naturali e Parchi a tema.  Sicuramente il nostro Comune ha applicato tutti questi modelli di "buon vivere" e questi strumenti di tutela del territorio. Naturalmente la mia è una battuta.
Che qualcuno dei Consiglieri chieda alla Giunta informazioni in merito.
Angelo Sidoti

PATTO DELLE ISOLE: UNA OPPORTUNITA' ENERGETICA PER LA SICILIA

BRUXELLES, 22 nov. (SICILIAE) - La Sicilia puo' sperare di recuperare il suo spazio operativo nel quadro del Patto delle Isole, che rappresenta - per le isole europee - il quadro d'insieme del Patto dei Sindaci: i due strumenti attraverso cui le istituzioni europee hanno promosso negli ultimi anni la crescita dell'uso di energia sostenibile.
Di questi argomenti si e' discusso a Bruxelles, alla presenza dei rappresentanti di molte isole europee, nel quadro della seconda conferenza europea del Patto delle Isole.
Cosi' come il Patto dei sindaci, il Patto delle Isole, permette alle amministrazioni di accedere a finanziamenti e a prestiti agevolati per la realizzazione di iniziative che, attraverso la produzione di energia sostenibile, riducano le emissioni di CO2 in atmosfera.
La Sicilia e' - insieme alla Sardegna - il maggior partner del Patto nel Mediterraneo. La Regione ha dichiarato la sua adesione al Patto nell'aprile 2011, nel corso della cerimonia ufficiale di apertura del progetto. Poi, nel novembre successivo l'assessore all'Energia, Giosue' Marino, ha formalmente firmato l'impegno della Sicilia, anche a nome delle amministrazioni comunali delle isole minori.
Entro novembre 2012, la Sicilia e le sue isole avrebbero pero' dovuto presentare il proprio piano per la riduzione delle emissioni di CO2: il primo passo per la selezione delle iniziative finanziabili dalla Commissione e di quelle che invece possono ricevere finanziamenti agevolati dalla Banca europea degli investimenti.
Durante tutte le attivita' preliminari avviate dalla Sicilia insieme ai dirigenti europei, erano stati individuati gli obiettivi strategici su cui operare nella fase di primo impatto.
Per ottimizzare gli sforzi si era pensato di concentrare le azioni intorno alle centrali elettriche e ai dissalatori che producono l'energia e l'acqua potabile necessarie nelle isole minori. Sia le centrali elettriche sia i dissalatori funzionano infatti a gasolio e producono un forte impatto ambientale. Per le iniziative sul territorio regionale, si erano proposti interventi di riconversione degli scarichi ai piu' grossi insediamenti industriali siciliani.
La Sicilia, a causa del lungo periodo di transizione legato alla fine anticipata della legislatura e alle nuove elezioni, non e' riuscita a presentare il suo piano. Tra una settimana il progetto sara' ufficialmente chiuso e potenzialmente le opportunita' di finanziamento saranno perse.
Ma dalla seconda conferenza di Bruxelles arriva la notizia del possibile prolungamento del "Patto" e del suo "rilancio" in chiave europea, in sinergia con il Patto dei Sindaci e un pacchetto di nuove misure che la Commissione sta elaborando e che sono finalizzate soprattutto alla tutela del mare e dell'ambiente.
Le prossime settimane saranno, in questo senso, decisive. E' gia' previsto un calendario di incontri tra i responsabili del Patto delle Isole, la DG Mare e la DG Energia.

“Premio Buone Pratiche Andrea Alesini 2012”: Menzione Speciale per l’ASP Messina

Messina, 22/11/2012. Prestigioso riconoscimento per l’ASP Messina. Lo scorso 15 novembre l’Azienda Sanitaria Provinciale, nel corso di una cerimonia svoltasi a Roma nell’Auditorium del Ministero della Salute, è stata infatti insignita della “Menzione Speciale Presa in Carico” al Premio Alesini 2012 “Buone pratiche per l’umanizzazione delle cure”, promosso dal Tribunale per i Diritti del Malato – Cittadinanzattiva con il contributo di Farmindustria, per il “Progetto ADIR Messina: Le cure del domani per vivere oggi”, il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Respiratoria per pazienti complessi curato dall’Home Care Respiratoria dell’ASP diretta dal dott. Rosario Contiguglia.
Al Premio, assegnato alle pratiche sanitarie di eccellenza presenti sul territorio nazionale, hanno partecipato 120 progetti da tutta Italia, selezionati da una giuria qualificata che ha proclamato tre vincitori e dieci menzionati speciali.
Tra questi ultimi, appunto, “Le cure del domani per vivere oggi” dell’ASP Messina. Al progetto ADIR avviato nel 2006, è stato attribuito tra l’altro il merito, come si legge nelle motivazioni di assegnazione della menzione, di mettere «l’innovazione tecnologica al servizio della persona, aprendosi alle opportunità della telemedicina», di «aver impostato il lavoro sulla multidisciplinarietà, coinvolgendo professionisti socio – sanitari e tecnici» e di offrire importanti opportunità «nella prevenzione delle acuzie e nella riduzione dei ricoveri – in termini numerici e di durata – in favore del miglioramento della qualità della vita».
Il Commissario Straordinario dell’ASP Messina, dott. Manlio Magistri, esprime grande soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dall’Azienda: «La menzione speciale, oltre a essere motivo di grande orgoglio, – afferma – rappresenta senz’altro un input importante che spinge l’ASP Messina a proseguire il suo impegno a favore di una maggiore qualità dei servizi di assistenza domiciliare ».

EOLIANI D’ARGENTINA SUSANNA TESORIERO INCONTRA LA SECONDA GENERAZIONE

COMUNICATO STAMPA DEL CENTRO STUDI
Fervono i preparativi alla Casa D’Italia di Mar del Plata – la federazione costituita dagli italiani in Argentina in collaborazione con U.R.S.A. (Unione Regionale Siciliana Argentina) sta organizzando, la presentazione della seconda opera di Susanna Tesoriero “Emigrazione Eoliana in Argentina” edita dal Centro Studi Eoliano di Lipari.
 L’autrice che ha vissuto da protagonista questa esperienza, torna a Mar del Plata, dopo 40 anni ad incontrare i discendenti di quegli emigrati eoliani e getta cosi un ponte tra le isole e il continente Sudamericano.
Gli italiani d’Argentina infatti, pur essendosi perfettamente integrati nella nuova patria, spesso conquistando posizioni di assoluto rilievo, non hanno mai dimenticato le loro origini e hanno gelosamente conservato le proprie radici specie quando provengono da comunità fiere ed unite come quella eoliana.
La manifestazione avrà luogo giorno 19 dicembre alle ore 18,00 presso i saloni della Casa D’Italia a Mar del Plata.
 Lipari, 22 novembre 2012
                                                                   Centro Studi

Elezioni per il consiglio d'Istituto Lipari II. C'è tempo fino a sabato per le liste

LE ELEZIONI PER IL CONSIGLIO D'ISTITUTO DEL COMPRENSIVO Lipari II (SANTA LUCIA, PIANOCONTE, QUATTROPANI E VULCANO) si svolgeranno fra qualche giorno. Tutti genitori interessati ad iscriversi ad una lista , a fare una lista (da 8 a 20 persone) sono invitati a iscriversi nella sede centrale di SANTA LUCIA prima delle 13 di sabato 24/11. Vi ricordiamo che il consiglio d'Istituto permette a i genitori di partecipare alla vita della scuola, di prendere parte alle decisioni che riguardo i propri figli. 
Per informazioni contattare il 338 88 61 297
Christine Berart

GERMANA’(PDL): NO ALLA RIDUZIONE DEI POSTI LETTO PER ACUTI NELLE STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE. TUTELARE I SICILIANI GARANTENDO L’ASSISTENZA

“Va assolutamente ed immediatamente instaurato un dialogo costruttivo che tenga conto delle esigenze e delle specificità da valutare “caso per caso” visto che non è possibile accettare impassibili il regolamento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera stilato dal ministro della Salute Balduzzi, di concerto con il ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Occorre intervenire ed avviare un’azione incisiva che dovrà necessariamente bilanciare pro e contro e ripristinare l’equilibrio del tavolo delle trattative previsto domani in sede di Conferenza Stato-Regioni. Le strutture private accreditate al Servizio Sanitario nazionale, in base alla programmazione regionale, svolgono compiti complementari e di integrazione all’interno della rete ospedaliera, e sono caratterizzate da un altissimo livello qualitativo, rappresentando da sempre poli di eccellenza delle expertise e delle competenze irrinunciabili sia dal punto di vista delle cure sia dal punto di vista dell’accoglienza e capacità di assistenza del malato. Non può essere adottato un criterio puramente quantitativo assumendo quale parametro il numero di posti letto, nello specifico il decreto prende quale target di riferimento e destinatari dei tagli gli istituti convenzionati sotto gli 80 posti-letto per acuti, non ammettendo deroghe per le strutture cosiddette “miste” (acuti/post-acuzie) le quali, anche se avessero un numero ben superiore a 80 posti letto, sarebbero comunque costrette ad eliminare la quota per acuti qualora questa fosse inferiore agli 80 posti letto, producendo quindi un paradosso poiché non si considera che una struttura, avendo anche posti letto di riabilitazione, oltre a quelli per acuti, è nelle condizioni di poter garantire una risposta assistenziale completa.
E’ indispensabile agire con raziocinio e logica partendo dall’assunto che quantità e qualità non sono sinonimi e non possono essere equiparati, inoltre il decreto essendo troppo invasivo rispetto alla competenza regionale ed in particolare nei confronti di quelle a statuto speciale, configura un’evidente violazione ponendosi in aperto contrasto con le disposizioni contenute nell’art.117 della Costituzione in materia di potestà legislativa. La tutela della salute rappresenta infatti una delle materie di legislazione concorrente di Stato e Regioni, mentre il decreto non si limita a stabilire principi fondamentali o mere linee di indirizzo, ma disponendo dettagliatamente su ogni aspetto, restringe l’ambito di intervento delle regioni che hanno semplicemente il compito di recepirlo, e la previsione di non accreditare le strutture private accreditate che hanno meno di 80 posti letto per acuti, appare del tutto arbitraria e grossolana non essendo suffragata né da motivazioni valide, né da analisi che tengano in considerazione la qualità dei servizi e delle prestazioni erogate.
In Sicilia, le strutture private accreditate con posti letto per acuti, comprese le non associate, sono 55 per un totale di 3.500 posti letto per acuti, e rispetto al totale di 55 sono 16 le strutture che hanno a disposizione un numero pari o superiore a 80 posti letto che rappresenta la soglia minima prevista dal decreto, e da questa breve disamina emerge la logica evidenza che se si dovesse imporre il vincolo del criterio minimo stabilito, 39 strutture su 55 non potranno essere accreditate, e verrebbe quindi sospesa l’attività del 71% delle strutture esistenti per acuti e di conseguenza verrebbero a mancare 1.737 posti letto per acuti ovvero il 50% dei posti letto per acuti esistenti del comparto. Infine, vorrei aggiungere una considerazione conclusiva che scaturisce dalla fattispecie che lo standard regionale è fissato nella proporzione di 3 posti letto per ogni mille abitanti, percentuale più volte richiamata nel decreto che non verrebbe più rispettata se si dovesse procedere alla riduzione di 1.737 posti letto per acuti, che si configurerebbe quindi non solo come un taglio sproporzionato rispetto all’effettiva esigenza di adeguarsi allo standard regionale, per ottemperare al quale basterebbe una riduzione di soli 750 posti letto, ma anche come un’indiscriminata ed inaccettabile diminuzione dei livelli di assistenza garantiti ai cittadini.
La città e la Provincia di Messina ospitano strutture di eccellenza che non possono essere sacrificate sull’altare della riduzione della spesa operata attraverso tagli indiscriminati, ed è per questo che serve un ripensamento ed una riorganizzazione della rete ospedaliera che si fondi però sulla ricerca dell’efficienza e sul rispetto delle specifiche esigenze regionali derivanti dalle realtà territoriali ed epidemiologiche. La Corte dei Conti, a più riprese, ha certificato la dilatazione esponenziale dei costi della Sanità in Sicilia caratterizzata dagli sprechi, dalle carenze ed inefficienze, derivanti dal protrarsi delle logiche clientelari e dell’inesistente capacità di programmazione visto che la Regione Siciliana, per il piano di rientro per la sanità, ha comunque continuato a richiedere l’utilizzo dei Fondi Fas, e oggi pur riconoscendo la necessità di una razionalizzazione della spesa, bisogna contestualmente garantire l’efficacia delle cure e la tutela dei siciliani che purtroppo sempre più spesso sono costretti a  rivolgersi a strutture situate in altre Regioni”. Questa la dichiarazione del deputato messinese del Pdl Nino Germanà.

Per la rubrica "Pausa Caffè "PD di Lipari, una storia da raccontare e leggere" (di Daniele Corrieri)


Qualche mese fa (prima delle elezioni) qualcuno organizzava una riunione del partito e il Segretario non sapeva nulla. Subito dopo aver vinto le elezioni insieme all’UDC, Nuovo Giorno, FLI e Art1, all’interno scoppiava il caso che se fai l’Assessore non puoi fare il Consigliere, sempre all’interno restava e tutt’oggi esiste il problema del primo Eletto Gaetano Orto, per non farsi mancare nulla sul caso Registro delle Unioni Civili non si capisce alcunché essendo che alcuni del partito lamentano che è stata un’iniziativa dei singoli Consiglieri, mentre la Segreteria si dichiara favorevole e addirittura vuole convincere i Consiglieri Comunali che hanno votato no, pertanto noi vorremmo sapere dove stà la verità esclusivamente per un fatto di cronaca politica.
Nel contempo illustri nomi della sinistra si scambiano opinioni di cosa è una protesta studentesca e di come deve essere fatta, se con fischi, con pernacchie, con tamburi o manifesti, tralasciando il fatto che anche se avessimo le migliori scuole, i migliori professori, i migliori sistemi informatici a Lipari e nelle Eolie manca il lavoro sia per i giovani già diplomati sia in prospettiva futura di quelli che si diplomeranno essendo che di programmi a parte quelli della Rai e di Mediaset non si sa nulla. Male che và c’è Sky!
Storicamente la sinistra in genere è dalla parte dei lavoratori e soprattutto partito di lotta per lo sviluppo a prescindere le lotte per i diritti civili che storicamente appartengono a Pannella.
Inviterei tutta la Sinistra Eoliana SEL e PD che anziché discutere del Registro delle Unioni Civili si mettano a discutere e sollecitare un piano di sviluppo per un Unità locale per programmare un piano di sviluppo socio-economico per le nostre isole, ovviamente invitando tutti i Consiglieri Comunali che latitano su questo tema e che gli stessi non diventino complici di questa latitanza.
Oggi il Pd ha un record e la nomina che: Un Assessore PD è stato il primo ad aumentare quasi al massimo le tasse per i cittadini di Lipari e relative frazioni isole comprese, sottolineando che non è stato un suo volere ma fatti contingenti e la decisione di tutti i partiti della maggioranza.
 Adesso è tempo che questo “marchio” venga cancellato augurandomi che i miei suggerimenti possano essere d’aiuto al PD locale  e a tutta la Maggioranza senza dimenticarci della minoranza.
Con l’occasione ricordo al Partito dei lavoratori che il lavoro a Lipari stà diventando come la falce e martello (scomparsi), che la gente ha gravi difficoltà economiche, che sarà un inverno duro e di sacrifici.
Pertanto da qui a breve evitate qualsiasi riunione che riguarda il Registro delle Unioni Civili anche perché spenderemmo dei soldi per Consigli Comunali inutili, quindi pensiamo prima allo sviluppo e al dramma sociale salvo che voi viviate su Marte e non vi accorgete di cosa succede sulla terra e in particolar modo alle Eolie. Tornate sulla terra, anche perché se a breve vi riunite per come annunciato dalla vostra segreteria per le Unioni Civili, rischiate che da Milano vi parta una pernacchia senza precedenti e che magari la gente di Lipari e dintorni vi fischi per assenza di interesse sociale.
Saluto con affetto tutta la sinistra Eoliana ricordando che la prossima volta che intende discutere programmi condivisi (spero dopo i grandi progetti di sviluppo) del registro unioni civili, faccia una conferenza non solo insieme al Presidente Arcigay ma insieme a tutti coloro che sono facenti parte di questa tematica, tipo le coppie di fatto, ecc ecc, anche perché essendo Lipari piena di Chiese il messaggio arriva o è arrivato male.
Daniele Corrieri

Dimensionamento della rete scolastica e le Eolie (di Bartolo Pavone)

Il nuovo Assessore regionale alla Pubblica Istruzione e alla F.P. che il nuovo presidente Crocetta dovrà nominare in tempi brevi, come benvenuto dovrà affrontare un duro ostacolo incombente: dovrà occuparsi del nuovo piano di dimensionamento / razionalizzazione (siamo a oltre la metà di novembre!) a seguito della bocciatura della Corte Costituzione nello scorso 7 giugno 2012 con sentenza n. 147. Nonostante i fatti e i misfatti consumati l’anno scorso, su due punti deliberati, oggi, sono diventati deboli, anzi fallimentari!
Vediamoli in ordine:
Primo punto – Invocando lo Statuto speciale siciliano, l’Assessorato regionale P.I. l’anno scorso ha millantato “potere di dialogo econfronto” con il Miur sulla piena applicazione della Legge n° 6/2000 e si è visto quello che è successo: si sono costruiti – peraltro malamente – piccole strutture scolastiche vantando autonomia fino all’ultimo e però, nei fatti, si sono perdute centinaia di posti di Ds e Dsga nelle scuole con meno 600 alunni.
Adesso che si parla di 900 alunni come tetto per mantenere l’autonomia scolastica non si comprende bene, ovviamente, che intenzioni abbia la Regione Sicilia.
Ne consegue che il prossimo Piano di dimensionamento va definito dando certezza istituzionale alle Istituzioni che nascono e a quelle che saranno riaggregate e/o fuse.
Secondo punto – Tutto il piano di dimensionamento / razionalizzazione siciliano apparentemente è stato costruito al Tavolo tecnico istituito con D.A. a suo tempo, ma in concreto il Piano ha subito più maneggiamenti nella “stanza dei bottoni” sostenendo che si era intervenuto per soddisfare specifiche esigenze territoriali o per aggiustamenti tecnici a seguito di rilievi avanzati da terzi dopo la chiusura dei lavori.
In vista delle prossime grandi manovre regionali sul dimensionamento della rete scolastica siciliana occorre fare chiarezza fin dalle prime battute da parte dei politici e dei tecnici se e quale ruolo abbia il Tavolo tecnico, nel senso che da subito bisognerà chiarire ruoli, prerogative e funzioni dello stesso. Anche perché, saranno 107 le scuole che dovranno essere tagliate. Da 1001 Istituti dovranno scendere a 894. Collaborare o dare consulenza è doverosa; essere bidonati in nome di logiche politiche non condivisibili, non è certamente accettabile. Sono convinto che ne vedremo di bel compreso il piano riguardante il comprensorio isole.
Bartolo Pavone

Auguri a ..Simone, Sandrina, Christian e Paolo

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Simone Tindaro Cullotta, Sandrina Russo, Christian Pittari e Paolo Mondello.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

mercoledì 21 novembre 2012

PD favorevole all'istituzione del registro delle unioni civili. La nota del segretario Cincotta che parla "di grave errore" dei 2 consiglieri Orto e Biviano

Vorrei tranquillizzare quanti attualmente accusano il Partito Democratico sulla questione della mancata presenza in aula dei consiglieri Orto e Biviano in occasione del voto odierno sull’istituzione del registro delle unioni civili.
Il partito democratico è assolutamente favorevole all’istituzione del registro dell’unioni civili, primo scalino per il riconoscimento legislativo delle unioni di fatto (che naturalmente non sono soltanto  quelle tra persone dello stesso sesso).
Il PD ha sempre sostenuto, e la maggior parte delle volte come capofila,  le battaglie civili che questo paese ha dovuto affrontare in questi ultimi anni contro gli attacchi alla dignità degli eoliani, in riferimento alla sanità, ai trasporti, alla legalità ed oltre, e ritengo eccessive  le critiche ricevute in data odierna.
A prova di ciò, e nella speranza che tutti quelli che in questo momento sono indignati diano il proprio contributo, Vi informo che sarà organizzato a Lipari un convegno in cui si parlerà del registro delle unioni civili e delle coppie di fatto dove per primi saranno invitati i consiglieri comunali che hanno votato contro per sensibilizzarli sulla questione. Vi assicuro che inviteremo anche i consiglieri Biviano e Orto che sono assolutamente favorevoli all’istituzione delle unioni civili (tant’è che sono tra i firmatari dell’ordine del giorno per l’istituzione del registro e che ieri hanno argomentato l’intenzione di voto favorevole) ma che oggi hanno commesso un errore grave, anteponendo impegni precedentemente assunti ad una tematica così importante e qualificante per il Partito Democratico e soprattutto per la crescita culturale della società eoliana.
L’istituzione del registro delle unioni civili è un segno di civiltà ed è il primo tassello per dare cittadinanza ai sentimenti di tutti, senza ipocrisie (naturalmente non solo per le unioni gay ma per riconoscere tutte le forme di convivenza more uxorio che per scelta volontaria o per impedimenti di legge non sfociano nel matrimonio).
Quindi la battuta d’arresto di oggi sulla questione assume altro significato, vuol dire perdere oggi, con la consapevolezza che è possibile recuperare,  una partita importante per l’accesso di tanti, e non solo di alcuni, a determinati diritti che, nonostante limitati alla sola, se prevista, regolamentazione comunale, dato il valore puramente simbolico di tale strumento, colloca il nostro paese in una posizione arretrata rispetto alle forti esigenze di eguaglianza che la cittadinanza sente come fondamentali.
 Il segretario del PD Sez. di Lipari
      Giuseppe Cincotta