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mercoledì 21 novembre 2012

PD favorevole all'istituzione del registro delle unioni civili. La nota del segretario Cincotta che parla "di grave errore" dei 2 consiglieri Orto e Biviano

Vorrei tranquillizzare quanti attualmente accusano il Partito Democratico sulla questione della mancata presenza in aula dei consiglieri Orto e Biviano in occasione del voto odierno sull’istituzione del registro delle unioni civili.
Il partito democratico è assolutamente favorevole all’istituzione del registro dell’unioni civili, primo scalino per il riconoscimento legislativo delle unioni di fatto (che naturalmente non sono soltanto  quelle tra persone dello stesso sesso).
Il PD ha sempre sostenuto, e la maggior parte delle volte come capofila,  le battaglie civili che questo paese ha dovuto affrontare in questi ultimi anni contro gli attacchi alla dignità degli eoliani, in riferimento alla sanità, ai trasporti, alla legalità ed oltre, e ritengo eccessive  le critiche ricevute in data odierna.
A prova di ciò, e nella speranza che tutti quelli che in questo momento sono indignati diano il proprio contributo, Vi informo che sarà organizzato a Lipari un convegno in cui si parlerà del registro delle unioni civili e delle coppie di fatto dove per primi saranno invitati i consiglieri comunali che hanno votato contro per sensibilizzarli sulla questione. Vi assicuro che inviteremo anche i consiglieri Biviano e Orto che sono assolutamente favorevoli all’istituzione delle unioni civili (tant’è che sono tra i firmatari dell’ordine del giorno per l’istituzione del registro e che ieri hanno argomentato l’intenzione di voto favorevole) ma che oggi hanno commesso un errore grave, anteponendo impegni precedentemente assunti ad una tematica così importante e qualificante per il Partito Democratico e soprattutto per la crescita culturale della società eoliana.
L’istituzione del registro delle unioni civili è un segno di civiltà ed è il primo tassello per dare cittadinanza ai sentimenti di tutti, senza ipocrisie (naturalmente non solo per le unioni gay ma per riconoscere tutte le forme di convivenza more uxorio che per scelta volontaria o per impedimenti di legge non sfociano nel matrimonio).
Quindi la battuta d’arresto di oggi sulla questione assume altro significato, vuol dire perdere oggi, con la consapevolezza che è possibile recuperare,  una partita importante per l’accesso di tanti, e non solo di alcuni, a determinati diritti che, nonostante limitati alla sola, se prevista, regolamentazione comunale, dato il valore puramente simbolico di tale strumento, colloca il nostro paese in una posizione arretrata rispetto alle forti esigenze di eguaglianza che la cittadinanza sente come fondamentali.
 Il segretario del PD Sez. di Lipari
      Giuseppe Cincotta

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