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martedì 15 gennaio 2013

Suonnu e realtà (ricordo dello tsunami 2002) di Giovanni Giardina


                                               Ddu  juornu  di  manciari  avìa  finutu
                                              ca  subbitu  mi  visti  appisuliatu
                                              un  ticchiu  i  suli  d’intra  avìa  trasùtu
                                              m’avìa  appena,  appena,  cummigghiàtu.

                                              Ma  mancu  passò  vu  giuru  un  quartu  d’ura
                                              ca  mi  sintìu  chiamàri  cu  primùra,
                                              n’ta  strata  si  sintianu  li  strigghi
                                              e cacchi  d’unu  già  fascìa  sbrivigghi.

                                              Sintìa  un va’ e vieni di  sirena
                                              ca  si  ci  piensu,  ancòra a testa  mi sona.
                                               iò  subbitu  pinsaiu  all’uspitali,
                                              “Madonna ,  cacchi  d’unu  stasci  mali ! “

                                              Ma  quannu  fora  visti  tuttu  ddu  ‘mbruogghiu
                                               e  i  piscaturi  già fora  tri  migghia,
                                               mi  dissi:  prima  vaiu  a  uardàri  a  mari,
                                               e  poi  decidu  chiddu  c’haiu  a  fari.

                                               A  corpu  iò  u mari ‘un  visti  cchiù,
                                               nun  ebbi  mancu  u  tiempu  di  uardàri,
                                               ca  na  muntagna  i  mari  vidìa  arrivàri.
                                             “Chistu  nun  è  sciroccu ,  mancu  gricàli,
                                               è  tiempu  ca  sta  vota  fasci  mali “.

                                               Scappàiu  di  cursa  p’avvisàri  a  genti,
                                               di  ‘nta  marina  curta  o  Portinenti.

                                                Cchiù  iddu, ora  si  purtàva  avanti,
                                                cchiù  a  mmia  mi  strincianu  li  denti,
                                                mentri  già  l’onna  si  sbattìa  ‘nte  scuogghi,
                                                i  varchi  già  rumpianu  l’ormeggi.

                                                Chi  machini  ‘nte  strati  un  parapigghia,
                                                 lu  scopu  era  sarvàri  la  famigghia,


                                                 Ma  pi  furtuna  tuttu  avìa  finùtu
                                                 pirchì  du  suonnu  mia , m’avìa  svigghiatu
                                                 ristaru  ‘nte  strati  sulu  i  curtigghia,
                                                 pi  ddu  scappàri  cumu  li  cunigghia.

                                                ‘Nta  stu  paisi  nun  si  fá  cchiù  nenti
                                                  mancu  si  tu , cu  tutta  a  vusci  canti,
                                                  lottamu  pi  manciàri,  du  filúna,
                                                  mentri  e  tó  spaddi   iddi…….,
                                                  continuanu  a  futtirisi i  miliuna !

"Spettacolare" foto dall'alto dello Stromboli "fumante"

Stromboli "chi è ?" Il geologo Petrucci ne parla con Scarlato dell'INGV

pscarlato.jpg

Il geologo Giampiero Petrucci ne parla con Piergiorgio Scarlato, Primo Ricercatore dell’INGV, Responsabile dei Laboratori di Geofisica e Vulcanologia dell’INGV di Roma e membro del Comitato Operativo Nazionale Protezione Civile.
Dott. Scarlato, che tipo di vulcano è lo Stromboli?
Un vulcano la cui attività è ben nota e talmente caratteristica da essere presa come riferimento a livello mondiale. Si definisce infatti stromboliana l’attività con emissione intermittente di lava di tipo basaltico intervallata ad esplosioni di energia in genere debole, della durata da pochi minuti a qualche decina di minuti
Quale è la caratteristica essenziale di queste esplosioni?
Che non sono costanti, nel tempo e nell’energia. La loro intensità dipende dal contenuto in acqua e dalle modalità di risalita del magma. Quando il tempo di risalita è particolarmente veloce, l’acqua in soluzione all’interno del magma non riesce a “volare via” e vescicola cioè fa delle bolle. Il magma allora arriva in superficie con maggiore velocità ed energia, si frammenta ed i gas presenti, acqua compresa, provocano esplosioni più forti
Esiste una statistica sulle volte in cui questa energia esplosiva aumenta in un arco di tempo?
Una statistica vera e propria, per quello che può valere in un simile contesto, non esiste. Diciamo che un paio di volte all’anno l’attività è più energica. Più raramente, ogni 4-5 anni circa, le esplosioni raggiungono un livello ancora più forte, da noi definito “parossisma”, in cui sulla Sciara del Fuoco e fino al livello del mare possono cadere anche blocchi di roccia più grandi come accaduto nel 2003 e nel 2007. Ma per il momento adesso non è questo il caso che stiamo osservando in questi giorni
Ecco, appunto, adesso quale è la situazione?
Direi che per il momento si tratta di un’eruzione abbastanza normale, niente di particolare. Abbiamo una certa rialimentazione dal basso del condotto vulcanico ed un innalzamento del magma che tracima dal cratere, con esplosioni di energia limitata. Normale attività stromboliana che si accompagna a colate di lava lungo la Sciara del Fuoco
E le colonne di ceneri che si sono alzate più volte nel corso degli ultimi due giorni?
Anche queste rientrano nella normalità. Queste colonne si alzano essenzialmente per due motivi principali: o derivano direttamente dal magma che viene frammentato in piccole particelle nelle esplosioni oppure sono conseguenti al rotolamento dei blocchi lungo la Sciara del Fuoco. Se i blocchi e la lava arrivano in mare, si genera vapore e dunque ulteriori fumo e ceneri. Al momento è difficile stabilire quale di questi due fenomeni sia preponderante, probabilmente quello legato allo scivolamento dei blocchi
In base alla storia ed alla vostra esperienza si possono fare ipotesi sull’evolversi di questa eruzione?
No, direi che è molto difficile se non impossibile. Conosciamo bene lo Stromboli ma non è possibile sbilanciarsi nelle previsioni. Sappiamo che in passato ha generato morte e distruzione, come nel 1930 quando si verificò pure un piccolo tsunami, fenomeno ripetuto alla fine del 2002 a seguito di una frana sulla Sciara del Fuoco. Ma non è possibile prevedere cosa accadrà. Non è stimabile neppure la durata dell’eruzione perché è sempre molto variabile: nel 2002-2003 le colate laviche andarono avanti per 6-7 mesi, nel 2007 durarono una ventina di giorni. Queste situazioni sono sempre estremamente variabili. Prendiamo ad esempio questa stessa eruzione: non è iniziata adesso ma già a Natale si poteva notare un trabocco di lava che adesso è aumentato. Nessuno però può dire con certezza quando finirà
Credit: INGV
Ma possiamo controllare cosa accade in qualsiasi momento. Vero?
Sì. Lo Stromboli probabilmente è il vulcano che possiede il miglior monitoraggio al mondo. Nonostante la crisi, che abbiamo sentito anche noi, lavorano in tempo reale decine di strumenti: telecamere, stazioni sismiche, rilevatori geochimici, sensori per la valutazione delle deformazioni e quant’altro serve per garantire un’osservazione costante e continua
Dunque la popolazione può stare tranquilla. Tutto è sotto controllo?
Al momento sì, nessun allarmismo. Noi siamo più che preparati. Stiamo pensando proprio in queste ore, in via precauzionale, di organizzare a Stromboli un presidio stabile, sia con personale dell’INGV che della Protezione Civile, in modo da rafforzare il monitoraggio con altro personale sul posto in questo momento di variazione dello stile eruttivo del vulcano. Siamo ora in una fase di approccio e di valutazione dei fenomeni in corso, ma ben pronti, come sempre, ad affrontare situazioni di emergenza

Suggerimenti? Spazio ai lettori! Oggi: Cani, escrementi e multe

Prende il via oggi questa rubrica vogliamo provare a coinvolgere i cittadini. Un coinvolgimento attivo su ciò che riguarda, interessa le nostre isole. 
Tramite la mail s.sarpi@libero.it potete indicarci i temi su cui gradireste maggiori informazioni ed approfondimenti dalla pubblicazione  e/o da altri Enti , segnalare argomenti e/o problematiche.  
Pillole di civismo e consigli ai nostri Amministratori e ai Cittadini ,per migliorare la gestione della cosa pubblica e la qualità della vita.
Lo scopo è quello della partecipazione cosciente e costruttiva del cittadino che intravede la possibilità di contribuire per il miglioramento e la creazione di una società più virtuosa,i cui risultati e benefici,si rifletterebbero su tutti.
Il nostro obiettivo è di girare il tutto a chi di competenza per trovare una soluzione e/o risolvere la problematica.
L'argomento di oggi: 
Visto che quotidianamente assistiamo al vagabondare dei cani liberi per le vie di Lipari,visto che quotidianamente le strade e i marciapiedi di Lipari vengono sporcate dagli escrementi di questi cani, visto che ,ad un controllo più attento da parte dei Vigili si potrebbe risalire ai proprietari di questi cani, visto che esiste una Ordinanza Comunale in proposito, Invito gli organi Comunali a far rispettare questa ordinanza,ottenendo il doppio scopo di:
rendere presentabili al cittadino e agli ospiti estivi le strade e i marciapiedi e finanziare le scarne casse Comunali.
*Simpaticamente Lipari

*Come nostra consuetudine accettiamo mail firmate e con recapito telefonico per accertare se la persona che ci scrive realmente esiste. Poi, come in questo caso, una volta accertata l'esistenza  e il reale nome di chi scrive possiamo anche pubblicare il suggerimento con lo pseudonimo.

Motorini, arriva la nuova patente

Stop ai corsi di guida nei licei, regole più severe e sanzioni più gravi. Arriva il nuovo patentito per i motorini. Il tutto in conformità con le disposizioni che arrivano direttamente dall'Unione Europea. Dal 19 gennaio sulle due ruote bisognerà stare più attenti. Regole più severe per i mezzi di grossa cilindrata. Chi è in possesso del vecchio patentino non ne dovrà richiedere uno nuovo.
Per guidare le moto più potenti senza alcuna restrizione, occorrerà aver compiuto 21 anni: non basta più, dunque, la maggiore età per conseguire la patente A. Non solo: serviranno anche due anni di pratica con una patente di tipo A2 e aver superato un esame di pratica. Senza pratica su strada, invece, bisognerà aspettare addirittura il compimento dei 24 anni.
Stretta durissima anche per i guidatori di ciclomotori e minicar. Dovranno conseguire una patente a tutti gli effetti, la AM, che sostituirà il vecchio patentino. Le novità entreranno in vigore il 19 gennaio, compresa la possibilità, per chi ha ancora il vecchio patentino, di vedersi togliere punti in caso di infrazioni. 
Per quanto riguarda le sanzioni, se la violazione è grave si rischia addirittura la sospensione della licenza, esattamente come per gli altri automobilisti. Restano esentati i conducenti con meno di 18 anni.
Un'altra novità è la soppressione dei corsi di guida nei licei, possibilità che oggi era più economica rispetto alle tariffe delle autoscuole. Tra le sorprese più rilevanti le doppie sanzioni per tutti. Dal giorno di entrata in vigore del decreto i ragazzi al volante di queste due categorie di veicoli (ciclomotori e minicar) subiranno il prelievo di un punteggio doppio se posseggono il Cig o la patente AM da meno di tre anni.
Chi è in possesso del vecchio patentino, non dovrà richiedere la nuova patente né sostenere ulteriori esami. Sostituiranno l’attuale certificato solo quando arriverà la naturale scadenza o lo dovessero smarrire. Ai nuovi ciclomotoristi verrà invece consegnato il documento indicato dal decreto del 24 dicembre.

15 nuove categorie e multe più salate. Arriva la nuova patente

Da sabato 19 gennaio 2013 entrano in vigore nuove categorie e nuove regole per ottenere la patente. I cambiamenti riguardano le sanzioni, che saranno più forti, e la classificazione dei veicoli con l'introduzione di 15 nuove categorie tra cui quella per ciclomotori e micro-car (categoria AM). Poi diversi criteri di revisione e sospensione della patente, oltre a modifiche dell'esame di idoneità

Niente più tagliandi adesivi in caso di cambio di residenza o rinnovo del documento. Si moltiplicano anche i casi sanzionati come illeciti penali: per chi verrà beccato a guidare senza licenza ci sarà una sospensione e una sanzione amministrativa di 4mila euro. 


Da sabato 19 gennaio 2013 entreranno in vigore nuove categorie e nuove regole per ottenere la patente. Chi ha una licenza di guida rilasciata entro il 18 gennaio 2013 potrà continuare a guidare i veicoli per i quali è autorizzato.
I cambiamenti sono stati inseriti per adeguarsi alle richieste dell’Unione Europea. Le novità riguardano le sanzioni, che saranno più forti e la classificazione dei veicoli che prevede l'introduzione di 15 nuove categorie tra cui quella per ciclomotori e micro-car (categoria AM). Poi  diversi criteri di revisione e sospensione della patente, oltre a modifiche dell'  esame di idoneità
Le scuole non organizzeranno più corsi per il patentino. Niente più tagliandi adesivi in caso di cambio di residenza o rinnovo del documento: verranno ristampati. Il nuovo modello avrà maggiori caratteristiche di sicurezza e potrà contenere un microchip.
Si moltiplicano i casi sanzionati come illeciti penali: per chi verrà beccato a guidare senza patente ci sarà una sospensione e una sanzione amministrativa di 4mila euro. In caso di violazione con patente estera c’è l’interdizione o la revoca del diritto di guidare.
Ecco nel dettaglio le nuove categorie:
La nuova AM sostituisce il vecchio Certificato di idoneità alla guida, introdotto nel 2003. Gli esami diventano uguali a quelli per la patente A e, soprattutto, diventano applicabili le decurtazioni dei punti. L’età minima è 14 anni Con patente AM si potrà guidare:
1) ciclomotori a due ruote (categoria L1e) con velocità massima non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna, oppure la cui potenza massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici;
2) veicoli a tre ruote (categoria L2e) aventi una velocità massima non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³, se ad accensione comandata, oppure la cui potenza massima è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna e per i motori elettrici;
3) quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg (categoria L6e), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, la cui velocità massima è inferiore o uguale a 45 km/h e la cui cilindrata è inferiore o pari a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata; o la cui potenza massima è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna e per quelli elettrici;
La patente A1 resta conseguibile a 16 anni. Questi i veicoli che si possono guidare:
1) motocicli di cilindrata massima di 125 cm³, di potenza massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg;
2) tricicli di potenza non superiore a 15 kW; - A2: motocicli di potenza non superiore a 35 kW, con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e che non siano derivati da una versione che sviluppa oltre il doppio della potenza massima;
A 20 anni si potrà ottenere la patente A, ma solo se si ha già la A2 da almeno due anni. Il veicoli autorizzati con patente A sono:
 1) motocicli senza carrozzetta (categoria L3e) o con carrozzetta (categoria L4e), muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima superiore a 45 km/h;
2) tricicli di potenza superiore a 15 kW. Servirà la B1 per: quadricicli la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 400 kg (categoria L7e) (550 kg per i veicoli destinati al trasporto di merci), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, e la cui potenza massima è inferiore o uguale a 15 kW. Tali veicoli sono considerati come tricicli.
La patente B, autorizza alla guida di autoveicoli la cui massa non supera i 3500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto persone, oltre al conducente. Ai veicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio avente una massa non superiore a 750 kg.
Può essere agganciato anche un rimorchio la cui massa superi i 750 kg, purché la massa complessiva non superi i 4250 kg. Qualora tale combinazione superi i 3500 kg, è richiesto il superamento di una prova di capacità e comportamento su veicolo specifico. In caso di esito positivo, si ottiene il rilascio di una patente di guida munita di apposito codice comunitario, che attesta l’idoneità a condurre tali complessi di veicoli.
Con la BE si possono guidare complessi di veicoli composti da una motrice della categoria B e da un rimorchio o semirimorchio: questi ultimi devono avere massa non superiore a 3500 kg.
Novità anche sul fronte dei mezzi pesanti, debuttano le patenti C1 e D1. La C1 serve per: autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D, di massa compresa tra i 3500 kg e i 7500 kg, progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa non sia superiore a 750 kg. C1E:
1) complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria C1 e di un rimorchio o di un semirimorchio di massa superiore ai 750 kg, sempre che la massa del complesso non superi i 12000 kg;
2) complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria B e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa autorizzata è superiore a 3500 kg, sempre che la massa del complesso non superi i 12000 kg.
C: autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D la cui massa massima è superiore a 3500 kg, progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio di massa non superiore a 750 kg;
CE: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata superi 750 kg; D1: autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di non più di 16 persone, oltre al conducente, e aventi una lunghezza massima di 8 metri; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio di massa non superiore a 750 kg;
D1E: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio la cui massa massima è superiore a 750 kg; D: autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di più di otto persone, oltre al conducente; a tali autoveicoli può essere agganciato un rimorchio la cui massa non superi i 750 kg;
DE: complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio la cui massa massima supera 750 kg.

Auguri a....Francesco

Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Francesco Tarantelli e Francesco Trio
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

Stromboli. Dopodomani riunione informativa

Dopodomani si terrà a Stromboli una riunione informativa con la popolazione sullo stato dell'attività vulcanica. Vi parteciperanno il sindaco Giorgianni, esperti della Protezione civile e vulcanologi

Sospeso dal CGA il calendario venatorio siciliano

Confermata la sospensione del calendario venatorio siciliano 20012-2013. Lo ha deciso il Consiglio di giustizia amministrativa che in Sicilia è organo d'appello del Tar. Il calendario, varato dal precedente assessore regionale all'agricoltura Francesco Aiello, era stato impugnato dalle associazioni ambientaliste perché, sostenevano, ammette la caccia nei siti di importanza comunitaria senza la preventiva valutazione di incidenza ambientale e senza altri pareri di organismi di protezione della fauna. (ANSA)

lunedì 14 gennaio 2013

Stromboli. Il comunicato ufficiale della Protezione Civile


Riceviamo dal presidente della Circoscrizione di Stromboli il comunicato ufficiale emesso dalla Protezione Civile
Il Dipartimento della Protezione Civile continua a seguire con attenzione l'evoluzione dei fenomeni registrati dalle reti dei Centri di Competenza - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Università di Firenze - negli ultimi giorni sul vulcano Stromboli. Il 10 gennaio il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso un avviso di criticità elevata, tuttora vigente, a seguito di un trabocco lavico, di fenomeni di rotolamento di blocchi incandescenti osservati lungo la Sciara del Fuoco e di un progressivo aumento dell’attività vulcanica ai crateri sommitali.
A partire dalle prime ore di questa mattina, 14 gennaio, il trabocco lavico, già osservato nei giorni scorsi, e intensificatosi durante la notte del 13 gennaio, ha dato origine ad un ulteriore flusso lavico, che scorre in direzione nord-est lungo la Sciara del Fuoco. L’intensa attività vulcanica, la notevole frammentazione dell’orlo del cratere di nord-est e la colata di lava, rendono probabile il verificarsi di nuovi rotolamenti di materiale lungo il versante.
Sull’isola sono presenti dal 13 gennaio tecnici di protezione civile, tra cui un rappresentante del Dipartimento, con il compito di verificare, insieme al personale dei Centri di Competenza presenti sul territorio, lo stato di attività del vulcano.
Stato di attività. Nella giornata del 12 gennaio è stato registrato un forte aumento del tremore vulcanico, a cui è seguita una spiccata deformazione del suolo nella parte sommitale del vulcano Stromboli. In particolare, da un’attenta analisi si è osservato che questo fenomeno sembrerebbe imputabile al parziale franamento di una porzione dell’orlo del Cratere di nord-est, che ha prodotto il distacco e il rotolamento di materiale caldo lungo la Sciara del Fuoco fino al mare. Questo ha provocato il sollevamento di grosse nubi di ceneri e vapore.
Nella mattinata del 13 gennaio è stato effettuato un sorvolo, nel corso del quale sono state fatte riprese con la telecamera termica dai tecnici dell'Ingv, per evidenziare l’eventuale presenza di fratture di nuova formazione sul versante della Sciara del Fuoco. Al sorvolo, è seguito un sopralluogo in area sommitale che ha permesso di osservare che l’attività vulcanica seppur intensa si mantiene stazionaria.
Il Centro Funzionale Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell’attività di presidio, sia attraverso i Centri di Competenza (Ingv e Università di Firenze), che attraverso proprio personale presente sull’isola. Nonostante la costante attività di monitoraggio, lo Stromboli è caraterizzato da attività continua e persistente che può dar luogo a variazioni repentine non prevedibili.

Incontri di componenti e le strutture operative locali. Per fare un punto sulla situazione in atto, si è svolta stamattina una riunione presso la Prefettura di Messina a cui hanno partecipato rappresentanti del Comune di Lipari e della Regione Siciliana. Parallellamente, si è tenuto anche un incontro operativo sull’isola per illustrare lo stato di attività del vulcano e valutare le iniziative di prevenzione da adottare, cui hanno preso parte, oltre al personale del Dipartimento, i rappresentanti dell’arma dei Carabinieri, il Presidente della Circoscrizione, le guide vulcanologiche e i ricercatori dei Centri di Competenza.
Si ricorda, infine, che dal 31 dicembre 2012 è scaduto lo stato di emergenza che attribuiva al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, in veste di Commissario delegato del Governo, gli strumenti necessari per fronteggiare i danni causati dagli effetti indotti dai fenomeni vulcanici nell'isola di Stromboli. Di conseguenza, le amministrazioni ordinariamente competenti sul territorio sono subentrate nella gestione di queste attività.

"Pausa Caffè". Rubrica di Daniele Corrieri ".....prima di fare la fine di Atlandide"


Caffè ristretto da stare svegli prima che faccia la fine di Atlantide.
 Mi complimento col Direttore per l’iniziativa di raccogliere le idee dei cittadini e girarli ai nostri amministratori.
 Spero e mi auguro che arrivino suggerimenti di sviluppo economico locale e incoming, senza queste due ricette fondamentali la nostra isola sprofonda come “Atlantide”.
 Invito i lettori oltre a segnalare ogni tipo di idea di inviare centinaia di segnalazioni e lettere per un turismo migliore, idee per il sociale locale e come far arrivare i turisti da marzo a ottobre.
 Ci sono mille ricette, prendetene un bel mucchio, magari una la prendono in considerazione, cosi possiamo dire che si parte da qualcosa, anche perché oggi di questi temi negli ultimi sei mesi non si trova traccia e qualcosa è meglio che niente.
Complimenti per l’iniziativa Caritas, ma era meglio che questa notizia non si leggesse mai.
Spero che al più presto la Caritas vada via da Lipari perché Lipari alzerà la testa prima onde evitare che la perda
Complimenti ancora al mio Direttore
Daniele Corrieri

Con il MoVimento 5 stelle siamo tutti deputati (di Francesco Finocchiaro)

Comunicato
Le commissioni Parallele dei cittadini siciliani
I 15 Cittadini del M5S all’ARS, alla stessa stregua di tutti gli altri deputati, fanno parte delle Commissioni legislative permanenti, istituite presso l’Assemblea Regionale Siciliana, nelle quali si concretizza gran parte dell’attività istituzionale.
Con lo scopo di dare un valido supporto al lavoro dei Cittadini all’ARS è stato deciso di creare delle omonime Commissioni parallele costituite da cittadini esperti e competenti che si raccordano con i gruppi del MoVimento 5 Stelle distribuiti sul territorio siciliano.
L’obiettivo delle Commissioni parallele è duplice:
1. creare dei canali di raccolta delle proposte e delle istanze provenienti dalla società civile;
2. convogliare competenze e professionalità che supportino concretamente i nostri deputati nello svolgimento della loro attività all’interno del Parlamento regionale.
Potete mettere a disposizione le vostre competenze e professionalità, in modo gratuito e volontario, compilando il modulo (http://www.sicilia5stelle.it/commissioni-parallele/) presente sul sito sicilia5stelle.it oppure rivolgendovi al Gruppo locale del vostro comune.
Se siete interessati e desiderate maggiori informazioni contattateci pure alla mail : m5stellelipari@hotmail.com
Con il MoVimento 5 Stelle siamo tutti deputati.
Francesco Finocchiaro

LOMBARDO-STORY: VITA, MIRACOLI E........

Salvatore Parlagreco -
Raffaele Lombardo ha riconsegnato il Partito dei Siciliani a Silvio Berlusconi, l’uomo chiave dell’asse del nord, capo del governo “a trazione padana” che ha insolentito, oltre che impoverito, il Mezzogiorno d’Italia e la Sicilia.  Il Partito dei siciliani,  autonomista e territoriale, creato dall’ex presidente della Regione, sarà alleato, con il Grande Sud, alla Lega Nord. Un incaprettamento volontario.
“Non avevamo scelta”, ha spiegato Lombardo, ci hanno sbattuto la porta in faccia.
E’ vero?
Sì, è andata proprio così, ma questo non spiega “la dazione” di schede nell’urna al leghismo post-bossiano che proclama, come condizione della propria alleanza, l’impegno a spendere nel proprio territorio, la Lombardia, due terzi delle risorse pubbliche. Una idiozia, oltre che una infamia, un esemplare testimonianza di egoismo e di provincialismo insultante. Accettata con mente serena da altri autorevoli siciliani, come Angelino Alfano, Renato Schifani, Gianfranco Miccichè, Stefania Prestigiacomo, tanto per citare i big.
La porta in faccia, dunque. E’ prevalsa nel centrosinistra una priorità: liberarsi, definitivamente, dell’ingombrante Lombardo, e soprattutto dei suoi amici “trasversali”, presenti anche nel Pd, piuttosto che la vittoria su Silvio Berlusconi in terra di Sicilia.
Perché è andata così?
I nuovi equilibri di potere, spiegano in tanti. La miopia dei politici nostra, accusano taluni. Una resa dei conti, sospettano in molti. Una gran cazzata, che farà vincere Berlusconi, sussurra, disperato, chi sta fuori dal coro.
Noi vorremmo affrontare l’episodio partendo dal contesto, come avrebbe fatto Leonardo Sciascia. Per capire più che per giudicare, il fenomeno-Lombardo. L’uomo più potente, e più inviso (nei circoli che contano) di tutti i tempi nell’Isola.
L’idea che tutti i guai del mondo, o larga parte di essi, possano essere addebitati a qualcosa o a qualcuno, e che basti quindi liberarsi di qualcuno o qualcosa per salvarsi, è nata con l’uomo. E’ stata alimentata dall’istinto di sopravvivenza, dallo scaltro calcolo, dal possesso della verità.
L’idea che tutti i guai della Sicilia comincino e finiscano con Raffaele Lombardo e pochi intimisi è consolidata quando l’altro simbolo del male – Totò Cuffaro – è stato assicurato alla giustizia e, ha conquistato la sua consacrazione giorno dopo giorno, allorché l’ex governatore è riuscito a spogliarsi del suo odore sulfureo mostrando a “a coloro che stanno dalla parte giusta”, di di essere un detenuto modello, rispettoso della legge e dei verdetti dei giudici. Niente soddisfa di più il palato di coloro che stanno dalla parte giusta.
Emergendo dalle sue colpe con un comportamento remissivo e consapevolmente penitente, Totò Cuffaro rischiava però di lasciare orfani del Nemico i siciliani per bene; così si è provveduto – per carità nessuna congiura, complotto, trattativa ecc – a designare Raffaele Lombardo come epigono del cuffarismo che, come affermò lucidamente Gianfranco Miccichè, sarebbe nato prima di colui che gli ha regalato il nome, essendo pratica comune nell’Isola, la clientela e le cattive frequentazioni.
Se le cose stanno così, ma può darsi che stiano diversamente, dovremmo supporre che Raffaele Lombardo sia nient’altro che il capro espiatorio e perciò, inequivocabilemente, innocente. Male che vada, meritevole di indulgenza, come riparazione all’ingiusto cumulo di colpe che i siciliani per bene – soprattutto i politici per bene – gli assegnano per allontanare da sé il sospetto di complicità.
Troppo comodo, sorry. Raffaele Lombardo non merita l’aureola, ha la legittima rappresentanza di una Sicilia politica che ha fatto di sè – della propria intelligenza, dei propri valori, delle proprie attitudini ed abilità – carne da macello. Avrebbe potuto fare la fortuna della Sicilia ed invece è avvenuto il contrario, bruciando scelte, gesti e meriti (ambiente, energia, rifiuti ecc).
Un esempio, il più banale. Facendo un passo indietro – dimissioni e ritiro dalla politica – aveva salvato la propria immagine, candidando i figlio e rimanendo il dominus del nuovo partito, il Pds, ormai abbandonato dai suoi uomini forti (Leanza, Pistorio, Musotto ecc), ha azzerato i meriti (se diamo uno sguardo alle liste per le politiche troviamo altri figli-candidati al seggio parlamentare, ma l’ex governatore non può aspirare all’indulgenza, è ancora sulla scena).
Raffaele Lombardo non è un alieno, altro da noi, ma il simbolo della nostra decadenza culturale, del pensiero debole, della devastante condizione di degrado politico in cui è ridotta l’Isola.
Tutti colpevoli, dunque? E’ la società che ha creato il disastro, come si pensava trenta anni fa? Nemmeno per sogno: le responsabilità ci sono. Hanno nomi e cognomi, sono individuali e non collettive.
Se potessimo assistere alla sfilata – su una ideale passerella, come usava il varietà – dei personaggi che hanno fatto la complicata storia politica ed istituzionale della Sicilia, dal dopoguerra ad oggi – ci accorgeremmo con stupore che Raffaele Lombardo non godrebbe di quell’attenzione che oggi gli viene concessa. Magari la platea si spellerebbe le mani per plaudire, invece che insolentire, sia lui che gli altri suoi eroi. Chi lo sa?
Avendole voluti, scelti, tenuti in piede con il proprio voto, come farebbero a mostrare il cappio senza sentirsi stringere il collo?
La Lombardo story, in definitiva, è la Sicilia-story. E’ anche un alibi assolutorio, una ciambella di salvataggio. E il suo protagonista, l’ineffabile Raffaele, la cifra della nostra follia collettiva. Come la definereste la scelta di affidare a Tremonti, al Cavaliere e a Maroni-Bossi il futuro dell’autonomia siciliana?

DA MILAZZO IN ATTESA DI PARTORIRE: Barbara Gallo e Tiziana De Luca


NO PUNTO NASCITA LIPARI….NO PARTI!!! 
Abbiamo letto con attenzione la proposta del Presidente Crocetta riguardo il bonus di 3.000 €., ma riteniamo che tale soluzione sia una sconfitta per tutta la comunità delle Isole minori siciliane, trattate alla stregua di altri territori che non vivono le problematiche legate al mare ed all’insularità.
 In occasione della sua venuta a Lipari in campagna elettorale, il presidente Crocetta era stato ben informato della situazione del punto nascita ed aveva ricevuto in consegna una corposa petizione popolare in cui chiedevamo il ritiro del ricorso al CGA ed il relativo mantenimento del punto nascita di Lipari alla luce della nota sentenza del TAR che aveva accolto il primo ricorso presentato dal Comune di Lipari, avverso il decreto assessoriale di Russo. 
Piuttosto che dare alle famiglie un contributo economico, bene farebbe il presidente della Regione a valutare tutte le proposte che nel tempo sono state avanzate, come ad esempio la turnazione dei medici a garanzia delle mamme e dei nascituri ed il miglioramento dei servizi, proposte atte ad assicurare una continuità del servizio sanitario nel rispetto dell’uguaglianza di tutti i cittadini (anche quelli delle Isole Eolie!!).
 E’ vergognoso che siano state spese ingenti somme per l’ampliamento della struttura ospedaliera, ed in particolare per i nuovi locali ed attrezzature della sala travaglio e della sala parto in convergenza con l’obiettivo e le azioni di chiusura del punto nascita di Lipari.
 E’ assurdo inoltre mantenere un così cospicuo personale che può svolgere solo funzioni ambulatoriali e che, seguendo il percorso della gravidanza per tutti i nove mesi, invita poi le partorienti, ormai agli sgoccioli, a recarsi in un centro su terraferma.
 Pertanto, auspichiamo un intervento risolutivo, meno mortificante, e più equilibrato poiché il parto, evento naturale ed universale, andrebbe trattato con più sensibilità e non barattato con un rimborso spese che, per quanto d’aiuto, non sopperisce al disagio delle famiglie eoliane ed al concreto riconoscimento della nostra dignità.
Barbara e Tiziana 

Stromboli. Domani nuovo vertice a Messina con protezione civile nazionale e regionale ed esperti dell'INGV

Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e il Dirigente generale del dipartimento regionale di Protezione Civile Pietro Lo Monaco, stanno seguendo con particolare attenzione tramite il dipartimento regionale di Protezione Civile, l’eruzione dello Stromboli. Lo segnala in una nota lo stesso governatore siciliano.
Dopo il vertice svoltosi oggi alla prefettura di Messina, al quale hanno partecipato le autorità locali e i delegati del dipartimento regionale Protezione Civile, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine,  in cui sono state analizzate le previsioni del piano di protezione civile, è in programma domani un ulteriore incontro al quale parteciperanno i rappresentati del dipartimento nazionale di Protezione civile, il dipartimento regionale di protezione civile e gli esperti dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Nel corso dell’incontro saranno messe a punto le attività che le varie componenti del sistema di protezione civile dovranno sviluppare sia in occasione dell’attuale situazione di criticità, sia nella gestione ordinaria visto che lo scorso 31 dicembre scorso è scaduta l’ordinanza di protezione civile che delegava i compiti di monitoraggio ed allerta al dipartimento nazionale.

GIORNALISTI IN CAMPO, DOPO MINEO ECCO RUOTOLO: “RIVOLUZIONE CIVILE? CI STO”


Il giornalista Sandro Ruotolo ha deciso di accettare la candidatura che gli ha proposto Antonio Ingroia nelle liste di ‘Rivoluzione civile alle prossime elezioni politiche.
“Caro Antonio -si legge nella lettera inviata al sito del movimento- accetto con entusiasmo la candidatura nella lista di Rivoluzione civile che tu e Luigi De Magistris mi avete proposto. Ci ho pensato e riflettuto dopo aver firmato l’appello ‘io ci sto’ con il quale donne e uomini della societa’ civile si sono impegnati a sostenere il progetto per costruire un’alternativa di governo al berlusconismo e alle politiche liberiste del governo Monti”.
“Non ho dubbi -continua Ruotolo- quando affermi di voler difendere i valori dei nostri padri costituenti. C’e’ un articolo della carta costituzionale per il quale mi sono battuto in tutti questi anni e per il quale penso sia necessario battersi ancora: l’articolo 21, quello che garantisce la liberta’ di pensiero, la liberta’ di informare e di essere informati. C’e’ bisogno di liberta’ nel nostro Paese ma in gran parte del territorio nazionale questa liberta’ -conclude Rutolo- viene preclusa dalla presenza delle mafie e delle illegalita’, dalle cricche che hanno impoverito la nostra terra”.
DI PIETRO – “La candidatura di Sandro Ruotolo è una bellissima notizia. La libertà di informazione sarà centrale nel programma di rivoluzione civile”.

Giorgianni: Richiesta attenzione per l'isola e non solo durante la maggiore attività del vulcano"

" Stromboli deve ricevere più attenzione sempre non solo durante le fasi di maggiore attività del vulcano. In Prefettura ho fatto presente, ad esempio che occorre il raddoppio del medico di guardia così come ho evidenziato che occorre un presidio dei Vigili del Fuoco". Così il primo cittadino di Lipari, Marco Giorgianni, dopo la riunione alla quale hanno partecipato rappresentanti della Protezione civile, vulcanologi, la Provincia e il resto delle autorità civili e militari. " Non si è trattato di un incontro - ha rimarcato il Sindaco- per analizzare qualcosa di diverso da ciò che conosciamo. C'è una attività particolare e quindi dobbiamo essere tutti pronti e attenti". Nei prossimi giorni giungerà a Stromboli un team della Protezione civile nazionale, che opererà a supporto delle autorità locali e del Comune nell'analisi e nel monitoraggio, al fine di seguire tempestivamente l'evolversi della situazione del vulcano dell'isola delle Eolie. E' stato stabilito di "tenere costantemente informati i residenti dell'isola le cui abitazioni si trovino a distanza dalla battigia tale da esporli a rischio nell'eventualità di onde anomale che potrebbero essere sollevate da distacchi di materiale roccioso dal fianco del vulcano, nonché di intensificare l'attività di osservazione e monitoraggio delle attività in corso".(ANSA).

Stromboli: prosegue eruzione, 23 segnali simici in 24 ore

(AGI) - Palermo, 14 gen. - Prosegue l'attivita' eruttiva dello Stromboli, che dal 23 dicembre emette materiale incandescente con violente e spettacolari esplosioni. La Protezione civile ha emesso un avviso di elevata criticita' e le escursioni sul vulcano sono state sospese, ma la popolizione della piccola isola delle Eolie viene l'evento senza particolare apprenzione.
  L'Osservatorio vesuviano di Napoli dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che monitora lo Stromboli costantemente con tredici telecamere, ha rilevato in 24 ore 23 segnali sismici associati a frane di lava lungo la Sciara del fuoco, il canalone che dalla bocca eruttiva scende fino al mare, dove si riversa la colata. (AGI) .

VIMINALE, LA CARICA DEI 215 SIMBOLI: BERSANI CON 7 PARTITI

Ieri: Ore 16, si chiude la bacheca del Viminale. Sono scaduti i termini per la presentazione dei simboli per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Duecentoquindici i contrassegni presentati al ministero dell’Interno. E, in barba al vento dell’antipolitica, i simboli registrano un sostanziale aumento sulle ultime politiche del 2008: +15%, ovvero 215 contrassegni contro i 181 presentati alle ultime politiche (di cui poi ‘solo’ 153 accettati).
I partiti della coalizione di centrosinistra, con Pier Luigi Bersani a capo della ‘squadra’, sono 7. Oltre al Pd, in coalizione figurano Sel di Nichi Vendola, il Centro democratico di Bruno Tabacci e Massimo Donadi, il Psi, ‘Il Megafono’ lista Crocetta (che si presenta per il Senato in Sicilia), i Moderati di Portas e il Sud Tiroler Volkpartei con la stella alpina. Per il centro capitanato da Mario Monti, al Senato c’e’ la lista Monti per l’Italia, mentre alla Camera alla lista Scelta civica si affiancano Fli e Udc.
Piu’ variegata la ‘squadra’ del centrodestra, con Silvio Berlusconi capo della coalizione, nove partiti schierati per Montecitorio e 14 per il Senato. Alla Camera al Pdl si affiancano Lega Nord, Grande Sud con Mpa, Fratelli d’Italia, il partito dei pensionati, Intesa Popolare, la destra di Storace, Liberi da Equitalia, Mir; al Senato, invece, corrono il Pdl, la Lega Nord, Grande Sud, Fratelli d’Italia, il partito dei Pensionati, Popolari Italia Domani, la Destra di Storace, Basta tasse, Intesa popolare, Liberi da Equitalia, Lista del popolo, Mir, Mpa, Rinascimento italiano.

STROMBOLI: Il Video del 12 Gennaio, trasmesso da Antenna Sicilia e pubblicato su youtube

Stromboli. L'ultimo bollettino dell'INGV

Il bollettino è relativo all’analisi dei segnali sismici effettuata presso la sala di monitoraggio della sezione INGV di Napoli (Osservatorio Vesuviano), dove sono centralizzati i segnali della rete sismica a larga banda che opera sullo Stromboli.
Attualmente sono ricevuti i dati da 3 delle 13 stazioni che compongono la rete. L’attività sismica registrata nelle ultime 24h ha presentato le seguenti caratteristiche (tempi GMT). L’analisi dei sismogrammi ha evidenziato 23 segnali sismici associabili ad eventi franosi di piccola entità, localizzati nell'area della Sciara del Fuoco. In particolare tra le 11:10 e le 11:27 è stato registrato un segnale di frana continuo. L’ampiezza del tremore è su valori medio-alti, con un lieve trend in diminuzione. Il conteggio degli eventi Very Long Period (VLP) fornisce un valore di circa 11 eventi/ora.  
L’ampiezza dei segnali VLP oscilla tra valori bassi e medio-bassi, con lieve trend in aumento. La localizzazione della sorgente dei segnali VLP non mostra variazioni significative. I parametri di polarizzazione del segnale sismico nella banda di frequenza VLP non mostrano variazioni significative. L’ampiezza degli explosion-quakes oscilla tra valori bassi e medio-bassi con alcuni eventi di ampiezza medio-alta.

Operatori ecologici ribadiscono: " Senza stipendio il 18 gennaio ci fermiamo"

Sono decisamente intenzionati a fermarsi il prossimo 18 gennaio, se non riceveranno quanto gli spetta, gli operatori ecologici in forza alla ditta Ecoseib che gestisce nelle Eolie il servizio di raccolta dei rifiuti. 
Lo hanno ribadito stamani nel corso dell'assemblea, regolarmente autorizzata, che hanno tenuto nello spazio  antistante il palazzo vescovile. Oltre ai lavoratori di Lipari erano presenti anche quelli delle altre isole".
Da quanto abbiamo appreso sono due le mensilità in arretrato più la tredicesima. E, in questa situazione, per chi vive di questo lavoro non è facile portare avanti una famiglia. 
La ditta Ecoseib- da quanto ci riferiscono- avrebbe dovuto anticipare le mensilità di ottobre e novembre. In quanto l'ATO ME5 "Eolie per l'ambiente" non ha ancora ricevuto dal comune di Lipari la somma da girare alla società. 

ELEZIONI: MARONI, SE VINCIAMO IO CAPO DELLA COALIZIONE A NORD

(AGENPARL) - Roma, 14 gen - "Io credo che qualcuno abbia fatto i suoi calcoli troppo presto e non abbia capito la portata del patto che abbiamo sottoscritto nei giorni scorsi con il Pdl. In una sola settimana abbiamo cambiato faccia alla politica italiana. la procedura e' nota. Chi vince, indica al capo dello Stato il nome di chi dovrà fare il premier. E dunque, al momento opportuno, noi e il Pdl, di comune accordo, indicheremo quel nome". Così in un'intervista al Corriere della Sera Roberto Maroni che, in caso di vittoria delle elezioni, spiega che “L'accordo è già fatto. Un minuto dopo il mio insediamento, insieme con i presidenti Roberto Cota, Luca Zaia e, se vuole, Renzo Tondo, costituiremo un nuovo soggetto istituzionale di rappresentanza dell'Euroregione che si batterà con Roma in tutte le circostanze in cui occorrerà farlo".

Calcio a 5 femminile. Le foto della prima vittoriosa partita (di Bartolo Lo Ricco)

BUFARDECI: “NON SALIAMO SU TAXI ELETTORALE, C’È LA SICILIA…”

La trattativa fra l’area autonomista che ha abbandonato Grande Sud e il Centro democratico di Bruno Tabacci è in corso. “Non abbiamo ancora concluso, stiamo ragionando sul manifesto, i contenuti, le ragioni della nostra partecipazione, gli obiettivi ed i programmi”, precisa Titta Bufardeci, una carriera nel sindacato della Cgil, ex sindaco di Siracusa ed ex assessore regionale nel governo Lombardo.
“Non siamo interessati a salire su un taxi e scendere subito dopo, non è questo il nostro intento”, continua Bufardeci. “E poi noi siamo una forza territoriale che deve tenere in gran conto le questioni siciliane. Insomma, conclude Bufardeci, il dialogo è in corso, stiamo discutendo e se troveremo ascolto chiuderemo la trattativa positivamente. La competizione elettorale ci interessa naturalmente e vogliamo affrontarla al meglio, con entusiasmo, ma è solo la prima tappa di un percorso nuovo”.
Se non si conclude positivamente la trattativa, tornerete a casa con Miccichè?
“No, affatto, questo è già deciso. È un fatto irreversibile. Abbiamo rotto con Miccichè, non abbiamo alcun dialogo con lui, ed abbiamo spiegato per quale ragione”.
Il gruppo parlamentare dell’Ars con chi sta?
“Faccia lei i calcoli: i deputati Cimino, Tamajo, Savona e Lantieri hanno lasciato Grande Sud”.
E gli altri?
“Carmelo Lo Monte è approdato nel Centro democratico. Lui viene dall’Idv, il suo interlocutore e Massimo Donadi, non Tabacci”.
Qualche chances concede all’esito positivo della trattativa?
“Cinquanta per cento, allo stato, ma saremmo lieti di arrivare alla conclusione. Non dipende solo da noi, naturalmente”.
Il confronto, secondo altre fonti, si è arenato su qualche nome di peso che potrebbe fare decollare la lista del Centro democratico al Senato. Si tratterebbe di Salvo Andò, per il quale ci sarebbero state delle resistenze. Con il passaggio del Pds al centrodestra, la composizione della lista del Centro democratico è diventata essenziale per competere con l’area berlusconiana nell’Isola nella corsa al premio di maggioranza di Palazzo Madama.
CENTRO DEMOCRATICO, DEFINITE LISTE, DONADI E TABACCI TRA i CAPOLISTA
“Bruno Tabacci capolista in 10  circoscrizioni, Massimo Donadi capolista in 9 circoscrizioni.  Formisano, Mosella, Pisicchio e Porcino, capilista in una  circoscrizione ciascuna. Due donne, Cinzia Dato e Wilma Mazzocco,  capilista in una circoscrizione ciascuna ed in Sardegna il consigliere regionale Roberto Capelli, capolista del territorio, in rispetto  dell`autonomia territoriale. Questi sono i capilista delle 26 liste di Centro Democratico alla Camera dei Deputati, che, insieme ad altri 600 candidati, rappresenteranno il movimento politico alle prossime  elezioni, con Pierluigi Bersani a capo della coalizione”. Lo rendono  noto i coordinatori elettorali di Centro Democratico, Pino Bicchielli  e Nello Formisano.
“Riteniamo, con soddisfazione, di aver esaurito il nostro  compito, che ci ha consentito di incontrare, in questi giorni di  intenso lavoro, centinaia di amministratori, donne e giovani che con  grande entusiasmo hanno aderito e stanno continuando ad aderire al  progetto di Centro Democratico – spiegano – La prossima settimana, nel corso di una conferenza stampa, saranno dettagliatamente presentate le liste della Camera e le 18 liste al Senato, che avranno personaggi  nazionali di primo rilievo quali capilista”.