Il geologo Giampiero Petrucci ne parla con Piergiorgio Scarlato, Primo Ricercatore dell’INGV, Responsabile dei Laboratori di Geofisica e Vulcanologia dell’INGV di Roma e membro del Comitato Operativo Nazionale Protezione Civile.
Dott. Scarlato, che tipo di vulcano è lo Stromboli?
Quale è la caratteristica essenziale di queste esplosioni?
Che non sono costanti, nel tempo e nell’energia. La loro intensità dipende dal contenuto in acqua e dalle modalità di risalita del magma. Quando il tempo di risalita è particolarmente veloce, l’acqua in soluzione all’interno del magma non riesce a “volare via” e vescicola cioè fa delle bolle. Il magma allora arriva in superficie con maggiore velocità ed energia, si frammenta ed i gas presenti, acqua compresa, provocano esplosioni più forti
Esiste una statistica sulle volte in cui questa energia esplosiva aumenta in un arco di tempo?
Ecco, appunto, adesso quale è la situazione?
Direi che per il momento si tratta di un’eruzione abbastanza normale, niente di particolare. Abbiamo una certa rialimentazione dal basso del condotto vulcanico ed un innalzamento del magma che tracima dal cratere, con esplosioni di energia limitata. Normale attività stromboliana che si accompagna a colate di lava lungo la Sciara del Fuoco
E le colonne di ceneri che si sono alzate più volte nel corso degli ultimi due giorni?
In base alla storia ed alla vostra esperienza si possono fare ipotesi sull’evolversi di questa eruzione?
Ma possiamo controllare cosa accade in qualsiasi momento. Vero?
Sì. Lo Stromboli probabilmente è il vulcano che possiede il miglior monitoraggio al mondo. Nonostante la crisi, che abbiamo sentito anche noi, lavorano in tempo reale decine di strumenti: telecamere, stazioni sismiche, rilevatori geochimici, sensori per la valutazione delle deformazioni e quant’altro serve per garantire un’osservazione costante e continua
Dunque la popolazione può stare tranquilla. Tutto è sotto controllo?
Al momento sì, nessun allarmismo. Noi siamo più che preparati. Stiamo pensando proprio in queste ore, in via precauzionale, di organizzare a Stromboli un presidio stabile, sia con personale dell’INGV che della Protezione Civile, in modo da rafforzare il monitoraggio con altro personale sul posto in questo momento di variazione dello stile eruttivo del vulcano. Siamo ora in una fase di approccio e di valutazione dei fenomeni in corso, ma ben pronti, come sempre, ad affrontare situazioni di emergenza
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