Per guidare le moto più potenti senza alcuna restrizione, occorrerà aver compiuto 21 anni: non basta più, dunque, la maggiore età per conseguire la patente A. Non solo: serviranno anche due anni di pratica con una patente di tipo A2 e aver superato un esame di pratica. Senza pratica su strada, invece, bisognerà aspettare addirittura il compimento dei 24 anni.
Stretta durissima anche per i guidatori di ciclomotori e minicar. Dovranno conseguire una patente a tutti gli effetti, la AM, che sostituirà il vecchio patentino. Le novità entreranno in vigore il 19 gennaio, compresa la possibilità, per chi ha ancora il vecchio patentino, di vedersi togliere punti in caso di infrazioni.
Per quanto riguarda le sanzioni, se la violazione è grave si rischia addirittura la sospensione della licenza, esattamente come per gli altri automobilisti. Restano esentati i conducenti con meno di 18 anni.
Un'altra novità è la soppressione dei corsi di guida nei licei, possibilità che oggi era più economica rispetto alle tariffe delle autoscuole. Tra le sorprese più rilevanti le doppie sanzioni per tutti. Dal giorno di entrata in vigore del decreto i ragazzi al volante di queste due categorie di veicoli (ciclomotori e minicar) subiranno il prelievo di un punteggio doppio se posseggono il Cig o la patente AM da meno di tre anni.
Chi è in possesso del vecchio patentino, non dovrà richiedere la nuova patente né sostenere ulteriori esami. Sostituiranno l’attuale certificato solo quando arriverà la naturale scadenza o lo dovessero smarrire. Ai nuovi ciclomotoristi verrà invece consegnato il documento indicato dal decreto del 24 dicembre.
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