In linea con quello che è il nostro modo di fare informazione, sempre al di sopra delle parti (riservandoci se è il caso di intervenire), abbiamo dato quest'oggi la parola al sindaco di Lipari, Marco Giorgianni su un argomento "caldo": l'area marina protetta delle Eolie.
Argomento sul quale - come ben sanno i nostri lettori - abbiamo già dato modo a diversi soggetti di dire la loro.
Una intervista che - a nostro avviso - per i punti toccati, porta ulteriori elementi e chiarezza alla discussione in corso.
Con il sindaco Giorgianni abbiamo parlato anche di portualità e altro.
L'intervista:
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martedì 11 ottobre 2016
Filicudi: Non si trova Lorenzo Lanzillo. Infruttuose anche le ricerche di oggi del sub napoletano
Lorenzo con il padre dopo una battuta di pesca a Filicudi |
Le ricerche, effettuate con mezzi aerei e navali e con l’ausilio dei sommozzatori della Marina Militare, hanno interessato, almeno per quanto concerne la superficie marina, anche il tratto di mare tra Filicudi e la vicina Alicudi.
Per quanto riguarda le ricerche subacquee, i sommozzatori si sono spinti sino a profondità più grandi rispetto a lunedì ma, come anticipato, senza poter individuare il corpo del giovane.
Il passare delle ore, chiaramente, fa aumentare l’angoscia nei familiari di Lorenzo (il padre e lo zio sono sull’isola e hanno cercato di seguire, per quanto possibile, le ricerche da vicino) e dei tanti amici che egli vanta a Filicudi dove, ricordiamolo, è praticamente, di casa visto che, da diversi anni, vi trascorre le vacanze estive. Amici che partecipano attivamente alle ricerche e non sanno darsi pace su come possa essere maturata quella che- ormai- assume i contorni di una tragedia. Lorenzo, infatti, nonostante la giovane età era un sub esperto e per lui immergersi in quelle acque in apnea, riportando a casa numerose prede, era un fatto quasi naturale
Con il mancato ritrovamento di Lorenzo salgono a due i dispersi, in questo momento, nel mare delle Isole Eolie. Non si hanno, infatti, più notizie dal 6 Giugno scorso di Simone Carpintieri, il trentatreenne pescatore uscito in barca a Vulcano e mai più rientrato. Della sua scomparsa, con un appello della mamma, se ne è occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto di Rai Tre.
Si è laurea in Archeologia, Francesca Prestipino. Auguri!
Congratulazioni alla neo dottoressa Francesca Prestipino,
laureatasi oggi, presso l'Università degli Studi di Firenze, in ArcheologiaTantissimi auguri, un bacione e un abbraccio a te e ai genitori Franco e Rosalba dalla tua sorellina Alessandra e dalla tua nipotina Asia
Alla neo dottoressa vanno anche le felicitazioni di Eolienews
Nella rivista "That's Italia" redazionale di 10 pagine per l'agenzia "Le Isole d'Italia..." di Fabrizio Famularo
(Fabrizio Famularo) La rivista That's Italia, nel mensile di ottobre-novembre, dedica un ampio redazionale di dieci pagine a "Le Isole d'Italia tour operator", la nostra agenzia di viaggi che accompagna gruppi e individuali alla scoperta delle isole più belle. Vi aspettiamo in edicola
Revisori dei conti. Al Comune di Lipari e nei Comuni superiori a 5.000 abitanti torneranno ad essere tre
La LEGGE REGIONALE 11 agosto 2016, n. 17.
Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio
comunale e di cessazione degli organi comunali. Modifica
di norme in materia di organo di revisione economico finanziaria
degli enti locali e di status degli amministratori
locali
1. L’articolo 10 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 è sostituito dal seguente: “Art. 10 - Organo di revisione economico-finanziaria degli enti locali -
1. Negli enti locali della Regione la revisione economico-finanziaria è svolta da un collegio di revisori dei conti, composto da tre membri, scelto con le modalità di cui al presente articolo.
Nei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e nelle unioni di comuni la revisione economico-finanziaria è svolta da un solo revisore dei conti".
Un'altra novità è costituita dal fatto che i revisori non saranno più nominati dal consiglio comunale. Sempre nella legge regionale di cui sopra si legge:
" In conformità alle disposizioni di cui all’articolo 16, comma 25, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione a sorte tra i professionisti residenti in Sicilia, iscritti nel registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, nonché tra gli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano richiesto di partecipare alla procedura di scelta dell'organo di revisione dell'ente locale...... "
Sono richiesti tutta una serie di requisiti.
PREVEDE TRA L'ALTRO
"Art. 6.
Modifiche all’articolo 10 della legge regionale
17 marzo 2016, n. 3 in materia di
revisione economico-finanziaria negli enti locali 1. L’articolo 10 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 è sostituito dal seguente: “Art. 10 - Organo di revisione economico-finanziaria degli enti locali -
1. Negli enti locali della Regione la revisione economico-finanziaria è svolta da un collegio di revisori dei conti, composto da tre membri, scelto con le modalità di cui al presente articolo.
Nei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e nelle unioni di comuni la revisione economico-finanziaria è svolta da un solo revisore dei conti".
Un'altra novità è costituita dal fatto che i revisori non saranno più nominati dal consiglio comunale. Sempre nella legge regionale di cui sopra si legge:
" In conformità alle disposizioni di cui all’articolo 16, comma 25, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione a sorte tra i professionisti residenti in Sicilia, iscritti nel registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, nonché tra gli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che abbiano richiesto di partecipare alla procedura di scelta dell'organo di revisione dell'ente locale...... "
Sono richiesti tutta una serie di requisiti.
Alì Terme, operazione antibracconaggio della Polizia Metropolitana Denunciato un individuo e sequestrati tre richiami
In coincidenza dell’apertura della stagione venatoria si ripetono i fenomeni di violazione delle norme sulla caccia.
La Polizia Metropolitana sta, pertanto, intensificando i controlli antibracconaggio in provincia di Messina.
Il nucleo venatorio del Corpo di Polizia Metropolitana, durante un’operazione nel territorio del Comune di Alì Terme, nelle prime ore dell’1 ottobre, ha intercettato una persona che, durante una battuta di caccia, faceva uso di richiami.
Il trasgressore è stato denunciato dagli agenti per la violazione della legge regionale 33/97 sulla tutela della fauna che, all’art. 21, comma 1, lettera e, ne vieta l’uso.
Tale infrazione prevede un’ammenda fino 1.549,00 euro oltre al sequestro dei richiami ai sensi dell’art. 30, comma 1, lettera h, della legge 11 febbraio 1992, n. 157.
La Polizia Metropolitana nei prossimi giorni intensificherà l’attività di controllo e repressione per impedire le pratiche venatorie illegali con una sorveglianza particolare delle zone di protezione speciale (ZPS) poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna.
La Polizia Metropolitana sta, pertanto, intensificando i controlli antibracconaggio in provincia di Messina.
Il nucleo venatorio del Corpo di Polizia Metropolitana, durante un’operazione nel territorio del Comune di Alì Terme, nelle prime ore dell’1 ottobre, ha intercettato una persona che, durante una battuta di caccia, faceva uso di richiami.
Il trasgressore è stato denunciato dagli agenti per la violazione della legge regionale 33/97 sulla tutela della fauna che, all’art. 21, comma 1, lettera e, ne vieta l’uso.
Tale infrazione prevede un’ammenda fino 1.549,00 euro oltre al sequestro dei richiami ai sensi dell’art. 30, comma 1, lettera h, della legge 11 febbraio 1992, n. 157.
La Polizia Metropolitana nei prossimi giorni intensificherà l’attività di controllo e repressione per impedire le pratiche venatorie illegali con una sorveglianza particolare delle zone di protezione speciale (ZPS) poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna.
COMUNE DI LIPARI - Assessorato Pubblica Istruzione e Servizi Sociali bandisce concorso cortometraggio "Diciamo no alla violenza"
COMUNE DI LIPARI
Assessorato Pubblica Istruzione e
Servizi Sociali
PRESENTAZIONE CONCORSO
CORTOMETRAGGIO 2016
“DICIAMO NO ALLA VIOLENZA”
Il
25 novembre scorso – Giornata mondiale contro la violenza sulle donne - in
occasione dell’incontro tenutosi con i ragazzi della scuola secondaria di primo
e secondo grado sul delicato tema della violenza nelle sue diverse forme, l'Assessorato Pubblica Istruzione e
Servizi Sociali del Comune di Lipari ha promosso il Concorso -
cortometraggio “Diciamo NO alla violenza”,che si rivolge giovani e
adulti del territorio nazionale.
La violenza sulle donne rimane, a
tutt'oggi, una piaga sociale su cui incombe ancora troppo spesso il silenzio
assordante dei media e delle istituzioni.
ll video, quindi, dovrà essere ispirato a
tematiche attinenti la violenza di genere in ogni sua accezione: domestica,
fisica, assistita, sessuale, psicologica, verbale, stalking, molestie,
maltrattamento, bullismo, violenza cybernetica, discriminazione sessuale e
razziale con l'obiettivo di denunciare il fenomeno ma anche di proporre
soluzioni.
Durante
la giornata conclusiva del Concorso, fissata per il 25 novembre 2016, verranno
proiettati e premiati i cortometraggi vincitori che saranno, inoltre,
distribuiti alle associazioni operanti nel settore sociale per la promozione
della cultura della non-violenza.
Per informazioni e ritiro
modulistica, rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Lipari o
consultare il sito internet www.comunelipari.gov.it.
Il
bando integrale è pubblicato sul sito istituzionale dell'Ente
L’Assessore(Fabiola Centurrino)
Si è insediato nella chiesa di Pirrera, Don Lillo Maiorana
A Don Lillo, che già svolge il suo Ministero a Canneto ed Acquacalda, giungano gli auguri di un proficuo "lavoro" al servizio della comunità di Pirrera.
Le foto sono di Giuseppe CincottaAncora nessuna notizia del sub disperso a Filicudi. Sommozzatori battono fondali più profondi
Nonostante il dispiego di uomini (tra cui diversi volontari) e mezzi, non si riesce a trovare Lorenzo Lanzillo, il 24 enne sub napoletano del quale non si hanno notizie da domenica pomeriggio da quando è uscito in mare per una battuta di pesca in apnea nell'area della Canna di Filicudi
Oltre alle ricerche di superficie continuano quelle in immersione da parte dei sommozzatori che - da quanto apprendiamo - si stanno spingendo a profondità più elevate di quelle raggiunte ieri. Questo perchè - anche se disperatamente ci si attacca alla speranza di un "miracolo"- è opinione diffusa che il giovane possa trovarsi privo di vita sui fondali. Per il gioco delle correnti si monitora anche il tratto di mare antistante la vicina Alicudi.
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews :Le prime donne al volante. Filmato proiettato durante la IV edizione del Trofeo del Gattopardo (Giugno 2013)
Trentottesima puntata della nostra rubrica. Oggi:Le prime donne al volante. Filmato proiettato durante la IV edizione del Trofeo del Gattopardo
Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo
11/10/2012
Movimento 5 stelle: Grillo sbarca a Lipari
http://eolienews.blogspot.it/2012/10/movimento-5stelle-e-sbarcato-lipari.html
11/10/1962
Il Concilio Vaticano II
In occasione della festa della Maternità della Beata Vergine Maria ha inizio il Ventunesimo concilio ecumenico della Chiesa Cattolica Romana. Il lungo corteo dei 2.400 Padri da piazza San Pietro fa ingresso nella basilica di San Pietro. Papa Giovanni XXIII, aprendo i lavori, dichiara che il fine principale del Concilio è di custodire ed insegnare in forma più efficace il sacro deposito della dottrina cristiana. La decisione di papa Roncalli, annunciata ai cardinali nel monastero di San Paolo il 25 gennaio 1959, era scaturita dalla costatazione della crisi e del decadimento dei valori spirituali e morali della società.
11/10/1963
Muore Edith Piaf: piccola donna dalla grande voce
Muore a Parigi Edith Giovanna Gassion, per tutti Édith Piaf, il passerotto. Nata nel 1915, figlia di un saltimbanco e di una cantante di strada, con la sua voce diventa in pochi anni una celebrità. I francesi amano questa piccola donna, considerata "la pura incarnazione della melodia". E in centomila la accompagnano il 14 ottobre del 1963 al cimitero parigino, dove riposa accanto a suo padre e alla figlia Marcelle, data alla luce da Edith a diciassette anni, e morta a diciotto mesi. Successi, alcool, droghe, flirt con personaggi da copertina costellano la sua esistenza. "La vie en rose" diventa una canzone di culto e l’ospedale la sua seconda casa. Quando muore, non ancora quarantottenne, dimostra molti più anni. Restano le sue canzoni romantiche e malinconiche.
Movimento 5 stelle: Grillo sbarca a Lipari
http://eolienews.blogspot.it/2012/10/movimento-5stelle-e-sbarcato-lipari.html
11/10/1962
Il Concilio Vaticano II
In occasione della festa della Maternità della Beata Vergine Maria ha inizio il Ventunesimo concilio ecumenico della Chiesa Cattolica Romana. Il lungo corteo dei 2.400 Padri da piazza San Pietro fa ingresso nella basilica di San Pietro. Papa Giovanni XXIII, aprendo i lavori, dichiara che il fine principale del Concilio è di custodire ed insegnare in forma più efficace il sacro deposito della dottrina cristiana. La decisione di papa Roncalli, annunciata ai cardinali nel monastero di San Paolo il 25 gennaio 1959, era scaturita dalla costatazione della crisi e del decadimento dei valori spirituali e morali della società.
11/10/1963
Muore Edith Piaf: piccola donna dalla grande voce
Muore a Parigi Edith Giovanna Gassion, per tutti Édith Piaf, il passerotto. Nata nel 1915, figlia di un saltimbanco e di una cantante di strada, con la sua voce diventa in pochi anni una celebrità. I francesi amano questa piccola donna, considerata "la pura incarnazione della melodia". E in centomila la accompagnano il 14 ottobre del 1963 al cimitero parigino, dove riposa accanto a suo padre e alla figlia Marcelle, data alla luce da Edith a diciassette anni, e morta a diciotto mesi. Successi, alcool, droghe, flirt con personaggi da copertina costellano la sua esistenza. "La vie en rose" diventa una canzone di culto e l’ospedale la sua seconda casa. Quando muore, non ancora quarantottenne, dimostra molti più anni. Restano le sue canzoni romantiche e malinconiche.
lunedì 10 ottobre 2016
DOMENICA AL MUSEO: UN SUCCESSO INATTESO (di Lina Paola Costa)
Il dialogo Scuola-Museo era
partito, o forse ripartito rispetto ad un trascorso passato.
La dottoressa Maria Amalia
Mastelloni, attuale Dirigente del Polo Regionale delle Isole Eolie-Museo
Archeologico “L. Bernabò Brea”, seguiva con tenacia il filo dell’interlocuzione
istituzionale per raggiungere le famiglie, i cittadini, i ragazzi della scuola
dell’obbligo quali destinatari di
un messaggio di apertura al territorio di un bene di inestimabile valore, che noi abbiamo da circa sessant’anni: il Museo e il Parco Archeologico.
Un filo rafforzato dalla visita a scuola di martedì 4 ottobre pomeriggio, dove nell’ufficio dl plesso di via Stradale è avvenuta la conoscenza del Dirigente Scolastico Mirella Fanti e di numerosi operatori scolastici al lavoro.
Domenica 9 ottobre dunque, già alle nove del mattino il viale del Castello brulicava di famiglie, invitate attraverso la scuola e sollecitate a partecipare attraverso l’altrettanto tenace invito multimediale dell’ing. Emanuele Carnevale, padre di famiglia e presidente in carica del Rotary Club eoliano.
Nel giro di mezz’ora aumentava l’arrivo di ragazzi, genitori, nonni, tutti alla scoperta di nuovi padiglioni o di un museo mai visitato prima, a detta di alcuni. A ciascun nucleo familiare veniva dato in dono uno schedario edito dal Museo.
Brulicava l’interesse verso la visita guidata dall’ archeologa Maria Clara Martinelli, che in tante occasioni ha svelato la non comune abilità di saper parlare ai bambini, semplificando senza mai banalizzare il linguaggio specifico della storia e della preistoria, per far comprendere la funzione e il valore di quanto è custodito nei padiglioni del Castello.
Fioccavano gli scatti digitali, i visitatori si portavano verso la cavea del teatro, un secondo gruppo cominciava il giro guidato al padiglione delle isole minori, per poi riunirsi tutti nei padiglioni grandi, dove la dottoressa Mastelloni riprendeva le fila di una spiegazione in una sala e la dottoressa Martinelli guidava in un’altra… Tutti su verso la sala delle anfore, un certo vociare dovuto all’affollamento… Arrivavano ancora altre famiglie, poi tutti fuori al sole piacevole, uno schizzo, una corsetta, una chiacchierata, per trasferirsi quindi al Parco Archeologico di Diana.
I volontari dell’Associazione Carabinieri ad assistere tutti, così come il personale di turno del Museo… tutti simpaticamente disponibili e compiaciuti del successo dell’iniziativa.
FAMIGLIE AL MUSEO F@Mu è stata una giornata nazionale, Lipari ha quindi partecipato ad un evento che ha riguardato ben settecento siti museali in Italia: www.famigliealmuseo.it
Perché andare al museo non sia un compito polveroso, di nicchia, ma diventi un’esperienza di condivisione e conoscenza accessibile a tutte le età, per trascorrere il tempo libero esercitando una pratica che fuori Lipari è diffusissima, gioiosa, articolata ormai da anni.
Alla prossima.
Lina Paola Costa
Filicudi. Vane le ricerche. Il sub non si trova. Domani sommozzatori ispezioneranno profondità maggiori
Esito negativo per le ricerche, effettuate nel tratto di mare antistante La Canna di Filicudi, di Lorenzo Lanzillo, il 24enne subacqueo napoletano del quale non si hanno più notizie da ieri pomeriggio, cioè da quando è uscito in mare, con un gommone e con il suo cane, per una battuta di pesca in apnea.
A fare scattare l’allarme, da parte di amici isolani, è stato il suo mancato rientro in porto.
Come già riportato il cane, che, dopo essere stato avvistato ieri sul gommone, aveva fatto perdere le sue tracce, è stato ritrovato sulla spiaggia di Zucco grande, di fronte alla Canna. Presumibilmente per la fame o perché scaraventato in acqua dal mare alquanto agitato, ha raggiunto la riva a nuoto, restando in attesa del suo padrone.
Le ricerche del giovane Lorenzo, effettuate oltre che dal mare anche con mezzi aerei, hanno, invece, portato al solo ritrovamento del suo fucile.
Sul posto nella tarda mattinata sono giunti anche i sommozzatori della Marina Militare da Messina che si sono immersi a più riprese, unitamente a sub dell’isola.
Le ricerche – come anticipato – hanno dato esito negativo e al calare della sera sono state sospese. Riprenderanno domani con i sommozzatori che, con l’ausilio di idonea attrezzatura, proveranno a scendere a profondità maggiori dove potrebbe trovarsi il corpo del giovane
Sull'isola sono giunti anche i familiari che, da circa un mese, avevano concluso la loro abituale vacanza a Filicudi e fatto ritorno a casa. Il giovane è invece rimasto per coltivare la sua passione per la pesca subacquea e, nello stesso tempo, studiare. E’ iscritto all’Università a Napoli.
La notizia della scomparsa e dell’attuale mancato ritrovamento ha gettato nello sconforto la comunità di Filicudi dove il giovane, vista la sua costante presenza nell’isola, era conosciuto e apprezzato.
Associazione La Voce Eoliana: "Trasferta del 9 Novembre gita fuori porta. Ma non ci tranquillizza"
Abbiamo letto alcuni recenti interventi riguardo la questione Amp e prendiamo atto con soddisfazione che, forse senza rendersene conto ( ma la questione è marginale) , essi confermano la bontà della posizione assunta da questa Associazione.
Luca Chiofalo ha esposto l'iter che la legge richiede perché si possa giungere al decreto istitutivo di una Amp e sulla stessa linea si pone Michele Giacomantonio.
Ciò ribadisce quanto da noi affermato sin dal primo momento, sia per iscritto che nelle interviste rilasciate alla stampa: la data del 9 novembre fissata dall'assessore Croce per proporre la perimetrazione della presunta Amp delle Isole Eolie dimostra una disarmante carenza di conoscenza della relativa normativa da parte del rappresentante regionale e trasforma la trasferta del 9 novembre in una semplice gita fuori porta.
Ciò però non ci tranquillizza più di tanto, anzi rafforza la convinzione che poco si sappia sull'argomento anche a livello istituzionale ed ancor più necessaria si appalesa l'opera di informazione intrapresa dalla nostra Associazione.
Non si tratta pertanto, come con grave superficialità affermato da alcuni settori della stampa locale, di gridare "Al lupo Al lupo" ma di prevenire, informando, cosa significa ritrovarsi all'interno di una Amp. Dopo di che sia la popolazione a determinarsi democraticamente.
Ovviamente non si condivide la convinzione sia di Chiofalo che di Giacomantonio circa il ruolo attivo che sarebbe riservato alle istituzioni locali nella formazione del regolamento della Amp. Ancora una volta, infatti, manca la prova di quanto si sostiene e si finge di sconoscere le negative esperienze di quelle amministrazioni che, tranquillamente ignorate all'origine, stanno oggi combattendo una lotta, anche legale, per ottenere l' uscita da parchi o amp o, quantomeno, una loro riperimetrazione ( vds. parco della valle di diano, amp delle isole Tremiti ecc.).
Oggi quindi più che mai è necessario prevenire in quanto "dopo" sarebbe ineluttabilmente troppo tardi.
Ancora una volta, invece, non sono state portate concrete argomentazioni a sostegno degli asseriti vantaggi di una Amp .
Riteniamo sia stata persa al riguardo l'occasione offerta dall'incontro di sabato in Comune.
Sfuggire al confronto non serve alla causa e rimanere "in casa a rigovernare " rafforza il sospetto che sul fronte del Si non si riesca ad andare oltre i luoghi comuni di certo ambientalismo preconcetto ( oltre che mancare di riferimenti specifici ad esempi virtuosi).
Nel corso dello "sfogatoio " (copyright Il giornale di Lipari ) di sabato si sono registrati invece interessanti interventi come quello di Lino Natoli sulla portualità, di Pino La Greca sulla partecipazione delle istituzioni locali al processo formativo di una eventuale Amp, di Pinuccio Spinella sulla ipotesi propositiva da parte della categoria della pesca professionale.
Rifuggire dal confronto non è segno di partecipazione democratica quanto piuttosto della consapevolezza di non avere validi argomenti a sostegno delle proprie idee.
In definitiva: "aria fritta".
Associazione La Voce Eoliana
Luca Chiofalo ha esposto l'iter che la legge richiede perché si possa giungere al decreto istitutivo di una Amp e sulla stessa linea si pone Michele Giacomantonio.
Ciò ribadisce quanto da noi affermato sin dal primo momento, sia per iscritto che nelle interviste rilasciate alla stampa: la data del 9 novembre fissata dall'assessore Croce per proporre la perimetrazione della presunta Amp delle Isole Eolie dimostra una disarmante carenza di conoscenza della relativa normativa da parte del rappresentante regionale e trasforma la trasferta del 9 novembre in una semplice gita fuori porta.
Ciò però non ci tranquillizza più di tanto, anzi rafforza la convinzione che poco si sappia sull'argomento anche a livello istituzionale ed ancor più necessaria si appalesa l'opera di informazione intrapresa dalla nostra Associazione.
Non si tratta pertanto, come con grave superficialità affermato da alcuni settori della stampa locale, di gridare "Al lupo Al lupo" ma di prevenire, informando, cosa significa ritrovarsi all'interno di una Amp. Dopo di che sia la popolazione a determinarsi democraticamente.
Ovviamente non si condivide la convinzione sia di Chiofalo che di Giacomantonio circa il ruolo attivo che sarebbe riservato alle istituzioni locali nella formazione del regolamento della Amp. Ancora una volta, infatti, manca la prova di quanto si sostiene e si finge di sconoscere le negative esperienze di quelle amministrazioni che, tranquillamente ignorate all'origine, stanno oggi combattendo una lotta, anche legale, per ottenere l' uscita da parchi o amp o, quantomeno, una loro riperimetrazione ( vds. parco della valle di diano, amp delle isole Tremiti ecc.).
Oggi quindi più che mai è necessario prevenire in quanto "dopo" sarebbe ineluttabilmente troppo tardi.
Ancora una volta, invece, non sono state portate concrete argomentazioni a sostegno degli asseriti vantaggi di una Amp .
Riteniamo sia stata persa al riguardo l'occasione offerta dall'incontro di sabato in Comune.
Sfuggire al confronto non serve alla causa e rimanere "in casa a rigovernare " rafforza il sospetto che sul fronte del Si non si riesca ad andare oltre i luoghi comuni di certo ambientalismo preconcetto ( oltre che mancare di riferimenti specifici ad esempi virtuosi).
Nel corso dello "sfogatoio " (copyright Il giornale di Lipari ) di sabato si sono registrati invece interessanti interventi come quello di Lino Natoli sulla portualità, di Pino La Greca sulla partecipazione delle istituzioni locali al processo formativo di una eventuale Amp, di Pinuccio Spinella sulla ipotesi propositiva da parte della categoria della pesca professionale.
Rifuggire dal confronto non è segno di partecipazione democratica quanto piuttosto della consapevolezza di non avere validi argomenti a sostegno delle proprie idee.
In definitiva: "aria fritta".
Associazione La Voce Eoliana
Filicudi: Nessuna notizia del sub napoletano. Ritrovato il cane
Nonostante le capillari ricerche nessuna notizia di L.L. il 24 enne sub napoletano del quale non si hanno più notizie da ieri pomeriggio da quando, cioè, è uscito in mare a Filicudi per una battuta di pesca nella zona della Canna.
Rispetto alla precedente notizia l'unica novità è che è stato ritrovato a terra il suo cane del quale, dopo essere stato avvistato ieri sera a bordo del gommone, si erano perse le tracce.
L'animale, probabilmente per la fame o forse scaraventato in acqua dal mare alquanto agitato, ha raggiunto la riva.
Le ricerche sono tutt'ora in corso con dispiego di uomini e mezzi. Se non dovessero esserci novità si andrà avanti sino a quando non calerà la sera.
Rispetto alla precedente notizia l'unica novità è che è stato ritrovato a terra il suo cane del quale, dopo essere stato avvistato ieri sera a bordo del gommone, si erano perse le tracce.
L'animale, probabilmente per la fame o forse scaraventato in acqua dal mare alquanto agitato, ha raggiunto la riva.
Le ricerche sono tutt'ora in corso con dispiego di uomini e mezzi. Se non dovessero esserci novità si andrà avanti sino a quando non calerà la sera.
Ancora senza esito le ricerche del giovane sub napoletano disperso nel mare di Filicudi
Dopo il falso allarme che voleva fosse stato ritrovato il corpo del sub disperso, proseguono nel mare di Filicudi (l'area interessata è quella della Canna) le ricerche di L.L., 24 anni, napoletano del quale non si hanno più notizie da ieri pomeriggio da quando con un gommone, a bordo del quale c'era anche il suo cane, era uscito in mare per una battuta di pesca.
Il giovane, habituè dell'isola eoliana da diversi anni, e' un appassionato di pesca subacquea e nel mare filicudaro ha catturato più volte le pregiate cernie, alcune delle quali di una certa consistenza.
A fare scattare l'allarme il suo mancato rientro in porto.
I soccorsi, portati, in un primo momento, da alcuni volontari e dalle unità, anche aree, della Guardia Costiera, hanno consentito di individuare, nella tarda serata di ieri, il gommone a bordo del quale c'era il cane. Il peggiorare delle condizioni meteo non ha consentito il recupero del mezzo e dell'animale e stamane, quando le ricerche sono riprese, anche con il supporto della motovedetta dell'Arma di stanza a Lipari, è stato ritrovato il gommone vuoto. L'animale potrebbe essere finito in mare a causa del mare alquanto agitato.
Sul posto nella tarda mattinata sono giunti i sommozzatori della Marina Militare da Messina che - nel momento in cui scriviamo - si stanno immergendo nella zona alla ricerca del giovane.
Purtroppo ogni ora che passa diventano sempre più flebili la speranza di ritrovarlo in vita.
Sull'isola stanno per giungere anche i genitori che da circa un mese avevano concluso la loro abituale vacanza a Filicudi. Il giovane era invece rimasto per coltivare la sua passione e, nello stesso tempo, studiare.
Il giovane, habituè dell'isola eoliana da diversi anni, e' un appassionato di pesca subacquea e nel mare filicudaro ha catturato più volte le pregiate cernie, alcune delle quali di una certa consistenza.
A fare scattare l'allarme il suo mancato rientro in porto.
I soccorsi, portati, in un primo momento, da alcuni volontari e dalle unità, anche aree, della Guardia Costiera, hanno consentito di individuare, nella tarda serata di ieri, il gommone a bordo del quale c'era il cane. Il peggiorare delle condizioni meteo non ha consentito il recupero del mezzo e dell'animale e stamane, quando le ricerche sono riprese, anche con il supporto della motovedetta dell'Arma di stanza a Lipari, è stato ritrovato il gommone vuoto. L'animale potrebbe essere finito in mare a causa del mare alquanto agitato.
Sul posto nella tarda mattinata sono giunti i sommozzatori della Marina Militare da Messina che - nel momento in cui scriviamo - si stanno immergendo nella zona alla ricerca del giovane.
Purtroppo ogni ora che passa diventano sempre più flebili la speranza di ritrovarlo in vita.
Sull'isola stanno per giungere anche i genitori che da circa un mese avevano concluso la loro abituale vacanza a Filicudi. Il giovane era invece rimasto per coltivare la sua passione e, nello stesso tempo, studiare.
Inaugurato a Canneto l'Anno Catechistico Pastorale 2016/2017
E' stato inaugurato Domenica 9 Ottobre 2016, nella Parrocchia San Cristoforo in Canneto, l'Anno Catechistico Pastorale 2016/2017.
Due i momenti vissuti nella giornata:
1) la Celebrazione Eucaristica delle ore 10,30 nella Basilica, con la partecipazione dei fanciulli, dei ragazzi e delle famiglie, durante la quale il Parroco, don Letterio Maiorana, ha benedetto e presentato i catechisti all'intera famiglia parrocchiale;
2) festa di accoglienza dal titolo "Fa' crescere il tuo granello di fede!" tenutasi nella piazzetta accanto il Ritrovo Miramare, con canti, giochi e momento di condivisione.
Don Lillo, nel porgere il benvenuto a genitori e fanciulli, a nome di tutta la comunità parrocchiale, ha ricordato che questo nuovo anno di catechesi ci deve aiutare ad incontrare Gesù, a vivere l'amicizia con lui e a far crescere la nostra fede. Ha esortato, inoltre, i genitori ad impegnarsi ad accompagnare i propri figli in questo nuovo tratto del loro cammino di fede, nutrendo costantemente con i sacramenti la loro missione di primi testimoni della fede per i propri figli.
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : IV Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais-EoliEolie Congressi) Tappa di Vulcano (Giugno 2013)
Trentasettesima puntata della nostra rubrica. Oggi: IV Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais-EoliEolie Congressi) Tappa di Vulcano (Giugno 2013)
Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo
10/10/2014
Violenta scossa di terremoto scuote le Eolie. E' stata seguita da altre tre scosse
Violenta scossa di terremoto scuote le Eolie. E' stata seguita da altre tre scosse
http://eolienews.blogspot.it/…/violenta-scossa-di-terremoto…
10/10/1813
Nasce Verdi, il compositore patriota
Nasce, in provincia di Parma, Giuseppe Verdi. Dominatore assoluto del melodramma italiano per oltre cinquant’anni, Verdi ha avuto il merito di ampliarne i confini, creando una drammaturgia appassionata e virile. La creatività artistica di Verdi si chiude con la composizione di uno Stabat Mater e di un Te Deum. La morte di Giuseppe Verdi, avvenuta nel 1901 all’età di 88, segna la conclusione di un’era della vita italiana. L’apoteosi del suo funerale coincide con l’inizio della parabola crescente della fortuna della sua opera.
10/10/1813
Nasce Verdi, il compositore patriota
Nasce, in provincia di Parma, Giuseppe Verdi. Dominatore assoluto del melodramma italiano per oltre cinquant’anni, Verdi ha avuto il merito di ampliarne i confini, creando una drammaturgia appassionata e virile. La creatività artistica di Verdi si chiude con la composizione di uno Stabat Mater e di un Te Deum. La morte di Giuseppe Verdi, avvenuta nel 1901 all’età di 88, segna la conclusione di un’era della vita italiana. L’apoteosi del suo funerale coincide con l’inizio della parabola crescente della fortuna della sua opera.
Ancora sull'area marina protetta (di Michele Giacomantonio)
Riceviamo e pubblichiamo:
Ascoltando e leggendo le prese di posizione sull’Area Marina Protetta (AMP) e sul Parco terrestre e marino si ha come l’impressione che si tratti di un dibattito su sistemi chiusi, prendere o lasciare, per cui non si entra mai nel merito ma si rimane sulle linee generali.
Parliamo in questo intervento delll’AMP. Per i suoi fautori la sua istituzione è sempre e comunque un fatto positivo mentre per i suoi detrattori – che raccolgono i diversi aspetti negativi delle varie esperienze assolutizzandole – essa è comunque un male assoluto. Ma nessuno entra nel merito dei problemi concreti come: da chi deve essere formato e come deve funzionare il comitato di gestione; quali devono essere gli obiettivi dell’AMP, quali devono essere le perimetrazioni delle tre aree e con che vincoli, ecc. Non sono temi di poco conto con varie possibilità di risposte perché ci sono soluzioni diversificate da Area ad Area.
A proposito per esempio del Comitato di Gestione, il sito del Ministero dell’Ambiente dice: “La gestione delle aree marine protette è affidata ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste riconosciute, anche consorziati tra di loro. L'affidamento avviene con decreto del Ministro dell'ambiente, sentiti la regione e gli enti locali territorialmente interessati.”. Lo stesso sito evidenzia che la maggior parte delle Aree sono gestite dai Comuni interessati e pubblica a questo proposito una tabella”. Non è un fatto di poco conto perché ricordo che ancora 15-20 anni fa i Comuni erano esclusi e proprio su questo l’ANCIM fece una buona battaglia. Essere nel Comitato di Gestione è importante perché dipende da questo il controllo dell’ Area, il fare rispettare i vincoli, il poterli modificare se si rivelano troppo gravosi o inefficaci,ecc.
Un'altra serie di problemi riguardano gli obiettivi. E’ indubitabile che il nostro arcipelago presenta gravi problemi che richiedono una migliore regolazione ed un maggior controllo. A parte l’impoverimento ittico che è sotto gli occhi tutti e i “fermo-pesca” sono insufficienti e non sempre efficaci, ma vi è anche un impoverimento della flora e della fauna marina in genere. Una volta da noi si pescava il corallo e ci sono testimonianze in questo senso fino al XVII secolo, quando ero ragazzo si trovavano ancora le “ranule pinule” che si dipingevano per farne souvenir, vi erano pareti intere costellate di grosse “patelle”, vi erano praterie di posidonie. Si sa del saccheggio continuato dei reperti archeologici sottomarini, di particolari rocce vulcaniche, di secrezioni di zolfo, ecc. In estate l’assalto dei barconi a Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi e lo stesso Vulcano raggiungere vertici intollerabili che creano sporcizia e degrado. Questi ed altri sono problemi che una efficiente AMP potrebbe affrontare, controllare e gestire.
Quindi quali dovrebbero essere gli obiettivi non di una ipotetica e astratta AMP ma dell’AMP delle isole Eolie? Innanzitutto la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente marino che con le sue particolarità determinate anche dal vulcanesimo e con le sue biodiversità è un patrimonio prezioso. Quindi la tutela e la fruizione sostenibile delle nostre coste, dei nostri approdi e delle nostre spiagge regolamentando il flusso delle imbarcazioni soprattutto quelle a motore, la loro velocità, controllando il loro ancoraggio e l’utilizzo di appositi campi boe, lo scarico a mare delle sentine, e il rischio di inquinamento da carburanti. La salvaguardia della fauna marina col rispetto dei “fermo-pesca” e il privilegio della marineria locale come pure in tante realtà avviene. La promozione di campagne di ripopolamento delle specie marine che si vanno impoverendo o rischiano di scomparire.
Quindi la definizione delle zone A, B,C e dei rispettivi vincoli di cui si ho detto nell’intervento precedente ma che è utile riprendere ed approfondire alla luce di quanto scrive uno studioso come Nicola Castronuovo Motta su www.biologiamarina.eu . Ecco: “all’interno di ogni area sono individuate tre zone a diverso grado di tutela in base alle necessità di conservazione dell’area stessa. La zona A, di riserva integrale, è generalmente interdetta a tutte le attività che possono arrecare danno o disturbo all’ambiente marino. È il cuore della riserva, dove la protezione è massima, per garantire la tutela delle specie animali e vegetali, e assicurare la loro riproduzione. La zona A è delimitata da boe luminose a mare e da pali luminosi a terra. La zona B, si trova generalmente a confine della zona A, un’area cuscinetto, dove la regolamentazione dell’ente gestore è meno vincolante, si possono fare immersioni, è consentita la balneazione, le visite guidate e il transito, l'ormeggio e l'ancoraggio su apposite boe, di imbarcazioni a remi o a vela, a velocità ridotta, dove generalmente sono segnalati dei corridoi per il transito stesso. È consentita la sola pesca artigianale e non invasiva per la tutela e il mantenimento delle specie ittiche. La zona C, serve a garantire un graduale modo di approccio alle zone più tutelate, è consentito il transito di imbarcazioni a motore a velocità ridotta e possibilmente con un impatto ambientale minimo. È consentita la pesca sportiva, vincolata da alcune regole, dettate dall’ente gestore”.
Tutte queste regole cono contenute nel regolamento.(L. 979/82 art.28, L. 394/91 art.19 comma 6 e 93/01 art. 8 comma 8) che definisce in via definitiva e disciplina i divieti e le eventuali deroghe in funzione del grado di protezione necessario per la tutela degli ecosistemi di pregio. Il Regolamento è proposto dal Comitato di gestione, sentito il parere della Commissione di Riserva, è approvato con decreto del Ministro dell'ambiente.
Per quanto riguarda i vincoli la legge 394/91 articolo 19 individua le attività vietate nelle aree protette marine, quelle cioè che possono compromettere la tutela delle caratteristiche dell'ambiente oggetto della protezione e delle finalità istitutive dell'area.
I Decreti Istitutivi delle aree marine protette, considerando la natura e le attività socio - economiche dei luoghi, possono però prevedere alcune eccezioni (deroghe) oltre a dettagliare in modo più esaustivo i vincoli. In generale la legge 394/91 vieta nelle aree marine protette: A) la cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l'asportazione di minerali e di reperti archeologici; B) l'alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque; C) lo svolgimento di attività pubblicitarie; D) l'introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura; E) la navigazione a motore; F) ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.
Abbiamo visto nel precedente intervento che la zona A nella perimetrazione fatta nel 2001 che superò la precedente del prof. De Geronimo erano ridotte al minimo. Si concorda almeno su queste o anche questa perimetrazione minima sembra eccessiva? E una volta chiarito se c’è accordo sulla zona A si passi alla zona B e a quella C e si definiscano le deroghe – se si ritiene opportuno – per queste aree. Questo vuol dire entrare nel concreto. Il resto è aria fritta.
Parliamo in questo intervento delll’AMP. Per i suoi fautori la sua istituzione è sempre e comunque un fatto positivo mentre per i suoi detrattori – che raccolgono i diversi aspetti negativi delle varie esperienze assolutizzandole – essa è comunque un male assoluto. Ma nessuno entra nel merito dei problemi concreti come: da chi deve essere formato e come deve funzionare il comitato di gestione; quali devono essere gli obiettivi dell’AMP, quali devono essere le perimetrazioni delle tre aree e con che vincoli, ecc. Non sono temi di poco conto con varie possibilità di risposte perché ci sono soluzioni diversificate da Area ad Area.
A proposito per esempio del Comitato di Gestione, il sito del Ministero dell’Ambiente dice: “La gestione delle aree marine protette è affidata ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste riconosciute, anche consorziati tra di loro. L'affidamento avviene con decreto del Ministro dell'ambiente, sentiti la regione e gli enti locali territorialmente interessati.”. Lo stesso sito evidenzia che la maggior parte delle Aree sono gestite dai Comuni interessati e pubblica a questo proposito una tabella”. Non è un fatto di poco conto perché ricordo che ancora 15-20 anni fa i Comuni erano esclusi e proprio su questo l’ANCIM fece una buona battaglia. Essere nel Comitato di Gestione è importante perché dipende da questo il controllo dell’ Area, il fare rispettare i vincoli, il poterli modificare se si rivelano troppo gravosi o inefficaci,ecc.
Un'altra serie di problemi riguardano gli obiettivi. E’ indubitabile che il nostro arcipelago presenta gravi problemi che richiedono una migliore regolazione ed un maggior controllo. A parte l’impoverimento ittico che è sotto gli occhi tutti e i “fermo-pesca” sono insufficienti e non sempre efficaci, ma vi è anche un impoverimento della flora e della fauna marina in genere. Una volta da noi si pescava il corallo e ci sono testimonianze in questo senso fino al XVII secolo, quando ero ragazzo si trovavano ancora le “ranule pinule” che si dipingevano per farne souvenir, vi erano pareti intere costellate di grosse “patelle”, vi erano praterie di posidonie. Si sa del saccheggio continuato dei reperti archeologici sottomarini, di particolari rocce vulcaniche, di secrezioni di zolfo, ecc. In estate l’assalto dei barconi a Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi e lo stesso Vulcano raggiungere vertici intollerabili che creano sporcizia e degrado. Questi ed altri sono problemi che una efficiente AMP potrebbe affrontare, controllare e gestire.
Quindi quali dovrebbero essere gli obiettivi non di una ipotetica e astratta AMP ma dell’AMP delle isole Eolie? Innanzitutto la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente marino che con le sue particolarità determinate anche dal vulcanesimo e con le sue biodiversità è un patrimonio prezioso. Quindi la tutela e la fruizione sostenibile delle nostre coste, dei nostri approdi e delle nostre spiagge regolamentando il flusso delle imbarcazioni soprattutto quelle a motore, la loro velocità, controllando il loro ancoraggio e l’utilizzo di appositi campi boe, lo scarico a mare delle sentine, e il rischio di inquinamento da carburanti. La salvaguardia della fauna marina col rispetto dei “fermo-pesca” e il privilegio della marineria locale come pure in tante realtà avviene. La promozione di campagne di ripopolamento delle specie marine che si vanno impoverendo o rischiano di scomparire.
Quindi la definizione delle zone A, B,C e dei rispettivi vincoli di cui si ho detto nell’intervento precedente ma che è utile riprendere ed approfondire alla luce di quanto scrive uno studioso come Nicola Castronuovo Motta su www.biologiamarina.eu . Ecco: “all’interno di ogni area sono individuate tre zone a diverso grado di tutela in base alle necessità di conservazione dell’area stessa. La zona A, di riserva integrale, è generalmente interdetta a tutte le attività che possono arrecare danno o disturbo all’ambiente marino. È il cuore della riserva, dove la protezione è massima, per garantire la tutela delle specie animali e vegetali, e assicurare la loro riproduzione. La zona A è delimitata da boe luminose a mare e da pali luminosi a terra. La zona B, si trova generalmente a confine della zona A, un’area cuscinetto, dove la regolamentazione dell’ente gestore è meno vincolante, si possono fare immersioni, è consentita la balneazione, le visite guidate e il transito, l'ormeggio e l'ancoraggio su apposite boe, di imbarcazioni a remi o a vela, a velocità ridotta, dove generalmente sono segnalati dei corridoi per il transito stesso. È consentita la sola pesca artigianale e non invasiva per la tutela e il mantenimento delle specie ittiche. La zona C, serve a garantire un graduale modo di approccio alle zone più tutelate, è consentito il transito di imbarcazioni a motore a velocità ridotta e possibilmente con un impatto ambientale minimo. È consentita la pesca sportiva, vincolata da alcune regole, dettate dall’ente gestore”.
Tutte queste regole cono contenute nel regolamento.(L. 979/82 art.28, L. 394/91 art.19 comma 6 e 93/01 art. 8 comma 8) che definisce in via definitiva e disciplina i divieti e le eventuali deroghe in funzione del grado di protezione necessario per la tutela degli ecosistemi di pregio. Il Regolamento è proposto dal Comitato di gestione, sentito il parere della Commissione di Riserva, è approvato con decreto del Ministro dell'ambiente.
Per quanto riguarda i vincoli la legge 394/91 articolo 19 individua le attività vietate nelle aree protette marine, quelle cioè che possono compromettere la tutela delle caratteristiche dell'ambiente oggetto della protezione e delle finalità istitutive dell'area.
I Decreti Istitutivi delle aree marine protette, considerando la natura e le attività socio - economiche dei luoghi, possono però prevedere alcune eccezioni (deroghe) oltre a dettagliare in modo più esaustivo i vincoli. In generale la legge 394/91 vieta nelle aree marine protette: A) la cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l'asportazione di minerali e di reperti archeologici; B) l'alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque; C) lo svolgimento di attività pubblicitarie; D) l'introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura; E) la navigazione a motore; F) ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.
Abbiamo visto nel precedente intervento che la zona A nella perimetrazione fatta nel 2001 che superò la precedente del prof. De Geronimo erano ridotte al minimo. Si concorda almeno su queste o anche questa perimetrazione minima sembra eccessiva? E una volta chiarito se c’è accordo sulla zona A si passi alla zona B e a quella C e si definiscano le deroghe – se si ritiene opportuno – per queste aree. Questo vuol dire entrare nel concreto. Il resto è aria fritta.
Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video della relazione del 6° gruppo di lavoro
Si conclude oggi la pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. Le pubblicazioni sono state possibili grazie a Matteo Salin di Eolnet. Oggi: Il video della relazione del 6° gruppo di lavoro
Sub disperso in mare a Filicudi. Ricerche in corso poche le speranze di ritrovarlo in vita
Sono davvero poche, se non nulle, le speranze di ritrovare vivo il 24enne sub napoletano che risulta disperso da ieri pomeriggio nel mare di Filicudi.
Contrariamente a quanto trapelato dall'isola, non è stato trovato il corpo ma solo il pallone segnalatore alla deriva.
L'uomo era uscito in gommone con il suo cane. Il suo mancato rientro ha fatto scattare l'allarme e messo in moto le ricerche
L'area della presumibile tragedia è quella della Canna ed è stata per l'appunto individuata per la presenza del gommone a bordo del quale, ad attendere il padrone, vi era il cane che - da quanto apprendiamo - lo accompagnava sempre durante le sue immersioni.
Sul posto vi sono la motovedetta dei Carabinieri di Lipari ed una unità del Circomare- Guardia Costiera. Corpo, quest'ultimo, che sta coordinando le ricerche. Un velivolo della Guardia Costiera sta sorvolando l'area interessata
Si attende l'arrivo dei sommozzatori
Contrariamente a quanto trapelato dall'isola, non è stato trovato il corpo ma solo il pallone segnalatore alla deriva.
L'uomo era uscito in gommone con il suo cane. Il suo mancato rientro ha fatto scattare l'allarme e messo in moto le ricerche
L'area della presumibile tragedia è quella della Canna ed è stata per l'appunto individuata per la presenza del gommone a bordo del quale, ad attendere il padrone, vi era il cane che - da quanto apprendiamo - lo accompagnava sempre durante le sue immersioni.
Sul posto vi sono la motovedetta dei Carabinieri di Lipari ed una unità del Circomare- Guardia Costiera. Corpo, quest'ultimo, che sta coordinando le ricerche. Un velivolo della Guardia Costiera sta sorvolando l'area interessata
Si attende l'arrivo dei sommozzatori
E' nato Francesco Rizzo, figlio di Domenico ed Annalisa Fiorenza
AMP. Chiofalo: In assenza di fatti concreti...è disinformazione
Giusto per moderare l’allarmismo ingiustificato che qualcuno monta ad arte, strumentalizzando tempi e persone, pubblico l’iter previsto dalla legge per l'istituzione di un'Area Marina Protetta.
(fonte Ministero dell’Ambiente)
Nell'ambito dell'elenco di aree di reperimento stabilito dalle leggi, per l'effettiva istituzione di un'area marina protetta occorre innanzitutto disporre di un aggiornato quadro di conoscenze sull'ambiente naturale d'interesse, oltre ai dati necessari sulle attività socio-economiche che si svolgono nell'area.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Servizio Difesa del Mare, per l'acquisizione di tali conoscenze e dati può anche avvalersi di istituti scientifici, laboratori ed enti di ricerca. Gli studi sono generalmente distinti in due fasi: nella prima viene esaminata la letteratura già esistente sull'area; nella seconda fase vengono effettuati gli approfondimenti necessari per un quadro conoscitivo concreto ed esaustivo.
Successivamente gli Esperti della Segreteria tecnica per le Aree Marine Protette (art.2,co.14 L. n. 426 del 1998) possono avviare l'istruttoria istitutiva. Al fine di delineare una proposta della futura area marina protetta che ne rispetti le caratteristiche naturali e socio-economiche, gli Esperti della Segreteria tecnica arricchiscono l'indagine conoscitiva fornita dagli studi con sopralluoghi mirati e con confronti con gli Enti e le comunità locali.
La definizione di perimetrazione dell'area (i confini esterni), la zonazione al suo interno (le diverse zone A, B e C), e la tutela operata attraverso i diversi gradi di vincoli nelle tre zone, sono parte dello schema di decreto istitutivo redatto alla fine dell'istruttoria. Sullo schema di decreto vengono sentiti la Regione e gli enti locali interessati dall'istituenda area marina protetta, per l'ottenimento di un concreto ed armonico consenso locale. Infine, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 112/98 art.77, occorre acquisire il parere della Conferenza Unificata su tale schema di DM.
A questo punto, il Ministro dell'ambiente, d'intesa con il Ministro del tesoro, procede all'effettiva istituzione dell'area marina protetta, autorizzando anche il finanziamento per far fronte alle prime spese relative all'istituzione (L. n. 394/91 art.18 e L. n. 93/01 art.8).
Il Decreto Ministeriale, se non diversamente specificato, entra in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Questo è il dispositivo della legge che regolerà l’istituzione dell’AMP delle Eolie.
Per quel che ci riguarda e che sappiamo, Iter ancora alle fasi preliminari, nessuna imposizione dall’alto ma confronto con enti e popolazioni locali. Il resto è disinformazione.
CORDIALMENTE
Luca Chiofalo
(fonte Ministero dell’Ambiente)
Nell'ambito dell'elenco di aree di reperimento stabilito dalle leggi, per l'effettiva istituzione di un'area marina protetta occorre innanzitutto disporre di un aggiornato quadro di conoscenze sull'ambiente naturale d'interesse, oltre ai dati necessari sulle attività socio-economiche che si svolgono nell'area.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Servizio Difesa del Mare, per l'acquisizione di tali conoscenze e dati può anche avvalersi di istituti scientifici, laboratori ed enti di ricerca. Gli studi sono generalmente distinti in due fasi: nella prima viene esaminata la letteratura già esistente sull'area; nella seconda fase vengono effettuati gli approfondimenti necessari per un quadro conoscitivo concreto ed esaustivo.
Successivamente gli Esperti della Segreteria tecnica per le Aree Marine Protette (art.2,co.14 L. n. 426 del 1998) possono avviare l'istruttoria istitutiva. Al fine di delineare una proposta della futura area marina protetta che ne rispetti le caratteristiche naturali e socio-economiche, gli Esperti della Segreteria tecnica arricchiscono l'indagine conoscitiva fornita dagli studi con sopralluoghi mirati e con confronti con gli Enti e le comunità locali.
La definizione di perimetrazione dell'area (i confini esterni), la zonazione al suo interno (le diverse zone A, B e C), e la tutela operata attraverso i diversi gradi di vincoli nelle tre zone, sono parte dello schema di decreto istitutivo redatto alla fine dell'istruttoria. Sullo schema di decreto vengono sentiti la Regione e gli enti locali interessati dall'istituenda area marina protetta, per l'ottenimento di un concreto ed armonico consenso locale. Infine, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 112/98 art.77, occorre acquisire il parere della Conferenza Unificata su tale schema di DM.
A questo punto, il Ministro dell'ambiente, d'intesa con il Ministro del tesoro, procede all'effettiva istituzione dell'area marina protetta, autorizzando anche il finanziamento per far fronte alle prime spese relative all'istituzione (L. n. 394/91 art.18 e L. n. 93/01 art.8).
Il Decreto Ministeriale, se non diversamente specificato, entra in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Questo è il dispositivo della legge che regolerà l’istituzione dell’AMP delle Eolie.
Per quel che ci riguarda e che sappiamo, Iter ancora alle fasi preliminari, nessuna imposizione dall’alto ma confronto con enti e popolazioni locali. Il resto è disinformazione.
CORDIALMENTE
Luca Chiofalo
domenica 9 ottobre 2016
Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava: Previsti piovaschi per domani
Durante la mattinata di Lunedi 10 saranno possibili piovaschi .Dal pomeriggio si prevede l'arrivo di rovesci di pioggia di moderata intensità, con progressiva intensificazione dell'attività temporalesca dal tardo pomeriggio -sera quando durante i temporali potranno manifestarsi occasionali piogge di forte intensità.Si prevedono nell'arco della giornata accumuli pluviometrici intorno ai 20 mm
Dopo Stromboli testato anche sull'Etna,"Billi" il radar laser che analizza i fumi dei vulcani
Dopo la sperimentazione condotta lo scorso anno a Stromboli, il radar-laser "Billi", progettato dall'Enea per analizzare i fumi che fuoriescono dai crateri dei vulcani, è stato testato anche sull'Etna. A 2.850 metri di altitudine e a 1,5 chilometri dal cratere principale, il sofisticato apparecchio ha misurato il contenuto di biossido di carbonio dei fumi, indizio importante per la previsione di eventuali eruzioni.
"La tecnologia sviluppata dall'Enea potrà permettere in futuro, una volta automatizzata, di allertare su possibili eruzioni come quella di inizio agosto, non preceduta da segnali usuali come scosse sismiche", spiega Luca Fiorani del Laboratorio Diagnostiche e Metrologia del Centro Enea di Frascati che ha sviluppato Billi. "Lo abbiamo portato sulla cima dell'Etna - aggiunge Fiorani - luogo assolutamente ostile e inospitale con temperature che di notte possono andare sotto zero anche in questa stagione e di giorno arrivano attorno ai 10° C. E poi pioggia, atmosfera acida, polvere e umidità che rappresentano una 'minaccia' per la strumentazione".
Billi - si legge nella newsletter ENEAinform@ - è basato su una tecnologia complessa che permette di misurare a distanza la concentrazione di CO2 nei gas vulcanici. Si tratta di un'operazione che, se condotta con tecniche diverse, risulta complessa, lenta e pericolosa. Attraverso un sistema di specchi, il fascio laser può essere orientato in qualsiasi direzione, permettendo di effettuare scansioni dei pennacchi vulcanici, simili alle tomografie.
L'Enea ha sviluppato questa tipologia di radar-laser, o lidar, nell'ambito del progetto europeo BRIDGE (Bridging the gap between gas emissions and geophysical observations at active volcanoes) dell'European Research Council, coordinato da Alessandro Aiuppa dell'Università di Palermo, con lo scopo di migliorare i modelli di previsione delle eruzioni, in modo da preallertare per tempo la popolazione in caso di pericolo.
"Billi" è già stato sperimentato per 24 ore consecutive presso il vulcano Stromboli. Il sofisticato apparecchio ha fornito in automatico immagini tridimensionali del pennacchio, fino a 3.000 metri di distanza e misurato il contenuto di biossido di carbonio dei fumi, indizio importante per la previsione di eventuali eruzioni.
"Misurare il biossido di carbonio in pennacchi vulcanici rappresenta una grande sfida scientifica e tecnologica - spiega Luca Fiorani del laboratorio diagnostiche e metrologia del centro Enea di Frascati che ha sviluppato "Billi"- questa sfida è già stata vinta nello scorso ottobre grazie ai test effettuati presso la solfatara di Pozzuoli, che hanno consentito un'osservazione dei gas a distanza moderata".
Una misura del genere "non era mai stata realizzata in precedenza - osserva Aiuppa - il radar laser permette di effettuare scansioni con rapidità e continuità molto superiori a quelle ottenute finora: presto potremo installare radar laser fissi per sorvegliare i vulcani".
"La tecnologia sviluppata dall'Enea potrà permettere in futuro, una volta automatizzata, di allertare su possibili eruzioni come quella di inizio agosto, non preceduta da segnali usuali come scosse sismiche", spiega Luca Fiorani del Laboratorio Diagnostiche e Metrologia del Centro Enea di Frascati che ha sviluppato Billi. "Lo abbiamo portato sulla cima dell'Etna - aggiunge Fiorani - luogo assolutamente ostile e inospitale con temperature che di notte possono andare sotto zero anche in questa stagione e di giorno arrivano attorno ai 10° C. E poi pioggia, atmosfera acida, polvere e umidità che rappresentano una 'minaccia' per la strumentazione".
Billi - si legge nella newsletter ENEAinform@ - è basato su una tecnologia complessa che permette di misurare a distanza la concentrazione di CO2 nei gas vulcanici. Si tratta di un'operazione che, se condotta con tecniche diverse, risulta complessa, lenta e pericolosa. Attraverso un sistema di specchi, il fascio laser può essere orientato in qualsiasi direzione, permettendo di effettuare scansioni dei pennacchi vulcanici, simili alle tomografie.
L'Enea ha sviluppato questa tipologia di radar-laser, o lidar, nell'ambito del progetto europeo BRIDGE (Bridging the gap between gas emissions and geophysical observations at active volcanoes) dell'European Research Council, coordinato da Alessandro Aiuppa dell'Università di Palermo, con lo scopo di migliorare i modelli di previsione delle eruzioni, in modo da preallertare per tempo la popolazione in caso di pericolo.
"Billi" è già stato sperimentato per 24 ore consecutive presso il vulcano Stromboli. Il sofisticato apparecchio ha fornito in automatico immagini tridimensionali del pennacchio, fino a 3.000 metri di distanza e misurato il contenuto di biossido di carbonio dei fumi, indizio importante per la previsione di eventuali eruzioni.
"Misurare il biossido di carbonio in pennacchi vulcanici rappresenta una grande sfida scientifica e tecnologica - spiega Luca Fiorani del laboratorio diagnostiche e metrologia del centro Enea di Frascati che ha sviluppato "Billi"- questa sfida è già stata vinta nello scorso ottobre grazie ai test effettuati presso la solfatara di Pozzuoli, che hanno consentito un'osservazione dei gas a distanza moderata".
Una misura del genere "non era mai stata realizzata in precedenza - osserva Aiuppa - il radar laser permette di effettuare scansioni con rapidità e continuità molto superiori a quelle ottenute finora: presto potremo installare radar laser fissi per sorvegliare i vulcani".
"Famiglie al museo" a Lipari. Buona la partecipazione
"Famiglie al museo" quest'oggi a Lipari. Buona la partecipazione.
Stamane, bambini e genitori, su iniziativa del Rotary club, grazie alla collaborazione con il Comprensivo Lipari e Comprensivo Lipari 1 e con il dirigente del Parco archeologico delle Eolie, Maria Amalia Mastelloni, hanno visitato il museo "Bernabò Brea" ed il parco archeologico: l'inizio di un bel "viaggio" alla scoperta della storia e della cultura delle nostre isole.
E' il 9 Ottobre ma sembra Giugno. Spettacolare giornata di sole a Lipari.
Lo spettacolo della natura in questa stupenda giornata liparese di sole nella foto scattata qualche minuto fa da Francesca Falconieri
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: IV° Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais- EoliEolie Congressi) Tappa Panarea-Lipari (Giugno 2013)
Trentaseiesima puntata della nostra rubrica. Oggi: IV° Trofeo del Gattopardo (organizzazione Acais- EoliEolie Congressi) Tappa Panarea-Lipari
Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video della relazione del 5° gruppo di lavoro
Proseguiamo, grazie a Matteo Salin di Eolnet, nella pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. Oggi: Il video della relazione del 5° gruppo di lavoro
Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo
9/10/2010
Ci lascia Nino Subba
http://eolienews.blogspot.it/2010/10/ci-lascia-nino-subba.html
9/10/1940Nasce John Lennon
Nasce a Liverpool John Lennon, chitarrista e compositore inglese. Anima dei Beatles, la più famosa band della storia del rock, dopo lo scioglimento del gruppo prosegue la carriera da solista. Insieme alla compagna Yoko Ono si dedica all’attivismo politico pacifista. Muore l’8 dicembre 1980, ucciso da cinque colpi di pistola sparati da uno squilibrato, Mark David Chapman, davanti al Dakota Building a Manhattan dove viveva.
9/10/1958
Ci lascia Nino Subba
http://eolienews.blogspot.it/2010/10/ci-lascia-nino-subba.html
9/10/1940Nasce John Lennon
Nasce a Liverpool John Lennon, chitarrista e compositore inglese. Anima dei Beatles, la più famosa band della storia del rock, dopo lo scioglimento del gruppo prosegue la carriera da solista. Insieme alla compagna Yoko Ono si dedica all’attivismo politico pacifista. Muore l’8 dicembre 1980, ucciso da cinque colpi di pistola sparati da uno squilibrato, Mark David Chapman, davanti al Dakota Building a Manhattan dove viveva.
9/10/1958
Muore Pio XII
Muore a Castel Gandolfo papa Pio XII. Salito al soglio di Pietro il 2 marzo 1939, Eugenio Pacelli inizia i suoi 19 anni di pontificato in un periodo storico turbinoso e difficile. Nonostante i radiomessaggi del 24 agosto del 1939, con cui tenta di scongiurare lo scoppio della guerra, e quello del Natale del 1942, contro le persecuzioni anche razziali, lo scenario mondiale continua a essere dominato da guerre e orrori contro l’umanità. Deciso avversario dei regimi comunisti, Pio XII, definito «il Papa dell’umanità sofferente», appare una figura molto controversa del più recente dibattito storico.
9/10/1967
Muore Che Guevara
Muore Ernesto “Che” Guevara, ucciso per mano di un gruppo di militari boliviani che il giorno prima lo avevano catturato. Nato nel 1928, a Rosario, in Argentina, il medico Ernesto Guevara si unisce a Fidel Castro a metà del 1950, diventando presto il suo fidato braccio destro. Insieme, guidano la vittoriosa rivoluzione cubana. Dopo il 1965, lascia Cuba per portare la scintilla della rivoluzione in altri paesi, prima nell’ex Congo Belga poi in Bolivia. Universalmente conosciuto, Guevara è considerato uno tra i rivoluzionari più carismatici del ventesimo secolo.
Muore a Castel Gandolfo papa Pio XII. Salito al soglio di Pietro il 2 marzo 1939, Eugenio Pacelli inizia i suoi 19 anni di pontificato in un periodo storico turbinoso e difficile. Nonostante i radiomessaggi del 24 agosto del 1939, con cui tenta di scongiurare lo scoppio della guerra, e quello del Natale del 1942, contro le persecuzioni anche razziali, lo scenario mondiale continua a essere dominato da guerre e orrori contro l’umanità. Deciso avversario dei regimi comunisti, Pio XII, definito «il Papa dell’umanità sofferente», appare una figura molto controversa del più recente dibattito storico.
9/10/1967
Muore Che Guevara
Muore Ernesto “Che” Guevara, ucciso per mano di un gruppo di militari boliviani che il giorno prima lo avevano catturato. Nato nel 1928, a Rosario, in Argentina, il medico Ernesto Guevara si unisce a Fidel Castro a metà del 1950, diventando presto il suo fidato braccio destro. Insieme, guidano la vittoriosa rivoluzione cubana. Dopo il 1965, lascia Cuba per portare la scintilla della rivoluzione in altri paesi, prima nell’ex Congo Belga poi in Bolivia. Universalmente conosciuto, Guevara è considerato uno tra i rivoluzionari più carismatici del ventesimo secolo.
LA PAROLA. Video - Commento al Vangelo di domenica 9 ottobre 2016
Commento a cura di don Giovanni Refosco, vicario dell'Unità pastorale Monte di Malo, Faedo, Priabona e Montepulgo.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Monte di Malo, Vicenza.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Monte di Malo, Vicenza.
sabato 8 ottobre 2016
Area Marina Protetta: dalla riunione di oggi emergono perplessità e preoccupazione. Giorgianni favorevole "ma daremo parola a tutti i portatori d'interesse"
Perplessità, dubbi, rimostranze, preoccupazione
hanno praticamente surclassato, stamattina nel corso della riunione fortemente
voluta dal presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini, i pareri
favorevoli all’istituzione dell’Area Marina protetta delle Eolie.
Nella prima
riunione allargata a tutte le componenti della comunità il fronte del no ad ulteriori vincoli ha visto
convergere pescatori, diportisti, alcuni consiglieri comunali ed anche
operatori del settore turistico, associazioni come la “Voce eoliana”,
presieduta dall’avvocato Angelo Pajno. In tutti la preoccupazione, anche alla
luce di altre esperienze similari, di ritrovarsi a dover rinunciare, in favore
di pochi, a spazi marittimi più o meno ampi, ad attività che fanno parte
tradizionalmente della vita e della
cultura eoliana. Fronte del no rinforzato anche dalla paura che l’AMP
delle Eolie possa essere calata dall’alto e che faccia riferimento a studi
ormai datati (Di Geronimo) e che, a suo tempo, furono contestati.
Di tutt’altro
tenore, ovviamente, gli interventi di coloro che sono per il si. Tra questi il
consulente di diverse cooperative di pesca Pinuccio Spinella e il presidente di
Legambiente Lipari, Giuseppe La Greca che hanno parlato di grande opportunità
per le Isole Eolie e di strumento che dovrà avere solide basi scientifiche,
oggetto di uno studio approfondito da parte dei biologi e che tenga conto dei
contributi della comunità isolani.
In ogni caso da una parte e dall’altra è
stato ribadito, seppure con i necessari distinguo, che la riunione del 9
novembre a Palermo, indetta dall’assessore Maurizio Croce, non può certo essere
quella in cui saranno definite e consegnate le perimetrazioni di quest’area
della quale alle Eolie si parla da oltre vent’anni.
Favorevole all’AMP il
sindaco Marco Giorgianni che evidenzia di essere convinto che questa
rappresenti una opportunità di tutela e sviluppo. “In ogni caso – ha
sottolineato – sentiremo i cittadini e tutti i portatori d’interesse e poi ci
determineremo di conseguenza”. Il primo cittadino puntualizza, inoltre, “che
gli studi esistenti sono ormai datati e che
pur potendo portare un contributo vanno sicuramente aggiornati. La data del 9
novembre non rappresenta la chiusura di nulla. Piuttosto una data di partenza
per questo percorso che – ribadisco – deve coinvolgere chi alle Eolie vive e
lavora. Quindi nulla di pre-confezionato o calato dall’alto”.
Calypso permette collegamenti con Ginostra. Il grazie della comunità ginostrese
Grazie alla disponibilità dell'equipaggio dell'aliscafo Libertylines, Calypso, nelle giornate del 07 e dell' 08 Ottobre, nonostante l'incertezza delle condizioni meteo è stato assicurato il collegamento mattutino con la frazione di Ginostra permettendo ad alcuni turisti di poter raggiungere Milazzo e quindi le città di destinazione.
La comunità di Ginostra ringrazia società ed equipaggio per la sensibilità dimostrata.
Gianluca Giuffrè
La comunità di Ginostra ringrazia società ed equipaggio per la sensibilità dimostrata.
Gianluca Giuffrè
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