Cerca nel blog
giovedì 29 novembre 2018
REGIONE: RANDAGISMO, GOVERNO APPROVA NUOVE LINEE GUIDA
Il potenziamento del sistema anagrafico dei randagi, delle procedure di censimento e identificazione; la differenziazione di strutture di ricovero pubbliche e private (distinte a seconda che si tratti di ricoveri per soggiorno o di rifugi sanitari); l’incremento delle sterilizzazioni; un codice deontologico e di autoregolamentazione di cui dovranno dotarsi le associazioni protezionistiche e di volontariato. Sono alcune delle misure contenute nelle nuove “linee guida per il contrasto al fenomeno del randagismo” che il governo Musumeci ha approvato e che saranno a breve tradotte in un decreto dell’assessore alla Salute Ruggero Razza.
Un documento che contiene indicazioni di carattere metodologico che la Giunta ha inteso affiancare al percorso normativo in evoluzione all’Ars e alle misure già adottate con legge regionale. Prevista una stretta sui randagi in circolazione che saranno individuati tramite l’attivazione di telecamere di video-sorveglianza e attraverso droni che perlustreranno il territorio realizzando video.
«Da parte del mio governo - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - c’è grande attenzione su una tematica che sta a cuore a molti, ma alla quale nel corso di tutti questi anni non è stata assegnata la giusta importanza. Le ultime tristi vicende, in alcuni Comuni dell’Isola, hanno giustamente acceso i riflettori sul triste fenomeno. Abbiamo voluto approvare nuove linee guida in modo tale che il comportamento degli operatori sia identico in tutta la Sicilia. Un notevole aiuto, comunque, dovrà arrivare dalle associazioni di volontariato che rappresentano un grande valore aggiunto, visto che ogni giorno vivono e affrontano sul campo i problemi. Forse non tutti gli aspetti del problema saranno risolti, ma se l’ottimo è nemico del buono accontentiamoci di questa fase sperimentale. E tra un anno, con l’aiuto del volontariato, capiremo cosa sarà necessario correggere».
Le nuove linee guida - indirizzate alle Asp, ai Comuni e alle Associazioni di volontariato - prevedono inoltre alcune limitazioni per i volontari, a cui attualmente è concesso per legge di poter accedere ai ricoveri senza particolari autorizzazioni: essi dovranno frequentare specifici corsi di formazione ed essere autorizzati in alcuni casi da un medico veterinario che gestirà le visite insieme a personale specificamente qualificato.
Il codice deontologico, diretto alle Associazioni di volontariato o che gestiscono rifugi, prevede che esse rilascino sempre ricevute per ogni donazione di denaro ottenuta, l’impegno a favorire le adozioni e a tendere sempre di più a realizzare strutture senza gabbie, infine il divieto di microchippare privatamente i cani ritrovati.
Un documento che contiene indicazioni di carattere metodologico che la Giunta ha inteso affiancare al percorso normativo in evoluzione all’Ars e alle misure già adottate con legge regionale. Prevista una stretta sui randagi in circolazione che saranno individuati tramite l’attivazione di telecamere di video-sorveglianza e attraverso droni che perlustreranno il territorio realizzando video.
«Da parte del mio governo - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - c’è grande attenzione su una tematica che sta a cuore a molti, ma alla quale nel corso di tutti questi anni non è stata assegnata la giusta importanza. Le ultime tristi vicende, in alcuni Comuni dell’Isola, hanno giustamente acceso i riflettori sul triste fenomeno. Abbiamo voluto approvare nuove linee guida in modo tale che il comportamento degli operatori sia identico in tutta la Sicilia. Un notevole aiuto, comunque, dovrà arrivare dalle associazioni di volontariato che rappresentano un grande valore aggiunto, visto che ogni giorno vivono e affrontano sul campo i problemi. Forse non tutti gli aspetti del problema saranno risolti, ma se l’ottimo è nemico del buono accontentiamoci di questa fase sperimentale. E tra un anno, con l’aiuto del volontariato, capiremo cosa sarà necessario correggere».
Le nuove linee guida - indirizzate alle Asp, ai Comuni e alle Associazioni di volontariato - prevedono inoltre alcune limitazioni per i volontari, a cui attualmente è concesso per legge di poter accedere ai ricoveri senza particolari autorizzazioni: essi dovranno frequentare specifici corsi di formazione ed essere autorizzati in alcuni casi da un medico veterinario che gestirà le visite insieme a personale specificamente qualificato.
Il codice deontologico, diretto alle Associazioni di volontariato o che gestiscono rifugi, prevede che esse rilascino sempre ricevute per ogni donazione di denaro ottenuta, l’impegno a favorire le adozioni e a tendere sempre di più a realizzare strutture senza gabbie, infine il divieto di microchippare privatamente i cani ritrovati.
29 Novembre 2016 - 29 Novembre 2018: Fermiamoci un minuto a riflettere e pregare
In queste ore - così come ci scrive una nostra lettrice - il 29 novembre del 2016 si consumava, a bordo della Sansovino - una tragedia.
Tragedia nella quale persero la vita il nostro Gaetano D'Ambra, 29 anni, Cristian Micalizzi, 38 anni, Santo Parisi, 51 anni.
Questo - prendendo a piene mani, quanto scrittoci dalla nostra lettrice - vuole essere un post per invitare tutti a riflettere, a pregare.
A pregare per i tre marittimi, per le loro famiglie, sconvolte da una così grande tragedia.
Tragedia nella quale persero la vita il nostro Gaetano D'Ambra, 29 anni, Cristian Micalizzi, 38 anni, Santo Parisi, 51 anni.
Questo - prendendo a piene mani, quanto scrittoci dalla nostra lettrice - vuole essere un post per invitare tutti a riflettere, a pregare.
A pregare per i tre marittimi, per le loro famiglie, sconvolte da una così grande tragedia.
Presentato il Calendario storico e l'Agenda storica 2019 dell'Arma dei Carabinieri. Nella pagina di Luglio ci sono anche le Eolie
COMUNICATO
Nella mattinata odierna, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Messina, Colonnello Lorenzo SABATINO, ha presentato agli organi di informazione il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2019 dell’ Arma dei Carabinieri.
L’iniziativa segue la cerimonia ufficiale di presentazione del Calendario, tenutasi a Roma, presso la Scuola Ufficiali Carabinieri alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri.
Il Calendario è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, riguardanti l’Arma e i cittadini.
L’edizione 2019 del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è stata dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Le pagine del Calendario, edizione 2019, presentano, infatti, una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco, l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo, “inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola”. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco.
Dalla Prefazione al Calendario del Comandante Generale Giovanni Nistri
“Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’UNESCO. Li abbiamo inseriti tutti, con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari che la nostra penisola annovera in tutta la sua lunghezza. In parallelo è tracciato un breve racconto sull’evoluzione dei Carabinieri negli ultimi decenni.
Si possono distinguere le varie uniformi, ma la rappresentazione si nutre principalmente di volti. Non è un caso. Il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese”.
Un volto porta i segni del tempo, della sofferenza e della gioia, del sacrificio, dei sentimenti. Quando una persona ci viene presentata, prima ancora di rivolgerle la parola, un’idea abbastanza precisa del suo carattere ci giunge attraverso lo sguardo, le rughe d’espressione, i lineamenti più o meno marcati. I volti presenti in queste tavole stanno bene attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme, come la bandoliera sulla copertina. Nemmeno questo è un caso, vi sono alla base due ottimi motivi.
Il primo è che ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso pure come identità nazionale, da quando nel 1814 abbiamo visto la luce.
Il secondo motivo è una doverosa professione di modestia, a fronte degli straordinari panorami che il nostro Paese offre dal nord al sud, dal centro alle isole. Se l’Italia è il quadro, ci siamo detti, sarà già un grande onore farle da cornice. La cornice esalta la bellezza di un quadro e al tempo stesso contribuisce a preservarla.
Noi Carabinieri, per dare un senso alla nostra missione, non potremmo chiedere di più”.
Descrizione
Si parte a gennaio dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Il volto di una donna del reparto fa da sfondo alle immagini del Centro Storico di San Geminiano (Sito Unesco dal 1990), dell’Arte Rupestre della Valle Camonica, della Chiesa e del convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci (Siti Unesco dal 1980), di Piazza del Duomo a Pisa (Sito Unesco dal 1987).
L’iniziativa segue la cerimonia ufficiale di presentazione del Calendario, tenutasi a Roma, presso la Scuola Ufficiali Carabinieri alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri.
Il Calendario è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, riguardanti l’Arma e i cittadini.
L’edizione 2019 del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è stata dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Le pagine del Calendario, edizione 2019, presentano, infatti, una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco, l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo, “inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola”. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco.
Dalla Prefazione al Calendario del Comandante Generale Giovanni Nistri
“Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’UNESCO. Li abbiamo inseriti tutti, con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari che la nostra penisola annovera in tutta la sua lunghezza. In parallelo è tracciato un breve racconto sull’evoluzione dei Carabinieri negli ultimi decenni.
Si possono distinguere le varie uniformi, ma la rappresentazione si nutre principalmente di volti. Non è un caso. Il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese”.
Un volto porta i segni del tempo, della sofferenza e della gioia, del sacrificio, dei sentimenti. Quando una persona ci viene presentata, prima ancora di rivolgerle la parola, un’idea abbastanza precisa del suo carattere ci giunge attraverso lo sguardo, le rughe d’espressione, i lineamenti più o meno marcati. I volti presenti in queste tavole stanno bene attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme, come la bandoliera sulla copertina. Nemmeno questo è un caso, vi sono alla base due ottimi motivi.
Il primo è che ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso pure come identità nazionale, da quando nel 1814 abbiamo visto la luce.
Il secondo motivo è una doverosa professione di modestia, a fronte degli straordinari panorami che il nostro Paese offre dal nord al sud, dal centro alle isole. Se l’Italia è il quadro, ci siamo detti, sarà già un grande onore farle da cornice. La cornice esalta la bellezza di un quadro e al tempo stesso contribuisce a preservarla.
Noi Carabinieri, per dare un senso alla nostra missione, non potremmo chiedere di più”.
Descrizione
Si parte a gennaio dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Il volto di una donna del reparto fa da sfondo alle immagini del Centro Storico di San Geminiano (Sito Unesco dal 1990), dell’Arte Rupestre della Valle Camonica, della Chiesa e del convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci (Siti Unesco dal 1980), di Piazza del Duomo a Pisa (Sito Unesco dal 1987).
A febbraio lo sguardo attento di un carabiniere in pettorina simboleggia l’attività investigativa. Nel 1974, da un intuizione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce il “Nucleo Speciale di polizia Giudiziaria”, che sviluppa un nuovo modello operativo antesignano del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS). Il Carabiniere con pettorina fa da sfondo alla Città di Vicenza e alle ville del Palladio in Veneto (Siti Unesco dal 1994), all’insediamento industriale Crespi d’Adda (Sito Unesco dal 1995), ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri di Matera (Sito Unesco dal 1993), al Centro Storico di Siena (Sito Unesco dal 1995).
Il 1978 è l’anno di nascita del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), l’unità viene descritta nel mese di marzo. Il volto di un Operatore GIS, coperto da passamontagna, fa da sfondo a Ferrara, città del Rinascimento, e al Delta del Po (siti Unesco dal 1995), a Castel del Monte (Sito Unesco dal 1996), ai Monumenti paleocristiani di Ravenna (Siti Unesco dal 1996) e ai Trulli di Alberobello (Sito Unesco dal 1996).
Il mese di aprile è incentrato sull’innovazione del numero di pronto intervento “112” introdotto nel 1980. E’ rappresentato il volto rassicurante del “Carabiniere della Radiomobile”, che fa da sfondo al Centro Storico di Pienza (Sito Unesco dal 1996), al Palazzo reale del XVIII di Caserta con il Parco, all’acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio (Siti Unesco dal 1997), alla Costiera Amalfitana (Sito Unesco dal 1997) e alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (Siti Unesco dal 1997).
A maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche Esigenze, di cui fanno parte, oltre al Reggimento Corazzieri, i Carabinieri degli Organismi Costituzionali e i Comandi di polizia Militare per le Forze Armate e per il Ministero della Difesa. Il Corazziere fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, a Modena: Cattedrale, Torre Civita e Piazza Grande, a Portovenere, Cinque Terre e Isole (tutti Siti Unesco dal 1997).
A giugno viene raccontata l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), impegnata in una meticolosa ricerca. Il RaCIS, insieme ai Comandi Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, Banca d’Italia, Tutela della Salute, Tutela del Lavoro, Tutela del Patrimonio Culturale e al Raggruppamento Aeromobili, è inserito nella Divisione Unità Specializzate, e costituiscono un prezioso supporto per tutti i reparti dell’Arma. In questo mese sono graficamente rappresentati l’Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito Unesco dal 1998), Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova e l’Area Archeologica di Agrigento (tutti Siti Unesco dal 1997).
Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale fanno da sfondo ai siti Unesco Centro Storico di Napoli, Centro Sorico di Firenze, Venezia e la sua Laguna, Centro Storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.
A luglio il volto determinato di un Carabiniere paracadutista rappresenta l’impegno all’estero dell’Arma, un coinvolgimento corale dell’Istituzione a supporto delle strategie del Paese. Il 1° Reggimento Carabiniere Paracadutisti “Tuscania”, il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e il 7° Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige” sono inquadrati nella 2^ Brigata Mobile e costituiscono un bacino privilegiato per le missioni all’estero o per i servizi di supporto alle Sedi Diplomatiche italiane più a rischio. Il volto del Carabiniere paracadutista fa da sfondo al Centro Storico di Urbino (Sito Unesco dal 1998), alle Isole Eolie (Sito Unesco dal 2000), al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Siti Unesco dal 1998), a Villa Adriana – Tivoli (Sito Unesco dal 1999).
Nel mese di agosto il volto di un giovane Allievo Carabiniere rappresenta la formazione e l’addestramento, quali ingredienti indispensabili del percorso professionale dell’istituzione. Per queste attività altamente specializzate l’Arma si è dotata di una specifica organizzazione che ne cura tutti gli aspetti, da quelli di base, a quelli specialistici. Il giovane allievo Carabiniere è associato ai siti Unesco di Villa d’Este – Tivoli (nella lista dal 2001), Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (nella lista dal 2000), delle città tardo barocche della Val di Noto – Sicilia sud orientale (dal 2002) e della Città di Verona (iscritta dal 2000).
Lo sguardo limpido e sereno di un atleta Carabiniere, proposto nel mese di settembre, è il simbolo dell’attenzione dell’Arma allo sport, quale elemento fondante della formazione e dell’addestramento, ma soprattutto punto di riferimento valoriale imprescindibile. Lo sport, inteso come sacrificio, impegno e sana tensione al risultato è quanto di più prossimo alla vocazione originaria del Carabiniere. Nelle pagine del mese di settembre sono rappresentati i siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli (iscritto dal 2006), la Val d’Orcia (iscritto dal 2004), Mantova e Sabbioneta (iscritti dal 2008), Siracusa (iscritta nel 2005).
A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico rappresenta il segno distintivo dell’impegno e della responsabilità con cui l’Arma assolve questo delicatissimo compito, tradizionalmente svolto dai Reggimenti e dai Battaglioni dell’organizzazione Mobile. Il volto di questo carabiniere della linea mobile fa da sfondo alle Dolomiti (Sito Unesco dal 2009), alla Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (Sito Unesco dal 2008), al Monte San Giorgio (Sito Unesco dal 2010) e ai “Longobardi in Italia. Luoghi di potere” (Sito Unesco dal 2011).
A novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un Carabiniere Forestale. Il Carabiniere Forestale, pur essendo di recente istituzione, affonda le sue radici nella più che trentennale esperienza dell’Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un Comando interamente dedicato alla salvaguardia della natura con una peculiare attenzione alle molteplici implicazioni dei reati ambientali. Insieme ai “Carabinieri Forestali”, l’Arma ha di fatto costituito una Forza di polizia ambientale senza precedenti per ampiezza e potenzialità. Al Carabiniere Forestale sono associati i siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana (iscritti dal 2013), dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato (iscritti dal 2014), dei Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (iscritto dal 2011) e del Monte Etna (iscritto dal 2013).
L’ultimo mese dell’anno è dedicato alla musica. Sulla pagina di dicembre è rappresentato il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell’Arma. I musicisti del complesso sono l’anima dell’impegno dell’Istituzione nella divulgazione della tradizione musicale bandistica in Italia e nel mondo. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (iscritto dal 2005), le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (iscritto nel 2017), Ivrea, città industriale del XX secolo (iscritto nel 2018) e Le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale.
A margine dell’incontro è stata presentata anche l’Agenda 2019 che, in un formato moderno e funzionale, rinnovato nella veste grafica nel 2017, è incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia.
Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis.
Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.
Il 1978 è l’anno di nascita del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), l’unità viene descritta nel mese di marzo. Il volto di un Operatore GIS, coperto da passamontagna, fa da sfondo a Ferrara, città del Rinascimento, e al Delta del Po (siti Unesco dal 1995), a Castel del Monte (Sito Unesco dal 1996), ai Monumenti paleocristiani di Ravenna (Siti Unesco dal 1996) e ai Trulli di Alberobello (Sito Unesco dal 1996).
Il mese di aprile è incentrato sull’innovazione del numero di pronto intervento “112” introdotto nel 1980. E’ rappresentato il volto rassicurante del “Carabiniere della Radiomobile”, che fa da sfondo al Centro Storico di Pienza (Sito Unesco dal 1996), al Palazzo reale del XVIII di Caserta con il Parco, all’acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio (Siti Unesco dal 1997), alla Costiera Amalfitana (Sito Unesco dal 1997) e alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (Siti Unesco dal 1997).
A maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche Esigenze, di cui fanno parte, oltre al Reggimento Corazzieri, i Carabinieri degli Organismi Costituzionali e i Comandi di polizia Militare per le Forze Armate e per il Ministero della Difesa. Il Corazziere fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, a Modena: Cattedrale, Torre Civita e Piazza Grande, a Portovenere, Cinque Terre e Isole (tutti Siti Unesco dal 1997).
A giugno viene raccontata l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), impegnata in una meticolosa ricerca. Il RaCIS, insieme ai Comandi Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, Banca d’Italia, Tutela della Salute, Tutela del Lavoro, Tutela del Patrimonio Culturale e al Raggruppamento Aeromobili, è inserito nella Divisione Unità Specializzate, e costituiscono un prezioso supporto per tutti i reparti dell’Arma. In questo mese sono graficamente rappresentati l’Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito Unesco dal 1998), Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova e l’Area Archeologica di Agrigento (tutti Siti Unesco dal 1997).
Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale fanno da sfondo ai siti Unesco Centro Storico di Napoli, Centro Sorico di Firenze, Venezia e la sua Laguna, Centro Storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.
A luglio il volto determinato di un Carabiniere paracadutista rappresenta l’impegno all’estero dell’Arma, un coinvolgimento corale dell’Istituzione a supporto delle strategie del Paese. Il 1° Reggimento Carabiniere Paracadutisti “Tuscania”, il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e il 7° Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige” sono inquadrati nella 2^ Brigata Mobile e costituiscono un bacino privilegiato per le missioni all’estero o per i servizi di supporto alle Sedi Diplomatiche italiane più a rischio. Il volto del Carabiniere paracadutista fa da sfondo al Centro Storico di Urbino (Sito Unesco dal 1998), alle Isole Eolie (Sito Unesco dal 2000), al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Siti Unesco dal 1998), a Villa Adriana – Tivoli (Sito Unesco dal 1999).
Nel mese di agosto il volto di un giovane Allievo Carabiniere rappresenta la formazione e l’addestramento, quali ingredienti indispensabili del percorso professionale dell’istituzione. Per queste attività altamente specializzate l’Arma si è dotata di una specifica organizzazione che ne cura tutti gli aspetti, da quelli di base, a quelli specialistici. Il giovane allievo Carabiniere è associato ai siti Unesco di Villa d’Este – Tivoli (nella lista dal 2001), Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (nella lista dal 2000), delle città tardo barocche della Val di Noto – Sicilia sud orientale (dal 2002) e della Città di Verona (iscritta dal 2000).
Lo sguardo limpido e sereno di un atleta Carabiniere, proposto nel mese di settembre, è il simbolo dell’attenzione dell’Arma allo sport, quale elemento fondante della formazione e dell’addestramento, ma soprattutto punto di riferimento valoriale imprescindibile. Lo sport, inteso come sacrificio, impegno e sana tensione al risultato è quanto di più prossimo alla vocazione originaria del Carabiniere. Nelle pagine del mese di settembre sono rappresentati i siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli (iscritto dal 2006), la Val d’Orcia (iscritto dal 2004), Mantova e Sabbioneta (iscritti dal 2008), Siracusa (iscritta nel 2005).
A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico rappresenta il segno distintivo dell’impegno e della responsabilità con cui l’Arma assolve questo delicatissimo compito, tradizionalmente svolto dai Reggimenti e dai Battaglioni dell’organizzazione Mobile. Il volto di questo carabiniere della linea mobile fa da sfondo alle Dolomiti (Sito Unesco dal 2009), alla Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (Sito Unesco dal 2008), al Monte San Giorgio (Sito Unesco dal 2010) e ai “Longobardi in Italia. Luoghi di potere” (Sito Unesco dal 2011).
A novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un Carabiniere Forestale. Il Carabiniere Forestale, pur essendo di recente istituzione, affonda le sue radici nella più che trentennale esperienza dell’Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un Comando interamente dedicato alla salvaguardia della natura con una peculiare attenzione alle molteplici implicazioni dei reati ambientali. Insieme ai “Carabinieri Forestali”, l’Arma ha di fatto costituito una Forza di polizia ambientale senza precedenti per ampiezza e potenzialità. Al Carabiniere Forestale sono associati i siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana (iscritti dal 2013), dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato (iscritti dal 2014), dei Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (iscritto dal 2011) e del Monte Etna (iscritto dal 2013).
L’ultimo mese dell’anno è dedicato alla musica. Sulla pagina di dicembre è rappresentato il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell’Arma. I musicisti del complesso sono l’anima dell’impegno dell’Istituzione nella divulgazione della tradizione musicale bandistica in Italia e nel mondo. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (iscritto dal 2005), le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (iscritto nel 2017), Ivrea, città industriale del XX secolo (iscritto nel 2018) e Le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale.
A margine dell’incontro è stata presentata anche l’Agenda 2019 che, in un formato moderno e funzionale, rinnovato nella veste grafica nel 2017, è incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia.
Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis.
Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.
Come eravamo: 1963 - Matrimonio del signor Pino Lo Rizio (Dip. Sel)
Al cinema Eolo per il matrimonio di Pino Lo Rizio (14- 12- 1963).
In piedi da sx: Raffaele Picone, Mimmo Bardi, Masino Paino, Pino Lo Rizio, Ciccio Lacoteta, Bartolino Lo Rizio, Pino Pagliaro, Stefano Lo Rizio
Accosciati da sx: Luigino Gualdi, Giovanni Barile, Nino De Luca, Enrico Cullotta, Virgilio Pagliaro, Giovanni Giardina.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon compleanno a Domenico Russo, Gaetano Favata, Massimilismo Oddo, Giovanni Cincotta, Immacolata Merlino, Caterina Serio
Ai Pfaword2019, il consulente finanziario Antonello Cincotta, premiato con la medaglia d'oro.
Ennesimo, prestigioso, riconoscimento per il dottor Antonello Cincotta, consulente finanziario FIDEURAM. Ieri sera a Milano è stato premiato, con medaglia d’oro, ai Pfaword2019, in competenze professionali e Consulenza Patrimoniale.
Una competizione con più di 1500 partecipanti provenienti da tutta Italia, certificata Uni EN ISO,
Al dottor Cincotta, che su Eolienews conduce una apposita rubrica, le nostre congratulazioni e l'augurio di centrare sempre nuovi ed importanti obiettivi.
mercoledì 28 novembre 2018
Ministro Costa firma decreto che chiude partita sull'inceneritore del Mela, Esulta il comitato cittadino
(Comunicato Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela)
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha firmato il decreto che chiude definitivamente la partita, almeno dal punto di vista amministrativo, dell’inceneritore del Mela [1].
Si è trattato di una partita senza esclusione di colpi, durata quasi 4 anni, in cui alla fine i tanti semplici cittadini che vivono in questo stupendo e martoriato territorio hanno avuto la meglio sul gigante A2A e sui suoi interessi milionari.
Si chiude un capitolo buio nella storia della valle del Mela, che ha visto il tentativo – per fortuna respinto con coraggio e determinazione – di far subire a questo territorio ed ai suoi abitanti ulteriori affronti e veleni per il profitto di pochi.
La vittoria di oggi è la conferma che è finalmente scoccata l’ora di cambiare rotta: le industrie non possono più pensare di fare profitti sulla pelle dei cittadini, l’inquinamento va ridotto drasticamente e vanno favorite altre forme di sviluppo, che creino ricchezza e occupazione valorizzando (anzichè deturpando) le straordinarie vocazioni del territorio.
Una vittoria resa possibile grazie all’impegno e alla determinazione di tanti comitati e associazioni e soprattutto alla volontà ed alla partecipazione di tanti semplici cittadini: ricordiamo la valanga di NO ai referendum comunali del 31 gennaio 2016, le oltre 10 mila firme nella petizione contro l’inceneritore, la massiccia partecipazione popolare alle varie manifestazioni, da ultimo quella del 28 gennaio scorso – la più grande mai vista nel nostro territorio – quando 10 mila persone hanno inondato le strade di Milazzo.
Non si possono neanche dimenticare il sostegno ed il contributo delle tante amministrazioni che si sono schierate dalla parte dei cittadini, come anche il recepimento della volontà del territorio da parte di alcuni (non tutti a dire la verità) soggetti del mondo politico-istituzionale.
In particolare alla fine è stato decisivo il ruolo del presente governo e dei suoi esponenti locali, che hanno fatto si che il progetto dell’inceneritore presentato da A2A nel 2015 venisse definitivamente bocciato.
Ma decisivo è stato anche il divieto posto dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, la cui approvazione, avvenuta nel dicembre 2016 per mano dell’allora Assessore regionale Vermiglio, è stata chiesta a gran voce dai comitati, le associazioni e le amministrazioni del territorio.
Un divieto chiaro e palese, riconosciuto dalla stessa A2A, ma paradossalmente non dall’attuale Soprintendente di Messina Orazio Micali, che per ben due volte ha cercato invano di ottenere l’annullamento dei pareri negativi del suo predecessore e del Ministero dei Beni Culturali.
Sebbene la partita amministrativa sia ormai chiusa, lo stesso non si può dire per quella giudiziaria: al TAR Lazio è infatti già pendente un ricorso di A2A, mentre al TAR Catania rimangono pendenti decine di ricorsi, tra cui quelli di A2A e della Raffineria di Milazzo, contro il Piano Paesaggistico.
Per scongiurare ogni pericolo, anche futuro, andrebbe affrontato alla radice l’interesse dei vari gruppi privati come A2A a piazzare inceneritori in tutta Italia. Le normative comunitarie e nazionali prevedono che la gestione dei rifiuti avvenga prioritariamente mediante il riciclaggio ed il compostaggio, anziché l’incenerimento. Eppure gli incentivi statali vanno più all’incenerimento che al riciclaggio: in questo modo la carenza di impianti di riciclaggio e compostaggio, specie al Sud, difficilmente potrà essere colmata, mentre continueranno i tentativi dei gruppi privati di costruire altri inceneritori, sebbene in contrasto con le direttive europee.
Un’altra richiesta che avanziamo al presente governo è quindi quella di togliere gli incentivi statali agli inceneritori (previsti nel cosiddetto “decreto rinnovabili”), destinandoli invece alla filiera del riciclaggio e del compostaggio. Questo tra l’altro avrebbe anche il beneficio di far crescere l’occupazione, visto che la filiera del riciclo crea molta più lavoro degli inceneritori, che impiegano al massimo alcune decine di persone.
Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela
[1] Si tratta del DM n.329 del 27.11.2018, pubblicato sul portale del Ministero dell’Ambiente (www.va.minambiente.it/File/ Documento/316557).
Si è trattato di una partita senza esclusione di colpi, durata quasi 4 anni, in cui alla fine i tanti semplici cittadini che vivono in questo stupendo e martoriato territorio hanno avuto la meglio sul gigante A2A e sui suoi interessi milionari.
Si chiude un capitolo buio nella storia della valle del Mela, che ha visto il tentativo – per fortuna respinto con coraggio e determinazione – di far subire a questo territorio ed ai suoi abitanti ulteriori affronti e veleni per il profitto di pochi.
La vittoria di oggi è la conferma che è finalmente scoccata l’ora di cambiare rotta: le industrie non possono più pensare di fare profitti sulla pelle dei cittadini, l’inquinamento va ridotto drasticamente e vanno favorite altre forme di sviluppo, che creino ricchezza e occupazione valorizzando (anzichè deturpando) le straordinarie vocazioni del territorio.
Una vittoria resa possibile grazie all’impegno e alla determinazione di tanti comitati e associazioni e soprattutto alla volontà ed alla partecipazione di tanti semplici cittadini: ricordiamo la valanga di NO ai referendum comunali del 31 gennaio 2016, le oltre 10 mila firme nella petizione contro l’inceneritore, la massiccia partecipazione popolare alle varie manifestazioni, da ultimo quella del 28 gennaio scorso – la più grande mai vista nel nostro territorio – quando 10 mila persone hanno inondato le strade di Milazzo.
Non si possono neanche dimenticare il sostegno ed il contributo delle tante amministrazioni che si sono schierate dalla parte dei cittadini, come anche il recepimento della volontà del territorio da parte di alcuni (non tutti a dire la verità) soggetti del mondo politico-istituzionale.
In particolare alla fine è stato decisivo il ruolo del presente governo e dei suoi esponenti locali, che hanno fatto si che il progetto dell’inceneritore presentato da A2A nel 2015 venisse definitivamente bocciato.
Ma decisivo è stato anche il divieto posto dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, la cui approvazione, avvenuta nel dicembre 2016 per mano dell’allora Assessore regionale Vermiglio, è stata chiesta a gran voce dai comitati, le associazioni e le amministrazioni del territorio.
Un divieto chiaro e palese, riconosciuto dalla stessa A2A, ma paradossalmente non dall’attuale Soprintendente di Messina Orazio Micali, che per ben due volte ha cercato invano di ottenere l’annullamento dei pareri negativi del suo predecessore e del Ministero dei Beni Culturali.
Sebbene la partita amministrativa sia ormai chiusa, lo stesso non si può dire per quella giudiziaria: al TAR Lazio è infatti già pendente un ricorso di A2A, mentre al TAR Catania rimangono pendenti decine di ricorsi, tra cui quelli di A2A e della Raffineria di Milazzo, contro il Piano Paesaggistico.
Per scongiurare ogni pericolo, anche futuro, andrebbe affrontato alla radice l’interesse dei vari gruppi privati come A2A a piazzare inceneritori in tutta Italia. Le normative comunitarie e nazionali prevedono che la gestione dei rifiuti avvenga prioritariamente mediante il riciclaggio ed il compostaggio, anziché l’incenerimento. Eppure gli incentivi statali vanno più all’incenerimento che al riciclaggio: in questo modo la carenza di impianti di riciclaggio e compostaggio, specie al Sud, difficilmente potrà essere colmata, mentre continueranno i tentativi dei gruppi privati di costruire altri inceneritori, sebbene in contrasto con le direttive europee.
Un’altra richiesta che avanziamo al presente governo è quindi quella di togliere gli incentivi statali agli inceneritori (previsti nel cosiddetto “decreto rinnovabili”), destinandoli invece alla filiera del riciclaggio e del compostaggio. Questo tra l’altro avrebbe anche il beneficio di far crescere l’occupazione, visto che la filiera del riciclo crea molta più lavoro degli inceneritori, che impiegano al massimo alcune decine di persone.
Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela
[1] Si tratta del DM n.329 del 27.11.2018, pubblicato sul portale del Ministero dell’Ambiente (www.va.minambiente.it/File/ Documento/316557).
Calcio : Campionato di Terza Categoria. La classifica del Girone unico di Barcellona PG
Nel prossimo turno l'Inter club Lipari affronterà in casa la Nuova Oliveri.
Il Malfa affronterà in trasferta il Ficarra.
Il Malfa affronterà in trasferta il Ficarra.
Aliscafi collegano Lipari, Salina e Vulcano. Ferme le navi.
Ancora una "giornata di passione" nei collegamenti marittimi da e per le Eolie. Raggiunte Lipari, Vulcano e Salina dagli aliscafi di Libertylines (ferme le navi) non sono state ancora collegate Filicudi, Alicudi, Stromboli - Ginostra e Panarea. In queste località l'isolamento sale a 72 ore.
“Libri digitali, societari e contabili - vidimazione, bollatura e conservazione” presentato questa mattina il nuovo servizio dell’Ente camerale di Messina.
COMUNICATO
Messina, lì 28 novembre 2018. Risparmiare tempo e risorse, gestendo in sicurezza e con valore legale il processo di digitalizzazione dei libri d’impresa: libri sociali e libri contabili.
E’ stato presentato questa mattina al Palazzo camerale, durante il workshop “Libri digitali, societari e contabili - vidimazione, bollatura e conservazione” - organizzato nell’ambito del progetto “Pid” fortemente voluto dal presidente Ivo Blandina - il nuovo servizio delle Camere di commercio che si prefigge di fornire alle imprese gli strumenti necessari per favorire il processo d’informatizzazione e di digitalizzazione della tenuta dei libri e dei registri contabili.
«Gli enti camerali, in collaborazione con la società Infocamere, proseguono il percorso già intrapreso di affiancamento e supporto alle imprese nell’ambito della dematerializzazione del documento cartaceo e della digitalizzazione dei servizi – afferma il segretario generale della Camera di commercio, Alfio Pagliaro – oggigiorno, infatti, non è possibile prescindere dal mondo digitale e dai vantaggi che offre e le Camere di commercio, nell’ambito della informatizzazione, sono certamente le punte di diamante della pubblica amministrazione».
A illustrare nel dettaglio il servizio, è stato Giuseppe Tramontana della società consortile di Informatica delle Camere di commercio italiane “Infocamere”: «Un’interfaccia intuitiva permetterà di organizzare i fascicoli della propria impresa per categoria e tipologia di libro.
I libri digitali non sono altro che documenti informatici in formato pdf. La loro vidimazione sarà sostituita dalla firma digitale del legale rappresentante dell’impresa o di un suo delegato e dalla marcatura temporale applicata dal sistema. Il che garantirà la consecutio dei documenti digitali caricati nel fascicolo, secondo la normativa vigente».
La piattaforma è accessibile sempre, dalle società e dai loro intermediari, anche da smartphone e tablet, senza limiti di spazio e di tempo. Si accede tramite “Cns” (Carta nazionale dei servizi) o tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale).
All’incontro hanno preso parte anche il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, Enrico Spicuzza, Salvo Giansiracusa di Infocamere e Rocco Sgroi, responsabile del Punto impresa digitale della Camera di commercio.
E’ stato presentato questa mattina al Palazzo camerale, durante il workshop “Libri digitali, societari e contabili - vidimazione, bollatura e conservazione” - organizzato nell’ambito del progetto “Pid” fortemente voluto dal presidente Ivo Blandina - il nuovo servizio delle Camere di commercio che si prefigge di fornire alle imprese gli strumenti necessari per favorire il processo d’informatizzazione e di digitalizzazione della tenuta dei libri e dei registri contabili.
«Gli enti camerali, in collaborazione con la società Infocamere, proseguono il percorso già intrapreso di affiancamento e supporto alle imprese nell’ambito della dematerializzazione del documento cartaceo e della digitalizzazione dei servizi – afferma il segretario generale della Camera di commercio, Alfio Pagliaro – oggigiorno, infatti, non è possibile prescindere dal mondo digitale e dai vantaggi che offre e le Camere di commercio, nell’ambito della informatizzazione, sono certamente le punte di diamante della pubblica amministrazione».
A illustrare nel dettaglio il servizio, è stato Giuseppe Tramontana della società consortile di Informatica delle Camere di commercio italiane “Infocamere”: «Un’interfaccia intuitiva permetterà di organizzare i fascicoli della propria impresa per categoria e tipologia di libro.
I libri digitali non sono altro che documenti informatici in formato pdf. La loro vidimazione sarà sostituita dalla firma digitale del legale rappresentante dell’impresa o di un suo delegato e dalla marcatura temporale applicata dal sistema. Il che garantirà la consecutio dei documenti digitali caricati nel fascicolo, secondo la normativa vigente».
La piattaforma è accessibile sempre, dalle società e dai loro intermediari, anche da smartphone e tablet, senza limiti di spazio e di tempo. Si accede tramite “Cns” (Carta nazionale dei servizi) o tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale).
All’incontro hanno preso parte anche il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, Enrico Spicuzza, Salvo Giansiracusa di Infocamere e Rocco Sgroi, responsabile del Punto impresa digitale della Camera di commercio.
Contributo di sbarco. Continua l'analisi di Angelo Sidoti che sostiene: "Si abbia più rispetto per chi paga questo tributo".
Con le entrate dal contributo di sbarco abbiamo riscontrato che vengono soddisfatti diversi fabbisogni dell’attuale bilancio comunale, tra questi anche investimenti non classificabili nei servizi oggetto di prestazioni d’opera per Euro 335.318 pari al 17% del totale del riscosso dell’anno 2017.
Tali investimenti, in gran parte con descrizione generica nel file trasmesso dal Ragioniere Generale, si riferiscono a:
Tali investimenti, in gran parte con descrizione generica nel file trasmesso dal Ragioniere Generale, si riferiscono a:
1) Realizzazione e posizionamento della segnaletica monitoria per la sicurezza negli ambiti costieri e marini Euro 4.992 (in quale tratto di costa sono stati installati?)
2) Manutenzione ordinaria viabilità comunale Euro 25.000 (quali tratti di strada comunali sono stati oggetto di manutenzione?)
3) Acquisto segnaletica, videosorveglianza e rilevatori di velocità Euro 59.961 (dove sono stati posizionati? In quale isola?)
4) Realizzazione zona d’ombra accoglienza aree portuali Euro 25.464 (dove sono stati posizionati? In quale isola?)
5) Spesa connessa a contributo di sbarco per opere di manutenzione straordinaria delle infrastrutture portuali Euro 115.000 (come mai questa espressa imputazione di pertinenza? In quale isola?)
6) Spesa connessa a contributo di sbarco per sistemazione viabilità comunale Euro 104.900 (come mai questa espressa imputazione di pertinenza? In quale tratto di strada?).
Insomma, nel 2017 per migliorare la viabilità tra spese di manutenzione ordinaria e straordinaria abbiamo prelevato dal contributo di sbarco Euro 129.900 mentre per le aree portuali Euro 140.464.
Secondo il mio modesto parere bisogna avere rispetto per tutti quei turisti che pagano questo tributo al momento del loro ingresso alle Eolie e soprattutto avere contezza di come queste entrate vengono spese nel territorio comunale con maggiori dettagli da parte dell’amministrazione comunale.
L’unico obiettivo da raggiungere è migliorare i servizi al turismo, unica fonte di reddito per i cittadini e gli imprenditori presenti sul territorio.
Secondo il mio modesto parere bisogna avere rispetto per tutti quei turisti che pagano questo tributo al momento del loro ingresso alle Eolie e soprattutto avere contezza di come queste entrate vengono spese nel territorio comunale con maggiori dettagli da parte dell’amministrazione comunale.
L’unico obiettivo da raggiungere è migliorare i servizi al turismo, unica fonte di reddito per i cittadini e gli imprenditori presenti sul territorio.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno a Cinzia Faranda, Salvatore Occhino, Francesca Latino, Samuele Lauricella Cincotta, Cecilia Cifelli, Paola Lantieri, Roberto Beninati, Bambi Franceschi, Manu Lillo Fichera, Katya Pollino
Siglato tra la Prefettura di Messina, la Città Metropolitana di Messina e tutte le maggiori Istituzioni ed Associazioni del mondo civile il “Protocollo Interistituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere nella Provincia di Messina”.
Lunedì 26 novembre alla Prefettura di Messina, per celebrare la ricorrenza del 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ha avuto luogo con inizio alle ore 11.30, presso il Salone di Rappresentanza, la sottoscrizione del “Protocollo Interistituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere nella Provincia di Messina”.
L’importante iniziativa segue l’iter della istituzione della "Conferenza Provinciale Permanente per il contrasto alla violenza sulle donne" indetta lo scorso 8 marzo dal Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, e non a caso si concretizza in tale data con un fine ben preciso: fare rete e mettere insieme le tante realtà del mondo istituzionale e della società civile con un obiettivo comune, individuare congiuntamente priorità ed aree di intervento per mettere a sistema le potenzialità di tutti i soggetti a vario titolo impegnati nel delicato settore a supporto delle vittime di violenza, con particolare riguardo alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere su donne e minori.
La cerimonia si è aperta con la coinvolgente partecipazione di un gruppo di studentesse dell’ITTL Caio Duilio – Gruppo Pari Opportunità - Movimento DonnArché (fondato dalla professoressa Daniela Mangano).
Le ragazze, accompagnate dalla Dirigente scolastica, prof.ssa Maria Schirò, hanno presentato un video realizzato da loro, nel 2016, in occasione della Giornata Internazionale contro il Femminicidio nonché il “decalogo del rispetto”, ovvero “dieci regole”, una sorta di “NON” comandamenti che riassumono tutto ciò che le alunne non vogliono sentirsi dire a scuola dai compagni.
A seguire, prima della firma del documento, gli interventi del Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, del Procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci, della dott.ssa Simona D’Angelo, presidente del Cedav, della dott.ssa Daniela Cacciola, in rappresentanza della Ses Gazzetta del Sud e dell’Ordine dei Giornalisti, del dott. Ferdinando Croce, in rappresentanza dell’Assessorato Regionale alla Salute, e dell’Assessore alla Famiglia, Mariella Ippolito.
La Città Metropolitana di Messina, rappresentata in questa occasione dalla Segretaria Generale, avv. Maria Angela Caponetti, è indicata nel protocollo come uno degli Enti capofila che, facendo riferimento alla “cabina di regia” della Prefettura, costituiranno dei "tavoli tematici" per l'approfondimento e il confronto dei diversi aspetti del complesso fenomeno, così come di seguito indicato:
"Gruppo tecnico di lavoro - Violenza Assistita", composto da rappresentanti di: -ASP n. 5 (Capofila) -CeDAV Onlus – Questura - Arma Carabinieri - Tribunale di Messina - Procura Repubblica c/o Tribunale per i Minorenni - Policlinico Universitario - Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte - Ordine dei Medici.
"Gruppo tecnico di lavoro — Integrazione e reinserimento socio-lavorativo",composto da rappresentanti di: -Servizi Sociali del Comune di Messina (Capofila) -CIRS Onlus -Centro per l'Impiego -ASP n. 5 -Distretto socio sanitario Messina D26 -Ordine degli Avvocati.
"Gruppo tecnico di lavoro - Metodologie per conoscenza fenomeno e pubblicizzazione risorse esistenti", composto da rappresentanti di: -Città Metropolitana (Capofila) - CeDAV Onlus -Servizi sociali del Comune di Messina –Questura -Arma dei Carabinieri -Università degli Studi di Messina -Ufficio Scolastico Provinciale -Ordine dei Giornalisti.
Come viene indicato nello stesso atto: Il protocollo, facendo seguito a quello siglato il 22 luglio 2014, con l'adesione della Magistratura della provincia di Messina in data 30 marzo 2015, prendendo atto e spunto anche dalle numerose iniziative nel frattempo poste in essere sulla delicata tematica, intende confermare gli strumenti per una programmazione e gestione integrata e coordinata di interventi in favore delle donne e in particolare delle donne e dei loro figli minori vittime di violenza intra ed extra familiare. Tali interventi dovranno essere mirati anche alla emersione di una particolare tipologia di violenza che è quella sottile che fonda le sue radici sulla negazione della dignità di persona e che ha come obiettivo la distruzione psicologica della donna, violenza quest'ultima ancora misconosciuta ma peraltro estremamente diffusa ed accettata.
Al protocollo potranno aderire anche altri Enti, Istituzioni ed Associazioni presenti sul territorio, purché in piena condivisione di intenti e di contenuti di principio.
L’importante iniziativa segue l’iter della istituzione della "Conferenza Provinciale Permanente per il contrasto alla violenza sulle donne" indetta lo scorso 8 marzo dal Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, e non a caso si concretizza in tale data con un fine ben preciso: fare rete e mettere insieme le tante realtà del mondo istituzionale e della società civile con un obiettivo comune, individuare congiuntamente priorità ed aree di intervento per mettere a sistema le potenzialità di tutti i soggetti a vario titolo impegnati nel delicato settore a supporto delle vittime di violenza, con particolare riguardo alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere su donne e minori.
La cerimonia si è aperta con la coinvolgente partecipazione di un gruppo di studentesse dell’ITTL Caio Duilio – Gruppo Pari Opportunità - Movimento DonnArché (fondato dalla professoressa Daniela Mangano).
Le ragazze, accompagnate dalla Dirigente scolastica, prof.ssa Maria Schirò, hanno presentato un video realizzato da loro, nel 2016, in occasione della Giornata Internazionale contro il Femminicidio nonché il “decalogo del rispetto”, ovvero “dieci regole”, una sorta di “NON” comandamenti che riassumono tutto ciò che le alunne non vogliono sentirsi dire a scuola dai compagni.
A seguire, prima della firma del documento, gli interventi del Prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, del Procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci, della dott.ssa Simona D’Angelo, presidente del Cedav, della dott.ssa Daniela Cacciola, in rappresentanza della Ses Gazzetta del Sud e dell’Ordine dei Giornalisti, del dott. Ferdinando Croce, in rappresentanza dell’Assessorato Regionale alla Salute, e dell’Assessore alla Famiglia, Mariella Ippolito.
La Città Metropolitana di Messina, rappresentata in questa occasione dalla Segretaria Generale, avv. Maria Angela Caponetti, è indicata nel protocollo come uno degli Enti capofila che, facendo riferimento alla “cabina di regia” della Prefettura, costituiranno dei "tavoli tematici" per l'approfondimento e il confronto dei diversi aspetti del complesso fenomeno, così come di seguito indicato:
"Gruppo tecnico di lavoro - Violenza Assistita", composto da rappresentanti di: -ASP n. 5 (Capofila) -CeDAV Onlus – Questura - Arma Carabinieri - Tribunale di Messina - Procura Repubblica c/o Tribunale per i Minorenni - Policlinico Universitario - Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte - Ordine dei Medici.
"Gruppo tecnico di lavoro — Integrazione e reinserimento socio-lavorativo",composto da rappresentanti di: -Servizi Sociali del Comune di Messina (Capofila) -CIRS Onlus -Centro per l'Impiego -ASP n. 5 -Distretto socio sanitario Messina D26 -Ordine degli Avvocati.
"Gruppo tecnico di lavoro - Metodologie per conoscenza fenomeno e pubblicizzazione risorse esistenti", composto da rappresentanti di: -Città Metropolitana (Capofila) - CeDAV Onlus -Servizi sociali del Comune di Messina –Questura -Arma dei Carabinieri -Università degli Studi di Messina -Ufficio Scolastico Provinciale -Ordine dei Giornalisti.
Come viene indicato nello stesso atto: Il protocollo, facendo seguito a quello siglato il 22 luglio 2014, con l'adesione della Magistratura della provincia di Messina in data 30 marzo 2015, prendendo atto e spunto anche dalle numerose iniziative nel frattempo poste in essere sulla delicata tematica, intende confermare gli strumenti per una programmazione e gestione integrata e coordinata di interventi in favore delle donne e in particolare delle donne e dei loro figli minori vittime di violenza intra ed extra familiare. Tali interventi dovranno essere mirati anche alla emersione di una particolare tipologia di violenza che è quella sottile che fonda le sue radici sulla negazione della dignità di persona e che ha come obiettivo la distruzione psicologica della donna, violenza quest'ultima ancora misconosciuta ma peraltro estremamente diffusa ed accettata.
Al protocollo potranno aderire anche altri Enti, Istituzioni ed Associazioni presenti sul territorio, purché in piena condivisione di intenti e di contenuti di principio.
Convocato in nazionale Nasim Amsellek, il giovane podista nato a Lipari da genitori marocchini
Nasim Amsellek, 18 anni, è stato convocato in nazionale per i Campionati Europei di Corsa Campestre che si disputeranno a Tilburg (Olanda) il 9 Dicembre.
Nasim, che è l'attuale campione italiano dei 5.000 metri juniores, è nato a Lipari, dove ha vissuto per qualche anno, da genitori marocchini.
Si è poi trasferito con i genitori a Urago D'Oglio in provincia di Brescia e corre per la squadra di atletica del Chiari.
Frequenta l'Istituto tecnico industriale.
A lui le felicitazioni di Eolienews per questo nuovo, importante, traguardo
Nasim, che è l'attuale campione italiano dei 5.000 metri juniores, è nato a Lipari, dove ha vissuto per qualche anno, da genitori marocchini.
Si è poi trasferito con i genitori a Urago D'Oglio in provincia di Brescia e corre per la squadra di atletica del Chiari.
Frequenta l'Istituto tecnico industriale.
A lui le felicitazioni di Eolienews per questo nuovo, importante, traguardo
martedì 27 novembre 2018
Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana di Messina, compie 100 anni. Manifestazione celebrativa, venerdì, nel Salone degli Specchi
Il 30 novembre 2018 ricorre il centenario della prima riunione del Consiglio Provinciale nella nuova sede di Corso Cavour, ricostruita dopo il tragico terremoto del 1908.
L’antica Casa Professa dei Gesuiti che ospitava, dall’Unità d’Italia, la Provincia andò completamente distrutta il 28 dicembre 1908, ma nell’arco di un decennio venne ricostruita nello stesso luogo, utilizzando nuove scelte urbanistiche ed architettoniche.
A cento anni di distanza la Città Metropolitana di Messina celebra la ricorrenza con la manifestazione “Il Palazzo dei Leoni. Storia, Architettura e Cultura”, che si svolgerà venerdì 30 novembre dalle 9.30 nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni.
I lavori, introdotti dal Sindaco metropolitano, dott. Cateno De Luca e dal Segretario Generale avv. Anna Maria Caponetti, proseguiranno, dalle ore 10.00, con gli interventi del prof. Arch. Massimo Lo Curzio, su “Palazzo dei Leoni, un documento architettonico” e, a seguire, del prof. Arch. Fabio Todesco su “Superfici della ricostruzione post terremoto del 1908 a Messina. La pietra artificiale”. Il dott. Filippo Romano, già Commissario della Città metropolitana di Messina, interverrà su “L’istituzione e il Palazzo: per una storia degli Enti di Area Vasta”. L’incontro, moderato dalla prof. Arch Elena La Spada, sarà concluso dall’architetto Salvatore Mondello, Assessore all’Urbanistica del Comune di Messina, che affronterà il tema “La rappresentazione della politica attraverso l’Urbanistica e l’Architettura”.
In occasione del centenario, verrà inaugurata una mostra di documenti, elaborati grafici e fotografici su Palazzo dei Leoni, allestita dal Servizio Cultura con il coordinamento della Dirigente, avv. Anna Maria Tripodo.
Alle ore 12.30 un concerto bandistico della Brigata Aosta, nell’Aula Consiliare di Palazzo dei Leoni, concluderà la giornata celebrativa.
L’antica Casa Professa dei Gesuiti che ospitava, dall’Unità d’Italia, la Provincia andò completamente distrutta il 28 dicembre 1908, ma nell’arco di un decennio venne ricostruita nello stesso luogo, utilizzando nuove scelte urbanistiche ed architettoniche.
A cento anni di distanza la Città Metropolitana di Messina celebra la ricorrenza con la manifestazione “Il Palazzo dei Leoni. Storia, Architettura e Cultura”, che si svolgerà venerdì 30 novembre dalle 9.30 nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni.
I lavori, introdotti dal Sindaco metropolitano, dott. Cateno De Luca e dal Segretario Generale avv. Anna Maria Caponetti, proseguiranno, dalle ore 10.00, con gli interventi del prof. Arch. Massimo Lo Curzio, su “Palazzo dei Leoni, un documento architettonico” e, a seguire, del prof. Arch. Fabio Todesco su “Superfici della ricostruzione post terremoto del 1908 a Messina. La pietra artificiale”. Il dott. Filippo Romano, già Commissario della Città metropolitana di Messina, interverrà su “L’istituzione e il Palazzo: per una storia degli Enti di Area Vasta”. L’incontro, moderato dalla prof. Arch Elena La Spada, sarà concluso dall’architetto Salvatore Mondello, Assessore all’Urbanistica del Comune di Messina, che affronterà il tema “La rappresentazione della politica attraverso l’Urbanistica e l’Architettura”.
In occasione del centenario, verrà inaugurata una mostra di documenti, elaborati grafici e fotografici su Palazzo dei Leoni, allestita dal Servizio Cultura con il coordinamento della Dirigente, avv. Anna Maria Tripodo.
Alle ore 12.30 un concerto bandistico della Brigata Aosta, nell’Aula Consiliare di Palazzo dei Leoni, concluderà la giornata celebrativa.
Blitz della Guardia di Finanza all'Assessorato regionale alla Salute. Quarantadue "furbetti" indagati dopo segnalazione di una moglie gelosa. Undici dipendenti posti ai domiciliari.
(Fonte: lasicilia.it )Sarebbe stata una moglie gelosa a far scattare l'inchiesta sui casi di assenteismo registrati dalla Guardia di Finanza di Palermo all'Assessorato alla Salute della Regione siciliana. Le indagini sui 42 indagati, tra cui 11 arrestati, sarebbero state avviate dalle fiamme gialle dopo una segnalazione arrivata, due anni fa, al 117, da parte della moglie di uno dei dipendenti dell'assessorato i cui movimenti risultavano sospetti alla signora.
Da lì si è appurato che tra i dipendenti indagati, c'era anche una coppia di coniugi organizzata in modo tale che quando il marito andava ad accompagnare, e poi a riprendere, la figlia a scuola, lei timbrava il cartellino anche al posto del marito. Le telecamere piazzate dai finanzieri hanno poi immortalato la convivente di un impiegato che si intrufolava in assessorato per timbrare la fine del turno di lavoro, mentre il suo compagno si trovava altrove.
«Quello che impressiona in questa indagine iniziata nel 2016 - spiega il comandante del Gruppo di Palermo della Gdf, Alessandro Coscarelli - è il numero di impiegati finiti nell’inchiesta: 42 su 200 che con disinvoltura hanno segnato 400 ore mai rese. L’indagine è iniziata dopo una segnalazione molto circostanziata fatta al 117 sull'assenza costante di alcuni dipendenti. Poi le indagini sono riuscite a ricostruire il fenomeno e le modalità con le quali i dipendenti riuscivano, grazie ad una rete di complicità, a garantire la presenza mentre si trovavano fuori per sbrigare faccende private».
Grazie a tre computer, alcuni impiegati dell'assessorato di piazza Ottavio Ziino, a Palermo,riuscivano a segnare le presenze anche senza badge. Una opportunità utilizzata dai lavoratori infedeli per lasciare il luogo di lavoro senza perdere un euro di stipendio. Molti dipendenti mentre risultavano in servizio erano invece soliti recarsi a lavoro con circa 3 ore di ritardo, occuparsi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere e in taluni casi andare anche fuori Palermo. Gli accertamenti svolti dalle fiamme gialle, attraverso pedinamenti, riscontri sul territorio e tramite l’utilizzo di microspie, hanno consentito di fare luce sul fenomeno dei cosiddetti dipendenti "fantasma" e. I reati contestati loro, a vario titolo, sono truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni.
Da lì si è appurato che tra i dipendenti indagati, c'era anche una coppia di coniugi organizzata in modo tale che quando il marito andava ad accompagnare, e poi a riprendere, la figlia a scuola, lei timbrava il cartellino anche al posto del marito. Le telecamere piazzate dai finanzieri hanno poi immortalato la convivente di un impiegato che si intrufolava in assessorato per timbrare la fine del turno di lavoro, mentre il suo compagno si trovava altrove.
Grazie a tre computer, alcuni impiegati dell'assessorato di piazza Ottavio Ziino, a Palermo,riuscivano a segnare le presenze anche senza badge. Una opportunità utilizzata dai lavoratori infedeli per lasciare il luogo di lavoro senza perdere un euro di stipendio. Molti dipendenti mentre risultavano in servizio erano invece soliti recarsi a lavoro con circa 3 ore di ritardo, occuparsi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere e in taluni casi andare anche fuori Palermo. Gli accertamenti svolti dalle fiamme gialle, attraverso pedinamenti, riscontri sul territorio e tramite l’utilizzo di microspie, hanno consentito di fare luce sul fenomeno dei cosiddetti dipendenti "fantasma" e. I reati contestati loro, a vario titolo, sono truffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni.
Il videoclip de “L’UOMO SENZA STORIA” di CAPITANO e D’HERIN srà ambientato alle Eolie e nel castello torinese di Saffarone
COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: La casa di moda Frangiluna produce il Videoclip “L’UOMO SENZA STORIA” di GAE CAPITANO e ALEX D’HERIN - Regia, Sceneggiatura e Costumi di ANTONIO FRANGILUNA SCRIMENTI
La casa di moda Frangiluna è lieta di firmare e produrre per la prima volta un videoclip musicale.
L’occasione è data dal brano “L’UOMO SENZA STORIA”, scritto da due apprezzati artisti della scena musicale italiana, Gae Capitano ed Alex D’Herin, che è anche interprete del brano e comparirà nel video indossando abiti della collezione Frangiluna.
Compositore ed arrangiatore, Gae Capitano, già paroliere per il trio Max Gazzé/ Niccolò Fabi/ Daniele Silvestri col brano “Il Dio delle piccole cose”, inserito nell’album “Il padrone della Festa”, premiato Disco d’Oro e di Platino, nonché finalista al Premio Tenco 2015, vanta illustri collaborazioni con maestri del calibro di Maurizio Fabrizio, (autore di brani per Mia Martini, Renato Zero, Eros Ramazzotti e molti altri).
Negli anni, Capitano ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali la valutazione di “Ottimo” dal CET di Mogol, mentre nel 2011 è risultato Primo Classificato al Premio
Letterario Panchina di Bologna ed ha vinto il Premio per la miglior composizione al Festival Internazionale “Verdinote” di Battipaglia. Sempre nel 2011 ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come finalista del Premio “Huco” alla Casa delle Culture di Roma. Nel 2012 è il vincitore del Premio “Lunezia Autori”, nonché finalista del “ADM Award Autori” a Oropa con Mariella Nava e finalista del “Grammy Adward” della Canzone D'Autore. Nel 2013 vince una selezione tra autori, curata dal portale discografico USong.it di Adrian Berwick (BMG Ricordi) e Diego Calvetti. Nello stesso anno consegue il Premio per la miglior composizione al Festival Internazionale “GreenNote”. E’ finalista nel 2014 del Premio “De Andrè” a Roma, mentre nel 2016 riceve la Menzione speciale per il Miglior testo Letterario al Premio Rai “Sergio Endrigo”.
Musicista e cantante, Alex D’Herin è anche autore con all’attivo oltre 130 brani depositati presso la Siae. Vanta una lunga esperienza fatta di importanti collaborazioni artistiche ed in formazioni musicali, oltre che di un’intensa attività “live”. Da alcuni anni si fa apprezzare da critica e pubblico, oltre che per la voce dalle sfumature profonde, per un repertorio del tutto originale, che mescola sapientemente vari generi musicali, dal blues al rock, dal jazz, allo swing, dal gispsy alle ballads, creando una personale canzone d’autore dalle atmosfere e dalle vibrazioni forti, intrise di intensa sensibilità, sulle quali l’autore incastona testi pungenti e sognanti, che non disdegnano le contaminazioni linguistiche in francese, spagnolo, inglese.
Il video de “L’UOMO SENZA STORIA” sarà ambientato nella splendida cornice dell’arcipelago delle Isole Eolie, in Sicilia, patrimonio dell’UNESCO, grazie al patrocinio del Comune di Lipari, oltre che presso il castello settecentesco Saffarone in quel di Torino.
Regia, sceneggiatura e costumi sono firmati dallo stilista internazionale, originario di Termini Imerese, Antonio Frangiluna Scrimenti, patron della casa di moda e del marchio Frangiluna, legato ad Alex D’Herin da amicizia ultradecennale.
Le coreografie saranno curate da Desiree Falconieri della scuola di danza “Magmarhei” di Lipari.
Cordialità.
Lo Staff Ufficio Comunicazione e Stampa Frangiluna
Eolie isolate. Spiagge Nere di Vulcano in balia del mare. Via Roma a Lipari invasa dai marosi. Alberi sradicati e rami spezzati.
Imperversa, come da previsioni, il maltempo nelle Eolie.
Il mare in tempesta ha "inghiottito" a Vulcano un ulteriore pezzo di quel che resta delle Spiagge nere. Piccole imbarcazioni tirate a secco sul limitrofo molo hanno corso il rischio di essere trascinate in mare dalla violenza dei marosi. Difficoltà si registrano, un po in tutte le isole, nelle zone più esposte.
A Lipari i marosi (vedi foto in basso) hanno invaso la parte terminale della via Roma, creando forti difficoltà nell'accesso e nella fuoriuscita da Marina Corta. E' intervenuta la polizia municipale.
Isolate da ieri Lipari, Vulcano e Salina mentre è salito ad oltre 36 ore l'isolamento delle altre isole. Lezioni a "tempo ridotto" all'istituto Conti per l' assenza di diversi docenti, rimasti bloccati a Milazzo. Out anche i rifornimenti di derrate alimentari.
Il forte vento, che a tratti ha raggiunto punte di 40 km/h, ha sradicato, nelle zone alte di Lipari, degli alberi e spezzato rami un pò ovunque. Sono intervenuti i vigili del fuoco.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno a Rita Raffiti, Cettina Pace, Marco Lo Schiavo, Roberto Foti, Francesca C. Russo, Antonio Giorgi
Santo del giorno : San Virgilio
Irlandese d'origine, Virgilio svolse gran parte della sua attività in Carinzia, a Salisburgo, come vescovo, chiamatovi da Pipino il Breve con il compito di evangelizzare e pacificare il ducato di Baviera da poco conquistato. Nella terra natale Virgilio aveva fatto esperienza monacale fino a giungere alla carica di abate in un importante monastero.
Vita 597 Nonostante fosse uomo provvisto di grande cultura teologica e scientifica, la sua elezione a vescovo non trovò il consenso di san Bonifacio, legato papale in Germania, ma solo perché l'imperatore non aveva avuto l'accortezza di consultarlo. Comunque, non fu solo questo l'unico motivo di attrito tra Bonifacio e Virgilio: li dividevano anche diverse concezioni scientifiche in campo cosmologico, con implicazioni nel versante dottrinale. Redarguito da papa Zaccaria, Virgilio obbedì con umiltà, abbandonò le dispute teologiche dedicandosi con zelo all'organizzazione della sua diocesi. Fu instancabile nell'educazione religiosa del popolo e nell'assistenza ai poveri. Nel 774 inaugurò la prima cattedrale della città, nella quale trasferì le reliquie del primo vescovo, san Ruperto.
Oltre a ciò, curò la fondazione di numerose abbazie (quella di San Candido ad esempio) estendendo la sua attività missionaria anche alla Stiria e alla Pannonia. Morì nel 784, ma solo nel 1233 venne ufficialmente riconosciuta la sua santità.
Vita 597 Nonostante fosse uomo provvisto di grande cultura teologica e scientifica, la sua elezione a vescovo non trovò il consenso di san Bonifacio, legato papale in Germania, ma solo perché l'imperatore non aveva avuto l'accortezza di consultarlo. Comunque, non fu solo questo l'unico motivo di attrito tra Bonifacio e Virgilio: li dividevano anche diverse concezioni scientifiche in campo cosmologico, con implicazioni nel versante dottrinale. Redarguito da papa Zaccaria, Virgilio obbedì con umiltà, abbandonò le dispute teologiche dedicandosi con zelo all'organizzazione della sua diocesi. Fu instancabile nell'educazione religiosa del popolo e nell'assistenza ai poveri. Nel 774 inaugurò la prima cattedrale della città, nella quale trasferì le reliquie del primo vescovo, san Ruperto.
Oltre a ciò, curò la fondazione di numerose abbazie (quella di San Candido ad esempio) estendendo la sua attività missionaria anche alla Stiria e alla Pannonia. Morì nel 784, ma solo nel 1233 venne ufficialmente riconosciuta la sua santità.
A Lipari...c'è ancora vita (di Luca Chiofalo)
Senza addentrarmi nel merito della questione (brevemente, io credo più utile e giusto un divieto limitato ai mesi estivi di maggior affluenza e traffico pedonale), la manifestazione di sabato contro la recente ordinanza comunale che vieta il transito alle bici nelle aree pedonali del centro storico ha un valore che prescinde dall’oggetto della mobilitazione. Dimostra che a Lipari c’è ancora “vita” e voglia di partecipazione alle scelte collettive.
Ben vengano, dunque, tutte le manifestazioni di dissenso che si svolgono pacificamente e che raccolgono un’opposizione civica e trasversale; perchè rappresentano un sano stimolo al confronto ed una necessità democratica, in tempi in cui, sia a livello locale che nazionale, nei consessi politico-istituzionali le minoranze sembrano essere silenti e inefficaci, o comunque schiacciate dalle posizioni e dalle scelte autoreferenziali delle maggioranze pro tempore.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Ben vengano, dunque, tutte le manifestazioni di dissenso che si svolgono pacificamente e che raccolgono un’opposizione civica e trasversale; perchè rappresentano un sano stimolo al confronto ed una necessità democratica, in tempi in cui, sia a livello locale che nazionale, nei consessi politico-istituzionali le minoranze sembrano essere silenti e inefficaci, o comunque schiacciate dalle posizioni e dalle scelte autoreferenziali delle maggioranze pro tempore.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
lunedì 26 novembre 2018
In quattro denunciati a Vulcano, uno a Panarea per abusivismo edilizio. Manufatti sequestrati
Nel corso dei servizi, i militari dell’Arma, hanno proceduto nei confronti di:
− un 71enne, un 66enne, un 40enne ed un 35enne, che sono stati tutti deferiti in stato di libertà all’A.G. per aver realizzato, su un’immobile sito in Vulcano, località Porto Levante, interventi edilizi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico in assenza dei relativi permessi;
− un 55enne, che è stato deferito in stato di libertà all’A.G. per aver realizzato, in Panarea, località Mancuso, nelle pertinenze della propria abitazione, una cisterna in zona soggetta a vincolo sismico in assenza dei relativi permessi.
Al termine delle verifiche i due manufatti sono stati sottoposti a sequestro.
− un 71enne, un 66enne, un 40enne ed un 35enne, che sono stati tutti deferiti in stato di libertà all’A.G. per aver realizzato, su un’immobile sito in Vulcano, località Porto Levante, interventi edilizi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico in assenza dei relativi permessi;
− un 55enne, che è stato deferito in stato di libertà all’A.G. per aver realizzato, in Panarea, località Mancuso, nelle pertinenze della propria abitazione, una cisterna in zona soggetta a vincolo sismico in assenza dei relativi permessi.
Al termine delle verifiche i due manufatti sono stati sottoposti a sequestro.
L'IC LIPARI 1 PRESENTE ALLA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE
L'Istituto Comprensivo Lipari 1 ha risposto all'invito rivolto dall'Assessore Tiziana De Luca con la partecipazione della Dirigente Mirella Fanti e di un bel gruppo di Docenti di Lipari alla manifestazione del pomeriggio 25 novembre di fronte all'ulivo secolare, per l'occasione illuminato di arancione.
Insieme al Sindaco Marco Giorgianni e a Tiziana De Luca la Scuola ha voluto testimoniare il proprio impegno per una formazione inclusiva, pacifista, tollerante, solidale, orientata alla parità di genere e alle pari opportunità, dedita quotidianamente a combattere ogni forma di violenza, bullismo, cyber bullismo e discriminazione per la crescita di piccoli cittadini consapevoli e rispettosi.
Insieme al Sindaco Marco Giorgianni e a Tiziana De Luca la Scuola ha voluto testimoniare il proprio impegno per una formazione inclusiva, pacifista, tollerante, solidale, orientata alla parità di genere e alle pari opportunità, dedita quotidianamente a combattere ogni forma di violenza, bullismo, cyber bullismo e discriminazione per la crescita di piccoli cittadini consapevoli e rispettosi.
Contributo di sbarco 2017 e destinazione a manifestazioni. L'approfondimento e i dubbi di Sidoti
Tra le uscite connesse al contributo di sbarco del 2017 emerge con un 9% di incidenza sul totale delle entrate il centro di costo delle manifestazioni.
Costo totale Euro 179.717 di cui spese per acquisto palco Euro 11.900.
L’evento che risulta essere il più costoso è la Festa del Santo Patrono Euro 58.735.
Ci sono però delle spese che necessitano di un approfondimento in quanto generiche in tutto o in parte:
- Spese per spettacoli e manifestazioni Euro 4.489 (di cosa si tratta??)
- Spese per festeggiamenti S. Patrono e altri eventi a valenza turistica Euro 58.735 (il peso economico della parte di altri eventi a valenza turistica??)
- Spese per carnevale Eoliano e altri eventi a valenza turistica Euro 24.197 (il peso economico della parte di altri eventi a valenza turistica??)
Angelo Sidoti
Alla Camera di Commercio di Messina, workshop “Libri digitali, societari e contabili - vidimazione, bollatura e conservazione”
Si terrà mercoledì 28 novembre alle 10.30 nella sala Consulta del Palazzo camerale il workshop “Libri digitali, societari e contabili - vidimazione, bollatura e conservazione”, il nuovo servizio delle Camere di commercio pensato per aiutare le imprese a gestire in totale sicurezza e con pieno valore legale tutto il processo di digitalizzazione dei libri d’impresa, facendo risparmiare tempo e risorse.
All’incontro prenderanno parte il presidente e il segretario generale dell’Ente camerale, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, Salvo Giansiracusa e Giuseppe Tramontana della società consortile di Informatica delle Camere di commercio italiane “Infocamere”.
All’incontro prenderanno parte il presidente e il segretario generale dell’Ente camerale, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, Salvo Giansiracusa e Giuseppe Tramontana della società consortile di Informatica delle Camere di commercio italiane “Infocamere”.
Infuria il maltempo. Regolari collegamenti in aliscafo verso Lipari, Vulcano e Salina e viceversa. Corsa straordinaria della Laurana.
Infuria il maltempo sulle Eolie. Pressoche regolari, al momento, i collegamenti veloci di Libertylines sulla tratta Milazzo - Vulcano - Lipari - Salina e viceversa (non collegate le isole minori).
Ferme, invece, le navi del mattino, in partenza da Milazzo. Una corsa straordinaria della Laurana da Milazzo per Vulcano – Lipari sarà effettuata alle 13 e 50. Da Lipari ripartirà alle 16 e 30.
Ferme, invece, le navi del mattino, in partenza da Milazzo. Una corsa straordinaria della Laurana da Milazzo per Vulcano – Lipari sarà effettuata alle 13 e 50. Da Lipari ripartirà alle 16 e 30.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno a Giuseppe Andrea Cafarella, Ezio Roncaglia, Marco Giardina, Antonio Rizzo ,Mario Manganaro, Rita Costanzo, Eleonora Palamara
REGIONE: PETRALIA SOPRANA BORGO DEI BORGHI; MUSUMECI, BELLISSIMA NOTIZIA
"Il recupero e la riqualificazione dei centri storici minori sono tra gli obiettivi del mio governo. Ecco perché il riconoscimento di Petralia Soprana - piccola ma preziosa perla incastonata sulle Madonie - quale Borgo dei borghi per il 2019 è una bellissima notizia che, sono certo, riempie di orgoglio tutta la comunità siciliana. Dopo Gangi, Montalbano e Sambuca di Sicilia, un'altra città dell'Isola, in appena sei anni, potrà fregiarsi, per dodici mesi, del titolo di reginetta d'Italia. È la conferma che nella nostra regione ci sono delle bellezze uniche che vanno valorizzate e fatte conoscere”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando il risultato della trasmissione di Rai3 ‘Alle falde del Kilimangiaro’.
“Per agevolare questo percorso - continua il governatore - abbiamo inserito già nella Legge di stabilità dello scorso anno un milione di euro a favore di quei Comuni che riescono a conquistare un primato in un contesto nazionale o internazionale. E' un incoraggiamento, uno stimolo alle amministrazioni locali a fare sempre di più per promuovere i propri territori, anche se è solo un punto di partenza. In questo percorso, i sindaci avranno a fianco la Regione Siciliana. Voglio esprimere il plauso personale e del governo all'amministrazione comunale per il risultato conseguito e prossimamente mi recherò in visita ufficiale al Comune per congratularmi personalmente con il primo cittadino".
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando il risultato della trasmissione di Rai3 ‘Alle falde del Kilimangiaro’.
“Per agevolare questo percorso - continua il governatore - abbiamo inserito già nella Legge di stabilità dello scorso anno un milione di euro a favore di quei Comuni che riescono a conquistare un primato in un contesto nazionale o internazionale. E' un incoraggiamento, uno stimolo alle amministrazioni locali a fare sempre di più per promuovere i propri territori, anche se è solo un punto di partenza. In questo percorso, i sindaci avranno a fianco la Regione Siciliana. Voglio esprimere il plauso personale e del governo all'amministrazione comunale per il risultato conseguito e prossimamente mi recherò in visita ufficiale al Comune per congratularmi personalmente con il primo cittadino".
Iscriviti a:
Post (Atom)