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sabato 29 gennaio 2022
Auguri a...
Buon Compleanno a Sabrina Subba, Massimiliano Oddo, Vincenzo Fichera, Giulio Ruggiero, Mario Summa, Ivano Giulitti, Bartolo Ristuccia, Francesco Cincotta, Ily Natoli, Giorgio Pace, Anto Murabito
Emergenza sanità alle Eolie, vertice tra la delegazione guidata da Sandro Biviano e Asp su carenze di organico e servizi
venerdì 28 gennaio 2022
Trasferito a Milazzo il cadavere ritrovato nel mare di Alicudi. Disposti una serie di accertamenti
E' stato trasferito oggi da Lipari all’obitorio dell’ospedale “Fogliani” di Milazzo, su disposizione del sostituto procuratore Veronica De Toni, il cadavere rinvenuto, ieri, da un pescatore nel mare antistante l’isola di Alicudi.
La novità sostanziale, rispetto a quanto si ipotizzava, è che si tratta di un uomo ma già dal primo momento, considerando lo stato avanzato di decomposizione del corpo e gli attacchi portati dai pesci, durante la permanenza in mare, erano sorti dei dubbi.
Al medico legale è stato chiesto di procedere all’estrazione del Dna, effettuare un calco dei denti, individuare, per quanto possibile, l’età, l’epoca del decesso e la causa.
Operazioni che saranno effettuate nei prossimi giorni, mentre oggi sul corpo dello sventurato è stata eseguita la Tac.
Dati che torneranno utili, nell’indagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Barcellona, per cercare di dare una identità all’uomo
Da Stromboli in supporto di Ginostra e dei ginostresi si leva la voce della Pro Loco Amo Stromboli
Al Presidente della Regione Sicilia On. Nello Musumeci; Al Capo Dipartimento della Protezione Civile della Regione Sicilia -Dott. Salvo Cocina; Al Prefetto di Messina Dott.ssa Cosima Di Stani; Al Dipartimento Dell’Ambiente Struttura Territoriale dell’Ambiente di Messina UOB Territoriale Ambiente 1; Al Genio Civile di Messina U.O. 15 e Servizio 11- Assetto del Territorio ; Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni ; Alla Protezione Civile del Comune di Lipari ;Alla Stazione Carabinieri di Stromboli; Alla Capitaneria di Porto di Lipari Seguiamo con grande apprensione notizie e prese di posizioni sui fatti che stanno interessando Ginostra ed il suo territorio nonché il disagio e preoccupazione dei sui abitanti.
Covid nel Distretto di Lipari: Numero positivi sempre più basso
Il 26 gennaio i positivi erano 118
Il Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" replica ad una intervista di Alagna e solidarizza con Sandro Biviano, Sara Garofalo e Danilo Conti
LE NON SOLUZIONI DEI RESPONSABILI DELLA SANITÀ PER L' OSPEDALE DI LIPARI - La politica dei tappabuchi e nessuna pianificazione strategica
Facciamo riferimento all'articolo pubblicato da "La Sicilia" il 27 gennaio scorso, a firma di Giuseppe Bonaccorsi*, che riporta un'intervista al Commissario straordinario dell'ASP di Messina Bernardo Alagna per esprimere alcune considerazioni.
Prendiamo atto innanzi tutto della volontà di ricorrere all' istituto della mobilità, che sicuramente condividiamo in quanto mezzo più veloce e agevole delle procedure concorsuali. Tuttavia notiamo che nelle parole del Dirigente il tema ricorrente riguarda gli "innumerevoli sforzi" che si sarebbero attuati per il riadeguamento degli organici dell'ospedale, a carattere parziale, e ancora in corso di predisposizione dei concorsi, per nefrologia, ortopedici, pediatri e altro...
È passato più di un anno dalle promesse e dagli impegni che la Regione aveva preso con la comunità eoliana e ancora sentiamo parlare di BUONE INTENZIONI E DI LAVORI IN CORSO, ma la realtà è che oggi, con l'aggravante dell'emergenza pandemica, l'immobilismo e le prese in giro dei referenti regionali, i reparti sono sempre più sguarniti, i voli dell'elisoccorso si moltiplicano (con i costi che ben si conoscono) e il personale sanitario lavora in condizioni drammatiche, con rischi e ripercussioni sulla propria stessa salute.
Con più voci e in svariati modi abbiamo chiarito che l'unica soluzione per il nostro ospedale, data la specificità del territorio, è incentivare economicamente medici, infermieri, oss, tecnici di laboratorio e tutto il personale sanitario.
Le strade per ottenere tutto questo passano prima di tutto dall'approvazione del disegno di legge sulle isole minori, promessa dal sottosegretario Costa, insieme a quella di un suo intervento sulla Regione, mai chiesto e quindi non mantenuta, ma anche dalle possibili determinazioni della stessa Regione Siciliana.
Lavorare infatti nel nostro ospedale, visti i disagi del territorio, è una missione che va retribuita.
Troppo denaro, troppi fondi destinati alla sanità vengono bruciati per progetti e infrastrutture, quando invece tutti ben sappiamo che per far funzionare l' ospedale a Lipari serve il personale.
Non basta mandare un professionista per settore, sappiamo bene che se non si è in due, non avendo dunque cambi turno e possibilità di sostituzioni, non si può lavorare, per non parlare degli anestesisti, che devono essere almeno tre.
Allora BASTA con il continuo parlare di soluzioni presentate come risolutive, quando è ormai evidente l' assoluta mancanza di volontà da parte dei responsabili della sanità siciliana di attuare un progetto per l'ospedale di Lipari, che affronti il problema in maniera strategica, senza questo stillicidio che seve solo a tappare i buchi.
Un quadro desolante, che colpisce le aspettative e i diritti di tutta una comunità, confermato anche in un altro articolo, pubblicato sul portale INSANITAS.IT nella stessa data del 27 gennaio u.s., in cui l'assessore Razza presenta come ''MISURA INNOVATIVA, SENZA PRECEDENTI IN ITALIA'' un protocollo sperimentale (prorogabile fino al 31 marzo e rinnovabile) firmato con i rappresentanti dei medici di famiglia e degli specializzandi di medicina generale. L'accordo prevederebbe turni straordinari su base volontaria, retribuiti con extra economici per alleggerire l'USCA e le guardie mediche.
IL comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" da 2 anni ormai, anche attraverso l'esposto inviato in Procura e Prefettura e le varie iniziative di sensibilizzazione messe in atto negli ultimi mesi, attende che venga fatta luce sulle responsabilità che hanno portato alla negazione di pubblici servizi.
In un momento in cui le Regioni tutte, compresa la regione siciliana, sono impegnate nell'attuazione e nella progettazione dei fondi del PNRR, non abbiamo alcuna TRASPARENZA e non registriamo NESSUN coinvolgimento del territorio eoliano riguardo alle azioni previste dalla missione 6- SANITÀ.
Proprio stamattina abbiamo appreso dell'iniziativa lodevole di Sandro Biviano, Sara Garofalo e Danilo Conti. Anche loro, in questo momento, per l'ennesima volta, sono portavoci dello sconforto, della rabbia e della delusione della popolazione eoliana.
Siamo al loro fianco, solidali, chiedendo con forza che, almeno la politica locale, non abbandoni un cittadino fragile e indifeso. Condividiamo la loro stanchezza per le ripetute prese in giro dei politicanti e della direzione ASP.
QUESTO COMITATO CONTINUERÀ A RESISTERE E A LOTTARE A FIANCO DEI CITTADINI EOLIANI.
Il comitato spontaneo di cittadini
“L’OSPEDALE DI LIPARI NON SI TOCCA”.
Santa Marina Salina: Arriverà il 1° febbraio il nuovo medico di base
Martedì 1 febbraio alle 14.00 giungerà a Santa Marina Salina unitamente a personale dell’Asp per il passaggio di consegne, e una volta espletate tali procedure si insedierà e prenderà servizio nei giorni successivi.
Siamo contenti che, dopo un lungo calvario, finalmente la nostra Comunità possa nuovamente disporre del medico di base, anche se rimane il rammarico e la rabbia per questo mese di “vacatio”, a nostro giudizio risolvibile immediatamente da parte degli Enti competenti, che ha comportato innumerevoli disagi a tutti noi e che ci auguriamo non si verifichi mai più in futuro.
Ringraziamo la Cittadinanza che con le proprie proteste e rimostranze per vedere riconosciuto il proprio Diritto alla Salute, ha contribuito a sostenere l’attività istituzionale dell’Amministrazione Comunale nei confronti soprattutto dell’Asp di Messina.
Il prossimo obiettivo da raggiungere, per il quale dedicheremo grande attenzione presso gli organi preposti ( Assessorato alla Salute e Assemblea Regionale Siciliana), dovrà essere la rivisitazione dei sistemi di assegnazione dei medici di base per le sedi disagiatissime, come la nostra, al fine di poter contare sulla presenza effettiva e continua del medico di base e non dover sottostare mai più a continui cambi e sostituzioni.
Parlamentari del MoVimento 5 Stelle presentano emendamento per posticipare data di chiusura sezione distaccata del Tribunale di Lipari
“Il Tribunale di Lipari gestisce un’importante e notevole mole di contenzioso - continuano i parlamentari - . Il suo spostamento presso la sede centrale di Barcellona Pozzo di Gotto comporta sensibili diseconomie, ritardando l’espletamento deI procedimenti e aggravando ulteriormente quest’ultimo presidio, già impiegato nella gestione di quanto nelle sue competenze. Non dobbiamo, poi, dimenticare le ragioni che hanno portato all’istituzione della sede distaccata di Lipari. Ragioni connesse alle caratteristiche territoriali tipiche dell’Isola. L’arcipelago delle Eolie è, infatti, caratterizzato da un’elevata densità della popolazione, essendo composto da più isole su cui sono dislocati i diversi servizi essenziali viste le difficoltà di collegamento con la terraferma”.
E concludono: “Alla luce di questi elementi e tenendo conto anche delle misure in vigore per l’emergenza sanitaria, riteniamo che posticipare di un anno la soppressione della sede distaccata del tribunale di Lipari sia indispensabile a tutela del corretto funzionamento della giustizia. Siamo sicuri che questa sia la scelta migliore per tutta la comunità”.
Video appello per l'ospedale di Lipari della scrittrice Di Pietrantonio
Un' altra delicata e raffinata scrittrice, Donatella Di Pietrantonio, si schiera al nostro fianco.Il suo appello per la riapertura del punto nascite rimanda ad un tema a lei caro e ricorrente nei suoi libri, la maternità, ma anche all' abbandono e al rapporto madre figlio nelle sue pieghe più nascoste e nelle anomalie. Medico prima che scrittrice, premio Campiello nel 2017 con "L' Arminuta" è stata candidata più volte al premio Strega.
Aiutateci a diffondere e divulgare!
Contatti: Diana 3204329541 - Silvia 3341513758
APPROFONDIMENTI
Esposto Procura della Repubblica: https://lstu.fr/espostosaluteeoliani
Appello alle Istituzioni:
https://lstu.fr/appellosaluteeolie
Lipari: Sono 60 le denunce presentate per la limitazione dei diritti fondamentali ma non è stata una protesta no vax
Sono una sessantina le denunce presentate ieri dai cittadini presso la stazione dei carabinieri di Lipari per le limitazioni imposte, nel periodo di pandemia, senza alcuna giustificazione giuridica, ai diritti fondamentali di milioni di italiani.
"Da liberi cittadini - ha dichiarato la dottoressa Ersilia Pajno all'Ansa - ciascuno di noi ha presentato una denuncia sulle privazioni cui siamo sottoposti quotidianamente in violazione dei diritti costituzionali. Non siamo d'accordo sulle azioni intraprese dal governo nazionale, la nostra coscienza si è formata sull'ascolto, sulla lettura, sul confronto di idee, leggiamo anche studi che ci dicono che il vaccino ancora non può considerarsi tale, ma al di là di questo, se così fosse, perché il governo continua a farci firmare un consenso informato? Il governo nazionale - conclude la Pajno - lo renda obbligatorio e se ne assuma la responsabilità".
Da quanto apprendiamo, nelle prossime ore, altri cittadini sarebbero intenzionati a perseguire la stessa via.
Rispetto ad alcune notizie di stampa, circolate a livello regionale e nazionale, si tiene a precisare che non si è trattato assolutamente di una protesta da parte di no vax ma solo di una iniziativa che rivendica il rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione
Auguri a...
Buon Compleanno a Nunziatina Lauricella, Laura Tripi, Alessio Sciacchitano, Dany Pace, Salvatrice Turcarelli, Edvige Puglia, Valentina Giovenco, Andrea Sarpi, Mery Sarpi, Caterina Lauro, Massimo Profilio, Giulia Lachina
giovedì 27 gennaio 2022
Ultimora: Disposta l'autopsia sul cadavere ritrovato in mare di Alicudi. Sarebbe di un uomo
E' stata disposta per domani dalla Procura della Repubblica di Barcellona l'autopsia sul cadavere, in avanzato stato di decomposizione, recuperato stamattina nel mare di Alicudi, dopo essere stato avvistato da un pescatore isolano.
Il corpo, in mare da 30/45 giorni, non sarebbe di una donna, come ipotizzato in un primo momento, ma di un uomo. Domani si dovrebbe saperne di più.
Sandro e Sara Biviano da domani in presidio all'ASP: Non vogliamo morire e se dovrà essere lo faremo lottando"
Riceviamo e pubblichiamo:
Domani mattina ci recheremo alla sede dell’ASP di Messina a pretendere che si faccia il punto DEFINITIVO riguardo l'ospedale di Lipari, l’ospedale delle Eolie. Siamo stanchi, molto stanchi, in questi due anni Dio solo sa quanti viaggi della speranza abbiamo fatto tra Asp di Messina, Milazzo, Assessorato a Palermo etc.. consumando i nostri risparmi, mettendo a rischio la salute, rubando spazio alle nostre famiglie con viaggi che ci hanno distrutto, umiliato anche a causa delle barriere architettoniche, iniziando dal palazzo dell'Asp di Messina per finire alle passerelle degli aliscafi. ASP di Messina, organo deputato a controllare e sanzionare il mancato adeguamento dei locali pubblici (e non solo) è inadempiente per quel che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche, “inaccettabile.” Siamo stati fin troppo buoni, educati, pazienti. Abbiamo lavorato lontano dai riflettori, ma alla gogna mediatica, giorno per giorno 365 giorni l'anno con la speranza che i nostri sacrifici venissero ripagati, sacrifici enormi per amore nostro, dei nostri familiari, della comunità e non solo anche per tutti i turisti che approdano nelle nostre amate isole. In questi giorni abbiamo avuto scontri FORTISIMI con le istituzioni con le quali abbiamo tentato di dialogare civilmente ed abbiamo aspettato sino a ieri per rispetto delle stesse. Dobbiamo dire che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta di riaprire le scuole senza aver prima messo in sicurezza il territorio dal punto di vista sanitario per gli isolani e sopratutto per le categorie più fragili. Domani, se non sarà rilasciata una relazione su cosa è stato fatto per l'ospedale di Lipari e i tempi di realizzazione di tutto quello che manca non andremo più via perché non moriremo in silenzio dentro una casa come un topi in gabbia. Ci siamo sentiti in dovere di avvisare TUTTI delle nostre intenzioni la commissione Ars, l'Assessorato, l’Asp e la Digos. Possiamo dire che è subito intervenuto l’Avv. Ferdinando Croce e la Presidente dell'ARS Margherita la Rocca, per questo li ringraziamo, apprezzando molto il loro interessamento però non basta più e domani non andremo via con una stretta di mano o una pacca sulla spalla, vogliamo i fatti. Tutti dicono che hanno fatto il loro dovere però, ancora oggi dopo piccoli miglioramenti e impalpabili risultati forse per tenerci quieti, siamo come prima se non peggio e purtroppo in questo anno ci sono state altre, …troppe vittime. Comprendiamo la situazione d'emergenza sanitaria, comprendiamo TUTTO, ma loro comprendono che siamo su uno scoglio dove per giorni rimaniamo isolati per il maltempo? Comprendono che il tempo è vitale e quando mancano anestesisti, cardiologi e ambulanze si muore? Non chiediamo un super ospedale però ci devono assicurare gli interventi almeno per l'emergenza e l'urgenza perché se una persona che vive in terraferma sta male può recarsi nella prima struttura che capita, alle isole può solo MORIRE nell'abbandono e nello sconforto. Le isole meritano rispetto ma soprattutto amore e oggi da parte di tutte le istituzioni questo è mancato. Oggi per loro rappresentiamo solo un costo, dove il valore della vita non ha più significato. Noi questo non lo accettiamo! La vita è un dono prezioso e va salvaguardata e protetta e lo dice chi di noi la salute la va cercando, la va sperando.
Di Danilo: Abbiamo servito sul piatto d’argento la soluzione, senza neanche chiedere di doversi sforzare a pensare ed ancora siamo in attesa di risposte. Vogliamo un commissario straordinario per le Isole Eolie con poteri assoluti. Di Sandro e Sara: abbiamo visto troppe sofferenze e la notte non dormiamo. Siamo troppo amareggiati e se domani le istituzioni non comprenderanno la situazione e ne prenderanno atto dando la dovuta attenzione al nostro ospedale siamo pronti a ricominciare la protesta fino al palazzo del presidente per non morire in casa in silenzio mentre la politica se ne frega di tutti noi. Se dobbiamo morire lo faremo lottando e credeteci non è una provocazione, ma una promessa e non è perché non amiamo la vita anzi la amiamo troppo ma non si può restare a guardare mentre ci lasciano abbandonati al nostro destino. Adesso come adesso non abbiamo nessuna speranza su questa isola, possiamo solo sperare che non ci accada nulla, e noi di speranza non vogliamo morire e continueremo a lottare a testa alta.
Non chiediamo a nessuno di venire con noi ma restiamo delusi dalle istituzioni che avrebbero dovuto fare quello che stanno cercando di fare i loro cittadini soli con le loro forze. Restate pure comodi a casa è godetevi lo spettacolo, Solo una parola...VERGOGNA! NON CI RAPPRESENTATE!
NDD DI EOLIENEWS - Di fronte a queste parole, all'ennesima lotta fatta da Sandro e Sara con il cuore e mettendo a rischio la propria vita, non esistono che poche parole , ovvero: "Siamo colpevoli". Tutti, indistintamente, dalla politica ai cittadini, incapaci, senza spina dorsale, per non dire altro. Capaci solo di delegare a richiedere un diritto chi, di questo diritto, dovrebbe, invece, godere.Covid nel Distretto di Lipari. Numeri dei positivi ancora in leggero calo
Nel Distretto di Lipari i positivi sono 118 dei quali 4 conteggiati per la prima volta.
Il 25 gennaio i positivi erano 125
Evento franoso del costone di Ginostra. Interrogazione del Vento eoliano
A SUA ECCELLENZA IL PREFETTO DI MESSINA
E p.c. Al Dipartimento di Protezione Civile della Regione Sicilia
Oggetto: Interrogazione evento franoso del costone sottostante l’abitato di Ginostra del 23.11.2021 – Richiesta interventi urgenti di messa in sicurezza
Con la presente, i sottoscritti Consiglieri Comunali
del Comune di Lipari, gruppo “Vento Eoliano” :
-
Annarita
Gugliotta, nella qualità di capo gruppo
- Francesco Rizzo, Consigliere Comunale
Premesso che In data 23.11.2021 , un’altra frana di grosse dimensioni ha interessato il costone roccioso di Ginostra , lato area portuale . Pertanto si è resa necessaria l’interdizione del monumento dei caduti, di una abitazione privata e delle aree prospicenti il pontile di protezione civile , stante il grave stato di pericolo.
Vista la condizione di
pericolo a danno dell’incolumità pubblica , malgrado l’intervento di qualche
giorno addietro da parte di alcuni rocciatori,
che hanno rimosso i massi pericolanti, intervento tampone ma non di certo risolutivo , infatti il rischio di crollo persiste
con
la presente
si chiede
·
Se per gli interventi di messa in sicurezza del costone,
nell’ambito dell’emergenza Stromboli 2019 , sono stati previsti dei
finanziamenti , se si a quanto ammonta la cifra;
· Se sono stati quantificati e stabiliti gli interventi urgenti da eseguire sia per evitare danni a privati, per la pubblica incolumità e per tutelare l’interesse della frazione .
Fiduciosi di un repentino riscontro stante la
grave situazione di pericolo porgiamo
Cordiali saluti
f.to Avv. Annarita Gugliotta f.to Avv. Francesco Rizzo (Consiglieri Comunali del “Vento Eoliano ”)
Lipari: Cittadini in caserma per denunciare e chiedere giustizia per la fallimentare gestione della pandemia e l'inutile green pass
COMUNICATOIn questo momento, innanzi la caserma dei carabinieri di Lipari, un centinaio di cittadini eoliani sono in attesa di sporgere formale denuncia per chiedere giustizia per la fallimentare gestione della pandemia e l'inutile green pass che - pur in assenza di ogni evidenza scientifica ed empirica - sta limitando, senza alcuna giustificazione giuridica, i i diritti fondamentali di milioni di italiani. Proprio quei diritti definiti "inviolabili" dai Padri Costituenti.
Ed invero, mentre sempre più paesi nel mondo si preparano ad abrogare ogni limitazione imposta per la pandemia, il nostro governo e i nostri media nazionali insistono.
Continuano in particolare a propagandare una palese bugia: che il virus si diffonda solo per tramite dei cittadini che hanno legittimamente deciso di esercitare un loro diritto costituzionale non aderendo alla campagna vaccinale, ponendo quindi sempre più limiti per chi non accetta la loro propaganda.
Ciò nonostante gli ultimi dati pubblicati dall'ISS, che nel report del 19/1/22 riporta 2.850.000 contagi complessivi, dei quali quasi l'82% per tramite di cittadini vaccinati.
Questa inaccettabile condotta ha portato non solo alla incostituzionale limitazione di libertà fondamentali per milioni di non vaccinati, ma ha altresì portato tutti i vaccinati che si sono fidati delle parole dei nostri governanti e dei nostri media a esporsi a inutili rischi, nell'incolpevole convincimento di non potersi contagiare e soprattutto di non poter contagiare amici e parenti, magari fragili.
Ci auguriamo pertanto che la magistratura possa ascoltare l'urlo di dolore che si solleva ormai in tutto il paese innanzi a quella che viene vissuta da milioni di cittadini - e come dargli torto - come una vera e propria eversione dell'ordinamento Costituzionale.
Comitato Eoliano per la Tutela dei diritti fondamentali
Il Presidente
Avv. Gianluca Corrado
Ginostra: Sollecitato accurato controllo e determinazioni urgenti
Recuperato il cadavere rinvenuto nel mare di Alicudi. Potrebbe essere rimasto in acqua per 30 - 45 giorni
Addosso alla salma è stato ritrovato soltanto ciò che resta di un pantalone scuro, probabilmente blu. Il corpo, oltre a subire l'azione erosiva del mare, è stato attaccato dai pesci che lo hanno parzialmente mutilato.
I carabinieri di Filicudi, che hanno competenza anche su Alicudi, hanno aperto un fascicolo sulla triste vicenda. Non essendoci segnalazioni di scomparsa nè da Alicudi, nè dalle altre isole dell'arcipelago, si presume che il corpo possa essere stato trasportato, nelle immediatezze della piccola isola eoliana, dalle correnti e c'è chi pensa a qualche migrante.
Cadavere in mare ad Alicudi, in corso le operazioni di recupero (in aggiornamento)
Sono scattate anche le indagini da parte dei carabinieri di Filicudi.
Auguri a...
Buon Compleanno a Rosy Giuffrè, Giuseppe Merlino, Giacomo Biviano, Mariella Giardina, Salvatore Basile, Francesca Bonci, Bartolo Locantro, Domenica Parisi, Liliana Fotea, Ketty Ravì, Liliana Bauman
Indennità e terzo mandato per i sindaci. Chiesti dall' ANCI Sicilia durante l'audizione in I Commissione ARS
“Problematiche di interesse degli enti locali”, questo il punto all’ordine del giorno dell’audizione in I commissione Affari Istituzionali all’Ars cui ha preso parte, il 25 gennaio, l’ANCI Sicilia.
La delegazione dell’Associazione dei comuni ha sottolineato:“Ancora una volta chiediamo l’attenzione del Parlamento siciliano su questioni che riguardano l’ordinamento degli enti locali dell’Isola. Ancora una volta registriamo un’asimmetria tra le norme nazionali e quelle regionali.
Ribadiamo la richiesta di un pieno e tempestivo adeguamento della normativa regionale a quella nazionale in merito all’indennità per i sindaci (art.1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 - legge di bilancio 2022) e sul terzo mandato per i Comuni fino a 15 mila abitanti.
A livello nazionale la norma sul terzo mandato ha già passato il vaglio di un ramo del Parlamento con approvazione della disposizione alla Camera dei deputati. Si tratta adesso di intervenire immediatamente per evitare di fare un passo indietro rispetto alla normativa nazionale”.
In merito alle indennità per i sindaci, l’ANCI Sicilia ha precisato che “Si continua a realizzare una gravissima e ingiustificata discriminazione a danno degli amministratori degli enti locali dell’Isola. In più, bisogna ricordare che l’adeguamento delle indennità dovrà riguardare anche vice sindaci, assessori e presidenti dei Consigli comunali”.
Gioacchino Andaloro: Secondo anniversario.
Oggi il "Giorno della memoria"... per non dimenticare
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Ad Auschwitz, circa dieci giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri sani, molti dei quali morirono durante la marcia stessa.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.
Nonostante i sovietici avessero liberato, circa sei mesi prima di Auschwitz, il campo di concentramento di Majdanek e «conquistato [nell'estate del 1944] anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka [precedentemente smantellati dai nazisti nel 1943]» fu stabilito che la celebrazione del giorno della Memoria coincidesse con la data in cui venne liberato Auschwitz".
La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico è indicata quale data ufficiale agli Stati membri dell'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7[8] del 1º novembre 2005.
IL GIORNO DELLA MEMORIA IN ITALIA
L'Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell'Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.
Prima di arrivare a definire il disegno di legge, si era a lungo discusso su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento: si trattava di decidere su quali eventi fondare la riflessione pubblica sulla memoria. Erano emerse in particolare due opzioni alternative. Il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille cittadini italiani di religione ebraica furono catturati e deportati dall'Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l'attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio. Dall'altra parte vi era chi sosteneva (in particolare l'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) che la data prescelta dovesse essere il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della storia dell'antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale della tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale – da anni rappresenta per tutta l'Europa, si è optato per adottare il giorno della sua liberazione, avvenuta il 27 gennaio.
Gli articoli 1 e 2 della legge 20 luglio 2000 n. 211 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. |