Riceviamo e pubblichiamo:
Domani mattina ci recheremo alla sede dell’ASP di Messina a pretendere che si faccia il punto DEFINITIVO riguardo l'ospedale di Lipari, l’ospedale delle Eolie. Siamo stanchi, molto stanchi, in questi due anni Dio solo sa quanti viaggi della speranza abbiamo fatto tra Asp di Messina, Milazzo, Assessorato a Palermo etc.. consumando i nostri risparmi, mettendo a rischio la salute, rubando spazio alle nostre famiglie con viaggi che ci hanno distrutto, umiliato anche a causa delle barriere architettoniche, iniziando dal palazzo dell'Asp di Messina per finire alle passerelle degli aliscafi. ASP di Messina, organo deputato a controllare e sanzionare il mancato adeguamento dei locali pubblici (e non solo) è inadempiente per quel che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche, “inaccettabile.” Siamo stati fin troppo buoni, educati, pazienti. Abbiamo lavorato lontano dai riflettori, ma alla gogna mediatica, giorno per giorno 365 giorni l'anno con la speranza che i nostri sacrifici venissero ripagati, sacrifici enormi per amore nostro, dei nostri familiari, della comunità e non solo anche per tutti i turisti che approdano nelle nostre amate isole. In questi giorni abbiamo avuto scontri FORTISIMI con le istituzioni con le quali abbiamo tentato di dialogare civilmente ed abbiamo aspettato sino a ieri per rispetto delle stesse. Dobbiamo dire che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta di riaprire le scuole senza aver prima messo in sicurezza il territorio dal punto di vista sanitario per gli isolani e sopratutto per le categorie più fragili. Domani, se non sarà rilasciata una relazione su cosa è stato fatto per l'ospedale di Lipari e i tempi di realizzazione di tutto quello che manca non andremo più via perché non moriremo in silenzio dentro una casa come un topi in gabbia. Ci siamo sentiti in dovere di avvisare TUTTI delle nostre intenzioni la commissione Ars, l'Assessorato, l’Asp e la Digos. Possiamo dire che è subito intervenuto l’Avv. Ferdinando Croce e la Presidente dell'ARS Margherita la Rocca, per questo li ringraziamo, apprezzando molto il loro interessamento però non basta più e domani non andremo via con una stretta di mano o una pacca sulla spalla, vogliamo i fatti. Tutti dicono che hanno fatto il loro dovere però, ancora oggi dopo piccoli miglioramenti e impalpabili risultati forse per tenerci quieti, siamo come prima se non peggio e purtroppo in questo anno ci sono state altre, …troppe vittime. Comprendiamo la situazione d'emergenza sanitaria, comprendiamo TUTTO, ma loro comprendono che siamo su uno scoglio dove per giorni rimaniamo isolati per il maltempo? Comprendono che il tempo è vitale e quando mancano anestesisti, cardiologi e ambulanze si muore? Non chiediamo un super ospedale però ci devono assicurare gli interventi almeno per l'emergenza e l'urgenza perché se una persona che vive in terraferma sta male può recarsi nella prima struttura che capita, alle isole può solo MORIRE nell'abbandono e nello sconforto. Le isole meritano rispetto ma soprattutto amore e oggi da parte di tutte le istituzioni questo è mancato. Oggi per loro rappresentiamo solo un costo, dove il valore della vita non ha più significato. Noi questo non lo accettiamo! La vita è un dono prezioso e va salvaguardata e protetta e lo dice chi di noi la salute la va cercando, la va sperando.
Di Danilo: Abbiamo servito sul piatto d’argento la soluzione, senza neanche chiedere di doversi sforzare a pensare ed ancora siamo in attesa di risposte. Vogliamo un commissario straordinario per le Isole Eolie con poteri assoluti. Di Sandro e Sara: abbiamo visto troppe sofferenze e la notte non dormiamo. Siamo troppo amareggiati e se domani le istituzioni non comprenderanno la situazione e ne prenderanno atto dando la dovuta attenzione al nostro ospedale siamo pronti a ricominciare la protesta fino al palazzo del presidente per non morire in casa in silenzio mentre la politica se ne frega di tutti noi. Se dobbiamo morire lo faremo lottando e credeteci non è una provocazione, ma una promessa e non è perché non amiamo la vita anzi la amiamo troppo ma non si può restare a guardare mentre ci lasciano abbandonati al nostro destino. Adesso come adesso non abbiamo nessuna speranza su questa isola, possiamo solo sperare che non ci accada nulla, e noi di speranza non vogliamo morire e continueremo a lottare a testa alta.
Non chiediamo a nessuno di venire con noi ma restiamo delusi dalle istituzioni che avrebbero dovuto fare quello che stanno cercando di fare i loro cittadini soli con le loro forze. Restate pure comodi a casa è godetevi lo spettacolo, Solo una parola...VERGOGNA! NON CI RAPPRESENTATE!
NDD DI EOLIENEWS - Di fronte a queste parole, all'ennesima lotta fatta da Sandro e Sara con il cuore e mettendo a rischio la propria vita, non esistono che poche parole , ovvero: "Siamo colpevoli". Tutti, indistintamente, dalla politica ai cittadini, incapaci, senza spina dorsale, per non dire altro. Capaci solo di delegare a richiedere un diritto chi, di questo diritto, dovrebbe, invece, godere.
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