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venerdì 28 gennaio 2022

Il Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" replica ad una intervista di Alagna e solidarizza con Sandro Biviano, Sara Garofalo e Danilo Conti

 Riceviamo dal Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" e pubblichiamo:

LE NON SOLUZIONI DEI RESPONSABILI  DELLA SANITÀ PER L' OSPEDALE DI LIPARI - La politica dei tappabuchi e nessuna pianificazione strategica

Facciamo  riferimento  all'articolo  pubblicato  da "La Sicilia" il 27 gennaio scorso, a firma di Giuseppe  Bonaccorsi*, che riporta un'intervista al Commissario  straordinario dell'ASP di Messina Bernardo Alagna per esprimere alcune considerazioni.

Prendiamo atto innanzi tutto  della volontà di ricorrere all' istituto della mobilità, che sicuramente condividiamo in quanto mezzo più veloce e agevole delle procedure concorsuali. Tuttavia notiamo che nelle parole del Dirigente il tema ricorrente riguarda gli "innumerevoli sforzi" che si sarebbero attuati per il riadeguamento degli organici dell'ospedale, a carattere parziale, e ancora in corso di predisposizione  dei concorsi, per nefrologia, ortopedici, pediatri e altro...

È passato più di un anno dalle promesse  e dagli impegni  che la Regione aveva preso  con la comunità  eoliana e ancora  sentiamo parlare  di BUONE INTENZIONI  E DI LAVORI IN CORSO, ma la realtà  è  che oggi, con l'aggravante dell'emergenza pandemica, l'immobilismo e le prese in giro dei referenti regionali, i reparti sono sempre più  sguarniti, i voli dell'elisoccorso si moltiplicano (con i costi che ben si conoscono) e il personale sanitario lavora in condizioni drammatiche, con rischi e ripercussioni  sulla propria  stessa  salute.

Con più  voci e in svariati  modi abbiamo chiarito  che l'unica soluzione per il nostro  ospedale, data la specificità  del territorio, è incentivare economicamente medici, infermieri, oss, tecnici  di laboratorio e tutto il personale sanitario.

Le strade  per ottenere  tutto  questo passano prima  di tutto dall'approvazione  del disegno di legge sulle isole minori, promessa dal sottosegretario  Costa, insieme a quella di un suo intervento  sulla Regione, mai chiesto e quindi non mantenuta, ma anche dalle  possibili  determinazioni  della stessa Regione  Siciliana.

Lavorare infatti nel nostro ospedale, visti i disagi del territorio, è  una missione  che va retribuita.

Troppo  denaro, troppi fondi destinati alla sanità  vengono  bruciati per progetti e infrastrutture, quando invece tutti ben sappiamo che per far funzionare  l' ospedale a Lipari serve il personale.

Non basta  mandare  un professionista  per settore, sappiamo bene che se non si è  in  due, non avendo dunque  cambi  turno e possibilità  di sostituzioni, non si può  lavorare, per non parlare  degli  anestesisti, che devono  essere  almeno  tre.

Allora BASTA con il continuo parlare  di soluzioni presentate come risolutive, quando è ormai evidente l' assoluta  mancanza di volontà  da parte dei responsabili  della sanità  siciliana di attuare  un progetto per l'ospedale  di Lipari, che affronti il problema in maniera  strategica, senza questo stillicidio che seve solo a tappare  i buchi.

Un quadro  desolante, che colpisce le aspettative  e i diritti di tutta una comunità, confermato anche  in un altro articolo, pubblicato sul portale INSANITAS.IT nella stessa data del 27 gennaio u.s., in cui l'assessore  Razza  presenta come ''MISURA INNOVATIVA, SENZA PRECEDENTI IN ITALIA'' un protocollo sperimentale (prorogabile fino al 31 marzo  e rinnovabile) firmato con i rappresentanti dei medici  di famiglia  e degli specializzandi  di medicina  generale. L'accordo prevederebbe turni straordinari su base volontaria, retribuiti con extra  economici per alleggerire l'USCA e le guardie  mediche.

IL comitato "L'ospedale  di Lipari  non si tocca"  da 2 anni ormai, anche attraverso  l'esposto inviato  in Procura  e Prefettura e le varie  iniziative di sensibilizzazione  messe in atto negli ultimi  mesi, attende che  venga  fatta  luce  sulle responsabilità  che hanno portato alla negazione di pubblici servizi.

In un momento in cui le Regioni tutte, compresa la regione  siciliana, sono impegnate nell'attuazione  e nella progettazione  dei fondi  del PNRR, non abbiamo alcuna TRASPARENZA e non registriamo NESSUN coinvolgimento  del territorio eoliano riguardo alle azioni previste  dalla missione  6- SANITÀ.

Proprio stamattina  abbiamo  appreso  dell'iniziativa  lodevole di Sandro Biviano, Sara Garofalo e Danilo Conti.   Anche loro, in questo momento, per l'ennesima  volta, sono portavoci dello sconforto, della rabbia  e della delusione  della popolazione eoliana.

Siamo al loro fianco, solidali, chiedendo  con forza che, almeno la politica  locale,   non abbandoni un cittadino fragile e indifeso. Condividiamo la loro stanchezza  per le ripetute prese in giro  dei politicanti  e della direzione ASP.

QUESTO COMITATO CONTINUERÀ  A RESISTERE  E A LOTTARE  A FIANCO DEI CITTADINI EOLIANI.

Il comitato spontaneo di cittadini

“L’OSPEDALE DI LIPARI NON SI TOCCA”.

*https://www.lasicilia.it/messina/news/ospedale-di-lipari-arriva-un-altro-cardiologo-da-marzo-accordo-dell-asp-di-messina-con-un-pensionato-1463301/

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