Sono una sessantina le denunce presentate ieri dai cittadini presso la stazione dei carabinieri di Lipari per le limitazioni imposte, nel periodo di pandemia, senza alcuna giustificazione giuridica, ai diritti fondamentali di milioni di italiani.
"Da liberi cittadini - ha dichiarato la dottoressa Ersilia Pajno all'Ansa - ciascuno di noi ha presentato una denuncia sulle privazioni cui siamo sottoposti quotidianamente in violazione dei diritti costituzionali. Non siamo d'accordo sulle azioni intraprese dal governo nazionale, la nostra coscienza si è formata sull'ascolto, sulla lettura, sul confronto di idee, leggiamo anche studi che ci dicono che il vaccino ancora non può considerarsi tale, ma al di là di questo, se così fosse, perché il governo continua a farci firmare un consenso informato? Il governo nazionale - conclude la Pajno - lo renda obbligatorio e se ne assuma la responsabilità".
Da quanto apprendiamo, nelle prossime ore, altri cittadini sarebbero intenzionati a perseguire la stessa via.
Rispetto ad alcune notizie di stampa, circolate a livello regionale e nazionale, si tiene a precisare che non si è trattato assolutamente di una protesta da parte di no vax ma solo di una iniziativa che rivendica il rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione
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