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martedì 9 marzo 2010
"Deluso ed indignato dal comportamento di alcuni colleghi". Ci scrive l'ex Pumex Tiziano Profilio
mentre mi trovo al comune di Lipari a fare lo sciopero della fame insieme a due miei compagni, e supportato da altri che addirittura per starci vicini e combattere con noi, per far rispettare promesse non mantenute da parte delle istituzioni (che ci hanno tolto il nostro sicuro posto di lavoro per rispettare le volontà dell' UNESCO), hanno occuppato la stanza del sindaco, la cosa che più mi turba non è la mia salute, o capire come mai le forze politiche tutte possano essere così insensibili e incapaci di risolvere il dramma che ormai conoscono anche i più piccini, ma lo strano e continuo comportamento di altri colleghi che come niente fosse continuano a lavorare mentre io lotto per il mio e il loro pane.
Non so forse hanno avuto strane promesse politiche (mi viene da pensare questo), o forse non sono abbastanza uomini da guardare in faccia i loro figli dicendogli ho perso il posto di lavoro ma ho fatto di tutto per evitarlo.
Ma si direttore, forse è così non sono uomini sono dei codardi , io voglio pensarla così. Ma direttore mi chiedo solo una cosa:......non sò se riusciremo ad ottenere qualcosa di sicuro nò perchè abbiamo a che fare con bugiardi e politici scadenti , ma se qualcosa succederà, loro avranno il coraggio di dire ai loro figli che i loro colleghi che sino all'esasperazione hanno lottato sono un pò anche loro padri perchè i loro sono stati incapaci di fare rispettare la loro dignità? Spero lo facciano me lo auguro davvero.
sentiti saluti
Profilio Tiziano
Alla lettera di Tiziano ha fatto eco quella di un altro ex Pumex, Bartolo Natoli. La pubblichiamo:
Grazie Tiziano, ma anche grazie Michel e Maurizio.
Per me e´ veramente il minimo che possa fare, starti e starvi vicino in questo difficile momento.
Proprio ieri vedevo tuo figlio Christian (cinque anni) e Federica, molto preoccupati per la tua salute e la tua scelta.
Vedi, molti, non capiscono l´immane sacrificio e soprattutto non pensano alle ripercussioni che tutto cio´puo´ avere per la tua e per la vostra salute.
Io proprio non riesco a capire quei colleghi che fanno finta di non vedervi, ma apprezzo tutti quelli che vi vedono, vi apprezzano, vi stimano e più di ogni altra cosa vi stanno vicini.
Vedi, la mia certezza e´ che, per dirla come il nostro amato GESU´ bisogna " perdonare loro perche´non sanno quel che fanno".
Proprio questo io oggi mi sento di dirti, forza Tiziano, abbi la certezza che molti UOMINI ti sono vicini, pochi CONIGLI ti sono lontani.
Ma pensa solo per un attimo se, per caso, il tuo sacrificio come quello di Maurizio e di Michel, possa servire veramente per la risoluzione della nostra annosa problematica, a quel punto vedrai sicuramente, gli UOMINI che oggi sono vicino a te e, tutti insieme, vedremo dove e cosa faranno i CONIGLI.
Forse in quel momento, avranno il coraggio pure di avvicinarsi e tu, come il vecchio viandante, "andrai e non ti curerai di loro".
Con stima, il tuo collega
Bartolo Natoli.
Palermo: Workshop informativo su "Processi di Dissalazione con Energie Rinnovabili". "Cercasi" amministratori e privati lungimiranti
Leggo... e mi viene da ridere...ma forse bisognerebbe piangere. Riflessioni su una nota della Regione
Il mondo delle miniere di zolfo non ha solo segnato la storia della nostra terra.......tanto che oggi possiamo dire che la zolfara e' parte integrante dell'identita' siciliana che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare".
Il progetto di valorizzazione di quella che e' stata una delle piu' grandi e piu' importanti miniere di zolfo della Sicilia e' il frutto di sei anni di lavoro. Il risultato e' il 'Museo delle Solfare di Trabia Tallarita', ubicato nell'edificio dell'ex centrale elettrica Palladio, tra Riesi e Sommatino.
"Un plauso - dice l'assessore Armao - va alla sovrintendente di beni culturali e ambientali di Caltanissetta, Rosalba Panvini, che ha lavorato con passione e professionalita' alla realizzazione del progetto. Questa grande operazione culturale e' propedeutica all'avvio di un Distretto minerario della Regione siciliana.
L'obiettivo e' quello di recuperare, valorizzare e mettere in rete il nostro patrimonio minerario. Che potrebbe configurarsi come un circuito turistico virtuoso per rilanciare le aree interne dell'Isola. Si tratta di un progetto di valorizzazione delle zolfare - conclude Armao - che stiamo mettendo a punto con Legambiente Sicilia. Un programma di ampio respiro che punta a coinvolgere i Comuni interessati e le amministrazioni provinciali di Caltanissetta, Enna e Agrigento".
Eolie, imperversa lo scirocco. Traghetti Siremar fermi, viaggia la NGI
Assolutamente isolate dal pomeriggio di ieri Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi.
Da Lipari per Milazzo, dopo le corse mattutine (si è operato a Scaliddi), tutto è fermo.
Lo stesso dicasi da Milazzo per le Eolie dove l'unica eccezione è rappresentato dal traghetto della NGI che, dopo aver toccato Vulcano, ha raggiunto Lipari tra non poche difficoltà.
Traghetti Siremar, ma non è una novità, al "palo".
Gli ex Pumex sulla Gazzetta del Sud di oggi
Saranno supportati nella loro protesta dagli altri ex Pumex (anche da coloro che ancora "godono" della mobilità) i quali hanno indetto lo stato d'agitazione e resteranno accanto ai loro compagni, a palazzo municipale, sino a quando, come si legge in una lettera aperta inviata ai cittadini eoliani, «tutti gli enti interessati Stato, Regione e Comune non si assumeranno le proprie responsabilità, senza scaricarle gli uni sugli altri e quindi sino a quando tutti non siederanno attorno ad un tavolo per affrontare e risolvere il problema in modo definitivo».
Ribadendo l'intenzione di non mollare se prima non si passerà dalle promesse ai fatti concreti, gli ex Pumex hanno anche annunciato, per i prossimi giorni, altre iniziative e forme di protesta, anche eclatanti.
Acquacalda e il "borghicidio". Ovvero cronaca di una morte annunciata
Nonostante l’accanita resistenza dei sempre più pochi abitanti a quella che appare una imbattibile, maligna, volontà di distruzione il paese appare sempre più come un borgo fantasma.
I segni della fine si cominciano a scorgere da Porticello dove la strada provinciale è ormai lasciata in abbandono e man mano che ci si avvicina al paese i segni dell’agonia mortale si fanno sempre più forti mentre un senso di frustrazione e rabbia si impadronisce di te.
I pochi esercizi commerciali si avviano alla chiusura, sconfitti dalla “noluntas” imbecille di un Amministrazione che assiste passiva a tutto questo.
Altre volte abbiamo denunciato la cattiva gestione del denaro pubblico che anche se stanziato non viene speso o se è speso è piuttosto sperperato (ricordiamo solo incidentalmente che oltre 1,6 milioni di euro sono già stati spesi per … nulla di fatto).
Ma questa volta si va oltre lo sperpero, siamo di fronte ad un vero e proprio “borghicidio” e premeditato per di più.
Dov’è adesso l’assessore Sparacino che ci ha spiegato per un anno che i fondi erano stati prontamente messi a disposizione sua mercé e che il pontile sarebbe stato rimosso entro l’anno (forse si era dimenticata di precisare quale…).
Il pontile sta là, quasi un orrendo monumento alla imbecillità umana. Va ricordato che a causa di questo relitto giudicato pericolante e pericoloso per le cose e le persone Aurora non ha potuto attrezzare il suo “dehors” sulla spiaggia, o che i due piccoli lidi che fornivano un minimo di infrastruttura non sono stati autorizzati e che, tuttora, insiste il divieto di balneazione. Mi si dice che il Ristorante “Da Lauro” si appresti a chiudere definitivamente, mentre Maurizio Cipicchia ha lasciato l’Anfora dopo essere stato anche lui sconfitto.
Potrei ricordare a lor signori che, trascurando solo per un istante l’aspetto estetico e paesaggistico, stiamo distruggendo ricchezza e lavoro, che a Lipari non abbondano?
Ci verrà spiegato che i problemi risiedono altrove, alla Provincia o presso qualche Tribunale a Barcellona o a Palermo che dovrà riesaminare questo ricorso o quel processo, ma se i problemi stanno altrove noi stiamo qui.
Mi piacerebbe anche ricordare che la promessa elettorale di questa Amministrazione verso Acquacalda era stata proprio la difesa dell’abitato e se questo è il risultato le conseguenze sono e debbono essere evidenti. Non solo non è stata rispettata ma di fronte ad un aggravarsi della situazione la risposta non c’è stata e non si vede nemmeno all’orizzonte.
A questo punto è legittimo chiedersi che cosa debba fare un normale cittadino se, dopo aver esperito tutte le vie “normali” attraverso la ricerca della necessaria sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dell’Amministrazione e non avere ottenuto nulla, abbia ancora voglia di vedere riconosciuti i propri diritti alla sicurezza delle cose e delle persone.
Forse la sola strada che resta è quella giudiziaria? Come spesso avviene nel nostro Paese, di fronte al fallimento della responsabilità sociale e politica, resta solo aperta la strada del riconoscimento della responsabilità legale attraverso l’intervento della Magistratura.
I nostri politici spesso si lamentano del fatto che in Italia l’agenda venga spesso dettata dai giudici. Ma oggi mi appare un fatto inevitabile se il peso della responsabilità sociale e politica non è sufficiente a scuotere gli animi dei nostri Amministratori e fare sì che facciano esclusivamente ciò per cui sono stati eletti ovvero l’interesse della comunità che rappresentano e non quello di pochi.
Marco Saltalamacchia
Messa in sicurezza dell'abitato di Canneto e sperpero di denaro pubblico. Il cittadino-geometra Elio Mollica diffida il Genio civile opere marittime
IL TESTO:
Poiché siamo vigili delle cose che ci accadono intorno, abbiamo saputo che è in atto la predisposizione di un progetto di travasamento di migliaia e migliaia di metri cubi di arenile tra nord e sud del pontile di Canneto, con la giusta intenzione di eliminare l’attuale scivolo naturale che in caso di forti mareggiate porta la sabbia all’interno della strada litoranea.
Sistematicamente, da tre anni, con il benestare della Capitaneria di Porto di Lipari, il lavoro che si vuole fare a nord viene effettuato sul lato sud con la conseguenza di porgere la sabbia alle correnti marine, che come risaputo dai più anziani, in quella zona nove volte su dieci, le correnti vanno da nord a sud, rimpinguando la secca dei “Due Frati” fuori dal Monterosa.
Con la presente, il Genio Civile OO.MM., nella persona dell’ing. Capo, è DIFFIDATO dall’avallare sperpero di denaro pubblico, facendo eseguire detti lavori, anche se tanto necessari, senza prima avere riprogettato la chiusura dei tetrapodi contro il Monterosa, come già previsto e progettato nel 1981, o in alternativa (se non ci sono i fondi) chiudere provvisoriamente a 60 gradi verso terra per evitare l’effetto pennello.
Si verrebbe così a rimodellare la spiaggia, per effetto di quanto succede a nord del pontile, dove la sabbia ammassata è più alta del pontile stesso.
Poi, con il ripascimento dei tetrapodi esistenti ed il trasporto meccanico dei detriti del torrente Calandra, potrebbero nascere altre iniziative.
Distinti saluti.
(geom. A. Elio Mollica)
Ospedale di Lipari. "Ma quali facili allarmismi...ribadisco che si tratta di grave situazione". (di Saverio Merlino)
"A proposito della grave situazione, e continuo a chiamarla grave situazione, in cui versa l'Ospedale di Lipari, ancora una volta non si vuole capire, o si fa finta di non capire, e si imbocca, a mio avviso, la strada sbagliata per affrontare la questione.
Mi sono sentito chiamato in causa da dichiarazioni del vice Sindaco del Comune di Lipari (persona che rispetto) quando dichiara che bisogna "evitare facili allarmismi non fondati causati da distorte informazioni divulgate".
Considerato che sulla questione "Ospedale" sono pubblicamente intervenuto con due note, con le quali invitavo tutti a tenere alta la guardia, mi dispiaccio, e non poco, essere tacciato (sicuramente insieme ad altri che sono intervenuti in merito) di "facile allarmismo".
Purtroppo, noto, con dispiacere, che lo sport di nascondere sempre la realtà non finisce mai.
Si tenta di scarica sugli altri le carenze "politiche" e "amministrative" che sono tutte di chi ha il dovere di affrontare e risolvere i problemi cui soffrono i cittadini che si intende rappresentare.
La questione "Ospedale", e non capisco perchè, non viene affrontata, con la dovuta importanza, da chi, in questo comune, è la massima Autorità Sanitaria.
Non se ne parla nelle giuste sedi istituzionali (Giunta e Consiglio Comunale) o, almeno, i cittadini non sono informati, e se non è così mi sono sfuggite, in questi ultimi anni, le delibere adottate dalla Giunta e dal Consiglio per rivendicare servizi e difendere le sorti dell'Ospedale di Lipari.
Se ci sono questi atti, chiedo scusa, mi piacerebbe che venissero resi pubblici e desidererei conoscere, nel contempo, gli effetti che hanno prodotto.
Inoltre, le dichiarazioni del vice sindaco del Comune di Lipari mi appaino un po' contraddittorie.
Chiede agli altri di non "demolire una realtà funzionale come l'ospedale di Lipari" ma poi spiega che:
" bisogna colmare i servizi carenti e potenziare un organico oggettivamente ridotto numericamente e carente di alcune figure indispensabili."
" l'ortopedia, in atto non presente. costringe gli eoliani a recarsi in terraferma per una ingessatura"
" cardiologia che pur supportata da una eccellente medicina interna, non può sopravvivere con un solo cardiologico"
" anestesia che non può sopravvivere con due soli anestesisti";
"pediatria e dialisi che non possono sopravvivere con due soli medici"......
Mi domando, allora, a Lipari l' "Ospedale" è ancora tale?
Su una cosa siamo molto d'accordo con il vice Sindaco e che non va messa in discussione: la professionalità e il sacrificio di quegli operatori sanitari (medici e paramedici) che tra mille difficoltà assicurano il massimo di quello che possono fare per i pazienti eoliani.
Ed io posso tranquillamente testimoniarlo.
E a proposito del richiamo di "difendere l'Ospedale di Lipari con le unghie e con i denti", non deve dirlo certamente al sottoscritto perchè, da cittadino responsabile di questo questo Comune, lo ha sempre fatto e continua a farlo ( e può documentarlo).
Lo faccia anche chi è deputato a portare davanti all'Assessore Regionale alla Sanità e al Direttore Generale dell'ASL le istanze degli eoliani affinché possano avere un Ospedale degno di tale nome.
Saverio Merlino
PD Lipari
"Nessuna voglia di sterile, ingiustificata ed inutile polemica, che non gradisco e non mi si addice". Iacolino risponde a La Cava
Rispondo al Dr Sergio La Cava che si turba ogni qual volta qualcuno ha da ridire sui servizi marittimi, come se si trattasse di fantasie di menti bislacche o se il silenzio di quanti bivaccano con pazienza e sopportazione lo autorizzi a dichiararsi soddisfatto di come vanno le cose.
Certamente la sua compagnia, la NGI, è quella che , negli ultimi anni, più ci ha garantito e , nella mia nota di domenica scorsa - era comprensibile a tutti - ci si riferiva alle corse saltate in modo ingiustificabile prima delle ore 19.
Erano proprio il comandante Longo della NGI ed il comandante Russo della Siremar che citavo, qualche settimana fa a proposito di professionalita' proprio sui blog, pur essendo ovvio che anche loro, qualche volta, sono costretti a saltare qualche corsa.
D'altronde mi sono astenuto da altri commenti, quando e' apparso sulla porta dell'agenzia della Sua compagnia il cartello " corsa sospesa ".
A quell'ora le condizioni meteomarine non erano certamente quelle, ripeto tranquillissime, che hanno impedito agli aliscafi di lasciare gli ormeggi di Milazzo, prima delle ore 19.
A nulla serve, quindi, aggrapparsi agli specchi scivolosi delle giustificazioni che di volta in volta vengono riportate; anzi si approfitta delle reali disfunzioni per creare disservizio, senza l'impegno necessario che occorre in simili situazioni.
Certamente dalla mia nota non si sono sentiti offesi i comandanti che con impegno e professionalità hanno sempre solcato i nostri mari, a qualunque compagnia essi appartengano.
Il suo risentimento e le sue osservazioni sulle pecore silenziose appare peraltro fuori luogo.
Cosa c'entra poi sottolineare l'attesa di due minuti del mio imbarco di un mese fa, momento di garbo e sensibilità dimostrata per una situazione di trasporto di un degente in ambulanza, quando non si e' inteso assolutamente fare, nella mia nota, di ogni erba un fascio, come Lei incomprensibilmente, vuol sostenere.
Non era e non è mia intenzione aprire una polemica inutile con chicchessia. Ma essendo rimasto bloccato sulla banchina di Milazzo decine di volte ( non viaggiate mai di domenica !!!! ) non ho forse il diritto di protestare contro chi è causa di tali disservizi?
Che non lo facciano tanti e tanti miei concittadini Le sembra una buona motivazione per tentare di farmi apparire un visionario?
Forse non è stata chiara una delle motivazioni che mi hanno spinto a scrivere. E' proprio l'apatia, la sonnolenza collettiva che sta creando, ad ogni livello, un'atmosfera di ignavia che mi preoccupa sempre di più.
Ignavia, vale a dire " inazione per incapacita' di comprendere ", e' il termine con cui Leopardi si lamentava della " vilissima condizione " dei suoi compatrioti. Ora quel peregrinare per ore sotto la pioggia, derisi dalle circostanze, dalle porte chiuse delle agenzie, dalle notizie che si rincorrono di minuto in minuto, sempre le stesse, a lei sembra cosa normale, sol perche' ha protestato soltanto il sottoscritto?
Credo che sia chiaro quanto accaduto ieri e tante altre volte: nessuna voglia, pertanto, di sterile, ingiustificata ed inutile polemica, che non gradisco e non mi si addice.
Ringrazio per l'ospitalità
Dr Giovanni Iacolino
lunedì 8 marzo 2010
Ex Pumex: Prima notte d'occupazione della stanza del sindaco. Solidarietà dalle forze consiliari di minoranza
All'esterno della stanza è stata issata la bandiera del sindacato Filca-Cisl ed esposti alcuni striscioni che evidenziano i motivi della lotta.
Tra coloro che si trovano, in questo momento al palazzo comunale, vi sono ovviamente i tre ex Pumex in sciopero della fame ( Raffaele,Cesareo e Profilio).
Noi c'eravamo e vi mostriamo le immagini che abbiamo realizzato circa trenta minuti fa
"Problematiche lavoratori ex-Pumex". Il comunicato stampa delle forze di minoranza al comune di Lipari
Quali consiglieri di minoranza in seno al consiglio comunale di Lipari esprimiamo la piena solidarietà agli ex dipendenti della Pumex che sono costretti, per le inadempienze di una Regione sorda ed indifferente, ad attuare una scelta drastica come lo sciopero della fame.
Noi sin dall’insediamento dell’odierno consiglio comunale abbiamo ritenuto che la problematica non poteva essere assolutamente sottovalutata sia da parte dell'amministrazione comunale sia da parte della maggioranza consiliare. Abbiamo cercato, su questo delicato argomento, vitale per tante famiglie eoliane, di stimolare un confronto ed un dibattito sereno all’interno del consiglio, proponendo autoconvocazioni, mozioni, interrogazioni e quant’altro. Abbiamo, attraverso una delibera di indirizzo di quasi un anno fa, cercato di trovare uno sbocco occupazionale in una costituenda società per la gestione del servizio Idrico Integrato.
Ribadiamo che la principale responsabilità è della Regione Siciliana per il mancato rispetto degli impegni assunti per dare certezze e continuità lavorativa agli operai del settore pomicifero.
Riteniamo che la questione vada affrontata con immediatezza, anche per tutelare la salute fisica dei lavoratori, e proponiamo al Presidente del Consiglio, Rag. Longo, di contattare l’Ufficio di Presidente dalla Regione Siciliana per chiedere all’Onorevole Lombardo di:
partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale alla presenza del presidente della Regione per rappresentare le drammatiche condizioni dei nostri concittadini
o in alternativa chiedere un incontro a Palermo con l’intero consiglio comunale e gli operai della ex-pumex per individuare una soluzione rapida ed immediata alla drammatica situazione che si è venuta a creare.
Eolie nel Cuore (PD / SEL) U.D.C. - Nuovo Giorno
Sport: Bene le giovani judoka. Sconfitta per la pallavolo maschile
Lipari: Il sindaco è "l'assessore ai Lavori pubblici". Fermento tra l'opposizione
Ciò si è reso necessario, in attesa di eventuali modifiche della compagine amministrativa, dopo che all'assessore Corrado Giannò (che in precedenza deteneva tale delega) sono stati attribuite le deleghe ai Trasporti e al Personale.
In tale contesto il primo cittadino ha avuto stamani una serie di incontri.
Sulla decisione di Bruno di avocare a sè la delibera ai LP c'è un certo fermento tra le forze di opposizione.
Una riunione, che avrebbe, tra l'altro, all'ordine del giorno questa iniziativa, dovrebbe tenersi in serata.
Servizi riabilitativi a domicilio dopo la nota di CittadinanzAttiva interviene l'assessorato regionale alla Salute
Questo il testo di una nota avente per oggetto "Cittadinanzattiva Lipari - Nota n. 100/012 dell'11.2.10 - Centro di riabilitazione di Lipari" inviata al Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale MESSINA e p.c. all'Ufficio di Gabinetto (rif. nota n. 1477/Gab del 24.2.10)
eAl Coordinatore di Cittadinanzattiva - LIPARI
Con la nota in cui all'oggetto, inviata alla S.V., il Coordinatore di Cittadinanzattiva di Lipari segnala un disservizio che si sarebbe verificato presso il Centro di Riabilitazione di Lipari e riguardante la mancata effettuazione di terapie riabilitative domiciliari a favore di un cittadino ivi residente.
Tutto ciò premesso si invita la S.V. a volere prontamente verificare quanto segnatalato adottando tutti i provvedimenti ritenuti più opportuni per la risoluzione della problematica segnalata.
Si rimane in attesa di urgente riscontro e di relazione sui fatti accertati e sui provvedimenti adottati.
Il Dirigente del Servizio
(Dott. Lorenzo Maniaci)
Grazie... alle società di navigazione che ci lasciano a Milazzo (Lettera aperta di un giovane isolano
Grazie a.....
12 ottobre 1492: Cristoforo Colombo arriva in America partendo dalla Spagna con 3 caravelle
... GRAZIE Cristoforo per averci creduto.
21 luglio 1969: Armstrong, Edwin e Collins arrivano sulla luna con la navicella denominata Apollo 11
...GRAZIE ragazzi per averci creduto.
7 marzo 2010: 200 persone circa NON riescono ad arrivare a Lipari e rimangono cosi bloccate a Milazzo per l´ennesima volta.
GRAZIE alle società di navigazione per averci creduto.....!!!!!
GRAZIE ai comandanti che hanno creduto.....che credono e che purtroppo continueranno a credere ogni volta di prendere per i fondelli noi isolani nascondendosi dietro un cartello con scritto "corse sospese causa avverse condizioni meteomarine" invece di scrivere più onestamente "corse sospese perché oggi è il weekend e non voglio lavorare".
GRAZIE a tutte quelle persone che stanno li in alto e che dovrebbero evitare questi disagi, o meglio questi veri e propri soprusi che ogni volta noi cittadini dobbiamo subire in silenzio senza poter fare niente.
Questa mia lettera di "RINGRAZIAMENTO" non cambierà le cose, e chiedo scusa anche se il mio italiano non è formale e corretto, ma è una lettera che comunque mi sentivo in dovere di scrivere, perché è veramente ridicolo che ogni volta che si deve viaggiare per il weekend, non si sa mai se si riesce a tornare a casa la sera.
Io sono partito da Roma domenica mattina, e il sabato ho ricevuto tantissime chiamate da Lipari di amici e familiari che mi ricordavano che di domenica sarebbe bastato un po´ di maretta come scusa per non viaggiare.
E´ una cosa che sembra surreale, ma alla fine è cosi e ne siamo tutti consapevoli. Come qualche anno fa, quando ogni volta che la Juventus giocava, il giorno dopo si sfottevano gli juventini accusandoli di vincere solo perché si compravano le partite. Tutti gli appassionati di calcio discutevano al bar o in piazza dei favori arbitrali alla Juventus, e alla fine si venne a scoprire che era veramente cosi e scoppiò lo scandalo calciopoli.
Ma quella è un'altra storia, altri mondi.
Quella è l´Italia, mentre noi siamo semplicemente delle isolette sperdute al sud della Sicilia. A Roma molto spesso tra amici per scherzare mi chiedono se noi isolani per arrivare a Lipari usiamo delle zattere o abbiamo qualcosa di più moderno. Di solito difendo a spada tratta con orgoglio le mie isolette, poi però ogni volta che torno, mi rendo conto che invece di andare avanti, purtroppo, andiamo sempre più indietro. E allora mi chiedo: esiste un futuro migliore per le IsoleEeolie e per chi ci abita?
Forse....... forse no...... forse si..........sicuramente il "tempo" ci darà tutte le risposte, speriamo solo che non sia "tempo brutto" perché se no le risposte rimangono bloccate a Milazzo.
Un giovane isolano che sogna le Eolie perfette
La Siremar "perde" i pezzi. Aperta inchiesta dopo la perdita del portellone della "Palladio"
Nessun danno è accaduto ai passeggeri e all´equipaggio grazie alla prontezza di azione del Comandante che ha evitato il peggio riuscendo ad evitare di travolgere con le eliche il portellone che nel mentre si inabissava.
Lo scongiurato urto tra il portellone che si inabissava e le eliche della nave, avrebbe certamente danneggiato in maniera grave l´unità ed essere motivo di ulteriore rischio per i passeggeri e l´equipaggio. I passeggeri sono stati accuditi e informati che non vi era alcun pericolo ma solo un ritardo nelle operazioni di sbarco. I passeggeri fatti scendere successivamente da un portellone d'emergenza situato sul fianco della nave, hanno dovuto attendere quasi 24 ore per potere poi riprendere gl´automezzi in garage.
La Cava (NGI) risponde a Iacolino "Non si spari sul mucchio... noi abbiamo ricondotto più volte a casa il "gregge" anche con condimeteo avverse"
Ancora una volta mi trovo costretto( però è solo la seconda)a dissentire quando viene tirata in ballo la professionalità del personale Ngi.
Quanto asserito dal dott. Iacolino farebbe concludere che il comandante della Ngi non sia dotato di buon senso tanto da non essere a livello nemmeno di un "diportista responsabile".
Caro dottore, lei è la seconda persona, su una infinità di utilizzatori, che ipotizza un servizio non all'altezza da parte della Ngi.
Il gregge di cui lei parla, solo per citare l'inverno in corso, è stato accolto e ricondotto a casa innumerevoli volte, anche in presenza di condimeteo avverse e in assenza di qualsiasi altro collegamento, e per questo riceviamo continui attestati di stima.
E' possibile che ogni qualvolta succeda una cosa al singolo si debba per forza sparare nel mucchio denigrando una società che ha sempre dato il massimo?
Ricordo che pochissimo tempo fa la Ngi attese lei, caro dottore ,oltre l'orario di partenza proprio per il senso di eolianità che ci vantiamo di possedere.
Non ci aspettavamo ringraziamenti ma neanche facili attacchi confutati dai fatti giornalieri.
Comunque del nostro lavoro siamo orgogliosi convinti di avere professionisti seri alle nostre dipendenze scevri da qualsiasi valutazione che non sia quella della sicurezza della spedizione della nave con il suo carico.
E poi la parola gregge non si addice perchè per fortuna nessun' altra pecora ha seguito il suo esempio
Saluti
Sergio La Cava
A Canneto si firma la petizione anti-killer dei cani
Da oggi pomeriggio, all'Hard Discount di Canneto, sarà presente la petizione contro il fenomeno dell'avvelenamento dei cani a Canneto-Calandra.
Per quanti volessero aderire basterà apporre la propria firma in calce alla petizione che si trova nell'attività commerciale (e che noi riportiamo a seguire)
A nome di tutti gli animali un GRAZIE!
IL TESTO:
Al sindaco Dott. Mariano Bruno
A S.E. il Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci
All'Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 Distretto di Lipari Servizio Veterinario
OGGETTO: Richiesta di intervento immediato contro il fenomeno dei bocconi avvelenati in località Calandra di Canneto – Comune di Lipari.
PREMESSO
Che nelle ultime settimane si è verificata una moria di cani, per avvelenamento, in località Calandra di Canneto – Comune di Lipari;
Che le povere bestiole sono state avvelenate attraverso esche miscelate con veleni letali, tali da provocare convulsioni e fino a condurre alla morte;
Che non si può tollerare di risolvere in tal modo il serio problema del randagismo, sostituendosi agli enti preposti, ma solo attraverso una microcippatura e massiccia sterilizzazione dei cani, una cattura periodica dei randagi, delle campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono degli animali e la costruzione di un canile in loco per abbattere i costi di custodia e mantenimento degli stessi;
Che finora non si è riusciti ancora ad individuare i responsabili di tale barbaro gesto e che, pertanto, nessuno a potuto sporgere regolare denuncia;
CONSIDERATO
Che il suddetto fenomeno, oltre a diffondere sospetti e conflitti latenti tra singoli cittadini colpiti e i responsabili difficili da individuare, rischia di incidere negativamente e in profondità nella sfera dei diritti individuali civili, economici e sociali;
Che il problema potrebbe anche diventare una vera e propria emergenza per la sicurezza e la vivibilità del nostro territorio, in quanto gli animali domestici avvelenati sono spesso in contatto con l'uomo, portando questi a possibili rischi per la propria salute, per non parlare dei bambini che incuriositi potrebbero avvicinarsi e toccare, o peggio, ingerire i veleni dispersi nell'ambiente e/o miscelati nei bocconi;
CONSIDERATO ALTRESI'
Che la distribuzione di sostanze velenose è vietata e punita ai sensi dell'art. 146 del Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 “Approvazione del Testo Unico delle Leggi Sanitarie;
Che utilizzare bocconi avvelenati è illegale ai sensi della Legge n. 157/92 art. 21 lett. U, che vieta espressamente l'uso di questi mezzi e prevede sanzioni penali (art. 30 comma h) per chi contravvenga a questo divieto;
Che uccidere gli animali è espressamente vietato ai sensi dell'art. 727 del Codice Penale, così come modificato dalla Legge n. 473/93 e successivamente dalla Legge n. 189/2004 che introduce, tra l'altro, l'art. 544 bis che testualmente recita: “ Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”.
Che nel caso si tratti di uccisione di animali altrui il reato è perseguibile ai sensi dell'art. 638 del Codice Penale, con una pena fino ad una anno di reclusione o con una multa fino a L. 600.000, previa querela di parte entro 3 mesi dal giorno in cui si è venuti a conoscenza del fatto.
I SOTTOSCRITTI FIRMATARI DEL PRESENTE DOCUMENTO
Rivolgono un appello a tutte le autorità e personalità in indirizzo affinchè esercitino tutte le prerogative proprie, costituzionalmente e legalmente previste dal diritto e dai poteri amministrativi, per garantire una forte azione preventiva e repressiva, tale da assicurare con rapidità la soluzione definitiva ad una pratica illegale e pericolosa che, oltre a rappresentare una grave minaccia per gli animali domestici e selvatici, è inaccettabile civilmente e pone il singolo cittadino vittima dei bocconi avvelenati.Chiedono al Sindaco di Lipari, nel perseguire tutte le azioni che legalmente e legittimamente può porre in essere, di presentare, alle autorità giudiziarie competenti, regolare denuncia contro ignoti per l'uccissione e l'avvelenamento dei cani a Calandra e per la distribuzione e/o dispersione di sostanze velenose nel territorio sotto forma di esche miscelate con veleni.
I SOTTOSCRITTI CITTADINI
Lipari, 08/03/2010
Seguono Firme….
EX PUMEX: Lettera aperta alla cittadinanza. I perchè di un "calvario" e delle iniziative in corso
L’importante riconoscimento per le Isole Eolie di entrare a fare parte della lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità è stato e continua ad essere, anche causa di una grave crisi socio – economica che ha coinvolto i Lavoratori della Pomice.
Noi ex lavoratori delle cave di pomice abbiamo perso il nostro sicuro ed onesto lavoro, precipitando con le nostre famiglie, in una profonda crisi economica, finanziaria e morale che sicuramente sta lasciando il segno in una comunità piccola come la nostra che, è già di per se, disagiata dall’insularità.
Quante promesse! ma ad oggi l'unica realtà e' che per tredici di noi e' finito il periodo di mobilità, senza che Regione – Comune, Stato ed Unesco abbiano fatto un qualche cosa di concreto.
Ad oggi possiamo dire all’UNESCO che sembra inutile dettare REGOLE e/o RACCOMANDAZIONI, se queste vengono puntualmente disattese senza, soprattutto, ESERCITARE NESSUNA VIGILANZA sullo stato “dell’arte”.
Questo e’, quello che e’ avvenuto alle EOLIE, sulle spalle solo di noi ex Lavoratori della Pomice!!!!
Infatti sin della Missione presieduta dal Professore Hamilton, in visita ufficiale a Lipari dal 21 al 28 Marzo 2007, è stato evidenziato chiaramente il problema occupazionale relativo ai circa “quaranta” lavoratori impiegati nelle cave di pomice. Nel verbale conclusivo, la Commissione dichiarava che il problema principale dei lavoratori di cava era dettato dalla mancanza di una occupazione alternativa, chiara ed immediata. Veniva evidenziato altresi’ che, la riassunzione ed il riaddestramento erano stati discussi, non solo a livello comunale, ma anche con le Autorità Regionali e veniva raccomandato che un programma comprensivo di ricollocazione, doveva essere effettuato immediatamente.
Nella 31° sessione dell’Unesco, tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07. al 02.07.07, veniva ulteriormente ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito Eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di Pomice (punto 3.1) veniva, altresì, analizzato il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie stabilendo che, “ un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione ed il riaddestramento del personale debba essere effettuato immediatamente”. In data 23.01.2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli Enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
In tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, essendo stato già risolto il primo punto (chiusura delle cave di pomice), le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B-24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati.
A tale proposito già il 03.12.2008, in una riunione tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente, alla presenza degli Amministratori Regionali si era discusso circa il reimpiego degli ex lavoratori del settore pomicifero presso strutture Museali sia esistenti, sia in fase di progettazione (Museo Archeologico Regionale Eoliano “Bernabò Brea” ed Eco - Museo Regionale della Pietra Pomice) come suggerito dall’UNESCO.
In considerazione di quanto sopra al punto 3° (implementazione delle condizioni richieste dalla decisione 31-COM-7B.24 paragrafo “6” lettera “f”) veniva individuato il percorso per la realizzazione, con finanziamenti pubblici, dell’Eco – Museo della Pietra Pomice e, comunque, veniva evidenziato come già il 24.01.2008 la Regione Siciliana, aveva attivato una formale procedura di reimpiego dei lavoratori dell’ex comparto pomicifero nelle strutture Museali esistenti a Lipari (Museo Archeologico “Bernabò Brea”).
Ma attenzione la storia recita, che il Comune e la Regione restano immobili, l’UNESCO non vigila e noi ex Lavoratori della pomice con le nostre famiglie, moriamo di fame.
Oggi, con questa Lettera Aperta, intendiamo portare a conoscenza tutta la cittadinanza eoliana che, stanchi di questa situazione siamo costretti ad intraprendere iniziative eclatanti sino a quando, tutti gli enti interessati “STATO, UNESCO, REGIONE, e COMUNE” non si assumeranno le proprie responsabilità, senza scaricarle gli uni sugli altri e quindi sino a quando tutti non siederanno attorno ad un tavolo per affrontare e risolvere il problema di noi ex lavoratori della pomice, in modo definitivo.
Gli ex Lavoratori della Pomice
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Il video-fotografico dei festeggiamenti a Sydney per San Bartolomeo
Si conclude con questo video-fotografico lo spazio dedicato da Eolienews ai festeggiamenti di Sydney in Australia per San Bartolomeo. Nel ringraziare ancora Josie Merlino che ci ha inviato le foto vi auguriamo buona visione.Il video è anche su youtube a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=aLfnoqmHjJQ
domenica 7 marzo 2010
La via Conti, il pericolo annunciato.. le tante situazioni a rischio....e l'inerzia che porta al massacro. Ci scrive il geometra Gaetano Barca
ho letto pocanzi del pericolo scampato lungo la Via I. Conti.
Con grande rammarico dico che avevo aperto il computer proprio per scrivere e segnalare insieme ad altri tale pericolo.
Visto l’accaduto, ne approfitto per rappresentare lo sgomento che nutro per il fatto che nessuno, di quanti dovrebbero governare questo paese, anziché fare guerre di poltrone, ha inteso intervenire nonostante fosse davanti agli occhi di tutti che dall’inizio dell’anno in quel punto era evidente un cedimento continuo della sede stradale che, giorno dopo giorno, aumentava con grave pericolo per la pubblica incolumità. Mi chiedo se sia necessario che accada prima l‘irreparabile per poi intervenire.
Nell’attesa che i fatti diano risposta alle mie domande, desidero segnalare, visto che dei nostri amministratori nessuno sembra transitare per le strade di Lipari, il cedimento, che dura da tanto tempo, della grata esistente sulla via Prof. E. Carnevale (di fronte all’ingresso della prima palazzina gialla scendendo dalla Via Cappuccini), come anche l’asfalto rovinato all’incrocio delle due medesime vie che rende pericoloso il transito dei mezzi a due ruote. Ciò è evidente anche lungo la via Mendolita, di fronte all’omonimo residence nonché lungo le vie limitrofe al centro.
Pur riconoscendo che,talvolta, il Comune possa avere difficoltà ad intervenire, nei casi di pericolo per la pubblica incolumità non c’è giustificazione che tenga, specialmente se esiste una struttura di Protezione Civile.
I nostri padri non avrebbero mai subito un disastro di questa portata e, sono convinto, avrebbero usato tutta la loro intelligenza e capacità per costringere chi fa “politica” o fa finta di farla, a governare il paese al posto di fare altro.
Gaetano BARCA
Un "gregge" di eoliani...inzuppati, vaganti... e senza mandriani. Ci scrive il dott. Iacolino
Ore 19 di domenica 7.03.2010. Un gregge di eoliani, inzuppati da una pioggerellina sottile, vaga a Milazzo, brontolando a vuoto, tra le agenzie ed il bar, nella speranza che almeno il comandante della NGI abbia il buon senso di portarci a casa, alle 21, viste le condizioni di mare calmo e le previsioni che non allarmerebbero nessun diportista responsabile.
Ed intanto si impreca contro tutto e tutti, ripetendo un rito monotono che non fara' aprire le biglietterie, che non sensibilizzera' gli operatori del settore, che non sembra interessare ne' alla politica ne' alle autorita' istituzionali.
Mi chiedo come sia stato possibile cadere cosi' in basso con l'aggravante di aver fatto finta di non accorgersi, anno dopo anno, dell'incredibile degrado in cui siamo precipitati, come comunita' isolana e come nazione.
Intanto stiamo a belare, inzuppati, nei dintorni del porto di Milazzo.
Gianni Iacolino