Spett.le direttore
mentre mi trovo al comune di Lipari a fare lo sciopero della fame insieme a due miei compagni, e supportato da altri che addirittura per starci vicini e combattere con noi, per far rispettare promesse non mantenute da parte delle istituzioni (che ci hanno tolto il nostro sicuro posto di lavoro per rispettare le volontà dell' UNESCO), hanno occuppato la stanza del sindaco, la cosa che più mi turba non è la mia salute, o capire come mai le forze politiche tutte possano essere così insensibili e incapaci di risolvere il dramma che ormai conoscono anche i più piccini, ma lo strano e continuo comportamento di altri colleghi che come niente fosse continuano a lavorare mentre io lotto per il mio e il loro pane.
Non so forse hanno avuto strane promesse politiche (mi viene da pensare questo), o forse non sono abbastanza uomini da guardare in faccia i loro figli dicendogli ho perso il posto di lavoro ma ho fatto di tutto per evitarlo.
Ma si direttore, forse è così non sono uomini sono dei codardi , io voglio pensarla così. Ma direttore mi chiedo solo una cosa:......non sò se riusciremo ad ottenere qualcosa di sicuro nò perchè abbiamo a che fare con bugiardi e politici scadenti , ma se qualcosa succederà, loro avranno il coraggio di dire ai loro figli che i loro colleghi che sino all'esasperazione hanno lottato sono un pò anche loro padri perchè i loro sono stati incapaci di fare rispettare la loro dignità? Spero lo facciano me lo auguro davvero.
sentiti saluti
Profilio Tiziano
Alla lettera di Tiziano ha fatto eco quella di un altro ex Pumex, Bartolo Natoli. La pubblichiamo:
Grazie Tiziano, ma anche grazie Michel e Maurizio.
Per me e´ veramente il minimo che possa fare, starti e starvi vicino in questo difficile momento.
Proprio ieri vedevo tuo figlio Christian (cinque anni) e Federica, molto preoccupati per la tua salute e la tua scelta.
Vedi, molti, non capiscono l´immane sacrificio e soprattutto non pensano alle ripercussioni che tutto cio´puo´ avere per la tua e per la vostra salute.
Io proprio non riesco a capire quei colleghi che fanno finta di non vedervi, ma apprezzo tutti quelli che vi vedono, vi apprezzano, vi stimano e più di ogni altra cosa vi stanno vicini.
Vedi, la mia certezza e´ che, per dirla come il nostro amato GESU´ bisogna " perdonare loro perche´non sanno quel che fanno".
Proprio questo io oggi mi sento di dirti, forza Tiziano, abbi la certezza che molti UOMINI ti sono vicini, pochi CONIGLI ti sono lontani.
Ma pensa solo per un attimo se, per caso, il tuo sacrificio come quello di Maurizio e di Michel, possa servire veramente per la risoluzione della nostra annosa problematica, a quel punto vedrai sicuramente, gli UOMINI che oggi sono vicino a te e, tutti insieme, vedremo dove e cosa faranno i CONIGLI.
Forse in quel momento, avranno il coraggio pure di avvicinarsi e tu, come il vecchio viandante, "andrai e non ti curerai di loro".
Con stima, il tuo collega
Bartolo Natoli.