Oggi sappiamo per certo l'impegno economico della regione ammonterà a € 35.000.000 Il commissario della Siremar ha infatti chiesto una garanzia alla cordata siciliana e l' unico socio solvibile è la Regione: così il dipartimento Bilancio ha autorizzato la garanzia, emessa da Unicredit., una bella somma, viene da chiedersi se sono impazziti tutti, in realtà si tratta di una vera e propria operazione imprenditoriale a forte impatto economico, sociale e politico che frutterà alla Regione Sicilia, quale azionista di riferimento la gestione con i privati di ben € 55.000.000 per 12 anni quale contributo dello stato italiano alla società aggiudicataria e la gestione di 500 dipendenti e 9 navi.
Di fatto una finta privatizzazione come potrete leggere più avanti e un contributo economico dato alla Regione Sicilia davvero importante, un vero e proprio scippo e schiaffo alle logiche europee che chiedevano ben altro.
Mi chiedo, come possa la regione con i problemi di bilancio che si ritrova, far fronte ad impegni economici così importanti, che vanno ben oltre le cifre evidenziate, e cioè nuove navi, aliscafi, etc. in un arco di tempo ben definito nell'offerta che ha ottenuto il via libera dal Commissario dello stato.
Mi sorge il dubbio che possa trattarsi di bassa speculazione economica e politica per la gestione di fondi pubblici e consensi elettorali.
Ma veniamo ai fatti:
L' ACQUISTO DELLA SIREMAR
La Regione Sicilia voluto fortemente mettere in piedi una cordata d' imprenditori per rilevare la compagnia di navigazione controllata dalla Tirrenia.
Dimenticandosi che il motivo per cui la Siremar deve essere ceduta dallo Stato è l' obbligo della privatizzazione imposto da Bruxelles.
La Regione Siciliana invece ha creato una serie di società, la Mediterranea Holding e la controllata Compagnia delle Isole, che vedono alla fine sempre maggioritaria la presenza di Palazzo d' Orleans.
Facendo andare su tutte le furie l' altro raggruppamento in corsa per l' acquisto della Siremar, quello composto da Vittorio Morace e dai Franza di Messina: entrambi all' ultimo minuto si sono ritirati presentando esposti alla Corte dei conti e all' Antitrust contro quella che definiscono «una finta privatizzazione visto che alla fine è la Regione che si sta facendo carico di tutta l' operazione».
In corsa è rimasta quindi solo la cordata guidata da Palazzo d' Orleans, composta dall' armatore campano Salvatore Lauro, dalla Isolemar che vede socio di riferimento l' imprenditore sardo Franco Del Giudice, dalla Acies che ha come amministratore delegato l' imprenditrice proprietaria dello stabilimento della Cocacola a Catania, Maria Cristina Busi, e dalla Davimar eolia navigazione e dalla Ngi, guidate da un gruppo di piccoli imprenditori di Milazzo e Messina.
Mediterranea Holding di Navigazione S.p.A.,
Il Gruppo armatoriale Lauro di Napoli, La Regione Siciliana ed il Fondo CAPE hanno costituito la Mediterranea Holding di Navigazione S.p.A.,
La cordata
capitale sociale di un 1 mln €, presidente Salvatore Lauro
• Mediterranea Holding di Navigazione Il Gruppo armatoriale Lauro di Napoli, La Regione Siciliana ed il Fondo CAPE
• Isolemar 50mila euro
• Davimar Eolia Navigazione (cordata di imprenditori milazzesi ed eoliani)*
• Navigazione Generale Italiana
• Lauro.it Spa
* Cordata composta: Bartolo, Cristina e Anselmo Taranto, Felice Nania, Daniela Trio, Gaetano Nani, Carmelo Gitto, Antonio Bernardi e Poseidon
CAPE Regione Siciliana SGR S.p.A. è una società di Gestione del Risparmio, costituita il 19 Dicembre 2006 da Cimino & Associati Private Equity S.p.A (CAPE) con una quota del 51% e dalla Regione Siciliana con una quota del 49%.
CAPE REGIONE SICILIANA SGR nasce in seguito alla emissione da parte della Regione Siciliana di un bando pubblico per la ricerca di un advisor di un Fondo Chiuso di Investimento che investa nel capitale di rischio di aziende operanti in Sicilia, e alla successiva nomina di Cape quale advisor del Fondo e socio di maggioranza della Società di gestione del fondo stesso.
Un risultato è stato ottenuto da subito, è cioè una serie di ricorsi ed esposti, che nelle more di essere esaminati, ci lasceranno nello stallo attuale e con i problemi che conosciamo, bisogna avere molta fede per pensare che prima della prossima stagione turistica sarà tutto concluso.
Come accade da un periodo a questa parte, a pagare saremo solo è sempre noi.
Ricordiamoci che le isole Eolie sono patrimonio dell'umanità o almeno così dicono.
Spero che la lettura del documento faccia riflettere tutti ed in particolare l'Amministrazione Comunale.
I dati citati, sono ricavati da documenti pubblici, pubblicati nei varii siti internet.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino