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giovedì 20 ottobre 2011

Problematica smaltimento potature e sfalci. Il sindaco Lo Schiavo scrive alla Prestigiacomo

Gentile Sig. Ministro, con la presente desidero rivolgermi ad Ella alfine di trovare una soluzione ad un nuovo problema che da qualche tempo attanaglia molti territori a vocazione agricola ma, ancor di più, i territori delle Isole Minori.
Infatti il D.Lgs. n. 205 / 2010 – “Disposizioni di attuazione della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti che abroga alcune direttive”, pubblicato sul Supplemento  Ordinario  n. 269 della G.U. n. 288 del 10.12.2010, che ha modificato alcuni articoli del precedente D.Lgs. n. 152/ 2006, stravolge totalmente la vita degli abitanti sulle isole. Non sarebbe questa l’unica norma che danneggia le piccole Isole ed i suoi abitanti, ma preferiremmo evitare di abbandonare i nostri territori a causa di norme legislative!!
Inoltre la Circolare n. 16924, emanata dal Comando Forestale della Regione Siciliana – Servizio V – in applicazione dell’art.13 del D.Lgs. n. 203/2010, stabilisce che “paglia, sfalci e potature (…) devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati” configurando in tal modo come “SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI” la combustione sul campo.
Pertanto la norma che vieta la combustione di paglia, sfalci e potature non può trovare nessuna applicazione sulle nostre piccole isole a vocazione anche agricola, ed a questo proposito vorrei ricordare alcune delle produzioni biologiche più importanti e significative – insignite di premi e diventate un vanto per l’Italia tutta - che provengono dalle Isole minori, non solo siciliane, quali: l’Aleatico all’Elba, il Moscato e lo Zibibbo a Pantelleria, le Lenticchie di Ustica, il Limoncello di Capri, la Malvasia ed i Capperi alle Isole Eolie e via dicendo.
Come si può immaginare che dagli impervi viottoli di montagna gli agricoltori trascinino a valle migliaia di metri cubi di potature provenienti dagli uliveti o dai cappereti? O diversamente come si può chiedere ai viticoltori di raccogliere le migliaia di metri cubi di potature delle viti e portarle nei cassonetti N.U.? E con quali possibilità da parte delle Amministrazioni Comunali di trasferire detti “rifiuti” a mezzo nave sulla terra ferma, considerato che ad oggi, mancano, per la copertura di detto servizio nelle Isole Minori siciliane, circa un milione di euro??
Evidenzio anche la pericolosa situazione igienico-sanitaria che deriva dal dover  ammucchiare ormai da diverso tempo, in giro per i nostri Comuni, montagne di scerbature provenienti dalle potature estive dei giardini delle abitazioni dei nostri ospiti, che sono diventati ricettacolo e tana per insetti e topi.
Last but not least è necessario riflettere che la mancata pulizia delle zone a tradizione agricola provocherà un danno economico non indifferente, - considerato anche che la cenere è il  fertilizzante meno costoso e più utile per le colture biologiche – e l’abbandono dell’agricoltura e quindi anche del patrimonio forestale a seguito delle problematiche descritte in precedenza, è diventata la strada maestra da seguire.
Tutto ciò a causa di una norma “spalmata” indifferentemente su tutto il territorio nazionale, e che non tiene conto della peculiarità delle Isole Minori, con presenza di antiche tradizioni agricole e con presenza di Parchi e Riserve naturali da mantenere e gestire con sempre minor personale.
Preso quindi atto delle esasperati lamentele dei cittadini tutti circa la situazione descritta;
Visti i verbali con i quali anche i Corpi di Polizia Municipale segnalano inconvenienti di natura igienico-sanitaria a causa dei topi e degli insetti vari nei centri abitati che hanno nidificato nelle sterpaglie abbandonate dopo la pulitura dei giardini da questa estate ed il pericolo del rischio d’incendio sia nei centri abitati sia in collina,
Ritenuto che in queste condizioni, ed in particolare qui a Salina, un incendio distruggerebbe totalmente la Riserva Naturale Orientata di Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri – bene caro all’umanità tutta-;
Con la presente chiedo un Suo immediato ed autorevole  intervento alfine di predisporre una norma interpretativa che deroghi dall’applicazione dell’art. 13 del D.Lgs n.203/2010 nelle Isole Minori ciò per la salvaguardia dei territori e di chi li abita.
Certo di un suo immediato riscontro, porgo distinti saluti
Il sindaco (Massimo Lo Schiavo)

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