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venerdì 21 ottobre 2011
Siremar a Compagnia delle Isole. Ma si preannunciano ricorsi
Firmato ieri, come riporta "Il Sole 24 Ore", il contratto per il passaggio di Siremar a Compagnia delle Isole, la Spa guidata da Salvatore Lauro che con un’offerta di 69 milioni, messa a punto dal’advisor finanziario accuracy e dagli studi legali gitto e partners e Santaroni, si è aggiudicata la gara per l’assegnazione. Nelle prossime ore partiranno la lettera per avviare la consultazione sindacale e la comunicazione indirizzata all’antitrust. «Pur esprimendo il nostro compiacimento per la positiva conclusione della gara – ha affermato il segretario generale Uiltrasporti Luigi Simeone - vorremmo sapere se la Regione Sicilia, che aveva incomprensibilmente rifiutato il trasferimento a titolo gratuito della Compagnia, si sia esposta direttamente o indirettamente attraverso la sua controllata Mediterranea Holding, socio di Compagnia delle Isole, con una fideiussione bancaria a favore di Unicredit per 35 milioni di euro, per costruire l'offerta onerosa che non ci sarebbe stata se solo avesse accettato il trasferimento così come le altre regioni, per avviarne la privatizzazione che allo stato appare del tutto disattesa». «Se ciò dovesse corrispondere al vero – ha concluso il segretario - ci troveremmo indubbiamente di fronte a una privatizzazione “anomala” in quanto Siremar passerebbe dal controllo pubblico statale a quello altrettanto pubblico ma regionale». In pratica la privatizzazione di un ‘impresa pubblica sarebbe realizzata grazie all’apporto economico, decisivo, di una pubblica amministrazione, la Regione Sicilia, che avrebbe garantito l’investimento dei privati con una fideiussione da 35 milioni, senza la quale – si sostiene- l’offerta della Compagnia delle Isole non avrebbe avuto speranze. Proprio quello che contesta in un esposto alla procura della corte dei conti e all’antitrust Vittorio Morace, rappresentante della cordata concorrente di Compagnia delle Isole, fra il gruppo Franza e Ustica lines che aveva offerto, invece, 55 milioni così suddivisi: 30 alla consegna, 10 garantiti da un gruppo bancario, e 15 dilazionati ma garantiti dai soci. La parte della Regione in Compagnia delle Isole, presente come socio di maggioranza insieme a Davimar Eolia, Ngi, Isolemar e alla Lauro provocherà anche una serie di ricorsi al Tar da parte degli stessi Franza e Morace i quali evidenziano come “l’iniziativa della Regione sia in controtendenza rispetto alla dismissione delle partecipazione societarie”. La Regione che impegna soldi pubblici divenendo garante dell’acquisizione di un’azienda attuata da un privato- per Franza e Morace- altera di conseguenza la libera concorrenza e si potrebbe configurare come aiuto di stato. La vicenda potrebbe avere anche ripercussioni politiche. Nei giorni scorsi il deputato Giovanni Ardizzone in una interrogazione ha rilevato come gli atti della fideiussione, (negata lo scorso 4 ottobre dall’assessore all’economia Gartano Armao) fossero stati secretati.
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