La chiusura del punto nascite dell'ospedale di Lipari e' una misura iniqua, che rischia di causare disagi e pericoli alla popolazione eoliana. Il riordino della sanita' passi per altri canali dove si annidano i veri sprechi''. Lo ha detto Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo, in merito alla protesta dei cittadini e degli amministratori delle isole Eolie, che oggi sono scesi in piazza contro la chiusura del punto nascite di Lipari disposta dall'assessorato regionale alla Sanita'.
''Come ho gia' ribadito in occasione della mia visita al nosocomio di Petralia - continua - il riordino del servizio sanitario regionale non puo' essere compiuto sulla pelle dei cittadini. Non si possono seguire dei criteri strettamente numerici, senza tenere conto delle caratteristiche del territorio. Un conto e' tenere in considerazione i suggerimenti dell'Oms, un altro e' mettere a repentaglio la vita delle donne e dei loro bambini''.
“Lo smantellamento del punto nascite è solo l’inizio: poi taglieranno il personale degli altri reparti, da medicina a diagnostica, e così via fino a ridurre l’ospedale di Lipari a un pronto soccorso. A questo scenario ci opponiamo con tutte le nostre forze”. Lo dice Mariano Bruno, sindaco di Lipari, poco prima di partecipare in commissione Sanità all’Ars a un’audizione sul decreto, voluto dall’assessore alla Salute Massimo Russo, che prevede la riorganizzazione dei punti nascita. “Fino ad ora l’unico spiraglio ci è dato dalle dichiarazioni del ministro Fazio – aggiunge Bruno – perché nonostante l’assessore Russo abbia sospeso il decreto per un mese lo smantellamento del punto nascita di Lipari è già in atto. Di questo passo non si rispettano nemmeno i livelli essenziali di assistenza (Lea), e non si garantisce la sicurezza dei cittadini, tanto è vero che aumenta il numero di eoliani che lasciano le isole per trasferirsi altrove. Oltretutto l’ospedale di Lipari è il riferimento per le altre sei isole delle Eolie, è una struttura fondamentale”.
Presente all’audizione anche il sindaco di Pantelleria, Alberto Di Marzo. “La nostra situazione è molto simile a quella di Lipari – afferma – ma a Pantelleria ci sono due problemi in più: la distanza dalla terraferma è tre volte superiore rispetto alle Eolie, e da noi il fattore climatico è determinante. Ci sono giorni che il vento non permette all’elisoccorso neppure di alzarsi in volo. Insomma, il maltempo rischia di isolare Pantelleria, per questo l’assistenza sanitaria deve essere garantita nell’isola: a meno che – conclude il sindaco sorridendo – l’assessore Russo non ci garantisca una convenzione col Padreterno, che assicuri bel tempo tutto l’anno…”
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.