Con l’occasione dei festeggiamenti dei 150 anni della nostra Nazione abbiamo chiesto al Dott. Pino La Greca di tracciarci alcuni dei profili delle personalità eoliane che si distinte in quegli anni.
Accetto di buon grado di parlare di alcuni degli eroi eoliani che hanno partecipato ai moti risorgimento e garibaldini che hanno condotto alla nascita dell’Italia. Andrò in ordine del storia e non d’importanza.
Il primo eoliano da ricordare è Filippo De Pasquale. Spirito profondamente liberale, è stato deputato al primo Parlamento della Sicilia sotto la Presidenza di Ruggero Settimo. Amico di Garibaldi, resse l’amministrazione Mangione e Ficurra a Palermo e susseguentemente quella dei Beni di Casa Reale. Letterato eminente e versato negli studi storici e filosofici, scrisse, tra l’altro, una storia di Lipari andata purtroppo perduta. Fondo una fattoria enologica conseguendo premi ambiti in Italia e all’Estero. È stato sindaco di Lipari per due mandati, il 1° dal 8 novembre 1867 al 3 gennaio 1870 ed il 2° dal 6 febbraio 1876 all’aprile 1882.
Filippo De Pasquale è morto a Lipari, il 4 giugno 1887, alle 23,20 nella propria abitazione. Il consiglio Comunale si riunì in seduta straordinaria il giorno successivo alle 20, L’ordine del giorno: Onoranze funebri al defunto Cav. Ufficiale De Pasquale Filippo. (..) “Il sindaco (Ferdinando Pajno) annunzia al Consiglio che ieri notte alle 11 e 20 cessava di vivere nella sua casa di abitazione il Cav. Ufficiale Sig. Filippo De Pasquale e ne commemora la vita che lo rese benemerito al Paese, sia come cittadino per gli alti uffici sostenuti, sia come Capo più volte di questo Municipio, avendo il Cav. De Pasquale con la sua mente elevata, col suo carattere integro, col suo amore per la terra nativa dedicato l’intera vita a difesa e sostegno degli interessi di questa isola. A nome quindi della Giunta in segno di gratitudine verso l’estinto, di cui il paese ne compiange la perdita, propone che i funerali gli siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento dell’intero Consiglio Comunale e che un mezzo busto in marmo sia collocato nell’aula consiliare.
Il consigliere Picone propone anche che una lapide sia posta in Piazza del Commercio sulla casa De Pasquale.
Il consiglio associandosi alle nobili parole del Sindaco sulle virtù del compianto Cav. Uff. Sig. Filippo De Pasquale chiede al Sindaco di esternare alla famiglia De Pasquale i sensi di condoglianza a nome del Consiglio per tanta perdita che colpisce l’intero Paese; e delibera ad unanimità di voti che i funerali al Cav. De Pasquale siano fatti a cura e spese del Municipio con l’intervento della Civica Rappresentanza; che un mezzo busto in marmo sia posto nell’aula consiliare a perpetuarne la memoria ed una lapide collocarsi in Piazza del Commercio sulla casa De Pasquale.
Il secondo eoliano da ricordare è Stefano Mollica, figlio di Giovanni, era nato nel 1805. Studiò medicina a Napoli con lusinghieri risultati, di lui possiamo leggere in un certificato rilasciato il 9 gennaio 1827 dai membri della facoltà medico chirurgica di quella Università che “Don Stefano Mollica da più tempo esercita la professione medico chirurgica in questa città con molto zelo e decoro, avendolo conosciuto in diversi consulti seco lui tenuti” dai quali i sopra detti professori avevano potuto rilevare come il Mollica “conoscesse tale scienza con precisione e chiarezza”. Nel 1837 era stato coinvolto in un “affaire” legato alla morte di Giacomo Leopardi. Nel 1846 in seno alla Settima adunanza degli Scienziati Italiani, Stefano brillantemente relazionò sugli esperimenti da lui condotti nella Clinica di Napoli, di anestesia con l'etere. Chiamato come professore aggiunto alla Reale Università di Medicina, con real decreto del 10 maggio 1848 il Mollica fu promosso Ufficiale di II^ classe con onori e grado di 1^ classe del Ministero degli Interni per soprintendere alla parte sanitaria.
Di tendenza liberale e animato da ideologie fortemente democratiche, quando il 29 gennaio del 1848 gli nacque la seconda figlia, le impose i nomi di Aurora Liberata: un presagio augurale per la sognata patria italiana.
Stefano il 15 maggio del 1848, partecipò attivamente ai moti napoletani contro la casa regnante Borbone ed era sulle barricate di via Toledo e, a parere del pubblico Ministero presso la Gran Corte criminale e speciale di Napoli, fu proprio lui, “con la sua intemperanza”, a provocare lo scontro. Stefano colpì a morte il capitano delle guardie svizzere Amedeo de Muralt, sparando su di lui per tre volte. La prima volta lo colpì ad una mano asportandogli tre dita, la seconda ad una scapola ed infine alla fronte. Stefano Mollica, imprigionato subito dopo i fatti (arrestato il 26 maggio 1848), fu processo in ultima istanza nel 1853 e condannato a 25 anni di ferri, con sentenza del 30 luglio 1853. Rinchiuso da prima a Nisida e poi a Montefusco, il 28 maggio del 1855 venne tradotto a Montesarchio, in provincia di Benevento, unitamente a Carlo Poerio, Nicola Nisco, Giuseppe Pica, Sigismondo Castromediano e altri. La feroce repressione seguita al fallito moto del 15 maggio 1848 aveva però non solo levato a sdegno i liberali europei e mosso il Gladstone a definire il governo napoletano la negazione di Dio eletta a sistema di governo ma perfino spinto i governi di Londra e Parigi alla rottura delle relazioni diplomatiche con Napoli, dovuta proprio alle rimostranze – inascoltate – dei rappresentanti dei due governi per la maniera con cui venivano trattati i condannati. Sotto il peso della condanna dell’opinione pubblica europea il governo si vide costretto ad una misura di grazia. Alla fine del 1858, Ferdinando, in occasione del matrimonio di "Franceschiello" con Maria Sofia di Baviera, liberò tutti i condannati per i fatti del 1848-49, e li mandò in esilio perpetuo. Dei novantuno però solo sessantasei detenuti, tra il 15 e il 16 gennaio 1859, salirono a bordo del vapore “Stromboli”. Riuscirono con una serie di stratagemmi a sbarcare in Inghilterra e non negli Stati Uniti. il 27 marzo su una nave messa a disposizione dal governo inglese giunsero a Londra attesi e festeggiati. Nella capitale del Regno Unito, dove furono accolti dal Palmeston, dal Gladstone, da rappresentanti della Camera dei Lords e dei Comuni, dal rappresentante del Piemonte Emanuele D'Azeglio. Da Londra riuscirono a rientrare in Italia, nel Regno del Piemonte e giunsero a Torino il 18 aprile 1859. Il salvacondotto di Stefano fu emesso il 9 aprile 1859, a firma dello stesso D'Azeglio. In Piemonte Stefano si arruolò col grado di tenente e agli ordini di Enrico Cosenz, nel I reggimento del Corpo dei Cacciatori delle Alpi organizzato da Giuseppe Garibaldi.
Nel corso del 1860 Stefano, entrato nei ranghi dell'esercito regolare piemontese, con ardimento si batté nella campagna dell'Italia Centrale meritandosi la medaglia d'argento al valore militare e la croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia. Dopo l'unificazione rimase in servizio attivo in qualità di colonnello medico in Messina. Dopo il 1872 Stefano rientrò definitivamente a Lipari ed insieme alla figlia Aurora Liberata (sposatasi con un De Pasquale) si stabilirono al n. 15 della strada del Municipio. Il 10 marzo 1881 terminò la sua esistenza terrena. Venne tumulato nel cimitero di Lipari, sulla sua lapide, qualche anno prima, si poteva leggere:
Qui riposa, nella pace di Giusti
Stefano Mollica
morto il 10 marzo 1881 di anni 76
martire della libertà italiana
logorò la sua vita nel carcere e nell'esilio
padre affettuoso amico del povero
meritò la stima di quanti lo conobbero
possa la sua memoria
tornare di esempio ai posteri.
Il terzo eoliano, infine, che merita di essere ricordato per il suo valore è Giovanni Canale, Maggiore d lle Camicie Rosse.
Partecipò attivamente alla Battaglia di Milazzo del 20 luglio1860 presumibilmente con molti giovani eoliani al seguito. Cessata la battaglia, prese possesso dell’Arcipelago con la qualifica di Governatore delle Isole Eolie dal 29 luglio al 2 settembre 1860. Sciolse il Decurionato, e pur tra mille difficoltà, cominciò ad occuparsi dell’organizzazione della nuova gestione municipale, della formazione della Guardia Nazionale e del Corpo delle Guardie Urbane, e del risanamento dell’annona. Predispose le prime elezioni che si tennero ai primi di agosto del 1860. Settantadue gli elettori iscritti nelle liste. La popolazione complessivamente non superava i 20.000 abitanti. Il 2 settembre 1860, ripartì da Lipari per ricongiungersi alle truppe di Garibaldi. Dopo molti anni rientrò a Lipari dove ricoprì più volte la carica di Consigliere comunale.
Vorrei aggiungere un ultimo particolare. Una delibera del consiglio comunale di Lipari ed una manifestazione pubblica nei giorni successivi alla morte dell’eroe Giuseppe Garibaldi per rendere la partecipazione della comunità eoliana ai moti risorgimentali. Il 13 giugno 1882 il consiglio deliberò in ordine alle: “Onoranze alla Memoria dell’Illustre Generale Garibaldi. Ed il successivo 17 si tenne a Lipari un discorso ufficiale in onore dell’eroe dei due Mondi (seguito da una pubblicazione) a cura di Eugenio Dionese, “uno dei Mille” e direttore della Colonia dei confinati coatti di Lipari.
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lunedì 14 marzo 2011
1° Slide fotografico del Carnevale 2011
Raccogliendo le richieste dei nostri lettori abbiamo raccolto le foto del Carnevale eoliano 2011 e di quelle di Salina in due album fotografici.
Vi proponiamo il primo:
Vi proponiamo il primo:
Lo Cascio e l'intervento dell'onorevole Picciolo sulla portualità della Lipari porto
L’onorevole Picciolo sembra non essere nuovo ai problemi delle Eolie. La sua sensibilità verso il territorio del Comune di Lipari si è già manifestata nel 2008, quando in data 19 novembre ha presentato all’ARS un’interrogazione sul “serio problema” della “viabilità stradale interna”
riferito però esclusivamente al tratto in corrispondenza delle cave di Porticello; in tale interrogazione, l’onorevole Picciolo curiosamente si premura di sollecitare interventi di messa in sicurezza delle cave a opera della proprietà delle stesse, non ignorando che queste siano sottoposte a sequestro giudiziario, ma ritenendo tale aspetto un fatto evidentemente marginale. Del resto, ricorda il deputato, “lo stesso proprietario si è detto disponibile a un pronto intervento di messa in sicurezza”. Bisogna prendere atto che l’onorevole Picciolo è persona bene informata sui problemi dell’isola, e anche sulle motivazioni del sequestro giudiziario di cui sopra. Peccato che le soluzioni da egli prospettate, ancora una volta, appaiano stranamente rispondenti alle esigenze di “alcuni” settori, o di “alcuni” soggetti, della nostra comunità. Che sia eccezionalmente dotato di poteri telepatici?
Cordialmente
Pietro Lo Cascio,consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà
domenica 13 marzo 2011
Portualità della Lipari porto. Picciolo (PD): "Non si sciupi questa opportunità"
(Gazzetta del sud) Il progetto di rifunzionalizzazione del porto di Lipari si trascina ormai da un paio di anni a conferma di quella sorta di "arte del non fare" che pervade la Regione, impegnata a frenare piuttosto che incentivare l'intrapresa imprenditoriale. Così, mentre il presidente della Regione e i singoli assessori si producono in appelli alle aziende sane perchè vengano in Sicilia a investire; e si creano campagne di comunicazione con questo fine; mentre dal mondo del lavoro si moltiplicano le invocazioni di occasioni occupazionali, ecco che puntualmente scatta il freno a mano della dirigenza.
Non è l'unico caso. Confindustria ha avuto modo di denunciare tante altre situazioni, qualcuna addirittura conclusasi con azione di risarcimento a danno della Regione.
Nel caso di Lipari, intanto, di sicuro c'è che sono a imminente rischio di fuga ben 130 milioni di euro destinati da privati alla realizzazione del porticciolo. Un'opera indispensabile che ingloberebbe i lavori di risistemazione del porto oggi in condizione di degrado e per i quali si sollecitano interventi urgenti. Che difficilmente arriveranno, visto che la Regione batte a cassa e sarà sempre più arduo provvedere persino all'emergenza.
L'iter progettuale di Lipari ha consumato quasi tutti i passaggi burocratici ma non si è ancora pervenuti a quell'accordo di programma o conferenza di servizi che peraltro costituisce solo l'inizio; il primo passo concreto per procedere oltre e pervenire a una progettazione definitiva.
Tutto sembra paralizzato nelle nebbie della burocrazia che non dice né sì né no. Rinvia tutto all'infinito mentre per un privato è impossibile tenere immobilizzati a lungo ben 130 milioni.
Adesso, allarmato dalle notizie sull'imminente disimpegno da parte della Società Condotte d'Acqua, il deputato regionale on. Giuseppe Picciolo insorge perché non si sciupi anche questa opportunità per l'arcipelago.
«Siamo alle solite, in Sicilia è vigente la regola del non fare per non sbagliare. Si sono fati ripetuti incontri; se ci sono parti del progetto da integrare, modificare o rinviare, ciò può avvenire in sede di conferenza dei servizi, dove si potrebbe pure rinviare la parte contestata riferita al porto commerciale senza sacrificare la rifunzionalizzazione e la riqualificazione degli approdi dedicati alla nautica da diporto». Conclude, dunque, il parlamentare: «Mi adopererò nei prossimi giorni per sensibilizzare le componenti pubbliche di competenza (Assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti e Assessorato al Territorio e Ambiente) affinché si riattivi subito un percorso virtuoso di dialogo con la "Lipari Porto Spa" (società pubblica-privata che dovrebbe realizzare l'opera) per addivenire a un accordo che soddisfi le esigenze dei cittadini e consenta di realizzare a Lipari un' opera indispensabile per il rilancio dell'isola nel circuito turistico nazionale ed internazionale. E' impensabile, infatti, che nel 2011 le "sette perle del mediterraneo" possano essere tagliate fuori, in assenza di collegamenti aerei ad oggi non previsti, anche dell'unica forma di turismo possibile: la nautica da diporto».
Non è l'unico caso. Confindustria ha avuto modo di denunciare tante altre situazioni, qualcuna addirittura conclusasi con azione di risarcimento a danno della Regione.
Nel caso di Lipari, intanto, di sicuro c'è che sono a imminente rischio di fuga ben 130 milioni di euro destinati da privati alla realizzazione del porticciolo. Un'opera indispensabile che ingloberebbe i lavori di risistemazione del porto oggi in condizione di degrado e per i quali si sollecitano interventi urgenti. Che difficilmente arriveranno, visto che la Regione batte a cassa e sarà sempre più arduo provvedere persino all'emergenza.
L'iter progettuale di Lipari ha consumato quasi tutti i passaggi burocratici ma non si è ancora pervenuti a quell'accordo di programma o conferenza di servizi che peraltro costituisce solo l'inizio; il primo passo concreto per procedere oltre e pervenire a una progettazione definitiva.
Tutto sembra paralizzato nelle nebbie della burocrazia che non dice né sì né no. Rinvia tutto all'infinito mentre per un privato è impossibile tenere immobilizzati a lungo ben 130 milioni.
Adesso, allarmato dalle notizie sull'imminente disimpegno da parte della Società Condotte d'Acqua, il deputato regionale on. Giuseppe Picciolo insorge perché non si sciupi anche questa opportunità per l'arcipelago.
«Siamo alle solite, in Sicilia è vigente la regola del non fare per non sbagliare. Si sono fati ripetuti incontri; se ci sono parti del progetto da integrare, modificare o rinviare, ciò può avvenire in sede di conferenza dei servizi, dove si potrebbe pure rinviare la parte contestata riferita al porto commerciale senza sacrificare la rifunzionalizzazione e la riqualificazione degli approdi dedicati alla nautica da diporto». Conclude, dunque, il parlamentare: «Mi adopererò nei prossimi giorni per sensibilizzare le componenti pubbliche di competenza (Assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti e Assessorato al Territorio e Ambiente) affinché si riattivi subito un percorso virtuoso di dialogo con la "Lipari Porto Spa" (società pubblica-privata che dovrebbe realizzare l'opera) per addivenire a un accordo che soddisfi le esigenze dei cittadini e consenta di realizzare a Lipari un' opera indispensabile per il rilancio dell'isola nel circuito turistico nazionale ed internazionale. E' impensabile, infatti, che nel 2011 le "sette perle del mediterraneo" possano essere tagliate fuori, in assenza di collegamenti aerei ad oggi non previsti, anche dell'unica forma di turismo possibile: la nautica da diporto».
Ludica Lipari. Viaggia l'aliscafo avversari ed arbitro non arrivano. Figli e figliastri?
Non si è disputata a Lipari l’attesa gara tra la Ludica Lipari e il Valle del Mela.
Ospiti e arbitro, nonostante un collegamento in aliscafo (ore 13 e 15) avrebbe permesso di raggiungere in tempo utile l’isola per disputare la gara, non sono giunti a Lipari.
Ovvio il malcontento considerando che per gli eoliani, pena la perdita della gara, viene considerato mezzo utile anche l’unico in partenza dall’isola sino ad una ora prima dell’incontro (anche con condimeteo avverse) da disputare in trasferta. E spesso è accaduto che, per ottemperare a ciò, gli atleti siano rimasti bloccati a Milazzo la sera della gara. La società eoliana, per questo, presenterà reclamo alla Lega Sicula.
Vulcano. Un arresto per alterazione ed omessa custodia di armi
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
Prosegue l’attività di prevenzione e di contrasto dei Carabinieri in relazione alle violazioni inerenti la disciplina delle armi.
In tale contesto, nell’ambito di una specifica campagna di prevenzione mirata appunto a reprimere la particolare tipologia di reato, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno effettuato numerosi controlli e diverse perquisizioni nel territorio di competenza.
Nel corso delle verifiche effettuate, i Carabinieri hanno arrestato, per alterazione ed omessa custodia di armi, un 63enne del luogo, il quale avrebbe alterato nelle dimensioni un fucile cal. 12, regolarmente detenuto.
A finire in manette, LO SCHIAVO Giuseppe, nato a Lipari (ME) cl. 1958, ma residente a Vulcano (ME), operaio.
Nel corso del medesimo controllo, i Carabinieri accertavano altresì che il prevenuto aveva omesso di adottare le opportune cautele nella custodia delle armi in suo possesso.
Al termine delle operazioni di verifica, pertanto, i Carabinieri hanno proceduto, oltre che al sequestro del predetto fucile, anche al sequestro di altri tre fucili cal. 12 e di circa 400 cartucce, tutti regolarmente denunciati all’Autorità di P.S.
Su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, il prevenuto è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
Di tutto un po (in aggiornamento)
In partenza da Milazzo aliscafo Siremar - L' aliscafo Siremar "Antioco", partendo da Milazzo alle 13 e 15, romperà l'isolamento di Vulcano, Lipari e Salina. Potranno fare ritorno a casa un centinaio di eoliani da ieri bloccati nella Città del Capo. Non è dato a sapere, con certezza, se lo stesso mezzo avrà a bordo la squadra del Mela attesa a Lipari per l'incontro con la Ludica
Eolie. Collegamenti al palo. Ginostra e le isole minori isolate da ieri. Ancora vento sulle Eolie (anche se nelle ultime ore sembra essere sensibilmente diminuita la sua intensità) e mezzi di collegamento fermi nei porti di riferimento. Arcipelago, di conseguenza, isolato. Isolate da ieri sono le isole minori e la frazione di Ginostra. IL VIDEO DEL MARE IN TEMPESTA GIRATO STAMANI A BAGNAMARE:
Unità d'Italia. Manifestazione a Lipari con l'assessore Centorrino- Lunedì alle ore 11, al Palasport Nicola Biviano di Lipari, si terrà la manifestazione dagli Istituti Comprensivi (Lipari 1 e Lipari 2) per celebrare 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Saranno presenti le massime autorità scolastiche regionali (Ass. Regione P.I., Dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Messina).
Eolie. Collegamenti al palo. Ginostra e le isole minori isolate da ieri. Ancora vento sulle Eolie (anche se nelle ultime ore sembra essere sensibilmente diminuita la sua intensità) e mezzi di collegamento fermi nei porti di riferimento. Arcipelago, di conseguenza, isolato. Isolate da ieri sono le isole minori e la frazione di Ginostra. IL VIDEO DEL MARE IN TEMPESTA GIRATO STAMANI A BAGNAMARE:
Unità d'Italia. Manifestazione a Lipari con l'assessore Centorrino- Lunedì alle ore 11, al Palasport Nicola Biviano di Lipari, si terrà la manifestazione dagli Istituti Comprensivi (Lipari 1 e Lipari 2) per celebrare 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Saranno presenti le massime autorità scolastiche regionali (Ass. Regione P.I., Dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Messina).
Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico apre rassegna teatrale dialettale a Milazzo- La Compagnia Teatrale Piccolo Antico avrà l’onore il 20 marzo ore 18 al teatro Trifiletti di Milazzo, di aprire la rassegna teatrale dialettale “Finalmente Teatro”, con “Purtativi u Pigiama” commedia in due atti liberamente tratta da “Pigiama per sei” di Marc Camelotti, per la regia di Tindara Falanga.
Un evento questo, fortemente voluto dal Comitato Provinciale FITA di Messina in collaborazione con il Comune di Milazzo, la Compagnia Piccolo Borgo Antico e altre sei Compagnie siciliane partecipanti volto a sottolineare l’importanza del nostro idioma.
Certi del fatto che il dialetto non è una lingua di “seri B” ma un pezzo della nostra storia, un patrimonio da tramandare alle generazioni future, un bene culturale e come tale va tutelato.
La Compagnia sarà inoltre presente alla rassegna teatrale che si terrà il 13 marzo ore 18 a Barcellona PG, al teatro dei Salesiani di Don Bosco, con lo spettacolo teatrale Dyscolus di Menandro, commedia in due atti, regia Tindara Falanga.
Edda Ciano e il comunista. La fiction in onda stasera su Rai uno, presentata ieri a Roma
La nuova fiction Rai sull'amore impossibile tra la figlia di Mussolini e un partigiano comunista è stata presentata ieri pomeriggio a Roma, in un'affollata conferenza stampa che ha visto la presenza, tra gli altri, dei due protagonisti Stefania Rocca e Alessandro Preziosi, oltre che del regista Graziano Diana e del produttore Luca Barbareschi. Presenti anche il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il direttore del Centro Studi Nino Paino e il dottor Edoardo Bongiorno, vero protagonista della "fiction" per tutto il materiale "storico" che ha messo a disposizione.
E' stata presentata come una fiction anomala, Edda Ciano e il comunista. Il format è in effetti insolito, visto che si tratta di un unico film televisivo di circa due ore di durata, così come insolita è l'origine letteraria: un romanzo biografico di Marcello Sorgi (ex direttore del TG1 e del quotidiano La Stampa) che narra dell'"impossibile" amore tra Edda Ciano, figlia di Mussolini e tra le figure più rappresentative del fascismo, condannata al confino alla fine della guerra sulla piccola isola di Lipari, e il militante comunista Leonida Bongiorno, partigiano tornato sulla stessa isola, sua terra natale, e accolto come un eroe. Il film, diretto da Graziano Diana e interpretato da Stefania Rocca e Alessandro Preziosi nei due ruoli principali, si avvale di un attenta, minuziosa ricostruzione storico-scenografica per gettare luce su una vicenda poco nota, un amore inconfessabile e disperato, comprensibilmente fonte di imbarazzo per entrambe le parti coinvolte, sul teatro di un Italia appena uscita da un conflitto dilaniante.
Co-prodotto da Rai Fiction e dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, e programmato per domenica 13 marzo su RaiUno, il film è stato presentato in un'affollata conferenza stampa a Roma, alla presenza di Fabrizio Del Noce, responsabile proprio di Rai Fiction, dello stesso Barbareschi, del regista e dei due attori protagonisti, oltre che dell'autore dell'opera letteraria originale.
Il primo a prendere la parola è stato Del Noce: "Sono passati sei anni dalla miniserie in due puntate Edda, che raccontava la parte immediatamente precedente della vita di Edda Ciano. In seguito ci è stata proposta l'idea di trasformare il libro di Marcello Sorgi in una fiction, e quello che ne è venuto fuori è stata una fiction inusuale, in un'unica puntata. E' comunque un'opera molto commovente, che racconta di un'amore che avvicina due persone apparentemente opposte, ma è anche uno spaccato d'epoca che mostra la crudeltà di misure come il confino, specie se applicate a persone che non avevano commesso nessun crimine. La trovo una storia umanamente molto bella, che racconta un momento della storia del nostro paese su cui forse si può iniziare a riflettere". Barbareschi ha confermato: "Ho prodotto il film innanzitutto perché è una storia d'amore, che prescinde dai personaggi: potrebbero esserne protagonisti, che so, la figlia di Kennedy e un rivoluzionario cubano, e funzionerebbe lo stesso. Io all'inizio volevo addirittura portarla in sala, perché credo abbia tutte le caratteristiche per funzionare anche al cinema: ma da noi non c'è ancora l'abitudine a giocare su piattaforme diverse. E' una storia universale, che emoziona: per me tutte le storie devono essere come delle palestre emotive per gli attori. In questo, Sorgi ci ha dato un materiale iniziale che era perfetto, un libro in cui c'era già tutto. Non a caso, abbiamo già opzionato il suo lavoro successivo, intitolato Le donne e il vulcano".
"Io avevo già tentato senza successo di acquistare i diritti del libro", ha rivelato Stefania Rocca. "Non mi è stato possibile perché non avevo nessuna casa di produzione alle spalle. Quando il ruolo, in seguito, mi è stato offerto, sono stata molto contenta; ma quando mi sono davvero avvicinata al personaggio ho iniziato a sentirmi spaventata. E' un personaggio estremamente complesso, forte, passionale ma anche molto fragile. Mi sono documentata tantissimo sulla figura di Edda Ciano, ho cercato tutto ciò che potevo cercare, compresi i filmati d'epoca che mi sono stati in gran parte forniti dalla Rai. Alla fine, però, ho capito che il film era un capitolo a sé, e che dovevo metterci innanzitutto la mia recitazione. Dovevo rappresentare una donna e la sua intimità: una donna che ha avuto il coraggio di ricomporsi, di ricostruire sé stessa".
Anche Alessandro Preziosi ha voluto descrivere il suo personaggio: "Doveva essere per prima cosa un personaggio vivo. Dovevo cercare di capire cosa volesse dire essere un superstite, qualcuno che è sopravvissuto al posto di qualcun altro: è un concetto difficile da capire, per noi che la guerra non l'abbiamo vissuta. In questo, dovevo mostrare la capacità umana di aprirsi all'amore nonostante la sofferenza. Sul film, credo sia importante l'opera di documentazione che svolge: la televisione può avere la funzione di gettare luce su certi periodi storici, nel momento in cui gli altri mezzi di comunicazione non riescono a farlo. Per lo spettatore rimane un mezzo più comodo di altri per svolgere questa funzione: è importante che film come il nostro riescano ad assolverla".
"E' un film che ho cercato accanitamente", ha detto il regista Graziano Diana. "Mi sono subito innamorato del libro, e quando ho chiesto i diritti, mi sono reso conto che avevo tanti concorrenti. E' una bellissima storia d'amore, e le storie d'amore sono le storie per immagini per eccellenza: ci danno la possibilità di illuminare un'epoca attraverso un'ottica privilegiata. Qui ci sono due personaggi che sono segretamente legati proprio da ciò che dovrebbe dividerli, cioè dalle loro ferite. Le lettere di Edda Ciano ci parlano di una donna colta, ricca di sentimenti, ma anche fragile, indifesa: i suoi 35 anni non valgono come quelli di Leonida, lui sente di avere una vita davanti, lei al contrario è consapevole di essersi lasciata i suoi anni migliori alle spalle".
"Quando mi sono imbattuto in questa storia, e ho deciso di raccontarla, ho pensato subito che sembrava un film", ha confessato Sorgi. "Ma è stato solo quando ho incontrato Graziano che ho pensato che potesse diventarlo davvero. La seconda persona che mi ha dato questa certezza è stato Luca Barbareschi: mi ha detto semplicemente 'Guarda, è già un film. Consideralo già fatto'. E' stato di parola, e il risultato mi è piaciuto molto: ci ho ritrovato perfettamente il libro, pur coi necessari adattamenti. Credo sia anche una grande storia di erotismo, le lettere tra i due mostrano un grande coinvolgimento passionale. E poi è uno straordinario racconto dell'Italia com'era, e forse può dirci molto anche su com'è oggi". (Movieplayer.it).
E' stata presentata come una fiction anomala, Edda Ciano e il comunista. Il format è in effetti insolito, visto che si tratta di un unico film televisivo di circa due ore di durata, così come insolita è l'origine letteraria: un romanzo biografico di Marcello Sorgi (ex direttore del TG1 e del quotidiano La Stampa) che narra dell'"impossibile" amore tra Edda Ciano, figlia di Mussolini e tra le figure più rappresentative del fascismo, condannata al confino alla fine della guerra sulla piccola isola di Lipari, e il militante comunista Leonida Bongiorno, partigiano tornato sulla stessa isola, sua terra natale, e accolto come un eroe. Il film, diretto da Graziano Diana e interpretato da Stefania Rocca e Alessandro Preziosi nei due ruoli principali, si avvale di un attenta, minuziosa ricostruzione storico-scenografica per gettare luce su una vicenda poco nota, un amore inconfessabile e disperato, comprensibilmente fonte di imbarazzo per entrambe le parti coinvolte, sul teatro di un Italia appena uscita da un conflitto dilaniante.
Co-prodotto da Rai Fiction e dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, e programmato per domenica 13 marzo su RaiUno, il film è stato presentato in un'affollata conferenza stampa a Roma, alla presenza di Fabrizio Del Noce, responsabile proprio di Rai Fiction, dello stesso Barbareschi, del regista e dei due attori protagonisti, oltre che dell'autore dell'opera letteraria originale.
Il primo a prendere la parola è stato Del Noce: "Sono passati sei anni dalla miniserie in due puntate Edda, che raccontava la parte immediatamente precedente della vita di Edda Ciano. In seguito ci è stata proposta l'idea di trasformare il libro di Marcello Sorgi in una fiction, e quello che ne è venuto fuori è stata una fiction inusuale, in un'unica puntata. E' comunque un'opera molto commovente, che racconta di un'amore che avvicina due persone apparentemente opposte, ma è anche uno spaccato d'epoca che mostra la crudeltà di misure come il confino, specie se applicate a persone che non avevano commesso nessun crimine. La trovo una storia umanamente molto bella, che racconta un momento della storia del nostro paese su cui forse si può iniziare a riflettere". Barbareschi ha confermato: "Ho prodotto il film innanzitutto perché è una storia d'amore, che prescinde dai personaggi: potrebbero esserne protagonisti, che so, la figlia di Kennedy e un rivoluzionario cubano, e funzionerebbe lo stesso. Io all'inizio volevo addirittura portarla in sala, perché credo abbia tutte le caratteristiche per funzionare anche al cinema: ma da noi non c'è ancora l'abitudine a giocare su piattaforme diverse. E' una storia universale, che emoziona: per me tutte le storie devono essere come delle palestre emotive per gli attori. In questo, Sorgi ci ha dato un materiale iniziale che era perfetto, un libro in cui c'era già tutto. Non a caso, abbiamo già opzionato il suo lavoro successivo, intitolato Le donne e il vulcano".
"Io avevo già tentato senza successo di acquistare i diritti del libro", ha rivelato Stefania Rocca. "Non mi è stato possibile perché non avevo nessuna casa di produzione alle spalle. Quando il ruolo, in seguito, mi è stato offerto, sono stata molto contenta; ma quando mi sono davvero avvicinata al personaggio ho iniziato a sentirmi spaventata. E' un personaggio estremamente complesso, forte, passionale ma anche molto fragile. Mi sono documentata tantissimo sulla figura di Edda Ciano, ho cercato tutto ciò che potevo cercare, compresi i filmati d'epoca che mi sono stati in gran parte forniti dalla Rai. Alla fine, però, ho capito che il film era un capitolo a sé, e che dovevo metterci innanzitutto la mia recitazione. Dovevo rappresentare una donna e la sua intimità: una donna che ha avuto il coraggio di ricomporsi, di ricostruire sé stessa".
Anche Alessandro Preziosi ha voluto descrivere il suo personaggio: "Doveva essere per prima cosa un personaggio vivo. Dovevo cercare di capire cosa volesse dire essere un superstite, qualcuno che è sopravvissuto al posto di qualcun altro: è un concetto difficile da capire, per noi che la guerra non l'abbiamo vissuta. In questo, dovevo mostrare la capacità umana di aprirsi all'amore nonostante la sofferenza. Sul film, credo sia importante l'opera di documentazione che svolge: la televisione può avere la funzione di gettare luce su certi periodi storici, nel momento in cui gli altri mezzi di comunicazione non riescono a farlo. Per lo spettatore rimane un mezzo più comodo di altri per svolgere questa funzione: è importante che film come il nostro riescano ad assolverla".
"E' un film che ho cercato accanitamente", ha detto il regista Graziano Diana. "Mi sono subito innamorato del libro, e quando ho chiesto i diritti, mi sono reso conto che avevo tanti concorrenti. E' una bellissima storia d'amore, e le storie d'amore sono le storie per immagini per eccellenza: ci danno la possibilità di illuminare un'epoca attraverso un'ottica privilegiata. Qui ci sono due personaggi che sono segretamente legati proprio da ciò che dovrebbe dividerli, cioè dalle loro ferite. Le lettere di Edda Ciano ci parlano di una donna colta, ricca di sentimenti, ma anche fragile, indifesa: i suoi 35 anni non valgono come quelli di Leonida, lui sente di avere una vita davanti, lei al contrario è consapevole di essersi lasciata i suoi anni migliori alle spalle".
"Quando mi sono imbattuto in questa storia, e ho deciso di raccontarla, ho pensato subito che sembrava un film", ha confessato Sorgi. "Ma è stato solo quando ho incontrato Graziano che ho pensato che potesse diventarlo davvero. La seconda persona che mi ha dato questa certezza è stato Luca Barbareschi: mi ha detto semplicemente 'Guarda, è già un film. Consideralo già fatto'. E' stato di parola, e il risultato mi è piaciuto molto: ci ho ritrovato perfettamente il libro, pur coi necessari adattamenti. Credo sia anche una grande storia di erotismo, le lettere tra i due mostrano un grande coinvolgimento passionale. E poi è uno straordinario racconto dell'Italia com'era, e forse può dirci molto anche su com'è oggi". (Movieplayer.it).
L'abbandono di Porto delle Genti ..e non solo (di Piero Roux)
In tutt’altre faccende affaccendata….. l’amministrazione ha perso il controllo delle isole amministrate non accorgendosi dei bisogni ed istanze della gente e permettendo uno scempio continuo e programmato del proprio territorio.
Lunga è la lista delle inadempienze di quella che da anni- tra l’ilarità ed il “pernacchiamento” di molti- continua a definirsi amministrazione comunale eoliana : nessuna misura atta a bloccare il fenomeno di branchi di cani erranti per l’isola; nessun intervento preventivo per impedire le piccole e grandi frane che periodicamente rovinano sulle principali e periferiche arterie viabili; totale assenza di piani particolareggiati per il decoro urbano; colpevole mancata individuazione di aree per la localizzazione delle antenne telefoniche che ha causato il loro moltiplicarsi nel pieno centro storico e ……via discorrendo.
Ma non sono solo questi i problemi: se e quando l’amministrazione si muove, lo fa a tutela di organizzazioni private o parastatali, che niente hanno a che vedere con gli interessi degli eoliani e che- puntualmente- prospettano degli interventi sul territorio deturpanti , sovradimensionati o “puzzolenti “ (leggasi depuratore).
I signori componenti l’amministrazione locale, oltre a non occuparsi di programmazione a breve e lungo termine, non trovano –nemmeno- il tempo di occuparsi della gestione quotidiana: pulizia delle spiagge, diserbamento delle strade, cura del verde pubblico, pianificazione dei periodi di chiusura degli esercizi pubblici ecc.
Riponendo il mio personale “cahier de doléance”, mi preme- in particolare- denunciare lo stato di totale abbandono di Porto delle Genti; ieri spiaggia dei piccoli e giovani liparesi, oggi discarica a cielo aperto.
Nessun amministratore ha -fin’ora -azzardato un progetto di ripascimento di questa spiaggia che è stata e resta nell’incoscio collettivo, la spiaggia dell’approdo della salma del Patrono lasciando alla iniziativa di privati ,la cura ed il mantenimento di quello che resta di una spiaggia ormai sparita.
Ai posteri il giudizio sul bilancio di quanto non fatto e ai presenti , che hanno ancora a cuore queste isole, ilcompito di rimboccarsi le maniche e sostituirsi all’amministrazione ripulendo la spiaggia.
P.S.Utile la visione del video
Piero Roux
Lunga è la lista delle inadempienze di quella che da anni- tra l’ilarità ed il “pernacchiamento” di molti- continua a definirsi amministrazione comunale eoliana : nessuna misura atta a bloccare il fenomeno di branchi di cani erranti per l’isola; nessun intervento preventivo per impedire le piccole e grandi frane che periodicamente rovinano sulle principali e periferiche arterie viabili; totale assenza di piani particolareggiati per il decoro urbano; colpevole mancata individuazione di aree per la localizzazione delle antenne telefoniche che ha causato il loro moltiplicarsi nel pieno centro storico e ……via discorrendo.
Ma non sono solo questi i problemi: se e quando l’amministrazione si muove, lo fa a tutela di organizzazioni private o parastatali, che niente hanno a che vedere con gli interessi degli eoliani e che- puntualmente- prospettano degli interventi sul territorio deturpanti , sovradimensionati o “puzzolenti “ (leggasi depuratore).
I signori componenti l’amministrazione locale, oltre a non occuparsi di programmazione a breve e lungo termine, non trovano –nemmeno- il tempo di occuparsi della gestione quotidiana: pulizia delle spiagge, diserbamento delle strade, cura del verde pubblico, pianificazione dei periodi di chiusura degli esercizi pubblici ecc.
Riponendo il mio personale “cahier de doléance”, mi preme- in particolare- denunciare lo stato di totale abbandono di Porto delle Genti; ieri spiaggia dei piccoli e giovani liparesi, oggi discarica a cielo aperto.
Nessun amministratore ha -fin’ora -azzardato un progetto di ripascimento di questa spiaggia che è stata e resta nell’incoscio collettivo, la spiaggia dell’approdo della salma del Patrono lasciando alla iniziativa di privati ,la cura ed il mantenimento di quello che resta di una spiaggia ormai sparita.
Ai posteri il giudizio sul bilancio di quanto non fatto e ai presenti , che hanno ancora a cuore queste isole, ilcompito di rimboccarsi le maniche e sostituirsi all’amministrazione ripulendo la spiaggia.
P.S.Utile la visione del video
Piero Roux
Quale futuro per Lipari e le cinque isole minori Intervista di Mario Di Paola al prof. Gangemi sulle previsioni di sviluppo per i prossimi venti anni. Le valutazioni di Bruno
Mario Di Paola (Gazzetta del Sud)
Il Comitato regionale per l'Urbanistica nella seduta del 10 scorso ha approvato il testo definitivo del Piano regolatore di Lipari, dopo il parere favorevole espresso dal Consiglio regionale dell'Urbanistica. Il Prg si estende su Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi (Salina, com'è noto, si articola su tre Comuni autonomi). Il Prg comprende anche il Regolamento edilizio e le Norme tecniche di attuazione. Questi due elaborati rappresentano la parte normativa del Piano con la prescrizione di modalità di realizzazione e di gestione degli interventi previsti. È un fatto di portata storica per Lipari e le consorelle minori se si pensa (come riassunto nella scheda) che l'iter si trascina da un quarto di secolo con l'incarico iniziale ad un gruppo di tecnici qualificati (Fabio Basile, Rosanna Galletti, Giuseppe Gangemi, Giuliano Nicola Leone (capogruppo), Ettore Mocchetti). Tra adeguamenti e incombenze varie si giunge al maggio 2007. Dopo la pubblicazione e il deposito delle osservazioni dei cittadini, cui sono state fornite le adeguate controdeduzioni dai progettisti, tutti gli elaborati del Piano sono stati trasmessi all'assessorato regionale Territorio e Ambiente alla fine dell'anno 2008. Finita la fase comunale si è avviata quella regionale che, con il recente voto del CRU n.303 del 16.02.2011, potrà concludersi in via definitiva nel giro dei prossimi tre mesi con il Decreto che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia. Spetta adesso al Consiglio comunale di Lipari esprimere, su proposta dell'Ufficio Tecnico, eventuali controdeduzioni al voto del CRU entro 30 giorni dalla notifica. Anche stavolta in caso di incompatibilità, potrà essere chiamato il Commissario ad acta.
Ma quali sono in sintesi le linee principali del Prg? Lo abbiamo chiesto al prof. Giuseppe Gangemi, che ha seguito con tenacia la vicenda eoliana e che potrebbe, peraltro, scrivere un libro sulle travagliate storie degli strumenti urbanistici di importanti centri della provincia, come Barcellona dove manca solo la determina di un dirigente comunale per la pubblicazione del Prg.
«Ci siamo mossi – spiega il professionista – su precise direttrici: la gestione del territorio e i diritti del regime dei suoli in atto; uomini, manufatti e prospettive di sviluppo nella costituzione del Parco dei Vulcani; rapporti tra Piano Regolatore e Piano Paesistico: realtà storiche e ambientali; riqualificazione di termalismo, balneazione, cultura e turismo; progetti negoziati e azioni di programmazione concertata presenti e futuri; portualità e infrastrutture per l'accessibilità,insediamenti umani e servizi.
Quali sono i dati essenziali su tutela dell'esistente e incremento edilizio?
«Particolare attenzione è stata riservata ai diversi centri storici (zone A2) delle sei isole e agli antichi insediamenti di interesse ambientale preminente (A3), cui si affiancano un elevato numero (zone A1) di manufatti e complessi sparsi (masserie, casali, case rurali, mulini e manufatti specialistici e/o di carattere etnoantropologici) di particolare valenza e interesse storico-architettonico. È previsto un incremento di popolazione residente di circa 1.000- 1.300 abitanti sino all'anno 2024, su una popolazione di 12.000 abitanti registrata nel 2004. Nelle zone B (edificabili) è previsto un incremento di circa 400 nuovi vani e nelle zone C (espansione) di circa 1.000 nuovi vani, oltre a 2.048 nuovi vani per strutture ricettive alberghiere per complessivi 4.100 nuovi posti letto potenziali. Molto dettagliate sono le distinzioni previste nelle zone agricole (zone E), caratterizzate in modo da garantire il paesaggio agrario tipico eoliano insieme con una sua qualificata utilizzazione e valorizzazione».
Si può dire che il Prg incida anche su problemi infrastrutturali?
«Sì, se si pensa alla strada di circonvallazione di Canneto, alla strada per la via di fuga a Vulcano e il parcheggio all'approdo di Stromboli. Anche le questioni poste dalle nuove norme di programmazione commerciale hanno trovato accoglienza. Problemi di maggior dettaglio potranno essere risolti nelle prossime prescrizioni esecutive che sono costituite dai Piani Urbanistici Esecutivi o Piani Particolareggiati già in corso di redazione».
Per quanto tempo si estendono gli effetti potenziali del nuovo Piano?
«Con il parere favorevole del CRU viene inaugurato uno scenario di azioni di sviluppo per le Eolie, in una prospettiva di programmazione certa dimensionata per i prossimi vent'anni». Sin qui, sotto il profilo tecnico, il prof. Gangemi.
Molto positivo il giudizio politico del sindaco Mariano Bruno reduce da un tour di promozione dell'isola tra Berlino e Roma: dalla Bit alla presentazione della fiction "Edda Mussolini e il comunista", girato interamente a Lipari e che va in onda stasera su Raiuno. Sul Prg, il primo cittadino non nasconde grande soddisfazione. «Mentre mi avvio a conclusione del mio mandato – dice –, ritengo un onore e un merito per la mia Amministrazione portare a compimento una delle pietre miliari per lo sviluppo del territorio di cui si parla da 30 anni. il Prg servirà a dare ordine, a dettare regole condivise che consentano di armonizzare le nostre isole a quell'idea di patrimonio dell'umanità che l'Unesco suggerisce al mondo. Gli eoliani devono sentire l'orgoglio e la responsabilità di questo ruolo, consapevoli di dover proteggere al meglio il territorio per armonizzare sviluppo e difesa delle risorse paesaggistiche».
Quali sono le problematiche aperte per l'arcipelago?
«Collegamenti stabili, portualità moderna e sicura, servizi efficienti sono le tappe di un programma al quale stiamo lavorando da anni con entusiasmo e senso di responsabilità. Lo strumento urbanistico, con le sue preziose indicazioni, è un elemento essenziale di sviluppo organico senza il quale tutto è relativo. Auspico che la sua applicazione, modulata sulle esigenze in divenire delle sei isole avvenga armonicamente, nel rispetto delle risorse ma anche delle attività degli eoliani».
Alcune delle problematiche elencate da Bruno, facevano parte anche del programma di Giacomantonio. Sono i "tempi lunghi" delle questioni liparote. Oggi "questo" Prg viene consegnato alla valutazione delle forze economiche e sociali, nonché politiche, di Lipari. L'auspicio è che si avvii un confronto costruttivo che non venga inquinato dai veleni di una campagna elettorale lunga ancora più di un anno.
Una lunga storia
L'incarico per la redazione del Prg è stato dato nel 1987 ad un gruppo di tecnici qualificati. Ma lo schema di massima è stato approvato solo 10 anni dopo, con la consegna degli studi geologico e agricolo-forestale. Il progetto definitivo del Piano era stato presentato nel marzo del 2004. Per l'incompatibilità dei consiglieri comunali, la Regione ha nominato nel novembre 2005 un Commissario ad acta. Si è dovuto però attendere, con la nuova normativa comunitaria, la redazione di un apposito studio per la valutazione di incidenza ambientale. Pubblicazione, ricorsi, controdeduzione e definitivo invio all'Assessorato nel 2008. Ora la fase finale
sabato 12 marzo 2011
Furto aggravato. Due minori fermati e deferiti all'Autorità Giudiziaria
COMUNICATO STAMPA
Nell’ambito delle attività finalizzate prevenzione dei reati di tipo predatorio, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno denunciato in stato di libertà due giovani del luogo per furto aggravato in concorso.
In particolare, ieri mattina, i militari di una pattuglia della locale Stazione Carabinieri, mentre stavano effettuando un posto di controllo della circolazione stradale, hanno intimato l’ALT a due giovani, i quali stavano transitando a bordo di un ciclomotore lungo una strada del centro abitato del Comune di Lipari (ME).
Nella circostanza, a seguito di un accurato accertamento è emerso che il predetto mezzo era stato sottratto furtivamente, lo scorso 8 marzo 2011, ai danni di un cittadino del luogo.
A conclusione degli ulteriori accertamenti, i Carabinieri hanno pertanto deferito all’A.G. di Barcellona Pozzo di Gotto i due prevenuti, rispettivamente un 14enne ed un 16enne, poiché ritenuti responsabili in concorso di furto aggravato.
Nell’ambito delle attività finalizzate prevenzione dei reati di tipo predatorio, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno denunciato in stato di libertà due giovani del luogo per furto aggravato in concorso.
In particolare, ieri mattina, i militari di una pattuglia della locale Stazione Carabinieri, mentre stavano effettuando un posto di controllo della circolazione stradale, hanno intimato l’ALT a due giovani, i quali stavano transitando a bordo di un ciclomotore lungo una strada del centro abitato del Comune di Lipari (ME).
Nella circostanza, a seguito di un accurato accertamento è emerso che il predetto mezzo era stato sottratto furtivamente, lo scorso 8 marzo 2011, ai danni di un cittadino del luogo.
A conclusione degli ulteriori accertamenti, i Carabinieri hanno pertanto deferito all’A.G. di Barcellona Pozzo di Gotto i due prevenuti, rispettivamente un 14enne ed un 16enne, poiché ritenuti responsabili in concorso di furto aggravato.
Illuminazione a Pianoconte. Nota del consigliere Biviano
Nei giorni scorsi ho letto la nota del Consigliere Fonti con il quale si compiaceva dell’adozione della determina Dirigenziale n.87 del 24/02/2011 che impegnava circa 20.000 euro per il completamento dell’illuminazione pubblica nella frazione di Pianoconte e precisamente dalla via tufa alla via Schiccione. Ricordo, infatti, che già con determina n.704 del 30/11/2010 si era provveduto ad impegnare una somma di circa 11.000 euro per l’illuminazione della vicina via Cicerata, così come richiesta attraverso una regolare istanza sottoscritta da circa 60 residenti e possidenti della zona.
Non potendo che anch’io esprimere la mia soddisfazione per entrambe le richieste accolte dall’Assessore China non capisco quale colpa abbia la minoranza per aver presentato un emendamento a ottobre che voleva dotare la zona di Cicerata di un’ illuminazione pubblica, o quale impedimento vi era nel votare il suddetto emendamento visto che esso non escludeva la possibilità successivamente, non appena fossero stati reperiti i fondi necessari, di completare l’illuminazione anche nelle zone o vie su menzionate, così come è avvenuto con l’adozione della Determina dirigenziale n. 87 del 24/02/2011.
Non si capisce, pertanto, il perché del voto contrario all’emendamento per il solo fatto che si voleva cominciare, dati i fondi disponibili in quel momento, dalla zona di Cicerata, così come richiesto da circa 60 cittadini della zona, che non corrispondono certamente a “pochi singoli”.
Non vorrei che invece, come spesso accade, si tenda a considerare alcuni cittadini di serie A o di serie B a seconda delle simpatie personali e con la conseguenza che prima vengono i cittadini “amici” di serie A e poi, se rimane qualcosa, quelli di serie B o al “limite” tutti insieme.
Cosa c’era di tanto scandaloso nel votare un emendamento che dotasse per prima la zona di Cicerata dell’illuminazione pubblica in attesa che si reperissero ulteriori fondi per le altre vie?
D’altronde è avvenuto proprio questo: prima si sono impegnate delle somme per la zona di Cicerata e in seguito, con la disponibilità delle somme necessarie e su disposizione dell’Assessore China e magari anche su sollecito dello stesso Consigliere Fonti, si sono impegnati quelli per le altre zone.
Pertanto, è inutile cercare sempre di trovare giustificazioni che sembrano dettate più dall’orgoglio personale che da altro.
Si operi per il bene del paese e basta. Se le cose vengono proposte dalla minoranza o dalla maggioranza o se vengono fatte prima, dopo o insieme non ha importanza, l’importante è che si cominci e che vengano portate in porto, soprattutto se si tratta di tali questioni. D'altronde, sono convinto che se non ci fosse stata l’istanza prodotta da quelle 60 persone per la zona di Cicerata e il nostro emendamento è probabile che ancora nessuna delle zone sarebbe stata illuminata, ma questa è solo una mia convinzione personale dettata da alcuni precedenti.
Non facciamo sempre distinzioni, precisazioni senza senso e strumentalizzazioni politiche anche in queste banalità. Cerchiamo di essere politicamente più efficienti e basta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Selezioni del Siena ad Aci S. Antonio. Impegnati sette giovanissimi (96/97) della Ludica Lipari
Per Lunedì 14/03/2011, ad Aci Sant’Antonio (CT), l’A.C. Siena ha organizzato un raduno per le selezioni delle società affiliate e gemellate. Il momento è stato fortemente voluto dal presidente Massimo Mezzaroma, che assume sempre più il ruolo di mecenate del calcio Italiano. Infatti l’obiettivo del presidente e della società senese, è quello di trovare proprio in Italia i futuri campioni di domani. Non poteva mancare l’invito personale del presidente Mezzaroma (amante delle Isole Eolie) alla società Ludica Lipari, che sarà presente all’importante evento con una rosa di ben sette giovani promesse eoliane della leva calcistica 96/97 : Cappadona Anthony , Sciacchitano Vincenzo, Gallo Andrea, Zaia Andrea, Paino Valerio, Gualdi Micael e Fiorenza Fabio. I ragazzi saranno accompagnati dagli allenatori Annibale Marturano e Bartolo Monte e da Don Lio Raffaele (guida spirituale della Ludica Lipari). Il Siena mantiene così l’impegno preso a settembre dal presidente, con la società liparese, di non far spegnere l’amore per il calcio nelle nostre isole. A tal proposito va ricordato che i risultati più importanti raggiunti quest’anno dalla Ludica Lipari, vengono proprio dal settore giovanile in particolare dalla categoria Giovanissimi che guida salda in testa il proprio girone del campionato provinciale.
Ai ragazzi impegnati un grosso in bocca al lupo da parte della società.
Porto delle Genti. Da spiaggia a discarica. La denuncia di Angelo Portelli
Mi duole, da cittadino eoliano, dover prendere atto ed analizzare il perché Lipari non disponga più di spiagge se non quella di Canneto. La spiaggia lungo la Baia di Marina Lunga non è più balneabile a causa dell’adiacente porto e dei pontili mobili che offrono l’attracco ai natanti da diporto, ci restava la spiaggia di Porto delle Genti anche quest’ultima “temporaneamente vietata alla balneazione”. L’erosione dovuta al cambio delle correnti marine causate – soprattutto - dalla costruzione del prolungamento del porto di Marina Corta ha completato il decennale dramma …. la spiaggia è completamente scomparsa e non credo l’amministrazione comunale abbia in progetto un piano di ripascimento. E fin qui si tratta di fenomeni naturali , forse prevedibili, se i progettisti di ogni tempra facessero il loro lavoro ascoltando – anche- il parere di chi, meglio di loro, conosce questi scogli … ma i più sono colmi di arroganza figlia dello scarso sapere.
Ma c’è ancora qualcosa sulla quale poter intervenire: il degrado dovuto all’inciviltà. Porto delle Genti è diventata una discarica nella completa assenza di controllo da parte degli organi preposti. Le foto allegate danno una chiara immagine della situazione e dovrebbero indurre l’amministrazione a rendersi parte diligente facendo rimuovere i relitti di ex natanti, rottami ferrosi e ordinaria immondizia. Allo scrivente il compito da cittadino, di denunciare l’abuso.
Angelo Portelli
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Salina. Guardie della Riserva sequestrano discarica abusiva
Le Guardie della Riserva Naturale della Provincia Regionale Messina, presenti sull’isola di Salina, ieri, durante un servizio di tutela ambientale, hanno posto sotto sequestro, su disposizione della Procura della Repubblica di P.G., una vasta area demaniale ricadente nel territorio del Comune di Malfa. L’area sottoposta a sequestro preventivo ricade in zona A della Riserva Naturale Orientata Monte Fossa delle Felci e dei Porri.
Il provvedimento si è reso necessario dopo lunghi mesi di indagini e appostamenti in loco, al fine di cogliere in flagranza di reato eventuali colpevoli
In detta area, situata in località Vallone Caravaglio sotto il ponte della S.P. 183 per Pollara, gli agenti di P.G.Capo Servizio Benenati Elio, A.G. Maimone Rosario e Ricciardo Fortunato, hanno rinvenuto quantitativi di rifiuti abbandonati , soprattutto di tipo speciale (eternit, copertoni, ferrosi etc.).
I rifiuti abbandonati da ignoti hanno deturpato l’area protetta, con gravi conseguenze per la flora esistente, nonché per il normale deflusso delle acque del suddetto Vallone.
Le operazione sono state coordinate dal Direttore della Riserva, Dott.ssa Maria Molino, responsabile della gestione delle Guardie presenti sull’isola.
L’Ufficio Aree Protette, con proprio personale vigilerà affinché vengano rispettati i divieti in atto a tutela del territorio, e se il caso lo richieda, perseguire i trasgressori in termini di legge.
Questo è solo una delle tante azioni poste in essere giornalmente dalle Guardie della Riserva Naturale, che salvaguarda costantemente il patrimonio naturalistico e faunistico dell’Isola di Salina, contribuendo al perfetto mantenimento degli habitat naturali esistenti in loco.
Interventi sul randagismo a Pianoconte. I ringraziamenti del consigliere Biviano
A seguito dei numerosi solleciti da parte del sottoscritto sul problema del randagismo nel nostro territorio, specie nella frazione di Pianoconte all’altezza della scuola elementare e media, con note prot. 42425, 717 e 6236, rispettivamente del 17/01/2010, 10/01/2011 e 15/02/2011, ho ricevuto in data odierna la risposta ufficiale da parte dell’Asp Messina – Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria – con la quale mi comunica quanto segue:
“In riferimento alla sua nota pervenuta all’Asp di ME il 23.02.2011 si fa presente che a seguito di incontri presso l’Ass.to alla Salute - Palermo, con rappresentanti della locale Amministrazione Comunale è stato convenuto che la stessa Amministrazione Comunale per quanto di competenza, provvederà, tramite le Associazioni animaliste locali riconosciute, alla cattura dei cani che saranno sottoposti a sterilizzazione presso ambulatorio regolarmente autorizzato sito nelle stesso Comune. Successivamente, trascorso il necessario periodo di degenza post-operatoria, previa valutazione fatta dal competente servizio Veterinario dell’ASP, i cani riconosciuti di indole docile saranno rimessi in libertà, come previsto dalle vigenti disposizioni, i cani non riconosciuti di indole docile saranno ricoverati presso idonea struttura a cura del Comune”.
Apprendo, inoltre, con soddisfazione che lo stesso Dirigente Blasco, su input dell’Assessore Finocchiaro, ha già predisposto una Determina con la quale vengono stanziati circa 7.000 euro per l’immediata cattura dei randagi nei pressi della scuola elementare e media di Pianoconte, all’altezza del bivio che conduce a San Calogero.
Gli stessi hanno anche comunicato al sottoscritto che sono già iniziati i lavori di adeguamento di una parte dell’ex macello di Canneto per l’allestimento delle gabbie di ricovero e di una stanza per le sterilizzazioni, oltre ad aver già avviato i contatti con alcune associazioni animaliste del posto per la cattura gratuita dei randagi e sottoscritto una convenzione temporale con alcuni ambulatori veterinari per le immediate sterilizzazioni in attesa del completamento dei suddetti locali.
Ringrazio, pertanto, sia l’Assessore Finocchiaro e il Dirigente Blasco per l’immediato e pronto interessamento sulla vicenda, i quali hanno mostrato fin dall’inizio grande senso di responsabilità e di collaborazione con il sottoscritto per la risoluzione della vicenda.
Auspico che anche in futuro e con gli altri Assessori ci sia lo stesso spirito di collaborazione e di senso di responsabilità, tralasciando quella politica del “con me o contro di me” che spesso mi è stata prospettata per il solo fatto di non appartenere all’attuale forza di governo, anche a discapito dello stesso bene comune.
Complimenti e nuovamente grazie all’Assessore Finocchiaro e al Dirigente Blasco.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
venerdì 11 marzo 2011
Ministeri lascia "Un mare di cinema"
Giuseppe Ministeri si è dimesso dalla direzione artistica della rassegna “Un mare di cinema – Efesto d’Oro”, kermesse cinematografica che si svolge ogni anno alle isole Eolie. Lo ha comunicato con una lettera inviata ad Antonino Saltalamacchia, presidente del Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani Onlus, realtà che da quasi un trentennio promuove e organizza la manifestazione. «E’ ormai trascorso oltre un anno da quando, dopo avere riflettuto, ho accettato l’incarico di curare la XXVII della Rassegna - scrive Ministeri -. Un grande onore ma anche una grande responsabilità. Mosso dall’entusiasmo e grato per la fiducia che mi era stata accordata, ho cominciato immediatamente a lavorare ad un progetto che desse nuovo slancio al festival, trovando da subito la disponibilità e la dedizione di tanti professionisti ed operatori, per lo più giovanissimi, che con abnegazione e spirito di squadra, e senza alcuna prospettiva economica, hanno sin qui consentito i risultati di cui posso andare orgoglioso».
«Nelle intenzioni di noi tutti si trattava di un progetto di ampio respiro che si sarebbe dovuto sviluppare in più anni – conclude Ministeri -. Tuttavia ragioni di varia natura, non ultimi ostacoli difficilmente sostenibili di natura economica ed organizzativa, mi inducono a rinunciare a proseguire in questa avventura. Prima di passare il testimone, non mi resta pertanto che ringraziare ancora una volta tutti quanti, in particolare per la collaborazione, i Comuni di Lipari, Santa Marina di Salina e Malfa, la Provincia Regionale di Messina, la Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, la Federalberghi Isole Eolie e più in generale tutti gli Eoliani».
La lettera è stata inviata per conoscenza anche all’assessore regionale dello Spettacolo, Daniele Tranchida; al dirigente Sicilia Film Commission, Pietro Di Miceli; al Direttore Generale per il Cinema, Ministero per i Beni e le Attività culturali, Nicola Borrelli; al presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto; ai sindaci di Lipari, Santa Maria Salina e Malfa, Bruno, Lo Schiavo e Longhitano; al presidente di Federalbeghi, Christian Del Bono; al presidente di Rai Cinema, Franco Scaglia; all’Amministratore Delegato di Cinecittà Luce, Luciano Sovena; alla presidente dell’Associazione Culturale Visionaria, Silvia Scerrino.
«Nelle intenzioni di noi tutti si trattava di un progetto di ampio respiro che si sarebbe dovuto sviluppare in più anni – conclude Ministeri -. Tuttavia ragioni di varia natura, non ultimi ostacoli difficilmente sostenibili di natura economica ed organizzativa, mi inducono a rinunciare a proseguire in questa avventura. Prima di passare il testimone, non mi resta pertanto che ringraziare ancora una volta tutti quanti, in particolare per la collaborazione, i Comuni di Lipari, Santa Marina di Salina e Malfa, la Provincia Regionale di Messina, la Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, la Federalberghi Isole Eolie e più in generale tutti gli Eoliani».
La lettera è stata inviata per conoscenza anche all’assessore regionale dello Spettacolo, Daniele Tranchida; al dirigente Sicilia Film Commission, Pietro Di Miceli; al Direttore Generale per il Cinema, Ministero per i Beni e le Attività culturali, Nicola Borrelli; al presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto; ai sindaci di Lipari, Santa Maria Salina e Malfa, Bruno, Lo Schiavo e Longhitano; al presidente di Federalbeghi, Christian Del Bono; al presidente di Rai Cinema, Franco Scaglia; all’Amministratore Delegato di Cinecittà Luce, Luciano Sovena; alla presidente dell’Associazione Culturale Visionaria, Silvia Scerrino.
Dalla Regione via libera al PRG di Lipari
Il Consiglio regionale dell'urbanistica, riunito sotto la presidenza dell'assessore al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma, ha approvato in via definitiva il Piano regolatore generale del Comune di Lipari, in provincia di Messina, e l'annesso regolamento esecutivo. Lo strumento urbanistico era stato adottato con delibera del commissario ad acta n. 1 del 2007 "Si tratta - ha detto Sparma - di un atto essenziale per lo sviluppo e l'assetto di quel territorio, ma anche per la sua tutela, perche' strumento di gestione della crescita delle aree urbane in un comune particolarmente rilevante dal punto di vista ambientale".
Con il via libera da parte del Consiglio Regionale per l'Urbanistica (Cru) al Prg di Lipari, tutte le osservazioni, pubbliche e private, presentate allo strumento verrano inviate da Palermo a Lipari per essere esposte all'albo pretorio comunale per 30 giorni. Durante questo periodo potrà tornare a recitare un ruolo importante, ma non determinante, il Consiglio comunale che come si ricorderà sulla questione è stato giudicato incompatibile per gli interessi della maggior parte dei suoi componenti. Il Consiglio, tuttavia, potrà in questi 30 giorni presentare le proprie controdeduzioni che, trascorso il termine, saranno inviate a Palermo. La Regione, e quindi l'Assessore interessato, avrà 90 giorni di tempo per l'emissione del decreto. Una delle controdeduzioni che il Consiglio potrà fare riguarda il depuratore
Con il via libera da parte del Consiglio Regionale per l'Urbanistica (Cru) al Prg di Lipari, tutte le osservazioni, pubbliche e private, presentate allo strumento verrano inviate da Palermo a Lipari per essere esposte all'albo pretorio comunale per 30 giorni. Durante questo periodo potrà tornare a recitare un ruolo importante, ma non determinante, il Consiglio comunale che come si ricorderà sulla questione è stato giudicato incompatibile per gli interessi della maggior parte dei suoi componenti. Il Consiglio, tuttavia, potrà in questi 30 giorni presentare le proprie controdeduzioni che, trascorso il termine, saranno inviate a Palermo. La Regione, e quindi l'Assessore interessato, avrà 90 giorni di tempo per l'emissione del decreto. Una delle controdeduzioni che il Consiglio potrà fare riguarda il depuratore
Barbareschi al lavoro per la fiction "Le amanti del vulcano". Si girerà sul "set eoliano"
(Antonio Maiorino) Mentre dal punto di vista politico è sembrato piuttosto frastornato negli ultimi tempi, l'onorevole Luca Barbareschi dimostra di avere le idee molto chiare su come far decollare la sua Casanova Entertainment. Dopo aver prodotto il film per la televisione “Edda Ciano e il comunista”, tratto dal libro di Marcello Sorgi, l’ex Fli ha dichiarato di aver messo le mani su di un’altra opera dello stesso giornalista, “Le amanti del vulcano”, sul triangolo Ingrid Bergman – Roberto Rossellini – Anna Magnani. L’adattamento sarà affidato al regista Michael Radford, lo stesso de “Il Postino”. Quanto al cast, "non vorrei trovare dei sosia, ma attori e attrici con la stessa carica emotiva" – ha affermato Barbareschi in margine alla conferenza stampa di presentazione della fiction su Edda Ciano, per la regia di Graziano Diana, con Alessandro Preziosi e Stefania Rocca.
Il titolo del romanzo si connette all’ambientazione della vicenda sentimentale, consumatasi nel dopoguerra tra Stromboli e Vulcano, dove si girarono in contemporanea i due omonimi film rispettivamente di Rossellini e di William Dieterle. La realizzazione simultanea delle due opere è ricordata nella storia del cinema come “la guerra dei vulcani”.
Quanto all’interprete della Magnani, pare che Barbareschi voglia orientarsi su di un’attrice straniera, presumibilmente hollywodiana.
Lo stesso ex attore torna anche alla regia col film “Mi fido di te”, tratto dal romanzo di Massimo Carlotto. Le riprese inizieranno a settembre.
Pallavolo femminile: Il Meligunis promosso in prima divisione
(Patrizia Lo Surdo) La squadra di seconda divisione femminile ha terminato domenica scorsa il campionato chiudendo con l'ennesima vittoria per 3 set a 0 contro la Polisportiva Aurora di Milazzo. Promossa quindi in prima divisione la giovane squadra di Massimo Biviano. Adesso si aspettano notizie riguardo all'organizzazione dei play-off. Si potrebbero svolgere a Lipari in un'unica giornata: semifinale la mattina e finale di pomeriggio.
giovedì 10 marzo 2011
Carnevale eoliano 2011. Il commento di Fausto Amendola, uno dei "pionieri" del Carnevale a Lipari
Finita l’edizione del Carnevale Eoliano 2011, con l’inevitabile, come sempre, code polemiche a seguito della votazione effettuata, desidero ringraziare tutti coloro, dal più piccolo al più grande, che hanno partecipato alla sfilata dei carri.
Sento il dovere di complimentarmi con tutti Voi per l’alto livello a cui è giunta la nostra manifestazione carnascialesca, cosa che, forse, né il caro compianto Nicola né io personalmente pensavamo di poter raggiungere quando nel lontano 1982 si è deciso di far cambiare volto al nostro Carnevale.
Fino a quell’anno, come molti ricorderanno, era quasi impossibile uscire di casa perché non si faceva altro che lanciare uova, farina e quant’altro, ora invece la gente esce, con piacere, dall’uscio di casa per ammirare “i vostri capolavori”.
Parecchi, a seguito dei risultati della giuria, saranno rimasti scontenti, ma quello che deve prevalere, in questa manifestazione che coinvolge direttamente e indirettamente circa mille persone, non è tanto la vittoria finale ma lo spirito di aggregazione, di socializzazione fra giovani e meno giovani, lo stare insieme per alcuni mesi invece di bighellonare per le strade.
Da parte di tutta la cittadinanza dovrebbe andare un plauso a quanti fra ideatori, elettricisti, fabbri, pittori, sarte etc. hanno contributo a realizzare una delle migliori edizioni del Carnevale Eoliano.
Personalmente ho sempre sostenuto che i nostri ragazzi, e l’edizione di quest’anno ne è la riprova, non hanno nulla da imparare dai carristi delle altre città più famose per il loro Carnevale, vedi Viareggio, Acireale, Cento etc.. Loro possono vantare su una antica tradizione che va avanti da oltre 100 anni mentre noi siamo quasi all’esordio, però, dall’inizio ad oggi, sono stati compiuti dai nostri ragazzi dei giganteschi passi in avanti.
Mi dispiace non aver potuto assistere alla conclusione della manifestazione ma mi è stato riferito che qualche giurato si è permesso il lusso di dare delle insufficienze nell’esprimere il proprio giudizio. Mi chiedo: ma come si fa a demoralizzare questi ragazzi che tanta passione, tanti sacrifici compiono per poter allestire un carro?. Ma costui o costoro hanno visto in che condizioni i ragazzi lavorano per poter dare a loro stessi una settimana di allegria? Solo per questo meriterebbero tutti un 10.
A Viareggio o a Acireale i carristi finito un Carnevale già pensano a costruire le opere per il prossimo anno potendo contare sia su mezzi finanziari certi che su delle strutture (vedi capannoni-hangar) già realizzate proprio per la creazione dei carri. A Lipari da questo punto di vista, nonostante le richieste assidue dei partecipanti, non si è fatto niente in questi ultimi vent’anni.
A Lipari c’è sempre il dubbio se il Carnevale si può fare ed occorre aspettare il mese di ottobre, se va bene, per sapere su quali cifre poter contare.
I nostri giovani, è bene che si sappia, hanno realizzato le opere, che tutti noi abbiamo potuto ammirare, in circa quattro mesi, in delle baracche messe su alla meno peggio proprio per consentire ai ragazzi di poter lavorare sui carri e stare insieme.
Il punto dolente del nostro Carnevale è proprio la mancanza di adeguate strutture dove i ragazzi possano riunirsi per poter lavorare tranquillamente senza patire freddo, acqua e quant’altro.
Solo ultimamente da parte del Comune si è cercato di venire incontro alle esigenze dei ragazzi autorizzando loro la realizzazione di alcune baracche. Da parte dell’Ente Comune dovrebbe essere fatto uno sforzo maggiore in modo da potere individuare e destinare, in maniera definitiva, due o tre aree ove poter edificare dei capannoni destinati solo ed esclusivamente alla realizzazione dei carri carnascialeschi.
Avendo strutture adeguate ed i mezzi economici necessari allora si che il nostro Carnevale non avrebbe più nulla a invidiare da nessuno e solo così la gente eoliana invece di recarsi in altre città per vedere la sfilata dei carri potrebbe restare a Lipari ad accogliere i turisti che sarebbero richiamati sapendo che anche in quest’isola vi è un bel carnevale.
Per lanciare definitivamente il nostro Carnevale, qualche anno fa avevo lanciato l’idea di far effettuare una sfilata in piena estate quando l’isola è stracolma di turisti. Sarebbe l’occasione ideale che potrebbe fungere da richiamo per tanta altra gente per ammirare le opere realizzate da questi nostri bravi ragazzi. Ma il problema è dove poter tenere i carri durante questi mesi prima dell’estate.
Proprio nella giornata di ieri mi ha fatto enorme piacere ricevere il plauso, i complimenti da parte di una signora milanese che si è trovata a venire al Comune e che per la prima volta ha avuto l’opportunità di aver visto il Carnevale a Lipari rimanendo entusiasta e meravigliata dai carri realizzati ed anche dal fatto che in così poco tempo si era riusciti a pulire le strade dall’enorme mole di coriandoli che erano stati lanciati dai carri durante la sfilata.
“Non pensavo minimamente che a Lipari vi fosse questo Carnevale: Bravi” è stato il suo commento.
Grazie signora per i complimenti che desidero rivolgere e far conoscere ai ragazzi coinvolti nei 6 carri
Certo in questo nostro Carnevale ci sono delle cose che possono essere ancora migliorate anche per venire incontro alle esigenze di tutti i cittadini, specie di coloro che si lamentano se per una settimana sono costretti a fare il giro di Serra per andare o venire da Canneto. Ci rendiamo conto che a volte sprechiamo benzina per farci degli inutili giri per il paese?. Siamo in grado di sacrificarci per una settimana, pur di trascorrere alcuni giorni di spensieratezza e di allegria così come sono in grado di darci questi ragazzi che per mesi si sacrificano per noi?. Se ci fossero i capannoni questo problema verrebbe del tutto eliminato.
Da parte dei carristi e di tutti noi deve essere stabilito se fare la sfilata lungo il Corso Vittorio Emaunele, che per me rimane il punto ideale, o trasferire la sfilata sulla strada parallela Via I. Conti o in Via Francesco Crispi. Se si decidesse per il Corso andrebbero ridimensionati un po’ i carri nelle loro misure perché dobbiamo renderci conto che non possiamo distruggere le case. Anche il livello musicale dovrebbe essere abbassato, così come si dovrebbe diminuire il tempo di percorrenza perché poi la gente si stanca ad aspettare e va via.
Per concludere un piccolo rimprovero sento di dover fare e guarda caso va fatto al carro vincente.
Quei giocolieri e trampolieri non penso proprio che era gente di Lipari. Per me è stata una pugnalata al cuore vedere sfilare insieme a tutti voi eoliani quelle figure “straniere”. Il Carnevale Eoliano, così come dall’inizio l’abbiamo chiamato, è e deve rimanere degli eoliani, gli attori e le comparse dobbiamo essere Noi senza coinvolgere altra gente di altri posti. Se lasciamo passare questo messaggio, se consentiamo anche in futuro la partecipazione di gente “straniera” corriamo il rischio di vedere sfilare lungo le nostre strade altra gente e non i nostri ragazzi, cosa che certamente non rientra negli scopi di questo nostro Carnevale né degli ideatori. Cercate di non ripetere questo errore negli anni a venire. Il Carnevale eoliano l’abbiamo creato Noi e Voi, è NOSTRO e tale, credo, deve rimanere per sempre.
Grazie ancora per quanto avete fatto e agli scontenti un suggerimento cercate di smaltire l’amarezza se non avete vinto, certamente il giudizio di una giuria, come spesso capita, non è identico a quello della moltitudine di gente. L’amarezza deve essere di sprono per cercare di fare ancora meglio la prossima volta, se ancora di meglio si può fare.
Complimenti a tutti Voi e buon lavoro per il prossimo anno.
Fausto Amendola
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