Riceviamo e pubblichiamo:
Carissimi compagni (di sventura e non solo)
la storia dell’acqua non è più una storia, è una favola.
Sono passati anni (forse due) da quando io mi sono presentato negli uffici comunali con le mie 2 bottiglie di acqua veramente
marrone, sembrava un impregnante per il legname; con queste prove evidenti in
mano, fresche di fonte, mi era stato comunicato che era solo una situazione
momentanea e che era circoscritta solo alla zona di vicinanza del mio rubinetto
e, comunque, sarebbero prontamente intervenuti per risolvere il problema.
A dire la verità l’acqua è cambiata e si è
schiarita ma il colore è sempre di tè allungato (non tutti giorni peccato, a
me piace il tè).
Sono passati tanti mesi, senza che accadesse nulla, sembrava che la colpa fosse solo del mio impianto, ed io mi sono convinto che sbagliavo
a vedere l’acqua sporca e continuavo ad usarla per uso domestico.
Ma ecco che altre persone si lamentano e
nascono dei lunghi battibecchi con il comune su questo problema.
Tutti dicono di aver ragione: l’acqua è buona, no l’acqua è cattiva; io
nel mio piccolo mi sono informato da amici; l’acqua potrebbe essere potabile
(quindi non fare male, tutti vediamo documentari di luoghi dove raccolgono
acqua potabile e sono contenti e vivono anche se l’acqua è
color sabbia).
In ultima analisi il comune ha dichiarato, in
base ad analisi in suo possesso, che l’acqua è veramente potabile su tutto il
territorio del comune e io sono sicuro che non creerà problemi di salute.
Personalmente mi ritrovo con l’acqua che
scende color tè chiaro (a me il tè piace un po’ scuro, pazienza) e anche la mia
piccola cisterna è ormai piena di tè. Speriamo che
non mi facciano pagare la differenza.
Io,
dopo essere stato rassicurato sulla potabilità, uso quest' acqua per cuocere la pasta.
La
mia abitazione è a Canneto dietro allo studio del dottor Mario Giambò.
Un
grande saluto, e scusate per queste poche parole ma qualcuno doveva pur difendere
questo povero comune.
Giorgano Gagianesi