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lunedì 15 giugno 2015

Acqua. Dal consiglio nessuna novità, oltre a quello che si sapeva già. In attesa del risultato di nuove analisi

 E' stato un consiglio comunale quello odierno, dedicato all'acqua gialla, che non ha materialmente prodotto nulla di nuovo rispetto a quello che si sapeva già sull'argomento. Tredici i consiglieri presenti.
L'assessore Orto, intervenuto in apertura di seduta, non ha potuto fare altro che ribadire quanto aveva già affermato durante l'incontro  con la delegazione dei cittadini e di Articolo 1.
Ovvero che dalle analisi effettuate l'acqua è batteriologicamente a posto, che la presenza di ferro è più del consueto (148) ma all'interno del tetto massimo (200; che l'amministrazione sta seguendo con attenzione la problematica, che sono state effettuate nuove analisi (nel pomeriggio si dovrebbero avere i risultati ed è stato annunciato un comunicato stampa), che si ha una rete vetusta e che si sta "studiando" la coincidenza tra il fenomeno acqua gialla e l'aumento a 4.000 mc. della produzione del dissalatore ed ancora che si è pronti, ove ve ne fosse bisogno, a fare "entrare in campo" l'ASP e a "fermare" pezzi di condotta.
Insomma nulla di nuovo...si resta in attesa.
In aula sono intervenuti anche il dirigente Mirko Ficarra ed il tecnico Carmelo Meduri.
Diversi e variegati gli interventi dei consiglieri comunali che, partendo dal problema del giorno, si sono soffermati sulle occasioni perse per rifare la rete idrica, sulle analisi fatte eseguire a spese dei cittadini, sulla preoccupazione su questo stato di cose, sul rifornimento a mezzo autobotte.
Due le cose che vogliamo segnalare:
1) il riscontro positivo da parte dell'assessore Orto alla richiesta avanzata, oltre 10 giorni fa dai consiglieri Peppe Finocchiaro e Pietro Lo Cascio. Ovvero la possibilità di concedere, viste le problematiche e come d'altronde previsto dal regolamento comunale, il servizio di rifornimento idrico in autobotte per tutte le utenze a tariffa agevolata. C'è anche l'impegno di estenderlo al sabato e alla domenica

2) La produzione di acqua dal dissalatore in misura minore alle sue potenzialità. Il consigliere Giacomo Biviano, con il beneficio del dubbio, chiarendo di non essere un tecnico, ha evidenziato di avere appreso che ciò si verificherebbe poichè la rete di adduzione (tubi) non ha le dimensioni per consentire di aspirare dal mare acqua sufficiente per fare funzionare il dissalatore al massimo.
Ha fatto un esempio che calza benissimo. E' come avere una Ferrari con il motore di una 500.

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