Via libera alle pratiche di sanatoria edilizia in Sicilia, almeno quelle risalenti ai provvedimenti nazionali del 2003 dell’allora governo Berlusconi, rimasti inevasi per lunghi contenziosi sull’applicabilità della legge. Un decreto emanato dall’assessore al Territorio e all’ambiente della Regione Maurizio Croce, da il via ai tecnici per l’analisi di queste pratiche, forse anche nella speranza di fare cassa ed aiutare le asfittiche finanze regionali.
Una scelta che prima ancora degli ambientalisti non viene digerita dai 5 stelle. “Il provvedimento a firma dell’assessore Croce, che rende applicabile anche in Sicilia il condono proposto nel 2003 dal Governo nazionale, smentisce non solo anni di statuizioni delle corti di giustizia ma anche la linea politica dello stesso presidente Crocetta. E, ancora una volta, – commenta il presidente della commissione Ambiente all’Ars, il deputato M5S Giampiero Trizzino – questo Governo incapace dimostra la propria totale schizofrenia”.
“Ricordo – continua Trizzino – che con la circolare 1 del gennaio 2014 l’allora assessore all’Ambiente Maria Lo Bello aveva tentato di fare cassa con lo stesso intervento scellerato del suo attuale successore alla poltrona. Circolare che fu revocata da un più attento intervento dell’assessore Maria Rita Sgarlata”.
“E’ bene ricordare che la Corte di Cassazione più volte si è pronunciata in merito, escludendo da sanatoria tutti quegli immobili costruiti ex novo non solo nelle aree in cui insiste un vincolo di inedificabilità assoluta, ma anche in quelle aree in cui grava un vincolo di inedificabilità relativa. Inoltre, la Suprema Corte ha precisato che per le aree in cui grava un vincolo di inedificabilità relativa, gli unici interventi sanabili ai sensi della legge 326 del 2003 sono gli interventi edilizi di minore rilevanza (quali restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria), che siano conformi agli strumenti urbanistici (abusi formali), e previo parere favorevole dell’autorità preposta al vincolo”.
“Ad ogni modo, il M5S ha sempre combattuto in prima linea contro ogni tipo di abuso edilizio, respingendo con fermezza bassi mezzi per rimpinguare le casse pubbliche come appunto la scellerata circolare dell’assessore Croce. Per tale motivo, – conclude il presidente della IV Commissione – riproporrò il disegno di legge di interpretazione autentica delle norme sul condono in Sicilia, per mettere fine a questi indiscriminati e beceri atti di violenza contro il paesaggio e l’ambiente”.
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