Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una lettera a firma di un gruppo di genitori liparesi.
Caro direttore,
siamo indignati, per non dire altro, di quanto si è verificato quest'oggi nella scuola frequentata dai nostri figli e da decine e decine di altri alunni.
In un mondo dove i valori e i sogni sono diventati, purtroppo, ben pochi e dove, sin dalla più tenera età, bisogna fare i conti con la cruda realtà, volevamo sperare che nessuno potesse "cancellare" l'immagine di un personaggio che ha da sempre accompagnato la visione del Natale dei bambini.
Immagine che ci ha tenuto "compagnia" quando eravamo piccoli e che abbiamo voluto trasmettere ai nostri bambini. Cosa nella quale eravamo perfettamente riusciti. Almeno sino ad oggi.
Sino ad oggi perchè, stamattina, con estrema leggerezza, si è consentito che venisse consegnata ai nostri figli una lettera indirizzata ai genitori. Lettera che molti bambini hanno aperto (qualcuno si aspettava che non lo facessero?) trovandosi di fronte ad una realtà ben diversa che ha cancellato in un attimo i loro sogni, facendo diventare umano quel personaggio, ogni anno tanto atteso, e "bugiardi" i genitori.
Difficile, anzi impossibile, smontare questa loro convinzione se nella lettera consegnategli e che, ribadiamo in molti hanno aperto, viene scritto chiaramente "dopo che avrete comprato il regalo per i vostri figli potete consegnare il regalo agli aiutanti di Santa Claus, per continuare a fare sognare i vostri bambini, sarà il nostro Santa Claus a consegnarlo...".
Le domande più semplici che ci sono state fatte, considerando ciò che è scritto nella lettera, sono state: Allora lo comprate voi il regalo? Babbo Natale non esiste vero? Non mi hai sempre detto che Babbo Natale fabbricava i giocattoli in Lapponia e poi li consegnava ai bambini? Il tutto accompagnato da lacrime e da un poco piacevole "bugiardi".
Tralasciamo una velata, ma non troppo, indicazione sui negozi che sponsorizzato l'iniziativa e dei quali si invita a visionare le offerte ma non possiamo che indignarci ulteriormente quando leggiamo di momenti diversi riservati ai bambini ai quali sarà comprato il regalo e a quelli ai quali "i genitori ..avranno deciso di non fare alcun regalo".
Ci chiediamo:
1) ma la scuola non ha tra i suoi fini quelli di rendere uguali tutti i bambini? Leggendo la lettera diffusa da questa associazione non sembra proprio.
2) E' stata autorizzata dai dirigenti scolastici la diffusione di questa lettera? Se no. Come sono entrati a scuola?
Se si. I dirigenti hanno letto la lettera che è stata consegnata? Crediamo di no, ed è stata una grande leggerezza. Se, invece, l'hanno letta restiamo stupiti ed esterrefatti su come si sia consentito a pochi di cancellare un sogno che era di tutti i bambini. Ma davvero nelle nostre scuole è così facile entrare e far passare messaggi incontrollati?
Chiediamo scusa per questo sfogo ma vogliamo che chi organizzato tutto questo si renda conto della disillusione (e siamo buoni) che ha creato. Il danno è fatto ma vogliamo, e domani lo chiederemo ai dirigenti, che non si consenta giorno 16 l'accesso a scuola a chi dovrà ritirare le richieste letterine. Ai dirigenti è ovvio che chiederemo spiegazioni.
Le chiediamo di pubblicare la lettera che è stata consegnata affinchè si capisca che la nostra non è una presa di posizione fine a se stessa.
Cordiali Saluti
Lettera firmata
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lunedì 9 dicembre 2013
Paventata chiusura dell'ospedale di Lipari. Il consigliere Biviano chiede informazioni
On. Beatrice Lorenzin (Ministro della Salute), Dott.ssa Lucia Borsellino (Assessore regionale alla Salute REGIONE SICILIA), Sen. Emilia Grazia De Blasi (Presidente 12ª Commissione permanente
Igiene e Sanità
Senato della Repubblica), On. Pierpaolo Vargiu (Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati), On. Giuseppe Digiacomo (Presidente VI Commissione Legislativa
Permanente - Servizi Sociali e Sanitari Assemblea Regione Sicilia), Dott. Manlio Magistri (Direttore Generale Azienda Sanitaria Provinciale di
Messina)
E, p.c.
Al Sindaco del Comune di Lipari Marco Giorgianni
OGGETTO: Richiesta d'informazioni a
seguito di notizie e articoli di stampa riportanti la paventata
chiusura di 175 ospedali italiani, tra cui quello di Lipari.
Giungono preoccupanti ed allarmanti
notizie, anche da parte di autorevoli giornali nazionali (vedi
articolo de "la stampa" dell' 08/12/2013), riguardo ad una
lista stilata dal Ministero della Salute comprendente 175 ospedali
italiani, con meno di 120 posti letto, da chiudere in via definitiva
con il nuovo "Patto per la salute" che il Ministro Lorenzin
dorrebbe siglare con le Regioni prima di Natale, per poi inviarlo in
Gazzetta Ufficiale sotto forma di decreto.
Purtroppo in questo elenco sembrerebbe
che figuri anche l'ospedale di Lipari per il quale, evidentemente,
ancora una volta s'ignorerebbe la peculiare condizione geografica e
sociale.
In tale contesto, infatti, la più
banale delle patologie può assumere carattere di drammaticità.
E' impensabile che provvedimenti in tal
senso possano essere rivolti ad una comunità di ben sette isole (con
una presenza demografica già consistente che si decuplica con
l’avvento della stagione turistica) costretta a subire condizioni
di disagio e mortificazione a causa dello stato di insularità
vissuto e dei collegamenti marittimi che non assicurano sempre il
diritto alla mobilità e alla continuità territoriale.
Anche la soluzione prospettata dai
tecnici del Ministero della Salute, sempre secondo articoli di
stampa, di sostituire alcuni ospedali delle isole minori e montani
con il solo servizio di elisoccorso apparirebbe poco sensata.
Per un problema serio si rischierebbe
di essere trasferiti con una dilatazione dei tempi d'intervento a
volte decisiva per la stessa vita.
Nessun medico, infatti, si assumerebbe
la responsabilità di un trasporto senza prima avere effettuato gli
esami del caso e/o aver verificato le condizioni generali del
paziente.
Negli anni si è cercato, e si
continua ancora oggi, con la comprensione e l’aiuto di ognuno
(politico e non), di fare del nostro Presidio Ospedaliero il rifugio
sicuro per residenti e visitatori che hanno il diritto sacrosanto di
ottenere certezze per ogni forma di cura e di assistenza
medico-sanitaria.
“La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività
e garantisce cure gratuite agli indigenti” e la “tutela della
salute” è materia di legislazione concorrente, cui la nostra
Regione deve provvedere e per il quale sono convinto non accetterà
mai di firmare un accordo con il Ministero della Salute, come quello
paventato dalla stampa nei giorni scorsi, che preveda la chiusura
dell'Ospedale di Lipari.
Alla luce di quanto sopra
Chiedo che venga informata l'intera
comunità eoliana, per il tramite delle istituzioni locali,
sull’effettivo stato di cose e sulle eventuali sorti che si intende
delineare per l'Ospedale di Lipari, auspicando che prevalga buon
senso e comprensione affinchè gli eoliani ed i visitatori delle
isole non precipitino nella disperazione di veder naufragare diritti
assoluti e porre a repentaglio la propria salute da decisioni forse
improvvide.
Il Consigliere
Comunale
Dott. Giacomo
Biviano
Snoopy tennis. Un pareggio e una vittoria negli incontri disputati tra sabato e domenica
Fine settimana intenso per la formazione tennistica dello Snoopy Club che tra sabato e domenica ha disputato due incontri del campionato “Open invernale” di serie D. Sabato si e’ recuperato il match contro la formazione dell’ NTCV Milazzo rinviato in precedenza causa condizioni meteo marine avverse. La formazione di capitan La Rosa ha impattato per 2-2. I due punti sono arrivati grazie alla vittoria in singolare di Mario Di Maggio che soffre solo nel secondo set imponendosi per 6-1 6-4 e alla vittoria in doppio della collaudata coppia La Rosa-Di Maggio che ha dominato gli avversari per 6-3 6-1.
Domenica come da calendario si è invece disputato l’incontro con il TC Bauso. La formazione eoliana si è imposta con un rotondo 4-0. Tutti vincenti i singolaristi: Emilio La Rosa ( 6-0 6-1), Fabrizio Finocchiaro (6-4 6-3) e Pino Salpietro (7-6 7-6). Il doppio ha visto l’ennesimo successo della coppia La Rosa- Di Maggio (6-0 6-1).
Lo Snoopy club è dunque ancora imbattuto in questo torneo invernale e ora si appresta a disputare due gare consecutive in trasferta la prima domenica 15 dicembre a Valdina e la seconda domenica 22 dicembre a Capo d’Orlando. Impegni non facili ma la condizione dei tennisti eoliani è in crescendo e c’è ottimismo. L’obiettivo rimane quello di agguantare uno dei primi due posti che garantisce l’accesso agli spareggi per il tabellone regionale. Un “in bocca al lupo” ai ragazzi dello Snoopy Club. Buon tennis a tutti.
Domenica come da calendario si è invece disputato l’incontro con il TC Bauso. La formazione eoliana si è imposta con un rotondo 4-0. Tutti vincenti i singolaristi: Emilio La Rosa ( 6-0 6-1), Fabrizio Finocchiaro (6-4 6-3) e Pino Salpietro (7-6 7-6). Il doppio ha visto l’ennesimo successo della coppia La Rosa- Di Maggio (6-0 6-1).
Lo Snoopy club è dunque ancora imbattuto in questo torneo invernale e ora si appresta a disputare due gare consecutive in trasferta la prima domenica 15 dicembre a Valdina e la seconda domenica 22 dicembre a Capo d’Orlando. Impegni non facili ma la condizione dei tennisti eoliani è in crescendo e c’è ottimismo. L’obiettivo rimane quello di agguantare uno dei primi due posti che garantisce l’accesso agli spareggi per il tabellone regionale. Un “in bocca al lupo” ai ragazzi dello Snoopy Club. Buon tennis a tutti.
Comunicato sulle primarie del PD a Lipari
Ieri è stata una grande giornata per
il Partito Democratico. Circa 3 milioni di elettori hanno partecipato
alle primarie e Matteo Renzi è stato eletto segretario nazionale con
circa il 70% di voti dandogli quella forza ed autorità necessaria
per riformare il Partito e concorrere alla riforma della Politica
Italiana.
Anche le Eolie, nel loro piccolo, hanno
concorso a questo successo.
Hanno votato in 347 distribuendo le
preferenze fra Renzi (voti 270), Cuperlo (voti 42) e Civati (voti
33).
Al seggio di Lipari ( in corso Vittorio
Emanuele) dove hanno votato 193 elettori a Renzi sono andati 161
voti, 22 a Cuperlo e 8 a Civati, 1 nulla e una bianca.
A Leni dove hanno votato 70 elettori i
voti sono andati 31 a Renzi, 20 a Civati e 19 a Cuperlo.
A Stromboli dove hanno votato 84
elettori i voti sono andati 78 a Renzi, 5 a Civati e 1 a Cuperlo.
Un ringraziamento a tutti coloro,
iscritti e simpatizzanti, che hanno contribuito a questo risultato e
un grazie ai Dirigenti del PD di Lipari-Eolie impegnati nel lavoro di
votazione ai seggi.
I risultati delle primarie danno quindi
anche forza e slancio al partito nelle nostre isole ed in particolare
al Comune di Lipari dove, da oggi, segretario, assessori, consiglieri
e membri del direttivo sono impegnati a sostenere con maggiore
creatività e impegno l’Amministrazione comunale di cui fanno
parte.
In modo particolare questo riguarda
assessori e consiglieri che sono chiamati non solo ad una maggiore
iniziativa ma anche a operare coinvolgendo membri del direttivo,
iscritti e simpatizzanti.
Nessuno deve credere che il suo ruolo
sia un privilegio ma una responsabilità di cui va reso conto
costantemente e dalla quale si può essere sollevati se gli iscritti
e il Partito lo riterranno opportuno.
Saverio Merlino (Segretario PD Lipari-Eolie)
Auguri Roby. Buon Compleanno
Eolienews, il suo direttore Salvatore Sarpi augurano Buon Compleanno all'amico e collaboratore Roby Paino.
Affettuosi auguri anche da Silvia Sarpi
Affettuosi auguri anche da Silvia Sarpi
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno ad Alberto Lauricella, Serena Natoli, Maria Grasso, Francesca Aiello e Renzo Giunta
domenica 8 dicembre 2013
Primarie del PD a Lipari. Stravince Renzi
Si è concluso a Lipari lo spoglio delle schede per le primarie del PD.
Hanno votato in 347. Renzi ha riportato 270 voti - Cuperlo 42 - Civati 33 - Nulle 1 - Bianche 1
Hanno votato in 347. Renzi ha riportato 270 voti - Cuperlo 42 - Civati 33 - Nulle 1 - Bianche 1
Calcio. Terza Categoria. Vince l' Eoliana. Pari per Malfa e Scirocco Stromboli.
Questi i risultati delle formazioni eoliane di calcio impegnate nel campionato di terza categoria. Il Malfa ha pareggiato in casa per 2 a 2 con il Messinaudace. Secco 4 a 0 in favore dell'Eoliana nell'impegno che la vedeva opposta al Monteleone al Duilia 81. Pari per 2 a 2 per lo Scirocco Stromboli sul campo di Spadafora.
L'incontro più atteso della giornata, tra Arcigrazia e Tiger Messina, che riguardava il vertice della classifica, si è concluso sul risultato di 0 a 0
L'incontro più atteso della giornata, tra Arcigrazia e Tiger Messina, che riguardava il vertice della classifica, si è concluso sul risultato di 0 a 0
Inaugurato " U presepiu i Sutta Munasteru". Legata all'iniziativa la mostra a tema "Il Natale visto con gli occhi di un bambino". Il regolamento
E' stato inaugurato stasera a Lipari-Via Ten. Mariano Amendola (Sottomonastero) " U presepiu i Sutta Munasteru".
Ottimo il riscontro di gente per quella che una delle tante iniziative che saranno attuate dal Comitato spontaneo sorto nella zona limitrofa all'area portuale da oggi sino all'Epifania.
Il presepe, prima di essere aperto al pubblico, è stato benedetto da Mons. Gaetano Sardella il quale ha anche donato un Bambinello che sarà posizionato nel presepe nella notte di Natale.
Il pubblico presente, tra questi anche il sindaco Marco Giorgianni, ha potuto godere dei canti natalizi interpretati dagli Oxidia e gustato torte e dolci tipici natalizi preparati dalle signore del Comitato spontaneo.
Ricordiamo che legato al presepe vi è la mostra a tema
"IL NATALE VISTO CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO" .
Questo il regolamento:
IL COMITATO SPONTANEO "U PRESEPIU I SUTTA MUNASTERU" promuove l'iniziativa del PRESEPE DEI BAMBINI allo scopo di incentivare la diffusione del simbolo più bello del SANTO NATALE.
La realizzazione del PRESEPE dovrà riprodurre la grotta
di Betlemme con le figure che rappresentano la Natività e/o quelli della leggenda popolare ad essa connessa.
di Betlemme con le figure che rappresentano la Natività e/o quelli della leggenda popolare ad essa connessa.
L'inizio delle iscrizioni, a titolo gratuito, fissato in data 8 dicembre c.a., dalle ore 18,00, in occasione dell'inaugurazione "U PRESEPIU I SUTTA MUNASTERU".
L'età dei partecipanti non deve superare i 10 anni.
Le opere saranno esposte all'interno del PRESEPE per arricchirne il valore simbolico attraverso la partecipazione attiva dei bambini.
I lavori dovranno pervenire alla sede sopracitata, o presso il negozio PARTYLANDIA, entro e non oltre il 22 dicembre 2013, indicando il nome e cognome del bambino/a con un recapito telefonico dei genitori, al quale verrà consegnato un numero abbinato all'opera realizzata, per l'estrazione finale del 6 gennaio 2014, alle ore 16,30, alla presenza di tutti i partecipanti.
La misura massima del presepe non dovrà superare i cm.25x25, privo di qualunque fonte di illuminazione (per motivi di sicurezza) e dovrà essere realizzato con materiali di recupero quali: plastiche, carta e cartone, stoffe, sughero, poliaccoppiati (brik-tipo contenitore latte), nastri, velcro etc...
Il premio in palio per il vincitore sarà un gioco adatto all'età del bambino/a estratto.
A tutti gli iscritti alla mostra sarà assegnato un piccolo dono di partecipazione, contestualmente alla restituzione dell'opera realizzata.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all'attività commerciale PARTYLANDIA sita in Via ten. Mariano Amendola n.18 - SOTTOMONASTERO.
Articolo su La Stampa. Ecco i 175 ospedali italiani a rischio chiusura. Vi è anche quello di Lipari. Manca solo il sì di Governo e Regioni, ma al ministero della Salute c'è già la lista dei "mini-ospedali" con meno di 120 posti letto da chiudere .
"Piccoli e inefficienti": ecco i 175 ospedali italiani a rischio chiusura
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“Inefficienti e fonte di sprechi”. 175 ospedali a rischio chiusura
Il piano del Ministero: entro Natale un accordo con le Regioni
PAOLO RUSSO
ROMA
Al ministero della Salute, la lista c’è già. Se Regioni e governo daranno il via libera, per i piccoli ospedali con meno di 120 posti letto, inseriti nel nuovo Patto per la salute, sarà l’ora di chiudere i battenti. Magari per essere riconvertiti in quelle strutture per la riabilitazione o per le lungodegenze che scarseggiano.
Da venti anni leggi finanziarie, decreti e persino piani regionali ne cantano il de profundis ma loro sono ancora lì, in 175 a rappresentare altrettanti monumenti allo spreco. Perché non c’è esperto in sanità che non dica quanto siano inutili, costosi e insicuri, visto che mancano di servizi di emergenza e apparecchiature in grado di affrontare i casi di una qualche complessità. E poi quasi sempre lavorano «sotto giri», ossia quei pochi posti letto vedono pure pochi pazienti. Che equivale a dire scarsa esperienza sul campo e quindi più facilità nell’inciampare in errori. Basti pensare che ci sono nosocomi con 15-20 posti letto utilizzati anche meno di 3 giorni su 10. Per non parlare del personale. Se si mette a confronto il tasso di utilizzo reale dei pochi posti a disposizione e il numero di chi ci lavora si scopre che intorno a un letto in media si affaccendano sette, otto tra medici e infermieri.
Un inno allo sperpero che è tutto nell’elenco stilato dal ministero della Salute, dove assicurano che la parola fine agli ospedaletti dello spreco verrà apposta in via definitiva dal Patto per la salute, che il ministro Lorenzin vorrebbe siglare con le Regioni prima di Natale, per poi inviarlo in Gazzetta sotto forma di decreto. La lista in realtà sarebbe di 222 mini-nosocomi con meno di 120 posti letto, ma tra questi andranno salvati: i servizi psichiatrici di diagnosi e cura, che in realtà ospedali non sono; gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, perché fanno ricerca; i centri per “post acuti”, che servono per chi dopo un ricovero non è in grado di tornare a casa ma ha bisogno di cure meno intensive. Alla fine si arriva alla lista di 175 ospedaletti (per un totale di oltre 12 mila posti letto), tra i quali figurano anche alcuni collocati in zone disagiate. Isole o montagne. Dove però, dicono i tecnici del ministero, è più economico e sicuro mettere un servizio di soccorso in eliporto che tenere su un intero ospedale.
Così dopo vent’anni dal primo tentativo di chiusura dell’allora ministro della Sanità, Raffaele Costa, ad aver effettivamente sbaraccato sono poco più di un centinaio. Mentre resistono paradossi come l’ospedale di Acquapendente, con i suoi 8 posti letto e con 130 tra medici e infermieri fino al 2010. Oppure l’Ospedale di Leno, provincia di Brescia, 16 letti e 68 dipendenti sempre nel 2010. Ultimo anno per il quale è possibile rilevare informazioni dalla banca dati del dicastero della salute. Esempi che mostrano come gli ospedaletti siano una realtà diffusa tanto al Nord che al Sud. Certo, la parte del leone la fa la Sicilia, con 37 mini-ospedali, ma la Lombardia la segue a ruota con 31, mentre più distaccate sono la Campania, con 19, il Lazio con 16 e la Sardegna con 14. Pochi gli ospedaletti in Veneto e Piemonte, rispettivamente 4 e 5.
Sulla loro chiusura i camici bianchi si dividono. «Nelle zone disagiate vanno mantenuti dei presidi sanitari, magari non ospedali veri e propri ma servizi con caratteriste utili a quella popolazione sì», è il parere di Costantino Troise, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao. Che è però favorevole alla riconversione dei mini ospedali vicino ai grandi nosocomi. «Gli ospedaletti rappresentano un pericolo per i cittadini e persino per chi ci lavora, perché non hanno specialisti, strumentazioni e casistica sufficienti ad operare in sicurezza», taglia invece corto Massimo Cozza, segretario nazionale della Cgil medici. «Se si viene ricoverati per un problema serio - spiega - si rischia di dover essere trasferiti in un altro ospedale, con una dilatazione dei tempi di intervento a volte decisiva per la stessa vita». «Però – conclude - attenzione alla deospedalizzazione selvaggia perché le chiusure devono essere accompagnate dal contestuale potenziamento dei servizi territoriali».
(ha collaborato Roberta Scazzocchio)
La mappa, da noi ristretta alle strutture che vanno da Firenze in giù, è quella pubblicata e che ha come fonte il "Ministero della Salute"
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Ludica Lipari di calcio a 5. Vittoria dedicata a Massimo Peluso
I ragazzi della Ludica Lipari di calcio a 5 dedicano la loro vittoria in casa, contro A.P.D. OR.SA. P.G., di sabato 07.12.2013, al caro amico Massimo augurandogli una pronta guarigione
U presepiu i Sutta Munasteru (piccola anteprima fotografica e video)
Sarà inaugurato stasera a Lipari-Via Ten. Mariano Amendola (Sottomonastero) " U presepiu i Sutta Munasteru". Una delle tante iniziative che saranno attuate dal Comitato spontaneo sorto nella zona limitrofa all'area portuale da oggi sino all'Epifania. Vi proponiamo due foto scattate stamani ed un breve filmato. Una anteprima di quello che si potrà ammirare, in tutta la sua bellezza, con il calare della sera quando le luci daranno sicuramente un aspetto diverso alla raffigurazione della Natività.
Il video:
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno a Francesca Monte, Nunzio Li Donni, Domenico Palamara, Pina Russo e Francesco Favaloro
L' 8 Dicembre. La Chiesa festeggia l'Immacolata Concezione (di Don Giuseppe Mirabito)
L'8 dicembre di ogni anno, emblematicamente durante il percorso liturgico-spirituale dell'Avvento, ciascun credente è chiamato a guardare con ammirazione e gioia grande la Madre di Gesù.
A tal riguardo, la Chiesa, nel suo rodato e cospicuo magistero, ha privilegiato connettere la via della bellezza alle "grandi cose" (cfr. Luca 1, 49a) della concezione immacolata della Madre del Redentore, splendido dono di redenzione sancito da un atto dogmatico ex cathedra di Pio IX l'8 dicembre 1854, dopo secoli di accese dispute teologiche. Alla luce della tradizione e dell'approfondimento teologico contemporaneo, i vescovi di Roma hanno anch'essi dato il loro contributo all'illustrazione del dogma del 1854. Papa Wojty?a, ad esempio, si è soffermato in modo particolare su questa verità prima nell'enciclica Redemptoris Mater del 1987 e poi nelle cinque Catechesi mariane dettate tra il maggio e il giugno del 1996.
Il dogma definito da Pio IX nel 1854 non ha introdotto una nuova verità, ma ha solo autorevolmente dichiarato e proposto quanto la Chiesa nel suo complesso ha sempre intuito e, nonostante e grazie ai dibattiti teologici, creduto circa la sublime redenzione e l'eminente santità della Madre del Santo di Dio. Anche Benedetto XVI, il Pontefice assai sensibile alle virtù teologali (fede-speranza-carità) che non devono dismettersi a motivo della egemone cultura e posizione relativistica ed edonistica del tempo e dell'uomo odierno, si è più volte soffermato sul grande mistero delle sante origini della Theotokos.
Maria Immacolata, donna di sante e durature relazioni in un contesto di fragilità e di discontinuità interrelazionale, sia a causa di una società che non facilita l'incontro e la compassione fra persone e generazioni, sia a motivo di una fede debole, stanca o farisaica, che non sa comunicare e far fluire l'amore cristiano, stimola la Chiesa e i credenti "a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell'affetto. In lei vediamo che l'umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti […]. Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l'evangelizzazione" (Papa Francesco, Evangelii gaudium, 288). Il dogma dell'Immacolata Concezione declina, specialmente nel nostro tempo, l'attualità e la forza evangelizzatrice dell'opera di Dio (cfr. Luca 1, 49), che per questo si è fatto Dio-con-noi in Gesù suo Figlio, nell'amorosa determinazione e concretizzazione del suo disegno di perdono e di salvezza, incise nelle parole colme di futuro e di speranza per tutti: "Ecco io faccio nuove tutte le cose!" (Apocalisse 21, 5).
A tal riguardo, la Chiesa, nel suo rodato e cospicuo magistero, ha privilegiato connettere la via della bellezza alle "grandi cose" (cfr. Luca 1, 49a) della concezione immacolata della Madre del Redentore, splendido dono di redenzione sancito da un atto dogmatico ex cathedra di Pio IX l'8 dicembre 1854, dopo secoli di accese dispute teologiche. Alla luce della tradizione e dell'approfondimento teologico contemporaneo, i vescovi di Roma hanno anch'essi dato il loro contributo all'illustrazione del dogma del 1854. Papa Wojty?a, ad esempio, si è soffermato in modo particolare su questa verità prima nell'enciclica Redemptoris Mater del 1987 e poi nelle cinque Catechesi mariane dettate tra il maggio e il giugno del 1996.
Il dogma definito da Pio IX nel 1854 non ha introdotto una nuova verità, ma ha solo autorevolmente dichiarato e proposto quanto la Chiesa nel suo complesso ha sempre intuito e, nonostante e grazie ai dibattiti teologici, creduto circa la sublime redenzione e l'eminente santità della Madre del Santo di Dio. Anche Benedetto XVI, il Pontefice assai sensibile alle virtù teologali (fede-speranza-carità) che non devono dismettersi a motivo della egemone cultura e posizione relativistica ed edonistica del tempo e dell'uomo odierno, si è più volte soffermato sul grande mistero delle sante origini della Theotokos.
Maria Immacolata, donna di sante e durature relazioni in un contesto di fragilità e di discontinuità interrelazionale, sia a causa di una società che non facilita l'incontro e la compassione fra persone e generazioni, sia a motivo di una fede debole, stanca o farisaica, che non sa comunicare e far fluire l'amore cristiano, stimola la Chiesa e i credenti "a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell'affetto. In lei vediamo che l'umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti […]. Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l'evangelizzazione" (Papa Francesco, Evangelii gaudium, 288). Il dogma dell'Immacolata Concezione declina, specialmente nel nostro tempo, l'attualità e la forza evangelizzatrice dell'opera di Dio (cfr. Luca 1, 49), che per questo si è fatto Dio-con-noi in Gesù suo Figlio, nell'amorosa determinazione e concretizzazione del suo disegno di perdono e di salvezza, incise nelle parole colme di futuro e di speranza per tutti: "Ecco io faccio nuove tutte le cose!" (Apocalisse 21, 5).
ACQUA PUBBLICA E RIFIUTI, GIUNTA APPROVA DELIBERA
La Giunta Regionale, su proposta del Presidente della Regione Rosario Crocetta, in coerenza con il programma di Governo presentato ai cittadini, ha approvato la direttiva in materia di gestione del servizio idrico integrato e del ciclo dei rifiuti, individuando le priorità strategiche del ramo di Amministrazione regionale dell’Assessorato per l’ Energia e dei servizi di pubblica utilità per l’esercizio finanziario 2014.
La delibera muove nell’ottica di una piena valorizzazione del ruolo e delle funzioni della pubblica amministrazione, valorizzando i principi di legalità, economicità ed efficienza, oltre che di giustizia sociale sostanziale, anche alla luce di quanto espresso dalla volontà popolare attraverso il referendum nazionale del giugno 2011.
A tal riguardo, nell’ambito della programmazione di settore e dell’individuazione di priorità strategiche del ramo di Amministrazione regionale dell’Assessorato regionale per l’energia e dei servizi di pubblica utilità per l’esercizio finanziario 2014, assumono carattere di assoluta rilevanza gli obiettivi per l’affidamento ai Comuni ciclo integrato dei rifiuti e per la gestione pubblica del servizio idrico integrato.
Per ciò che attiene al ciclo integrato rifiuti, tenendo ferma la priorità per la valorizzazione e l’incremento della raccolta differenziata e del riciclo, l’obiettivo è di assicurare concreta attuazione alle procedure di attivazione di discariche pubbliche di nuova generazione, avendo cura che vengano rispettati criteri di efficienza ed economicità nella gestione e perequazione dei costi per gli enti conferenti;
La delibera prevede altresì come prioritaria l’adozione di misure per favorire la gestione del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani da parte dei Comuni, singoli o associati, individuando le modalità che assicurino le migliori condizioni di economicità.
Il governo ritiene altresì come prioritaria una rivisitazione del disegno di legge governativo in materia di disciplina delle risorse idriche n.455 del giugno 2013, accelerando i termini ed i passaggi procedurali per la definitiva assunzione del servizio da parte di enti pubblici, già prevista dallo stesso disegno di legge.
L’ultimo obiettivo è sul Patto dei Sindaci: sarà offerto pieno supporto ai Comuni per la realizzazione del Patto dei Sindaci per le energie rinnovabili.
La delibera muove nell’ottica di una piena valorizzazione del ruolo e delle funzioni della pubblica amministrazione, valorizzando i principi di legalità, economicità ed efficienza, oltre che di giustizia sociale sostanziale, anche alla luce di quanto espresso dalla volontà popolare attraverso il referendum nazionale del giugno 2011.
A tal riguardo, nell’ambito della programmazione di settore e dell’individuazione di priorità strategiche del ramo di Amministrazione regionale dell’Assessorato regionale per l’energia e dei servizi di pubblica utilità per l’esercizio finanziario 2014, assumono carattere di assoluta rilevanza gli obiettivi per l’affidamento ai Comuni ciclo integrato dei rifiuti e per la gestione pubblica del servizio idrico integrato.
Per ciò che attiene al ciclo integrato rifiuti, tenendo ferma la priorità per la valorizzazione e l’incremento della raccolta differenziata e del riciclo, l’obiettivo è di assicurare concreta attuazione alle procedure di attivazione di discariche pubbliche di nuova generazione, avendo cura che vengano rispettati criteri di efficienza ed economicità nella gestione e perequazione dei costi per gli enti conferenti;
La delibera prevede altresì come prioritaria l’adozione di misure per favorire la gestione del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani da parte dei Comuni, singoli o associati, individuando le modalità che assicurino le migliori condizioni di economicità.
Il governo ritiene altresì come prioritaria una rivisitazione del disegno di legge governativo in materia di disciplina delle risorse idriche n.455 del giugno 2013, accelerando i termini ed i passaggi procedurali per la definitiva assunzione del servizio da parte di enti pubblici, già prevista dallo stesso disegno di legge.
L’ultimo obiettivo è sul Patto dei Sindaci: sarà offerto pieno supporto ai Comuni per la realizzazione del Patto dei Sindaci per le energie rinnovabili.
Primarie del PD. Oggi si vota. L'appello del segretario Merlino
L’8 dicembre si vota per eleggere la
Segreteria nazionale del Partito Democratico.
Nelle Eolie si vota: a Lipari, sul
Corso Vittorio Emanuele (uffici La Cava a fianco Farmacia
Internazionale), a Stromboli (in via Marina) e a Leni (in via
Libertà).
I seggi resteranno aperti dalle ore
8,00 alle ore 20,00.
Per votare non occorre essere iscritti
al Partito Democratico.
Hanno diritto di voto le cittadine/i e
le elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno d’età.
L’8 dicembre alle primarie del
Partito Democratico io voto perché sono convinto che il Partito, che
a Lipari rappresento, ha certamente mille difetti e non è il caso
di negarlo ma, sicuramente, si sforza da anni di disconoscere una
idea della politica che ha seriamente compromesso la nostra realtà.
Abbiamo smarrito la strada e perso ogni misura lasciando che
l’impulsività e l’autodeterminazione governassero la nostra
quotidianità. Niente progetti e programmi di lungo respiro, nessuna
prospettiva ideale, niente solidarietà tra uomini.
L’8 dicembre alle primarie del
Partito Democratico io voto perché sono convinto che questo Partito
possa concretamente ridare dignità alla politica e alla sua
aspirazione più alta, esaltando la centralità della persona, della
sua umanità, delle sue fragilità e dei suoi bisogni.
L’8 dicembre alle primarie del
Partito Democratico io voto perché è necessario riaffermare che, al
di là dei discorsi e delle ambizioni personali, poi arriva sempre
la razionalità e la capacità di risolvere i problemi.
L’8 dicembre alle primarie del
Partito Democratico io voto perché il mio Partito diventi un Partito
alternativo al modello culturale che ci hanno imposto negli ultimi 20
anni. Un Partito che sappia mostrarsi molto audace, progressista,
riformista, coinvolgente e sorprendentemente coraggioso.
L’8 dicembre alle primarie del
Partito Democratico io voto perché questo è un Partito che al suo
interno tollera il dialogo ed il confronto, anche brusco, ma che
rifugge sempre dall’idea del pensiero unico, della espulsione per
vilipendio al capo, dell’assenza di spirito critico.
L’8 dicembre alle primarie del
Partito Democratico io voto perché Civati, Cuperlo e Renzi hanno
saputo, ognuno secondo il proprio talento e capacità, riportarci in
una discussione su noi stessi, sul nostro futuro e sul futuro del
nostro Paese. A loro va riconosciuto il merito di essersi spesi anche
per cercare di far comprendere a tanti di noi che non bisogna fuggire
dalla politica ma che anzi alla politica bisogna ritornare, con una
idea nuova di noi stessi e del nostro vivere collettivo.
Non perdiamo questa occasione e come
segretario del PD di Lipari-Eolie invito tutti a partecipare al voto
delle primarie per fare della giornata dell’8 Dicembre la grande
festa della democrazia e della libertà.
Saverio Merlino (Segretario del Partito Democratico di
Lipari-Eolie)
REGIONE, GIUNTA VARA BILANCIO CROCETTA: “TAGLI, SVILUPPO, GIUSTIZIA”
La Giunta regionale, guidata da Rosario Crocetta, al termine di una riunione fiume, ha approvato bilancio e legge di stabilita’ per il 2014. Previsti tagli ma anche misure di sostegno a disoccupati, alle giovani coppie, ai senza casa e alle imprese. Una finanziaria, e’ stata definita dal Governatore, di tagli, sviluppo e giustizia.
Tra le misure, la concessione di prestiti agevolati tramite Irfis alle giovani coppie regolarmente sposate ma anche alle coppie di fatto. Previsto anche un reddito minimo di poverta’ per un importo di 400 euro. In merito sara’ istituita una anagrafe della poverta’, e gli iscritti che riceveranno il contributo ricambieranno con lavori socialmente utili. Via libera anche alla dismissione di alloggi popolari. Previsto l’autoimpiego di precari ed ex pip presso imprese che ne faranno richiesta. E poi misure finalizzate alla razionalizzazione della spesa ed ai tagli dei costi della politica.
Tra le misure, la concessione di prestiti agevolati tramite Irfis alle giovani coppie regolarmente sposate ma anche alle coppie di fatto. Previsto anche un reddito minimo di poverta’ per un importo di 400 euro. In merito sara’ istituita una anagrafe della poverta’, e gli iscritti che riceveranno il contributo ricambieranno con lavori socialmente utili. Via libera anche alla dismissione di alloggi popolari. Previsto l’autoimpiego di precari ed ex pip presso imprese che ne faranno richiesta. E poi misure finalizzate alla razionalizzazione della spesa ed ai tagli dei costi della politica.
sabato 7 dicembre 2013
REGOLAMENTO della mostra a tema
"IL NATALE VISTO CON LI OCCHI DI UN BAMBINO"
"IL NATALE VISTO CON LI OCCHI DI UN BAMBINO"
IL COMITATO SPONTANEO "U PRESEPIU I SUTTA MUNASTERU" promuove l'iniziativa del PRESEPE DEI BAMBINI allo scopo di incentivare la diffusione del simbolo più bello del SANTO NATALE.
La realizzazione del PRESEPE dovrà riprodurre la grotta di Betlemme con le figure che rappresentano la Natività e/o quelli della leggenda popolare ad essa connessa.
L'inizio delle iscrizioni, a titolo gratuito, fissato in data 8 dicembre c.a., dalle ore 18,00, in occasione dell'inaugurazione "U PRESEPIU I SUTTA MUNASTERU".
L'età dei partecipanti non deve superare i 10 anni.
Le opere saranno esposte all'interno del PRESEPE per arricchirne il valore simbolico attraverso la partecipazione attiva dei bambini.
I lavori dovranno pervenire alla sede sopracitata, o presso il negozio PARTYLANDIA, entro e non oltre il 22 dicembre 2013, indicando il nome e cognome del bambino/a con un recapito telefonico dei genitori, al quale verrà consegnato un numero abbinato all'opera realizzata, per l'estrazione finale del 6 gennaio 2014, alle ore 16,30, alla presenza di tutti i partecipanti.
La misura massima del presepe non dovrà superare i cm.25x25, privo di qualunque fonte di illuminazione (per motivi di sicurezza) e dovrà essere realizzato con materiali di recupero quali: plastiche, carta e cartone, stoffe, sughero, poliaccoppiati (brik-tipo contenitore latte), nastri, velcro etc...
Il premio in palio per il vincitore sarà un gioco adatto all'età del bambino/a estratto.
A tutti gli iscritti alla mostra sarà assegnato un piccolo dono di partecipazione, contestualmente alla restituzione dell'opera realizzata.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all'attività commerciale PARTYLANDIA sita in Via ten. Mariano Amendola n.18 - SOTTOMONASTERO.
Si ringraziano anticipatamente tutti i bambini che vorranno aderire all'iniziativa.
Tutti in fila a Lipari..per il carburante
Calcio a 5. Serie C2. Vince la Ludica. Sconfitta per il Salina
Vittoria casalinga per 4 a 1 della Ludica Lipari di calcio a 5 impegnata al campetto Freeland club contro l'OR.SA PG.
Il Salina è stato sconfitto in casa dal Savio Messina per 4 a 2.
Entrambi gli incontri erano validi per il campionato di C2
Il Salina è stato sconfitto in casa dal Savio Messina per 4 a 2.
Entrambi gli incontri erano validi per il campionato di C2
Calcio. Terza Categoria. Gli impegni delle eoliane
Questi, domani, domenica 8 dicembre 2013, gli impegni delle formazioni eoliane che disputano il campionato di terza categoria. L'Eoliana affronterá, al Monteleone di Lipari, il Duilia 81. Il Malfa ospiterà il Messinaudace. Lo Stromboli Scirocco sarà impegnato in trasferta a Spadafora.
Messina. Domani omaggio all'Immacolata
Domani Messina, come da tradizione, renderà omaggio all'Immacolata Concezione di Maria, Patrona Particolare della Città. Nel Tempio di San Francesco d'Assisi di Viale Boccetta, retto dai Frati Minori Conventuali guidati da Padre Giuseppe Catalano, Domenica 8 Dicembre alle ore 10.00 sarà celebrata la Santa Messa solenne da S. E. l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.00, tradizionale processione per le vie del centro storico che quest’anno vedrà percorrere anche la Via XXIV Maggio in modo da poter effettuare una sosta davanti al Monastero di Montevergine ove le suore di clausura offriranno un omaggio floreale. Confermata anche l'accoglienza in Cattedrale come omaggio ufficiale della Città all'Immacolata. Le vie toccate dalla processione saranno: Via Fratelli Bandiera, Viale Boccetta, Piazza Fontana Arena, Via Longo, Via Gagini, Viale Boccetta, Via XXIV Maggio, Via Sant’Agostino, Corso Cavour, Piazza Duomo, Via I Settembre, Via Cesare Battisti, Piazza Catalani, Via Garibaldi, Piazza Juvarra, Via Fata Morgana, Via Mons. D'Arrigo,Via Concezione, Via San Giovanni di Malta e Via Fratelli Bandiera.
Il culto alla Vergine Immacolata a Messina è molto sentito ed antico in quanto fin dal 1647 il Senato di Messina volle nominarla Patrona Particolare della Città oltre ad essere stataPatrona Principale del Regno delle Due Sicilie ed attuale Patrona della Sicilia. Segno tangibile di questo forte legame devozionale al titolo mariano dell’Immacolata Concezione è la veneratissima statua custodita nella basilica francescana del Boccetta. Il simulacro fu realizzato in legno da ignoto scultore alla fine del seicento e rivestito interamente da ricca ed elaborata lamina d’argento nel 1743, in occasione della conclusione di una tremenda epidemia di peste. L’interessante opera di arte e fede rimase miracolosamente indenne in occasione del catastrofico incendio del 1884, dell’immane terremoto del 1908 e dalle barbare bombe incendiare del 1942-1943.
Il culto alla Vergine Immacolata a Messina è molto sentito ed antico in quanto fin dal 1647 il Senato di Messina volle nominarla Patrona Particolare della Città oltre ad essere stataPatrona Principale del Regno delle Due Sicilie ed attuale Patrona della Sicilia. Segno tangibile di questo forte legame devozionale al titolo mariano dell’Immacolata Concezione è la veneratissima statua custodita nella basilica francescana del Boccetta. Il simulacro fu realizzato in legno da ignoto scultore alla fine del seicento e rivestito interamente da ricca ed elaborata lamina d’argento nel 1743, in occasione della conclusione di una tremenda epidemia di peste. L’interessante opera di arte e fede rimase miracolosamente indenne in occasione del catastrofico incendio del 1884, dell’immane terremoto del 1908 e dalle barbare bombe incendiare del 1942-1943.
Stromboli. Al lavoro per la realizzazione di un'area destinata a deposito di collettame
L'amministrazione comunale di Lipari ha conferito un incarico per lo screening e valutazione d'incidenza relativamente al progetto per la realizzazione di un'area da adibire a deposito di collettame in localita' Scari, nell'isola di Stromboli.
Sono stati incaricati: il dottor Fausto Ronsisvalle, il geologo Salvatore Nocifera e l'architetto Giuliano Mignemi, tutti di Catania.
Saranno liquidati dopo la presentazione delle rispettive fatture.
Sono stati incaricati: il dottor Fausto Ronsisvalle, il geologo Salvatore Nocifera e l'architetto Giuliano Mignemi, tutti di Catania.
Saranno liquidati dopo la presentazione delle rispettive fatture.
Associazione autonoma autotrasportatori revoca blocco in Sicilia. Confermano la protesta i "Forconi"
Dopo una riunione che si è tenuta in prefettura a Catania, l’Aias, l’associazione autonoma di autotrasportatori, ha stabilito di revocare il blocco che assieme al movimento dei Forconi era stato annunciato in Sicilia a partire domenica sera. Al momento non sono stati resi noti ulteriori dettagli, ma la decisione sarebbe stata assunta anche dopo un confronto fra gli stessi autotrasportatori nel corso di una lunga riunione che si è tenuta nella sede catanese dell’associazione guidata da Giuseppe Richichi.
Il movimento dei Forconi, invece, metterà in atto comunque la protesta che prevede blocchi e
presidi in tutto il territorio siciliano.
A Catania, come nel resto della Sicilia (parzialmente anche a Lipari) è scattata, comunque, la corsa ai rifornimenti di benzina che soprattutto in serata sono stati presi d’assalto dagli automobilisti. In prossimità delle stazioni di servizio si sono formate lunghe code che hanno rallentato sensibilmente la viabilità.
Il movimento dei Forconi, invece, metterà in atto comunque la protesta che prevede blocchi e
presidi in tutto il territorio siciliano.
A Catania, come nel resto della Sicilia (parzialmente anche a Lipari) è scattata, comunque, la corsa ai rifornimenti di benzina che soprattutto in serata sono stati presi d’assalto dagli automobilisti. In prossimità delle stazioni di servizio si sono formate lunghe code che hanno rallentato sensibilmente la viabilità.
SVOLTA EPOCALE: CARTE ALLA CORTE DEI CONTI. ARS, GIÙ GLI STIPENDI: UGUALI AI CONSIGLIERI DELLE ALTRE REGIONI
La conferenza dei capigruppo dell’Assemblea regionale, riunita nell’Ufficio del Presidente, Giovanni Ardizzone, ha affrontato la spinosissima questione degli emolumenti ai deputati regionali. Una tappa fondamentale per potere andare in Aula, mercoledì prossimo, per un esame e l’approvazione di un testo condiviso di recepimento del decreto n.174 del 2012, conosciuto come decreto Monti” sulla spending review.
I capigruppo hanno raggiunto una intesa di massima, ma restano ancora alcuni elementi da discutere, su cui i partecipanti alla Conferenza non hanno ancora le idee chiare. In ogni caso, l’intesa dovrà passare allo “scanner” dei gruppi parlamentari e della stessa Assemblea, dove ciascun deputato potrà manifestare il proprio punto di vista, presentare emendamenti, votare a favore o contro la proposta condivisa.
Se sorgeranno intoppi, il recepimento del Decreto Monti potrebbe subire un rinvio, saltando le festività natalizie. Sarebbe un guaio, perché dal primo gennaio del 2014, i gruppi parlamentari saranno sotto la vigilanza della Corte dei Conti, contrariamente a quanto è avvenuto finora grazie alla cosiddetta “autodichia”, l’autonomia amministrativa del Parlamento regionale. Una svolta di 360 gradi, alla quale l’Ars dovrà adattarsi in tempi brevi: tutti i documenti di spesa, infatti, saranno esaminati e sorvegliati dalla Corte dei Conti, cui spetterà di giudicarne la legittimità, cioè l’uso delle risorse per fini istituzionali.
L’intesa di massima raggiunta in Conferenza riguarda lo stipendio lordo di ciascun deputato regionale,11.100 euro mensili, uguale a quello dei consiglieri delle altre regioni italiane. Il tetto stabilità potrà essere elevato grazie alle cariche istituzionali (presidenti dell’Ars e della Regione, presidenti di Commissioni, componenti uffici di presidenza, membri del Consiglio di Presidenza), ma non potrà superare il tetto di 13.800 euro, omnicomprensivo.
Resta l’emolumento assegnato ad ogni deputato per l’espletamento della sua attività. Dovrebbe essere previsto un contributo ai gruppi parlamentari pari a circa 3.280 euro per ogni componente del gruppo. Ma la cifra è destinata a subire modifiche. Recependo la normativa dettata dal decreto Monti, l’Assemblea dovrà tenere conto dei contratti in essere dei collaboratori (i cosiddetti portaborse e il personale stabilizzato). E’ possibile, quindi, che gli emolumenti subiscano variazioni anche nella loro assegnazione ai destinatari, dovendo avere riguardo ai contratti già stipulati.
Alla conferenza ha partecipato il presidente della Commissione speciale sulla spending review, Riccardo Savona, che ha avuto posizioni esempio a quelle del suo predecessore, Antonello Cracolici, favorevole ad un recepimento globale del Decreto Monti, sic et simpliciter.
L’intesa traccerebbe una linea mediana, ma non risolverebbe tutto. E’ assai probabile che mercoledì prossimo, quando inizierà l’esame del testo in Aula, vengano presentati degli emendamenti e proposti nuovi “adattamenti” al Decreto Monti. Il presidente dell’Assemblea, Giovanni Ardizzone, ha “giurato” sul recepimento della spending review. Una specie di “cane di guardia”, dunque.
Potrà contare su Baldo Gucciardi. Il presidente del gruppo parlamentare del Pd è uno dei sostenitori dell’intesa raggiunta in Conferenza. A conclusione della riunione è apparso moderatamente soddisfatto.“La specialità della Regione siciliana non può essere usata per giustificare un trattamento speciale”, ci ha detto. “I deputati regionali siciliani devono avere un trattamento uguale ai consiglieri delle altre Regioni italiane, è una condizione essenziale, perché si partecipi con le carte in regola alle decisioni nazionali, e si pretenda un trattamento equo ed idoneo ai bisogni della Sicilia”.
“Sullo status dei deputati – ha avvertito Gucciardi – dovranno essere assunte scelte politiche nette nelle prossime ore. Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità – ha concluso – ma la mia linea è chiara: recepimento della spending review”.
I capigruppo hanno raggiunto una intesa di massima, ma restano ancora alcuni elementi da discutere, su cui i partecipanti alla Conferenza non hanno ancora le idee chiare. In ogni caso, l’intesa dovrà passare allo “scanner” dei gruppi parlamentari e della stessa Assemblea, dove ciascun deputato potrà manifestare il proprio punto di vista, presentare emendamenti, votare a favore o contro la proposta condivisa.
Se sorgeranno intoppi, il recepimento del Decreto Monti potrebbe subire un rinvio, saltando le festività natalizie. Sarebbe un guaio, perché dal primo gennaio del 2014, i gruppi parlamentari saranno sotto la vigilanza della Corte dei Conti, contrariamente a quanto è avvenuto finora grazie alla cosiddetta “autodichia”, l’autonomia amministrativa del Parlamento regionale. Una svolta di 360 gradi, alla quale l’Ars dovrà adattarsi in tempi brevi: tutti i documenti di spesa, infatti, saranno esaminati e sorvegliati dalla Corte dei Conti, cui spetterà di giudicarne la legittimità, cioè l’uso delle risorse per fini istituzionali.
L’intesa di massima raggiunta in Conferenza riguarda lo stipendio lordo di ciascun deputato regionale,11.100 euro mensili, uguale a quello dei consiglieri delle altre regioni italiane. Il tetto stabilità potrà essere elevato grazie alle cariche istituzionali (presidenti dell’Ars e della Regione, presidenti di Commissioni, componenti uffici di presidenza, membri del Consiglio di Presidenza), ma non potrà superare il tetto di 13.800 euro, omnicomprensivo.
Resta l’emolumento assegnato ad ogni deputato per l’espletamento della sua attività. Dovrebbe essere previsto un contributo ai gruppi parlamentari pari a circa 3.280 euro per ogni componente del gruppo. Ma la cifra è destinata a subire modifiche. Recependo la normativa dettata dal decreto Monti, l’Assemblea dovrà tenere conto dei contratti in essere dei collaboratori (i cosiddetti portaborse e il personale stabilizzato). E’ possibile, quindi, che gli emolumenti subiscano variazioni anche nella loro assegnazione ai destinatari, dovendo avere riguardo ai contratti già stipulati.
Alla conferenza ha partecipato il presidente della Commissione speciale sulla spending review, Riccardo Savona, che ha avuto posizioni esempio a quelle del suo predecessore, Antonello Cracolici, favorevole ad un recepimento globale del Decreto Monti, sic et simpliciter.
L’intesa traccerebbe una linea mediana, ma non risolverebbe tutto. E’ assai probabile che mercoledì prossimo, quando inizierà l’esame del testo in Aula, vengano presentati degli emendamenti e proposti nuovi “adattamenti” al Decreto Monti. Il presidente dell’Assemblea, Giovanni Ardizzone, ha “giurato” sul recepimento della spending review. Una specie di “cane di guardia”, dunque.
Potrà contare su Baldo Gucciardi. Il presidente del gruppo parlamentare del Pd è uno dei sostenitori dell’intesa raggiunta in Conferenza. A conclusione della riunione è apparso moderatamente soddisfatto.“La specialità della Regione siciliana non può essere usata per giustificare un trattamento speciale”, ci ha detto. “I deputati regionali siciliani devono avere un trattamento uguale ai consiglieri delle altre Regioni italiane, è una condizione essenziale, perché si partecipi con le carte in regola alle decisioni nazionali, e si pretenda un trattamento equo ed idoneo ai bisogni della Sicilia”.
“Sullo status dei deputati – ha avvertito Gucciardi – dovranno essere assunte scelte politiche nette nelle prossime ore. Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità – ha concluso – ma la mia linea è chiara: recepimento della spending review”.
Auguri a..
Eolienews augura Buon Compleanno a Concetta Russo, Titti Cannistrà, Manuela Saltalamacchia ed Enrico Nulli
UE, pugno duro su reti derivanti, spadare e ferrettare
Il commissario europeo per gli Affari marittimi e per la pesca, Maria Damanaki, ha annunciato che intende risolvere in maniera definitiva il contenzioso con l'Italia riguardo la decennale violazione del divieto europeo sulle reti derivanti, spadare e ferrettare, diffusamente impiegate in maniera illegale da centinaia di pescherecci italiani e che rischia di costare al nostro paese una sanzione di 120 milioni di euro.
"Accogliamo con favore l'intervento del commissario Damanaki e chiediamo al ministro De Girolamo di sostenere pienamente il divieto di tutte le reti derivanti con la sola eccezione di quelle denominate menaidi o menaica impiegate da circa una trentina di piccoli pescherecci in Sicilia e Campania" – hanno dichiarato le associazione ambientaliste Legambiente, Marevivo e Ocean2012.
Il recupero della legalità nel settore della pesca non può prescindere dalla risoluzione di un problema, quello dell'uso illegale delle reti derivanti, ignorato se non tollerato per oltre 10 anni dal governo italiano e purtroppo molto spesso anche dalle autorità di controllo. Sicilia e Calabria ospitano un numero considerevole degli oltre 350 pescherecci che sono stati identificati per l'uso illegale delle reti derivanti. Molti di questi hanno persino usufruito di oltre 14 milioni di euro di contributi messi a disposizione dall'Unione europea per promuovere la pesca sostenibile.
"Spetta ora al governo dimostrare che intende adottare tutte le misure necessarie per combattere la pesca pirata, mettendo in atto le misure necessarie affinché le reti derivanti vengano distrutte e non vendute in paesi terzi, e si impedisca a chi viola gravemente le misure di conservazione della Politica Comune Europea di continuare a ricevere aiuti pubblici" hanno aggiunte le associazioni ambientaliste.
L'introduzione di misure di condizionalità mirate a sospendere o revocare gli aiuti comunitari sono uno degli aspetti più controversi del negoziato sul nuovo Fondo Europeo per gli Affari marittimi e la Pesca, attualmente in corso tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione.
"Ci auguriamo che il nostro governo intervenga con forza presso la presidenza UE lituana per sostenere l'introduzione di vincoli di condizionalità che evitino che i soldi dei contribuenti europei finiscano per alimentare la pesca illegale, a detrimento della salute dei nostri mari e dei pescatori che lavorano nel rispetto delle regole" hanno concluso le associazioni.
Danza Sportiva: Si inizia con il 6° Trofeo Sicilia Ballerini da tutta la Sicilia al PalaCatania sabato 14 e domenica 15 dicembre
COMUNICATO
La nuova stagione sportiva della FIDS
Comitato Regione Sicilia inizierà sabato 14 dicembre a Catania, alla
presenza del Presidente regionale Giovanni Costantino. L’appuntamento
sarà il primo evento regionale del calendario 2013 – 2014 FIDS
la Federazione Italiana Danza Sportiva.
Per la prima prova di circuito
regionale è stato scelto come location il PalaCatania, l’importante
struttura sportiva della città etnea, i lavori inizieranno alle ore
11.30 di sabato 14 per concludersi nella serata di domenica 15.
Gli atleti ballerini siciliani
parteciperanno sabato 14 dicembre alla prima gara del 6° Trofeo
Sicilia, mentre domenica 15 oltre al Trofeo si svolgeranno anche le
gare della Coppa Campioni regionale.
Gli amanti del ballo sono invitati a
partecipare all’evento e dalle accoglienti tribune dell’impianto
etneo, potranno vedere gare di Liscio Unificato, Ballo da Sala,
Standard, Latino Americane, Danze Caraibiche, Carribean Show Dance,
Country Western, Danze Accademiche, Danze Orientali, Danze
Artistiche, Danze Freestyle e Danze Street Dance.
La stagione sportiva della FIDS
siciliana si concluderà l’11 maggio 2014, con l’ultima gara del
circuito regionale.
venerdì 6 dicembre 2013
Sicilia. L'elenco dei 76 manager dal quale la giunta individuerà i 18 che guideranno Asp e Ospedali
E' ufficiale l'elenco dei 76 manager che hanno superato anche le prove orali per diventare direttore generale di Asp e ospedali. L'assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, lo ha consegnato stamani al presidente Rosario Crocetta. Vi figurano molti nomi storici di manager e altri ex dirigenti generali della Regione nominati sia dal governo Lombardo che da quelli precedenti. Da questo elenco la giunta dovrà individuare i 18 manager che guideranno Asp e ospedali.
L'elenco ufficiale dei 76 manager: Alberti Valerio Fabio; Alongi Giuseppe; Amico Gianluigi Maurizio;Arico' Maurizio; Basile Francesco; Bedogni Corrado; Bonaccorsi Giampiero; Brambille Valeria;Brugaletta Salvatore; Bua Antongiulio; Candela Antonino; Cantaro Salvatore Paolo; Capodieci Giuseppe; Caruso Armando; Coiro Ilde; Colimberti Domenico; Dara Andrea: De Almagro Daniele; De Nicola Fabrizio; Di Lorenzo Rosario; Di Rosa Salvatore; Di Vincenzo Ferdinando; D'Urso Antonio; Failla Corrado; Faraoni Daniela; Ferri Roberto; Ficarra Salvatore Lucio; Fidelio Giovanna; Floridia Francesco; Galati Casimiro; Galeazzi Marina Antonietta; Galizia Giuseppe; Garufi Francesco; Giammanco Giuseppe; Giglione Salvatore; Granata Pasquale; Grasso Pietro; Greco Germana; Grossi Ida; Gulizia Michele; Iacolino Salvatore; Iacono Carmelo; Iudica Francesco; Lanza Maurizio Letterio; Lelli Rossella Colomba; Li Donni Renato; Lo Piccolo Francesco; Macaluso Maria Rosaria; Madeddu Anselmo; Migliore Giovanni; Munafo' Manlio; Muscarnera Calogero; Noto Giuseppe; Olivero Guido; Ombra Salvatore; Parrino Enza; Pecoraro Giuseppe; Pellicano' Angelo; Piergentili Paolo:; Pullara Carmelo; Restuccia Marco; Romano Carlo; Rosso Benedetto; Salina Antonino; Sampieri Giacomo; Santonocito Giorgio Giulio; Scalisi Giuseppe; Sciacca Giuseppe; Sirna Gaetano; Surdi Francesco; Tanese Angelo; Tozzo Ignazio; Tranchida Livio; Venuti Gervasio; Vullo Michele; Zappia Mario
LABORATORI D’ANALISI, TAR SICILIA BOCCIA IL DECRETO RUSSO
Nuovo capitolo nella ‘guerra’ tra i laboratori d’analisi e la Regione siciliana. Mentre va avanti lo scontro sul fronte della restituzione delle somme incassate dai centri con il vecchio tariffario regionale, nonostante l’entrata in vigore del ”Bindi”, oggi i titolari dei laboratori d’analisi siciliani incassano una vittoria. Il Tar, infatti, ha cassato il decreto dell’ex assessore alla Salute dell’Isola, Massimo Russo, che prevedeva l’introduzione di soglie minime per gli esami, ‘costringendo’ i piccoli centri a fondersi in consorzi. Pena la perdita dell’accreditamento, ossia l’espulsione dalla lista dei laboratori convenzionati.
I giudici amministrativi hanno bocciato la norma, pubblicata nell’agosto del 2012, per due ordini di motivi. Intanto perche’ il decreto dell’ex assessore Russo e’ stato presentato dopo le dimissioni dell’allora governatore siciliano, Raffaele Lombardo, e l’articolo 8 dello Statuto siciliano prevede che nel periodo che intercorre tra lo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana e la nomina del nuovo Governo gli assessori possono compiere solo “atti di ordinaria amministrazione”.
Allora, secondo il Tar il decreto non rientrerebbe nell’ambito della ordinaria amministrazione.“L’introduzione della soglia minima (100mila prestazioni all’anno, ndr) come criterio per l’accreditamento e la contrattualizzazione e previsione di mancata contrattualizzazione per il mancato raggiungimento – si legge nella sentenza – non presenta le caratteristiche ne’ di un atto di ordinaria amministrazione, ne’ di un atto urgente ed indifferibile: limitatamente a tale parte, il decreto assessoriale deve, pertanto, essere annullato”. Inoltre, secondo i giudici amministrativi il provvedimento l’accorpamento che va fatto non puo’ realizzarsi senza una maggiore gradualita’.
“Se puo’ convenirsi con la difesa erariale sulla necessita’ di introdurre una soglia minima – dicono dal Tar -, non puo’, invece, rimanere esente da censure il tentativo di raggiungere tale obiettivo senza alcuna seria graduazione temporale per l’applicazione di tale nuova regolamentazione per le strutture gia’ definitivamente accreditate”. Soddisfazione per la sentenza viene espressa da Marco Falcone, vice capogruppo del Pdl – Fi all’Assemblea regionale siciliana, secondo il quale si trattava di un “odioso decreto che ledeva il libero esercizio della professione. Finalmente i laboratori d’analisi siciliani potranno fruire delle convenzioni senza dover sottostare a condizionamenti e imposizioni da parte della Regione”.
“Il Tar – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino - si e’ espresso sui termini temporali per l’aggregazione dei laboratori e sulla questione dell’obbligo sul processo di aggregazione. Adesso stiamo avviando un percorso virtuoso sulla qualita’ dei servizi e con l’obbligo, quale requisito di accreditamento, della valutazione esterna di qualita’ che portera’ una competizione virtuosa e la possibilita’ di far permanere nella rete le strutture che erogano servizi di qualità’”.
Sull’intenzione di un ricorso, rispetto al provvedimento assunto dal Tribunale Amministrativo, Borsellino ha aggiunto: “Noi stiamo procedendo dando dei termini temporali compatibili ad un processo di verifica dei requisiti di accreditamento e di riqualificazione della medicina di laboratorio che in linea con i nuovi parametri pero’ prevede dei tempi maggiormente ragionevoli”.
I giudici amministrativi hanno bocciato la norma, pubblicata nell’agosto del 2012, per due ordini di motivi. Intanto perche’ il decreto dell’ex assessore Russo e’ stato presentato dopo le dimissioni dell’allora governatore siciliano, Raffaele Lombardo, e l’articolo 8 dello Statuto siciliano prevede che nel periodo che intercorre tra lo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana e la nomina del nuovo Governo gli assessori possono compiere solo “atti di ordinaria amministrazione”.
Allora, secondo il Tar il decreto non rientrerebbe nell’ambito della ordinaria amministrazione.“L’introduzione della soglia minima (100mila prestazioni all’anno, ndr) come criterio per l’accreditamento e la contrattualizzazione e previsione di mancata contrattualizzazione per il mancato raggiungimento – si legge nella sentenza – non presenta le caratteristiche ne’ di un atto di ordinaria amministrazione, ne’ di un atto urgente ed indifferibile: limitatamente a tale parte, il decreto assessoriale deve, pertanto, essere annullato”. Inoltre, secondo i giudici amministrativi il provvedimento l’accorpamento che va fatto non puo’ realizzarsi senza una maggiore gradualita’.
“Se puo’ convenirsi con la difesa erariale sulla necessita’ di introdurre una soglia minima – dicono dal Tar -, non puo’, invece, rimanere esente da censure il tentativo di raggiungere tale obiettivo senza alcuna seria graduazione temporale per l’applicazione di tale nuova regolamentazione per le strutture gia’ definitivamente accreditate”. Soddisfazione per la sentenza viene espressa da Marco Falcone, vice capogruppo del Pdl – Fi all’Assemblea regionale siciliana, secondo il quale si trattava di un “odioso decreto che ledeva il libero esercizio della professione. Finalmente i laboratori d’analisi siciliani potranno fruire delle convenzioni senza dover sottostare a condizionamenti e imposizioni da parte della Regione”.
“Il Tar – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino - si e’ espresso sui termini temporali per l’aggregazione dei laboratori e sulla questione dell’obbligo sul processo di aggregazione. Adesso stiamo avviando un percorso virtuoso sulla qualita’ dei servizi e con l’obbligo, quale requisito di accreditamento, della valutazione esterna di qualita’ che portera’ una competizione virtuosa e la possibilita’ di far permanere nella rete le strutture che erogano servizi di qualità’”.
Sull’intenzione di un ricorso, rispetto al provvedimento assunto dal Tribunale Amministrativo, Borsellino ha aggiunto: “Noi stiamo procedendo dando dei termini temporali compatibili ad un processo di verifica dei requisiti di accreditamento e di riqualificazione della medicina di laboratorio che in linea con i nuovi parametri pero’ prevede dei tempi maggiormente ragionevoli”.
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