On. Beatrice Lorenzin (Ministro della Salute), Dott.ssa Lucia Borsellino (Assessore regionale alla Salute REGIONE SICILIA), Sen. Emilia Grazia De Blasi (Presidente 12ª Commissione permanente
Igiene e Sanità
Senato della Repubblica), On. Pierpaolo Vargiu (Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati), On. Giuseppe Digiacomo (Presidente VI Commissione Legislativa
Permanente - Servizi Sociali e Sanitari Assemblea Regione Sicilia), Dott. Manlio Magistri (Direttore Generale Azienda Sanitaria Provinciale di
Messina)
E, p.c.
Al Sindaco del Comune di Lipari Marco Giorgianni
OGGETTO: Richiesta d'informazioni a
seguito di notizie e articoli di stampa riportanti la paventata
chiusura di 175 ospedali italiani, tra cui quello di Lipari.
Giungono preoccupanti ed allarmanti
notizie, anche da parte di autorevoli giornali nazionali (vedi
articolo de "la stampa" dell' 08/12/2013), riguardo ad una
lista stilata dal Ministero della Salute comprendente 175 ospedali
italiani, con meno di 120 posti letto, da chiudere in via definitiva
con il nuovo "Patto per la salute" che il Ministro Lorenzin
dorrebbe siglare con le Regioni prima di Natale, per poi inviarlo in
Gazzetta Ufficiale sotto forma di decreto.
Purtroppo in questo elenco sembrerebbe
che figuri anche l'ospedale di Lipari per il quale, evidentemente,
ancora una volta s'ignorerebbe la peculiare condizione geografica e
sociale.
In tale contesto, infatti, la più
banale delle patologie può assumere carattere di drammaticità.
E' impensabile che provvedimenti in tal
senso possano essere rivolti ad una comunità di ben sette isole (con
una presenza demografica già consistente che si decuplica con
l’avvento della stagione turistica) costretta a subire condizioni
di disagio e mortificazione a causa dello stato di insularità
vissuto e dei collegamenti marittimi che non assicurano sempre il
diritto alla mobilità e alla continuità territoriale.
Anche la soluzione prospettata dai
tecnici del Ministero della Salute, sempre secondo articoli di
stampa, di sostituire alcuni ospedali delle isole minori e montani
con il solo servizio di elisoccorso apparirebbe poco sensata.
Per un problema serio si rischierebbe
di essere trasferiti con una dilatazione dei tempi d'intervento a
volte decisiva per la stessa vita.
Nessun medico, infatti, si assumerebbe
la responsabilità di un trasporto senza prima avere effettuato gli
esami del caso e/o aver verificato le condizioni generali del
paziente.
Negli anni si è cercato, e si
continua ancora oggi, con la comprensione e l’aiuto di ognuno
(politico e non), di fare del nostro Presidio Ospedaliero il rifugio
sicuro per residenti e visitatori che hanno il diritto sacrosanto di
ottenere certezze per ogni forma di cura e di assistenza
medico-sanitaria.
“La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività
e garantisce cure gratuite agli indigenti” e la “tutela della
salute” è materia di legislazione concorrente, cui la nostra
Regione deve provvedere e per il quale sono convinto non accetterà
mai di firmare un accordo con il Ministero della Salute, come quello
paventato dalla stampa nei giorni scorsi, che preveda la chiusura
dell'Ospedale di Lipari.
Alla luce di quanto sopra
Chiedo che venga informata l'intera
comunità eoliana, per il tramite delle istituzioni locali,
sull’effettivo stato di cose e sulle eventuali sorti che si intende
delineare per l'Ospedale di Lipari, auspicando che prevalga buon
senso e comprensione affinchè gli eoliani ed i visitatori delle
isole non precipitino nella disperazione di veder naufragare diritti
assoluti e porre a repentaglio la propria salute da decisioni forse
improvvide.
Il Consigliere
Comunale
Dott. Giacomo
Biviano
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