IL SETTIMO CADUTO EOLIANO NELLA GRANDE
GUERRA
MERLINO ANGELO
Merlino Angelo di Bartolomeo nato a Lipari
(Canneto) il 16 marzo 1895 – distretto militare di Messina
Soldato del 47°
Reggimento Fanteria di Linea
Morto il 1° dicembre
1915 a Mantova per le ferite riportate in combattimento all’età di 20
anni
Sepoltura: Sacrario
di Mantova
Unità
di appartenenza
Brigata
Ferrara – 47 ° / 48° Reggimento di Fanteria
Sede dei
reggimenti in tempo di pace: 47° Fanteria , Lecce – 48° Fanteria Ferrara.
Distretti di
reclutamento: Belluno, Bologna, Cefalù, Firenze, Monza, Parma, Sacile, Salerno.
Periodi
di permanenza della Brigata Ferrara al fronte:
Anno
1915:
-
Dal 5 luglio al
18 agosto: Castel Nuovo – Q.92 (San Michele);
-
Dal 7 al 25
novembre: Cima3 e Cima 4 del Monte San Michele – Valloncello
Alberato Isonzo – Cappella diruita di San Martino;
-
Dal 13 al 29 dicembre: Cima 3 e Cima 4 – Valloncello Albero Isolato –
Cappella diruita di San Martino.
Alla fine della Guerra le perdite della
Brigata Ferrara ammonteranno a :
47°
Reggimento
Ufficiali
|
Truppa
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
88
|
231
|
85
|
1487
|
7102
|
3362
|
48°
Reggimento
Ufficiali
|
Truppa
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
88
|
250
|
107
|
1216
|
8353
|
3755
|
Circostanze della Morte del soldato Merlino Angelo
Dai diari di guerra della Brigata Ferrara:
Il
7 novembre del 1915 la Brigata è in linea sul Carso schierata fra Cima 4 del
San Michele e la Strada Sdraussina – San Martino.
Iniziatasi la 4^ Battaglia
dell’Isonzo (10 novembre – 5 dicembre), fra il 10 e 24 novembre assalta più
volte Cima 4; il 21, il II/47° riesce ad occupare parte della così detta
“Trincea curna”, catturando circa 200 prigionieri; respinto nella notte un
ritorno offensivo del nemico, il giorno successivo viene conquistata la
posizione detta “La Cappella”, con la cattura di circa 230 prigionieri; infine,
il giorno 23, il II/48° penetra nella trincea nemica detta “Superiore” (fra
Cima 4 e l’Albero Isolato), e vi conquista un ridotto, catturando altri 500
prigionieri. Alla brigata , esausta per l’aspra lotta e per le fortissime
perdite subite (circa 1400 uomini dei quali 76 ufficiali) viene concesso il
meritato riposo; fra il 23 e il 26 novembre viene sostituita e inviata a Romans
per riordinarsi. Il 13 dicembre torna di nuovo in linea fra Cima 4 e San
Martino, ove i reparti si alternano fino al 29, giorno in cui la brigata viene
inviata a riposo a Chiopris.
Il Soldato Merlino Angelo venne
ferito, sul finire della 4^ Battaglia
dell’Isonzo, tra il Settore di Monte San
Michele e Monte San Gabriele. Quasi certamente la ferità non fu mortale, ed il
fante morì per complicazioni sopraggiunte da infezioni. Durante il 1° Conflitto Mondiale, non erano ancora stati scoperti
gli antibiotici e ferite oggi curabili, divenivano mortali a causa della
cancrena o per setticemia. Ciò si deduce
anche dal fatto che, dal primi punti di soccorso spesso improvvisati nelle
immediate vicinanze della prima linea (ospedaletti da campo), i feriti venivano
successivamente inviati ad ospedali periferici dove si trattavano i casi più
urgenti. Il tasso di mortalità in questa fase era molto alto, circa il 60% dei
feriti non sopravviveva; mentre gli altri venivano inviati per cure più
accurate negli ospedali centrali posti fuori dalla zona di guerra, ma anche, li
molti continuavano a morire per le complicazioni che sopraggiungevano. E’
quindi provabile, che questo sia stato il percorso seguito da Merlino
Angelo, dal suo ferimento al giorno
della sua morte, avvenuta il 1° dicembre 1915 a Mantova.
Dal 10 novembre al 5 dicembre (4^ Battaglia
dell’Isonzo) il 47° reggimento subirà le seguenti perdite
Ufficiali
|
Truppa
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
9
|
29
|
1
|
149
|
357
|
1
|
Altri Caduti Eoliani
appartenenti alla Brigata Ferrara:
-
Merlino Angelo;
-
Natoli Antonino
di Antonino;
-
Taranto Raffaele.