Leo Gullotta: "Mi unisco a questo grido di aiuto...interessatevi dell'Ospedale di Lipari!"
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lunedì 27 dicembre 2021
Artisti per l'ospedale di Lipari: Leo Gullotta
domenica 26 dicembre 2021
Covid a Lipari: Oltre una quindicina i contagiati
Cresce rapidamente il numero dei positivi al Covid a Lipari.
Al momento i contagiati sarebbero oltre una quindicina e con diversi nuclei familiari in quarantena preventiva in attesa del tampone molecolare.
Contagi anche tra i medici dell'ospedale e i vigili del fuoco.
Preoccupa la situazione esistente nelle vicine Milazzo e Barcellona (già in arancione) e dalle quali provengono molti dei pendolari che sbarcano nelle Eolie.
Lettera aperta a Sua Eccellenza l'Arcivescovo di Messina dall'emigrante eoliano Francesco Biancheri
sono un Eoliano migrante, della Diocesi di Lipari, una tra le più antiche del mondo, che il Santo Padre ha affidato alle Sue cure.
Ho avuto modo di ascoltare il Suo messaggio Natalizio alle Diocesi e sono rimasto positivamente colpito da alcuni passaggi nei quali ho ritrovato tante istanze ed attese della Comunità che ho lasciato da oltre quaranta anni, ma con la quale continuo a tenere stretti legami di amicizie e di affetti.
Non ho mai, da credente, dubitato della cura pastorale che Ella, sin dal suo insediamento, ha destinato ai suoi fedeli , soprattutto quelli dei luoghi più lontani ed ai “piccoli “della Storia, proprio come quelli che abitano su scogli in mezzo al mare .
Il compianto Cardinale Loris Capovilla, che mi ha onorato della sua amicizia, sino alla morte , usava dire che i “piccoli” fanno la Storia .
Sono stato particolarmente colpito dalla Sua citazione del Card. Suenens, di quanto ha detto circa la responsabilità e l'impegno e della lunga citazione del pensiero del Santo Padre , in particolare di quanto afferisce la ricerca del bene comune e della vocazione del cittadino.
Ciò spinge noi Cattolici ad essere “sale della terra”, immersi nell' impegno sociale, laddove il nostro apparentemente piccolo agire e' tuttavia cammino di santità di vita, come ci ha insegnato San Jose Maria Escrivà, Santo dei laici per definizione .
Fuori ogni discussione è il Suo avere sottolineato l'impegno del Pastore, amorevole dovere di ogni Vescovo, e nel Suo caso, continuatore di quella bella tradizione che noi Eoliani abbiamo vissuto anche nella Storia recente .
Mi piace ricordare S.E. Mons. Re , che in piena guerra non esitò ad armare un fragile legno, che sotto le insegne Pontificie, lo traghettò da Lipari a Milazzo per permettere ai nostri Eoliani reduci dal fronte di tornare a casa e di raccogliere provviste per una popolazione alla fame.
Ora i nostri isolani, quei “ piccoli” che Ella con amorevole attenzione ha citato nel Suo messaggio, si dibattono, come Le è noto, nell' angoscia di vedere chiuso l'ospedale, anche questo di antica istituzione, e funzionale a tutte e sette le isole poste sotto la Sua cura Pastorale.
Data la Sua frequenza in quella Diocesi, si renderà conto a quali seri disagi questo procedimento ,se attuato, arrecherà agli abitanti delle isole, persino in pericolo di vita , la cosa più sacra che abbiamo.
A rigore è una questione politico – amministrativa, me ne rendo ben conto, tuttavia AverLa al nostro fianco, così come si evince da senso profondo del Suo messaggio, ci dà forza e ci rincuora , sostenendo coloro i quali senza risparmio di tempo e mezzi si stanno prodigando da mesi , affinchè ciò non avvenga.
Le nostre isole nel tempo sono state deprivate di molti presidi e uffici istituzionali: la sede Vescovile, il Tribunale civile, il Carcere mandamentale, l'Agenzia delle Entrate e del Territorio , Condotte mediche , solo per accennare ad alcuni.
Ella converrà che lì dove vengano a mancare le Istituzioni , altre forze operino in sua vece
Per questo, plaudo alla Sua scelta di stare vicino come Pastore agli “ultimi” e, a nome di tutti gli Eoliani fuori e nelle nostre amate Isole, La ringrazio, implorando la Sua Apostolica Benedizione.
Francesco Biancheri , Emigrante.
E' deceduto Giuseppe Orto detto "U zu Pinu"
sabato 25 dicembre 2021
Natale con frana sulla provinciale Acqucalda - Quattropani. (video di Francesca Falconieri)
La rete di protezione ormai non tiene più ed oggi sulla provinciale si è staccata l'ennesima frana. Anche stavolta la "dea bendata" è stata benevola, nessuno si è trovato a transitare nell'immediatezze del distacco.
Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri.
L'area è stata transennata e si circola su una corsia
Rientro a casa degli abitanti di Vulcano porto. Sindaco e Protezione civile su posizioni contrapposte
“Rispetto i ruoli e le responsabilità di ciascuno e la decisione del primo cittadino, che rappresenta l’autorità locale sanitaria e di protezione civile, è più che legittima – dice il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio, che ieri sera ha sentito il sindaco Marco Giorgianni, esprimendogli la propria preoccupazione. Non mi è difficile comprendere le difficoltà, logistiche e non, che i cittadini di Vulcano hanno vissuto in queste settimane”. Però, aggiunge, “i dati relativi alle emissioni di gas che stanno interessando il centro abitato, sebbene in diminuzione, non ci consentono ancora di essere certi della salubrità di quei luoghi”. E per questo, conclude Curcio, “ho consigliato al sindaco di adottare il principio di massima cautela e lo stesso consiglio rivolgo ai cittadini dell’sola".
Economia, governo Musumeci approva esercizio provvisorio per 4 mesi
E' deceduta Angela (Lina) Saltalamacchia
Oggi è il 25 Dicembre : Natale. A tutti i lettori di Eolienews e agli inserzionisti i nostri migliori auguri
Oggi si apre il cielo, si squarciano le nubi e appare l'Emmanuele, Dio con noi. L'Eterno Padre l'aveva promesso, lo vaticinarono i profeti e per quattromila anni lo sospirarono i giusti. La venuta di Gesù avvenne come ci narra il Vangelo:
« Essendo uscito in quei giorni un editto di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l'impero, anche gli Ebrei dovettero andare nella loro città di origine per dare il loro nome. Giuseppe, essendo della regale stirpe di Davide, si recò con Maria in Betlemme, sua città nativa; essi erano poveri, non trovarono chi li accogliesse e furono costretti a riparare in una capanna. Quivi Maria diede alla luce e strinse al seno il divin Figlio, l'avvolse in poveri pannolini e l'adorò ».
S. Giuseppe condivideva i sentimenti di Maria.
Il Figlio di Dio si era fatto uomo per salvare gli uomini e la sua nascita umile, povera, oscura fu illustrata da tali miracoli che bastarono a farlo conoscere da chiunque avesse il cuore retto. Ecco che un Angelo discese dal cielo ad annunziare la venuta del Redentore non ai re, non ai ricchi, nè ai grandi della terra, ma ad alcuni poveri pastori, i quali ebbero la felice sorte e la grazia di adorare per primi il Dio fatto uomo.
I pastori passavano la notte nella campagna vicino a Betlemme alla guardia dei lori greggi quando l'Angelo del Signore apparve loro dicendo: « Non temete, ecco vi reco un annunzio che sarà per tutto il popolo di grande allegrezza: oggi nella città di David è nato il Salvatore, che è Cristo, il Signore. Ed ecco il contrassegno dal quale lo riconoscerete: troverete un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia ».
E subito si unirono all'Angelo altri Angeli che lodavano il Signore dicendo : « Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà ».
Quando poi gli Angeli sparirono in cielo, i pastori presero a dire fra loro: « Andiamo a Betlemme a vedere quanto è accaduto riguardo a quello che il Signore ci ha manifestato ». Andarono e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino giacente nella mangiatoia. E vedendolo si persuasero di quanto era stato detto di quel Bambino, e se ne tornarono quindi alle loro abitazioni lodando e benedicendo Iddio per tutto quello che avevano visto.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nell'anno cinquemilacentonovantanove dalla creazione del mondo, quando nel principio Iddio creò il cielo e la terra; dal diluvio, l'anno duemilanovecentocinquantasette; dalla nascita di Àbramo, l'anno duemilaquindici; da Mosè e dalla uscita del popolo d'Israele dall'Egitto, l'anno millecinquecentodieci; dalla consacrazione del Re David, l'anno milletrentadue; nella Settimana sessantesimaquinta, secondo la profezia di Daniéle; nell'Olimpiade centesimanovantesimaquarta; l'anno settecentocinquantadue dalla fondazione di Roma; l'anno quarantesimosecondo dell'Impero di Ottaviano Augusto, stando tutto il mondo in pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, eterno Dio e Figlio dell'eterno Padre, volendo santificare il mondo colla sua piissima venuta, concepito di Spirito Santo, e decorsi nove mesi dopo la sua concezione, in Betlémme di Giuda nacque da Maria Vergine fatto uomo. Natività di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne.
INNO A GESÙ BAMBINO
Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo
E vieni in una grotta al freddo, al gelo
O bambino - mio divino Io ti vedo qui tremar: o Dio beato!
Ah quanto ti costò l'avermi amato!
A te che sei del mondo il Creatore,
Mancano panni e fuoco, o mio Signore:
Caro, eletto - pargoletto,
Quanto, questa povertà - Più m'innamora,
Giacchè ti fece amor povero ancora.
Tu lasci dei tuo Padre il dtvin seno
Per venire a penar su Fioco fieno,
Dolce amore del mio cuore,
Dove amor ti trasportò? - O Gesù mio
Perchè tanto patir? per amor mio!
Ma se fu tuo volere il tuo patire
Perchè vuoi pianger poi, perchè vagire?
Sposo mio, amato Dio,
Mio Gesù, t'intendo, si; Ah, mio Signore!
Tu piangi non per duol, ma per amore.
Tu piangi per vederti da me ingrato,
Dopo sì grande amor, si poco amato.
O diletto dei mio petto
Se già un tempo fu così. - Or te sol bramo
Caro non pianger più, ch'io t'amo, io t'amo
Tu dormi, o Gesù mio, ma intanto il cuore
Non dorme, no, ma veglia a tutte l' ore:
De! mio bello e puro agnello
A chi pensi dimmi tu? - O amor immenso
A morire per te, rispondi, io penso.
Dunque a morir pér me tu pensi, o Dio.
E che altro, fuor di te, amar poss'io ?
O MARIA speranza mia:
Se poc'anto il tuo GESU' Non ti sdegnare.
Amalo tu per me, s'io noi so amare.
Liturgia
Natale! Alleluia! Facciamo festa che è nato Gesù! Maaaaaaa......
Il nostro natale è sempre stata una festa commerciale, un fatto di merci... senza preoccuparci di altro. La vita in questi giorni appena trascorsi è stata ridotta a merce e condotta dalla frenesia di comprare regali e preparare cenoni.
Ci viene da chiederci "allora abbiamo sbagliato tutto ? Come facciamo a vivere il Natale ? "
Ecco, bella domanda! Vi consiglio di non gettare via nulla ma di iniziare a trovare gli aspetti positivi aldilà delle vetrine, delle compere e dei festoni.
Iniziamo da un po' di storia che ogni tanto fa bene ricordare/studiare:
La festa del Natale cristiano nasce molto tardi e viene testimoniata per la prima volta nel calendario della feste del Cronografo romano nel 300. Si diffuse con lentezza sia in Occidente sia in Oriente e l’imperatore Giustino II fu costretto ad imporla a tutto l’Impero Romano. Il mondo romano celebrava in questo giorno il solstizio d’inverno, la nascita del dio Sole (Natalis solis invicti) e la scelta di far cadere la festività natalizia il 25 dicembre fu molto probabilmente a causa di questa festa pagana. Al posto della festa pagana ora stava prendendo piede una festa cristiana.
Storicamente ai cristiani nei primi secoli interessavano le scelte e il messaggio centrale di Gesù, non i suoi dati anagrafici. Infatti i vangeli di Luca e Matteo ci forniscono una versione teologica per darci un insegnamento. Se leggiamo seriamente i due brani leggendari capiamo che i protagonisti sono diversi: Matteo mette in luce Giuseppe e Luca invece fa risaltare Maria.
Ci viene da porci una domanda "Gesù chi è?"
Partiamo da un concetto importante per sfatare ogni dubbio: Gesù non è una leggenda, non é un personaggio mitologico o un’invenzione di qualcuno. Sono le narrazioni che sono simili a quegli stili letterari con cui si narrano le nascite e le gesta di personaggi antichi.
Andiamo con i piedi a terra e iniziamo a fare una ricerca letteraria storica .... la nascita di un bambino concepito da una vergine è un genere letterario che si ritrova nei testi antichi. Questi racconti che narrano la nascita e la fanciullezza di Gesù devono essere letti come leggessimo un mito perche è di questo che stiamo parlando se vogliamo dirci la verità. Ci troviamo di fronte a un racconto mitologico, non ad un racconto falso. Attenzione che questa distinzione è molto importante!
Gli evangelisti, proprio come gli autori antichi, vogliono comunicare con noi facendoci capire che i personaggi di cui narrano le gesta sono persone che hanno avuto una missione da Dio come ce l'abbiamo noi.
Essi sono per noi un punto di riferimento, un dono straordinario di Dio. Ma il personaggio più importante è proprio il dono più costoso che Dio ci ha fatto: Gesù.
Gesù è figlio di Maria e Giuseppe. Gesù è chiamato persino il figlio del falegname in Mt 13, 55 e di Giuseppe in Lc 4, 22 e in Gv 6, 42. Gesù nasce in un nucleo familiare numeroso come si può capire in Mc 3,31 e in Mt 13,55-56. Gesù ha dei fratelli e ha due genitori come tutte le famiglie normali di questo mondo. Ma anche questo fatto storico non comprometterà di certo la nostra fede in Cristo e nel suo messaggio a meno che non ci facciamo ancora a farci ammaestrare o influenzare con la favoletta della verginità di Maria.
Impariamo a studiare e a crescere nella fede senza raccontarci fiabe e invenzioni come si fa con i bambini! Vogliamo diventare adulti nella fede?
Parlando delle origini, questi racconti biblici vogliono richiamare la nostra attenzione sulla vita storica di Gesù, sul suo vero insegnamento. Nel linguaggio del loro tempo ci richiamano a non trascurare la persona, le scelte e l’insegnamento di Gesù.
Per Luca e Matteo, Gesù è un regalo che Dio ha fatto a tutti noi, un magnifico e meraviglioso dono. Noi siamo invece sempre tentati di mettere da parte e di sottovalutare il personaggio e il messaggio di Gesù.
Ecco iniziamo a interessarci di far nascere in noi la fiducia in Dio che ha sostenuto tutta la vita di Gesù.
Iniziamo a scoprire che quell’uomo chiamato Gesù di Nazaret è realmente vissuto come un vero credente in Dio e un vero profeta di giustizia. Un uomo innamorato della vita e dell'amore. Un uomo che stava in mezzo ai poveri e ai peccatori, non ai ricchi. Nato in povertà e vissuto di quello che aveva. Un uomo che ha pagato con la vita per le sue idee rivoluzionarie per cambiare in meglio l'animo delle persone e ci è riuscito tant'è che il suo messaggio non si è perso ma è arrivato fino a noi.
Vivere il Natale significa entrare nel cammino di Gesù. Vivere un Natale cristiano significa far nascere e rinascere continuamente in noi e attorno a noi l’impegno per una società più giusta, non violenta, senza discriminazioni, se abbattiamo i muri che ci siamo costruiti. Ed ecco che Natale non sarà più solo a dicembre ma tutto l'anno.
La vera storia di Gesù non è più un focalizzarci su come è nato ma su cosa ha fatto: ha lottato tutta la vita contro i pregiudizi perché la fraternità, l'amore, l'uguaglianza, la libertà diventassero lo stile di vita quotidiano per tutti e per tutte.
Buon Natale e buona meditazione!
venerdì 24 dicembre 2021
Vulcano: Avviso alla cittadinanza
ALLERTA SCIROCCO: NECESSARIO
IL RISPETTO DELLE MISURE DI AUTOPROTEZIONE PER RISCHIO GAS VULCANICI
In considerazione delle
previsioni per la giornata di domani 25/12/2021 che indicano la presenza
sull’isola di Vulcano di vento proveniente da Sud-Est (Scirocco) – condizione
presumibilmente sfavorevole in quanto i gas vulcanici potrebbero essere
“spinti” verso il centro abitato - e viste le disposizioni contenute
nell’Ordinanza Contingibile e Urgente n. 134 del 23/12/21 “Misure di
prevenzione e assistenza alla popolazione per il rischio vulcanico”, si raccomanda
alla cittadinanza dell’Isola di Vulcano, con particolare riguardo a coloro
che risiedono a Vulcano Porto e comunque nelle aree A,B,C interessate dalle
precedenti misure di allontanamento notturno, la massima attenzione e il
rigoroso rispetto di tutti i comportamenti e le azioni cautelative di auto
protezione al fine di scongiurare rischi per la propria incolumità e salute.
1.
E' fortemente
sconsigliata la permanenza prolungata e continuativa, nelle aree identificate e
denominate Zona A, B e C, fatta eccezione per il "Villaggio Lentia"
seppur ricompreso nell'area C;
2.
Areare sempre i locali
chiusi da molto tempo, prima di accedervi (cantine, garage, locali
tecnologici).
3.
Provvedere al costante
ricambio dell’aria negli ambienti al chiuso;
4.
Non utilizzare locali
interrati e seminterrati per attività abitative, lavorative, ricreative e
soprattutto per ricovero notturno che è comunque espressamente vietato in
qualsiasi nelle Zone A, B e C ad esclusione del “Villaggio Lentia”.
5.
Vietare l’accesso agli
scantinati ai bambini e agli animali. Ove possibile, dotare i locali interrati
e seminterrati di un impianto a ventilazione forzata, per garantire un’adeguata
circolazione dell’aria e impedire pericolosi accumuli di gas tossici negli
ambienti chiusi.
6.
Evitare la permanenza
prolungata in strutture depresse, eventualmente presenti all’esterno delle
abitazioni (piscine vuote, canali di raccolta delle acque, cisterne interrate,
pozzi, etc.).
7.
Evitare di permanere
in prossimità delle aree interessate dai provvedimenti interdittivi per l’elevata
emissione dei gas vulcanici per ridurre l’esposizione al rischio.
8.
Non effettuare
trivellazioni, scavi, movimento terra e interventi edilizi senza aver richiesto
agli uffici comunali tutti i possibili chiarimenti e autorizzazioni che
comunque non potranno essere concesse nelle Zone A, B e C ad esclusione del
“Villaggio Lentia”, fino al perdurare della presente Ordinanza.
9.
Evitare le aree
prossime alle manifestazioni gassose soprattutto durante le ore notturne e in
condizioni metereologiche sfavorevoli (assenza di vento, scarsa insolazione,
presenza di nebbia).
10. Cercare di eliminare le fonti di inquinanti indoor (ad
esempio, fumo da tabacco, l’accensione di candele/incenso, cottura e
riscaldamento senza provvedere al ricambio dell’aria, stufe o altri apparecchi
che producono fumi dovuti alla combustione);
11. Segnalare con la massima urgenza al Comune, al COA, alle
forze dell’Ordine, la presenza di situazioni potenzialmente pericolose per la
salute pubblica come presenza di animali morti senza motivi apparenti, ingiallimento
e repentino appassimento di alberi e piante, o impossibilità di attecchimento e
crescita di erba, colture e piante da giardino o in terreni agricoli, fuoriuscita
di gas da pozzi o scavi.
Monitorare sempre
senza trascurare alcun sintomo, le proprie condizioni di salute e quelle dei
bambini, delle persone anziane e dei soggetti fragili in quanto più sensibili
agli effetti prodotti da un cambiamento della qualità dell’aria.
Recarsi presso la
struttura sanitaria di C.A. (Guardia Medica) per cui con nota prot n. 143686
del 17 novembre 2021 della Direzione Generale dell’ASP di Messina è stata
disposta l’apertura h24 e 7 giorni su 7, e/o segnalare al medico di famiglia
qualsiasi sintomo riconducibile a quelli riportati in tabella 1.
Prestare attenzione ai comunicati pubblicati e trasmessi dal Comune di Lipari in relazione alle condizioni metereologiche che possono condizionare la direzione del “Plume” craterico, il quale, con ventilazione proveniente dai quadranti orientali, potrebbe interessare l’abitato di Vulcano Porto e la qualità dell’aria. In tal caso è necessario riferirsi a quanto riportato nelle presenti misure di autoprotezione
Il Sindaco
Marco Giorgianni
Gli auguri di Assoimpreseeolie a soci ed amici
Carissimi Soci ed Amici,
è stato un anno veramente duro per tutto quello che abbiamo vissuto, che abbiamo perso ed ancora stiamo vivendo. In poco tempo siamo stati costretti a ripensare al nostro modo di vivere, a rinunciare a tutte quelle forme di socialità che fanno di noi degli esseri collettivi: il contatto con l’altro, il confronto e l’aggregazione costruttiva. Tutto ciò per non essere colpiti da un male, subdolo ed invisibile, che ha la capacità di annientare la nostra volontà e voglia di fare.
Proprio per questo ed anche perché la nostra Associazione non ha potuto farlo in presenza, esprimiamo la nostra vicinanza a tutti i nostri associati e sostenitori che hanno sofferto e stanno ancora soffrendo un momento problematico e molto complesso.
L’Associazione, comunque, è andata avanti e non si è mai fermata riuscendo a portare a termine obiettivi e iniziative volte al raggiungimento delle nostre finalità costitutive.Assoimpreseeolie
Eolie ed eoliani. Foto e filmati dall'800 ai primi del 2000. Oggi: SALINA - IMMAGINI RECUPERATE DA MEMORIE DEGLI ANNI 50/60 (di Antonio Lo Schiavo)
Gli auguri dell'ASD Lipari IC
L’ASD Lipari IC augura a tutti i suoi tifosi, agli amanti del calcio ed a tutti gli sportivi un Buon Natale
Monsignor Gennaro Divola, primo anniversario dalla scomparsa. Il nostro omaggio e quello della comunità parrocchiale di Canneto
DON GENNARO, SEMPRE NEI NOSTRI CUORI!
Nelle sue parole, la promessa di un amore paterno che supera tempo e spazio
“… DA CANNETO O DA SALINA, DA VICINO O DA LONTANO, DALLA TERRA O DAL CIELO, IO SARO’ SEMPRE ACCANTO A VOI”.
La Comunità Parrocchiale di Canneto, nel giorno in cui ricorre il primo anniversario della dipartita di Don Gennaro Divola, desidera ricordarlo attraverso quelle sue parole intrise di paterno affetto che ancora oggi riecheggiano nei nostri cuori: un “testamento spirituale” che esorta ciascuno a far tesoro di ogni suo gesto, sorriso e consiglio.
Don Gennaro, uomo di pace, padre, fratello ed amico per quanti hanno incrociato la sua strada, instancabile e zelante servo di Dio che, con tenerezza e tenacia insieme, ha dedicato, con entusiasmo, la sua vita alla missione sacerdotale, esortando sempre a valorizzare ogni tempo ed impiegarlo per amare, donare, ascoltare, aiutare e benedire.
Alla Vigilia del Santo Natale, nel suo indelebile ricordo, la Comunità tutta si unisce nel rendere grazie a Dio per il Dono prezioso della sua presenza, durante i lunghi anni vissuti alla guida della Parrocchia di San Cristoforo, con la certezza che Don Gennaro sarà sempre vivo e presente in ogni seme che porterà frutti di carità.