Normativa
Ordinanza n. 657 del 28 marzo 2020. Disposizioni urgenti di protezione civile nel territorio dei comuni di Lipari e Santa Marina Salina e Malfa dell'arcipelago delle isole Eolie a seguito delle forti mareggiate verificatesi nel mese di dicembre 201928 marzo 2020
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 dell'1 aprile 2020
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
VISTA la legge 16 marzo 2017, n. 30;
VISTI gli articoli 25, 26 e 27 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1;
VISTA la delibera del Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2020, con la quale
è stato dichiarato, per dodici mesi, lo stato di emergenza nel territorio dei
comuni di Lipari e Santa Marina Salina e Malfa dell'arcipelago delle isole
Eolie a seguito delle forti mareggiate verificatesi nel mese di dicembre 2019;
CONSIDERATO che le suddette mareggiate hanno determinato allagamenti in aree
urbane ed extraurbane, sversamenti detriti lungo la viabilità, fenomeni
franosi, danneggiamenti di infrastrutture e strutture pubbliche e private
nonché l’evacuazione di alcuni nuclei familiari;
RAVVISATA la necessità di disporre l’attuazione degli interventi urgenti
finalizzati a fronteggiare l’emergenza in rassegna, per consentire il soccorso
e l’assistenza alla popolazione e gli interventi di cui all’articolo 25, comma
2, lett. a) e lett. b), del richiamato del decreto legislativo 2 gennaio 2018,
n. 1;
ATTESO che la situazione emergenziale in atto, per i caratteri d’urgenza, non
consente l’espletamento di procedure ordinarie, bensì richiede l’utilizzo di
poteri straordinari in deroga alla vigente normativa;
VISTA le note del Presidente della regione Siciliana del 7 e del 29 gennaio
2020;
ACQUISITA l’intesa della Regione Siciliana;
DISPONE
Articolo 1 (Nomina Commissario delegato e piano degli interventi)
1. Per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi meteorologici di cui in
premessa, il Presidente della Regione Siciliana è nominato Commissario
delegato.
2. Per l’espletamento delle attività di cui alla presente ordinanza il
Commissario delegato, che opera a titolo gratuito, si avvale del personale
della regione nonché di società ed enti partecipati a capitale interamente
pubblico. Il Commissario delegato si avvale, in qualità di soggetti attuatori,
dei Sindaci dei comuni interessati, che agiscono sulla base di specifiche direttive,
senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
3. Il Commissario delegato predispone, nel limite delle risorse finanziarie di
cui all’articolo 8, entro 20 giorni dalla pubblicazione della presente
ordinanza, un piano degli interventi da sottoporre all’approvazione del Capo
del Dipartimento della protezione civile. Con tale piano si dispone in ordine:
a) all'organizzazione ed all'effettuazione degli interventi di soccorso e
assistenza alla popolazione interessata dagli eventi oltre che degli interventi
urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la
pubblica e privata incolumità;
b) al ripristino, anche con procedure di somma urgenza, della funzionalità dei
servizi pubblici e delle infrastrutture di reti nonché alle attività di
gestione dei rifiuti, del materiale vegetale, alluvionale, e alle misure volte
a garantire la continuità amministrativa nel territorio interessato, anche
mediante interventi di natura temporanea.
4. Il piano di cui al comma 3 deve, altresì, contenere la descrizione tecnica
di ciascuna misura con la relativa durata, la località, le coordinate
geografiche o l’indirizzo, l’indicazione delle singole stime di costo, nonché
il CUP ove previsto dalle vigenti disposizioni.
5. Il predetto piano, articolato anche per stralci, può essere successivamente
rimodulato e integrato, nei limiti delle risorse di cui all’articolo 9, nonché
delle ulteriori risorse finanziarie che saranno rese disponibili anche ai sensi
di quanto previsto dall’articolo 24, comma 2, del decreto legislativo n. 1 del
2018, ivi comprese quelle per gli interventi di cui alle lettere c) e d)
dell’articolo 25, comma 2 del citato decreto, ed è sottoposto alla preventiva
approvazione del Capo del Dipartimento della protezione civile.
6. Le risorse finanziarie sono erogate ai soggetti di cui al comma 2 e sono
rendicontate mediante presentazione di documentazione comprovante la spesa
sostenuta, nonché attestazione della sussistenza del nesso di causalità con gli
eventi in rassegna. Su richiesta dei soggetti attuatori degli interventi, il
Commissario delegato può erogare anticipazioni volte a consentire il pronto
avvio degli interventi. Tale rendicontazione deve essere supportata da
documentazione in originale anche in formato digitale, da allegare al
rendiconto complessivo del Commissario delegato.
7. Gli interventi di cui alla presente ordinanza sono dichiarati urgenti,
indifferibili e di pubblica utilità e, ove occorra, costituiscono variante agli
strumenti urbanistici vigenti. A tali interventi si applica l’articolo 34,
commi 7 e 8, del decreto-legge 11 settembre 2014, n. 133, convertito con
modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164.
8. Al fine di garantire l’espletamento degli interventi di cui al comma 7, il
Commissario delegato, anche avvalendosi dei soggetti attuatori, provvede, per
le occupazioni d’urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree
occorrenti per la realizzazione degli interventi, alla redazione dello stato di
consistenza e del verbale di immissione del possesso dei suoli anche con la
sola presenza di due testimoni, una volta emesso il decreto di occupazione
d’urgenza e prescindendo da ogni altro adempimento.
Articolo 2 (Contributo autonoma sistemazione)
1. Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei soggetti attuatori, è
autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale,
abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia
stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità,
adottati a seguito dell’evento di cui in premessa, un contributo per l'autonoma
sistemazione stabilito rispettivamente in € 400 per i nuclei monofamiliari, in
€ 500 per i nuclei familiari composti da due unità, in € 700 per quelli
composti da tre unità, in € 800 per quelli composti da quattro unità, fino ad
un massimo di € 900,00 mensili per i nuclei familiari composti da cinque o più
unità. Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a
65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non
inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di € 200,00 mensili per
ognuno dei soggetti sopra indicati, anche oltre il limite massimo di € 900,00
mensili previsti per il nucleo familiare.
2. I benefici economici di cui al comma 1, sono concessi a decorrere dalla data
indicata nel provvedimento di sgombero dell'immobile o di evacuazione, e sino a
che non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell'abitazione,
ovvero si sia provveduto ad altra sistemazione avente carattere di stabilità, e
comunque non oltre la data di scadenza dello stato di emergenza.
3. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo, il Commissario
delegato provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 8.
4. Il contributo di cui al presente articolo è alternativo alla fornitura
gratuita di alloggi da parte dell’Amministrazione regionale, provinciale o
comunale.
Articolo 3 (Prime misure economiche e ricognizione dei fabbisogni ulteriori)
1. Il Commissario delegato identifica entro 30 giorni dalla pubblicazione della
presente ordinanza, le ulteriori misure di cui alle lettere a), b), quelle di
cui alla lettera c) nonché gli interventi più urgenti di cui alla lettera d)
dell’articolo 25, comma 2, del decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1, necessarie
per il superamento dell’emergenza. Entro 90 giorni dalla pubblicazione della
presente ordinanza, il Commissario identifica altresì i fabbisogni di cui al
comma 2, lettera e) del medesimo articolo 25. Le misure di cui al presente
comma sono trasmesse alla Regione ed al Dipartimento della protezione civile,
ai fini della valutazione dell’impatto effettivo degli eventi calamitosi di cui
in premessa, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 24, comma 2 e
dell’articolo 28 comma 1, del richiamato decreto legislativo.
2. Per gli interventi di cui al comma 1, fatto salvo quanto previsto al comma
3, il Commissario delegato identifica per ciascuna misura la località, le
coordinate geografiche o l’indirizzo, la descrizione tecnica e la relativa
durata, nonché l’indicazione delle singole stime di costo, e il CUP ove
previsto dalle vigenti disposizioni.
3. Al fine di valutare le prime misure di immediato sostegno al tessuto
economico e sociale nei confronti della popolazione e delle attività sociali di
culto, economiche e produttive direttamente interessate dagli eventi calamitosi
citati in premessa, di cui all’articolo 25, comma 2, lettera c), del decreto
legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018, il Commissario delegato definisce entro 30
giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza la stima delle risorse a
tal fine necessarie, sulla base di apposita modulistica definita in raccordo
con il Dipartimento della protezione civile e secondo i seguenti criteri e
massimali:
a) per attivare le prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto
sociale nei confronti dei nuclei familiari la cui abitazione principale,
abituale e continuativa risulti compromessa, a causa degli eventi in rassegna,
nella sua integrità funzionale, nel limite massimo di € 5.000,00;
b) per l’immediata ripresa delle attività sociali di culto, economiche e
produttive sulla base di apposita relazione tecnica contenente la descrizione
delle spese a tal fine necessarie, nel limite di € 20.000,00, quale limite
massimo di contributo assegnabile ad una singola attività sociale di culto,
economica e produttiva.
4. All’esito della ricognizione di cui al comma 3, a valere sulle relative
risorse rese disponibili con delibera di cui all’articolo 24, comma 2, del
decreto legislativo n. 1 del 2018, il Commissario delegato provvede a
riconoscere i contributi ai beneficiari secondo criteri di priorità e modalità
attuative fissati con propri provvedimenti.
5. I contributi di cui al comma 4 sono riconosciuti solo nella parte
eventualmente non coperta da polizze assicurative e, nel caso di misure
riconosciute ai sensi dell’articolo 25, comma 2, lettera e), del decreto
legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, possono costituire anticipazioni sulle
medesime, nonché su eventuali future provvidenze a qualunque titolo previste.
6. La modulistica di cui al comma 3 può essere utilizzata anche per la
ricognizione da effettuare con riferimento all’articolo 25, comma 2, lettera
e), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
Articolo 4 (Deroghe)
- Per la realizzazione dell'attività di cui alla presente ordinanza, nel
rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, della direttiva del
Consiglio dei Ministri del 22 ottobre 2004 e dei vincoli derivanti
dall’ordinamento comunitario, il Commissario delegato e gli eventuali soggetti
attuatori dal medesimo individuati possono provvedere, sulla base di apposita
motivazione, in deroga alle seguenti disposizioni normative:
- regio decreto 25 luglio 1904, n. 523, articoli 93, 94, 95, 96, 97, 98 e 99;
- regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, articoli 3, 5, 6, secondo comma, 7,
9, 13, 14, 15, 19, 20 e corrispondenti disposizioni del decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118;
- regio decreto 23 maggio 1924, n, 827, articolo 37, 38, 39, 40, 41, 42 e 119;
- legge 16 aprile 1973, n. 171, articolo 6;
- decreto legislativo 12 luglio 1993, n. 275, articolo 13;
- legge 7 agosto 1990, n. 241, articoli 2-bis, 7, 8, 9, 10, 10 bis, 14, 14-bis,
14-ter, 14-quater, 14-quinquies, 16, 17, 19 e 20 e successive modifiche ed
integrazioni;
- decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, articoli
40, 43, comma 1, 44-bis e 72;
- decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, articolo 5;
- decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, articolo 191, comma 3;
- decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, articoli 6, 7,
8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 22-bis, 23, 24, 25 e
49;
- decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche ed
integrazioni, articoli 6, 7, 9, 10, 12, 18, 28, 29, 29-ter, 29-quater,
29-quinquies, 29-sexies, 29-septies, 29-octies, 29-nonies, 29-decies,
29-undicies, 29-terdecies, 33, 35, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 69, 76, 77, 78,
100, 101, 103, 105, 106, 107, 108, 109, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124,
125, 126, 127, 133, 134, 137, 158-bis, 179, 181, 182, 183, 184, 188, 193, 195,
196, 197, 198, 205, 231, da 239 a 253; con riferimento agli articoli 188-ter,
189, 190, 208, 209, 211, 212, 214, 215 e 216, del predetto decreto legislativo
n. 152/2006, nel rispetto della Direttiva 2008/98CEE; con riferimento agli
articoli 19, 20, 23, 24, 24bis, 25, 26, 27, 27-bis, del citato decreto
legislativo n. 152/2006, limitatamente ai termini ivi previsti;
- decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, articolo 146;
- decreto del Presidente della Repubblica 6 gennaio 2001 n. 380, articoli 2, 2
-bis, 3, 5, 6 e 6-bis, 7, 8, 10, 14, 20, 22, 23, 24, da 27 a 41, 77, 78, 79, 81
e 82;
- decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, articolo 8, convertito con modificazioni
dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 e decreto del Presidente della Repubblica
13 giugno 2017, n. 120 nel rispetto dell’articolo 5 della direttiva 2008/98
CEE;
- decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31, articoli 2,
3, 4, 7, 8 e 11, relativamente alla semplificazione delle procedure ivi
previste;
1. leggi e disposizioni regionali e provinciali, anche di natura organizzativa,
strettamente connesse alle attività previste dalla presente ordinanza, oltre
che dei piani urbanistici comunali, dei piani e dei progetti di utilizzazione
delle aree del demanio marittimo, dei regolamenti edilizi comunali e dei piani
territoriali, generali e di settore comunque denominati.2. Per l’espletamento
delle attività previste dalla presente ordinanza, il Commissario delegato ed i
soggetti attuatori, possono avvalersi, ove ricorrano i presupposti, delle
procedure di cui agli articoli 63 e 163 del decreto legislativo 18 aprile 2016,
n. 50 in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Con riferimento alle procedure di somma urgenza, i termini per la redazione
della perizia giustificativa di cui al comma 4 dell’articolo 163 e per il
controllo dei requisiti di partecipazione di cui al comma 7 dell’articolo 163
possono essere derogati. Di conseguenza è derogato il termine di cui al secondo
periodo del comma 10 dell’articolo 163.
- Il Commissario delegato ed i soggetti attuatori, nel rispetto dei principi
generali dell’ordinamento giuridico, della direttiva del Consiglio dei Ministri
del 22 ottobre 2004 e dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, per
la realizzazione degli interventi di cui alla presente ordinanza, possono
procedere in deroga ai seguenti articoli del decreto legislativo 18 aprile
2016, n. 50:
- 21, allo scopo di autorizzare le procedure di affidamento anche in assenza
della delibera di programmazione;
- 32, 33, 34, 36, 70, 72, 73, 76 e 98, allo scopo di consentire la
semplificazione della procedura di affidamento e l’adeguamento della relativa
tempistica alle esigenze del contesto emergenziale; la deroga all’articolo 36,
comma 2, lettera a), è consentita nei limiti di € 200.000,00 e quella agli
articoli 76 e 98 è riferita alle tempistiche e modalità delle comunicazioni ivi
previste, da esercitare in misura compatibile con le esigenze del contesto
emergenziale;
- 35, allo scopo di consentire l’acquisizione di beni e servizi omogenei e
analoghi, caratterizzati da regolarità, da rinnovare periodicamente entro il
periodo emergenziale;
- 37 e 38, allo scopo di consentire di procedere direttamente ed autonomamente
all’acquisizione di lavori, servizi e forniture di qualsiasi importo in assenza
del possesso della qualificazione ivi prevista e del ricorso alle Centrali di
Committenza;
- 40 e 52, allo scopo di ammettere mezzi di comunicazione differenti da quelli
elettronici, ove le condizioni determinate dal contesto emergenziale lo
richiedono;
- 59, comma 1 bis, allo scopo di consentire l’affidamento anche sulla base del
progetto definitivo. In tal caso la redazione del piano di sicurezza e di
coordinamento di cui all’articolo 100 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.
81 può essere messa a carico dell’affidatario in fase di elaborazione del
progetto esecutivo;
- 60, 61 e 85, allo scopo di semplificare e accelerare la procedura per la
scelta del contraente;
- 63, comma, 2 lett. c) relativamente alla possibilità di consentire lo
svolgimento di procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando, al
fine di accelerare la procedura di scelta del contraente e avviare, per ragioni
di estrema urgenza a tutela della salute e dell’ambiente, gli interventi
infrastrutturali di cui alla presente ordinanza. Tale deroga, se necessaria,
potrà essere utilizzata anche per l’individuazione dei soggetti cui affidare la
verifica preventiva della progettazione di cui all’articolo 26 comma 6 lett. a)
del medesimo decreto legislativo n. 50 del 2016;
- 95, relativamente alla possibilità di adottare il criterio di aggiudicazione
con il prezzo più basso anche al di fuori delle ipotesi previste dalla norma;
- 97, relativamente alla possibilità di esercitare la facoltà di esclusione
automatica fino a quando il numero delle offerte ammesse non è inferiore a
cinque;
- 31, allo scopo di autorizzare, ove strettamente necessario, l’individuazione
del RUP tra soggetti idonei estranei agli enti appaltanti, ancorché dipendenti
di ruolo di altri soggetti o enti pubblici, in caso di assenza o insufficienza
di personale interno in possesso dei requisiti necessari all’espletamento degli
incarichi e dell’incremento delle esigenze di natura tecnico-progettuali
derivanti dalle esigenze emergenziali;
- 24, allo scopo di autorizzare l’affidamento dell’incarico di progettazione a
professionisti estranei all’ente appaltante, in caso di assenza o insufficienza
di personale interno in possesso dei requisiti necessari all’espletamento
dell’incarico e dell’incremento delle esigenze di natura tecnico - progettuali
derivanti dalle esigenze emergenziali;
- 25, 26 e 27, allo scopo di autorizzare la semplificazione e l’accelerazione
della procedura concernente la valutazione dell’interesse archeologico e le
fasi di verifica preventiva della progettazione e di approvazione dei relativi
progetti;
- 157, allo scopo di consentire l’adozione di procedure semplificate e celeri
per l’affidamento di incarichi di progettazione e connessi, secondo le modalità
ed entro i limiti stabiliti dalla presente ordinanza;
- 105, allo scopo di consentire l’immediata efficacia del contratto di
subappalto a far data dalla richiesta dell’appaltatore, effettuando le
verifiche circa il possesso dei requisiti, secondo le modalità descritte
all’articolo 163, comma 7, del decreto legislativo n. 50/2016, limitatamente
all’indicazione obbligatoria della terna dei subappaltatori di cui al comma 6;
- 106, allo scopo di consentire varianti anche se non previste nei documenti di
gara iniziali e allo scopo di derogare ai termini previsti dai commi 8 e 14 per
gli adempimenti nei confronti di ANAC.
- Salvo quanto previsto al comma 3, al momento della presentazione dei
documenti relativi alle procedure di affidamento, i soggetti di cui
all’articolo 1 accettano, anche in deroga agli articoli 81 ed 85 del decreto
legislativo 18 aprile 2016, n. 50, autocertificazioni, rese ai sensi del
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, circa il
possesso dei requisiti per la partecipazione a procedure di evidenza pubblica,
che i predetti soggetti verificano ai sensi dell’articolo 163, comma 7, del
decreto legislativo n. 50/2016, mediante la Banca dati centralizzata gestita
dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, o i mezzi di prova di cui
all’articolo 86, ovvero tramite altre idonee modalità compatibili con la
gestione della situazione emergenziale, individuate dai medesimi soggetti
responsabili delle procedure.
- Fermo restando quanto previsto al comma 3, ai fini dell’acquisizione di
lavori, beni e servizi, strettamente connessi alle attività di cui alla
presente ordinanza i soggetti di cui all’articolo 1 provvedono, mediante le
procedure di cui all’articolo 36 e 63, anche non espletate contestualmente,
previa selezione, ove possibile e qualora richiesto dalla normativa, di almeno
cinque operatori economici, effettuando le verifiche circa il possesso dei
requisiti, secondo le modalità descritte all’articolo 163, comma 7, del decreto
legislativo n. 50/2016.
- Tenuto conto dell’urgenza della realizzazione degli interventi di cui alla
presente ordinanza, i soggetti di cui all’articolo 1 possono prevedere penalità
adeguate all’urgenza anche in deroga a quanto previsto dall’articolo 113-bis
del decreto legislativo n. 50/2016 e lavorazioni su più turni giornalieri, nel
rispetto delle norme vigenti in materia di lavoro.
- Nell’espletamento delle procedure di affidamento di lavori, servizi e
forniture strettamente connesse alle attività di cui alla presente ordinanza, i
soggetti di cui all’articolo 1 possono verificare le offerte anomale ai sensi
dell'articolo 97 del decreto legislativo n. 50 del 2016, richiedendo le
necessarie spiegazioni per iscritto, assegnando al concorrente un termine
compatibile con la situazione emergenziale in atto e comunque non inferiore a 5
giorni. Qualora l’offerta risulti anomala all’esito del procedimento di
verifica, il soggetto aggiudicatario è liquidato ai sensi dell’articolo 163,
comma 5, per la parte di opere, servizi o forniture eventualmente già
realizzata.
Articolo 5 (Procedure di approvazione dei progetti)
1. Il Commissario delegato e i soggetti attuatori provvedono all'approvazione
dei progetti ricorrendo, ove necessario, alla conferenza di servizi da indire
entro sette giorni dalla disponibilità dei progetti e da concludersi entro
quindici giorni dalla convocazione. Qualora alla conferenza di servizi il
rappresentante di un'amministrazione o soggetto invitato sia risultato assente
o, comunque, non dotato di adeguato potere di rappresentanza, la conferenza
delibera prescindendo dalla sua presenza e dalla adeguatezza dei poteri di
rappresentanza dei soggetti intervenuti. Il dissenso manifestato in sede di
conferenza di servizi deve essere motivato e recare, a pena di inammissibilità,
le specifiche indicazioni progettuali necessarie al fine dell'assenso.
2. L'approvazione dei progetti di cui al presente articolo da parte del
Commissario delegato e dei soggetti attuatori costituisce, ove occorra,
variante agli strumenti urbanistici del comune interessato alla realizzazione
delle opere o alla imposizione dell'area di rispetto e comporta vincolo
preordinato all'esproprio e dichiarazione di pubblica utilità delle opere e
urgenza e indifferibilità dei relativi lavori.
3. Fermo restando quanto stabilito al comma 1, i pareri, visti e nulla-osta
relativi agli interventi, che si dovessero rendere necessari, anche
successivamente alla conferenza di servizi di cui al comma 1, devono essere
resi dalle amministrazioni entro sette giorni dalla richiesta e, qualora entro
tale termine non siano resi, si intendono acquisiti con esito positivo.
4. Per i progetti di interventi e di opere per cui è prevista dalla normativa
vigente la procedura di valutazione di impatto ambientale regionale, ovvero per
progetti relativi ad opere incidenti su beni sottoposti a tutela ai sensi del
decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, le relative procedure devono essere
concluse, in deroga alle vigenti disposizioni, entro il termine massimo di
trenta giorni dalla attivazione, comprensivi della fase di consultazione del
pubblico, ove prevista, non inferiore a dieci giorni. Nei casi di motivato
dissenso espresso, in sede di conferenza di servizi, dalle amministrazioni
preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali
o alla tutela della salute e della pubblica incolumità, la decisione - in
deroga alla procedura prevista dall'articolo 14-quinques della legge 7 agosto
1990, n. 241 - è rimessa: all'ordine del giorno della prima riunione in
programma del Consiglio dei Ministri, quando l’amministrazione dissenziente è
un’amministrazione statale; ai soggetti di cui all’articolo 1, comma 1, che si
esprimono entro 7 giorni, negli altri casi.
Articolo 6 (Relazione del Commissario delegato)
1. Il Commissario delegato trasmette, con cadenza trimestrale, al Dipartimento
della protezione civile una relazione inerente le attività espletate ai sensi
della presente ordinanza, nonché, allo scadere del termine di vigenza dello
stato di emergenza, una relazione conclusiva sullo stato di attuazione delle
stesse.
Articolo 7 (Copertura finanziaria)
1. Agli oneri connessi alla realizzazione delle iniziative d’urgenza di cui
alla presente ordinanza si provvede con le risorse previste nella delibera del
Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2020 citata in premessa, pari ad euro
2.100.000,00.
2. Per la realizzazione degli interventi previsti nella presente ordinanza, è
autorizzata l’apertura di apposita contabilità speciale intestata al
Commissario delegato.
3. Il Commissario delegato è tenuto a rendicontare ai sensi dell'articolo 27,
comma 4, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Angelo Borrelli