(di Enzo Compagno, medico) Ricevo a firma del Sig. Christian Lampo a nome dell’associazione “Canneto per noi”, una nota in cui mi si chiede un parere sanitario nel momento in cui ci si trovi a vivere l’esperienza di una pandemia Covid.
Ricordo che sino all’ultima settimana di Aprile è possibile incorrere nell’influenza stagionale, per cui bisogna rivolgersi al proprio Medico Curante per avere un discerrnimento sia sulla diagnosi, che sulle indicazioni diagnostico - terapeutiche.
La presenza di sintomi che possano far pensare alla polmoniti (tosse, febbre, difficoltà respiratorie), sono una cosa estremamente grave e vanno sicuramente valutati dal Medico Curante, che se riterrà opportuno, farà eseguire una serie di accertamenti (rx torace, esami del sangue, TAC Torace, Tampone rino-faringeo per Covid-19) nei locali predisposti.
Ricordo che nel caso in cui fosse necessario eseguire il Tampone Covid-19, può essere fatto nella tenda di pre-triage posta all’interno dell’ospedale.
Il tampone, in atto, non può e non deve essere eseguito a tappeto sulla popolazione ,per cui non è possibile recarsi in ospedale richiedendo di esserne sottoposti.
Sicuramente , il sig. Lampo ha ragione quando dice che possiamo prestare inconsapevolmente le nostre gambe al virus e permettergli di camminare. E’ cosi che si diffonde il contagio.
Proprio per questo tutti, anche gli eventuali soggetti contagiati asintomatici, stando in casa evitano il diffondersi della malattia e contribuiscono all’ estinzione dell’epidemia che può avvenire soltanto evitando i contagi col distanziamento sociale.
Mi permetto di suggerire di non avventurarci in considerazioni sul cosa fare apparentemente logiche ma che possono portarci a risultati disastrosi.
La medicina non è democrazia, è scienza. Come si convive e si combatte una pandemia non si decide a maggioranza. Se bastasse leggere google per diventare medici chiuderebbero le Università e le Scuole di Specializzazione, non si farebbero i Master né i Dottorati di Ricerca.
Portate tutti le mascherine chirugiche, che servono a proteggere chi ci sta intorno, gli uni dagli altri. Le mascherine ffp (filtering facepiece, filtro facciale) lasciatele agli operatori sanitari,sono rare, costose, difficili da gestire e possono essere fonte di contagi.
Se qualcuno dovesse illudersi che non sia così, per il bene suo e nostro, si metta davanti allo specchio e ripeta 1000 volte “non sono un virologo, non capisco niente di epidemie e contagi, SIR sarà un titolo nobiliare ed R0 <1 mi sembra una targa”. E poi si chiuda in casa.
Dott. Vincenzo Compagno
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.