Comunicato stampa
TAORMINA - La lotta alla corruzione è, per Raffaele Cantone, l’imperativo categorico da trasmettere alle nuove generazioni. È questo l’assunto del suo nuovo libro “La corruzione spiegata ai ragazzi che hanno a cuore il futuro del loro paese” (Mondadori 2018), scritto in tandem con Francesco Caringella, anch’egli magistrato. Prima ancora che nelle aule di giustizia, certe piaghe si combattono tra i banchi di scuola: Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, lo ribadirà giovedì 17 maggio, ore 11, al Palazzo dei Congressi di Taormina, dove affronterà la complessa problematica di fronte ad oltre 1200 studenti. L’evento rientra infatti nel ciclo “Conversazioni sul futuro”, pensato per gli allievi delle scuole medie e superiori, e al tempo stesso aperto a tutta la cittadinanza, come vuole la formula di questi incontri, la cui organizzazione vede in campo Memora, la società di management alberghiero di Italo Mennella, e Taobuk, il festival letterario ideato e diretto da Antonella Ferrara.
È in tale contesto di ampia aggregazione e partecipazione giovanile che Raffaele Cantone riceverà il Premio Sicilia 2018, consegnato a lui dalla Regione, rappresentata per l’occasione dal Presidente Nello Musumeci e dall’Assessore Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo Sandro Pappalardo, per gli alti meriti civili e la capacità di investigare, in maniera chiara e diretta, cause e risvolti della gravissima emergenza che la corruzione rappresenta. Su questi nodi l’autore si confronterà con un esperto del calibro di Maurizio Caserta, Ordinario di Economia Politica presso l’Università di Catania. Saranno presenti, tra gli altri, il Sindaco di Taormina Eligio Giardina, il vicesindaco Pina Raneri e l’Assessore comunale al Turismo Salvo Cilona.Nell’incontro sono coinvolti il Liceo classico “Michele Amari” di Giarre, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Caminiti Trimarchi” di Santa Teresa di Riva, l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Salvatore Pugliatti” di Taormina con la sede associata di Furci, l’Istituto d’Istruzione Superiore “La Farina” di Messina e l’Istituto Comprensivo 1 di Taormina.
Dunque sono in primo luogo gli studenti i destinatari di “Conversazioni sul futuro”, appuntamenti con ospiti di prestigio in grado di offrire spunti utili per una riflessione approfondita sull’evoluzione della società, che impone - oggi più che mai - di avere una “visione progettuale”, capace di interpretare l’attuale contesto economico, industriale, sociale. Da questa necessità è nata l’idea di Memora e Taobuk di creare uno spazio di discussione libera, con l’obiettivo di prendere parte al dibattito sul futuro del Paese, contribuire con idee e proposte al suo rilancio.
Un ruolo importante ha avuto in ciò la volontà di Italo Mennella, presidente degli albergatori di Taormina, di avvicinare i giovani al mondo della politica, della cultura e dell’economia in maniera consapevole e nel segno della legalità, promuovendo e sponsorizzando direttamente l’iniziativa. In particolare è degno di nota, in quanto raro gesto di mecenatismo, che il presidente degli albergatori di Taormina abbia comprato 350 copie del libro in questione per donarle agli studenti meritevoli, sollecitando e ottenendo il coinvolgimento di tutte le scuole del territorio.
«La corruzione – si legge nella presentazione del volume – è una malattia sociale ed è evidente che potranno salvarci solo i nostri ragazzi e le nostre ragazze, uomini e donne in erba che hanno un "cuore sano e pulito", non ancora contaminato dagli interessi, dalle abitudini, dall'aridità». I due magistrati hanno deciso di rispondere con questo libro, espressamente rivolto a ragazzi e giovani, perché quello della corruzione non è e non deve essere un tema riservato agli esperti, agli intellettuali, ai giuristi, ma va affrontato insieme ai cittadini del domani, le principali vittime di quello che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito un «furto di futuro».
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lunedì 7 maggio 2018
Cappero delle Eolie. Aldo Natoli: “Vogliamo il sigillo Dop”
(da repubblica.it) Aldo Natoli, presidente dell’associazione Cappero delle Isole Eolie Dop, rappresenta 67 soci (5 produttori e 62 trasformatori). Tutti insieme, da due anni esatti, cioè da quando è nata l’associazione, inseguono un sogno: “Vogliamo che il nostro prodotto tipico, il cappero – dice Natoli - che identifica l’arcipelago delle Sette Sorelle, venga riconosciuto come Denominazione di origine protetta dall’Europa”.
La pratica è stata consegnata a marzo a Bruxelles, ora i 67 soci aspettano solamente il responso. L’associazione rappresenta il 60% dei produttori di capperi di tutto l’arcipelago, titolari di più di 7000 piante, con una produzione annuale che oscilla in media dai 500 ai 600 quintali. “Numeri che potrebbero crescere dopo il riconoscimento”, rivendica Natoli. Che conclude: “Si avverte un nuovo interesse nel settore cappericolo, soprattutto da parte degli under 35”.
La pratica è stata consegnata a marzo a Bruxelles, ora i 67 soci aspettano solamente il responso. L’associazione rappresenta il 60% dei produttori di capperi di tutto l’arcipelago, titolari di più di 7000 piante, con una produzione annuale che oscilla in media dai 500 ai 600 quintali. “Numeri che potrebbero crescere dopo il riconoscimento”, rivendica Natoli. Che conclude: “Si avverte un nuovo interesse nel settore cappericolo, soprattutto da parte degli under 35”.
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Carmelo Amato, Brenda Salmieri, Raffaele Stagno, Gaetano Barca, Silvia Dede Venuti, Rosa Merlino, Antonio Favaloro
Come eravamo: Pasqua 2014 a Lipari. Riprese Lillo Manganaro per I colori dell'isola Art and Photo
Il filmato immortala non solo i passaggi della Processione di Pasqua conosciuti a tutti (quali l'incontro a Marina Corta) ma anche alcuni momenti sconosciuti a tanti (quali il passaggio sulla Via Roma, il ritorno e l'inchino di "arrivederci" all'interno del Castello
MNS: Ciccio Rizzo segretario regionale per la Sicilia Orientale
Si è svolta a Roma l’Assemblea Nazionale del “Movimento Nazionale per la Sovranità” nel corso della quale l’organismo assembleare composto da oltre 250 membri provenienti da tutte le regioni d’Italia, ha ratificato la nomina dell’Avv. Francesco Rizzo – attuale Consigliere Comunale di Lipari e già Consigliere Comunale di Messina – a Segretario Regionale per la “Sicilia Orientale”.
L’Avv. Rizzo, entusiasta per il nuovo incarico, ha dichiarato: il primo impegno sarà quello di creare in Sicilia le occasioni di confronto e di contatto fra il costituendo “Polo Sovranista” ed il nuovo Governo regionale sostenuto in primis dalla positiva esperienza del Movimento “Diventerà Bellissima” di cui mi onoro di essere stato nel 2014 fra i promotori e fondatori. In questa direzione molto positivo è l’incontro dei giorni scorsi fra il Presidente Musumeci ed il Sen. Candiani, nuovo Commissario della Lega in Sicilia durante il quale sono state gettate le basi di una più stretta collaborazione in ottica regionale e non solo. L’attenzione è puntata sulla tornata elettorale amministrativa di giugno prossimo nella quale i candidati del MNS saranno determinanti per la vittoria degli schieramenti di Destra ed Identitari nei quali concorreranno.
Con riferimento alla situazione politica nazionale la posizione del MNSè stata espressa chiaramente dal Segretario Nazionale On. Gianni Alemanno che ha affermato: “È giusto che Salvini faccia un ultimo tentativo per creare un governo che rispetti il risultato delle elezioni non dividendo il centrodestra. Ma se questo tentativo non riuscirà, l’unica strada è quella di andare subito alle elezioni, evitando qualsiasi forma di governo non legittimato democraticamente. Un governo tecnico, del Presidente o di tregua, sarebbe succube dei diktat europei nelle prossime decisive trattative europee. L’Italia – ha proseguito Alemanno – deve mettere il veto a questo nuovo bilancio europeo, non solo per contestare i tagli ai fondi per l’agricoltura e alle politiche di coesione, ma per rinegoziare tutti i trattati europei che hanno minato la nostra sovranità nazionale». «Questo – ha avvertito il segretario del Mns – deve essere l’impegno inderogabile del nuovo governo di centrodestra, se sorgerà, o il suo primo impegno del programma elettorale se, come probabile, andremo subito a nuove elezioni.
Alemanno ha indicato fra le priorità politiche da affrontare sullo scacchiere nazionale quella di “cancellare la spaccatura tra il Nord Italia, che ha votato per il centrodestra, e il Sud, che ha preferito i 5 Stelle”. Una «sfida», l’ha definita il Segretario Nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, per affrontare la quale sono necessarie due condizioni: la prima è «creare una federazione del centrodestra, cominciando ad aggregare nel Polo sovranista i movimenti (Mns, Pli, PsdAz) che hanno espresso candidature nelle liste della Lega»; la seconda «è costruire un nuovo radicamento nel Sud per battere il Movimento 5 Stelle, con un piano per il lavoro verso la piena occupazione».
Durante l’incontro, oltre all’analisi degli scenari politici che si sono determinati dopo il voto, sono state definite anche nuove cariche all’interno dell’organigramma del partito: Roberto Menia, ex sottosegretario all’Ambiente, è stato eletto Presidente; Marco Cerreto, in servizio nella segreteria tecnica della direzione generale politiche europee internazionali del ministero delle Politiche agricole e forestali, è stato eletto portavoce; ai rapporti esterni va Marco Matteoni, imprenditore e dirigente di Confartigianato; il Senatore della Repubblica eletto nelle fila della Lega Claudio Barbaro è stato nominato ai “Rapporti Istituzionali” ed inoltre, fanno il loro ingresso nell’Assemblea Nazionale del MNS i siciliani (messinesi e della provincia): Marina Trimarchi, Daniele Travisano, Liana Cannata e Valentino Colosi.
L’Avv. Rizzo, entusiasta per il nuovo incarico, ha dichiarato: il primo impegno sarà quello di creare in Sicilia le occasioni di confronto e di contatto fra il costituendo “Polo Sovranista” ed il nuovo Governo regionale sostenuto in primis dalla positiva esperienza del Movimento “Diventerà Bellissima” di cui mi onoro di essere stato nel 2014 fra i promotori e fondatori. In questa direzione molto positivo è l’incontro dei giorni scorsi fra il Presidente Musumeci ed il Sen. Candiani, nuovo Commissario della Lega in Sicilia durante il quale sono state gettate le basi di una più stretta collaborazione in ottica regionale e non solo. L’attenzione è puntata sulla tornata elettorale amministrativa di giugno prossimo nella quale i candidati del MNS saranno determinanti per la vittoria degli schieramenti di Destra ed Identitari nei quali concorreranno.
Con riferimento alla situazione politica nazionale la posizione del MNSè stata espressa chiaramente dal Segretario Nazionale On. Gianni Alemanno che ha affermato: “È giusto che Salvini faccia un ultimo tentativo per creare un governo che rispetti il risultato delle elezioni non dividendo il centrodestra. Ma se questo tentativo non riuscirà, l’unica strada è quella di andare subito alle elezioni, evitando qualsiasi forma di governo non legittimato democraticamente. Un governo tecnico, del Presidente o di tregua, sarebbe succube dei diktat europei nelle prossime decisive trattative europee. L’Italia – ha proseguito Alemanno – deve mettere il veto a questo nuovo bilancio europeo, non solo per contestare i tagli ai fondi per l’agricoltura e alle politiche di coesione, ma per rinegoziare tutti i trattati europei che hanno minato la nostra sovranità nazionale». «Questo – ha avvertito il segretario del Mns – deve essere l’impegno inderogabile del nuovo governo di centrodestra, se sorgerà, o il suo primo impegno del programma elettorale se, come probabile, andremo subito a nuove elezioni.
Alemanno ha indicato fra le priorità politiche da affrontare sullo scacchiere nazionale quella di “cancellare la spaccatura tra il Nord Italia, che ha votato per il centrodestra, e il Sud, che ha preferito i 5 Stelle”. Una «sfida», l’ha definita il Segretario Nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, per affrontare la quale sono necessarie due condizioni: la prima è «creare una federazione del centrodestra, cominciando ad aggregare nel Polo sovranista i movimenti (Mns, Pli, PsdAz) che hanno espresso candidature nelle liste della Lega»; la seconda «è costruire un nuovo radicamento nel Sud per battere il Movimento 5 Stelle, con un piano per il lavoro verso la piena occupazione».
Durante l’incontro, oltre all’analisi degli scenari politici che si sono determinati dopo il voto, sono state definite anche nuove cariche all’interno dell’organigramma del partito: Roberto Menia, ex sottosegretario all’Ambiente, è stato eletto Presidente; Marco Cerreto, in servizio nella segreteria tecnica della direzione generale politiche europee internazionali del ministero delle Politiche agricole e forestali, è stato eletto portavoce; ai rapporti esterni va Marco Matteoni, imprenditore e dirigente di Confartigianato; il Senatore della Repubblica eletto nelle fila della Lega Claudio Barbaro è stato nominato ai “Rapporti Istituzionali” ed inoltre, fanno il loro ingresso nell’Assemblea Nazionale del MNS i siciliani (messinesi e della provincia): Marina Trimarchi, Daniele Travisano, Liana Cannata e Valentino Colosi.
domenica 6 maggio 2018
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Mari Biviano, Alessandra Merrina, Carlo Moretti, Graziella Acquario, Mirko Mandarano, Daria Zanca, Diana Saltalamacchia, Frank Speziale, Rosalba Bongiorno, Alessia Rubino, Giovanni Favaloro, Luisa Di Pietro , Elena Casamento , Samantha Mandarano, Carlo Zaia
Inaugurazione a Catania della nuova U.O.S.D. - Rianimazione pediatrica. Responsabile il socio del Centro Studi Dott. Giuseppe Ferlazzo, originario di Lipari
COMUNICATO STAMPA
Il 7 maggio presso
l’Ospedale Garibaldi – Nesima di Catania sarà inaugurata la nuova U.O.S.D. –
Rianimazione Pediatrica di cui è responsabile il socio del Centro Studi Dott.
Giuseppe Ferlazzo, originario di Lipari.
La rianimazione
pediatrica di Catania sotto la direzione del Dott. Ferlazzo è sempre stata un
centro di eccellenza per la Sicilia orientale.
Lipari, 03/05/2018
Ufficio
Stampa centro Studi
SPECIFICITÀ DELLA
RIANIMAZIONE PEDIATRICA
Nell'ambito
pediatrico, l'introduzione delle tecniche di rianimazione ha condizionato il
passaggio da una pediatria “individualista” ad una pediatria d'équipe. La
Rianimazione Pediatrica quindi oggiha l’ambizione di comprendere tutti gli
aspetti acuti della patologia pediatrica, grazie ad una solida formazione
teorica e pratica di pediatria generalein un tutt’uno con il bagaglio tecnico scientifico
dell’anestesia e rianimazione, con il concorso di un apparato tecnico
affidabile e di un'ampia rete di specialisti e consulenti.
Il bambino
non è un modello ridotto dell'adulto: ha una fisiologia propria variabile nel
tempo, una farmacologia ed una psicologia caratteristiche: in nome
dell'efficacia, della sicurezza e dell'umanizzazione dell'assistenza, richiede
un ambiente dedicato, medici esperti nella sua cura e nelle sue particolarità.
Oggi sono
riconosciute ai rianimatori pediatrici:
la presa in carico di quella fascia
d’età che va dai 30 giorni (non più di competenza dei neonatologi) ai 16 anni,
l'applicazione delle tecniche di rianimazione alle urgenze vitali dei bimbi anche
di basso peso ma superiori ai 30 giorni, le cure perioperatorie in chirurgia
neonatale/pediatrica specialistica e cardiochirurgia, il trattamento delle
insufficienze renali acute, di quelle cardiologiche, la messa a punto delle
tecniche di nutrizione artificiale, le cure primarie la stabilizzazione ed il
trasporto nelle varie urgenze vitali pediatriche, la presa in carico delle urgenze
infettivologiche, immunologiche, ematologiche ed oncologiche.
La Rianimazione Pediatrica è una sorta di servizio centrale con obbligo di integrazione con il circuito a monte (Ostetrici, Pronto Soccorso Pediatrico e servizio di trasporto, Servizio di chirurgia specialistica (Pediatrica – Toracica – ORL – Neurochirurgia – Cardiochirurgia, Pediatri generalisti) e il circuito a valle.
La Rianimazione Pediatrica è una sorta di servizio centrale con obbligo di integrazione con il circuito a monte (Ostetrici, Pronto Soccorso Pediatrico e servizio di trasporto, Servizio di chirurgia specialistica (Pediatrica – Toracica – ORL – Neurochirurgia – Cardiochirurgia, Pediatri generalisti) e il circuito a valle.
La
Rianimazione Pediatrica affronta oggi patologie che le sono proprie; ne
consegue la necessità di conoscere la medicina generale dei bambini di ogni
età. I suoi progressi dipendono largamente dai progressi della tecnologia e
dalla lungimiranza in termini di programmazione del numero dei posti letto
dedicati in relazione al territorio, delle risorse necessarie come medici ed
infermieri formati per la disciplinai, onde mettere in pratica un programma
efficace di cura, prevenzione e profilassi delle infezioni nosocomiali, per i
piccoli pazienti che diventano ogni giorno più numerosi.
Al giorno
d’oggi la Rianimazione Pediatrica, in considerazione dell’ampia fascia d’età di
cui ha competenza, soffre di una carenza cronica di posti letto (in atto operativi in Sicilia: 8 posti a
Palermo – 2 posti a Catania – posti
modulabili nell’ambito dell’UTIN del Policlinico di Messina) e di sviluppo
futuro.
Dal punto di
vista organizzativo, la crisi di vocazioni, la politica delle Scuole di
Specializzazione, ed il lungo training scientifico-tecnico specifico in tale
ambito, condizionano una grave carenza di organico medico, che rende inoltre
difficile l'attività di ricerca.
La Rianimazione
Pediatrica Dell’ARNAS Garibaldi ha 2 posti letto autorizzati, dovrà passare a 4
posti letto autorizzati secondo il nuovo piano di rete ospedaliera, (peraltro Unica realtà autonoma nella Sicilia Orientale, inserita nella
TIPNET Nazionale, con formazione specialistica che risale al 2005).
Attualmente
tale struttura ha in organico 6 medici +
un responsabile, garantisce una guardia h/24 e si occupa di tutti i servizi in
area critica pediatrica di tipo medico e chirurgico.
Essa rappresenta
un esempio unico di best practice nell’interland catanese, rispondendo alle
necessità del territorio, attraverso la disponibilità al 118, e alle esigenze
del P.Soccorso pediatrico del presidio ospedaliero, che fa in media 40.000
accessi all’anno.
Garantisce
di fatto un processo assistenziale coordinato, in una corretta logica in cui le
unità operative sono integrate in uno scambio continuo di azione e di informazione,
attraverso la contiguità fisica e una serie di meccanismi di coordinamento
implementati, per la migliore assistenza e cura dei piccoli pazienti della provincia di Catania e delle
province limitrofe.
Oggi è il 6 Maggio. Buongiorno con questa foto di Cristian Ruggiero e con i Santi e le venerazioni di oggi
Veduta sulla baia di Marina Lunga (Lipari)
SANTO DEL GIORNO: SAN PIETRO NOLASCO
Altri santi e venerazioni del 06 maggio:
- Beata Anna Rosa Gattorno
- Beato Bartolomeo Pucci-Franceschi
Sacerdote francescano
- Santa Benedetta di Roma
Vergine
- Beata Caterina Troiani
Fondatrice
- Sant' Edberto di Lindisfarne
Vescovo
- Beati Edoardo Jones e Antonio Middleton
Martiri
- Beati Enrico Kaczorowski e Casimiro Gostynski
Sacerdoti e martiri
- Beato Francesco de Montmorency-Laval
Vescovo di Québec
- Beata Jutta (Giuditta) di Sangerhausen
Vedova
- San Lucio di Cirene
Vescovo
- Santi Mariano e Giacomo
Martiri di Lambesa
- San Venerio di Milano
Vescovo
- Beata Anna Rosa Gattorno
- Beato Bartolomeo Pucci-Franceschi
Sacerdote francescano
- Santa Benedetta di Roma
Vergine
- Beata Caterina Troiani
Fondatrice
- Sant' Edberto di Lindisfarne
Vescovo
- Beati Edoardo Jones e Antonio Middleton
Martiri
- Beati Enrico Kaczorowski e Casimiro Gostynski
Sacerdoti e martiri
- Beato Francesco de Montmorency-Laval
Vescovo di Québec
- Beata Jutta (Giuditta) di Sangerhausen
Vedova
- San Lucio di Cirene
Vescovo
- Santi Mariano e Giacomo
Martiri di Lambesa
- San Venerio di Milano
Vescovo
sabato 5 maggio 2018
Calcio. Pulcini della Ludica Lipari ad un raduno a Capo D'Orlando
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Ana Francu Patarau, Raffaella Bertolo, Bruno Abbondanza, Rachele La Fortuna, Elia Torre, Rosario Finocchiaro, Natalia Budans, Eugenio Murciano, Aziz Sammoud
PUBBLICATO IL DECRETO CHE ASSEGNA OLTRE 25 MILIONI DI EURO ALLA CITTÀ METROPOLITANA PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SULLE STRADE DELLA PROVINCIA. TONINO GENOVESE: «LA MOBILITÀ SUL TERRITORIO È AL COLLASSO PROGRAMMARE DA SUBITO GLI INTERVENTI PER EVITARE DI PERDERE LE RISORSE»
Oltre 25 milioni di euro destinati ad interventi straordinari di manutenzione della rete viaria per la Città Metropolitana di Messina dal 2018 al 2023. È stato pubblicato lo scorso 2 maggio il decreto approvato il 16 febbraio che finanzia gli interventi e i programmi per la rete viaria di provincie e città metropolitane che consegna subito nelle mani di Palazzo dei Leoni un milione e 875 mila euro utilizzabili dal prossimo 30 giugno per far fronte alle emergenze delle strade provinciali da anni senza manutenzione e senza un adeguato numero di cantonieri.
«Un’occasione da non perdere – sottolinea il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – che deve essere programmata sin da subito per spendere tutte le risorse a disposizione. Se non verranno utilizzate, infatti, torneranno al mittente ed è una situazione che non possiamo permetterci considerata la condizione della rete stradale della provincia che registra una mobilità ormai appesantita e quasi al collasso».
Il segretario della Cisl di Messina evidenzia, quindi, come dopo la prima tranche prevista per l’anno in corso, dal 2019 al 2023 la somma a disposizione di oltre 4 milioni (4.688.220,84) ogni anno che l’Amministrazione di Corso Cavour potrà disporre per interventi straordinari e di manutenzione sulle strade. «È fondamentale non farsi trovare impreparati ma programmare bene gli interventi con una mappatura di quelli più urgenti e cercare di realizzarli tutti. Nel decreto, infatti, si legge che in in caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi nell'annualità di riferimento, è disposta la revoca delle risorse, per la quota non spesa, applicando una pari riduzione sui trasferimenti di risorse relative alle successive annualità. E questo rappresenterebbe un danno per tutto la comunità».
«Un’occasione da non perdere – sottolinea il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – che deve essere programmata sin da subito per spendere tutte le risorse a disposizione. Se non verranno utilizzate, infatti, torneranno al mittente ed è una situazione che non possiamo permetterci considerata la condizione della rete stradale della provincia che registra una mobilità ormai appesantita e quasi al collasso».
Il segretario della Cisl di Messina evidenzia, quindi, come dopo la prima tranche prevista per l’anno in corso, dal 2019 al 2023 la somma a disposizione di oltre 4 milioni (4.688.220,84) ogni anno che l’Amministrazione di Corso Cavour potrà disporre per interventi straordinari e di manutenzione sulle strade. «È fondamentale non farsi trovare impreparati ma programmare bene gli interventi con una mappatura di quelli più urgenti e cercare di realizzarli tutti. Nel decreto, infatti, si legge che in in caso di mancata o parziale realizzazione degli interventi nell'annualità di riferimento, è disposta la revoca delle risorse, per la quota non spesa, applicando una pari riduzione sui trasferimenti di risorse relative alle successive annualità. E questo rappresenterebbe un danno per tutto la comunità».
"MediterraneoBellezza", la vincitrice è la liparese Martina Costa
È la 17enne Martina Costa di Lipari la vincitrice del titolo "MediterraneoBellezza", concorso on line, lanciato dall'istituto "Bellezza&Co" Palermo e realizzato nell'ambito del progetto "Bellezze Mediterranee", volto a valorizzare la Sicilia e i suoi abitanti.
È stata eletta l'altro ieri a Palermo,in occasione della prima finale regionale.
Le concorrenti sono state selezionate tra le candidate nate o residenti in Sicilia,requisito imposto dal regolamento del concorso.
Hanno partecipato in 1.894,di cui 594 sono state eliminate durante le varie fasi del concorso.
Le fotografie in concorso sono state valutate dalla giuria tecnica composta dalla dottoressa Serena Bruni e dal fotografo Carlo Siginisi,che hanno selezionato i lavori e deliberato la vincitrice.
Martina, mora,occhi verdi,alta 1 metro e 66, si appresta a frequentare il terzo anno dell' istituto turistico. Ama le lingue,in modo particolare il francese. Studia il tedesco e l'inglese.
In un breve commento alla sua elezione Martina ha ringraziato tutto lo staff di Palermo. "Ringrazio di vero cuore - ha detto - mia madre, Tindara Lauricella Cincotta per gli abiti e alcuni scatti fotografici, mio padre Bartolino Costa per la regia e Gabriele Costanzo per le foto".
A Martina vanno le nostre congratulazioni e l'augurio per ulteriori, nuove soddisfazioni.
È stata eletta l'altro ieri a Palermo,in occasione della prima finale regionale.
Le concorrenti sono state selezionate tra le candidate nate o residenti in Sicilia,requisito imposto dal regolamento del concorso.
Hanno partecipato in 1.894,di cui 594 sono state eliminate durante le varie fasi del concorso.
Le fotografie in concorso sono state valutate dalla giuria tecnica composta dalla dottoressa Serena Bruni e dal fotografo Carlo Siginisi,che hanno selezionato i lavori e deliberato la vincitrice.
Martina, mora,occhi verdi,alta 1 metro e 66, si appresta a frequentare il terzo anno dell' istituto turistico. Ama le lingue,in modo particolare il francese. Studia il tedesco e l'inglese.
In un breve commento alla sua elezione Martina ha ringraziato tutto lo staff di Palermo. "Ringrazio di vero cuore - ha detto - mia madre, Tindara Lauricella Cincotta per gli abiti e alcuni scatti fotografici, mio padre Bartolino Costa per la regia e Gabriele Costanzo per le foto".
A Martina vanno le nostre congratulazioni e l'augurio per ulteriori, nuove soddisfazioni.
“Premio Storie di Alternanza”: vincono l’Istituto tecnico “Jaci” e il Liceo scientifico “Seguenza”
Come per la prima sessione del “Premio Storie di Alternanza”, svoltasi nel novembre dello scorso anno, anche per la seconda, che ha preso il via nel mese di febbraio, l’obiettivo dell’iniziativa promossa da Unioncamere e dalla Camera di commercio - in collaborazione con la sua Azienda speciale servizi alle imprese - è stato quello di valorizzare e di dare visibilità alle esperienze di percorsi di alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici di secondo grado.
Questa mattina al Palazzo camerale, si è svolta la cerimonia di premiazione. Ad aggiudicarsi il premio, suddiviso in due categorie distinte per tipologia di istituto scolastico partecipante, Licei e Istituti tecnici e professionali, sono stati il Liceo scientifico “Seguenza” con “Tg Seguenza - La scuola in redazione” e l’Istituto tecnico “Jaci” con “L’accoglienza: la mia professione”.
Premiati, inoltre, per la categoria “Licei”, il Liceo artistico “Basile” e il Liceo “Enrico Medi” di Barcellona Pozzo di Gotto, classificatisi al secondo e al terzo posto; per la categoria “Istituti tecnici e professionali”, l’Istituto d’istruzione superiore “Verona Trento” e l’Istituto d’istruzione superiore “Minutoli” – sezione Agraria “P. Cuppari”, classificatisi al secondo e al terzo posto.
«La collaborazione tra il mondo della scuola e il mondo imprenditoriale è molto importante – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – un giovane formato che si avvicina al mondo del lavoro avrà, certamente, maggiori possibilità di trovare occupazione e, al contempo, sarà un valore aggiunto per l’impresa e per il territorio nel quale l’impresa opera».
«La Camera di commercio ha creduto sin dall’inizio nella bontà dell’Alternanza scuola-lavoro – prosegue il segretario generale dell’Ente camerale, Alfio Pagliaro - considerandolo come uno strumento di politica attiva finalizzato a incentivare l’occupazione avvicinando le imprese al mondo della scuola, che è il loro bacino naturale a cui attingere per la formazione del personale».
Dieci le scuole partecipanti al concorso, tre delle quali sono Licei. «In questa sessione, la competizione ha avuto ampio seguito soprattutto tra gli Istituti tecnico- professionali – afferma il funzionario camerale Agata Denaro, membro della commissione - auspichiamo che l’alternanza scuola lavoro possa decollare e diventare protagonista anche nei Licei della nostra città e della nostra provincia». A tutte le scuole, sono stati conferiti buoni acquisto e targhe.
Questa mattina al Palazzo camerale, si è svolta la cerimonia di premiazione. Ad aggiudicarsi il premio, suddiviso in due categorie distinte per tipologia di istituto scolastico partecipante, Licei e Istituti tecnici e professionali, sono stati il Liceo scientifico “Seguenza” con “Tg Seguenza - La scuola in redazione” e l’Istituto tecnico “Jaci” con “L’accoglienza: la mia professione”.
Premiati, inoltre, per la categoria “Licei”, il Liceo artistico “Basile” e il Liceo “Enrico Medi” di Barcellona Pozzo di Gotto, classificatisi al secondo e al terzo posto; per la categoria “Istituti tecnici e professionali”, l’Istituto d’istruzione superiore “Verona Trento” e l’Istituto d’istruzione superiore “Minutoli” – sezione Agraria “P. Cuppari”, classificatisi al secondo e al terzo posto.
«La collaborazione tra il mondo della scuola e il mondo imprenditoriale è molto importante – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – un giovane formato che si avvicina al mondo del lavoro avrà, certamente, maggiori possibilità di trovare occupazione e, al contempo, sarà un valore aggiunto per l’impresa e per il territorio nel quale l’impresa opera».
«La Camera di commercio ha creduto sin dall’inizio nella bontà dell’Alternanza scuola-lavoro – prosegue il segretario generale dell’Ente camerale, Alfio Pagliaro - considerandolo come uno strumento di politica attiva finalizzato a incentivare l’occupazione avvicinando le imprese al mondo della scuola, che è il loro bacino naturale a cui attingere per la formazione del personale».
Dieci le scuole partecipanti al concorso, tre delle quali sono Licei. «In questa sessione, la competizione ha avuto ampio seguito soprattutto tra gli Istituti tecnico- professionali – afferma il funzionario camerale Agata Denaro, membro della commissione - auspichiamo che l’alternanza scuola lavoro possa decollare e diventare protagonista anche nei Licei della nostra città e della nostra provincia». A tutte le scuole, sono stati conferiti buoni acquisto e targhe.
venerdì 4 maggio 2018
Sanità alle Eolie...nel mirino delle Iene. Contattati il nostro direttore e la signora Zaia
Della Sanità nelle Eolie. Sui "viaggi della speranza e/o della disperazione" con l'elisoccorso, sul cardiologo non a tempo pieno, sul Punto nascita chiuso a Lipari ma riaperto a Pantelleria è stato avviato un contatto, non più di trenta minuti fa, dalle Iene con il nostro direttore Salvatore Sarpi.
Un contatto, sviluppatosi attraverso Laura Zaia, la mamma - guerriera che, sin dal 2011, si batte, insieme ad altre mamme, sia per il Punto nascita che per tutte le problematiche che interessano la Sanità nelle Eolie.
Il contatto, nell'ottica di un servizio che dovrebbe essere realizzato prima della chiusura della stagione delle Iene, avrà una ulteriore appendice nei primi giorni della prossima settimana quando il nostro direttore - che sta facendo una ricerca su alcuni casi - fornirà ulteriori dati
Un contatto, sviluppatosi attraverso Laura Zaia, la mamma - guerriera che, sin dal 2011, si batte, insieme ad altre mamme, sia per il Punto nascita che per tutte le problematiche che interessano la Sanità nelle Eolie.
Il contatto, nell'ottica di un servizio che dovrebbe essere realizzato prima della chiusura della stagione delle Iene, avrà una ulteriore appendice nei primi giorni della prossima settimana quando il nostro direttore - che sta facendo una ricerca su alcuni casi - fornirà ulteriori dati
Statuto speciale da "fortuna" a "rovina" (di Luca Chiofalo)
In Sicilia, dice la Corte dei conti, il rapporto numerico fra dipendenti comunali e popolazione supera del 45% la media nazionale. La beffa (oltre al danno) è che i comuni siciliani neanche funzionano: efficienza e servizi prestati ai cittadini sono pessimi.
Comunque, dobbiamo “stabilizzare”, cioè assumere, perché il “posto pubblico” (a vita), in Sicilia, è un diritto che prescinde merito, capacità finanziaria e necessità. Le inutili posizioni lavorative precarie, “oppio dei siciliani”, create ad arte ed a uso elettorale, prima o poi, raggiungono il traguardo dell’agognato posto garantito e pubblico. Secondo l’ultima legge di bilancio regionale, che rimanda riforme e tagli necessari per “regalare” soldi che non ci sono, vi sarebbe l’intenzione di assumerne altri 13000, in spregio ai conti in dissesto e ad una tassazione insostenibile (che non può calare se aumentiamo la spesa corrente pagando stipendi). L’antico vizietto dell’assistenzialismo irresponsabile c’è a destra come a sinistra e finirà per tirare a fondo anche la (sopravvissuta) parte sana e produttiva (privata) di questa disgraziata regione.
Nell’esclusivo interesse di classi dirigenti avide e sconsiderate, è stato fatto scempio dello statuto speciale accordatoci, che doveva essere una “fortuna” ed invece è diventato strumento di rovina.
Vergogna!!!
Comunque, dobbiamo “stabilizzare”, cioè assumere, perché il “posto pubblico” (a vita), in Sicilia, è un diritto che prescinde merito, capacità finanziaria e necessità. Le inutili posizioni lavorative precarie, “oppio dei siciliani”, create ad arte ed a uso elettorale, prima o poi, raggiungono il traguardo dell’agognato posto garantito e pubblico. Secondo l’ultima legge di bilancio regionale, che rimanda riforme e tagli necessari per “regalare” soldi che non ci sono, vi sarebbe l’intenzione di assumerne altri 13000, in spregio ai conti in dissesto e ad una tassazione insostenibile (che non può calare se aumentiamo la spesa corrente pagando stipendi). L’antico vizietto dell’assistenzialismo irresponsabile c’è a destra come a sinistra e finirà per tirare a fondo anche la (sopravvissuta) parte sana e produttiva (privata) di questa disgraziata regione.
Nell’esclusivo interesse di classi dirigenti avide e sconsiderate, è stato fatto scempio dello statuto speciale accordatoci, che doveva essere una “fortuna” ed invece è diventato strumento di rovina.
Vergogna!!!
Luca Chiofalo
50° Anniversario della morte di Salvatore Quasimodo, al via le celebrazioni
Prendono il via, domenica 6 maggio, le Celebrazioni per il 50° Anniversario della morte di Salvatore Quasimodo a cura del Comitato Organizzatore di cui fanno parte oltre la Città Metropolitana di Messina, ente promotore, l' Università degli Studi di Messina, il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Parco Letterario Salvatore Quasimodo di Roccalumera, l'Associazione Club Amici di Salvatore Quasimodo, la Fondazione Famiglia Piccolo di Capo d'Orlando, il Conservatorio Arcangelo Corelli, l' Istituto A.M. Jaci e l' Istituto S. Quasimodo di Messina.
Il Comitato, come stabilito nella conferenza stampa tenutasi il 18 gennaio scorso presso la GAMeC “Lucio Barbera” dov’è conservato l’archivio di Quasimodo, ha stilato un ricco programma di eventi che avranno luogo a Messina e in provincia. Il calendario prevede quindi numerose iniziative volte a rendere omaggio alla straordinaria figura di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura nel 1959, che nella città di Messina ha vissuto i suoi anni giovanili iniziando la sua formazione culturale e che in seguito lo ha insignito della cittadinanza onoraria e della laurea honoris causa in Letteratura.
Il presente programma riguarda le iniziative che si svolgeranno fino al 30 giugno. Altri eventi di grande rilievo, in corso di programmazione sempre a cura del Comitato organizzatore per le celebrazioni quasimodiane, saranno organizzati a partire dal mese di luglio e resi noti in seguito.
Domenica 6 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
“Due giorni di Arte e Cultura”,
Evento organizzato in collaborazione con l’Accademia Culturale Zanclea
Presentazione manifestazione e inaugurazione Mostra Antologica del Maestro Biagio Cardia alla presenza del Prof. G. Corallo
Introduce il Prof. Claudio Stazzone
Modera la Prof.ssa Agata Midiri
Lunedì 7 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. A.M. Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Relatori:
- Carlo e Sergio Mastroeni, Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera
- Cristina D’Arrigo, “La figura di Antonio Saitta e l’Ospe”
- Nino Giordano, “L’opera di Giorgio La Pira”
- Marco Bonardelli, “Giuseppe Migneco tra forza del legame e libertà del sentire”
- Carlo Davoli, Preside dell’Istituto A.M. Jaci,
“L’Istituto Jaci fucina feconda per la formazione di importanti intellettuali messinesi”
Venerdì 18 maggio, ore 9.00
Messina, Istituto Tecnico Statale A.M. Jaci, Aula Magna
Salvatore Quasimodo: dall'Istituto Jaci al Premio Nobel
ore 09.00 - Prof. Carlo Davoli, Preside dell' Istituto Jaci
Salvatore Quasimodo allievo dell'Istituto Jaci
ore 09.15 - Dott.ssa Cristina D'Arrigo - Prof. Nazareno Saitta
Presentazione libro: “Antonio Saitta - Ospe: La Scocca della Cultura”
ore 10.00 - Proiezione filmati della famiglia Davoli :
“Quasimodo a Messina” e “Quasimodo visto da Mosca e New York"
ore 10.30 - Prof. Claudio Stazzone, Accademia Culturale Zanclea
“La poetica di Salvatore Quasimodo”
Giovedì 14 giugno
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 10.00
ore 10.00 - Cerimonia di presentazione dell' annullo filatelico speciale, dedicato al 50° anniversario
della morte di Salvatore Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il
Circolo Filatelico Peloritano
ore 11.00 - Deposizione corona di fiori al monumento dedicato al poeta in Piazza Quasimodo
ore 11.30 - Seminario “Salvatore Quasimodo: cinquant’anni dopo”
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 16.30
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. Anna Maria Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Introduce la Dott.ssa Angela Pipitò, Funzionario del Servizio Cultura della V Direzione
- Presentazione dell'annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di Salvatore
Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il Circolo Filatelico Peloritano.
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Gianni Di Giacomo
- Proiezione del filmato originale dell’assegnazione della cittadinanza onoraria a
Salvatore Quasimodo, donato all’Archivio Quasimodo dalla Famiglia Davoli
- Inaugurazione della Mostra “Gli anni di Quasimodo a Messina”
Mostra fotografica e documentaria sulla vita e l’attività del poeta a Messina, dagli anni giovanili
all’assegnazione della cittadinanza onoraria nel 1960 e alla partecipazione all’Accademia della
Scocca, con foto e documenti originali provenienti dall’Archivio Quasimodo
della Città Metropolitana di Messina.
- Esposizione di cartoline d’epoca su Messina prima e dopo il terremoto è a cura del Circolo
Filatelico Peloritano che allestirà, inoltre, uno spazio filatelico dove saranno reperibili cartoline a
tiratura limitata con l’annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di
Salvatore Quasimodo, appositamente realizzato da Poste Italiane.
Giovedì 21 giugno, Giornata Europea della Musica
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 17.00
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Elena Grasso
- Concerto di musica classica
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 19.00
Concerto di Gesuele Sciacca con la musicazione di poesie di Salvatore Quasimodo e Maria Cumani
Venerdì 22 giugno, ore 17.00
Capo d'Orlando, Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella , Villa Piccolo
“Quasimodiana: Gli Inchiostri e le parole”
Dialoghi, introduce Vanni Ronsisvalle
Sabato 23 giugno, ore 19.00
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo
Inaugurazione mostra di Silvio Zampieri “Per me c’è l’ombra che è la mia luce”
opere neochiariste ispirate ai luoghi e alle poesie giovanili di Quasimodo,
23 giugno - 7 settembre 2018
Lunedì 25 giugno, ore 17.00
Barcellona Pozzo di Gotto, Villino Liberty
Inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Salvatore Quasimodo,
25 giugno - 7 luglio 2018
Il Comitato, come stabilito nella conferenza stampa tenutasi il 18 gennaio scorso presso la GAMeC “Lucio Barbera” dov’è conservato l’archivio di Quasimodo, ha stilato un ricco programma di eventi che avranno luogo a Messina e in provincia. Il calendario prevede quindi numerose iniziative volte a rendere omaggio alla straordinaria figura di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura nel 1959, che nella città di Messina ha vissuto i suoi anni giovanili iniziando la sua formazione culturale e che in seguito lo ha insignito della cittadinanza onoraria e della laurea honoris causa in Letteratura.
Il presente programma riguarda le iniziative che si svolgeranno fino al 30 giugno. Altri eventi di grande rilievo, in corso di programmazione sempre a cura del Comitato organizzatore per le celebrazioni quasimodiane, saranno organizzati a partire dal mese di luglio e resi noti in seguito.
Domenica 6 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
“Due giorni di Arte e Cultura”,
Evento organizzato in collaborazione con l’Accademia Culturale Zanclea
Presentazione manifestazione e inaugurazione Mostra Antologica del Maestro Biagio Cardia alla presenza del Prof. G. Corallo
Introduce il Prof. Claudio Stazzone
Modera la Prof.ssa Agata Midiri
Lunedì 7 maggio, ore 17.00
Messina, Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. A.M. Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Relatori:
- Carlo e Sergio Mastroeni, Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera
- Cristina D’Arrigo, “La figura di Antonio Saitta e l’Ospe”
- Nino Giordano, “L’opera di Giorgio La Pira”
- Marco Bonardelli, “Giuseppe Migneco tra forza del legame e libertà del sentire”
- Carlo Davoli, Preside dell’Istituto A.M. Jaci,
“L’Istituto Jaci fucina feconda per la formazione di importanti intellettuali messinesi”
Venerdì 18 maggio, ore 9.00
Messina, Istituto Tecnico Statale A.M. Jaci, Aula Magna
Salvatore Quasimodo: dall'Istituto Jaci al Premio Nobel
ore 09.00 - Prof. Carlo Davoli, Preside dell' Istituto Jaci
Salvatore Quasimodo allievo dell'Istituto Jaci
ore 09.15 - Dott.ssa Cristina D'Arrigo - Prof. Nazareno Saitta
Presentazione libro: “Antonio Saitta - Ospe: La Scocca della Cultura”
ore 10.00 - Proiezione filmati della famiglia Davoli :
“Quasimodo a Messina” e “Quasimodo visto da Mosca e New York"
ore 10.30 - Prof. Claudio Stazzone, Accademia Culturale Zanclea
“La poetica di Salvatore Quasimodo”
Giovedì 14 giugno
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 10.00
ore 10.00 - Cerimonia di presentazione dell' annullo filatelico speciale, dedicato al 50° anniversario
della morte di Salvatore Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il
Circolo Filatelico Peloritano
ore 11.00 - Deposizione corona di fiori al monumento dedicato al poeta in Piazza Quasimodo
ore 11.30 - Seminario “Salvatore Quasimodo: cinquant’anni dopo”
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 16.30
Saluti istituzionali:
- Sindaco Metropolitano
- Avv. Anna Maria Tripodo, Dirigente della V Direzione, Città Metropolitana di Messina
Introduce la Dott.ssa Angela Pipitò, Funzionario del Servizio Cultura della V Direzione
- Presentazione dell'annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di Salvatore
Quasimodo, realizzato da Poste Italiane in collaborazione con il Circolo Filatelico Peloritano.
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Gianni Di Giacomo
- Proiezione del filmato originale dell’assegnazione della cittadinanza onoraria a
Salvatore Quasimodo, donato all’Archivio Quasimodo dalla Famiglia Davoli
- Inaugurazione della Mostra “Gli anni di Quasimodo a Messina”
Mostra fotografica e documentaria sulla vita e l’attività del poeta a Messina, dagli anni giovanili
all’assegnazione della cittadinanza onoraria nel 1960 e alla partecipazione all’Accademia della
Scocca, con foto e documenti originali provenienti dall’Archivio Quasimodo
della Città Metropolitana di Messina.
- Esposizione di cartoline d’epoca su Messina prima e dopo il terremoto è a cura del Circolo
Filatelico Peloritano che allestirà, inoltre, uno spazio filatelico dove saranno reperibili cartoline a
tiratura limitata con l’annullo filatelico speciale dedicato al 50° anniversario della morte di
Salvatore Quasimodo, appositamente realizzato da Poste Italiane.
Giovedì 21 giugno, Giornata Europea della Musica
Messina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, ore 17.00
- Recital di poesie di Salvatore Quasimodo, voce recitante di Elena Grasso
- Concerto di musica classica
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo, ore 19.00
Concerto di Gesuele Sciacca con la musicazione di poesie di Salvatore Quasimodo e Maria Cumani
Venerdì 22 giugno, ore 17.00
Capo d'Orlando, Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella , Villa Piccolo
“Quasimodiana: Gli Inchiostri e le parole”
Dialoghi, introduce Vanni Ronsisvalle
Sabato 23 giugno, ore 19.00
Roccalumera, Parco Letterario Quasimodo
Inaugurazione mostra di Silvio Zampieri “Per me c’è l’ombra che è la mia luce”
opere neochiariste ispirate ai luoghi e alle poesie giovanili di Quasimodo,
23 giugno - 7 settembre 2018
Lunedì 25 giugno, ore 17.00
Barcellona Pozzo di Gotto, Villino Liberty
Inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Salvatore Quasimodo,
25 giugno - 7 luglio 2018
Lettere al direttore. "Servizio delle Iene sconcertante, Comune di Lipari non stia in silenzio"
Riceviamo e pubblichiamo:
Scusami direttore,
ma ti chiedo di postare questa mia "lettera aperta" per quanto è successo ieri sera nel programma "Le iene". Trovo sconcertante quel servizio, ma sopratutto il messaggio che hanno voluto far passare!!..
La gente, nei commenti della pagina ufficiale, stanno screditando in maniera vergognosa le nostre isole!!!
Pretendo dal Comune immediate spiegazioni! Pretendo che il Comune chiarisca che la cooperativa sita nelle Terme non è li per far visitare le Terme stesse. E cioè che è stata data un area del Comune per fare mostre di fotografie e oggetti antichi!
Scrivo perché tutto quello che è stato detto ieri sera è inaccettabile!
Io da liparota mi sento profondamente offesa da questa omertà! E pretendo che le Eolie vengano almeno riabilitate pubblicamente!
La ringrazio e mi scuso per essermi permessa!
Deborah Galletta
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Marialaura Archetti, Gabriele Maiorana,Carlotta Saporita, Massimiliano Errico
SANITA', ASSESSORE RAZZA CONVOCA CONFERENZA SERVIZI SU CARENZE STRUTTURALI NELLE EOLIE
COMUNICATO STAMPA
"Ho convocato per la prossima settimana una conferenza dei servizi alla quale prederanno parte l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, la Seus 118 e l'Amministrazione comunale delle isole Eolie, per valutare tutti gli interventi necessari a garantire la salute dei cittadini nel comprensorio eoliano".
"Ho convocato per la prossima settimana una conferenza dei servizi alla quale prederanno parte l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, la Seus 118 e l'Amministrazione comunale delle isole Eolie, per valutare tutti gli interventi necessari a garantire la salute dei cittadini nel comprensorio eoliano".
Lo ha affermato l'Assessore alla Salute Ruggero Razza, intervenendo sulle carenze nelle strutture sanitarie delle isole minori e sul caso della donna colpita da infarto a Lipari e deceduta dopo il trasporto sulla terraferma. In seguito all'episodio, il consiglio comunale del capoluogo eoliano aveva chiesto con un ordine del giorno un confronto con l' amministrazione regionale.
"E' obiettivo di questo governo rivedere la rete ospedaliera nelle aree disagiate e in tutte le isole minori - ha aggiunto Razza - una rete che negli anni e' andata ad impoverirsi di servizi, personale e strutture, fino a non garantire più il diritto alla salute di chi vi abita".
Palermo, 4 aprile 2018
Palermo, 4 aprile 2018
Rifiuti, il Sud consuma meno ma paga il 34% di Tari in più - Tutti i numeri del nuovo Green Book
Il ragionier Roberto Piemonte ci segnala questo articolo:
L’Europa chiede da anni agli Stati membri di regolare la gestione dei rifiuti sulla base del principio del «chi inquina paga», che imporrebbe di misurare le bollette presentate a famiglie e imprese sulla quantità di rifiuti prodotti. Ma il criterio europeo, nato per favorire i comportamenti di produzione e consumo che impattano meno sull’ambiente, vive in Italia un’applicazione paradossale. Da noi paga chi inquina non perché produce più rifiuti, ma perché vive in territori dove il servizio è scadente, la raccolta differenziata arranca e gli impianti sono più rari e arretrati. Paga di più, insomma, chi ha meno servizi.
I numeri chiave
La lunga trafila che parte dal cassonetto sotto casa, passa attraverso gli impianti di raccolta e trattamento e quando va bene torna sul mercato portando materiali riciclati, si traduce in euro con le tariffe presentate a cittadini e imprese. Il quadro aggiornato arriva dalla nuova edizione del Green Book, che dopo due anni offre un censimento nuovo e ampliato su costi, risultati e investimenti dell’igiene ambientale italiana. Nel 2017 una famiglia-tipo di tre persone che vivono in 100 metri quadrati, spiega l’analisi condotta da Utilitatis con la collaborazione di Cassa depositi e prestiti, ha pagato una tariffa rifiuti da 312 euro. «La spesa non cresce negli ultimi anni - rivendica Filippo Brandolini, presidente di Herambiente e vicepresidente di Utilitalia - e ci sono segnali di sviluppo all’interno di un panorama nazionale che però rimane molto differenziato».
Come tutte le famiglie-tipo, in effetti, anche quella appena citata non esiste nella realtà, perché è frutto di una media statistica fra situazioni molto diverse fra loro. Andando più nel dettaglio nelle oltre 250 pagine di grafici e tabelle, si scopre che se la fantomatica famiglia abita al Nord il suo conto medio è da 271 euro, mentre nel Mezzogiorno sale del 33,6% e arriva a 362 euro l’anno. Ma nel Sud, per un insieme di fattori che vanno dal reddito medio alle diverse abitudini di consumo fino alla differente geografia industriale, si produce all’anno in media il 13% in meno dei rifiuti pro capite delle Regioni settentrionali. Nel Mezzogiorno, insomma, si “consuma” meno ma si paga di più. «Queste differenze - spiega Brandolini - spesso dipendono dalla presenza o meno di imprese strutturate e dalla governance, fatta di dimensioni degli ambiti ottimali, operatività degli enti di governo, struttura e durata delle gare; e si riflettono nella dimensione, e quindi nella capacità operativa e finanziaria, degli operatori». Tutto questo si traduce nei risultati del servizio, che allargano il solco fra le due Italie dei rifiuti come mostra bene il tasso di raccolta differenziata: nelle città settentrionali ha raggiunto ormai il 64,2% mentre nei centri meridionali si ferma al 37,6%, cioè 26,6 punti sotto.
Il caos sulle imprese
La forbice torna, molto più ridotta, per le imprese, ma per aziende, artigiani e commercianti i dati medi significano poco o nulla all’interno del problema vero, rappresentato dal caleidoscopio infinito delle scelte tariffe comunali. A seconda del Comune in cui si trova, un ufficio o uno studio professionale può pagare dagli 1,25 ai 12,77 euro al metro quadrato, per i negozi di abbigliamento le richieste locali variano da 1,65 a 16,36 euro al metro e nel caso dei ristoranti l’altalena cambia i valori addirittura di 14,5 volte, dai 3,67 euro al metro chiesti dal piano finanziario più economico ai 53,27 pretesi da quello più caro. Trovare un criterio in una girandola di cifre come questa è impresa impossibile, e altrettanto complicato è individuare regole certe per separare i rifiuti delle imprese gestiti dai servizi pubblici e quelli «speciali», smaltiti (e pagati) in proprio. Un decreto ministeriale, chiesto dal Codice dell’ambiente del 2006 e dopo 11 anni imposto al governo da una diffida dei giudici amministrativi, è pronto ma bloccato nei cassetti. È un’altra vittima ignorata dello stallo politico, insieme all’avvio vero e proprio dei lavori sull’igiene ambientale da parte dell’Arera, che dopo l’ultima manovra deve occuparsi anche di rifiuti e diventare un’Authority ambientale a tutto campo. I suoi vertici, però, sono appena stati prorogati per l’ordinaria amministrazione in attesa che un nuovo governo decida a chi affidare questo ricco portafoglio di competenze che vanno dall’energia al servizio idrico passando appunto per i rifiuti.
Impianti e polemiche
A distanziare costi e qualità dei servizi all’interno del Paese non è solo una questione di abitudini, o di tassi di efficienza a scartamento ridotto di alcune ex municipalizzate del Centro-Sud. Questi due fattori sono senza dubbio importanti, ma anche i più generosi tentativi di cambiare il passo inciampano su un ostacolo strutturale: gli impianti.
In questi anni il dibattito pubblico si è concentrato intorno alle polemiche territoriali sui termovalorizzatori, ma è l’intero ventaglio tecnologico sviluppato per ricavare dai rifiuti energia, biogas, compost e così via a disegnare una geografia a senso unico. Su 41 impianti di recupero energetico presenti in Italia, 34 (l’83%) sono al Centro-Nord, e lo stesso accade per le 31 strutture che utilizzano processi biologici per produrre biogas o compost dai rifiuti organici: gli impianti integrati censiti nel Paese sono 31, e solo 3 (due in Campania e uno in Sardegna) si incontrano nel Mezzogiorno. Il quadro si fa un po’ più equilibrato solo nei tratti meno avanzati della filiera, a partire dagli impianti di trattamento meccanico biologico che gestiscono soprattutto i rifiuti indifferenziati e sono sparsi su tutto il territorio. Ma i problemi non mancano come mostrano i casi quali quello di Roma, dove basta uno dei tanti picchi di consumo prodotti dai flussi turistici e dai calendari delle feste per bloccare in strada i rifiuti che la fragile rete di impianti non riesce ad accogliere.
La strada da coprire, insomma, è lunga, anche se il panorama non è statico e mostra qualche buona notizia sul lato degli investimenti, arrivati l’anno scorso a quota 1,86 miliardi con un balzo del 53% rispetto all’anno prima. L’impennata segue un triennio di stasi e si spiega prima di tutto con gli effetti di Industria 4.0, che ha spinto a livello fiscale soprattutto gli investimenti in macchinari e tecnologie. Esiste però anche un motore esterno, rappresentato dal bilancio europeo che per il 2014-2020 ha messo a disposizione 1,3 miliardi per il comparto italiano dei rifiuti, a cui si aggiunge una cifra analoga del fondo sviluppo e coesione all’interno dei «patti per il Sud». I servizi pubblici locali, e l’igiene urbana in particolare, stanno poi diventando centrali nelle strategie della Bei, che potrebbe dare una mano al settore per raggiungere i cinque miliardi di investimenti stimati come fabbisogno dagli esperti. Ma c’è un rischio. La capacità di investimento è ovviamente proporzionale alla salute dei bilanci, e i conti stanno meglio dove le aziende e gli ambiti territoriali sono più grandi e strutturati. Con una distribuzione degli investimenti fedele al livello attuale di sviluppo del settore, allora, l’innovazione rischia di allungare ancora le distanze fra Nord e Sud.
La lunga trafila che parte dal cassonetto sotto casa, passa attraverso gli impianti di raccolta e trattamento e quando va bene torna sul mercato portando materiali riciclati, si traduce in euro con le tariffe presentate a cittadini e imprese. Il quadro aggiornato arriva dalla nuova edizione del Green Book, che dopo due anni offre un censimento nuovo e ampliato su costi, risultati e investimenti dell’igiene ambientale italiana. Nel 2017 una famiglia-tipo di tre persone che vivono in 100 metri quadrati, spiega l’analisi condotta da Utilitatis con la collaborazione di Cassa depositi e prestiti, ha pagato una tariffa rifiuti da 312 euro. «La spesa non cresce negli ultimi anni - rivendica Filippo Brandolini, presidente di Herambiente e vicepresidente di Utilitalia - e ci sono segnali di sviluppo all’interno di un panorama nazionale che però rimane molto differenziato».
Come tutte le famiglie-tipo, in effetti, anche quella appena citata non esiste nella realtà, perché è frutto di una media statistica fra situazioni molto diverse fra loro. Andando più nel dettaglio nelle oltre 250 pagine di grafici e tabelle, si scopre che se la fantomatica famiglia abita al Nord il suo conto medio è da 271 euro, mentre nel Mezzogiorno sale del 33,6% e arriva a 362 euro l’anno. Ma nel Sud, per un insieme di fattori che vanno dal reddito medio alle diverse abitudini di consumo fino alla differente geografia industriale, si produce all’anno in media il 13% in meno dei rifiuti pro capite delle Regioni settentrionali. Nel Mezzogiorno, insomma, si “consuma” meno ma si paga di più. «Queste differenze - spiega Brandolini - spesso dipendono dalla presenza o meno di imprese strutturate e dalla governance, fatta di dimensioni degli ambiti ottimali, operatività degli enti di governo, struttura e durata delle gare; e si riflettono nella dimensione, e quindi nella capacità operativa e finanziaria, degli operatori». Tutto questo si traduce nei risultati del servizio, che allargano il solco fra le due Italie dei rifiuti come mostra bene il tasso di raccolta differenziata: nelle città settentrionali ha raggiunto ormai il 64,2% mentre nei centri meridionali si ferma al 37,6%, cioè 26,6 punti sotto.
Il caos sulle imprese
La forbice torna, molto più ridotta, per le imprese, ma per aziende, artigiani e commercianti i dati medi significano poco o nulla all’interno del problema vero, rappresentato dal caleidoscopio infinito delle scelte tariffe comunali. A seconda del Comune in cui si trova, un ufficio o uno studio professionale può pagare dagli 1,25 ai 12,77 euro al metro quadrato, per i negozi di abbigliamento le richieste locali variano da 1,65 a 16,36 euro al metro e nel caso dei ristoranti l’altalena cambia i valori addirittura di 14,5 volte, dai 3,67 euro al metro chiesti dal piano finanziario più economico ai 53,27 pretesi da quello più caro. Trovare un criterio in una girandola di cifre come questa è impresa impossibile, e altrettanto complicato è individuare regole certe per separare i rifiuti delle imprese gestiti dai servizi pubblici e quelli «speciali», smaltiti (e pagati) in proprio. Un decreto ministeriale, chiesto dal Codice dell’ambiente del 2006 e dopo 11 anni imposto al governo da una diffida dei giudici amministrativi, è pronto ma bloccato nei cassetti. È un’altra vittima ignorata dello stallo politico, insieme all’avvio vero e proprio dei lavori sull’igiene ambientale da parte dell’Arera, che dopo l’ultima manovra deve occuparsi anche di rifiuti e diventare un’Authority ambientale a tutto campo. I suoi vertici, però, sono appena stati prorogati per l’ordinaria amministrazione in attesa che un nuovo governo decida a chi affidare questo ricco portafoglio di competenze che vanno dall’energia al servizio idrico passando appunto per i rifiuti.
Impianti e polemiche
A distanziare costi e qualità dei servizi all’interno del Paese non è solo una questione di abitudini, o di tassi di efficienza a scartamento ridotto di alcune ex municipalizzate del Centro-Sud. Questi due fattori sono senza dubbio importanti, ma anche i più generosi tentativi di cambiare il passo inciampano su un ostacolo strutturale: gli impianti.
In questi anni il dibattito pubblico si è concentrato intorno alle polemiche territoriali sui termovalorizzatori, ma è l’intero ventaglio tecnologico sviluppato per ricavare dai rifiuti energia, biogas, compost e così via a disegnare una geografia a senso unico. Su 41 impianti di recupero energetico presenti in Italia, 34 (l’83%) sono al Centro-Nord, e lo stesso accade per le 31 strutture che utilizzano processi biologici per produrre biogas o compost dai rifiuti organici: gli impianti integrati censiti nel Paese sono 31, e solo 3 (due in Campania e uno in Sardegna) si incontrano nel Mezzogiorno. Il quadro si fa un po’ più equilibrato solo nei tratti meno avanzati della filiera, a partire dagli impianti di trattamento meccanico biologico che gestiscono soprattutto i rifiuti indifferenziati e sono sparsi su tutto il territorio. Ma i problemi non mancano come mostrano i casi quali quello di Roma, dove basta uno dei tanti picchi di consumo prodotti dai flussi turistici e dai calendari delle feste per bloccare in strada i rifiuti che la fragile rete di impianti non riesce ad accogliere.
La strada da coprire, insomma, è lunga, anche se il panorama non è statico e mostra qualche buona notizia sul lato degli investimenti, arrivati l’anno scorso a quota 1,86 miliardi con un balzo del 53% rispetto all’anno prima. L’impennata segue un triennio di stasi e si spiega prima di tutto con gli effetti di Industria 4.0, che ha spinto a livello fiscale soprattutto gli investimenti in macchinari e tecnologie. Esiste però anche un motore esterno, rappresentato dal bilancio europeo che per il 2014-2020 ha messo a disposizione 1,3 miliardi per il comparto italiano dei rifiuti, a cui si aggiunge una cifra analoga del fondo sviluppo e coesione all’interno dei «patti per il Sud». I servizi pubblici locali, e l’igiene urbana in particolare, stanno poi diventando centrali nelle strategie della Bei, che potrebbe dare una mano al settore per raggiungere i cinque miliardi di investimenti stimati come fabbisogno dagli esperti. Ma c’è un rischio. La capacità di investimento è ovviamente proporzionale alla salute dei bilanci, e i conti stanno meglio dove le aziende e gli ambiti territoriali sono più grandi e strutturati. Con una distribuzione degli investimenti fedele al livello attuale di sviluppo del settore, allora, l’innovazione rischia di allungare ancora le distanze fra Nord e Sud.
Quante bugie!. Occorrerebbe ristabilire la verità!.
Scrivono le Iene nella loro pagina" Domenico ha gestito per trent'anni le terme di Lipari, poi lo hanno messo da parte. Ad aiutarlo ci ha pensato la nostra Veronica Ruggeri".
E poi annunciano il servizio andato in onda ieri sera a Le Iene su Italia1.
Peccato che quanto affermato da questo "signore" non corrisponda assolutamente al vero, gettando "fango gratuito".
Da ammiratore e seguace delle Iene mi sono vergognato!
E poi annunciano il servizio andato in onda ieri sera a Le Iene su Italia1.
Peccato che quanto affermato da questo "signore" non corrisponda assolutamente al vero, gettando "fango gratuito".
Da ammiratore e seguace delle Iene mi sono vergognato!
Sarebbe il caso che chi ha competenza intervenisse a ristabilire la verità!
Oggi è il 4 Maggio. Buongiorno con questa foto di Giuseppe Pellegrino e con i Santi e le venerazioni di oggi
Lipari centro vista da Monte Gallina -
Santo del giorno: San Ciriaco di Gerusalemme -
Altri santi e venerazioni del 04 maggio:- Santi Agapio e Secondino
Martiri di Lambesa- Sant' Antonina di Nicea
Martire
- San Floriano di Lorch
Martire - - Beato Giovanni Haile Sacerdote e martire
- Santi Giovanni Houghton, Roberto Lawrence, Agostino Webster e Riccardo Reynolds
Sacerdoti e martiri
- Beato Giovanni Martino Moye
Fondatore
- Beato Ladislao da Gielnow
- San Silvano di Gaza e 39 compagni
Vescovo e martiri
giovedì 3 maggio 2018
REGIONE: EROSIONE SPIAGGE, FIRMATO PRIMO ‘CONTRATTO DI COSTA’ CON 14 COMUNI DEL MESSINESE. E LE EOLIE? LA "RIFLESSIONE" DEL NOSTRO DIRETTORE.
Per la prima volta in Italia, grazie al ‘contratto di costa’ potrà essere sistemato e salvaguardato un lungo tratto di costa siciliana. L’accordo è stato sottoscritto oggi a Palazzo d’Orleans tra il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e i sindaci dei 14 Comuni interessati: Acquedolci, Brolo, Capo D’Orlando, Caronia, Gioiosa Marea, Motta D’Affermo, Naso, Patti, Piraino, Reitano, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Torrenova e Tusa. Presente all’incontro, oltre al presidente Musumeci, anche il responsabile dell’Ufficio per il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce. Il tratto di costa interessato è di circa ottanta chilometri e va da Patti a Tusa, sulla costa tirrenica.
“Quello dell’erosione delle spiagge del Messinese - spiega il presidente Musumeci - è un tema che coinvolge molti enti locali, sul quale, però, si è sempre intervenuto solo con singoli provvedimenti tampone dettati dall’emergenza. E’ emersa, quindi, la necessità di un’unica visione strategica che veda la Regione come organismo sovra-comunale per fare sintesi dei vari progetti di ripascimento presentati. Per questo ringrazio Maurizio Croce per avere creduto in questo progetto sperimentale”.
In questa prima fase, il contratto prevede che venga sviluppata una progettualità complessiva, integrando azioni fra loro diverse, e promosse da soggetti differenti, in un'ottica di riqualificazione complessiva. Inoltre, sarà possibile agire in modo unitario per il risanamento delle condizioni territoriali adeguate alla prevenzione del rischio idraulico e di dissesto idrogeologico nonché alla ricostruzione ecosistemica. La dotazione finanziaria è di 34,5 milioni di euro ed è garantita dalle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, già assegnate ad alcune Comuni, e dal ‘Patto per la Sicilia’. Il progetto generale sarà predisposto entro 4 mesi e verrà coordinato dagli uffici del Commissario per il rischio idrogeologico.
“Quello dell’erosione delle spiagge del Messinese - spiega il presidente Musumeci - è un tema che coinvolge molti enti locali, sul quale, però, si è sempre intervenuto solo con singoli provvedimenti tampone dettati dall’emergenza. E’ emersa, quindi, la necessità di un’unica visione strategica che veda la Regione come organismo sovra-comunale per fare sintesi dei vari progetti di ripascimento presentati. Per questo ringrazio Maurizio Croce per avere creduto in questo progetto sperimentale”.
In questa prima fase, il contratto prevede che venga sviluppata una progettualità complessiva, integrando azioni fra loro diverse, e promosse da soggetti differenti, in un'ottica di riqualificazione complessiva. Inoltre, sarà possibile agire in modo unitario per il risanamento delle condizioni territoriali adeguate alla prevenzione del rischio idraulico e di dissesto idrogeologico nonché alla ricostruzione ecosistemica. La dotazione finanziaria è di 34,5 milioni di euro ed è garantita dalle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, già assegnate ad alcune Comuni, e dal ‘Patto per la Sicilia’. Il progetto generale sarà predisposto entro 4 mesi e verrà coordinato dagli uffici del Commissario per il rischio idrogeologico.
“In una Regione come la Sicilia, dove la risorsa mare rappresenta il volano per il rilancio del turismo - continua il governatore - lo strumento del ‘contratto di costa’ ha la valenza di un accordo che mette allo stesso tavolo le Istituzioni per definire e pianificare le strategie da condividere sul tema dell’acqua come elemento di sviluppo del territorio e della fascia costiera. Cercheremo, nel prossimo futuro, di coinvolgere altri soggetti quali gli Enti Parco, i gestori delle Riserve Naturali, i Gal, i Consorzi di Bonifica e le Soprintendenze affinché al turismo balneare possa essere associato un turismo biologico, naturalistico e culturale attraverso una promozione delle eccellenze del nostro entroterra, del nostro paesaggio e dei nostri luoghi e testimonianze da raccontare”.
NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS - Sin qui il comunicato stampa della Regione. Logico chiedersi, visto che si tratta di Comuni del Messinese, come mai non sono coinvolte le Eolie, dove il fenomeno dell'erosione c'è ed è anche più che evidente. Alla Regione sapranno sicuramente delle nostre problematiche. Ci saranno dei nostri progetti di ripascimento, oppure no? Ed allora? Vi sarà un "contratto di costa" a parte? Magari quando non ci saranno più soldi?
Le amministrazioni isolane, quella di Lipari in particolare, intende farsi sentire o è stata già sentita?. Ci piacerebbe saperlo.
In memoria di Maria Tindara (di Caterina Conti)
Solo ieri ho saputo della morte di Maria Tindara e mi sono resa conto che non è una morte che possa passare sotto silenzio.
Suo marito e Lei hanno aperto la prima attività di ristorazione e di ospitalità a Vulcano Piano, tanti tanti anni fà.
Lo hanno fatto con grande professionalità e correttezza ed hanno continuato per anni ed anni sino a tutt'oggi.
Chi pensava a Lei pensava ad una persona indistruttibile che ha lavorato tutta la vita sempre in maniera immutabile.
E' stata con i suoi grande lavoratrice e ognuno di noi pensava che sarebbe stata sempre là al suo posto quasi immortale.
Era anche una grande amica e tutti Le abbiamo voluto bene.
Sono sicura che il figlio, la nuora ed i nipoti continueranno con la stessa impostazione.
A loro ed ai familiari tutti facciamo le più sentie ed affettuose condoglianze.
Con grande affetto un Abbraccio.
Caterina Conti e famiglia.
Suo marito e Lei hanno aperto la prima attività di ristorazione e di ospitalità a Vulcano Piano, tanti tanti anni fà.
Lo hanno fatto con grande professionalità e correttezza ed hanno continuato per anni ed anni sino a tutt'oggi.
Chi pensava a Lei pensava ad una persona indistruttibile che ha lavorato tutta la vita sempre in maniera immutabile.
E' stata con i suoi grande lavoratrice e ognuno di noi pensava che sarebbe stata sempre là al suo posto quasi immortale.
Era anche una grande amica e tutti Le abbiamo voluto bene.
Sono sicura che il figlio, la nuora ed i nipoti continueranno con la stessa impostazione.
A loro ed ai familiari tutti facciamo le più sentie ed affettuose condoglianze.
Con grande affetto un Abbraccio.
Caterina Conti e famiglia.
Nasce blog dedicato alla gastronomia eoliana
Nasce il primo blog (http://www.saporieolie.it) interamente dedicato alla gastronomia eoliana: i prodotti tipici, le preparazioni culinarie, le specialità e i vini di questo meraviglioso arcipelago trovano finalmente una vetrina virtuale che permetta loro di ottenere la meritata visibilità.
Il progetto si pone come obiettivo la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, oltreché la promozione dei prodotti tipici delle isole dell’arcipelago.
A curare il blog dedicato alla gastronomia eoliana è la giornalista e web content editor campana Brunella Farina, che si è trasferita sull’isola di Vulcano per amore di un isolano. “Il nostro proposito – afferma la blogger – è di mettere a disposizione dei lettori tutta una serie di informazioni dettagliate e di curiosità relative alla cucina eoliana. Non escludiamo d’altra parte di realizzare in futuro dei food fotocontest, dei food storytelling e degli eventi-incontri in cui produttori, ristoratori o semplici appassionati di gastronomia eoliana possano confrontarsi per realizzare insieme nuovi progetti”.
Il progetto si pone come obiettivo la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, oltreché la promozione dei prodotti tipici delle isole dell’arcipelago.
A curare il blog dedicato alla gastronomia eoliana è la giornalista e web content editor campana Brunella Farina, che si è trasferita sull’isola di Vulcano per amore di un isolano. “Il nostro proposito – afferma la blogger – è di mettere a disposizione dei lettori tutta una serie di informazioni dettagliate e di curiosità relative alla cucina eoliana. Non escludiamo d’altra parte di realizzare in futuro dei food fotocontest, dei food storytelling e degli eventi-incontri in cui produttori, ristoratori o semplici appassionati di gastronomia eoliana possano confrontarsi per realizzare insieme nuovi progetti”.
Sicilia, la società regionale che aumenta l’organico del 1.000 per cento
Il ragionier Roberto Piemonte ci segnala questo articolo:
In Sicilia c'è un'azienda che sta per moltiplicare per 10 in un colpo solo il proprio organico, stracciando le storie di maggior successo della Silicon Valley. Palermo però non è Cupertino, e il botto non arriva da un'invenzione geniale ma dalla Finanziaria regionale approvata ieri. La storia riguarda la Resais Spa, una società della Regione Sicilia che oggi conta 284 dipendenti e assumerà in blocco quasi 2.900 persone: grazie a poche righe in una legge che indirizza altri 13mila precari verso il posto fisso nei Comuni, dove già si è battuto ogni record in fatto di dipendenti pubblici.La maratona
Finanziaria regionale e precari sono da sempre un binomio inscindibile in Sicilia, ma la maratona che quest'anno ha costretto l'Assemblea regionale a saltare il ponte fra 25 aprile e 1° maggio batte ogni primato. La corsa ha impegnato per tutto il fine settimana i “deputati”, così si chiamano a Palermo i consiglieri regionali, per arrivare in tempo alla mezzanotte di ieri, quando sono scaduti i termini dell'esercizio provvisorio: senza bilancio approvato, la carrozza del consiglio regionale si sarebbe trasformata nella zucca di un'Assemblea in scioglimento. L'urgenza non ha permesso nemmeno una sosta per vedere la sfida scudetto Inter-Juventus di sabato sera, provocando uno scontro fra il presidente dell'Ars Gianfranco Micciché che aveva deciso la sospensione e il governatore Nello Musumeci che ha imposto di evitarla. E soprattutto non ha consentito di andare tanto per il sottile sulle norme di spesa. Ma i numeri dicono tutto.
Un’azienda solo per il personale
Poco meno di 2.900 persone entreranno negli organici della Resais Spa. Ma che cosa fa la Resais? Gestisce personale. Già, perché la società serve allo scopo specifico di assorbire i dipendenti degli enti regionali che nel tempo sono stati sciolti: nel bacino sono finiti via via l'Azienda asfalti siciliani (Azasi), che fedele al suo nome doveva sviluppare «la ricerca, la trasformazione e il consumo degli asfalti siciliani» ed è stata chiusa nel 2002, l'Ente siciliano per la promozione industriale (Espi), in liquidazione dal 1999, e l'Ente minerario siciliano (Ems), chiuso nello stesso anno. Ma ora sulla Resais, che nell'ultimo bilancio dichiara un «valore della produzione» da 25,2 milioni composto per il 98,6% dai contributi della Regione, piove un'eredità fuori misura.I quasi 2.900 dipendenti in arrivo sono i cosiddetti ex Pip, persone imbarcate fin dal 1999 in un piano di «inserimento professionale» che avrebbe dovuto gestire l'«emergenza Palermo» con un progetto che però è presto naufragato. I diretti interessati sono stati utilizzati qua e là per esigenze varie della pubblica amministrazione, e poi abbandonati a loro stessi con un sussidio: e con il più classico dei ricatti con cui molta politica siciliana ha tenuto legate migliaia di persone a una Pa senza soldi, promettendo il posto fisso in cambio di consenso. Ora il posto fisso arriva, con una finanziaria targata centrodestra che però porta al traguardo un progetto nato vent’anni fa con il centro-sinistra e a lungo al centro dell’agenda anche della vecchia giunta Crocetta.
I precari dei Comuni
Lo stesso posto fisso, con un altro articolo della finanziaria, è in arrivo anche per 13mila precari degli enti locali. In questo caso le regole sono quelle dell'Italia a Statuto ordinario, perché è la riforma Madia a permettere alla Pubblica amministrazione di stabilizzare i precari con almeno tre anni di anzianità negli ultimi otto. Ma ancora le cifre fanno dell'Isola una terra da primato: nel resto del Paese l'Associazione nazionale dei Comuni stima circa 20mila stabilizzazioni in tre anni, mentre nella sola Sicilia, dove vive l'8,3% degli italiani, si arriva a contarne 13mila. Anche questo dato è il frutto di una storia bipartisan, che fino a quando è stato possibile ha gonfiato gli organici (in Sicilia, dice la Corte dei conti, il rapporto numerico fra dipendenti comunali e popolazione supera del 45% la media nazionale) e poi ha fatto esondare le liste dei precari da qualsiasi bacino gestibile in modo ordinato. Anche l'eccesso di spesa rigida per il personale ha alimentato l'epidemia siciliana dei dissesti comunali (il 24,6% dei Comuni dell'Isola è stato colpito dal default o è in pre-dissesto, contro il 5,6% della media nazionale), ma un aiuto può arrivare ancora una volta dalla nuova finanziaria: i fondi regionali ai sindaci saranno distribuiti solo in base alla spesa storica e popolazione, con tanti saluti ai parametri standard che si stanno facendo largo nelle regole nazionali.
Lettera aperta al dott. Sirna dalla dottoressa Annarita Gugliotta
Preg.mo
Dr. Sirna
La
presente in primis nella qualità di zia, in seconda istanza di laureata che
annualmente si cimenta in concorsi pubblici ed infine di Consigliere Comunale
di Lipari nonché sottoscrittrice di un ricorso presentato al Presidente della
Regione avverso il decreto del marzo 2017 di rimodulazione della rete ospedaliera
nella Regione Sicilia, in considerazione delle sue dichiarazione rilasciate
giorni or sono al Direttore di un giornale online locale.
Innanzitutto
considero inqualificabile oltreché inaccettabile l’aggettivo con il quale Lei
si è permesso di definire i bambini che necessitano di cure speciali fin dalla
loro nascita, sono convinta che le sue scuse sarebbero gradite da tutte le
famiglie che giornalmente con immenso amore donano ai propri figli, nipoti o
amici tutte le attenzioni di cui hanno bisogno.
In
merito alla riapertura del punto nascita mi preme sottolinearle che altre
realtà disagiate come la nostra, vedi Pantelleria- Bronte- Licata, hanno ottenuto apposita deroga ai 500
parti annui e la conseguente riapertura del Punto Nascita, ovviamente nel
rispetto degli standard di sicurezza e
garantendo al nascituro e alla gestante un’adeguata assistenza, in fondo
come è avvenuto a Lipari per oltre 30 anni.
Non
mi conforta che in centinaia di Comuni non si nasca più , né la trovo una
giustificazione per accettare l’attuale chiusura del nostro Punto Nascita , anzi
mi rattrista profondamente, significa che centinaia di famiglie sono costrette
a vivere un evento gioioso come la nascita di un figlio lontano dai propri cari
ed affrontando ingenti spese, mi chiedo chi non ha la possibilità di
fronteggiare nell’immediato tali costi a chi debba affidarsi.
Sui
300 telegrammi inoltrati per reperire un cardiologo in pianta stabile nel
nostro presidio, in aggiunta all’unico che presta servizio, Le porto il modesto
esempio di giovani come me che partecipano a concorsi pubblici con obbligo di permanere
nella regione di prima destinazione almeno cinque anni. Insomma sei vincitore
di concorso per Lipari, con ordine di servizio vieni destinato a Lipari, in
caso di rifiuto si procede con il secondo in graduatoria o con una nuova
selezione .
Inoltre
Le chiarisco che la necessità di un altro cardiologo non si presenta soltanto
nel periodo estivo ma tutto l’anno, perché il riconoscimento del diritto alla
salute degli eoliani non può di certo limitarsi soltanto a quattro mesi.
Occorre
garantire nel territorio eoliano una rete assistenziale integrata efficace 365
giorni l’anno ed un presidio ospedaliero perfettamente efficiente, in grado di
fronteggiare sia le situazioni di urgenza – emergenza sia l’assistenza
sanitaria di base.
Colgo
l’occasione per ringraziare sempre gli operatori del nostro nosocomio, che con
grande spirito di abnegazione cercano di offrire il miglior servizio rispetto
alle risorse che hanno a disposizione.
Altre
considerazioni sorgono immediate ma le demando agli atti ufficiali e alle sedi
opportune, ove ho sempre dato il mio personale contributo come Consigliere
Comunale e come Cittadina Eoliana che giornalmente, con imprevisti vari, si
confronta con la realtà di essere nata a Lipari e di volerci vivere possibilmente in salute
, Isola e Madre di uomini e donne valorosi abituati a battaglie per ottenere
anche i più basilari diritti.
Perchè non sono stati appaltati i lavori per il pontile di Ginostra?. Riccardo Lo Schiavo "torna alla carica"
prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale Ginostra-Stromboli
Ginostra, 03/05/2018
Sig. Sindaco Comune di Lipari e p.c. dott. Angelo Borrelli
Capo Dip. Protezione Civile
S.E. Prefetto di Messina
Oggetto: pontile di Ginostra – isola di Stromboli
Egregio sig. Sindaco,
facendo seguito a precedenti note di pari oggetto, sono costretto a rinnovare ancora una volta la richiesta di conoscere i motivi per cui “lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento tecnico” del pontile di GINOSTRA, finanziati per un importo di ben 880.000,00 euro - di cui all’ordinanza n. 0094 del 13/06/2013 del Dipartimento di Protezione Civile - non sono stati neanche appaltati; sembrerebbe anzi che, a distanza di 5 anni, non sia stato neppure concluso l’iter di approvazione del relativo progetto.
Poiché tutte le rassicurazioni e le informazioni relative alla questione, acquisite in maniera ufficiosa, informale o a mezzo stampa, si sono rivelate INFONDATE e contraddittorie, Le chiedo di volere dare riscontro scritto ed ufficiale a quanto richiesto.
Medesima istanza Le era stata formulata dalla Prefettura di Messina con note del 26/11/2014, 20/02/2015, 11/01/2016 e del 09/03/2018, ad oggi anche esse presumibilmente “non riscontrate”!
Ritengo infine opportuno ricordare sempre che dalla piena funzionalità di quell’infrastruttura dipendono la vivibilità e la sicurezza della comunità e che ulteriori ritardi potrebbero avere conseguenze “devastanti”.
Cordiali saluti.
prof. Riccardo Lo Schiavo
(Delegato Marevivo)
I nostri auguri ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Stefania Cozzo, Rossella Natoli, Francesca Natoli, Simone Casale, Giovanni Cipicchia, Francesca Mella, Antonella Merlino, Gaetano Beninato, Irene Halas
Assessore De Luca convoca riunione con associazioni per programmazione iniziative culturali, eventi e manifestazioni
COMUNE DI LIPARI
ASSESSORATO CULTURA, BENI CULTURALI E
POLITICHE GIOVANILI
PROVINCIA DI MESSINA
“Eolie, patrimonio dell’umanità”
COMUNICATO STAMPA
Si invitano tutte le Associazioni
VENERDI’ 4 MAGGIO 2018 alle ore 15:30
presso il Palazzo Municipale (Piazza Mazzini)
a una riunione per programmare l’organizzazione
di iniziative culturali, eventi e manifestazioni.
Si ringrazia anticipatamente per la
collaborazione e si raccomanda di non mancare.
Lipari, 30/04/2018
L’Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili
Tiziana De Luca
Come erano le Eolie e gli eoliani
Nelle foto di oggi:
Canneto: Calandra e Sparanello
Canneto: Quando ci si imbarcava e si sbarcava con il rollo
Franco Scoglio il giorno della laurea
Guardia Costiera soccorre barca a vela con sette persone a bordo
Una barca a vela, con sette persone a bordo di nazionalitá austriaca, in navigazione nell'arcipelago, in difficoltà per il forte vento, è stata soccorsa nella notte, nel mare in tempesta, dalla Guardia costiera di Lipari. Il natante è stato ormeggiato presso il porto di Pignataro. I turisti austriaci, nonostante i momenti di apprensione per il forte vento ed il mare mosso, sono in buone condizioni di salute.
Sabato presentazione "Linee guida Piano Territoriale Strategico del Biodistretto dei Nebrodi
Sabato 05.05.2018 ore 09:00, presso la foresteria di Villa Piccolo a Capo d’Orlando, verranno presentate le “Linee Guida per il Piano Territoriale Strategico del Biodistretto dei Nebrodi”.
L’iniziativa è promossa dal Gal Nebrodi Plus, dal Comune di Mirto e dall’Associazione Città del Bio. Il documento è già stato presentato in esclusiva a Firenze, presso Fortezza dal Basso, in occasione della manifestazione “Firenze Bio” svoltasi lo scorso Marzo suscitando notevole interesse e ampio apprezzamento.
“Le Linee Guida per il Piano Territoriale Strategico del Biodistretto dei Nebrodi rappresentano un documento valido ad orientare ed approfondire strategie ed azioni per la valorizzazione delle nostre produzioni e dei nostri produttori di eccellenza territoriali - dichiara il Presidente del Gal Nebrodi Plus, Francesco Calanna - consapevoli che però la valorizzazione di queste eccellenze non può prescindere dalla riqualificazione territoriale, dalla qualità dell’ambiente, del paesaggio e dalla sostenibilità, anche economica, dei luoghi che per troppo tempo i Nebrodi hanno trascurato. Occorre- continua Calanna- intraprendere un percorso di pianificazione realmente strategica dei nostri territori, una pianificazione innovativa che abbandoni le vecchie logiche utilitaristiche e invece metta al centro la relazione tra l’uomo e il territorio, tra le produzioni ed i luoghi, tra il commercio e il mercato di approvvigionamento, tra le infrastrutture materiali e immateriali, sia sul piano locale tanto quanto quello globale. Siamo convinti - conclude Calanna - che il Biodistretto dei Nebrodi e la pianificazione strategica da esso derivante possano essere notevolmente d’ausilio per una crescita più equilibrata del nostro territorio”.
IL PRESIDENTE GAL NEBRODI PLUS
FRANCESCO CALANNA
L’iniziativa è promossa dal Gal Nebrodi Plus, dal Comune di Mirto e dall’Associazione Città del Bio. Il documento è già stato presentato in esclusiva a Firenze, presso Fortezza dal Basso, in occasione della manifestazione “Firenze Bio” svoltasi lo scorso Marzo suscitando notevole interesse e ampio apprezzamento.
“Le Linee Guida per il Piano Territoriale Strategico del Biodistretto dei Nebrodi rappresentano un documento valido ad orientare ed approfondire strategie ed azioni per la valorizzazione delle nostre produzioni e dei nostri produttori di eccellenza territoriali - dichiara il Presidente del Gal Nebrodi Plus, Francesco Calanna - consapevoli che però la valorizzazione di queste eccellenze non può prescindere dalla riqualificazione territoriale, dalla qualità dell’ambiente, del paesaggio e dalla sostenibilità, anche economica, dei luoghi che per troppo tempo i Nebrodi hanno trascurato. Occorre- continua Calanna- intraprendere un percorso di pianificazione realmente strategica dei nostri territori, una pianificazione innovativa che abbandoni le vecchie logiche utilitaristiche e invece metta al centro la relazione tra l’uomo e il territorio, tra le produzioni ed i luoghi, tra il commercio e il mercato di approvvigionamento, tra le infrastrutture materiali e immateriali, sia sul piano locale tanto quanto quello globale. Siamo convinti - conclude Calanna - che il Biodistretto dei Nebrodi e la pianificazione strategica da esso derivante possano essere notevolmente d’ausilio per una crescita più equilibrata del nostro territorio”.
IL PRESIDENTE GAL NEBRODI PLUS
FRANCESCO CALANNA
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