Sarà inaugurata oggi , alle ore 18, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera, la mostra fotografica "C’era una volta la Sicilia", che racconta la nascita della cinematografia subacque attraverso le foto di Fosco Maraini. Per l’occasione, dopo il saluto del Console Generale d'Italia, Adriano Chiodi Cianfarani, e alla presenza di Francesco Alliata(nella foto) , verrà presentato il filmato realizzato da Michele Truglio "L’isola del cinema" con le testimonianze dello stesso Alliata e dei ragazzi della Panària film, raccolte da Giovanni Minoli. La Panària Film, che si è particolarmente distinta per i suoi apporti innovativi alla storia del cinema, è stata fondata nel 1946 su iniziativa di Francesco Alliata e può considerarsi la casa di produzione cinematografica in assoluto più importante della Sicilia. Nello stesso anno Francesco Alliata effettuò le prime riprese subacquee in mare aperto con una cinepresa professionale 35mm. L’invenzione di queste tecniche pionieristiche diede grande impulso al documentario italiano. Infatti, con la Panària Film Francesco Alliata, che era stato cineoperatore per l’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale, documentando momenti storici come il bombardamento del Duomo di Messina, produsse e realizzò circa una trentina di documentari e anche sette film a soggetto. Tra questi, nel 1952, "La Carrozza d’Oro" di Jean Renoir, considerato da Truffaut il capolavoro della cinematografia mondiale, protagoniste una sbalorditiva Anna Magnani e la sontuosa carrozza principesca oggi esposta al Palazzo Reale di Palermo. Robert De Niro e Martin Scorsese hanno reso omaggio in occasione del Tribeca Film Festival 2004 a Francesco Alliata per il contributo dato alla storia del cinema. Ma il suo ruolo di pioniere della cinematografia è raccontato anche da quattro libri, sei tesi di laurea, centinaia di articoli e tre documentari, presentati all'ultimo Prix Italia di Catania. Sulle immagini dei documentari della Panaria Film il compositore Massimo Cavallaro ha costruito un concerto multimediale per sax, clarinetto, batteria e percussioni che, da TaoArte, ha raggiunto le sale concertistiche di tutta Europa. Francesco Alliata si dedica tutt’ora alla prosecuzione dell’audiovisivo documentario, specialmente di soggetto artistico e culturale, e al recupero, restauro e valorizzazione, con le più moderne tecnologie, degli archivi filmografico, fotografico e storico della casa di produzione Panària Film.Tra le sue principali realizzazioni, "Cacciatori sottomarini" del 1946, le prime riprese professionali subacquee in mare aperto; "Bianche Eolie" e "Isole di Cenere", del 1947, i primi documentari etno-antropologici siciliani; "Tonnara" del 1948, quando per la prima volta un uomo, Francesco Alliata, si immerse con la cinepresa nella "camera della morte", la rete dove si dibattono i tonni mentre vengono arpionati. Insieme a "Tra Scilla e Cariddi" del 1948 e "L’opera dei pupi" del 1949, si tratta delle uniche registrazioni dirette, sia visive che sonore, delle più caratteristiche tradizioni siciliane, quelle dei pescatori e dei "pupari" (teatro delle marionette). E poi "Vulcano" del 1949, il film di William Dieterle che scatenò la clamorosa "Guerra dei Vulcani" fra Anna Magnani e Ingrid Bergman, e il già citato "La carrozza d'oro" del 1952, il primo film europeo in Technicolor. Quest’ultimo, con "Il segreto delle tre punte" e "A fil di spada" del 1952, fu l’unico esperimento di produzione contemporanea di 3 film negli stessi set, appositamente costruiti a Cinecittà. E ancora "Sesto Continente" del 1953, il primo lungometraggio subacqueo a colori, con il quale Francesco Alliata lanciò Folco Quilici; "Vacanze d'amore" del 1954, che segnò il debutto di Domenico Modugno; e "Agguato sul mare" del 1955, il primo film con riprese aeree della Sicilia in Cinemascope.In mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Monaco sarà esposta, insieme a fotografie, manifesti e giornali dell’epoca, la storica cinepresa tedesca Arriflex con la quale Francesco Alliata girò in apnea i primi documentari subacquei in mare aperto e la custodia metallica appositamente realizzata da un artigiano siciliano nel 1946 per rendere la Arriflex a prova d’immersione.Nei giorni 22, 23 e 24 febbraio verranno inoltre proiettati al Filmmuseum di Monaco i film e documentari della Panària corredati dalle fotografie, bozzetti, locandine, e testimonianze, fra cui quella di Jean Renoir. Presso lo stesso Filmmuseum, in occasione della rassegna "Francesco Alliata e la Panària Film", saranno esposte alcune foto subacquee, immagini scattate sul set