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giovedì 29 gennaio 2009
Stromboli: Riconoscimento per Mons. Di Mattina e per la guida vulcanologica Di Losa
Domani mattina a Stromboli cerimonia di intitolazione di due strade comunali a Mons. Antonino Di Mattina e a Salvatore Di Losa, due personaggi che, nel passato recente, hanno fatto la storia dell'isola. Al sacerdote sarà intitolato il lungomare Scari-Ficogrande, alla guida vulcanologica(la prima dell'isola) la mulattiera per il cratere.
Frana nella notte a Canneto dentro. Intervento dei pompieri
Nottata "intensa" per i vigili del fuoco di Lipari. Oltre ad intervenire sull'incendio della "Renault Twingo" a Balestrieri sono intervenuti nei pressi del dissalatore di Canneto Dentro su una frana. Gli uomini del caporeparto David Barbera infine sono, come già scritto stamani, intervenuti a Punta Castagna per prestare soccorso alla donna rimasta imprigionata, dopo l'incidente, nell'auto.
Il Museo Archeologico Sottomarino di Filicudi
(da mare in italy) Filicudi, isola di appena 9,7 kmq, parte dell’arcipelago delle Isole Eolie, oltre ad avere un importante patrimonio ambientale, custodisce nelle sue acque un interessantissimo patrimonio archeologico. Stiamo parlando dei relitti di nove navi greche e romane naufragate nella Secca di Capo Graziano, una zona ritenuta particolarmente insidiosa che incontrava chi cercava riparo a Filicudi.Le navi, che si trovano a circa 75 metri di profondità, dall’estate dello scorso anno sono finalmente visitabili grazie all’istituzione del Museo Archeologico Sottomarino di Filicudi per chi ha il brevetto sub di secondo livello I sub potranno scendere fino a 45 metri di profondità accompagnati da personale autorizzato. Il percorso archeologico è munito di una apposita segnaletica per non far perdere l’orientamento e inoltre i visitatori riceveranno una guida tascabile in Pvc per leggere le varie informazioni sui reperti archeologici. Seguendo l’itinerario subacqueo si può ammirare il relitto A di età ellenistica (III-II sec a.C), si può vedere la sagoma del Relitto G ricoperto di sabbia e risalente al V sec a.C e la più recente nave posacavi della Marina ,Città di Milano, affondata nel 1919. Oltre ai relitti sono visibili anche anfore, vasellame, corredi e le ali degli aliscafi che hanno impattato con la terribile “secca”. In futuro sono previsti collegamenti con webcam per permettere a tutti di vedere le meraviglie dei fondali di Filicudi senza bombole ma comodamente seduti davanti al computer.
Immediato ripristino della linea C6 Eolie-Milazzo. La richiesta di Fonti e Megna
AL SIGNOR SINDACO COMUNE DI LIPARI, AL MINISTRO DEI TRASPORTI ON. ALTERO MATTEOLI, ALLA DIREZIONE GENERALE TIRRENIA NAVIGAZIONE SPA, AL DIRETTORE GENERALE SIREMAR SPA Com.te PIETRO GIGLIO, AL PRESIDENTE REGIONE SICILIANA ON. RAFFAELE LOMBARDO, ALL'ASSESSORE REG.LE TRASPORTI ON.GIAMBATTISTA BUFARDECI è indirizzata una lettera dei consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna è indirizzata una nota-richiesta avente per oggetto: linea C/6 EOLIE/MILAZZO e viceversa.
IL TESTO:
IL TESTO:
È giunta notizia ai Consiglieri Comunali scriventi che presso i cantieri navali di Messina si trova per lavori di routine la M/N veloce “Isola di Capraia” del gruppo Tirrenia e che la stessa, di stanza alle isole Tremiti, è stata provvisoriamente sostituita con la M/N “Giovanni Bellini, anch’essa facente parte del gruppo Tirrenia.
Da informazione assunte presso i cantieri navali di Messina, la M/N “Isola di Capraia”, sarà disponibile per la navigazione entro pochissimi giorni, essendo pressoché ultimate le riparazioni previste dall’armatore.
Comè noto, nonostante le più ampie rassicurazioni rese a tutti i livelli istituzionali, circa la proroga di un anno degli attuali servizi, di cui alla convenzione ventennale scaduta il 31-12-2008, ormai da alcuni mesi la società SIREMAR, controllata dal gruppo TIRRENIA, ha ingiustificatamente e continuativamente soppresso diverse linee di aliscafi e navi, tra le quali l’importantissima linea C6 Eolie/Milazzo (e viceversa), che rappresenta uno dei collegamenti fondamentali, soprattutto per garantire la continuità territoriale, la mobilità dei cittadini e la movimentazione delle merci
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI
FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
C H I E D O N O
l’immediato ripristino della linea C6 EOLIE/MILAZZO (e viceversa);
che venga impiegata nella predetta linea la motonave veloce “Isola di Capraia”, non appena la stessa risulterà idonea alla navigazione o, in alternativa, la motonave “Giovanni Bellini”, in quanto le predette unità navali, non appena disponibili, sono entrambe adeguate per l’effettuazione della linea C6 Eolie Milazzo e viceversa.
di conoscere le reali motivazioni dell’ingiustificato fermo delle motonavi “Isola di Vulcano”, “Isola di Stromboli”, “Guizzo” e “Simone Martini”, atteso che alcune delle predette unità sono ferme nei cantieri anche da parecchi anni in riparazione permanente e che sembrerebbe addirittura che alcune parti delle predette navi, ufficialmente in riparazione, siano state smontate ed utilizzate in analoghe navi operanti su altri settori;
COMUNICANO
Che in caso di mancato ripristino della precipua linea senza giustificato motivo si attiveranno per promuovere un’azione legale a carico delle società Siremar / Tirrenia, costituendosi parte civile nell’eventuale procedimento che dovesse essere celebrato, a tutela dei diritti violati, nonché in virtù degli ingenti danni patrimoniali e d’immagine cagionati all’intera comunità eoliana, per le reiterate ed ingiustificate soppressioni delle linee C6, C2, ALC4 e ALC2 bis, nonostante fossero ancora vigenti le convenzioni Stato-Tirrenia, per quanto afferente le linee soppresse nell’anno 2008 e nonostante la proroga al servizio pubblico di cabotaggio per le isole minori disposta ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legge n. 207 del 31-12-2008, che obbligava la società Tirrenia e le sue controllate a garantire gli stessi servizi dell’anno precedente.
Con osservanza
Lipari lì 29/01/2009
Da informazione assunte presso i cantieri navali di Messina, la M/N “Isola di Capraia”, sarà disponibile per la navigazione entro pochissimi giorni, essendo pressoché ultimate le riparazioni previste dall’armatore.
Comè noto, nonostante le più ampie rassicurazioni rese a tutti i livelli istituzionali, circa la proroga di un anno degli attuali servizi, di cui alla convenzione ventennale scaduta il 31-12-2008, ormai da alcuni mesi la società SIREMAR, controllata dal gruppo TIRRENIA, ha ingiustificatamente e continuativamente soppresso diverse linee di aliscafi e navi, tra le quali l’importantissima linea C6 Eolie/Milazzo (e viceversa), che rappresenta uno dei collegamenti fondamentali, soprattutto per garantire la continuità territoriale, la mobilità dei cittadini e la movimentazione delle merci
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI
FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
C H I E D O N O
l’immediato ripristino della linea C6 EOLIE/MILAZZO (e viceversa);
che venga impiegata nella predetta linea la motonave veloce “Isola di Capraia”, non appena la stessa risulterà idonea alla navigazione o, in alternativa, la motonave “Giovanni Bellini”, in quanto le predette unità navali, non appena disponibili, sono entrambe adeguate per l’effettuazione della linea C6 Eolie Milazzo e viceversa.
di conoscere le reali motivazioni dell’ingiustificato fermo delle motonavi “Isola di Vulcano”, “Isola di Stromboli”, “Guizzo” e “Simone Martini”, atteso che alcune delle predette unità sono ferme nei cantieri anche da parecchi anni in riparazione permanente e che sembrerebbe addirittura che alcune parti delle predette navi, ufficialmente in riparazione, siano state smontate ed utilizzate in analoghe navi operanti su altri settori;
COMUNICANO
Che in caso di mancato ripristino della precipua linea senza giustificato motivo si attiveranno per promuovere un’azione legale a carico delle società Siremar / Tirrenia, costituendosi parte civile nell’eventuale procedimento che dovesse essere celebrato, a tutela dei diritti violati, nonché in virtù degli ingenti danni patrimoniali e d’immagine cagionati all’intera comunità eoliana, per le reiterate ed ingiustificate soppressioni delle linee C6, C2, ALC4 e ALC2 bis, nonostante fossero ancora vigenti le convenzioni Stato-Tirrenia, per quanto afferente le linee soppresse nell’anno 2008 e nonostante la proroga al servizio pubblico di cabotaggio per le isole minori disposta ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legge n. 207 del 31-12-2008, che obbligava la società Tirrenia e le sue controllate a garantire gli stessi servizi dell’anno precedente.
Con osservanza
Lipari lì 29/01/2009
Incidente di Porticello: Solo alcuni punti di sutura per la giovane
Nulla di grave, come da noi anticipato, per la giovane di Acquacalda finita fuori strada stamattina con la sua auto a causa dei detriti pomiciferi(vedi notizia) che si trovavano sulla sede stradale in località Porticello- Punta Castagna. Gli sono stati applicati dei punti di sutura. Non è stato riscontrato nulla, per fortuna, negli esami a cui è stata sottoposta. Ha riportato comunque tutta una serie di traumi.
Lipari: Sfiorato il dramma a Punta Castagna. Non si può più continuare a scherzare con la messa in sicurezza dell'area
Sfiorato il dramma stamattina, intorno alle 7 e 45, sulla provinciale che dalla frazione di Acquacalda porta a Canneto-Lipari. Un'auto, alla cui guida si trovava Demelza Mandarano, 23 anni, è sbandata sul materiale pomicifero che la pioggia della notte aveva trasportato sulla carreggiata ed ha finito la sua corsa contro uno degli alberi limitrofi alla sede stradale.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti il geometra Vito Torre della Provincia regionale di Messina e i vigili urbani Bartolo Portelli e Pippo Martella. Proprio questi due, non più tardi di ieri, avevano predisposto una consistente relazione sullo stato di pericolosità di tutta quell'area a causa dei sedimenti di pomice che si riversano su quella sede stradale.
L'auto è andata pressochè distrutta, il mezzo è rimasto incastrato e la ragazza è rimasta imprigionata all'interno dell'abitacolo. Per estrarla sono dovuti intervenire i vigili del fuoco al comando del caporeparto David Barbera. La giovane donna è stata poi trasferita in ospedale con l'ambulanza del 118 dove tutt'ora è sottoposta ad una serie di controlli. Le sue condizioni non destano preoccupazione, ha riportato tutta una serie di traumi, di cui si sta verificando l'entità, e si trova in evidente stato di shock.
L'albero, presumibilmente, come hanno avuto modo di accertare i vigili del fuoco, ha evitato che l'auto si inerpicasse sulla "collinetta" limitrofa alla strada e quindi si ribaltasse con conseguenze decisamente più gravi per il conducente.Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti il geometra Vito Torre della Provincia regionale di Messina e i vigili urbani Bartolo Portelli e Pippo Martella. Proprio questi due, non più tardi di ieri, avevano predisposto una consistente relazione sullo stato di pericolosità di tutta quell'area a causa dei sedimenti di pomice che si riversano su quella sede stradale.
Questo incidente, per fortuna senza drammatiche conseguenze, rischia, purtroppo, di non essere l'ultimo. L'intera area di Porticello-Punta Castagna, dopo lo stop alla Pumex, giace in uno stato di totale abbandono e la mancata messa in sicurezza dell'area da origine a continue frane, smottamenti e al riversamento di pomice(durante le piogge) sulla sede stradale.
Lipari: Auto in fiamme a Balestrieri
Ancora un'auto in fiamme a Lipari. E' accaduto nella notte, intorno all'una, all'inizio della zona di Balestrieri. Ad essere avvolta dalle fiamme la Renault twingo della famiglia Parisi. Il mezzo era posteggiato sulla strada, in prossimità dell'officina automobilistica di Santino Parisi. Le fiamme hanno distrutto quasi integralmente la parte posteriore del mezzo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento liparese e i carabinieri.
In corso le indagini per accertare la matrice dell'incendio. Nei giorni scorsi le fiamme avevano avvolto l'auto di Maurizio Turcarelli e parzialmente il furgone di Guglielmo Battaglino.
Debito fuori bilancio con l'ATO rifiuti n. 2. Megna e Fonti interrogano
Interrogazione al Sindaco e agli assessori al Bilancio, Contenzioso e Rifiuti di Francesco Megna e Gesuele Fonti del "Faro".
OGGETTO: Debito fuori bilancio nei confronti dell’ATO rifiuti n. 2 MESSINA.
Con Determina n. 267 del 19/11/2008 del Dirigente del I settore del Comune di Lipari, Dott. Giovanni Famularo è stato impegnata e contestualmente liquidata alla società A.T.O. ME n. 2 S.p.A., la somma di € 33.787,77. L’A.T.O. 2 MESSINA è il consorzio che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, tuttavia com’è noto, il Comune di Lipari non ve ne fa parte. Infatti, i 4 Comuni Eoliani, fanno parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 5, istituito con Ordinanza del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti il 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003. Pertanto, appariva agli scriventi incomprensibile come una sentenza esecutiva avesse potuto disporre il pagamento di circa 34 mila euro ad una società d’ambito diversa da quella che fa capo all’amministrazione locale. Ma da un’analisi approfondita dell’ennesimo debito fuori bilancio gravante sul bilancio comunale emergono aspetti inquietanti, che profilano gravi responsabilità amministrative ed ipotesi di probabile danno erariale. Ma di cosa si tratta nello specifico? Il 22 Gennaio 2003 il Comune di Lipari sottoscrive ed approva lo statuto dell’ATO 2 MESSINA ed entra a far parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 di cui è capofila il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Con l’entrata nell’ATO n. 2 il Comune di Lipari assume svariati obblighi ed oneri tra cui quello di compartecipare all’organizzazione del servizio, nonché quello di conferire e versare tutte le somme necessarie in virtù degli atti sottoscritti. Il 29 Settembre 2003, il Comune di Lipari, noncurante dell’atto precedentemente sottoscritto con l’ATO 2, istituisce il Consorzio con i Comuni di Salina denominato “Ato ME n. 5 – Eolie per l’ambiente”. Contestualmente, avvia la gestione integrata dei rifiuti su base locale e non corrisponde le somme per le quali si è obbligato, derivanti dagli impegni contrattuali assunti con l’ATO 2, senza tuttavia fornire motivazioni a supporto. In data 6 Luglio 2006 , l’ATO 2 Messina presenta il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, introitato al prot. generale dell’Ente con il n. 28639 del 07/08/2006. In conseguenza di ciò il Presidente del Tribunale di Barcellona ingiungeva al Comune di Lipari, in persona del Sindaco, di pagare la somma di € 26.488,73 in favore dell’ATO 2 Messina.Il Comune di Lipari, pur avendo facoltà di proporre opposizione al Decreto Ingiuntivo nel termine di 40 giorni dalla notifica, onde evitare che si procedesse con l’esecuzione forzata, e sussistendo tutte le condizioni per far valere la sopravvenuta normativa che con Ordinanza Commissariale istituiva l’ATO 5 EOLIE, lasciava decorrere infruttuosamente i termini per l’opposizione.L’Ufficio legale del Comune di Lipari, con propria nota prot. N. 28955 del 10 Agosto 2006, comunicava al Dirigente del IV settore dott. Domenico Russo i termini per l’opposizione al predetto provvedimento, tuttavia senza ottenere alcun riscontro, tant’è che proprio per la mancata opposizione del Comune di Lipari, il Tribunale di Barcellona, in data 04/06/2007, dichiarava l’immediata esecutorietà del Decreto Ingiuntivo.Infine, in data 10 Ottobre 2008, l’ATO 2 MESSINA inviava un atto di precetto al Sindaco del Comune di Lipari, intimandolo al pagamento entro un termine perentorio di 10 GIORNI, per un importo complessivo di Euro 33.787,77 , comprensivi di interessi, competenze e spese.Pertanto il Comune di Lipari, si trova costretto con sentenza esecutiva definitiva, a pagare circa 34 mila Euro alla società Ato 2 MESSINA che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, ma non a Lipari, senza che nessun Amministratore, dirigente o funzionario abbia mai ritenuto di proporre opposizione avverso un decreto ingiuntivo che chiedeva somme per la gestione e l’organizzazione di un servizio mai goduto e per la partecipazione ad un consorzio che di fatto e di diritto non si è mai concretizzata.
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
INTERROGANO LE S.L. per conoscere:
Se il Comune di Lipari ha mai formalmente comunicato all’ATO ME n. 2 le motivazioni per la mancata corresponsione delle somme richieste in virtù degli obblighi contrattualmente assunti con la sottoscrizione dello Statuto del 22 Gennaio 2003; In capo a quali soggetti era riconosciuta la facoltà di proporre eventuale opposizione al Decreto Ingiuntivo n. 154/2006;
Per quali motivazioni il Comune di Lipari, non ha proposto alcuna opposizione avverso il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, in considerazione anche della sopravvenuta istituzione dell’A.T.O. ME n. 5 Isole Eolie, con ORDINANZA del COMMISSARIO REGIONALE PER L’EMERGENZA RIFIUTI del 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003; Gli scriventi Consiglieri Comunali sollecitano le SS.LL. ciascuno per le proprie competenze e prerogative, ad individuare ed accertare eventuali responsabilità di natura amministrativa e/o contabile per l’ingiustificato sperpero di risorse, gravanti sull’intera collettività, che potrebbero configurare l’ipotesi di danno erariale. I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono inoltre che, accertate eventuali responsabilità, venga esercitata azione di rivalsa per il recupero delle spese sostenute, nei confronti dei soggetti che hanno dato causa al formarsi del debito. Con osservanza
Lipari lì 28/01/2009
Francesco MEGNA Gesuele FONTI
OGGETTO: Debito fuori bilancio nei confronti dell’ATO rifiuti n. 2 MESSINA.
Con Determina n. 267 del 19/11/2008 del Dirigente del I settore del Comune di Lipari, Dott. Giovanni Famularo è stato impegnata e contestualmente liquidata alla società A.T.O. ME n. 2 S.p.A., la somma di € 33.787,77. L’A.T.O. 2 MESSINA è il consorzio che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, tuttavia com’è noto, il Comune di Lipari non ve ne fa parte. Infatti, i 4 Comuni Eoliani, fanno parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 5, istituito con Ordinanza del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti il 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003. Pertanto, appariva agli scriventi incomprensibile come una sentenza esecutiva avesse potuto disporre il pagamento di circa 34 mila euro ad una società d’ambito diversa da quella che fa capo all’amministrazione locale. Ma da un’analisi approfondita dell’ennesimo debito fuori bilancio gravante sul bilancio comunale emergono aspetti inquietanti, che profilano gravi responsabilità amministrative ed ipotesi di probabile danno erariale. Ma di cosa si tratta nello specifico? Il 22 Gennaio 2003 il Comune di Lipari sottoscrive ed approva lo statuto dell’ATO 2 MESSINA ed entra a far parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 di cui è capofila il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Con l’entrata nell’ATO n. 2 il Comune di Lipari assume svariati obblighi ed oneri tra cui quello di compartecipare all’organizzazione del servizio, nonché quello di conferire e versare tutte le somme necessarie in virtù degli atti sottoscritti. Il 29 Settembre 2003, il Comune di Lipari, noncurante dell’atto precedentemente sottoscritto con l’ATO 2, istituisce il Consorzio con i Comuni di Salina denominato “Ato ME n. 5 – Eolie per l’ambiente”. Contestualmente, avvia la gestione integrata dei rifiuti su base locale e non corrisponde le somme per le quali si è obbligato, derivanti dagli impegni contrattuali assunti con l’ATO 2, senza tuttavia fornire motivazioni a supporto. In data 6 Luglio 2006 , l’ATO 2 Messina presenta il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, introitato al prot. generale dell’Ente con il n. 28639 del 07/08/2006. In conseguenza di ciò il Presidente del Tribunale di Barcellona ingiungeva al Comune di Lipari, in persona del Sindaco, di pagare la somma di € 26.488,73 in favore dell’ATO 2 Messina.Il Comune di Lipari, pur avendo facoltà di proporre opposizione al Decreto Ingiuntivo nel termine di 40 giorni dalla notifica, onde evitare che si procedesse con l’esecuzione forzata, e sussistendo tutte le condizioni per far valere la sopravvenuta normativa che con Ordinanza Commissariale istituiva l’ATO 5 EOLIE, lasciava decorrere infruttuosamente i termini per l’opposizione.L’Ufficio legale del Comune di Lipari, con propria nota prot. N. 28955 del 10 Agosto 2006, comunicava al Dirigente del IV settore dott. Domenico Russo i termini per l’opposizione al predetto provvedimento, tuttavia senza ottenere alcun riscontro, tant’è che proprio per la mancata opposizione del Comune di Lipari, il Tribunale di Barcellona, in data 04/06/2007, dichiarava l’immediata esecutorietà del Decreto Ingiuntivo.Infine, in data 10 Ottobre 2008, l’ATO 2 MESSINA inviava un atto di precetto al Sindaco del Comune di Lipari, intimandolo al pagamento entro un termine perentorio di 10 GIORNI, per un importo complessivo di Euro 33.787,77 , comprensivi di interessi, competenze e spese.Pertanto il Comune di Lipari, si trova costretto con sentenza esecutiva definitiva, a pagare circa 34 mila Euro alla società Ato 2 MESSINA che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, ma non a Lipari, senza che nessun Amministratore, dirigente o funzionario abbia mai ritenuto di proporre opposizione avverso un decreto ingiuntivo che chiedeva somme per la gestione e l’organizzazione di un servizio mai goduto e per la partecipazione ad un consorzio che di fatto e di diritto non si è mai concretizzata.
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
INTERROGANO LE S.L. per conoscere:
Se il Comune di Lipari ha mai formalmente comunicato all’ATO ME n. 2 le motivazioni per la mancata corresponsione delle somme richieste in virtù degli obblighi contrattualmente assunti con la sottoscrizione dello Statuto del 22 Gennaio 2003; In capo a quali soggetti era riconosciuta la facoltà di proporre eventuale opposizione al Decreto Ingiuntivo n. 154/2006;
Per quali motivazioni il Comune di Lipari, non ha proposto alcuna opposizione avverso il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, in considerazione anche della sopravvenuta istituzione dell’A.T.O. ME n. 5 Isole Eolie, con ORDINANZA del COMMISSARIO REGIONALE PER L’EMERGENZA RIFIUTI del 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003; Gli scriventi Consiglieri Comunali sollecitano le SS.LL. ciascuno per le proprie competenze e prerogative, ad individuare ed accertare eventuali responsabilità di natura amministrativa e/o contabile per l’ingiustificato sperpero di risorse, gravanti sull’intera collettività, che potrebbero configurare l’ipotesi di danno erariale. I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono inoltre che, accertate eventuali responsabilità, venga esercitata azione di rivalsa per il recupero delle spese sostenute, nei confronti dei soggetti che hanno dato causa al formarsi del debito. Con osservanza
Lipari lì 28/01/2009
Francesco MEGNA Gesuele FONTI
Disboscamento abusivo e falsi ruderi. Lettera di Legambiente Lipari
Disboscamento abusivo e falsi ruderi. L'intervento di Piero Roux di Legambiente Lipari. Apprendiamo dell’operazione anti-abusivismo che ha fatto emergere, a seguito di un sopraluogo di alcuni tecnici comunali, il disboscamento di un area di 3.500 mq di macchia mediterranea e la creazione di falsi ruderi che vede coinvolto B.A. di Lipari.
Nell’apprezzare la solerzia dell’ufficio Illeciti, chiediamo alla S.S.Ill.ma:
Se i ruderi in questioni erano stati accatastati
Se esiste un progetto di costruzione su tale area
Se sono state rilasciate, da sopraintendenza e/o Comune di Lipari, pareri e/o concessioni edilizie.
Riteniamo l’azione di B.A, di una gravità inaudita che, probabilmente con il concorso di tecnici eoliani, continua una logica gia sperimentata in passato, di falso ideologico e di speculazione territoriale. Tanto più deplorevole se si considera che nell’area in questione dovrebbe nascere la futura nuova area artigianale.
Il signor B.A –iniziali che non riconducono al soggetto e che quindi non conosciamo- si aggiunge alla schiera di piccoli o grandi “speculatori “– che hanno messo le mani sulla città, incuranti del bene comune ed di uno sviluppo programmato del territorio.
Chiediamo – inoltre - alla S.S.Ill.ma di appoggiare e rafforzare l’operato dell’ufficio illeciti perché di casi analoghi – supportati da favoritismi clientelari bordline -sono piene le nostre isole.
Cordiali saluti
Piero Roux
Nell’apprezzare la solerzia dell’ufficio Illeciti, chiediamo alla S.S.Ill.ma:
Se i ruderi in questioni erano stati accatastati
Se esiste un progetto di costruzione su tale area
Se sono state rilasciate, da sopraintendenza e/o Comune di Lipari, pareri e/o concessioni edilizie.
Riteniamo l’azione di B.A, di una gravità inaudita che, probabilmente con il concorso di tecnici eoliani, continua una logica gia sperimentata in passato, di falso ideologico e di speculazione territoriale. Tanto più deplorevole se si considera che nell’area in questione dovrebbe nascere la futura nuova area artigianale.
Il signor B.A –iniziali che non riconducono al soggetto e che quindi non conosciamo- si aggiunge alla schiera di piccoli o grandi “speculatori “– che hanno messo le mani sulla città, incuranti del bene comune ed di uno sviluppo programmato del territorio.
Chiediamo – inoltre - alla S.S.Ill.ma di appoggiare e rafforzare l’operato dell’ufficio illeciti perché di casi analoghi – supportati da favoritismi clientelari bordline -sono piene le nostre isole.
Cordiali saluti
Piero Roux
Organizzare un convegno internazionale sui trasporti... di Christian Del Bono
(Christian Del Bono) Se dovessero rivelarsi corrette le notizie che sembrano trapelare dal Ministero dei trasporti, l'1 gennaio 2010, nonostante le nostre reiterate ed implorate richieste, ci ritroveremo con la Siremar rimpiazzata da uno o più vettori privati che affiancati ad Usticalines ed NGI dovrebbero garantire i nostri collegamenti marittimi.
Qualora questa plausibile ipotesi dovesse concretizzarsi, ritengo che sarebbe urgente organizzare un convegno di livello internazionale che ci consenta di confrontarci con i massimi esperti del settore ai vari livelli: locale, regionale, nazionale e comunitario.
Diventerebbe infatti urgente - prima di intraprendere ulteriori iniziative - avviare un confronto serio sulle tematiche che maggiormente ci preoccupano. Alcune tra queste meriterebbero infatti un certo grado di approfondimento:
a. Qualora tra un anno (o tra 4 e mezzo) si dovessero affidare i servizi ad uno o più soggetti privati, quali strumenti avremo per garantire che tali servizi possano davvero soddisfare in modo durevole le nostre legittime aspettative? Sarà sufficiente avere delle garanzie in fase di concepimento del bando di gara? Su quali meccanismi di monitoraggio delle nuove convenzioni e quindi di valutazione dei servizi erogati potremo contare? Avremo la garanzia di poter governare questi processi?
b. Siamo davvero certi, come vogliono farci credere, che l'unico modo per non violare le normative europee sia quello di privatizzare? Liberalizzare non significa necessariamente privatizzare come razionalizzare non significa necessariamente tagliare. Siamo davvero certi che la strada della privatizzazione a tutti i costi entro il 2010 o al massimo (per come avevamo sperato) nel 2013 sia l'unica percorribile?
c. Come potremmo procedere ad una seria e radicale razionalizzazione dei nostro sistema trasporti (inteso in senso ampio)?
d. E' perseguibile l'ipotesi di una compagnia delle Eolie? In che termini?
Sono sicuro che molti altri avranno quesiti ancora più interessanti da sottoporre e ritengo che la tematica che ci occupa e ci preoccupa si presenti talmente ispida e complessa da meritare un approccio scientifico e sistematico. Un convegno di esperti, nell'ambito del quale interrogarsi e confrontarsi su teorie e su buone prassi adottate a livello nazionale ed europeo potrebbe permetterci di meglio quantificare e qualificare le nostre istanze. Diversamente, tra un anno o molto meno, saremo costretti ad affrontare quanto sopra in assoluta emergenza e, ancora una volta, impreparati.
Christian Del Bono
Qualora questa plausibile ipotesi dovesse concretizzarsi, ritengo che sarebbe urgente organizzare un convegno di livello internazionale che ci consenta di confrontarci con i massimi esperti del settore ai vari livelli: locale, regionale, nazionale e comunitario.
Diventerebbe infatti urgente - prima di intraprendere ulteriori iniziative - avviare un confronto serio sulle tematiche che maggiormente ci preoccupano. Alcune tra queste meriterebbero infatti un certo grado di approfondimento:
a. Qualora tra un anno (o tra 4 e mezzo) si dovessero affidare i servizi ad uno o più soggetti privati, quali strumenti avremo per garantire che tali servizi possano davvero soddisfare in modo durevole le nostre legittime aspettative? Sarà sufficiente avere delle garanzie in fase di concepimento del bando di gara? Su quali meccanismi di monitoraggio delle nuove convenzioni e quindi di valutazione dei servizi erogati potremo contare? Avremo la garanzia di poter governare questi processi?
b. Siamo davvero certi, come vogliono farci credere, che l'unico modo per non violare le normative europee sia quello di privatizzare? Liberalizzare non significa necessariamente privatizzare come razionalizzare non significa necessariamente tagliare. Siamo davvero certi che la strada della privatizzazione a tutti i costi entro il 2010 o al massimo (per come avevamo sperato) nel 2013 sia l'unica percorribile?
c. Come potremmo procedere ad una seria e radicale razionalizzazione dei nostro sistema trasporti (inteso in senso ampio)?
d. E' perseguibile l'ipotesi di una compagnia delle Eolie? In che termini?
Sono sicuro che molti altri avranno quesiti ancora più interessanti da sottoporre e ritengo che la tematica che ci occupa e ci preoccupa si presenti talmente ispida e complessa da meritare un approccio scientifico e sistematico. Un convegno di esperti, nell'ambito del quale interrogarsi e confrontarsi su teorie e su buone prassi adottate a livello nazionale ed europeo potrebbe permetterci di meglio quantificare e qualificare le nostre istanze. Diversamente, tra un anno o molto meno, saremo costretti ad affrontare quanto sopra in assoluta emergenza e, ancora una volta, impreparati.
Christian Del Bono
mercoledì 28 gennaio 2009
Eolie: Di nuovo maltempo ma ormai è routine
Nuovo, drastico peggioramento delle condizioni meteo-marine che ha nuovamente costretto allo stop diversi mezzi di linea impiegati nei da e per le Eolie. Isolate nel pomeriggio Alicudi, Filicudi e Stromboli. Resta isolata, ormai da venerdi scorso, la frazione di Ginostra dove scarseggiano i viveri. Da Milazzo per Lipari, nonostante il mare già in tempesta, l'ultimo collegamento è stato garantito alle 17.00 dall'aliscafo Platone al comando del liparoto Renzo Russo. Tante le persone che sono così riuscite a tornare a casa.
Oltre al mare in tempesta, una pioggia intensa sta investendo l'arcipelago
Oltre al mare in tempesta, una pioggia intensa sta investendo l'arcipelago
Trasporti: Solo una proroga di un anno per Tirrenia. Sarebbe questo il risultato della trasferta a Bruxelles di Matteoli
Proroga di un anno per Tirrenia e, di conseguenza, per le società regionali(Siremar compresa). Condizione: il completamento della privatizzazione di Tirrenia entro il 31 dicembre 2009. Sarebbe questo il "risultato" ottenuto dal Ministro Altero Matteoli nel suo incontro di Bruxelles. Queste le notizie che trapelano, attraverso fonti del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, contattate dai consiglieri comunali Francesco Megna e Gesuele Fonti, e che dovrebbero comunque essere ufficializzate nelle prossime ore con un comunicato. Insomma nulla di nuovo rispetto a quello che si pensava.
E' fuor di dubbio, quindi, che i problemi dei collegamenti da e per le Eolie, dopo quest'anno, restano e pure irrisolti.
E' fuor di dubbio, quindi, che i problemi dei collegamenti da e per le Eolie, dopo quest'anno, restano e pure irrisolti.
Il "fragoroso" silenzio del Presidente Lombardo sui trasporti marittimi. Lettera al Presidente dei consiglieri di minoranza
E' indirizzata al Presidente della Regione Sicilia On. Raffaele Lombardo una lettera dei consiglieri comunali Giacomo Biviano - Sarino Centorrino - Nunziatina D’Alia - Bartolo Lauria Pietro Lo Cascio - Mario Paino - Adolfo Sabatini . IL TESTO:
Signor Presidente,
Siamo sorpresi e frastornati dal “fragoroso” silenzio da parte Sua in questa drammatica vicenda dei trasporti marittimi che riguarda le isole minori della Sicilia.
E’ vero che la privatizzazione della Tirrenia e il conseguente salto nel buio che investe le consociate regionali è problema nazionale, ma è altrettanto vero che il prezzo più alto sarà pagato dalle isole siciliane finora servite dalla Siremar.
Infatti, le isole della Campania e della Toscana, per la loro posizione geografica e per la consistenza del traffico marittimo, possono forse accettare e sopportare la sfida del mercato; le isole della Sardegna, per la vicinanza alla costa regionale, pongono problemi meno gravi e complessi.
Gravissimi e molto complessi, invece, sono i problemi che pongono i collegamenti delle 14 isole minori siciliane e sicuramente la sfida del mercato colpirà, per gran parte dell’anno, il diritto alla continuità territoriale dei loro abitanti con risvolti disastrosi su problemi vitali quali la difesa della salute, l’accesso all’istruzione ed alla cultura, la stessa fruizione delle opportunità di lavoro e del commercio.
E’ incontestabile che l’affidamento dei servizi di trasporto ai privati in Sicilia, in questa fase, rappresenterebbe un balzo indietro di molti anni per l’economia e la qualità della vita in queste isole.
Il ricorso a sovvenzioni pubbliche per i vettori privati sarebbe una mediocre soluzione come dimostrano le esperienze in atto nella nostra regione, con risultati più che modesti sulla qualità dei mezzi e sulla sicurezza, efficienza e qualità del servizio.
Per questo, Signor Presidente, da qualche tempo andiamo sostenendo che per le isole siciliane rimane indispensabile il vettore pubblico e per questo proponiamo che si scorpori la Siremar dalla Tirrenia e si chieda per la Siremar all'Unione Europea la deroga alla privatizzazione sulla base della Dichiarazione n. 30 allegata al Trattato di Amsterdam che la prevede per le isole periferiche.
E che le isole siciliane siano periferiche è difficile negarlo.
L’iniziativa dello scorporo, giacché deve avere carattere d’urgenza, visto che la UE ha negato una proroga alla Tirrenia anche per il solo 2009, deve essere iniziativa del Governo nazionale, ma un ruolo ce l’ha e può averlo anche la Regione se solo la sua voce risultasse forte e chiara.
Forte nel rivendicare questo scorporo a favore delle proprie isole.
Chiara nel garantire che la Regione Siciliana non è indifferente al futuro di questa società, anzi è interessata ad entrare nella proprietà e nella gestione insieme allo Stato ed agli enti locali minori interessati.
Non può essere un limite, Signor Presidente, la mancanza di fondi di cui dispone la Regione per sostenere questa operazione.
Lei indubbiamente sa quanto valgono le isole minori, soprattutto in termini di turismo per l’economia siciliana, come esse siano un volano di sviluppo anche per i territori prospicienti e come, attraverso una oculata programmazione dei servizi, possano diventarlo ancora di più.
Oggi, proprio a causa dei trasporti, invece, sono minati alla radice gli importanti progressi compiuti in questo campo negli ultimi quarant’anni.
Infine, Signor Presidente, proprio di recente, la Regione Siciliana ha dato vita ad una gara per i trasporti marittimi integrativi per le isole che forse lenisce qualche interesse in sofferenza, ma non è certo un esempio di lungimirante programmazione e razionalizzazione.
A questo proposito sarebbe forse stato meglio attendere qualche mese ed affrontare il problema dei trasporti delle isole in modo organico ed efficace.
Signor Presidente, in quest’Italia degli interessi particolari e frantumati, ogni giorno assistiamo alle grida ed alle minacce che, per difendere interessi di un aeroporto o di settori economici, provengono dalle regioni del Nord che pure sono di molto più avvantaggiate rispetto alla nostra Sicilia.
Forse è giunto il momento che anche da noi qualcuno alzi la voce e gridi forte.
E chi potrebbe farlo se non “un Presidente” che ha scritto sulla propria bandiera l’autonomia della Sicilia.
Speriamo Presidente che le torni la voce per potere rivendicare i giusti diritti delle isole minori che sono anche i giusti diritti della Sicilia.
Con osservanza
Lipari, 27/01/2008
Giacomo Biviano - Sarino Centorrino - Nunziatina D’Alia - Bartolo Lauria Pietro Lo Cascio - Mario Paino - Adolfo Sabatini
CONSIGLIERI COMUNE DI LIPARI
Signor Presidente,
Siamo sorpresi e frastornati dal “fragoroso” silenzio da parte Sua in questa drammatica vicenda dei trasporti marittimi che riguarda le isole minori della Sicilia.
E’ vero che la privatizzazione della Tirrenia e il conseguente salto nel buio che investe le consociate regionali è problema nazionale, ma è altrettanto vero che il prezzo più alto sarà pagato dalle isole siciliane finora servite dalla Siremar.
Infatti, le isole della Campania e della Toscana, per la loro posizione geografica e per la consistenza del traffico marittimo, possono forse accettare e sopportare la sfida del mercato; le isole della Sardegna, per la vicinanza alla costa regionale, pongono problemi meno gravi e complessi.
Gravissimi e molto complessi, invece, sono i problemi che pongono i collegamenti delle 14 isole minori siciliane e sicuramente la sfida del mercato colpirà, per gran parte dell’anno, il diritto alla continuità territoriale dei loro abitanti con risvolti disastrosi su problemi vitali quali la difesa della salute, l’accesso all’istruzione ed alla cultura, la stessa fruizione delle opportunità di lavoro e del commercio.
E’ incontestabile che l’affidamento dei servizi di trasporto ai privati in Sicilia, in questa fase, rappresenterebbe un balzo indietro di molti anni per l’economia e la qualità della vita in queste isole.
Il ricorso a sovvenzioni pubbliche per i vettori privati sarebbe una mediocre soluzione come dimostrano le esperienze in atto nella nostra regione, con risultati più che modesti sulla qualità dei mezzi e sulla sicurezza, efficienza e qualità del servizio.
Per questo, Signor Presidente, da qualche tempo andiamo sostenendo che per le isole siciliane rimane indispensabile il vettore pubblico e per questo proponiamo che si scorpori la Siremar dalla Tirrenia e si chieda per la Siremar all'Unione Europea la deroga alla privatizzazione sulla base della Dichiarazione n. 30 allegata al Trattato di Amsterdam che la prevede per le isole periferiche.
E che le isole siciliane siano periferiche è difficile negarlo.
L’iniziativa dello scorporo, giacché deve avere carattere d’urgenza, visto che la UE ha negato una proroga alla Tirrenia anche per il solo 2009, deve essere iniziativa del Governo nazionale, ma un ruolo ce l’ha e può averlo anche la Regione se solo la sua voce risultasse forte e chiara.
Forte nel rivendicare questo scorporo a favore delle proprie isole.
Chiara nel garantire che la Regione Siciliana non è indifferente al futuro di questa società, anzi è interessata ad entrare nella proprietà e nella gestione insieme allo Stato ed agli enti locali minori interessati.
Non può essere un limite, Signor Presidente, la mancanza di fondi di cui dispone la Regione per sostenere questa operazione.
Lei indubbiamente sa quanto valgono le isole minori, soprattutto in termini di turismo per l’economia siciliana, come esse siano un volano di sviluppo anche per i territori prospicienti e come, attraverso una oculata programmazione dei servizi, possano diventarlo ancora di più.
Oggi, proprio a causa dei trasporti, invece, sono minati alla radice gli importanti progressi compiuti in questo campo negli ultimi quarant’anni.
Infine, Signor Presidente, proprio di recente, la Regione Siciliana ha dato vita ad una gara per i trasporti marittimi integrativi per le isole che forse lenisce qualche interesse in sofferenza, ma non è certo un esempio di lungimirante programmazione e razionalizzazione.
A questo proposito sarebbe forse stato meglio attendere qualche mese ed affrontare il problema dei trasporti delle isole in modo organico ed efficace.
Signor Presidente, in quest’Italia degli interessi particolari e frantumati, ogni giorno assistiamo alle grida ed alle minacce che, per difendere interessi di un aeroporto o di settori economici, provengono dalle regioni del Nord che pure sono di molto più avvantaggiate rispetto alla nostra Sicilia.
Forse è giunto il momento che anche da noi qualcuno alzi la voce e gridi forte.
E chi potrebbe farlo se non “un Presidente” che ha scritto sulla propria bandiera l’autonomia della Sicilia.
Speriamo Presidente che le torni la voce per potere rivendicare i giusti diritti delle isole minori che sono anche i giusti diritti della Sicilia.
Con osservanza
Lipari, 27/01/2008
Giacomo Biviano - Sarino Centorrino - Nunziatina D’Alia - Bartolo Lauria Pietro Lo Cascio - Mario Paino - Adolfo Sabatini
CONSIGLIERI COMUNE DI LIPARI
Trasporti: L'assordante silenzio... del ministro Matteoli
Comunicato stampa di Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle Eolie
A seguito dell'incontro tenutosi a Roma lo scorso 20 gennaio, gli 8 sindaci delle isole minori della Sicilia, il Vicepresidente della Regione Sicilia ed alcuni parlamentari che hanno a cuore il destino del isole minori, sono stati rimandati al 27; data in cui il Ministro Matteoli si sarebbe dovuto incontrare con la propria controparte istituzionale in seno all'UE. All'indomani di un incontro tanto importante quanto annunciato, nessuno ancora sa nulla: sindaci compresi. Solo qualche voce di corridoio poco rassicurante. Pendiamo tutti dalle labbra di un Ministro che, pur consapevole dello stato di preoccupazione in cui versano gli abitanti, gli operatori economici e gli amministratori delle isole minori, non ha ancora ritenuto opportuno fare ne una comunicazione formale ne un comunicato stampa. Speriamo tanto che questo assordante silenzio, non significhi che le promesse del Ministro Matteoli e le rassicurazioni dell'ass. Bufardeci, già in parte ridimensionate per entusiasmo nel corso dell'ultimo incontro di Roma, non debbano infrangersi contro il muro di gomma dell'UE che in verità sulla questione Tirrenia (e non Siremar) si era già espressa in passato in modo decisamente inequivocabile.
Christian Del Bono
A seguito dell'incontro tenutosi a Roma lo scorso 20 gennaio, gli 8 sindaci delle isole minori della Sicilia, il Vicepresidente della Regione Sicilia ed alcuni parlamentari che hanno a cuore il destino del isole minori, sono stati rimandati al 27; data in cui il Ministro Matteoli si sarebbe dovuto incontrare con la propria controparte istituzionale in seno all'UE. All'indomani di un incontro tanto importante quanto annunciato, nessuno ancora sa nulla: sindaci compresi. Solo qualche voce di corridoio poco rassicurante. Pendiamo tutti dalle labbra di un Ministro che, pur consapevole dello stato di preoccupazione in cui versano gli abitanti, gli operatori economici e gli amministratori delle isole minori, non ha ancora ritenuto opportuno fare ne una comunicazione formale ne un comunicato stampa. Speriamo tanto che questo assordante silenzio, non significhi che le promesse del Ministro Matteoli e le rassicurazioni dell'ass. Bufardeci, già in parte ridimensionate per entusiasmo nel corso dell'ultimo incontro di Roma, non debbano infrangersi contro il muro di gomma dell'UE che in verità sulla questione Tirrenia (e non Siremar) si era già espressa in passato in modo decisamente inequivocabile.
Christian Del Bono
Acquacalda: "Gli asini litigano e i vasi si rompono". Ancora un intervento del C.A.S.T.A.
Una lettera emblematica dello stato in cui (soprav)vivono i cittadini di Acquacalda è stata inviata dal locale comitato C.A.S.T.A. al sindaco, al presidente del consiglio comunale e ai consiglieri comunali di Lipari. IL TESTO:
Un noto proverbio, tradotto dal vernacolo, cita “gli asini litigano e i vasi si rompono”.
E ancora una volta siamo costretti ad assistere (quali “vasi” ovviamente), attoniti, ad inqualificabili siparietti.
E ancora una volta siamo costretti ad assistere (quali “vasi” ovviamente), attoniti, ad inqualificabili siparietti.
Il giorno 23.01.09 ci siamo recati presso gli uffici comunali, per segnalare, direttamente all’Assessore China, le difficoltà del rifornimento idrico a seguito dell’improvvido danno causato dall’impresa esecutrice il lavoro di consolidamento della nota zona della strada provinciale 180 (a proposito: chi paga?).
Nel corso del colloquio abbiamo informato l’Assessore che nel vicolo San Gaetano, da tempo, si lamentano infiltrazioni di acque che, recentemente, hanno causato un ampio sprofondamento della sede stradale, impedendo di fatto l’uso della già precaria strada di comunicazione.
Nel corso del colloquio abbiamo informato l’Assessore che nel vicolo San Gaetano, da tempo, si lamentano infiltrazioni di acque che, recentemente, hanno causato un ampio sprofondamento della sede stradale, impedendo di fatto l’uso della già precaria strada di comunicazione.
Immediato l’interessamento da parte dell’Assessore China che ci autorizzava a richiedere l’intervento di due operai che, già in loco, avrebbero dovuto riempire in qualche modo la voragine (“gettare un po’ di sabbia e un po’ di cemento”).
Tuttavia tale richiesta non ha avuto alcun seguito poiché gli operai in questione hanno gentilmente declinato l’invito in quanto autorizzati ad eseguire disposizioni solo se fornite dal Dirigente del IV settore dott. Russo.
Morale della favola: la voragine fa ancora bella mostra di sè; gli abitanti, se proprio indispensabile, fanno gli equilibristi; i nostri Amministratori… litigano!
Formalmente avanziamo richiesta di un immediato sopralluogo tecnico, per comprendere cosa ha causato la voragine, e quindi un sollecito intervento per rimuovere la causa del danno e rendere praticabile la strada in questione. Esplicitiamo con estrema franchezza che tutte queste beghe interne, queste guerre intestine, queste inqualificabili lotte per la primazia non solo non destano in noi alcun interesse, ma esasperano sempre di più i nostri animi ed accrescono a dismisura il distacco e la disaffezione nei confronti della locale classe politica. Vale appena rammentare che siamo in fervente attesa del fantomatico Consiglio comunale ad Acquacalda.
Distinti saluti
Tuttavia tale richiesta non ha avuto alcun seguito poiché gli operai in questione hanno gentilmente declinato l’invito in quanto autorizzati ad eseguire disposizioni solo se fornite dal Dirigente del IV settore dott. Russo.
Morale della favola: la voragine fa ancora bella mostra di sè; gli abitanti, se proprio indispensabile, fanno gli equilibristi; i nostri Amministratori… litigano!
Formalmente avanziamo richiesta di un immediato sopralluogo tecnico, per comprendere cosa ha causato la voragine, e quindi un sollecito intervento per rimuovere la causa del danno e rendere praticabile la strada in questione. Esplicitiamo con estrema franchezza che tutte queste beghe interne, queste guerre intestine, queste inqualificabili lotte per la primazia non solo non destano in noi alcun interesse, ma esasperano sempre di più i nostri animi ed accrescono a dismisura il distacco e la disaffezione nei confronti della locale classe politica. Vale appena rammentare che siamo in fervente attesa del fantomatico Consiglio comunale ad Acquacalda.
Distinti saluti
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.
Presidente C.A.S.T.A.
Ascensore e moli: Le interrogazioni di Sabatini
Questo il testo delle due interrogazioni presentate dal consigliere Adolfo Sabatini
Al sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore al patrimonio Sig. Giulio China, all’assessore ai LL.PP. Rag. Corrado Gianno’
Oggetto: INTERROGAZIONE
Qualche giorno fa mi sono recato negli uffici dell’urbanistica, ed ho assistito ad una situazione sconcertante in quanto un nostro concittadino (non dico l’isola per rispetto della privacy) gravemente malato e costretto a portarsi dietro una macchina per farlo respirare, si è dovuto recare al secondo piano del palazzo Comunale attraverso le scale non potendo usufruire dell’ascensore.Alla scena hanno assistito il dott. Angelo Natoli ed il geometra Mario Di Maggio, i quali come me, hanno provato vergogna e frustrazione a vedere quell’uomo malato, affaticato e mortificato, salire le scale per recarsi negli uffici Comunali. Ritengo tale episodio assolutamente deprecabile ed è per questo che
INTERROGO le SS.LL.
per sapere:come mai sono stati attivati gli uffici senza prima procedere alla messa in funzione dell’ascensore che per altro oltre a consentire ad anziani ed ammalati di recarsi negli uffici, anche come abbattimento delle barriere architettoniche;come con gli uffici trasferiti da tempo, l’ascensore non è stato ancora messo in funzione;chi ha dato l’autorizzazione ad utilizzare quegli uffici senza prima attivare l’ascensore;se sono state attivate le necessarie determinazione per procedere all’attivazione di tale necessario mezzo e copia delle stesse.Si richiede risposta scritta.-
Al Sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore ai trasporti marittimi Avv. Giovanni Maggiore
Oggetto: INTERROGAZIONE
Mio malgrado, ho rilevato che per quanto riguarda gli attracchi delle isole del nostro Comune, gli stessi sono sempre poco attenzionati o ancor di più (spero di sbagliarmi) abbandonati a se stessi, ed è per questo che
INTERROGO le SS.VV. per sapere: come mai il molo di Lipari, danneggiato dalla nave molti mesi fa, non è stato ancora sistemato con la conseguenza che la nave non potendosi addossare spesso deve levare gli ormeggi per mettersi in sicurezza nel porto di Milazzo, con grave danno alla già disastrosa situazione marittima;come mai sul molo di Panarea sono depositati 5 grandi serbatoi che da giorni non consentono un agevole attracco della nave, che non può utilizzare le bitta all’interno del molo;come mai il molo lato nord dell’isola di Stromboli da oltre un anno non è utilizzabile, costringendo gli aliscafi ad ormeggiare solo a dritta e spesso non fare operazione visto che il lato nord sarebbe al riparo dello scirocco;come mai la griglia del molo lato nord sempre di Stromboli è stata danneggiata dai marosi ed ancora non è stata sistemata.-Si richiede risposta scritta
Il Consigliere Comunale di Nuovo GiornoAdolfo Sabatini
Al sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore al patrimonio Sig. Giulio China, all’assessore ai LL.PP. Rag. Corrado Gianno’
Oggetto: INTERROGAZIONE
Qualche giorno fa mi sono recato negli uffici dell’urbanistica, ed ho assistito ad una situazione sconcertante in quanto un nostro concittadino (non dico l’isola per rispetto della privacy) gravemente malato e costretto a portarsi dietro una macchina per farlo respirare, si è dovuto recare al secondo piano del palazzo Comunale attraverso le scale non potendo usufruire dell’ascensore.Alla scena hanno assistito il dott. Angelo Natoli ed il geometra Mario Di Maggio, i quali come me, hanno provato vergogna e frustrazione a vedere quell’uomo malato, affaticato e mortificato, salire le scale per recarsi negli uffici Comunali. Ritengo tale episodio assolutamente deprecabile ed è per questo che
INTERROGO le SS.LL.
per sapere:come mai sono stati attivati gli uffici senza prima procedere alla messa in funzione dell’ascensore che per altro oltre a consentire ad anziani ed ammalati di recarsi negli uffici, anche come abbattimento delle barriere architettoniche;come con gli uffici trasferiti da tempo, l’ascensore non è stato ancora messo in funzione;chi ha dato l’autorizzazione ad utilizzare quegli uffici senza prima attivare l’ascensore;se sono state attivate le necessarie determinazione per procedere all’attivazione di tale necessario mezzo e copia delle stesse.Si richiede risposta scritta.-
Al Sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore ai trasporti marittimi Avv. Giovanni Maggiore
Oggetto: INTERROGAZIONE
Mio malgrado, ho rilevato che per quanto riguarda gli attracchi delle isole del nostro Comune, gli stessi sono sempre poco attenzionati o ancor di più (spero di sbagliarmi) abbandonati a se stessi, ed è per questo che
INTERROGO le SS.VV. per sapere: come mai il molo di Lipari, danneggiato dalla nave molti mesi fa, non è stato ancora sistemato con la conseguenza che la nave non potendosi addossare spesso deve levare gli ormeggi per mettersi in sicurezza nel porto di Milazzo, con grave danno alla già disastrosa situazione marittima;come mai sul molo di Panarea sono depositati 5 grandi serbatoi che da giorni non consentono un agevole attracco della nave, che non può utilizzare le bitta all’interno del molo;come mai il molo lato nord dell’isola di Stromboli da oltre un anno non è utilizzabile, costringendo gli aliscafi ad ormeggiare solo a dritta e spesso non fare operazione visto che il lato nord sarebbe al riparo dello scirocco;come mai la griglia del molo lato nord sempre di Stromboli è stata danneggiata dai marosi ed ancora non è stata sistemata.-Si richiede risposta scritta
Il Consigliere Comunale di Nuovo GiornoAdolfo Sabatini
Manutenzione strade, comune sempre responsabile
(Gazzetta del Sud/Luigi Pastrocchi) (L'amministrazione comunale è sempre responsabile della manutenzione delle strade anche se appalta a una società esterna la cura di queste. Se, quindi, un cittadino scivola per strada su una buca o su una macchia di olio è il comune a doverne rispondere in giudizio. Lo si evince dalla sentenza n. 1691 della Terza sezione civile della Cassazione. Il caso riguarda un cittadino caduto col motorino per una macchia d'olio su una strada di Roma. L'incidente gli aveva causato lesioni gravi e per questo l'uomo aveva fatto causa al Comune. L'amministrazione capitolina aveva tentato di ricorrere sostenendo di non essere responsabile della manutenzione di quella strada perché il servizio era appaltato a una società esterna. La Cassazione non ha accolto le tesi del Comune: «Il principio che la presunzione di responsabilità per il danno cagionato delle cose che hanno in custodia è applicabile nei confronti dei comuni quali proprietari delle strade del demanio comunale pur se tali beni siano oggetto di uso generale e diretto da parte dei cittadini qualora la loro estensione sia tale da consentire l'esercizio di un continuo ed efficace controllo che sia idoneo ad impedire l'insorgenza di cause di pericolo per i terzi». Anche se il comune delega a un'altra società questo non sottrae l'amministrazione da una sua responsabilità, perché il contratto è uno strumento «tecnico-giuridico per la realizzazione in concreto del compito istituzionale proprio dell'ente territoriale».
Appello da Ginostra isolata da sette giorni
Le forti raffiche di vento ed il mare in tempesta continuano a creare disagi alle Eolie. La situazione più drammatica è a Ginostra dove a causa delle violente onde da sette giorni nessun mezzo marittimo riesce ad attraccare. Nel piccolo villaggio strombolano cominciano a scarseggiare i viveri di prima necessità come pane, frutta, verdure, formaggi, latte, zucchero, farina ecc.. Gli abitanti hanno richiesto l'invio di un mezzo speciale per rifornire di derrate alimentari il borgo. A causa del maltempo anche l'ufficio postale è rimasto chiusa per una settimana intera ed il cambio alla guardia medica è stato effettuato con un gommone.(g.g.)
martedì 27 gennaio 2009
Farmacie rurali: Qualcosa si muove (Dott. LELIO FINOCCHIARO)
(dott. LELIO FINOCCHIARO) Recentemente anche alle isole Eolie le farmacie rurali hanno effettuato uno sciopero di protesta per il mancato pagamento delle competenze annuali loro spettanti. Altre azioni dimostrative erano già allo studio, ma in questo quadro si innesta un emendamento aggiuntivo al D.D.L. N.250, recentemente approvato all'Assemblea Regionale Siciliana, che qui di seguito riportiamo: "Per le finalità dell'art. 27 della l.r. 5 Gennaio 1999, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata per l'esercizio finanziario 2009, la spesa di 450.000 euro, al cui onere si provvede con l'impinguamento del capitolo 421303, rubrica sanità, istituito per "trasferimenti ai comuni per l'erogazione dell'indennità di residenza in favore dei titolari di farmacie rurali private e sussidiate aventi sede nelle isole minori" Per gli esercizi finanziari successivi si provvederà ai sensi dell'art. 3, comma 2, lettera g, della legge regionale 27 aprile 1999, n 10. Pur non essendo, con questo, risolti tutti i problemi che affliggono le farmacie rurali delle isole minori, si confida, per l'immediato, che possano essere scongiurati ulteriori disagi per l'utenza.
Finocchiaro Lelio
"Isolani si, isolati no! . Diventa slogan della finestra romana sul "SalinaDocFest"
Ogni giovedì dal 29 gennaio al 19 marzo 2009 ore 21.00 si terrà "Una finestra romana" sul “SalinaDocFest”, il festival dedicato al documentario narrativo ideato e diretto da Giovanna Taviani, che da due anni è anima culturale dell’estate eoliana. Ogni giovedì, dal 29 gennaio sino al 19 marzo, ore 21, nella sede di Apollo 11, nell’ambito degli appuntamenti di “Racconti dal vero”, si terranno proiezioni, incontri, dibattiti e degustazioni dei prodotti delle isole.
La manifestazione è organizzata da Mazzino Montinari, Antonio Pezzuto e Giovanna Taviani, con il sostegno dell’Associazione Apollo 11. “Isolani sì, isolati no!” sarà il motto di apertura, in sintonia
con le proteste di questi giorni da parte degli abitanti delle isole contro la soppressione dei traghetti Siremar, che li condannerebbe all’isolamento. Una metafora valida anche per i temi trattati dai documentari in rassegna: dall’immigrazione alla scuola, dal lavoro alla guerra. Isole separate dal mondo, che denunciano la propria invisibilità e oppongono al silenzio, o alla mistificazione, il proprio grido di protesta. Ricordiamo che le isole Eolie, dichiarate dall’ Unesco
patrimonio dell’umanità, sono state illustri protagoniste della storia del cinema italiano, sin dalla fine degli anni Quaranta, quando Alliata, Maraini e Moncada fondavano la “Panaria Film”, casa storica di produzione dedicata principalmente al documentario.
Qui hanno girato alcuni fra i più grandi registi del nostro cinema, dando vita a film come Stromboli, l’Avventura, Vulcano, Kaos, Il Postino e Caro diario.
Una tradizione che conferma la grande vitalità culturale di questo angolo di mondo, carico di memoria.
Dopo il tavolo Tecnico previsto dal governo il 20 gennaio a Roma per discutere del futuro delle Eolie, Giovedì 29 gennaio, giorno dell’inaugurazione, il SalinaDocFest proporrà, nei locali dell’Apollo 11 un tavolino T-etnico con capperi, malvasia, sale e pomice: le sole cose di cui vivevano gli eoliani 100 anni fa. Il messaggio è semplice e chiaro: non fateci tornare al secolo scorso!
Interverranno:
Carmelo Albanese, Edoardo Albinati, Francesco Alliata, Marco Bellocchio, Mariano Bruno, Giuseppe Cardamone, Francesca Comencini, Alberto Crespi, Concita de Gregorio, Claudio Giovannesi, Nicola Giuliano, Dagmawi Ymer, Amara Lakous, Curzio Maltese, Pietro Marcello, Carlo Marrapodi, Wu Ming, Francesco Munzi, Roberto Nanni, Aldo Nove, Clara Rametta, Stefano Savona, Tiziano Scarpa, Andrea Segre, Roberto Silvestri, Vittorio Taviani, Emanuela Tomassetti, Dario Zonta
La manifestazione è organizzata da Mazzino Montinari, Antonio Pezzuto e Giovanna Taviani, con il sostegno dell’Associazione Apollo 11. “Isolani sì, isolati no!” sarà il motto di apertura, in sintonia
con le proteste di questi giorni da parte degli abitanti delle isole contro la soppressione dei traghetti Siremar, che li condannerebbe all’isolamento. Una metafora valida anche per i temi trattati dai documentari in rassegna: dall’immigrazione alla scuola, dal lavoro alla guerra. Isole separate dal mondo, che denunciano la propria invisibilità e oppongono al silenzio, o alla mistificazione, il proprio grido di protesta. Ricordiamo che le isole Eolie, dichiarate dall’ Unesco
patrimonio dell’umanità, sono state illustri protagoniste della storia del cinema italiano, sin dalla fine degli anni Quaranta, quando Alliata, Maraini e Moncada fondavano la “Panaria Film”, casa storica di produzione dedicata principalmente al documentario.
Qui hanno girato alcuni fra i più grandi registi del nostro cinema, dando vita a film come Stromboli, l’Avventura, Vulcano, Kaos, Il Postino e Caro diario.
Una tradizione che conferma la grande vitalità culturale di questo angolo di mondo, carico di memoria.
Dopo il tavolo Tecnico previsto dal governo il 20 gennaio a Roma per discutere del futuro delle Eolie, Giovedì 29 gennaio, giorno dell’inaugurazione, il SalinaDocFest proporrà, nei locali dell’Apollo 11 un tavolino T-etnico con capperi, malvasia, sale e pomice: le sole cose di cui vivevano gli eoliani 100 anni fa. Il messaggio è semplice e chiaro: non fateci tornare al secolo scorso!
Interverranno:
Carmelo Albanese, Edoardo Albinati, Francesco Alliata, Marco Bellocchio, Mariano Bruno, Giuseppe Cardamone, Francesca Comencini, Alberto Crespi, Concita de Gregorio, Claudio Giovannesi, Nicola Giuliano, Dagmawi Ymer, Amara Lakous, Curzio Maltese, Pietro Marcello, Carlo Marrapodi, Wu Ming, Francesco Munzi, Roberto Nanni, Aldo Nove, Clara Rametta, Stefano Savona, Tiziano Scarpa, Andrea Segre, Roberto Silvestri, Vittorio Taviani, Emanuela Tomassetti, Dario Zonta
Lipari: Acqua a "fiumi"...sulla strada
Una consistente perdita d'acqua ci viene segnalata, e documentata con le foto allegate, in prossimità della scuola elementare "Domenico Savio" di Lipari centro. La perdita del prezioso liquido sarebbe in corso da qualche giorno con una notevole accentuazione nella giornata odierna.
Oltre alla dispersione del "prezioso" bene la fuoriuscita causa, ovviamente, difficoltà sia ai piccoli studenti che ai genitori che si trovano a dover bypassare tutta una serie di "laghetti".
L'acqua finisce tra l'altro sulla sede stradale e le auto in transito, spesso, la "irrorano" sui passanti.
La segnalazione di Roberto Piemonte:
Da parecchio tempo, di fronte alla scuola elementare di Lipari, ingresso da Via Madre Florenzia Profilio, dal marciapiede limitrofo al complesso scolastico fuoriesce dell'acqua che a fiotti scorre anche lungo la sede stradale, come si evince dalle fotografie scattate nella giornata di oggi con sole ed in assenza di pioggia. Ho ritenuto di attenzionare la questione in quanto, sicuramente, il fatto merita di essere approfondito e verificato, con apposito sopralluogo, da parte delle autorità competenti considerato, fra l'altro, che ci troviamo in prossimità di un fabbricato adibito a scuola la cui sicurezza potrebbe essere messa a rischio in relazione all'origine ed alla natura del fenomeno. Mi auguro che chi di competenza intervenga tempestivamente al fine di evitare possibili spiacevoli inconvenienti.
Roberto Piemonte
Eolie. Collegamenti a singhiozzo
Collegamenti marittimi a singhiozzo nelle Eolie a causa del vento che sta investendo l’arcipelago. Regolari le corse da Milazzo per Lipari-Vulcano Salina e viceversa, isolate Alicudi ed Alicudi. Panarea e Stromboli, sino a questo momento, hanno potuto contare solo sul collegamento mattutino Siremar.
A Lipari i vigili del fuoco stanno intervenendo sulla via Madre Florenzio Profilio per un albero di grosso fusto sradicato dal vento della notte scorsa.
A Lipari i vigili del fuoco stanno intervenendo sulla via Madre Florenzio Profilio per un albero di grosso fusto sradicato dal vento della notte scorsa.
Canneto in festa per Don Gennaro
Grande festa nella comunità parrocchiale di Canneto per la celebrazione dei 50 anni dell'insediamento del suo pastore, Mons. Gennaro Divola. Cinquant'anni spesi, è davvero il caso di dirlo, al servizio della collettività. Don Gennaro, originario di Leni, nonimato sacerdote il 15 agosto del 1953, è sbarcato a Canneto nel 1959, come ama ricordare lui per restarvi pochi mesi, e vi ha trascorso tutta una vita. I festeggiamenti per Don Gennaro, che si concluderanno con una maxi-manifestazione il 1° maggio, hanno vissuto un momento molto intenso in occasione della celebrazione sabato scorso della messa giubilare. Prima della Santa Messa, concelebrata con gli altri sacerdoti eoliani, Don Gennaro ha ricevuto l'omaggio della banda musicale “Città di Lipari” ed il saluto ed il ringraziamento per l'attività svolta in questi cinquant'anni dapprima dal rag. Aldo Natoli, in rappresentanza della comunità parrocchiale e della cittadinanza tutta, e successivamente dal rag. Corrado Giannò, intervenuto in rappresentanza dell'amministrazione municipale. Dopo la Santa Messa, fortemente partecipata, ci si è spostati nel limitrofo Centro giovanile dove un gruppetto di ragazzi delle elementari ha recitato delle poesie dedicate al sacerdote. A festeggiarlo sono intervenuti anche i Cantori popolari delle isole Eolie ed infine, a concludere questo primo appuntamento dei festeggiamenti per Don Gennaro Divola, il taglio della torta. Insomma un giorno speciale che la comunità di Canneto a voluto dedicare a Don Gennaro, grata per quanto ha saputo fare e dare in questi anni. Dall'innalzamento della chiesa di San Cristoforo sino al livello di Basilica minore ai tanti piccoli-grandi impegni quotidiani svolti, il più delle volte, silenziosamente, senza "squilli di tromba".Nelle foto dell'amico-fotografo Gaetano Di Giovanni i momenti più salienti. Per visionarle cliccare su play
La "tecnologia" dell'ITCG"Conti" sulla Gazzetta del sud di oggi
All' "Isa Conti" si vogliono tentare nuove strade informatiche
E a Lipari si pensa alla pagella telematica
Salvatore Sarpi
Assenze degli alunni e comunicazioni scolastiche ai genitori via sms: l'istituto superiore "Isa Conti" di Lipari è un precursore dell'iniziativa fortemente "sponsorizzata" in queste ore dal ministro dell'Istruzione, università e ricerca scientifica Mariastella Gelmini che ha annunciato come, insieme al ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, è stato deciso di dare un'accellerata al progetto che vuole che voti, assenze o comportamenti degli alunni vengano comunicati via email o sms ai genitori.
Il "metodo di comunicazione", tramite sms, scuola-genitori è in vigore al "Conti" di Lipari da qualche anno. La scuola liparese, infatti, comunica ai genitori che hanno fornito il proprio numero di cellulare le assenze effettuate dai propri figli ed altre comunicazioni che li riguardano. In cantiere vi era già, per quest'anno, anche l'invio della "pagella telematica».
L'infortunio che ha colpito il rag. Rossano Giorgi, che avrebbe dovuto trasformare il progetto in realtà, ha fatto segnare il passo all'iniziativa. Se ne riparlerà, presumibilmente, per il prossimo anno scolastico. Insomma l'istituto d'istruzione superiore liparese è l'esempio di come, qualche volta, il bistrattato sud arrivi a determinati traguardi prima degli altri.
E a Lipari si pensa alla pagella telematica
Salvatore Sarpi
Assenze degli alunni e comunicazioni scolastiche ai genitori via sms: l'istituto superiore "Isa Conti" di Lipari è un precursore dell'iniziativa fortemente "sponsorizzata" in queste ore dal ministro dell'Istruzione, università e ricerca scientifica Mariastella Gelmini che ha annunciato come, insieme al ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, è stato deciso di dare un'accellerata al progetto che vuole che voti, assenze o comportamenti degli alunni vengano comunicati via email o sms ai genitori.
Il "metodo di comunicazione", tramite sms, scuola-genitori è in vigore al "Conti" di Lipari da qualche anno. La scuola liparese, infatti, comunica ai genitori che hanno fornito il proprio numero di cellulare le assenze effettuate dai propri figli ed altre comunicazioni che li riguardano. In cantiere vi era già, per quest'anno, anche l'invio della "pagella telematica».
L'infortunio che ha colpito il rag. Rossano Giorgi, che avrebbe dovuto trasformare il progetto in realtà, ha fatto segnare il passo all'iniziativa. Se ne riparlerà, presumibilmente, per il prossimo anno scolastico. Insomma l'istituto d'istruzione superiore liparese è l'esempio di come, qualche volta, il bistrattato sud arrivi a determinati traguardi prima degli altri.
lunedì 26 gennaio 2009
Parchi: Corte Costituzionale dà torto a Regione siciliana. Al via anche il parco delle Eolie
La Corte Costituzionale dà torto a Regione siciliana: Al via i parchi nazionali delle Isole Eolie, degli Iblei, di Pantelleria e delle Egadi-litorale trapanese. Legambiente Sicilia: “Il ricorso è stato un errore e mostra che la Regione è prina di iniziativa politica e di una strategia coerente. Chiediamo la convocazione di tutti i soggetti interessati per una verifica dell’iter che istituisce i nuovi parchi nazionali”La Corte Costituzionale, con sentenza numero 12 del 23 gennaio, ha dichiarato inammissibile e non fondato il ricorso della Regione siciliana contro la legge 222 del 2007 con cui lo Stato ha avviato l’istituzione di quattro parchi nazionali : Iblei, Eolie, Pantelleria, Egadi-litorale trapanese.La sentenza della Corte Costituzionale è importante perché ribadisce quanto stabilito con la riforma della Costituzione e cioè che la disciplina unitaria del bene complessivo ambiente e la tutela dell’ecosistema (cui va riferita l’istituzione di parchi nazionali) sono di competenza esclusiva dello Stato. La normativa settoriale regionale e le regioni, anche quelle a statuto speciale, possono intervenire soltanto per adottare norme di tutela ambientale più restrittive rispetto a quelle statali. E’ rimessa invece all’intesa con la Regione la definizione dei singoli decreti istitutivi dei parchi nazionali. “Come Legambiente ci eravamo opposti nel 2007 a tale previsione normativa perché si interviene nell’ istituire parchi nazionali dove esistono riserve regionali ben funzionanti – ha dichiarato Angelo Dimarca, responsabile regionale del dipartimento Conservazione natura – Avevamo sollecitato una forte iniziativa sul piano politico della Regione affinché venissero modificate le previsioni di legge per favorire l’intervento dello Stato a tutela di aree non protette dalla Regione e per una gestione integrata terra-mare dove sono previste anche aree marine protette. La priorità quindi ai parchi nazionali di Egadi ed Eolie. L’iniziativa della Regione non c’è stata, si è preferita la via di un inutile e controproducente ricorso alla Corte Costituzionale”.“Attendiamo ora – ha spiegato Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia - che l’assessore regionale al Territorio e ambiente convochi urgentemente tutti i soggetti interessati per un confronto sull’iter di istituzione dei nuovi parchi nazionali e per rivedere, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, le recenti proposte della Regione di istituzione dei parchi regionali su Eolie ed Iblei”.
Quel che resta di una trasferta e di un "soggiorno obbligato" a Milazzo
COMUNICATO STAMPA
“AMAREGGIATE” davanti all’avviso della sospensione dei mezzi per Lipari, le ragazze dell’Amaro Eolie si sono prontamente organizzate per il pernottamento!
Nel tardo pomeriggio, le brave (o quasi) pallavoliste, hanno seguito una partita di serie C maschile a Milazzo.
In serata, la squadra si è riunita in una simpatica pizzeria fuori Milazzo e dopo il dessert a letto!
Domenica mattina, sveglia alle 6:00 e via al porto, dove la Siremar, come d’abitudine, rimanda di ora in ora la decisione se partire o meno!
Abbandonate le speranze di rientrare a casa, sotto la guida di mister Biviano, si fa la spesa e si prepara un pranzetto a casa del dirigente Sergio Natoli, il quale offre anche degli ottimi dolci!
Preso il quarto caffè della giornata, le giocatrici eoliane in “soggiorno obbligato” trascorrono il pomeriggio davanti alle partite di calcio ed al computer!
Essendo sempre fedeli al proprio sport, le ragazze si trasferiscono a Messina per assistere ad una partita femminile di serie B1; l’intento del mister è quello di far ricaricare le batterie alla sua squadra!
Lunedì mattina, ancora sveglia alle 6:00 e via al porto, questa volta l’aliscafo era pronto per partire!
Alle ore 8:00 le giovani giocatrici rientrano a casa, contente per il fine settimana trascorso fuori e per non aver potuto studiare!
A Massimo Biviano invece, questi giorni umidi e freddi hanno portato la febbre!
Chissà quindi che domani l’Amaro Eolie non faccia vacanza dagli allenamenti!
“AMAREGGIATE” davanti all’avviso della sospensione dei mezzi per Lipari, le ragazze dell’Amaro Eolie si sono prontamente organizzate per il pernottamento!
Nel tardo pomeriggio, le brave (o quasi) pallavoliste, hanno seguito una partita di serie C maschile a Milazzo.
In serata, la squadra si è riunita in una simpatica pizzeria fuori Milazzo e dopo il dessert a letto!
Domenica mattina, sveglia alle 6:00 e via al porto, dove la Siremar, come d’abitudine, rimanda di ora in ora la decisione se partire o meno!
Abbandonate le speranze di rientrare a casa, sotto la guida di mister Biviano, si fa la spesa e si prepara un pranzetto a casa del dirigente Sergio Natoli, il quale offre anche degli ottimi dolci!
Preso il quarto caffè della giornata, le giocatrici eoliane in “soggiorno obbligato” trascorrono il pomeriggio davanti alle partite di calcio ed al computer!
Essendo sempre fedeli al proprio sport, le ragazze si trasferiscono a Messina per assistere ad una partita femminile di serie B1; l’intento del mister è quello di far ricaricare le batterie alla sua squadra!
Lunedì mattina, ancora sveglia alle 6:00 e via al porto, questa volta l’aliscafo era pronto per partire!
Alle ore 8:00 le giovani giocatrici rientrano a casa, contente per il fine settimana trascorso fuori e per non aver potuto studiare!
A Massimo Biviano invece, questi giorni umidi e freddi hanno portato la febbre!
Chissà quindi che domani l’Amaro Eolie non faccia vacanza dagli allenamenti!
Ufficio Stampa
Lo Surdo Patrizia
Lo Surdo Patrizia
Scuola interattiva: Il "Conti" di Lipari all'avanguardia
La scuola va al passo coi tempi: voti, assenze o il comportamento degli alunni saranno comunicati ai genitori via internet con e-mail o con i messaggini al cellulare ai genitori. Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca scientifica Mariastella Gelmini ha annunciato infatti che, insieme al ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, è stato deciso di dare un'accelerata al progetto che vuole che voti, assenze o comportamenti degli alunni vengano comunicati via email o sms ai genitori.
Come i nostri lettori sapranno il "metodo di comunicazione", tramite sms, scuola-genitori è in vigore all'istituto superiore"Isa Conti" di Lipari da qualche anno. La scuola liparese, infatti, comunica ai genitori che hanno fornito il proprio numero di cellulare le assenze effettuate dai propri figli ed altre comunicazioni che li riguardano.
In cantiere vi era già, per quest'anno, anche l'invio della "pagella telematica". L'infortunio che ha colpito il rag. Rossano Giorgi(nella foto), che avrebbe dovuto trasformare il progetto in realtà, ha fatto segnare il passo all'iniziativa. Se ne riparlerà, presumibilmente, per il prossimo anno scolastico.
Insomma l'istituto liparese è l'esempio di come, qualche volta, il bistrattato sud arrivi a determinati traguardi prima degli altri.
Progetti del ciclo dell’acqua e deliberazione dell’Autority sulla Sogesid. L'interrogazione di Biviano, Centorrino, Lo Cascio
"Interrogazione sui progetti del ciclo dell’acqua a seguito deliberazione dell’Autority sulla Sogesid" è l'oggetto dell'interrogazione presentata dai consiglieri Biviano, Centorrino e Lo Cascio.
IL TESTO:
I sottoscritti Consiglieri Comunali interrogano la S.V. sullo stato della progettazione del ciclo dell’acqua delle nostre isole a seguito della Deliberazione n. 65 dell”Autority per la vigilanza sui contratti pubblici dei lavori, servizi e forniture” del 23 dicembre 2008 e delle ragioni che hanno portato il Sindaco di Lipari, allora commissario per l’emergenza ad affidare questa progettazione alla Sogesid malgrado fosse in atto da anni un’altra iniziativa progettuale.
E’ ben noto che del problema del ciclo dell'acqua si parla da più di dieci anni. Esso dovrebbe risolvere, una volta per tutte, il dramma del rifornimento idrico nelle nostre isole oltre a regolamentare lo scarico dei reflui che oggi risultano avvenire in maniera irregolare. Per questo progetto esistono 32 milioni di euro stanziati dal governo ed esiste una associazione di imprese, facente capo alla Lotti spa, vincitrice nel 2000 di una gara regolare. Questa ditta ha iniziato la progettazione e, malgrado nel 2001 fosse cambiato Sindaco ed Amministrazione, tutto è proceduto regolarmente con l'approvazione di vari stadi dei lavori. Fra le altre cose questo progetto oltre a regolarizzare finalmente il problema degli scarichi fognari, prevede di recuperare i reflui creando una seconda rete per l'irrigazione dei campi e dei giardini, di abolire la dipendenza dalle navi che costano allo stato 14 milioni di euro l'anno. Tutto è proceduto regolarmente fino al 2007 quando improvvisamente ed inopinatamente, a progettazione conclusa e dovendosi procedere alla fase esecutiva, il Sindaco come Commissario di governo per l'emergenza affida un nuovo incarico - senza gara alcuna - per la stessa progettazione alla Sogesid società del Ministero dell'ambiente. E questo malgrado che, qualche mese prima, l'associazione incaricata della progettazione avesse provveduto ad adeguare il progetto secondo le prescrizioni del Ministero dell'Ambiente. Immediatamente da varie parti si è prospettato l’irregolarità della procedura, il rischio che si aprisse un contenzioso grave con possibili danni per il nostro Comune a cominciare dal procrastinarsi nel tempo di un’opera così indispensabile ed urgente. Ma il Sindaco-Commissario ha sempre mostrato di non avere dubbio alcuno ed a proceduto imperterrito guardando con sufficienza a tutte le osservazioni che venivano avanzate. Ora giunge la Deliberazione n.65 dell’Autority che è emessa con diretto riferimento alla vicenda riguardante il ciclo dell’acqua del Comune di Lipari come emerge fin dall’oggetto di questo documento. La Deliberazione afferma che la Sogesid può svolgere le proprie prestazioni “sostanzialmente in via esclusiva al Ministero dell’Ambiente” e censura pertanto l’operato della società che, come nel caso in questione, non si è attenuta a questa prescrizione.
Sulla base di queste informazioni i Consiglieri Comunali che sottoscrivono la presente interrogazione chiedono alla S.V. di conoscere:
quali furono le ragioni e le motivazioni che dopo sette anni di attività portarono il Sindaco-Commissario ad ignorare il lavoro progettuale dell’associazione di imprese facente parte alla Lotti ed affidare, lo stesso incarico alla Sogesid;
che sorte ha avuto il progetto dell'associazione di imprese adeguato nel 2007 secondo le prescrizioni del Ministero dell'Ambiente; se è stato comunicato al Ministero o è rimasto nel cassetto del Sindaco-Commissario e se è così, per quali ragioni;
quali rischi comporta ora questa Deliberazione per il nostro Comune a cominciare dalla procrastinazione di lavori così urgenti per arrivare ad eventuali oneri aggiuntivi per una doppia progettazione immotivata ed irregolare;
se è informato su quali saranno i passi ulteriori che a questo punto si faranno da parte del Commissario per l’emergenza che oggi è il Prefetto di Messina.
La presente interrogazione, per i motivi che si possono facilmente intuire, ha natura di urgenza e richiede risposta scritta.
Lipari, 26/01/2009
I Consiglieri comunali
Biviano Giacomo
Lo Cascio Pietro
Centorrino Rosario
I sottoscritti Consiglieri Comunali interrogano la S.V. sullo stato della progettazione del ciclo dell’acqua delle nostre isole a seguito della Deliberazione n. 65 dell”Autority per la vigilanza sui contratti pubblici dei lavori, servizi e forniture” del 23 dicembre 2008 e delle ragioni che hanno portato il Sindaco di Lipari, allora commissario per l’emergenza ad affidare questa progettazione alla Sogesid malgrado fosse in atto da anni un’altra iniziativa progettuale.
E’ ben noto che del problema del ciclo dell'acqua si parla da più di dieci anni. Esso dovrebbe risolvere, una volta per tutte, il dramma del rifornimento idrico nelle nostre isole oltre a regolamentare lo scarico dei reflui che oggi risultano avvenire in maniera irregolare. Per questo progetto esistono 32 milioni di euro stanziati dal governo ed esiste una associazione di imprese, facente capo alla Lotti spa, vincitrice nel 2000 di una gara regolare. Questa ditta ha iniziato la progettazione e, malgrado nel 2001 fosse cambiato Sindaco ed Amministrazione, tutto è proceduto regolarmente con l'approvazione di vari stadi dei lavori. Fra le altre cose questo progetto oltre a regolarizzare finalmente il problema degli scarichi fognari, prevede di recuperare i reflui creando una seconda rete per l'irrigazione dei campi e dei giardini, di abolire la dipendenza dalle navi che costano allo stato 14 milioni di euro l'anno. Tutto è proceduto regolarmente fino al 2007 quando improvvisamente ed inopinatamente, a progettazione conclusa e dovendosi procedere alla fase esecutiva, il Sindaco come Commissario di governo per l'emergenza affida un nuovo incarico - senza gara alcuna - per la stessa progettazione alla Sogesid società del Ministero dell'ambiente. E questo malgrado che, qualche mese prima, l'associazione incaricata della progettazione avesse provveduto ad adeguare il progetto secondo le prescrizioni del Ministero dell'Ambiente. Immediatamente da varie parti si è prospettato l’irregolarità della procedura, il rischio che si aprisse un contenzioso grave con possibili danni per il nostro Comune a cominciare dal procrastinarsi nel tempo di un’opera così indispensabile ed urgente. Ma il Sindaco-Commissario ha sempre mostrato di non avere dubbio alcuno ed a proceduto imperterrito guardando con sufficienza a tutte le osservazioni che venivano avanzate. Ora giunge la Deliberazione n.65 dell’Autority che è emessa con diretto riferimento alla vicenda riguardante il ciclo dell’acqua del Comune di Lipari come emerge fin dall’oggetto di questo documento. La Deliberazione afferma che la Sogesid può svolgere le proprie prestazioni “sostanzialmente in via esclusiva al Ministero dell’Ambiente” e censura pertanto l’operato della società che, come nel caso in questione, non si è attenuta a questa prescrizione.
Sulla base di queste informazioni i Consiglieri Comunali che sottoscrivono la presente interrogazione chiedono alla S.V. di conoscere:
quali furono le ragioni e le motivazioni che dopo sette anni di attività portarono il Sindaco-Commissario ad ignorare il lavoro progettuale dell’associazione di imprese facente parte alla Lotti ed affidare, lo stesso incarico alla Sogesid;
che sorte ha avuto il progetto dell'associazione di imprese adeguato nel 2007 secondo le prescrizioni del Ministero dell'Ambiente; se è stato comunicato al Ministero o è rimasto nel cassetto del Sindaco-Commissario e se è così, per quali ragioni;
quali rischi comporta ora questa Deliberazione per il nostro Comune a cominciare dalla procrastinazione di lavori così urgenti per arrivare ad eventuali oneri aggiuntivi per una doppia progettazione immotivata ed irregolare;
se è informato su quali saranno i passi ulteriori che a questo punto si faranno da parte del Commissario per l’emergenza che oggi è il Prefetto di Messina.
La presente interrogazione, per i motivi che si possono facilmente intuire, ha natura di urgenza e richiede risposta scritta.
Lipari, 26/01/2009
I Consiglieri comunali
Biviano Giacomo
Lo Cascio Pietro
Centorrino Rosario
Lipari: Notte "agitata"
Un tentativo di furto è stato perpetrato ai danni di una anziana in località Serra a Lipari. Proprio alle spalle della chiesa dell'Assunta interessata da un furto recentemente. Ignoti nottempo hanno forzato l'ingresso della casa di A.C. un' anziana sordomuta che vive da sola. Approfittando dello stato della donna i ladri hanno rovistato dappertutto ma non sono riusciti a trovare nulla di "appetibile". Non trova conferma, invece, la voce che siano stati asportati duemila euro. I carabinieri hanno avviato le indagini.
Sempre nella notte le fiamme hanno avvolto, seppure parzialmente, il furgone del venditore ambulante Guglielmo Battaglino. Il mezzo, del quale è andata semi-distrutta la cabina di guida, si trovava posteggiato sulla via F. Crispi(Marina Lunga) di Lipari. In corso le indagini per accertare la matrice dell'incendio.
Grande festa al Centro Giovanile di Lipari per la ricorrenza del 31 gennaio in onore di S.Giovanni Bosco!
La festa del 31 gennaio è ormai da parecchi anni un appuntamento importante per i giovani di Lipari. Tutti sono stati coinvolti in questo avvenimento: i ragazzi della Scuola Media hanno preparato un recital “La Voce della Coscienza 2” ricco di canti, musiche e balli per lanciare il messaggio che anche nei piccoli problemi quotidiani è bene lasciarsi guidare dalla Voce della Coscienza.
L’iniziativa coordinata da Giovanna Sidoti, responsabile delle attività del Centro Giovanile di Lipari e sostenuta da Mons.Gaetano Sardella, Parroco di San Pietro, è stata realizzata dagli studenti che hanno aderito al Progetto Giovani “Aladino 2009” promosso dal Centro Giovanile e presentato all’Istituto di Istruzione Superiore Isa Conti E.Vainicher per stimolare i giovani ad intraprendere iniziative a sostegno dei ragazzi e degli adolescenti.
Il programma della Festa che si svolgerà nella Chiesa di S.Antonio prevede la Santa Messa alle ore 18 e a seguire il Recital dei Giovani. A conclusione un momento festa al Centro Giovanile organizzato dai “Magic Boys” coordinati dai Dj De Salvi e Mr Leone.
Con l’occasione i giovani di Lipari daranno il benvenuto a Don Giuseppe Mirabito ora Parroco di San Giuseppe.
L’iniziativa coordinata da Giovanna Sidoti, responsabile delle attività del Centro Giovanile di Lipari e sostenuta da Mons.Gaetano Sardella, Parroco di San Pietro, è stata realizzata dagli studenti che hanno aderito al Progetto Giovani “Aladino 2009” promosso dal Centro Giovanile e presentato all’Istituto di Istruzione Superiore Isa Conti E.Vainicher per stimolare i giovani ad intraprendere iniziative a sostegno dei ragazzi e degli adolescenti.
Il programma della Festa che si svolgerà nella Chiesa di S.Antonio prevede la Santa Messa alle ore 18 e a seguire il Recital dei Giovani. A conclusione un momento festa al Centro Giovanile organizzato dai “Magic Boys” coordinati dai Dj De Salvi e Mr Leone.
Con l’occasione i giovani di Lipari daranno il benvenuto a Don Giuseppe Mirabito ora Parroco di San Giuseppe.
Trasporti Eolie: L'articolo di women in the city, realizzato con la nostra collaborazione
"Non tagliate quelle corse. Qui tutto parte e arriva dal mare"...di Barbara Tummolo
Protestano dal 2004, anno in cui e’ stata ventilata per la prima volta la possibilita’ di taglio delle corse di trasporto marittimo quotidiano che collegano tra loro e con la terra ferma, la Sicilia, le isole dell’arcipelago delle Eolie. Sono gli abitanti di Lipari, Alicudi, Filicudi, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano, le vere vittime del piano che prevede la privatizzazione della Tirrenia, proprietaria della Sidemar, la societa’ che svolge quotidianamente i servizi di cabotaggio nelle isole minori siciliane. Temono, a ragione, di doverne subire le conseguenze, che qui significano isolamento in mezzo al mar Tirreno. La scorsa settimana hanno protestato in coro davanti al ministero alle Infrastrutture, guidato da Alvaro Matteoli. Il ministro ha assicurato che martedi 27 gennaio, data prevista dell’incontro con la Direzione generale dei Trasporti UE, sblocchera’ la situazione ottenendo il “diritto alla continuita’”previsto dal Trattato di Amsterdam… Ma la stampa isolana rivela retroscena inediti, e gli abitanti dell’arcipelago si sentono trattati da cittadini di serie B… "Diritto alla continuita'". Una voce nel coro degli Eoliani. E’ Silvia Carbone, la protagonista della nostra breve inchiesta, una donna che vent’anni fa ha fatto una scelta, abbandonare la città di Siena, dove era nata, per venire a vivere, e lavorare a Lipari, riscoprendo in un’ intenso percorso interiore, l’amore per quell’ isola, dove era nato il padre .Maestra di ruolo in un asilo a Siena, nel 1989 decide che la sua vita lì e‘ finita. Bisogna dare una svolta. Detto fatto, si trasferisce a Lipari dove incontra il suo attuale marito, investe nel 92’ il piccolo patrimonio ereditato per aprire un albergo, e si avvia alla carriera di imprenditrice nell’isola di Lipari, capoluogo delle Eolie. Sette isole, Lipari, Alicudi, Filicudi, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano, che vivono esclusivamente dell’economia turistica estiva.“La mia è stata una scelta di vita”, racconta adesso Silvia. “Ho scommesso fortemente su me stessa, e sullo Stato Italiano, ho fatto un ‘investimento non solo economico, ma di ideali e valori e ora mi sento truffata dalle istituzioni”, si sfoga amareggiata. “Dove sono andati a finire quei diritti che la Costituzione dovrebbe garantire a noi cittadini delle Isole minori, residenti nel territorio nazionale visto che noi isolani siamo italiani a tutti gli effetti? Dove sono le pari opportunità di sviluppo, di crescita garantite dalla legge? Il punto e’ che i collegamenti marittimi fondamentali, forniti fino ad oggi dalla Sidemar, e necessari agli abitanti delle isole Eolie per la vita quotidiana, potrebbero essere drasticamente tagliati. Con le consegienze che si possono immaginare. “Dagli alimenti, all’istruzione, fino alle cure mediche, tutto ci arriva tramite il mare”, aggiunge Silvia, e racconta ancora, “Ci sono bambini delle isole piu’ piccole, lontane da Lipari, che non possono seguire le lezioni e studiare con regolarità perché sono limitati negli spostamenti, a causa delle ridotte corse verso le isole più grandi delle Eolie. Ci sono insegnati costretti a rifutare gli incarichi nelle poche scuole presenti perché impossibilitati ad andare e venire in uno stesso giorno… Per non parlare delle conseguenze che una riduzione delle corse può portare sull’approvvigionamento alimentare, sulle cure mediche, sui pochi dottori disposti a spostarsi tra le isole, sull’aumento dei disagi dei residenti che gia’ per farsi visitare devono attendere nei porti i pochi aliscafi disposti a viaggiare…”. Silvia e’ dunque una voce nel coro degli Eoliani. Gli stessi, donne e uomini, che la scorsa settimana, riuniti in un Comitato popolare, hanno raggiunto Roma, e muniti di cartelli di denuncia, hanno sostato per ore davanti al ministero alle Infrastrutture, guidato dal ministro Altero Matteoli, per avere risposte sulla complicata faccenda che vede protagonista la Sidemar, la società del Gruppo Tirrenia che svolge quotidianamente servizi di cabotaggio marittimo nelle isole minori della Sicilia.Ma le manifestazioni popolari degli ultimi giorni, rappresentano in realtà solo l’ultimo tocco di coda del caso Sidemar, il cui inizio risalirebbe addirittura al 2004. Metti poi il lassimo delle nostre istituzioni, locali e nazionali, nel risolvere definitivamente i problemi, quando si creano, ed ecco che la questione “mobilità nelle piccole isole” si ripresenta tutta intatta, anzi peggiorata, con l’inizio del 2009.Che intanto registra una possibile ipotesi di privatizzazione della Tirrenia con scorporo della Sidemar. Quest'ultima dovrebbe essere trasformata in una compagnia a capitale regionale e/o statale, in grado di assicurare i servizi di trasporto marittimo quotidiani tra le isole minori della Sicilia. Sia in estate che in inverno. Ovvero anche in quel periodo dell'anno considerato poco remunerativo, ma ovviamente fondamentale come il resto per la gestione della vita di migliaia di cittadini che ci vivono e lavorano, e non possono vederle i servizi interrotti.Diciamo “dovrebbe” perché di certo al momento ci sono solo le ultime dichiarazioni del ministro. Matteoli si è detto fiducioso rispetto alla possibilita' di ottenere una proroga per Tirrenia, e quindi per Sidemar, in sede Unione europea (contraria come si sa ai prestiti statali), confermando che per il 2009 verranno trovati i 49 milioni di euro necessari per garantire i servizi verso le isole Eolie.Intanto, a Lipari e nelle altre isole tutti aspettano l’incontro del ministro, il prossimo martedì 27 gennaio, con la Direzione Generale UE per i Trasporti. Mattioli ha gia’ dichiarato che sosterrà per l’Italia la pertinenza del Trattato di Amsterdam del 2000 sul diritto alla “Continuità Territoriale”.Gia applicato a Malta e Grecia, il suddetto diritto “riconosce le sofferenze e gli svantaggi dell’insularità come ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni..” e aggiunge “la possibilità di adattare norme comunitarie specifiche a favore di queste regioni che per la loro insularità soffrono di svantaggi strutturali..”. Se concesso anche al nostro paese . ha sottolineato il ministro, permetterebbe una migliore gestione della mobilità marittima dei residenti dell’arcipelago delle Eolie, salvaguardandone il lecito diritto alla “normalità”.Ma indiscrezioni giornalistiche locali mormorano invece di un probabile passaggio della gestione dei servizi Sidemar a organismi privati, già deciso prima dell’incontro del 27 in sede europea. Il timore, per gli abitanti, è che la privatizzazione possa tradursi anche in un peggioramento per l’occupazione, per le tariffe di viaggio, oltre al taglio di tutte quelle tratte considerate poco remunerative, perché magari utilizzate nei mesi imvernali solo da poche centinaia di residenti. Una voce nel coro, dunque quella di Silvia, ma forte perché fatta delle sensazioni, delle speranze di vita di tanti cittadini e cittadine come lei, amati d’estate ma dimenticati d’inverno, che nutrono dubbi sulla possibilità di una soluzione a loro favorevole di una vicenda che li vede primi protagonisti. Non resta che aspettare e vedere che succede.
Protestano dal 2004, anno in cui e’ stata ventilata per la prima volta la possibilita’ di taglio delle corse di trasporto marittimo quotidiano che collegano tra loro e con la terra ferma, la Sicilia, le isole dell’arcipelago delle Eolie. Sono gli abitanti di Lipari, Alicudi, Filicudi, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano, le vere vittime del piano che prevede la privatizzazione della Tirrenia, proprietaria della Sidemar, la societa’ che svolge quotidianamente i servizi di cabotaggio nelle isole minori siciliane. Temono, a ragione, di doverne subire le conseguenze, che qui significano isolamento in mezzo al mar Tirreno. La scorsa settimana hanno protestato in coro davanti al ministero alle Infrastrutture, guidato da Alvaro Matteoli. Il ministro ha assicurato che martedi 27 gennaio, data prevista dell’incontro con la Direzione generale dei Trasporti UE, sblocchera’ la situazione ottenendo il “diritto alla continuita’”previsto dal Trattato di Amsterdam… Ma la stampa isolana rivela retroscena inediti, e gli abitanti dell’arcipelago si sentono trattati da cittadini di serie B… "Diritto alla continuita'". Una voce nel coro degli Eoliani. E’ Silvia Carbone, la protagonista della nostra breve inchiesta, una donna che vent’anni fa ha fatto una scelta, abbandonare la città di Siena, dove era nata, per venire a vivere, e lavorare a Lipari, riscoprendo in un’ intenso percorso interiore, l’amore per quell’ isola, dove era nato il padre .Maestra di ruolo in un asilo a Siena, nel 1989 decide che la sua vita lì e‘ finita. Bisogna dare una svolta. Detto fatto, si trasferisce a Lipari dove incontra il suo attuale marito, investe nel 92’ il piccolo patrimonio ereditato per aprire un albergo, e si avvia alla carriera di imprenditrice nell’isola di Lipari, capoluogo delle Eolie. Sette isole, Lipari, Alicudi, Filicudi, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano, che vivono esclusivamente dell’economia turistica estiva.“La mia è stata una scelta di vita”, racconta adesso Silvia. “Ho scommesso fortemente su me stessa, e sullo Stato Italiano, ho fatto un ‘investimento non solo economico, ma di ideali e valori e ora mi sento truffata dalle istituzioni”, si sfoga amareggiata. “Dove sono andati a finire quei diritti che la Costituzione dovrebbe garantire a noi cittadini delle Isole minori, residenti nel territorio nazionale visto che noi isolani siamo italiani a tutti gli effetti? Dove sono le pari opportunità di sviluppo, di crescita garantite dalla legge? Il punto e’ che i collegamenti marittimi fondamentali, forniti fino ad oggi dalla Sidemar, e necessari agli abitanti delle isole Eolie per la vita quotidiana, potrebbero essere drasticamente tagliati. Con le consegienze che si possono immaginare. “Dagli alimenti, all’istruzione, fino alle cure mediche, tutto ci arriva tramite il mare”, aggiunge Silvia, e racconta ancora, “Ci sono bambini delle isole piu’ piccole, lontane da Lipari, che non possono seguire le lezioni e studiare con regolarità perché sono limitati negli spostamenti, a causa delle ridotte corse verso le isole più grandi delle Eolie. Ci sono insegnati costretti a rifutare gli incarichi nelle poche scuole presenti perché impossibilitati ad andare e venire in uno stesso giorno… Per non parlare delle conseguenze che una riduzione delle corse può portare sull’approvvigionamento alimentare, sulle cure mediche, sui pochi dottori disposti a spostarsi tra le isole, sull’aumento dei disagi dei residenti che gia’ per farsi visitare devono attendere nei porti i pochi aliscafi disposti a viaggiare…”. Silvia e’ dunque una voce nel coro degli Eoliani. Gli stessi, donne e uomini, che la scorsa settimana, riuniti in un Comitato popolare, hanno raggiunto Roma, e muniti di cartelli di denuncia, hanno sostato per ore davanti al ministero alle Infrastrutture, guidato dal ministro Altero Matteoli, per avere risposte sulla complicata faccenda che vede protagonista la Sidemar, la società del Gruppo Tirrenia che svolge quotidianamente servizi di cabotaggio marittimo nelle isole minori della Sicilia.Ma le manifestazioni popolari degli ultimi giorni, rappresentano in realtà solo l’ultimo tocco di coda del caso Sidemar, il cui inizio risalirebbe addirittura al 2004. Metti poi il lassimo delle nostre istituzioni, locali e nazionali, nel risolvere definitivamente i problemi, quando si creano, ed ecco che la questione “mobilità nelle piccole isole” si ripresenta tutta intatta, anzi peggiorata, con l’inizio del 2009.Che intanto registra una possibile ipotesi di privatizzazione della Tirrenia con scorporo della Sidemar. Quest'ultima dovrebbe essere trasformata in una compagnia a capitale regionale e/o statale, in grado di assicurare i servizi di trasporto marittimo quotidiani tra le isole minori della Sicilia. Sia in estate che in inverno. Ovvero anche in quel periodo dell'anno considerato poco remunerativo, ma ovviamente fondamentale come il resto per la gestione della vita di migliaia di cittadini che ci vivono e lavorano, e non possono vederle i servizi interrotti.Diciamo “dovrebbe” perché di certo al momento ci sono solo le ultime dichiarazioni del ministro. Matteoli si è detto fiducioso rispetto alla possibilita' di ottenere una proroga per Tirrenia, e quindi per Sidemar, in sede Unione europea (contraria come si sa ai prestiti statali), confermando che per il 2009 verranno trovati i 49 milioni di euro necessari per garantire i servizi verso le isole Eolie.Intanto, a Lipari e nelle altre isole tutti aspettano l’incontro del ministro, il prossimo martedì 27 gennaio, con la Direzione Generale UE per i Trasporti. Mattioli ha gia’ dichiarato che sosterrà per l’Italia la pertinenza del Trattato di Amsterdam del 2000 sul diritto alla “Continuità Territoriale”.Gia applicato a Malta e Grecia, il suddetto diritto “riconosce le sofferenze e gli svantaggi dell’insularità come ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni..” e aggiunge “la possibilità di adattare norme comunitarie specifiche a favore di queste regioni che per la loro insularità soffrono di svantaggi strutturali..”. Se concesso anche al nostro paese . ha sottolineato il ministro, permetterebbe una migliore gestione della mobilità marittima dei residenti dell’arcipelago delle Eolie, salvaguardandone il lecito diritto alla “normalità”.Ma indiscrezioni giornalistiche locali mormorano invece di un probabile passaggio della gestione dei servizi Sidemar a organismi privati, già deciso prima dell’incontro del 27 in sede europea. Il timore, per gli abitanti, è che la privatizzazione possa tradursi anche in un peggioramento per l’occupazione, per le tariffe di viaggio, oltre al taglio di tutte quelle tratte considerate poco remunerative, perché magari utilizzate nei mesi imvernali solo da poche centinaia di residenti. Una voce nel coro, dunque quella di Silvia, ma forte perché fatta delle sensazioni, delle speranze di vita di tanti cittadini e cittadine come lei, amati d’estate ma dimenticati d’inverno, che nutrono dubbi sulla possibilità di una soluzione a loro favorevole di una vicenda che li vede primi protagonisti. Non resta che aspettare e vedere che succede.
Il link per accedere all'articolo e a women in the city
Lipari: Sulla "liquidità dell'Ente" la risposta del ragioniere Subba al consigliere Casilli.
Nei giorni scorsi il consigliere Antonio Casilli era intervenuto con una nota sull'allarme "liquidità" lanciato dal ragioniere capo del comune di Lipari dott. Francesco Subba. Quest'ultimo, in data odierna, con una comunicazione inviata, oltre che al consigliere Casilli, al sindaco, agli assessori, a tutti i consiglieri comunali, al segretario generale, ai dirigenti e al presidente del colleggio dei revisori dei conti, puntualizza alcuni passaggi e situazioni.
Riscontro la Sua nota relativa al problema “carenza di liquidità” che è stata consegnata alla stampa e non agli uffici interessati (oggi 26/01/2009 alle ore 10:33 il protocollo mi comunica formalmente che non è prevenuto alcun documento a Sua firma mentre lo stesso è pubblicato ormai da giorni sui siti della stampa locale), e analizzando la stessa, dopo aver ricambiato i sentimenti di stima che la S.S. ha espresso per il sottoscritto, evidenzio quanto segue:
preliminarmente sono da contestare tutte le Sue affermazioni relative all’attività degli addetti all’Ufficio Tributi Comunale, Ufficio che si ritrova in uno stato di gravissima precarietà dal punto di vista del personale (oggi sono rimasti solo Mondello e Ziino a presidiare lo stesso) e nonostante ciò riesce a dare buoni risultati in termini di accertamento dell’evasione dei tributi locali e, in particolare nell’ultimo triennio:
Anno 2006 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 251.725,94
Anno 2007 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 496.731,36
Anno 2008 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 436.822,74
certo che a “Crik e Crok”, che già non riescono a fronteggiare l’afflusso del pubblico e le ordinarie scadenze di legge, non si può certo chiedere di incrociare i dati con quelli del catasto elettrico, con quelli dell’annona, con quelli dell’anagrafe ecc. se già non riescono ad incrociarli con quelli del Catasto (grazie anche alle Sue pressioni il Servizio Tributi li sta acquisendo i dati del catasto elettrico ma non se ne farà nulla senza il personale che possa lavorarli).
Perchè la S.S. non si pone il problema di come mai, nonostante il deliberato del Consiglio Comunale n. 77 del 28/10/2002, con il quale il civico consesso dell’ente ha deciso “di procedere all’accertamento dell’evasione tributaria esclusivamente tramite il Servizio Tributi dell’ente, potenziando lo stesso”, oggi l’Ufficio Tributi risulta depotenziato?
Come mai la S.S. non attenziona le formali richieste semestrali rese dal sottoscritto, in sede di relazione del Sindaco al Consiglio Comunale, nelle quali viene testualmente riportato:
“Il servizio tributi gestisce in proprio l’attività di accertamento dell’evasione nonostante la grave precarietà connessa alla carenza di risorse umane.”
“Da ribadire ancora una volta il grande progetto per il Servizio che purtroppo non si riesce a concretizzare a causa delle difficoltà finanziarie e dei limiti di legge per assunzioni a tempo indeterminato: un’organizzazione interna che sia in grado di predisporre i pagamenti, notificarli, riscuoterli e successivamente controllare l’evasione, senza ricorrere ad intermediari o enti che oggi non ci consentono di raggiungere i livelli di efficienza ai quali siamo certi di poter arrivare.”
“A tal proposito, anche in relazione agli indirizzi politici forniti dal Consiglio Comunale dell’ente, si continua a chiedere all’Amministrazione di dotare l’ufficio delle risorse umane (soprattutto tecnici che possano effettuare gli accertamenti sul territorio) necessarie per gestire in proprio la riscossione ed il controllo dell’evasione dei tributi locali, evitando l’interazione con altri enti.”
Come mai non viene riportata la grande attività di accertamento resa dall’ufficio nel momento in cui ha avuto a disposizione due tecnici a tempo determinato per soli 35 giorni lavorativi?
Comprendo l’esigenza di fare un po’ di quella che noi eoliani definiamo “SCHIUMAZZA”, pur di dare una risposta ad un dirigente che richiede riscontri, ma è troppo facile chiedere di fare accertamenti dell’evasione dei tributi senza far nulla perché ciò possa avvenire e pensare di essere a posto con la propria coscienza.
Nel merito della questione carenza di liquidità, che era l’oggetto della nota del sottoscritto, mi chiedo e Le chiedo ma cosa c’entra l’accertamento dell’evasione dei tributi con la carenza in termini di liquidità? Quando si accerta l’evasione dei tributi e questa si trasforma in entrata di bilancio si appostano nello strumento finanziario le maggiori entrate ma si appostano anche le maggiori spese correlate, determinando il relativo pareggio. Le entrate continueranno ad entrare con ritardo e le spese si continueranno a sostenere mensilmente e quindi, paradossalmente, le maggiori entrate appostate in bilancio a seguito dell’azione di accertamento acuiranno ancor di più il problema della carenza di liquidità. L’accertamento dell’evasione è fondamentale per garantire equità tributaria e per l’attuazione del principio “pagare tutti per pagare meno” ma non ha alcuna attinenza con il problema sollevato dal sottoscritto per la carenza di liquidità. Comprendo che la S.S. non sia un tecnico ma prima di scrivere sarebbe necessario informarsi…. o meglio…. Riflettere…!!!
Dall’ultimo passaggio della Sua nota pubblicata dalla stampa, con il quale la S.S. chiede al Dirigente di suggerire al politico le soluzioni ai problemi, capisco che la nostra nota, prot. n. 739 del 14/01/2009, non è stata letta per intero, o con la dovuta attenzione, ed infatti nella stessa è testualmente riportato: “sull’argomento Vi ho intrattenuti più volte, prospettando soluzioni a breve, medio e lungo termine”.
La formalizzazione delle soluzioni è stata ovviamente rappresentata prevalentemente all’organo di governo ma anche, almeno in parte, a quello che esercita il controllo (vedi riunione di maggioranza all’Hotel Gattopardo) ma visto che la S.S. ha il desiderio di avere ribadite le soluzioni prospettate ritengo opportuno rappresentarLe non solo queste ma anche il consequenziale operato degli organi politici e tecnici del Comune:
Soluzioni prospettate per il breve periodo:
Assumere impegni di spesa solo per servizi indispensabili - ed invece abbiamo visto assumere impegni per acquisto di mobili di rappresentanza, per festività natalizie, per festività carnevalesche ecc., che non mi pare rientrino tra i servizi indispensabili di cui al decreto del Ministero dell’Interno del 28/05/1993.
Procedere solo con le liquidazioni assolutamente improcrastinabili – nel mese di Dicembre le liquidazioni si sono più che raddoppiate rispetto ai mesi precedenti.
Soluzione prospettata per il medio periodo:
Procedere con urgenza all’approvazione del Bilancio per incrementare l’anticipazione di tesoreria da € 2.500.000,00 ad € 4.000.000,00 – siamo bloccati a causa della mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’ente del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2009/2011 e di altri documenti, che costituiscono allegati obbligatori al Bilancio di Previsione. La S.S. nella qualità di capogruppo consiliare ha ricevuto le nostre note di sollecito prot. 32364 del 07/10/2008, prot. n. 36564 dell’11/11/2008, prot. n. 40508 del 04/12/2008, come mai non ha ritenuto di intervenire per chiedere lumi sulla mancata approvazione del Piano Triennale delle OO.PP. 2009/2011, il cui termine è scaduto il 30/09/2008?
Soluzione prospettata per il lungo periodo:
Anticipare la riscossione del ruolo TARSU e dei corrispettivi da servizio idrico integrato – ci è stato risposto che non è possibile per evitare lamentele di chi dovrà pagare.
Ma cosa dobbiamo proporre di più? Quante altre risposte negative dobbiamo ottenere? Quanti altri comportamenti che vanno in senso diametralmente opposto alle soluzioni prospettate dobbiamo sopportare?
Sarebbe forse opportuno che la S.S., consigliere di maggioranza che ha il diritto e i dovere di esercitare il potere di controllo, interloquisse con l’organo di governo per verificare quali strade intraprendere per dare soluzione alla problematica.
In ultimo una considerazione, che La accomuna con altri destinatari della nostra nota, che oggi vedo attenti ed interessati, prima della nostra prot. n. 739 del 14/01/2009, che Lei ha riscontrato, avevamo inviato un’altra missiva praticamente identica (prot. 42197 del 12/12/2008) e indirizzata agli stessi organi politici e tecnici, che però non era stata oggetto di attenzione da parte della stampa locale e, conseguentemente, da parte di alcuno dei destinatari della stessa. Come mai la S.S. non aveva riscontrato la nota precedente e oggi riscontra quella pubblicata dai media?
A mio modesto avviso un amministratore dovrebbe valutare le problematiche per la loro valenza, per la loro delicatezza, per la loro importanza e magari per tanti altri aspetti ma non di certo perché le stesse vengono o meno portate all’attenzione dell’opinione pubblica.
Con rinnovata stima per la Sua sempre solerte attività di Consigliere Comunale dell’ente porgo distinti saluti.
Il Ragioniere Generale
(Dott. Francesco Subba)
Riscontro la Sua nota relativa al problema “carenza di liquidità” che è stata consegnata alla stampa e non agli uffici interessati (oggi 26/01/2009 alle ore 10:33 il protocollo mi comunica formalmente che non è prevenuto alcun documento a Sua firma mentre lo stesso è pubblicato ormai da giorni sui siti della stampa locale), e analizzando la stessa, dopo aver ricambiato i sentimenti di stima che la S.S. ha espresso per il sottoscritto, evidenzio quanto segue:
preliminarmente sono da contestare tutte le Sue affermazioni relative all’attività degli addetti all’Ufficio Tributi Comunale, Ufficio che si ritrova in uno stato di gravissima precarietà dal punto di vista del personale (oggi sono rimasti solo Mondello e Ziino a presidiare lo stesso) e nonostante ciò riesce a dare buoni risultati in termini di accertamento dell’evasione dei tributi locali e, in particolare nell’ultimo triennio:
Anno 2006 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 251.725,94
Anno 2007 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 496.731,36
Anno 2008 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 436.822,74
certo che a “Crik e Crok”, che già non riescono a fronteggiare l’afflusso del pubblico e le ordinarie scadenze di legge, non si può certo chiedere di incrociare i dati con quelli del catasto elettrico, con quelli dell’annona, con quelli dell’anagrafe ecc. se già non riescono ad incrociarli con quelli del Catasto (grazie anche alle Sue pressioni il Servizio Tributi li sta acquisendo i dati del catasto elettrico ma non se ne farà nulla senza il personale che possa lavorarli).
Perchè la S.S. non si pone il problema di come mai, nonostante il deliberato del Consiglio Comunale n. 77 del 28/10/2002, con il quale il civico consesso dell’ente ha deciso “di procedere all’accertamento dell’evasione tributaria esclusivamente tramite il Servizio Tributi dell’ente, potenziando lo stesso”, oggi l’Ufficio Tributi risulta depotenziato?
Come mai la S.S. non attenziona le formali richieste semestrali rese dal sottoscritto, in sede di relazione del Sindaco al Consiglio Comunale, nelle quali viene testualmente riportato:
“Il servizio tributi gestisce in proprio l’attività di accertamento dell’evasione nonostante la grave precarietà connessa alla carenza di risorse umane.”
“Da ribadire ancora una volta il grande progetto per il Servizio che purtroppo non si riesce a concretizzare a causa delle difficoltà finanziarie e dei limiti di legge per assunzioni a tempo indeterminato: un’organizzazione interna che sia in grado di predisporre i pagamenti, notificarli, riscuoterli e successivamente controllare l’evasione, senza ricorrere ad intermediari o enti che oggi non ci consentono di raggiungere i livelli di efficienza ai quali siamo certi di poter arrivare.”
“A tal proposito, anche in relazione agli indirizzi politici forniti dal Consiglio Comunale dell’ente, si continua a chiedere all’Amministrazione di dotare l’ufficio delle risorse umane (soprattutto tecnici che possano effettuare gli accertamenti sul territorio) necessarie per gestire in proprio la riscossione ed il controllo dell’evasione dei tributi locali, evitando l’interazione con altri enti.”
Come mai non viene riportata la grande attività di accertamento resa dall’ufficio nel momento in cui ha avuto a disposizione due tecnici a tempo determinato per soli 35 giorni lavorativi?
Comprendo l’esigenza di fare un po’ di quella che noi eoliani definiamo “SCHIUMAZZA”, pur di dare una risposta ad un dirigente che richiede riscontri, ma è troppo facile chiedere di fare accertamenti dell’evasione dei tributi senza far nulla perché ciò possa avvenire e pensare di essere a posto con la propria coscienza.
Nel merito della questione carenza di liquidità, che era l’oggetto della nota del sottoscritto, mi chiedo e Le chiedo ma cosa c’entra l’accertamento dell’evasione dei tributi con la carenza in termini di liquidità? Quando si accerta l’evasione dei tributi e questa si trasforma in entrata di bilancio si appostano nello strumento finanziario le maggiori entrate ma si appostano anche le maggiori spese correlate, determinando il relativo pareggio. Le entrate continueranno ad entrare con ritardo e le spese si continueranno a sostenere mensilmente e quindi, paradossalmente, le maggiori entrate appostate in bilancio a seguito dell’azione di accertamento acuiranno ancor di più il problema della carenza di liquidità. L’accertamento dell’evasione è fondamentale per garantire equità tributaria e per l’attuazione del principio “pagare tutti per pagare meno” ma non ha alcuna attinenza con il problema sollevato dal sottoscritto per la carenza di liquidità. Comprendo che la S.S. non sia un tecnico ma prima di scrivere sarebbe necessario informarsi…. o meglio…. Riflettere…!!!
Dall’ultimo passaggio della Sua nota pubblicata dalla stampa, con il quale la S.S. chiede al Dirigente di suggerire al politico le soluzioni ai problemi, capisco che la nostra nota, prot. n. 739 del 14/01/2009, non è stata letta per intero, o con la dovuta attenzione, ed infatti nella stessa è testualmente riportato: “sull’argomento Vi ho intrattenuti più volte, prospettando soluzioni a breve, medio e lungo termine”.
La formalizzazione delle soluzioni è stata ovviamente rappresentata prevalentemente all’organo di governo ma anche, almeno in parte, a quello che esercita il controllo (vedi riunione di maggioranza all’Hotel Gattopardo) ma visto che la S.S. ha il desiderio di avere ribadite le soluzioni prospettate ritengo opportuno rappresentarLe non solo queste ma anche il consequenziale operato degli organi politici e tecnici del Comune:
Soluzioni prospettate per il breve periodo:
Assumere impegni di spesa solo per servizi indispensabili - ed invece abbiamo visto assumere impegni per acquisto di mobili di rappresentanza, per festività natalizie, per festività carnevalesche ecc., che non mi pare rientrino tra i servizi indispensabili di cui al decreto del Ministero dell’Interno del 28/05/1993.
Procedere solo con le liquidazioni assolutamente improcrastinabili – nel mese di Dicembre le liquidazioni si sono più che raddoppiate rispetto ai mesi precedenti.
Soluzione prospettata per il medio periodo:
Procedere con urgenza all’approvazione del Bilancio per incrementare l’anticipazione di tesoreria da € 2.500.000,00 ad € 4.000.000,00 – siamo bloccati a causa della mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’ente del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2009/2011 e di altri documenti, che costituiscono allegati obbligatori al Bilancio di Previsione. La S.S. nella qualità di capogruppo consiliare ha ricevuto le nostre note di sollecito prot. 32364 del 07/10/2008, prot. n. 36564 dell’11/11/2008, prot. n. 40508 del 04/12/2008, come mai non ha ritenuto di intervenire per chiedere lumi sulla mancata approvazione del Piano Triennale delle OO.PP. 2009/2011, il cui termine è scaduto il 30/09/2008?
Soluzione prospettata per il lungo periodo:
Anticipare la riscossione del ruolo TARSU e dei corrispettivi da servizio idrico integrato – ci è stato risposto che non è possibile per evitare lamentele di chi dovrà pagare.
Ma cosa dobbiamo proporre di più? Quante altre risposte negative dobbiamo ottenere? Quanti altri comportamenti che vanno in senso diametralmente opposto alle soluzioni prospettate dobbiamo sopportare?
Sarebbe forse opportuno che la S.S., consigliere di maggioranza che ha il diritto e i dovere di esercitare il potere di controllo, interloquisse con l’organo di governo per verificare quali strade intraprendere per dare soluzione alla problematica.
In ultimo una considerazione, che La accomuna con altri destinatari della nostra nota, che oggi vedo attenti ed interessati, prima della nostra prot. n. 739 del 14/01/2009, che Lei ha riscontrato, avevamo inviato un’altra missiva praticamente identica (prot. 42197 del 12/12/2008) e indirizzata agli stessi organi politici e tecnici, che però non era stata oggetto di attenzione da parte della stampa locale e, conseguentemente, da parte di alcuno dei destinatari della stessa. Come mai la S.S. non aveva riscontrato la nota precedente e oggi riscontra quella pubblicata dai media?
A mio modesto avviso un amministratore dovrebbe valutare le problematiche per la loro valenza, per la loro delicatezza, per la loro importanza e magari per tanti altri aspetti ma non di certo perché le stesse vengono o meno portate all’attenzione dell’opinione pubblica.
Con rinnovata stima per la Sua sempre solerte attività di Consigliere Comunale dell’ente porgo distinti saluti.
Il Ragioniere Generale
(Dott. Francesco Subba)
Lingua: Vigili del fuoco in azione
Vigili del Fuoco in azione stamani, dalle undici circa, nella frazione salinara di Lingua per prosciugare l'acqua salmastra che, a causa del mare in tempesta, ha allagato il campetto di calcio, diverse abitazioni e il Museo Civico. I vigili del fuoco hanno raggiunto l'isola con due mezzi, imbarcati stamattina alle 10 circa sul traghetto in partenza da Lipari.
Eolie: Rotto l'isolamento
"Mare d'inverno", l'iniziativa di "Fare Verde" anche a Lipari
Come ogni ultima domenica di gennaio, si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con "Mare d'inverno", l'iniziativa promossa dall'associazione Fare Verde con l'obiettivo di ripulire le spiagge italiane e "ricordare a tutti che l'inquinamento del mare e delle spiagge è un problema che esiste per dodici mesi l'anno e non solo durante il periodo estivo quando ce ne ricordiamo in qualità di bagnanti." In questa 17° edizione, l'attenzione di Fare Verde si concentrerà sul Centro Sud Italia: Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia sono infatti tra le regioni italiane maggiormente vicine all'emergenza rifiuti.Durante le operazioni di pulizia promosse da Fare Verde sarà distribuito ai cittadini un opuscolo informativo sul ciclo dei rifiuti, con alcuni consigli utili per ridurli sin dall'acquisto.I volontari di Fare Verde mentre puliranno le spiagge stileranno anche un censimento dei rifiuti più invadenti per sensibilizzare il Parlamento Italiano sulla necessità di attuare una politica per la riduzione a monte dei rifiuti. Ad esempio, nelle scorse edizioni del "Mare d'inverno" Fare Verde, denunciando il flagello dei "bastoncini cotonati" usati ed abbandonati sulle spiagge, ha ottenuto una legge che ne prevede la commercializzazione solo se biodegradabili.Particolarmente attivo quest'anno è il gruppo locale di Fare Verde Messina, che ha già iniziato l'11 gennaio a Capo Peloro un ciclo di pulizia che porterà i volontari da Messina alle isole Eolie. Il 25 gennaio sarà la volta del Comune di Fiumedinisi,dove i volontari puliranno il torrente omonimo. L'iniziativa sarà svolta in collaborazione con AGESCI, ZONA DELLO STRETTO, WWF Italia e Gruppo consiliare di minoranza al Comune diFiumedinisi. A seguire, un'assemblea popolare in pizza Matrice alla quale interverranno Nino Maisano, presidente associazione "Pietra Rossa" e responsabile gruppo locale di Fare Verde Messina; Anna Giordano, WWF Italia; Francesco Repici, capogruppo Minoranza consiliare al comune di Fiumedinisi; Francesco Rizzo, coordinatore provinciale FareVerdeMessina.L'iniziativa si concluderà domenica 15 Febbraio nella spiaggia di Fiumicino (Roma).
Fare Verde ONLUS è Associazione di Protezione Ambientale la cui mission è "dare voce a chi non vota" (animali, mari, foreste, fiumi, terzo mondo, generazioni future) concorrendo attraverso l'impegno di volontari alla protezione dell'ambiente.
Fare Verde ONLUS è Associazione di Protezione Ambientale la cui mission è "dare voce a chi non vota" (animali, mari, foreste, fiumi, terzo mondo, generazioni future) concorrendo attraverso l'impegno di volontari alla protezione dell'ambiente.
Divorata dal mare in tempesta la frazione Lingua di S. Marina Salina. Collegamenti interrotti e gran lavoro per il "115"
(Peppe Paino Salvatore Sarpi- Gazzetta del Sud) I marosi di Ponente non perdonano e allagano, nuovamente, la frazione di Lingua, a Santa Marina Salina. Le onde, sospinte dalle raffiche di vento che hanno sfiorato i 100 km orari, hanno ancora una volta investito in pieno il caratteristico Faro, dalla stabilità sempre più precaria. Ma il mare riversatosi nel vicino laghetto, tra i simboli delle Eolie nel mondo, ne ha provocato la sua vera e propria esondazione mandando sott'acqua il campetto di calcio, allagando interamente il villaggio e provocando danni.
L'acqua è anche entrata in alcune abitazioni e nel Museo Civico tant'è che il sindaco Massimo Lo Schiavo già oggi chiederà l'intervento dei vigili del fuoco di Lipari per riportare la situazione alla normalità. Problemi anche per una villetta di località Nero che si affaccia sul mare.
La furia del mare ha lasciato segni anche a Vulcano, nella baia delle sabbie nere, finendo nella strada che conduce a Vulcanello e al porto ai limiti della percorribilità. A Lipari la pioggia ha trascinato nuovamente nella zona di Calandra fiumi di pomice dal torrente omonimo dove la vasca di accumulo, a monte, stracolma di sabbia da ottobre attende ancora di essere svuotata. Non è stato inoltre effettuato nessun collegamento da e per l'arcipelago, con le agenzie marittime che, ormai da ieri pomeriggio, in alcune isole espongono il classico cartello che annuncia la sospensione di tutte le corse causa avverse condizioni meteomarine. Nelle isole di Alicudi, Filicudi e nella frazione di Ginostra l'isolamento dura ormai da tre giorni. Diversi gli eoliani bloccati a Milazzo e tra questi la squadra femminile di pallavolo del club "Meligunis" che sabato ha giocato nella città del Capo. Gran lavoro, ovviamente, anche per i vigili del fuoco. Antenne televisive, tettoie e altre strutture precarie sono state divelte e distrutte dappertutto.
L'acqua è anche entrata in alcune abitazioni e nel Museo Civico tant'è che il sindaco Massimo Lo Schiavo già oggi chiederà l'intervento dei vigili del fuoco di Lipari per riportare la situazione alla normalità. Problemi anche per una villetta di località Nero che si affaccia sul mare.
La furia del mare ha lasciato segni anche a Vulcano, nella baia delle sabbie nere, finendo nella strada che conduce a Vulcanello e al porto ai limiti della percorribilità. A Lipari la pioggia ha trascinato nuovamente nella zona di Calandra fiumi di pomice dal torrente omonimo dove la vasca di accumulo, a monte, stracolma di sabbia da ottobre attende ancora di essere svuotata. Non è stato inoltre effettuato nessun collegamento da e per l'arcipelago, con le agenzie marittime che, ormai da ieri pomeriggio, in alcune isole espongono il classico cartello che annuncia la sospensione di tutte le corse causa avverse condizioni meteomarine. Nelle isole di Alicudi, Filicudi e nella frazione di Ginostra l'isolamento dura ormai da tre giorni. Diversi gli eoliani bloccati a Milazzo e tra questi la squadra femminile di pallavolo del club "Meligunis" che sabato ha giocato nella città del Capo. Gran lavoro, ovviamente, anche per i vigili del fuoco. Antenne televisive, tettoie e altre strutture precarie sono state divelte e distrutte dappertutto.
domenica 25 gennaio 2009
Federalberghi Eolie: Maggiore operatività. Partono le commissioni speciali
(Christian Del Bono) Maggiore operatività in Federalberghi Isole Eolie: partono le Commissioni Speciali
Si tratta di 9 commissioni istituite per consentire a tutti gli associati di essere parte attiva e propositiva nella programmazione e nello sviluppo delle principali attività dell’associazione.
I macro ambiti di intervento individuati sono i seguenti:
1. Eventi e Fiere
2. Web marketing e comunicazione esterna
3. Comunicazione interna
4. Commercializzazione e politiche dei prezzi
5. Centro unico di acquisti
6. Centro per l’impiego e formazione
7. Progettazione e sviluppo di interventi cofinanziati con fondi pubblici
8. Trasporti
9. TARSU, ICI, Acqua, SIAE, suolo pubblico, Publiemme, SCF
Le Commissioni hanno funzione programmatica e propositiva. Elaborano le linee guida riferite a ciascun settore e le sottopongono per approvazione al Consiglio Direttivo dell’associazione.
Si tratta di un’iniziativa sviluppata nella consapevolezza che Federalberghi debba agire quale elemento di raccordo tra pubblico e privato nell’interesse di obiettivi che, nel 90% dei casi, sono comuni alle varie parti sociali: lo sviluppo sostenibile di un territorio a prevalente vocazione turistica dove le esigenze di sviluppo devono trovare il giusto equilibrio con quelle di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico.
Tra i compiti principali delle Commissioni quello di redigere, ciascuna per il proprio ambito di intervento, le linee guida che dovranno costituire l’ossatura del piano di programmazione e sviluppo della Federalberghi Isole Eolie.
Christian Del Bono
Si tratta di 9 commissioni istituite per consentire a tutti gli associati di essere parte attiva e propositiva nella programmazione e nello sviluppo delle principali attività dell’associazione.
I macro ambiti di intervento individuati sono i seguenti:
1. Eventi e Fiere
2. Web marketing e comunicazione esterna
3. Comunicazione interna
4. Commercializzazione e politiche dei prezzi
5. Centro unico di acquisti
6. Centro per l’impiego e formazione
7. Progettazione e sviluppo di interventi cofinanziati con fondi pubblici
8. Trasporti
9. TARSU, ICI, Acqua, SIAE, suolo pubblico, Publiemme, SCF
Le Commissioni hanno funzione programmatica e propositiva. Elaborano le linee guida riferite a ciascun settore e le sottopongono per approvazione al Consiglio Direttivo dell’associazione.
Si tratta di un’iniziativa sviluppata nella consapevolezza che Federalberghi debba agire quale elemento di raccordo tra pubblico e privato nell’interesse di obiettivi che, nel 90% dei casi, sono comuni alle varie parti sociali: lo sviluppo sostenibile di un territorio a prevalente vocazione turistica dove le esigenze di sviluppo devono trovare il giusto equilibrio con quelle di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico.
Tra i compiti principali delle Commissioni quello di redigere, ciascuna per il proprio ambito di intervento, le linee guida che dovranno costituire l’ossatura del piano di programmazione e sviluppo della Federalberghi Isole Eolie.
Christian Del Bono
Ludica Lipari: Il maltempo "frena" la corsa verso la vetta
Ludica Lipari "frenata" nella corsa verso la testa della classifica del campionato di seconda categoria dalle avverse condizioni meteomarine. La formazione di Fulvio Caruso, che non ha potuto raggiungere Merì in assenza di mezzi di collegamenti, non ha potuto approfittare della battuta d'arresto della capolista Misserio battuta ieri pomeriggio per uno a zero sul campo del Saponara.
Decisamente dispiaciuto mister Caruso. " Visto il risultato conseguito ieri dalla capolista- ci ha dichiarato- avrei voluto disputare oggi la partita di Merì. C'erano le condizioni e gli stimoli giusti per un risultato che ci avrebbe portato in vetta. Ora invece dovremo attendere che venga fissata la data del recupero.
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